","L'India specchiata nella vetrina dei negozi occidentali","post",1433424236,[60,61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/cotone-monsanto/","http://radioblackout.org/tag/dighe/","http://radioblackout.org/tag/gujarat/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/modi/","http://radioblackout.org/tag/nazionalismo-e-colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/rana-plaza/",[31,68,21,17,15,33,27],"dighe",{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Monsanto","rischio la loro sopravvivenza); semi \u003Cmark>Monsanto\u003C/mark> imposti a contadini costretti a","Intorno all'anniversario della presa di potere di Narendra Modi, il nazionalista di destra noto per le stragi interconfessionali in Gujarat del 2003, con Anna Nadotti abbiamo tentato un sintetico excursus dei molti argomenti relativi al subcontinente indiano in questo periodo di molteplici eventi e anniversari, del tutto ignorati dalla informazione mainstream occidentale che accende i riflettori su quella remota area geografica soltanto nel caso di calamità (come il terremoto in Nepal, ora dimenticato), oppure se palazzi fatiscenti fanno strage di lavoratori sottopagati, come nel caso del Rana Plaza in Bangladesh (proprio in questi giorni s'inizia il processo contro il proprietario Sohel Rana per omicidio aggravato di 1250 lavoratori, evento oscurato completamente da noi), ma senza approfondire quale sia il business che sfrutta e uccide quei lavoratori e che deriva dalla futile domanda occidentale di capi d'abbigliamento di quel tipo, per cui ci si dovrebbe sempre chiedere quante volte vengono indossati e se la risposta è un numero superiore a 30, allora forse andrebbero pagati adeguatamente, ma se invece sono inferiori a 5 non è il caso di comprarli, come si dice nel film The True Cost (http://blandonware.com/movietri/play/id129488814/), per bloccare la supply chain della offerta globale.\r\n\r\nAbbiamo iniziato la chiacchierata con Anna traendo spunto da un altro documentario di Ursula Biemann, Global Snapshot, che analizzava le ripercussioni sulle zone climatiche del riscaldamento globale indotto dall'Occidente, perché anche nel caso delle morti per il caldo di questi giorni nella regione di Dehli il First Post commentava i ritardi nella distribuzione dell'acqua come \"tardiva risposta all'attenzione sollevata dai media stranieri\", senza considerare quanto sia preziosa l'acqua in quel paese. Appunto: sempre mantenendo un approccio che parte dal punto di vista occidentale.\r\n\r\nDa qui poi il flusso di analisi e informazioni ha toccato il sistema di dighe che mutano le condizioni agricole di intere regioni (la protesta ignorata dai media mainstream di interi villaggi in sciopero della fame immersi per giorni nelle acque dei bacini artificiali delle dighe il cui innalzamento mette a rischio la loro sopravvivenza); semi \u003Cmark>Monsanto\u003C/mark> imposti a contadini costretti a indebitarsi quando il raccolto va perduto (e si sono registrati 250 mila casi di suicidio da parte di queste persone che nella tradizione sopravvivevano con un duro lavoro e che ora sono in balia dei costi di approviggionamento dei semi presso la multinazionale degli Ogm)...\r\n\r\nPotete ascoltare questo e molto altro in questo podcast:\r\n\r\nanna_india",[76,80,82,84,86,88,90],{"matched_tokens":77,"snippet":79},[78,72],"Cotone","\u003Cmark>Cotone\u003C/mark> \u003Cmark>Monsanto\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":68},[],{"matched_tokens":83,"snippet":21},[],{"matched_tokens":85,"snippet":17},[],{"matched_tokens":87,"snippet":15},[],{"matched_tokens":89,"snippet":33},[],{"matched_tokens":91,"snippet":27},[],[93,98],{"field":34,"indices":94,"matched_tokens":95,"snippets":97},[46],[96],[78,72],[79],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1157451471441625000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":46,"score":105,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":107,"highlight":125,"highlights":131,"text_match":134,"text_match_info":135},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":46,"id":110,"is_sticky":46,"permalink":111,"post_author":49,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":52,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":57,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":124},[43],[45],"32888","http://radioblackout.org/2015/12/burkina-kabore-presidente-una-transizione-nella-tradizione/","Con le elezioni democratiche di domenica scorsa, vinte con il 53 per cento dei voti da Roch Kaboré (il cui partito MPP ha ottenuto la maggioranza relativa all'Assemblea nazionale), controversa figura presente al potere in ogni stagione successiva alla rivoluzione di Sankara, la transizione del paese verso un'epoca in grado di superare i quasi 30 anni di regime di Compaoré si ammanta di aspetti compromissori e difficilmente controllabili dai cittadini del giovane stato che comunque, dopo l'esperienza rivoluzionaria di Thomas Sankara degli anni '80, si mantiene anomalo rispetto al rapporto con le potenze coloniali e allo sfruttamento da parte occidentale, anche grazie all'assenza di risorse appetibili.\r\n\r\nLe elezioni hanno visto una partecipazione ampia, con molti candidati alla presidenza (nonostante sia già stato un successo il fatto che molti più compromessi con il regime di Compaoré siano stati esclusi), mentre l'astensione è stata del 40%; il partito dei \"sankaristi\" ha ottenuto un suffragio inferiore rispetto alle aspettative perché una parte dell'elettorato del movimento Le Balai Citoyen (letteralmente \"la scopa cittadina\"), protagonista della rivolta che l'anno scorso ha cacciato Compaorè, ha riversato i voti sull'UPC di Zephirin Diabré, giunto secondo, giudicato più \"controllabile\" di Kaboré, per quanto proveniente da società petrolifere e di dottrina neoliberista. Il Balai Citoyen per questa campagna elettorale è stato \"sostenuto\" da varie ong e ambasciate per una campagna di senibilizzazione sull'importanza di votare. Probabilmente sono stati pagati per crearlo, per passare messaggi \"progressisti\" di stampo occidentale.\r\n\r\nAnche se per limitare il clientelismo i gadget erano stati vietati, la compravendita dei voti basata su regali e promesse ha avuto sempre buon gioco (come dappertutto del resto..) e i politici di lungo corso come Kaboré hanno potuto scorrazzare come preferivano ad accaparrarsi voti, forti della ricchezza dei loro comitati elettorali.\r\n\r\nSentiamo il commento di Francesca, per quanto siamo riusciti a mantenere la linea con Ouagadougu\r\nUnknown\r\n\r\n \r\n\r\nAltre note a margine della diretta.\r\n\r\nLa popolazione che si è mobilitata aspetta segnali chiari e precisi di rottura con il passato, visto che vengono da 27 anni di dittatura di Blaise Compaoré e questo non può cancellare tutte le complicità. Roch è figlio del primo direttore della banca dell'Africa Occidentale e lui stesso era direttore di banca a 27 anni, capo del partito fino al 2012. Insomma uno che non ha mai tenuto una zappa in mano e in un paese composto all'80% da contadini è un paradosso. Il vero problema è Salif Diallo, arrivato secondo nelle competizione elettorale (il terzo è Simon Compaore, sindaco di Ouaga per 15 anni, accusato di corruzione che anche senza atti giudiziari è un dato di fatto palesato dallo stato della città). Salif è stato il gemello politico di Blaise, era lui che coordinava tutte le azioni repressive, presidiava le sessioni di tortura, soprattutto contro gli studenti. Salif è stato il ministro dell'agricoltura che ha fatto accordi segreti con Monsanto per introdurre cotone Ogm e che poi ha ricattato i contadini perché lo coltivassero (producendo molti suicidi tra coloro che dopo un raccolto scarso o dopo la siccità, non avevano i soldi per ricomprare altro cotone ogm dalla Monsanto stessa). Troppo pericoloso anche per Blaise che per lberarsene negli utlimi anni l'aveva \"esiliato\" a fare l'ambasciatore in Austria. In conflitto perenne con il fratello di Blaise, François, che viene accusato anche dai simpatizzanti di Blaise di averlo mandato alla rovina con i suoi consigli (ricopriva l'incarico ufficiale di consigliere speciale del presidente: nella sua megavilla, bruciata durante l'insurrezione dell'anno scorso sono stati ritrovati vari dossier compromettenti. Lui è il mandante dell'assassinio di Norbert Zongo). ll vero problema sarà se cambiano il capo di stato maggiore, rioccupando i centri di potere militare.\r\n\r\nOuaga è un villaggio dove tutti conoscono tutti, si sanno cose, ma le relazioni intepersonali hanno spesso la meglio; perciò Kabore è stato votato da buona parte di quelli che portano il suo stesso cognome: \"è uno di famiglia\" (è il terzo cognome per diffusione in Burkina), Salif ha elargito talmente tanti soldi negli anni e ha aiutato vicini, amici dei vicini, famiglie al villaggio, che alla fine \"sì, si comporta male ma non posso non votarlo\".\r\n\r\nTutto il mondo è paese... ne riparleremo presto di questo piccolo stato del Sahel.","4 Dicembre 2015","2015-12-09 13:01:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_04_kabore-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_04_kabore-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_04_kabore-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_04_kabore.jpg 592w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Burkina: Kaboré presidente, una transizione nella tradizione",1449234980,[120,121,122,123],"http://radioblackout.org/tag/burkina-faso/","http://radioblackout.org/tag/compaore/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/kabore/",[29,25,23,19],{"post_content":126},{"matched_tokens":127,"snippet":129,"value":130},[72,128],"cotone","ha fatto accordi segreti con \u003Cmark>Monsanto\u003C/mark> per introdurre \u003Cmark>cotone\u003C/mark> Ogm e che poi ha","Con le elezioni democratiche di domenica scorsa, vinte con il 53 per cento dei voti da Roch Kaboré (il cui partito MPP ha ottenuto la maggioranza relativa all'Assemblea nazionale), controversa figura presente al potere in ogni stagione successiva alla rivoluzione di Sankara, la transizione del paese verso un'epoca in grado di superare i quasi 30 anni di regime di Compaoré si ammanta di aspetti compromissori e difficilmente controllabili dai cittadini del giovane stato che comunque, dopo l'esperienza rivoluzionaria di Thomas Sankara degli anni '80, si mantiene anomalo rispetto al rapporto con le potenze coloniali e allo sfruttamento da parte occidentale, anche grazie all'assenza di risorse appetibili.\r\n\r\nLe elezioni hanno visto una partecipazione ampia, con molti candidati alla presidenza (nonostante sia già stato un successo il fatto che molti più compromessi con il regime di Compaoré siano stati esclusi), mentre l'astensione è stata del 40%; il partito dei \"sankaristi\" ha ottenuto un suffragio inferiore rispetto alle aspettative perché una parte dell'elettorato del movimento Le Balai Citoyen (letteralmente \"la scopa cittadina\"), protagonista della rivolta che l'anno scorso ha cacciato Compaorè, ha riversato i voti sull'UPC di Zephirin Diabré, giunto secondo, giudicato più \"controllabile\" di Kaboré, per quanto proveniente da società petrolifere e di dottrina neoliberista. 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Poi l'uccello portò in volo il secondo fratello e lo lasciò cadere nell'olio dove cuocevano i dolci. Ecco perchè gli uomini bianchi amano la frutta e gli uomini con la pelle scura amano l'olio di palma .\" La regina d'Egitto Hatschepsut inviò in Somalia 5 navi che tornarono cariche di legni pregiati. Il navigatore cartaginese Annone superò le Colonne d'Ercole e scese a sud per fondare una città. Due volte l'anno il Sahara era attaversato dalle azolai, le lunghe carovane che portavano anelli di rame, perle blu, ambra grigia e stoffe di lino tra il regno del Marocco e l'impero del Ghana. Poi tutto fu dimenticato e l'Africa Nera divenne solo il \"paese dei gorilla e dei cannibali\" dove gli europei andavano per depredare avorio e schiavi. Rivisitiamo quelle antiche civiltà attraverso le fiabe che spiegano la vita e la morte, l'origine e la fine di tutte le cose, in un mondo di meraviglia e magia. \"Da allora gli Efe non hanno più paura del fulmine perchè, anche se può bruciare, è loro amico.\" Perchè l'uomo e la donna sono diversi, perchè la scimmia non divenne mai uomo, perché la talpa teme il sole, in racconti popolati di elefanti, coccodrilli e serpenti che parlano. \"Un giorno l'elefante invitò tutti gli animali per un ballo a casa sua. Quando fu notte suonò il segnale per andare a dormire.\" Dietro quelle fiabe c'erano uomini e donne che indossavano lunghi abiti variopinti di cotone, il prospero regno del Kongo, la città sacra di Ife, tecniche in anticipo di secoli sull'Europa. \"Quando la donna tornò con il fuoco tutti gli uomini la lodarono e furono concordi che le donne hanno più giudizio degli uomini.\" Buon ascolto.\r\n\r\nPer i più curiosi:\r\n\r\nBasil Davidson \"Madre nera - L'Africa nera e il commercio degli schiavi\" Einaudi, Torino 1997;\r\n\r\nBasil Davidson \"Storia della civiltà africana\" Einaudi, Torino 1997.","24 Ottobre 2021","2021-10-24 19:33:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/AFRICA3-200x110.jpg","FIABE AFRICANE - LA PERLA DI LABUAN 22/10/2021","podcast",1635081041,[],[],{"post_content":191},{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":194},[128],"indossavano lunghi abiti variopinti di \u003Cmark>cotone\u003C/mark>, il prospero regno del Kongo,","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021.10.22-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"L'uccello prese il primo fratello, lo portò in volo e lo lasciò cadere su un albero di arance. 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Nato sul finire del XVII secolo in Inghilterra visse nel pieno dell'epopea colonialista e schiavista, alla quale si oppose sempre con fermezza venendo allontanato anche dalla comunità quacchera alla quale era strettamente legato. Benjiamin naque nell'Essex, regione contadina e rivoltosa dell'Inghilterra, nella quale le religioni antinomiane trovarono terreno fertile tra i contadini e i pastori, confondendosi con le correnti livellatrici di ridistribuzione delle terre. Durante l'infanzia Benjiamin abbandonò gli studi per occuparsi dei greggi dello zio, per poi trovarsi nella metropoli londinese al servizio di un guantaio. Da lì si sposò e divenne marinaio, conoscendo la vita sulle navi mercantili, ma anche i primi racconti legati alla schiavitù e alla tratta degli esseri umani. Dopo quasi 10 anni a bordo decisi di aprire una merceria alle Barbados, crocevia della rotta schiavista, ma le torture e lo sfruttamento palesato per le strade lo costrinsero a fuggire e a trovare casa a Philadelphia negli Stati Uniti. Anche nel nuovo continente Benjiamin si scontrò con i capi della comunità quacchera, oramai apertamente schiavisti, venendo allontanato dalla comunità. A quel punto si rifugiò in una grotta, dove visse in armonia con l'ambiente, boicottando i frutti dello schiavismo come lo zucchero ed il tabacco, ma anche il cotone e le sue tinte. Aberrò anche lo sfruttamento degli animali, sia per il consumo sia per il trasporto.\r\n\r\nPer la sua protesta si avvalse del teatro di guerriglia, dimostrando grande fantasia inscenando azioni di grande impatto. 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Benjiamin naque nell'Essex, regione contadina e rivoltosa dell'Inghilterra, nella quale le religioni antinomiane trovarono terreno fertile tra i contadini e i pastori, confondendosi con le correnti livellatrici di ridistribuzione delle terre. Durante l'infanzia Benjiamin abbandonò gli studi per occuparsi dei greggi dello zio, per poi trovarsi nella metropoli londinese al servizio di un guantaio. Da lì si sposò e divenne marinaio, conoscendo la vita sulle navi mercantili, ma anche i primi racconti legati alla schiavitù e alla tratta degli esseri umani. Dopo quasi 10 anni a bordo decisi di aprire una merceria alle Barbados, crocevia della rotta schiavista, ma le torture e lo sfruttamento palesato per le strade lo costrinsero a fuggire e a trovare casa a Philadelphia negli Stati Uniti. Anche nel nuovo continente Benjiamin si scontrò con i capi della comunità quacchera, oramai apertamente schiavisti, venendo allontanato dalla comunità. 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Scrisse anche un libro All Slave-Keepers That Keep the Innocent in Bondage, Apostates, uno dei primi testi al mondo contro lo schiavismo, a quei tempi considerato \"normalità\".\r\nUn piccolo grande uomo che sempre si oppose contro la macchina dello sfruttamento\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/banjiamin-lay.mp3\"][/audio]",[222],{"field":99,"matched_tokens":223,"snippet":219,"value":220},[128],{"best_field_score":200,"best_field_weight":137,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":201,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":226,"highlight":244,"highlights":249,"text_match":198,"text_match_info":252},{"comment_count":46,"id":227,"is_sticky":46,"permalink":228,"podcastfilter":229,"post_author":230,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":52,"post_id":227,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_title":235,"post_type":186,"sort_by_date":236,"tag_links":237,"tags":243},"48119","http://radioblackout.org/podcast/la-perla-di-labuan-20-aprile-2018-i-luoghi-oscuri-di-james-ellroy/",[150],"eraunanotte...","\"Una calza di nylon e un laccio di cotone erano avvolti intorno al collo. Entrambi affondati nella pelle\". Il 22 giugno 1958 venne trovato il cadavere di Jean Ellroy. Suo figlio di 10 anni cominciò il suo viaggio tra carceri minorili e comunità alloggio, piccoli furti (soprattutto di biancheria intima femminile) e abuso di alcol e droghe. Si chiamava Lee Earl Ellroy, ma lo cambiò in James Ellroy perché gli sembrava \"troppo da pappone negro\". Scopriremo in \"I miei luoghi oscuri\" come si formò il suo mondo mentale, che poi riversò nei suoi romanzi cupi e crudi. Lo alimentarono i romanzacci pulp, film come \"L'ombra del passato\" e \"La fiamma del peccato\" e le serie TV come \"Dragnet\" e \"Il fuggitivo\", ma soprattutto la cronaca nera che, in tutti i risvolti possibili, divenne la sua ossessione: \"Gli uomini uccidono perché ubriachi, stonati o incazzati. Gli uomini uccidono per fare impressione su altri uomini. Gli uomini uccidono per poterne parlare.\" Nel 1948 il cadavere di Elizabeth Short venne trovato tagliato in due. Era un'attricetta di Hollywood, vestiva sempre di nero e i giornalisti la chiamarono \"la dalia nera\" ispirandosi al film \"La dalia azzurra\" del 1946 diretto da George Marshall con Alan Ladd e Veronica Lake. Negli anni successivi centinaia di mitomani si autoaccusarono, una donna scrisse un libro per accusare suo padre di essere l'assassino di Elizabeth Short. James Ellroy vi si ispirò per \"The Black Dahlia\" da cui Brian de Palma trasse nel 2006 l'omonimo film. La Dalia Nera Non fu il primo caso di cronaca nera che sconvolse e divise l'opinione pubblica americana. Nel 1892 a Fall River i coniugi Andrew e Agnes Borden furono trovati in un lago di sangue, le teste fracassate a colpi d'ascia. Fu incriminata la figlia Lizzie Borden, che era l'unica persona presente in casa. L'assoluzione non le risparmiò canzoni, vignette e filastrocche. Ormai scrittore affermato, James Ellroy cercò di ritrovare il rapporto con sua madre frugando in vecchi incartamenti e interrogando vecchi poliziotti che avevano indagato sul suo omicidio (i pochi che nel frattempo non erano morti). \"Avevo voglia di piantare per sempre la scuola e di vivere a tempo pieno le mie ossessioni. Ero destinato a diventare un grande romanziere. Il mio vero curriculum erano i libri e i film che amavo.\" Né l'assassino di Elizabeth Short né quello di Jean Ellroy vennero mai scoperti.\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/ESCOPOST_ELLROY.mp3\"][/audio]","14 Giugno 2018","2019-06-05 08:49:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/ELLEROY1-200x110.jpg","I LUOGHI OSCURI DI JAMES ELLROY - LA PERLA DI LABUAN 20/4/2018",1528990531,[238,239,240,241,242],"http://radioblackout.org/tag/brian-de-palma/","http://radioblackout.org/tag/elizabeth-short/","http://radioblackout.org/tag/james-ellroy/","http://radioblackout.org/tag/jean-ellroy/","http://radioblackout.org/tag/lizzie-borden/",[166,170,162,160,164],{"post_content":245},{"matched_tokens":246,"snippet":247,"value":248},[128],"nylon e un laccio di \u003Cmark>cotone\u003C/mark> erano avvolti intorno al collo.","\"Una calza di nylon e un laccio di \u003Cmark>cotone\u003C/mark> erano avvolti intorno al collo. 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Oltre alle violenze fisiche, alle minacce, ai sequestri, agli omicidi e agli arresti che da sempre caratterizzano il modus operandi di questi signori del landgrabbing, l'episodio che ha fatto più scalpore a livello internazionale è stato il caso della scomparsa e poi il ritrovamento del cadavere del compagno Santiago Maldonado.\r\n\r\nA partire da questi avvenimenti, abbiamo approfondito la questione della storica resistenza del popolo Mapuche, per poi passare ad una riflessione più attuale sul comportamento degli odierni governi democratici sudamericani che ben poco si distinguono dai vecchi regimi dittatoriali quando si parla di repressione verso chi resiste ai progetti di devastazione e genocidio che questi governi stringono con le grandi multinazionali del cotone, dell'agribusiness, del legname, e così via.\r\n\r\nNonostante tutto, però, la resistenza continua, e fa sentire la sua voce in moltissime forme: dai cortei determinati alle occupazioni delle terre, dalle vie legali ai sabotaggi, e trova una forte risonanza anche fuori dal continente sudamericano, per arrivare in Europa così come in Asia dove le azioni di solidarietà sono state forti e molteplici.\r\n\r\nAscolta la seconda puntata dedicata a questo approfondimento, qui:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/mapu1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/mapu2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","12 Novembre 2017","2019-01-31 12:50:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/mapuche-land-defenders-200x110.jpg","Santiago Maldonado vive nella lotta: cronache e riflessioni dai territori Mapuche",1510500232,[265,266,267],"http://radioblackout.org/tag/benetton/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/neocolonialismo/",[158,156,168],{"post_content":270},{"matched_tokens":271,"snippet":272,"value":273},[128],"con le grandi multinazionali del \u003Cmark>cotone\u003C/mark>, dell'agribusiness, del legname, e così"," \r\n\r\nDa molto tempo il popolo Mapuche porta avanti una lotta di resistenza contro gli attacchi neocolonialisti delle multinazionali e dei governi cileno e argentino, ma in questi ultimi mesi la situazione si è inasprita con attacchi violenti nei confronti delle comunità che hanno deciso di recuperare le proprie terre ancestrali, a loro sottratte dall'azienda tessile Benetton. 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