","EX ILVA SI TORNA AL PUNTO DI PARTENZA CON LA PROSPETTIVA DI CHIUSURA DEGLI IMPIANTI.","post",1705336864,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/ex-ilva/","http://radioblackout.org/tag/ilva/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/taranto/",[68,15,22,18,20],"EX ILVA",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":80},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Ilva","Per l'ex \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> si prospetta il commissariamento e","Per l'ex \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> si prospetta il commissariamento e si allungano ombre sulle prospettive occupazionali, ancora una volta si manifesta la mancanza di una programmazione industriale e la miopia dei vari governi che hanno da sempre favorito gli interessi privati. 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Con lui parliamo dalla portineria dell'Arcelor Mittal, ex Ilva, di Taranto, di quale sia l'atmosfera in città, della contrapposizione tra governo e proprietà che non tiene minimamente conto della salute de* abitant* di Taranto, con la complicità di molte sigle sindacali che hanno indetto uno sciopero per salvare lo stabilimento. Il ricatto del lavoro sulla salute deve finire, Arcelor Mittal va chiusa e i lavoratori e le lavoratrici hanno un'idea.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/Raffaele-operaio-Ilva.mp3\"][/audio]","7 Novembre 2019","","2019-11-07 11:24:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/13240007_1064206650320561_684720337304445573_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Chiudere Ilva: la parola a un operaio di Taranto",1573125871,[126,127,128,129,63,64,65,130,131,132,133,134,135,66],"http://radioblackout.org/tag/arcelor/","http://radioblackout.org/tag/chiusura/","http://radioblackout.org/tag/comitato/","http://radioblackout.org/tag/dal-basso/","http://radioblackout.org/tag/mittal/","http://radioblackout.org/tag/ricatto/","http://radioblackout.org/tag/salute/","http://radioblackout.org/tag/scudo-penale/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/","http://radioblackout.org/tag/tamburi/",[137,29,138,33,15,22,18,25,27,139,35,140,141,20],"arcelor","comitato","salute","solidarietà","tamburi",{"post_content":143,"post_title":148,"tags":151},{"matched_tokens":144,"snippet":146,"value":147},[145,72],"ex","parliamo dalla portineria dell'Arcelor Mittal, \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark>, di Taranto, di quale sia","Raggiungiamo al telefono Raffaele del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti di Taranto. 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I fondi stanziati ammontano a 300 milioni di euro. Ennesimo annuncio spregiudicato dell'ennesima \"grande\" opera di speculazione. Il progetto infatti prevede la costruzione di resort di lusso con stabilimenti balneari, un centro congressi, e addirittura una sorta di \"silicon valley\" italiana con le sedi di Apple e altre multinazionali nonche' un parco comunale da 220 ettari(!?!) sulle ceneri dell'enorme stabilimento Ilva, chiuso dal '92. Parliamo di 270 ettari di devastazione vista mare la cui ciliegina sulla torta è un sarcofago di cemento che racchiude circa 300 milioni di metri cubi di rifiuti tossici, metalli pesanti e scarti industriali, la cosiddetta \"colmata\", situata nientemeno che a bordo mare, alterando pesantemente la linea di costa. Uno dei nodi cruciali è proprio la rimozione di questa colmata, impresa colossale costosissima dai contorni incerti. Non è ancora stato nominato il sito di stoccaggio per i rifiuti rimossi, ne i tempi dell' operazione. Per ora ci è dato sapere solamente che una parte verrà utilizzata in edilizia strutturale(!?) al porto di Napoli e altrove;\"quindi non sono poi così tossici\" dichiara il commissario Salvo Nostasi, a capo della cosiddetta \"cabina di regia\" assieme a Domenico Arcuri, amministratore delegato di INVITALIA, la società 100% del ministero dell'economia incaricata della riqualifica, come riportato nel testo del decreto \"SBLOCCAITALIA\" (quindi la stessa società subentra dopo ogni commissariamento in Italia, ed è anche l'unica a gestire tutti i finanziamenti europei alle imprese, dal passato più che torbido costellato di debiti e denunce). Il 15 aprile, al termine di un incontro tecnico, Arcuri e Nostasi dichiarano l'esproprio e conseguente demolizione e ricollocazione (tra l'altro di poche centinaia di metri) di tutto un quartiere, la borgata Coroglio, gia' vittima negli anni dell'inquinamento Ilva (il quartiere Tamburi di Napoli). Le 230 famiglie abitanti apprendono la cosa attraverso il quotidiano locale, di cui Invitalia ha comprato una pagina, e si organizzano subito in comitato molto decisi a non lasciare le case e rifiutare l'intero progetto. Dopo la dura contestazione del 6 aprile, durante la visita del premier a Napoli, sfociata in forti scontri, si allarga la protesta. Di seguito i link delle interviste agli abitanti di Coroglio, mandate in onda durante l'info di stamane, più altri indirizzi utili come quello del comitato \"Coroglio non si tocca\" o alcune delle dichiarazioni di Renzi, Nostasi e Arcuri tra le più rappresentative di questo sistema spudorato di truffe istituzionalizzate. Continueremo a seguire la vicenda e daremo aggiornamento delle prossime iniziative dai microfoni di Radio Blackout.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=0R5ZM_00g-k\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=4hiBV3LbFFw\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=xnZPXO9fJEs\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=4usk2qfE-JE\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/Coroglio-NON-SI-TOCCA495819850609840/?fref=ts\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/Bagnoli-libera-693894944028988/?ref=un_c","18 Aprile 2016","2016-04-21 11:53:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"133\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-300x133.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-300x133.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-768x342.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-1024x456.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/BAGNOLI-100x44.jpeg 100w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Esproprio per 230 famiglie nel progetto riqualifica Bagnoli di Renzi",1460995973,[],[],{"post_content":211},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[145,72],"Renzi annuncia la bonifica dell' \u003Cmark>ex\u003C/mark> area \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> di Napoli. 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Nel suo editoriale (Tanti saluti all'industria) la colpa di tutti i mali del declino economico-indiustriale nostrano viene individuata nella \"diffusione di una particolare sindrome, un orientamento anti-industriale, travestito da ecologismo, che punta alla decrescita, alla de-industrializzazione, perché tratta l'industria in quanto tale come una minaccia per l'ambiente\". Le responsabilità della famiglia Riva e del capitalismo rapace di cui è espressione spariscono.\r\nDi tutt'altro registro il commento di Guido Viale uscito oggi sul Manifesto, Ilva,l'errrore si ripete, in cui le responsabilità vengono individuate nella sfrenata spinta alle privatizzazioni che ha segnato gli ultimi vent'anni di storia nazionale, col conseguente venir meno di ogni senso di responsabilità per l'interesse pubblico. Culture di cui la famiglia Riva fa parte. Viale critica anche i limiti e l'impraticabilità di una nazionalizzazione dell'azienda, perché giungerebbe comunque troppo tardi e, dopo la distruzione degli anni passati, mancherebbe comunque una \"struttura per gestire aziende del genere\".Fa dunque appello ad \"affrontare la sfida di una nuova gestione, socializzata e condivisa: non una mera \"autogestione\" da parte delle maestranze! [...] una gestione che, accanto alle maestranze, coinvolga anche le comunità locali, le loro associazioni, le amministrazioni dei comuni e degli altri enti locali del territorio, le università (cioè i docenti e le organizzazioni degli studenti disponibili) la schiera crescente di ex manager messi sul lastrico, l'esercito di coloro che hanno fatto apprendistato di responsabilità gestionali nel terzo settore\".\r\nSeppur in una dimensione tutta interclassista e riformista (nell'intervista che gli abbiamo fatto fa esplicito riferimento ad un - per noi imprababile - neo-keynesismo) la sua riflessione, ormai articolata in una produzione saggistica lunga alcuni anni, pone con forza la necessità di un cambio di paradigma radicale.\r\nAscolta l'intervista: Guido Viale","17 Settembre 2013","2013-09-18 14:57:22","Caso Ilva, la necessità di un cambio di paradigma",1379434163,[63,234],"http://radioblackout.org/tag/nocivita/",[15,31],{"post_content":237,"post_title":241,"tags":244},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[72],"Viale uscito oggi sul Manifesto, \u003Cmark>Ilva\u003C/mark>,l'errrore si ripete, in cui le","La messa in mobilità dei lavoratori del gruppo Riva, ritorsione della famiglia per il mancato intervento del governo contro la giudice Todisco, riaccende la discussione sul destino dell'Ilva, e più in generale sul destino di alcuni comparti industriali ritenuti strategici.\r\nA prendere la palla al balzo ci ha pensato due giorni fa Angelo Panebianco, firma intoccabile del Corriere della Sera e barone all'Università di Bologna, espressione degli umori di un certo padronato italico. 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[...] una gestione che, accanto alle maestranze, coinvolga anche le comunità locali, le loro associazioni, le amministrazioni dei comuni e degli altri enti locali del territorio, le università (cioè i docenti e le organizzazioni degli studenti disponibili) la schiera crescente di \u003Cmark>ex\u003C/mark> manager messi sul lastrico, l'esercito di coloro che hanno fatto apprendistato di responsabilità gestionali nel terzo settore\".\r\nSeppur in una dimensione tutta interclassista e riformista (nell'intervista che gli abbiamo fatto fa esplicito riferimento ad un - per noi imprababile - neo-keynesismo) la sua riflessione, ormai articolata in una produzione saggistica lunga alcuni anni, pone con forza la necessità di un cambio di paradigma radicale.\r\nAscolta l'intervista: Guido Viale",{"matched_tokens":242,"snippet":243,"value":243},[72],"Caso \u003Cmark>Ilva\u003C/mark>, la necessità di un cambio di paradigma",[245,247],{"matched_tokens":246,"snippet":86},[15],{"matched_tokens":248,"snippet":31},[],[250,252,257],{"field":104,"matched_tokens":251,"snippet":239,"value":240},[72],{"field":36,"indices":253,"matched_tokens":254,"snippets":256},[48],[255],[15],[86],{"field":101,"matched_tokens":258,"snippet":243,"value":243},[72],1155199637401895000,{"best_field_score":261,"best_field_weight":193,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":262,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":24},"1112369528832","1155199637401895025",6646,{"collection_name":59,"first_q":68,"per_page":265,"q":68},6,{"facet_counts":267,"found":271,"hits":280,"out_of":395,"page":24,"request_params":396,"search_cutoff":37,"search_time_ms":14},[268,275],{"counts":269,"field_name":273,"sampled":37,"stats":274},[270],{"count":271,"highlighted":272,"value":272},5,"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":24},{"counts":276,"field_name":36,"sampled":37,"stats":279},[277],{"count":14,"highlighted":278,"value":278},"frittura mista radio fabbrica",{"total_values":24},[281,307,329,351,373],{"document":282,"highlight":297,"highlights":302,"text_match":190,"text_match_info":305},{"comment_count":48,"id":283,"is_sticky":48,"permalink":284,"podcastfilter":285,"post_author":286,"post_content":287,"post_date":288,"post_excerpt":119,"post_id":283,"post_modified":289,"post_thumbnail":290,"post_title":291,"post_type":292,"sort_by_date":293,"tag_links":294,"tags":296},"99143","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-15-07-2025/",[272],"fritturamista","Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. Infatti, dopo 10 anni di lotte portate avanti con forza e determinazione, i disoccupati erano riusciti a conquistarsi varie interlocuzioni con istituzioni locali e nazionali per cercare delle soluzioni che non fossero solo un temporaneo paliativo, ma che dessero veramente formazione e occupazione a chi cerca da anni di sottrarsi al ricatto lavoro in cambio di voti o al lavoro nero e grigio. Attivisti* e sindacalist* però, stavano già prendendo consapevolezza del fatto, che le promesse ricevute non avrebbero facilmente trovato un seguito, infatti, per assegnare questi posti, erano stati studiati percorsi di inserimento lavorativo tramite programma GOL del centro per l'impiego, ma col tempo le cose si sono trasformate e si è arrivati alla data del 10 luglio con un click day come modalità di entrata, pratica che sconsiderava tutto il percorso già svolto da disoccupati e disoccupate, oltre ad essere facile da raggirare con sistemi tecnologici ad hoc.\r\n\r\nA confermare il fatto che avere un'esercito di lavoratori ricattabili è un elemento cardine per la vita stessa del nostro Stato e della nostra economia, il click day è stato un fallimento, con la piattaforma che di fatto non ha mai funzionato. La reazione de* disoccupat* è stata giustamente carica di rabbia, si è partit* in corteo per le strade di Napoli e in presidio sotto le varie sedi istituzionali, i quali esponenti invece di prendersi le loro responsabilità, hanno preferito letteralmente barricarsi dietro a barriere fisiche e difesi da agenti della digos. Il tutto è culminato con un'efferata carica della polizia e con due arresti tra cui quello di Mimì, che ai nostri microfoni ci racconta più nel dettaglio tutto il percorso di lotta del movimento e le mosse agite in tutta Italia per portare solidarietà a chi vorrebbe solo vivere una vita decente e come unica risposta riceve manganellate.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Mimi-SiCobas-Napoli-su-ultime-mobilitazioni-e-repressione-movimento-di-lotta-disoccupati-7-novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Ernesto Slai Cobas Taranto sul destino della ex ILVA Taranto. Gli ultimi incontri romani con i sindacati confederali e istituzioni locali hanno di fatto dimostrato che sono pronti a dire si a tutto: estensione della cassa integrazione / nave rigassificatore al servizio dei nuovi padroni che imporranno un piano di esuberi / ridimensionamento della fabbrica se non una soluzione spezzatino... Ernesto ci ha motivato perché lo slai cobas dice no a tutto questo è respinge i ricatti di stampo fascista e padronale del governo meloni urso \"noi siamo per la piattaforma operaia -nessun esubero / nessun licenziamento/nessuna chiusura ne’ dello stabilimento ne delle ditte di appalto e indotto - integrazione salariale della cassa integrazione per tutti gli operai acciaieria appalto - utilizzo pieno di tutti gli operai per lavorare alla ambientalizzazione della fabbrica e del territorio / contratto unico nelle ditte d’appalto con eliminazione del contratto multiservizi e altre forme di contratti precari / tutela rigida salute e sicurezza in fabbrica e territorio / si a misure risarcitorie di prepensionamenti amianto lavori usuranti\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Ernesto-SLAI-COBAS-aggiornamenti-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa quinta puntata Serena Tusini, intervista Mario Sanguinetti sulla precarietà endemica dei lavoratori nella scuola italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Dietro-alla-lavagna-pt.5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","16 Luglio 2025","2025-07-17 15:13:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/517901566_1160313649463393_2572350946563585039_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 15/07/2025","podcast",1752686183,[295],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[278],{"post_content":298},{"matched_tokens":299,"snippet":300,"value":301},[145,78],"Cobas Taranto sul destino della \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>ILVA\u003C/mark> Taranto. Gli ultimi incontri romani","Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. 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Hanno conosciuto la realtà della radio e noi gli abbiamo chiesto di parlarci di alcuni temi caldi in Germania:\r\n1- abbiamo commentato i risultati elettorali che hanno portato al 16% il partito neo nazista AFD grazie soprattutto al voto giovanile ed dell'EST;\r\n\r\n2- La Denuclearizzazione dell'energia è incompatibile con la decarbonizzazione alla luce dell'attuale guerra alla Russia che ha escluso il GAS come alternativa annunciata;\r\n\r\n3- La questione palestinese difficile da portare in piazza a causa delpretesto antisemita tedesco che giustifica ogni mezzo repressivo e alimenta i divieti ufficiali\r\n\r\n4- La crisi del settore manifatturiero automobilista che ha già annunciato il licenziamento di 20.000 opera* e la chiusura di fabbriche in germania\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/F_m_17_09_Intervista-in-studio-con-studenti-tedeschi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia dell'avvocato Gian Luca Vitale sul trasferimento del processo ILVA da Taranto a Potenza. La posizione di parte civile di Slai Cobas e medicina democratica che cura l'avvocato ci ha permesso di entrare nei dettagli tecnici e politici di una decisione della Core d'Appello di Taranto che ha annullato 7 anni di processo. Un pesantissimo schiaffo agli operai Ilva, agli abitanti del quartiere Tamburi e di tutta la città di Taranto, alle famiglie degli operai morti, dei bambini morti.\r\nIn un comunicato dello SLAI Cobas di Taranto si legge: La realtà è che padroni, governo, giudici della Corte d'appello hanno fatto una sorta di alleanza per salvare i padroni assassini e tutti gli imputati e per consegnare ai nuovi padroni una ex Ilva non gravata da nessuna condanna e provvedimento. Noi eravamo stati \"cattivi profeti\", quando abbiamo denunciato che l'ordinanza di sospensione della provvisionale fatta da Del Coco alla prima l'udienza era un cattivo segnale, un preavviso della linea pro Ilva di questa Corte d'appello. Ma non finisce e non può finire qui.\r\nLo Slai cobas mobiliterà le parti civili, chiama gli operai, la cittadinanza di Taranto a ribellarsi a questa pesante offesa, morale,pratica. Stiamo preparando per fine mese (quando vi saranno le motivazioni di questa ordinanza) un'assemblea pubblica con la presenza degli avvocati nostri di parte civile, e vogliamo preparare una grande manifestazione. Nello stesso tempo stiamo già verificando tutte le possibilità di ricorso legale contro questa ordinanza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/F_m_17_09_Avv.-Gianluca-Vitale-su-processo-ILVA-spostato-a-Potenza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della serata è stato quello delle nomine de* docenti precari della scuola pubblica. La nostra inviata ha raccolto per noi testimonianze durante lo svolgimento del presidio organizzato da insegnanti e sindacati avvenuto martedì 10 settemre sotto l' Ufficio Scolastico Territoriale. Dal 2020 ad oggi, il focus della contestazione verte sulla richiesta di tornare alle convocazioni in presenza, che servivano anche a dipanare possibili incomprensioni o vere e proprie criticità rispetto alle nomine. Il problema principale del meccanismo di convocazione tramite algoritmo, come avviene tutt'ora, è il fatto che una volta assegnata la cattedra il sistema non torna più indietro, lasciando persone senza possibilità di poter lavorare durante l'anno scolastico.\r\n\r\nSentirete dalla voce de* partecipant* queste e le altre istanze che hanno portato durante questo presidio e che vertiranno verso un'imminente mobilitazione nazionale di settore.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Interviste-presidio-UST-Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","23 Settembre 2024","2024-09-23 19:32:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/ilva-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 17/09/2024",1727105005,[295],[278],{"post_content":321},{"matched_tokens":322,"snippet":323,"value":324},[145,72],"consegnare ai nuovi padroni una \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> non gravata da nessuna condanna"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con un gruppo di studenti, attivisti nei sindacati, che dalla Germania sono venuti a Torino per conoscere i movimenti autorganizzati, occupati e autogestiti. 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L’obiettivo, dopo aver fatto il punto, è verificare ciò che bisogna fare, come intervenire, e quante risorse e quanto tempo sono necessari, per consegnare ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e al tempo stesso assicurare il rispetto delle prescrizioni ambientali, passaggi obbligati per il commissario perché si possa tornare alla normalità in termini anche di attività produttiva. La manutenzione quindi torna finalmente tra le priorità ed è condicio sine qua non.\r\nIl commissario ha inoltre garantito che la vertenza dell’indotto è al centro dell’agenda del Governo. Sono moltissimi i lavoratori ridotti sul lastrico perché non percepiscono gli stipendi.\r\nI sindacati hanno chiesto attenzione per tutti i lavoratori allo stesso modo, diretti, appalto ed ex Ilva in AS, questi ultimi si badi bene hanno pari dignità degli altri. E' stato anche chiesto un decisivo cambio di passo nelle relazioni con il sindacato, e quindi con i lavoratori, finora decisamente complicate. Da rivedere per esempio quella tendenza che, negli ultimi tempi era diventata consuetudine, a trasformare ferie e permessi in cassa integrazione. Francesco ci ha raccontato anche l'incontro di oggi in prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Francesco-Rizzo-USB-su-commissariamento-ILVA-e-lancio-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del rinnovo del CCNL commercio, ne abbiamo parlato con Stefano Capello della FLAICA CUB di Torino. Si tratta delle condizioni di circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese ad essere ancora in trattativa, infatti il 25 Gennaio era stato trovato un accordo tra sindacati ed associazioni di categoria per quanto riguarda la copertura economica di questo contratto, ma ancora non è stato raggiunta un'intesa. Infatti le condizioni poste da parte datoriale, risultano persino difficili da digerire per i sindacati confederali, un CCNL già celebre per venire utilizzato anche in categorie non esattamente commerciali, proprio per la sua malleabilità e per il risparmio sul costo dei e delle dipendenti, sancirebbe un'ulteriore precarizzazione di chi lavora in questo ambito. Abbiamo concluso chiedendo al nostro intervistato come ci si sta preparando a livello di sindacalismo di base per fronteggiare questa situazione e tra le altre risposte, Stefano Capello ci invita tutte e tutti all'assemblea on-line organizzata proprio per iniziare ad avere una maggiore consapevolezza rispetto a quanto cambierà con il rinnovo di questo CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Stefano-Capello-FLAICA-CUB-su-rinnovo-CCNL-commercio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Viola del CSOA Gabrio, riguardo al presidio da loro lanciato a fronte della strage sul lavoro avvenuta nel cantiere per la costruzione di un punto vendita Esselunga a Firenze, ma anche rispetto al rinnovo del CCNL commercio di cui abbiamo parlato nella scorsa intervista. Ecco l'invito di partecipazione all'evento:\r\n\r\n\"Venerdì 16 febbraio, il crollo di una trave di cemento non conforme ha provocato la morte di 5 operai edili in un cantiere Esselunga a Firenze, appaltato alla Aep di Pavia.\r\n\r\nQueste morti si vanno a sommare ai gravi incidenti già avvenuti a Genova nel 2023, quando nel cantiere della stessa Esselunga,sempre gestito da Aep, caddero rampe e cancellate e i sindacati decisero di depositare tre esposti per denunciare, con chiare prove fotografiche, come i lavoratori fossero obbligati a lavorare ritmi insostenibili e senza i dispositivi di protezione adeguati.\r\nIl rinnovo dei CCNL Commercio- Grande Distribuzione- Distribuzione cooperativa è fermo dal 2018 così come le nostre retribuzioni. Nelle trattative gestite da CGIL-CISL e UIL i padroni del commercio vogliono più flessibilità e meno stipendio;noi al contrario riteniamo che lavoratrici e lavoratori abbiano già pagato un prezzo troppo alto alla crescita dei profitti dei grandi marchi.\r\nVogliamo quindi:\r\n- riduzione d'orario a 30 ore a parità di salario contro il dilagare dei part time involontari;\r\n- aumenti salariali del 20%;\r\n- internalizzazione di tutte le lavoratrici e lavoratori in appalto;\r\n- democrazia sui luoghi di lavoro perché i contratti non devono firmarli i sindacati decisi dalle aziende ma lavoratrici e lavoratori;\r\n- domeniche di lavoro solo volontario e pagate in straordinario.\r\nCi vediamo davanti ad Esselunga per ribadire a padroni ed istituzioni che\r\nIl loro profitto assassino ha ucciso ancora e continuerà a farlo!\r\nPromettono lavoro e portano sfruttamento, precarietà, esternalizzazioni, subappalti, morte.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Viola-Gabrio-su-presidio-Esselunga-Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n ","6 Marzo 2024","2024-03-06 16:59:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/430045252_738451055044462_2108313508758838266_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 27/02/2024",1709744377,[295],[278],{"post_content":343},{"matched_tokens":344,"snippet":345,"value":346},[145,72],"stesso modo, diretti, appalto ed \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> in AS, questi ultimi si"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Francesco Rizzo USB operaio all'ex \u003Cmark>ILVA\u003C/mark> di Taranto sul cambiamento di rotta del governo rispetto alla fabbrica che, di fatto con l'amministrazione straordinaria e la nomina del commissario dell'amministrazione Giancarlo Quaranta, ha messo da parte il socio ArcelorMittal.\r\nMartedì 16 il primo incontro con il commissario dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta ed i sindacati.\r\nDiversi i punti illustrati da parte padronale: in primis la necessità di continuare nell’avviata operazione di verifica dello stato degli impianti, reparto per reparto, finanche su ciascun posto di lavoro. L’obiettivo, dopo aver fatto il punto, è verificare ciò che bisogna fare, come intervenire, e quante risorse e quanto tempo sono necessari, per consegnare ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e al tempo stesso assicurare il rispetto delle prescrizioni ambientali, passaggi obbligati per il commissario perché si possa tornare alla normalità in termini anche di attività produttiva. La manutenzione quindi torna finalmente tra le priorità ed è condicio sine qua non.\r\nIl commissario ha inoltre garantito che la vertenza dell’indotto è al centro dell’agenda del Governo. Sono moltissimi i lavoratori ridotti sul lastrico perché non percepiscono gli stipendi.\r\nI sindacati hanno chiesto attenzione per tutti i lavoratori allo stesso modo, diretti, appalto ed \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> in AS, questi ultimi si badi bene hanno pari dignità degli altri. E' stato anche chiesto un decisivo cambio di passo nelle relazioni con il sindacato, e quindi con i lavoratori, finora decisamente complicate. Da rivedere per esempio quella tendenza che, negli ultimi tempi era diventata consuetudine, a trasformare ferie e permessi in cassa integrazione. Francesco ci ha raccontato anche l'incontro di oggi in prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Francesco-Rizzo-USB-su-commissariamento-ILVA-e-lancio-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del rinnovo del CCNL commercio, ne abbiamo parlato con Stefano Capello della FLAICA CUB di Torino. Si tratta delle condizioni di circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese ad essere ancora in trattativa, infatti il 25 Gennaio era stato trovato un accordo tra sindacati ed associazioni di categoria per quanto riguarda la copertura economica di questo contratto, ma ancora non è stato raggiunta un'intesa. Infatti le condizioni poste da parte datoriale, risultano persino difficili da digerire per i sindacati confederali, un CCNL già celebre per venire utilizzato anche in categorie non esattamente commerciali, proprio per la sua malleabilità e per il risparmio sul costo dei e delle dipendenti, sancirebbe un'ulteriore precarizzazione di chi lavora in questo ambito. Abbiamo concluso chiedendo al nostro intervistato come ci si sta preparando a livello di sindacalismo di base per fronteggiare questa situazione e tra le altre risposte, Stefano Capello ci invita tutte e tutti all'assemblea on-line organizzata proprio per iniziare ad avere una maggiore consapevolezza rispetto a quanto cambierà con il rinnovo di questo CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Stefano-Capello-FLAICA-CUB-su-rinnovo-CCNL-commercio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Viola del CSOA Gabrio, riguardo al presidio da loro lanciato a fronte della strage sul lavoro avvenuta nel cantiere per la costruzione di un punto vendita Esselunga a Firenze, ma anche rispetto al rinnovo del CCNL commercio di cui abbiamo parlato nella scorsa intervista. Ecco l'invito di partecipazione all'evento:\r\n\r\n\"Venerdì 16 febbraio, il crollo di una trave di cemento non conforme ha provocato la morte di 5 operai edili in un cantiere Esselunga a Firenze, appaltato alla Aep di Pavia.\r\n\r\nQueste morti si vanno a sommare ai gravi incidenti già avvenuti a Genova nel 2023, quando nel cantiere della stessa Esselunga,sempre gestito da Aep, caddero rampe e cancellate e i sindacati decisero di depositare tre esposti per denunciare, con chiare prove fotografiche, come i lavoratori fossero obbligati a lavorare ritmi insostenibili e senza i dispositivi di protezione adeguati.\r\nIl rinnovo dei CCNL Commercio- Grande Distribuzione- Distribuzione cooperativa è fermo dal 2018 così come le nostre retribuzioni. 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Una nuova indagine che sta colpendo divers* esponent* del movimento dei disoccupati e compagn* delle realtà solidali per la giornata di lotta che ha attraversato la città lo scorso 19 Dicembre. Questo ennesimo atto repressivo rappresenta il tentativo di fermare un movimento che dalla richiesta di lavoro è riuscito a saldarsi alle altre lotte che agitano il territorio e, per molti aspetti, riesce a convergere con vertenze nazionali.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Eddy-Disoccupati-7-Novembre-Napoli-su-repressione-movimento.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Lorenzo del sindacato di base SLAI COBAS (operaio ex ILVA in cassaintegrazione) sul decreto salva ex ILVA.\r\n\r\nL’esecutivo ha approvato una sorta di finanziamento ponte, per consentire all’azienda di alleggerire la pesante situazione debitoria creatasi soprattutto nell’ultimo anno, in particolar modo a causa dell’aumento del costo del gas e dell’energia. Un intervento economico che andrebbe quanto meno a sanare, almeno in parte, i debiti nei confronti di Eni (che secondo le stime ammonterebbero all’incirca a 600 milioni di euro) e di Snam che ha sostituito l’azienda del cane a sei zampe nella fornitura di gas, dopo l’interruzione del rapporto avvenuto nei mesi scorsi. Del resto parliamo di due aziende, Eni e Snam, in cui è presente lo Stato: nella prima attraverso il ministero dell’Economia e Finanza (MEF) e Cassa Depositi e Prestiti, quest’ultima presente anche in parte nel controllo di Snam attraverso la società veicolo d’investimento CDP Reti.\r\n\r\nInsomma elargisce altre centinaia di milioni di euro a questa direzione per saldare i debiti, principalmente coi fornitori di energia, rinnova l’immunità penale, senza dare niente agli operai, senza risolvere i problemi di reddito e sicurezza degli impianti che si aggravano di giorno in giorno.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Lorenzo-Slai-cobas-su-finanziamenti-arcelor-mittal.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo argomento siamo andati fuori Italia, nello specifico nel Regno Unito, per capire meglio cosa sta alle origini dell'ondata di scioperi che da mesi scuote l'isola britannica.\r\n\r\nGrazie all'intervista realizzata con una lavoratrice londinese che opera e ha lottato nel settore socio/assistenziale, siamo andati a scandagliare le rivendicazioni trasversali all'interno della piattaforma Enough is enough che inquadra i principali motivi per i quali tutti i servizi pubblici sono stati attraversati da questo generale malcontento.\r\n\r\nA risvegliare da anni di torpore la coscienza di classe di questi lavoratori e lavoratrici oltre alle pesantissime ripercussioni dell'inflazione sulle loro condizioni di vita, sono state anche le possibili modifiche al già molto limitato (rispetto ai nostri standard nazionali) diritto allo sciopero, proposte dal primo ministro tory Rishi Sunak, contro le quali ci si sta continuando a mobilitare.\r\n\r\nLa nostra ospite ci lancia inoltre un allarme molto concreto, quello legato a quanto nel Regno Unito è un sistema da anni consolidato e che nel nostro paese vede il suo inizio, ovvero la logica del bonus una tantum in sostituzione di una misura strutturale di sostegno al reddito. Si è parlato di questo e molto altro in riferimento ad una nazione dalla quale non siamo soliti sentire notizie riguardanti mobilitazioni dei lavoratori, aiutandoci ad allargare lo spettro su possibili futuri scenari con cui molto probabilmente ci troveremo a fare i conti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Lavoratrice-inglese-su-scioperi-nel-regno-unito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Gennaio 2023","2023-01-12 14:38:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/evidenza-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 10/01/23",1673534118,[],[],{"post_content":365},{"matched_tokens":366,"snippet":367,"value":368},[145,78],"di base SLAI COBAS (operaio \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>ILVA\u003C/mark> in cassaintegrazione) sul decreto salva"," \r\n\r\nIl primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Eddy del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 novembre” alle prese con nuovi provvedimenti repressivi da parte della magistratura napoletana. 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Avremmo voluto raccontare il loro ultimo sciopero che però è stato revocato, quindi siamo andati ad approfondire la loro piattaforma rivendicativa, le problematiche relative al loro mestiere e a raccontare i passati scioperi. Mobilitazioni che al di là dei numeri sono state un successo se consideriamo la difficoltà di organizzazione per una categoria di lavoratori che difficilmente riescono a trovarsi tra loro, essendo sempre impegnati e itineranti su tutta la rete ferroviaria nazionale, qui la loro pagina social .\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Andrea-Coordinamento-Macchinisti-Cargo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dello sciopero svoltosi il 21 Novembre all' ex Ilva di Taranto. Per aiutarci a sbrogliare la matassa delle tante questioni legate a questa storica vertenza, portata avanti da diverse sigle sindacali, abbiamo intervistato Lorenzo del sindacato di base SLAI COBAS. Di seguito parte del comunicato presentato ad invito alla mobilitazione:\r\n\r\n\" Lo Slai cobas chiede: \r\n\r\n- Il ritiro subito della lettera della Morselli e il rientro di tutte le ditte e operai al lavoro con pagamento delle giornate perse. Con blocco delle nuove cassintegrazioni-licenziamenti esuberi nell’appalto.\r\n- L’estensione della integrazione salariale a tutti i cassintegrati Acciaieria/Appalto.\r\n- Una discussione del nuovo piano industriale e ambientale con Acciaieria d’Italia che abbia alcuni paletti certi: il rientro nel 2023 dei 1600 Cigs ex Ilva AS nell’organico Acciaierie d’Italia – NO alla cassintegrazione unilaterale, allargata e permanente in Acciaierie - nessun nuovo esubero dell’organico attuale di Acciaieria d’Italia e ditte dell’appalto.\r\nSolo se ci sono questi paletti diciamo sì al piano di ambientalizzazione già previsto, di cui va approvato un piano credibile per fondi, tempi e garanzia su salute/sicurezza, ambiente per fabbrica e città.\r\n\r\nNel quadro della vertenza allo Slai cobas non interessa proprietà pubblica o privata che sia.\r\nOra si vede chiaro che Bernabè/Invitalia e Morselli/Arcelor Mittal sono d’accordo e sono due facce della stessa medaglia. \r\nInteressa che le rivendicazioni dei lavoratori vengano tutte accettate.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Lorenzo-aggiorna-su-situazione-lotte-e-non-exIlva-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Mahmood del sindacato di base SiCobas, il quale ci ha aggiornato su ben due lotte attive al momento sul territorio piemontese. Quella dei lavoratori della Raspini nel pinerolese, che hanno iniziato una due giorni di sciopero e promettono di continuare con le mobilitazioni finchè no otterranno aumenti salariali e stabilizzazione per i loro colleghi precari. C'è poi anche l'interessante vertenza e mobilitazione che riguarda chi lavora per i magazzini a Grugliasco di Battagliò, che si muove contemporaneamente sia in Piemonte che a Roma. Nel finale abbiamo anche ricordato il prossimo sciopero generale del sindacalismo di base a cui ovviamente il SiCobas si sta ben preparando.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Mahmood-SiCobas-su-lotte-Raspini-a-Pinerolo_BattaglioGrugliasco-e-sciopero-2_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Novembre 2022","2022-11-25 18:21:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/312812840_205133698628906_4616282013142748756_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 22/10/2022",1669400518,[],[],{"post_content":387},{"matched_tokens":388,"snippet":389,"value":390},[145,72],"svoltosi il 21 Novembre all' \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> di Taranto. Per aiutarci a"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea del Coordinamento Macchinisti Cargo, una realtà relativamente nuova costituita da macchinisti ferroviari autorganizzati. Avremmo voluto raccontare il loro ultimo sciopero che però è stato revocato, quindi siamo andati ad approfondire la loro piattaforma rivendicativa, le problematiche relative al loro mestiere e a raccontare i passati scioperi. Mobilitazioni che al di là dei numeri sono state un successo se consideriamo la difficoltà di organizzazione per una categoria di lavoratori che difficilmente riescono a trovarsi tra loro, essendo sempre impegnati e itineranti su tutta la rete ferroviaria nazionale, qui la loro pagina social .\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Andrea-Coordinamento-Macchinisti-Cargo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dello sciopero svoltosi il 21 Novembre all' \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> di Taranto. Per aiutarci a sbrogliare la matassa delle tante questioni legate a questa storica vertenza, portata avanti da diverse sigle sindacali, abbiamo intervistato Lorenzo del sindacato di base SLAI COBAS. Di seguito parte del comunicato presentato ad invito alla mobilitazione:\r\n\r\n\" Lo Slai cobas chiede: \r\n\r\n- Il ritiro subito della lettera della Morselli e il rientro di tutte le ditte e operai al lavoro con pagamento delle giornate perse. Con blocco delle nuove cassintegrazioni-licenziamenti esuberi nell’appalto.\r\n- L’estensione della integrazione salariale a tutti i cassintegrati Acciaieria/Appalto.\r\n- Una discussione del nuovo piano industriale e ambientale con Acciaieria d’Italia che abbia alcuni paletti certi: il rientro nel 2023 dei 1600 Cigs \u003Cmark>ex\u003C/mark> \u003Cmark>Ilva\u003C/mark> AS nell’organico Acciaierie d’Italia – NO alla cassintegrazione unilaterale, allargata e permanente in Acciaierie - nessun nuovo esubero dell’organico attuale di Acciaieria d’Italia e ditte dell’appalto.\r\nSolo se ci sono questi paletti diciamo sì al piano di ambientalizzazione già previsto, di cui va approvato un piano credibile per fondi, tempi e garanzia su salute/sicurezza, ambiente per fabbrica e città.\r\n\r\nNel quadro della vertenza allo Slai cobas non interessa proprietà pubblica o privata che sia.\r\nOra si vede chiaro che Bernabè/Invitalia e Morselli/Arcelor Mittal sono d’accordo e sono due facce della stessa medaglia. \r\nInteressa che le rivendicazioni dei lavoratori vengano tutte accettate.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Lorenzo-aggiorna-su-situazione-lotte-e-non-exIlva-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Mahmood del sindacato di base SiCobas, il quale ci ha aggiornato su ben due lotte attive al momento sul territorio piemontese. Quella dei lavoratori della Raspini nel pinerolese, che hanno iniziato una due giorni di sciopero e promettono di continuare con le mobilitazioni finchè no otterranno aumenti salariali e stabilizzazione per i loro colleghi precari. C'è poi anche l'interessante vertenza e mobilitazione che riguarda chi lavora per i magazzini a Grugliasco di Battagliò, che si muove contemporaneamente sia in Piemonte che a Roma. Nel finale abbiamo anche ricordato il prossimo sciopero generale del sindacalismo di base a cui ovviamente il SiCobas si sta ben preparando.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/F_m_22_11_Mahmood-SiCobas-su-lotte-Raspini-a-Pinerolo_BattaglioGrugliasco-e-sciopero-2_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[392],{"field":104,"matched_tokens":393,"snippet":389,"value":390},[145,72],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":306,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":292,"first_q":68,"per_page":265,"q":68},["Reactive",398],{},["Set"],["ShallowReactive",401],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fbFfC0WuU1eOaF_pkypAVXjbglwSMSCCJXoKbZByo0VM":-1},true,"/search?query=EX+ILVA"]