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Con Luca dell'associazione Ronchi dei partigiani parliamo delle iniziative che gli/le antifascist* hanno messo e metteranno in campo nella giornata di oggi. Mentre a Trieste si inaugura, tra le polemiche, una statua allo stesso \u003Cmark>D'Annunzio\u003C/mark>.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/Luca-Ronchi-dei-Partigiani-12.09.19.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":88,"snippet":89,"value":89},[23],"Ronchi dei partigiani contro \u003Cmark>D'Annunzio\u003C/mark>",[91,93,95,97,99,102,104,106,108,110,112,114,116,118,120,122],{"matched_tokens":92,"snippet":76},[],{"matched_tokens":94,"snippet":17},[],{"matched_tokens":96,"snippet":77},[],{"matched_tokens":98,"snippet":25},[],{"matched_tokens":100,"snippet":101},[23],"\u003Cmark>D'Annunzio\u003C/mark>",{"matched_tokens":103,"snippet":19},[],{"matched_tokens":105,"snippet":21},[],{"matched_tokens":107,"snippet":78},[],{"matched_tokens":109,"snippet":79},[],{"matched_tokens":111,"snippet":27},[],{"matched_tokens":113,"snippet":80},[],{"matched_tokens":115,"snippet":29},[],{"matched_tokens":117,"snippet":31},[],{"matched_tokens":119,"snippet":33},[],{"matched_tokens":121,"snippet":81},[],{"matched_tokens":123,"snippet":15},[],[125,131,134],{"field":34,"indices":126,"matched_tokens":128,"snippets":130},[127],4,[129],[23],[101],{"field":132,"matched_tokens":133,"snippet":89,"value":89},"post_title",[23],{"field":135,"matched_tokens":136,"snippet":85,"value":86},"post_content",[23],578730123365712000,{"best_field_score":139,"best_field_weight":140,"fields_matched":141,"num_tokens_dropped":45,"score":142,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",6646,{"collection_name":56,"first_q":23,"per_page":145,"q":23},6,{"facet_counts":147,"found":141,"hits":169,"out_of":249,"page":14,"request_params":250,"search_cutoff":35,"search_time_ms":127},[148,158],{"counts":149,"field_name":156,"sampled":35,"stats":157},[150,152,154],{"count":14,"highlighted":151,"value":151},"anarres",{"count":14,"highlighted":153,"value":153},"frittura mista",{"count":14,"highlighted":155,"value":155},"Il giornale malandrino","podcastfilter",{"total_values":141},{"counts":159,"field_name":34,"sampled":35,"stats":168},[160,162,164,166],{"count":14,"highlighted":161,"value":161},"antifa",{"count":14,"highlighted":163,"value":163},"catania",{"count":14,"highlighted":165,"value":165},"frittura mista radio fabbrica",{"count":14,"highlighted":167,"value":167},"Tutto squat - Il giornale malandrino",{"total_values":127},[170,199,224],{"document":171,"highlight":186,"highlights":191,"text_match":194,"text_match_info":195},{"comment_count":45,"id":172,"is_sticky":45,"permalink":173,"podcastfilter":174,"post_author":175,"post_content":176,"post_date":177,"post_excerpt":51,"post_id":172,"post_modified":178,"post_thumbnail":179,"post_title":180,"post_type":181,"sort_by_date":182,"tag_links":183,"tags":185},"93289","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-5-11-2024/",[153],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Jose del CALP (Collettivo di lavoratori Portuali, Antifascisti, Anticapitalisti, Internazionalisti) di Genova sulla controversa questione del voto contrario dei lavoratori consultati dai confederali per l'approvazione della bozza del rinnovo contrattuale di settore. Infatti a pochi giorni dal voto per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro portuale, gli unici risultati della consultazione sul testo da portare al tavolo della trattativa, rispetto ai quali si ha completa trasparenza, sono quelli di Genova; con un’affluenza del 77%, il 68% dei lavoratori ha bocciato la bozza presentata dai sindacati confederali. Eppure, a poche ore dalla prima storica stroncatura di una proposta di rinnovo da parte del\r\nprincipale porto italiano, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti comunicano l’esito positivo della consultazione a livello nazionale con una “larga maggioranza di sì”. I lavoratori portuali genovesi non ci stanno e convocano subito un’assemblea coordinata dal sindacato di base Usb Mare e Porti, a cui hanno partecipato diversi delegati degli stessi sindacati confederali, in larga parte contrari, a livello locale, alla proposta siglata dai loro dirigenti nazionali... Quello che i confederali stanno facendo passare è che a nord i lavorator* hanno votato no e a sud hanno votato \"hanno costruito un falso!\" José ci ha aggiornato anche sulle posizioni dei portuali del CALP rispetto al DDL 1660 ed al boicottaggio delle navi che si pratica nei porti verso il trasportano armi anche ad Israele..\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Jose-CALP-Genova-su-CCNL-e-lotte-in-corso.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento lo abbiamo affrontato in compagnia di Luigi Borrelli, RSU/RLS USB all'aeroporto Gabriele D'Annunzio di Montichiari, sito in provincia di Brescia. Sia come semplice lavoratore, ma in particolare come responsabile della sicurezza, aveva più volte denunciato pubblicamente che lui e i suoi colleghi hanno dovuto movimentare materiale bellico seppure operanti in un aeroporto commerciale. Oltre alle più che legittime preoccupazioni dell'RSU legate all' illegalità della situazione e soprattutto alla pericolosità potenziale comportata dal far maneggiare materiale bellico a chi non è formato per farlo, spunta anche una questione morale di chi, conoscendo quali e quante guerre ci sono in corso, non ha intenzione di essere complice della morte di altre persone. Dall'estate fino all'autunno di quest anno la notizia ha iniziato a circolare sempre di più, grazie anche alle mobilitazioni messe in campo da USB con altre realtà antimilitariste del territorio, la GDA Handling ha prima emesso un provvedimento disciplinare nei confronti di Luigi e poi, proprio qualche giorno fa, gli è arrivata anche una sospensione dal servizio di sei giorni. 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Il carico viene trasbordato in modo efficiente dalla nave alla nave e viceversa, sotto gli occhi vigili delle motovedette dei Carabinieri. A chi chiedeva settimane or sono notizia del trasporto di armi sul territorio pisano è stato risposto menzionando il codice penale italiano che vieta la diffusione di notizie riservate per la sicurezza nazionale e condanna con anni di carcere chi le diffonda o ne sia semplicemente a conoscenza.\r\nNessuna richiesta di chiarimenti sul trasporto di armi Usa, o Nato, sui nostri territori, potrà essere accolta per la sicurezza nazionale nel nome della quale i cittadini devono arrendersi alla ineluttabilità della guerra. Sudditi e non cittadini in un paese la cui Costituzione in teoria parla ancora di ripudio della guerra. Dopo sei anni di lavori, con la partecipazione attiva degli Enti locali, la base di Camp Darby sul territorio tra Pisa e Livorno vede completati i lavori che permetteranno il trasporto di armi via acqua e via ferrovia anche in dispregio di un ordine del giorno di venti anni fa con il quale il Consiglio Comunale di Pisa richiedeva un uso civile e non militare della macchia mediterranea tra i due comuni. E in un momento storico in cui crescono le spese militari e il ricorso alla guerra viene considerato nevralgico per gli interessi nazionali e internazionali, questa situazione suona come campanello di allarme, i processi di militarizzazione dei territori e il loro uso a fini di guerra è ormai una realtà e per chi vi si opporrà si spalancheranno le porte del carcere come previsto anche dal ddl 1660 in corso di discussione al Senato.\" Con Federico abbiamo approfondito anche sui contenuti dell'articolo del blog\r\nhttps://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2024/11/contro-leconomia-di-guerra.html?m=1\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Federico-Giusti-blogger-su-potenziamento-area-dei-Navicelli-a-Pisa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","6 Novembre 2024","2024-11-06 23:03:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/image-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 5/11/2024","podcast",1730934188,[184],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[165],{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[23],"Borrelli, RSU/RLS USB all'aeroporto Gabriele \u003Cmark>D'Annunzio\u003C/mark> di Montichiari, sito in provincia"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Jose del CALP (Collettivo di lavoratori Portuali, Antifascisti, Anticapitalisti, Internazionalisti) di Genova sulla controversa questione del voto contrario dei lavoratori consultati dai confederali per l'approvazione della bozza del rinnovo contrattuale di settore. 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La situazione si sta aggravando, e finora le misure adottate si sono dimostrate inefficaci nel contrastare l'epidemia.”\r\n\r\n\r\n\r\nComincia così l’intervista al professor Andrea Mazzatenta, esperto in neurofisiologia presso il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche dell'Università \"G. d'Annunzio\" di Chieti-Pescara e docente di Psicobiologia e Psicologia Animale presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo, è uno dei pochi specialisti in Italia a sostenere che l'approccio basato sull'abbattimento dei cinghiali e sull'uso di reti per limitarne la corsa durante le battute di caccia sia una strategia inefficace nel contrastare l'epidemia di peste suina.\r\n\r\nLe reti utilizzate in Liguria all'inizio dell'anno scorso per isolare le aree infette non hanno dato i risultati sperati. Inoltre, affidarsi al volontariato dei cacciatori per individuare e recuperare i cadaveri dei cinghiali morti si è rivelato un approccio poco strategico. Quanto alle battute di caccia, esse non hanno contribuito in modo significativo a ridurre il numero complessivo di cinghiali sul territorio, nonostante l'aumento delle catture negli ultimi anni.\r\n\r\nSecondo il Professor Mazzatenta, il cinghiale è un animale territorialmente stabile e poco prolifico. I branchi sono costituiti da pochi esemplari che tendono a rimanere nelle loro zone. La riproduzione avviene principalmente tra la femmina più anziana (la matrona) e il maschio dominante, entrambi poco fertili. Questo sistema di riproduzione limita l'espansione della popolazione. Tuttavia, durante le campagne di caccia per combattere la peste suina, si crea caos. Molti cinghiali vengono uccisi, ma quelli che sfuggono alla cattura formano nuovi gruppi, spesso senza maschio alfa e matrona, e ciò porta a una proliferazione incontrollata. Questi gruppi si spostano verso le zone abitate, alla ricerca di cibo nei cassonetti dei rifiuti e nelle discariche, poiché non hanno imparato a procurarsi il cibo nei boschi.\r\n\r\nIl Professor Mazzatenta sostiene che la strategia di abbattere le matrone e i maschi per aumentare il numero complessivo di cinghiali è controproducente. La caccia avviata un anno fa per debellare l'epidemia di peste suina è fallita, espandendo solo l'area colpita e aumentando il numero di carcasse di animali trovate nei boschi.\r\n\r\nQuindi, qual è la soluzione? Secondo il Professor Mazzatenta, in Italia, la soluzione è quella di non cacciare i cinghiali e attendere che l'epidemia segua il suo corso, poiché spesso, ma non sempre, i cinghiali muoiono entro circa 15 giorni dal contagio. Lasciandoli in pace, i cinghiali diventano stanziali e l'invecchiamento della popolazione contribuisce a ridurre la loro prolificità e, di conseguenza, il loro numero complessivo. La caccia indiscriminata tramite battute non è efficace, a meno che non si riesca a eliminare tutti i cinghiali, il che è praticamente impossibile sul nostro territorio.\r\n\r\n \r\n\r\nLa trasmissione continua sullo stesso argomento con una diretta telefonica con Angela del santuario Grugno clandestino, attivista che ha vissuto in prima persona le vicende legate a un altro santuario, Progetto Cuori Liberi, e la dura repressione subita dagli animali umani e non umani che vivono questo luogo.\r\n\r\n \r\n\r\nContinuano gli appuntamenti con Mario Beiletti e i suoi racconti sulla resistenza, in particolare del capo partigiano Piero Piero in val Chiusella e e chiudiamo la trasmissione con ulteriori notizie dal mondo squatter e la resistenza del Prinz al tentativo di sgombero del giardino boscoso.\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Miss Fra e Mr. Kang, riascoltabile qui\r\n\r\n \r\n\r\nTutto squat, il giornale malandrino del 22 settembre 2023\r\n\r\n ","22 Settembre 2023","2024-11-22 00:45:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/immagine_2023-10-22_121209660-200x110.png","Caccia grossa, piccolo bottino - TuttoSquat 22.09.2023",1695410419,[212],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[167],{"post_content":215},{"matched_tokens":216,"snippet":218,"value":219},[217],"d'Annunzio","e Scienze Cliniche dell'Università \"G. \u003Cmark>d'Annunzio\u003C/mark>\" di Chieti-Pescara e docente di"," \r\n\r\n“Il numero di cinghiali morti nei territori del Piemonte e della Liguria continua a crescere in modo allarmante. 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Inoltre, affidarsi al volontariato dei cacciatori per individuare e recuperare i cadaveri dei cinghiali morti si è rivelato un approccio poco strategico. Quanto alle battute di caccia, esse non hanno contribuito in modo significativo a ridurre il numero complessivo di cinghiali sul territorio, nonostante l'aumento delle catture negli ultimi anni.\r\n\r\nSecondo il Professor Mazzatenta, il cinghiale è un animale territorialmente stabile e poco prolifico. I branchi sono costituiti da pochi esemplari che tendono a rimanere nelle loro zone. La riproduzione avviene principalmente tra la femmina più anziana (la matrona) e il maschio dominante, entrambi poco fertili. Questo sistema di riproduzione limita l'espansione della popolazione. Tuttavia, durante le campagne di caccia per combattere la peste suina, si crea caos. Molti cinghiali vengono uccisi, ma quelli che sfuggono alla cattura formano nuovi gruppi, spesso senza maschio alfa e matrona, e ciò porta a una proliferazione incontrollata. Questi gruppi si spostano verso le zone abitate, alla ricerca di cibo nei cassonetti dei rifiuti e nelle discariche, poiché non hanno imparato a procurarsi il cibo nei boschi.\r\n\r\nIl Professor Mazzatenta sostiene che la strategia di abbattere le matrone e i maschi per aumentare il numero complessivo di cinghiali è controproducente. La caccia avviata un anno fa per debellare l'epidemia di peste suina è fallita, espandendo solo l'area colpita e aumentando il numero di carcasse di animali trovate nei boschi.\r\n\r\nQuindi, qual è la soluzione? Secondo il Professor Mazzatenta, in Italia, la soluzione è quella di non cacciare i cinghiali e attendere che l'epidemia segua il suo corso, poiché spesso, ma non sempre, i cinghiali muoiono entro circa 15 giorni dal contagio. Lasciandoli in pace, i cinghiali diventano stanziali e l'invecchiamento della popolazione contribuisce a ridurre la loro prolificità e, di conseguenza, il loro numero complessivo. La caccia indiscriminata tramite battute non è efficace, a meno che non si riesca a eliminare tutti i cinghiali, il che è praticamente impossibile sul nostro territorio.\r\n\r\n \r\n\r\nLa trasmissione continua sullo stesso argomento con una diretta telefonica con Angela del santuario Grugno clandestino, attivista che ha vissuto in prima persona le vicende legate a un altro santuario, Progetto Cuori Liberi, e la dura repressione subita dagli animali umani e non umani che vivono questo luogo.\r\n\r\n \r\n\r\nContinuano gli appuntamenti con Mario Beiletti e i suoi racconti sulla resistenza, in particolare del capo partigiano Piero Piero in val Chiusella e e chiudiamo la trasmissione con ulteriori notizie dal mondo squatter e la resistenza del Prinz al tentativo di sgombero del giardino boscoso.\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Miss Fra e Mr. Kang, riascoltabile qui\r\n\r\n \r\n\r\nTutto squat, il giornale malandrino del 22 settembre 2023\r\n\r\n ",[221],{"field":135,"matched_tokens":222,"snippet":218,"value":219},[217],{"best_field_score":196,"best_field_weight":197,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":198,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":45},{"document":225,"highlight":239,"highlights":245,"text_match":194,"text_match_info":248},{"comment_count":45,"id":226,"is_sticky":45,"permalink":227,"podcastfilter":228,"post_author":151,"post_content":229,"post_date":230,"post_excerpt":51,"post_id":226,"post_modified":231,"post_thumbnail":232,"post_title":233,"post_type":181,"sort_by_date":234,"tag_links":235,"tags":238},"55343","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-13-settembre-i-social-lo-stato-lantifascismo-catania-tra-gentrification-mafie-e-polizia-trieste-la-statua-al-vate-nazionalista-e-limpresa-fiumana/",[151],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/2019-09-13-anarres.mp3\"][/audio]\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\nZuckerberg: una nuova vocazione antifascista?\r\nIl dibattito di questi giorni ha evidenziato lo scontro tra l’approccio liberale del Buongiorno di Feltri sulla Stampa e quello statalista di Repubblica. Feltri teme una deriva autoritaria, e difende la libertà di espressione, Repubblica lamenta che sia il capitale e fare il lavoro che spetterebbe allo stato.\r\nProveremo a ragionare sulla questione partendo da un’angolazione radicalmente diversa.\r\nNe parliamo con Lorenzo, con il quale ragioneremo di reti comunicative autogestite\r\n\r\nCatania. San Berillo tra gentrification, razzismo di stato, mafie e polizia.\r\nNe parliamo con Claudio del gruppo anarchico Chimera di Catania\r\n\r\nA Trieste il centro destra festeggia il centesimo anniversario dell’occupazione di Fiume da parte dei miliziani di D’Annunzio con una statua, che suscita l’indignazione del governo croato e degli antifascisti giuliani. L’ennesima operazione di revisionismo storico volta a rinfocolare il nazionalismo italiano a nord est.\r\nNe parliamo con Claudio Venza, compagno e docente di storia all’Università di Trieste.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 settembre\r\nGiù le mani da Exarchia! Solidarietà senza confini\r\nPresidio al Balon\r\nore 10,30/13,30\r\n\r\n20, 21, 22 settembre\r\nFirenze\r\nVetrina dell’editoria anarchica e libertaria\r\nalla sala di via De Andrè 3, angolo lungarno Moro\r\n\r\nLunedì 23 settembre \r\nUccise due volte. 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I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","13 Settembre 2019","2019-09-13 17:43:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/blu-new-mural-exarchia-03-200x110.jpg","Anarres del 13 settembre. I social, lo stato, l’antifascismo. Catania tra gentrification, mafie e polizia. 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