","Riprendendo la trama argentina: Nisman, Kirchner e la izquierda","post",1422537946,[58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/cacerolazo/","http://radioblackout.org/tag/cristina-kirchner/","http://radioblackout.org/tag/intelligence/","http://radioblackout.org/tag/nisma/",[15,24,30,28,18],{"post_content":65,"post_title":70,"tags":73},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67,22],"Cristina","in tribunale contro la presidenta \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark> attraverso presunte prove di collusione","Ci siamo già occupati della triste vicenda del procuratore argentino incaricato dal defunto presidente Nestor \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark> di svolgere le indagini relative all'attentato del 1994 ai danni della comunità ebraica e all'epilogo tragico che lo ha visto cadavere nella sua vasca con un colpo alla testa il giorno prima di deporre in tribunale contro la presidenta \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark> attraverso presunte prove di collusione con servizi iraniani in cambio di forniture energetiche. C'è chi fa risalire a servizi sionisti quei documenti, chi immagina scenari foschi di intelligence contrapposte, chi scende in piazza con rumorosi cacerolazo e chi li addita come pretestuosi sotterfugi per rovesciare un governo inviso alle potenze neoliberiste e reazionarie. Ritorniamo sull'argomento, sollecitati dalle reazioni di taluni ascoltatori (la comunità argentina è molto sensibile e divisa riguardo l'informazione sul proprio paese) a una più approfondita analisi e documentazione, più che per le novità provenienti da Oltreatlantico, che vedono la presidenta cogliere l'occasione per fare pulizia dei servizi segreti risalenti ancora al 1972, come ci ha raccontato il nostro ospite (anche lui a lungo residente a Buenos Aires e testimone di episodi correlati alle vicende in cui affondano questi nuovi misteri, innestandosi sulla propensione al controllo da parte statunitense sul \"cortile di casa\"), che ci ha raggiunto negli studi della radio per illuminarci soprattutto riguardo agli aspetti sociali e sull'effettiva necessità di contestare da sinistra l'operato di certi aspetti della presidenza \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark>, magari riconoscendole dei meriti e raccontando con appassionata partecipazione di divisioni e lotte in particolare ecologiste, che evidentemente non sono tanto nelle corde del governo, visto che, sia per le dighe patagoniche che per le coltivazioni di soia cinesi dove si sono dovuti mobilitare con forza movimenti dal basso per far recedere Buenos Aires dall'implementazione di quelle nocività, mentre per accordi militari e per l'installazione di centrali nucleari pare che non si riesca a far recedere le decisioni del governo.\r\n\r\nMa sentiamo quanto ci ha raccontato Franco\r\n\r\n \r\n\r\n2015.01.29-franco_argentin",{"matched_tokens":71,"snippet":72,"value":72},[22],"Riprendendo la trama argentina: Nisman, \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark> e la izquierda",[74,76,78,81,83],{"matched_tokens":75,"snippet":15},[],{"matched_tokens":77,"snippet":24},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[67,22],"\u003Cmark>Cristina\u003C/mark> \u003Cmark>Kirchner\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":28},[],{"matched_tokens":84,"snippet":18},[],[86,91,94],{"field":33,"indices":87,"matched_tokens":88,"snippets":90},[14],[89],[67,22],[80],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":68,"value":69},"post_content",[67,22],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":72,"value":72},"post_title",[22],1157451471441625000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":44,"score":102,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":44},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":104,"highlight":122,"highlights":139,"text_match":147,"text_match_info":148},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":44,"id":107,"is_sticky":44,"permalink":108,"post_author":47,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":50,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":55,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":121},[41],[43],"27437","http://radioblackout.org/2015/01/caso-nisma-intrecci-di-inghippi-argentini/","La morte del procuratore federale Alberto Nisman trovato esanime nella sua vasca nella notte fra domenica e lunedì è fonte di dubbi che si vanno ad aggiungere ai misteri dell'attentato al centro ebraico porteno, dove complottismo e dietrologie si rincorsero già nel 1994: dopo lo stupore per l’improvvisa scomparsa del pm che la settimana scorsa aveva accusato la presidente Cristina Fernández di aver insabbiato le indagini che avrebbero portato alla matrice iraniana dell'attentato in cambio di scambi commerciali privilegiati, e che avrebbe portato martedì in tribunale le sue presunte prove, ora è il momento degli interrogativi che prevalgono anche sulla tesi del suicidio, considerata finora la più attendibile, se non l’unica. Solo che la perizia che cercava residui di polvere da sparo sulla mano destra della vittima non ha trovato riscontri, per quanto i tecnici non se ne siano stupiti. Riguardo all’arma un collaboratore di Nisman si è presentato agli inquirenti per precisare di esserne il proprietario e di averla ceduta al procuratore sabato sera su sua richiesta per motivi di sicurezza, portandola nel suo appartamento di Torre Le Pac a Puerto Madero. L’accusa del giudice Nisman costituita da 300 pagine di rapporto sarebbe riferita a fonti “ufficiose” del ministero degli esteri israeliano. Documenti generati da servizi segreti che parlano di eventuali pressioni del Ministro degli Esteri Hector Timerman sull’Interpol per abbassare il livello d’allarme dell’Interpol sui funzionari iraniani presunti colpevoli dell’attentato. Héctor è membro autorevole della comunità ebraica argentina, figlio di Jacobo, uno dei più prestigiosi giornalisti del XX secolo, torturato per mesi dalla dittatura in quanto ebreo, si sarebbe prestato secondo la velina del Mossad a un gioco sporco (presunto ed eventuale) sul sangue degli 85 morti dell’AMIA? Spazzatura ripetuta da tre giorni per demonizzare un governo colpevole di non essere allineato, come dimostrano le polemiche estive di un giudice statunitense che aveva dichiarato insolvente lo stato Argentino, accogliendo le istanze di avvoltoi che pretendevano percentuali strozzine. La presidenta è stata contestata dalle solite masse dei quartieri alti orchestrate dagli organi di informazione più vicini al pensiero neoliberista, ma in realtà non è ascrivibile a lei l'eventuale insabbiamento delle indagini in certe direzioni... e ancora poche ore fa pure lei non crede al suicidio del magistrato, spiegandoselo attribuendo il suo comportamento a un orchestratore occulto che poi ha voluto che morisse L'obiettivo della campagna del Clarìn è la casa rosata: le presidenziali sono fissate per ottobre e la trama s'infittisce.... Ne abbiamo parlato con Gennaro Carotenuto, docente all'Università di Macerata ed esperto di questioni latinoamericane.\r\n2015.01.22-carotenuto_Nisman","23 Gennaio 2015","2015-01-26 12:36:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015.01.22_Nisman-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015.01.22_Nisman.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015.01.22_Nisman.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015.01.22_Nisman-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015.01.22_Nisman-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caso Nisman: trame argentine... e internazionali",1421973668,[58,117,118,119,120],"http://radioblackout.org/tag/dietrologie/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-argentine/","http://radioblackout.org/tag/kirchner/","http://radioblackout.org/tag/nisman/",[15,26,32,22,20],{"post_content":123,"tags":127},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[67],"scorsa aveva accusato la presidente \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Fernández di aver insabbiato le","La morte del procuratore federale Alberto Nisman trovato esanime nella sua vasca nella notte fra domenica e lunedì è fonte di dubbi che si vanno ad aggiungere ai misteri dell'attentato al centro ebraico porteno, dove complottismo e dietrologie si rincorsero già nel 1994: dopo lo stupore per l’improvvisa scomparsa del pm che la settimana scorsa aveva accusato la presidente \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Fernández di aver insabbiato le indagini che avrebbero portato alla matrice iraniana dell'attentato in cambio di scambi commerciali privilegiati, e che avrebbe portato martedì in tribunale le sue presunte prove, ora è il momento degli interrogativi che prevalgono anche sulla tesi del suicidio, considerata finora la più attendibile, se non l’unica. 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Ascolterete le parole di Juanita che vi racconta le storie incredibili di questi musicisti e qualche registrazione in sala di presentazioni e il Q&A con la regista Niloufar Taghizadeh: buon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Viaggio-con-Garland-Jeffrey-Googoosh-Jackie-Shane-e-Sister-Nancy-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","3 Marzo 2025","2025-03-03 00:51:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/WhatsApp-Image-2025-03-03-at-00.18.09-e1740958088348-200x110.jpeg","Viaggio con Garland Jeffreys, Googoosh, Jackie Shane e Sister Nancy","podcast",1740962503,[218],"http://radioblackout.org/tag/notripforcats/",[209],{"post_content":221},{"matched_tokens":222,"snippet":223,"value":224},[67],"Carmen Fiore, Patrizia Pirrotta e \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Visentin che ringraziamo.\r\n\r\nViaggiamo tra","Domenica 2 marzo 25, continua il viaggio nella sezione \"Rising sound - Music is the weapon\" ecco qui il seguito dell'intervista musicata con Juanita Apraez Murillo curatrice della sezione presentata recentemente all'XI edizione del festival Seeyousound con la collaborazione di Paolo Berardinelli, Carmen Fiore, Patrizia Pirrotta e \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Visentin che ringraziamo.\r\n\r\nViaggiamo tra i film documentari Garland Jeffreys the king of in between - Googosh, made of fire - Any other way: the Jackie Shane story - Bam Bam:the Sister Nancy story. 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Una regione ricca di materie prime ma occupata dalla coltivazione della coca e da laboratori per la produzione ,dove lo stato colombiano è totalmente assente e il territorio è attraversato da guerriglie in complicità con i trafficanti ,cartelli della droga messicani e paramilitari. Qui si stanno scontrando da diversi giorni le forze dell'ELN (gruppo guerrigliero attivo dal 1964) e i dissidenti del 33° fronte delle FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) per il controllo del territorio .Questi scontri hanno fatto ripiombare la regione nell'incubo della guerra provocando circa 40000 profughi costretti ad abbandonare le proprie abitazioni e fuggire anche verso il confine venezuelano . Il presidente Petro ha inviato l'esercito e dichiarato lo stato d'emergenza , il processo di pace che era stato implementato con le guerriglie si è arenato forse definitivamente ,anche perchè ormai i capi dell'ELN sono ricercati e l'organizzazione considerata alla stregua di un gruppo criminale di narcotrafficanti . La risposta militare e lo stato di guerra impedisce una mobilitazione sociale dal basso ,le condizioni strutturali di arretratezza della regione che costringono i contadini a dedicarsi alla coltivazione della coca ,non trovano risoluzione anche per l'incapacità dello stato colombiano di reperire le risorse per un cambiamento di rotta dell'economia del Catatumbo dipendente dalla produzione e dal traffico della coca. A Bogotà il governo Petro è in difficoltà ,non ha una maggioranza in parlamento , la crisi economica e la disillusione rispetto alle aspettative della sua presidenza stanno allontanando alcuni settori sociali che lo avevavo sostenuto. Tuttavia la crisi dei migranti rimpatriati \"manu militari\" dall'amministrazione Trump e la minaccia dei dazi ,è stata raccontata dai media colombiani come un braccio di ferro vincente con l'ingombrante vicino yanqui ,giocato dalla presidenza Petro sul principio del rispetto della dignità umana dei rimpatriati che ha raccolto un vasto consenso nel paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-30012025-CRISTINA-VARGAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Ali, cittadino italo sudanese residente aTorino , parliamo della guerra in Sudan ,con uno sguardo dall'interno che ci restituisce una prospettiva di drammatica divisione della società sudanese. 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Affermiamo che nel contesto del crollo di un ordine mondiale caratterizzato dallo sfruttamento dei più fragili e dal dominio di una parte significativa del mondo da parte di poche potenze predatorie, è giunto il momento di unirci per guidare le nostre nazioni alla loro piena sovranità e partecipare così alla costruzione di un mondo migliore, rispettoso della dignità delle donne e degli uomini \". Si esprime una forte richiesta anche del riconoscimento della cultura dei popoli nativi che viene totalmente ignorata nel sistema scolastico dove nello specifico della Nuova Caledonia,nei programmi scolastici non vengono menzionati i legami con le altre isole del Pacifico. 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Una regione ricca di materie prime ma occupata dalla coltivazione della coca e da laboratori per la produzione ,dove lo stato colombiano è totalmente assente e il territorio è attraversato da guerriglie in complicità con i trafficanti ,cartelli della droga messicani e paramilitari. Qui si stanno scontrando da diversi giorni le forze dell'ELN (gruppo guerrigliero attivo dal 1964) e i dissidenti del 33° fronte delle FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) per il controllo del territorio .Questi scontri hanno fatto ripiombare la regione nell'incubo della guerra provocando circa 40000 profughi costretti ad abbandonare le proprie abitazioni e fuggire anche verso il confine venezuelano . 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Tuttavia la crisi dei migranti rimpatriati \"manu militari\" dall'amministrazione Trump e la minaccia dei dazi ,è stata raccontata dai media colombiani come un braccio di ferro vincente con l'ingombrante vicino yanqui ,giocato dalla presidenza Petro sul principio del rispetto della dignità umana dei rimpatriati che ha raccolto un vasto consenso nel paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-30012025-CRISTINA-VARGAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Ali, cittadino italo sudanese residente aTorino , parliamo della guerra in Sudan ,con uno sguardo dall'interno che ci restituisce una prospettiva di drammatica divisione della società sudanese. Emerge il dato della presenza nell'esercito e anche nelle Forze di Supporto Rapido di elementi legati al vecchio regime di Al Bashir ,alcuni di questi personaggi come Ahmad Harun ,ex ministro degli interni del governo islamista, ricercati dalla giustizia internazionale. Alcuni di questi islamisti radicali provengono anche da altri paesi mentre altri costituiscono pezzi dello stato profondo del regime di Al Bashir. Alcune milizie combattenti sono state formate dai servizi segreti del precedente governo e si sono rese protagoniste delle brutalità commesse contro la popolazione civile ,mentre sul terreno nonostante l'avanzata dell'esercito di Al Bhuran con la conquista del capoluogo della fertile regione di El Gezira ,le RSF di Hemmeti controllano importanti porzioni di territorio tra cui il Kordofan e il Darfur. Constatiamo la mancanza di volontà di dialogo tra le parti ,la violenza crescente contro la popolazione civile ,le dimensioni della catastrofe umanitaria ,la divisione della società sudanese ,la debolezza delle forze politiche eredi della rivoluzione civile che defenestro' Al Bashir ,la pervasività della fallace percezione del ruolo stabilizzatore dell'esercito anche all'interno della diaspora sudanese .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-30012025-ALI-SUDAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Adriano Favole ,antropologo e conoscitore della Nuova Caledonia, parliamo della nascita del \" Front international de decolonisation\" che unisce i movimenti indipendentisti di Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Polinesia e Corsica nella cui dichiarazione finale si afferma che \" l' obiettivo fondamentale è unire le nostre forze per liberare definitivamente i nostri paesi e il pianeta da ogni presenza coloniale. Affermiamo che nel contesto del crollo di un ordine mondiale caratterizzato dallo sfruttamento dei più fragili e dal dominio di una parte significativa del mondo da parte di poche potenze predatorie, è giunto il momento di unirci per guidare le nostre nazioni alla loro piena sovranità e partecipare così alla costruzione di un mondo migliore, rispettoso della dignità delle donne e degli uomini \". Si esprime una forte richiesta anche del riconoscimento della cultura dei popoli nativi che viene totalmente ignorata nel sistema scolastico dove nello specifico della Nuova Caledonia,nei programmi scolastici non vengono menzionati i legami con le altre isole del Pacifico. Il colonialismo francese si estrinseca nell'asse privilegiato con la metropoli a discapito dei paesi limitrofi ,costringendo ad importare merci costose dalla \"madrepatria\" ,impedendo le relazioni commerciali con altre isole con cui le popolazioni della Nuova Caledonia hanno sempre avuto relazioni di scambio ,costituendo un sistema insostenibile e costoso per la popolazione locale . La Francia che sta perdendo ormai pezzi del suo ex impero in Africa ,persiste a sostenere la sua presenza nel Pacifico per ragioni geo strategiche ,per lo sfruttamento delle risorse marine e anche se in misura minore per lo sfruttamento del nichel. \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-FAVOLE-NUOVA-Caledonia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[252],{"field":92,"matched_tokens":253,"snippet":249,"value":250},[67],{"best_field_score":149,"best_field_weight":150,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":17,"score":230,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":44},{"document":256,"highlight":268,"highlights":273,"text_match":228,"text_match_info":276},{"comment_count":44,"id":257,"is_sticky":44,"permalink":258,"podcastfilter":259,"post_author":236,"post_content":260,"post_date":261,"post_excerpt":50,"post_id":257,"post_modified":262,"post_thumbnail":263,"post_title":264,"post_type":215,"sort_by_date":265,"tag_links":266,"tags":267},"90236","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-30-05-2024-america-latina-un-progetto-incompiuto-di-liberazione-che-si-confronta-con-i-nuovi-equilibri-globali/",[164],"In occasione della presentazione del suo ultimo libro al \" salone del libro off\" ,abbiamo incontrato Alberto Somoza ,giornalista e saggista argentino e Cristina Vargas antropologa colombiana . Due latinoamericani che provengono dai poli opposti del continente ma che proprio per questo possono darci un quadro completo delle vicissitudini del continente alla ricerca di una identità che rimanda al progetto unitario incompiuto di Bolivar . Intervistati on the road in un bar di Torino ci raccontano dei linguaggi comuni che si sviluppano nella diversità dei modelli economici e sociali che hanno caratterizzato l'America Latina . L'esperienza comune del tentativo rivoluzionario che ha scosso il continente dagli anni 60 ha segnato il processo di liberazione dal condizionamento del potente vicino del nord, influenzando anche l'immaginario collettivo dei popoli latinoamericani. La soluzione elettorale che ha portato al potere alcune forze progressiste nei primi anni 2000 ha dimostrato le difficoltà a disarticolare gli apparati di potere dello stato profondo ,legati agli interessi della classe dominante parassitaria latifondista. La presenza statunitense ancora condizionante è comunque in declino ,il fallimento dell'ALCA lo dimostra,mentre si fa più ingombrante l'influenza cinese. Parliamo anche dell'esperienza colombiana e del ruolo delle popolazioni afrodiscendenti nella rottura degli equilibri consolidati imposti dalle oligarchie dominanti ,in Colombia assistiamo ad un processo contradditorio che interroga sull'adeguatezza di una classe dirigente che pur incarnando il desiderio di cambiamento espresso nelle urne non riesce ad intaccare i reali rapporti di forza nella società, mentre ad altre latitudini progetti reazionari come quello di Milei o Bukele si fanno interpreti del disagio di masse popolari che non trovano risposte adeguate alle conseguenze nefaste delle politiche neoliberali.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Bastioni-di-Orione-SOMOZA-E-VARGAS.mp3\"][/audio]","2 Giugno 2024","2024-06-02 23:54:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/05/2024-AMERICA LATINA UN PROGETTO INCOMPIUTO DI LIBERAZIONE CHE SI CONFRONTA CON I NUOVI EQUILIBRI GLOBALI.",1717354823,[244],[181],{"post_content":269},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[67],"giornalista e saggista argentino e \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Vargas antropologa colombiana . Due latinoamericani","In occasione della presentazione del suo ultimo libro al \" salone del libro off\" ,abbiamo incontrato Alberto Somoza ,giornalista e saggista argentino e \u003Cmark>Cristina\u003C/mark> Vargas antropologa colombiana . Due latinoamericani che provengono dai poli opposti del continente ma che proprio per questo possono darci un quadro completo delle vicissitudini del continente alla ricerca di una identità che rimanda al progetto unitario incompiuto di Bolivar . Intervistati on the road in un bar di Torino ci raccontano dei linguaggi comuni che si sviluppano nella diversità dei modelli economici e sociali che hanno caratterizzato l'America Latina . L'esperienza comune del tentativo rivoluzionario che ha scosso il continente dagli anni 60 ha segnato il processo di liberazione dal condizionamento del potente vicino del nord, influenzando anche l'immaginario collettivo dei popoli latinoamericani. 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