","\"Lui NO!\" Le donne brasiliane in piazza contro Jair Bolsonaro","post",1538574453,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/bolsonaro/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/elenao/","http://radioblackout.org/tag/elenunca/",[21,15,17,19],{"post_content":53,"tags":57},{"matched_tokens":54,"snippet":55,"value":56},[19],"manifestazioni al grido di #EleNão #\u003Cmark>EleNunca\u003C/mark> (lui no, lui mai) per","Tra pochi giorni, il 7 ottobre, il Brasile sarà chiamato al voto per le elezioni presidenziali. Gli ultimi sondaggi danno in testa Jair Bolsonaro - ex militare e candidato dell'estrema destra - noto per le sue posizioni spiccatamente omofobe, sessiste e razziste, per il suo nazionalismo intransigente e per le simpatie verso la dittatura che afflisse il paese tra il 1964 e il 1985.\r\n\r\nLo scorso 6 settembre ha ricevuto una coltellata al ventre nel corso di un comizio elettorale, episodio che ha abilmente cavalcato per aumentare la propria popolarità. Ora potrebbe arrivare al ballottaggio contro Fernando Haddad, il candidato designato dall'ex presidente Lula (ancora detenuto nelle carceri brasiliane) e dal Pt.\r\n\r\nNelle ultime settimane migliaia di donne unite nella campagna “Mulheres unidas contra Bolsonaro” sono scese in piazza in tutto il paese e hanno organizzato imponenti manifestazioni al grido di #EleNão #\u003Cmark>EleNunca\u003C/mark> (lui no, lui mai) per fermare l'avanzata del candidato di ultra-destra. Il 29 settembre in decine di città brasiliane si sono svolti cortei per tutta la giornata e la campagna sta trovando un ampio sostegno, non solo tra le donne.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Laura Burocco, ricercatrice in politiche urbane e sviluppo che ha un dottorato all'Università federale di Rio De Janeiro:\r\n\r\nbrasile_elenao",[58,60,62,64],{"matched_tokens":59,"snippet":21},[],{"matched_tokens":61,"snippet":15},[],{"matched_tokens":63,"snippet":17},[],{"matched_tokens":65,"snippet":66},[19],"\u003Cmark>EleNunca\u003C/mark>",[68,74],{"field":22,"indices":69,"matched_tokens":71,"snippets":73},[70],3,[72],[19],[66],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":55,"value":56},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":81,"num_tokens_dropped":33,"score":82,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":44,"first_q":19,"per_page":85,"q":19},6,{"facet_counts":87,"found":14,"hits":97,"out_of":126,"page":14,"request_params":127,"search_cutoff":23,"search_time_ms":128},[88,94],{"counts":89,"field_name":92,"sampled":23,"stats":93},[90],{"count":14,"highlighted":91,"value":91},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":95,"field_name":22,"sampled":23,"stats":96},[],{"total_values":33},[98],{"document":99,"highlight":112,"highlights":118,"text_match":121,"text_match_info":122},{"comment_count":33,"id":100,"is_sticky":33,"permalink":101,"podcastfilter":102,"post_author":91,"post_content":103,"post_date":104,"post_excerpt":39,"post_id":100,"post_modified":105,"post_thumbnail":106,"post_title":107,"post_type":108,"sort_by_date":109,"tag_links":110,"tags":111},"90613","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-giugno-elezioni-un-gioco-a-carte-truccate-pacchetto-sicurezza-una-mannaia-su-chi-lotta-asti-felix-riapre/",[91],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nElezioni. Un gioco a carte truccate\r\nLa democrazia rappresentativa è costitutivamente un gioco a carte truccate. Un gioco che alle ultime elezioni europee hanno disertato in più della metà degli aventi diritto nel nostro paese.\r\nL’avanzata delle destre e l’astesionismo sono i dati più rilevanti, anche se previsti, di quest’ultima tornata elettorale.\r\nProviamo a ragionare sulle dinamiche reattive e reazionarie della prima, e sulle possibilità, tutte da esplorare, della seconda.\r\n\r\nAsti. Riapre Felix\r\nIl centro di documentazione libertario Felice “Felix” Amerio riapre nella nuova sede di via XX Settembre 112 ad Asti. Oggi dalle 17 alle 21 ci sarà la festa di inaugurazione.\r\nUn centro di documentazione, ma anche un luogo di riferimento per iniziative anarchiche e libertarie ad Asti.\r\nNe abbiamo parlato con Werther\r\n\r\nPacchetto Sicurezza: una mannaia sulle teste di chi lotta\r\nLa stretta securitaria imposta dal “pacchetto sicurezza” è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR, nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi osa fare scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale.\r\nUna dinamica che pone al centro le forze dell’ordine, che hanno mano libera nel comprarsi e portare in giro armi, oltre a quelle di ordinanza, mentre chi resiste alle loro violenze o decide di difendersi dai loro divieti rischia lunghissime detenzioni.\r\nPer le donne incinta o con bimbi sotto un anno di età c’è il carcere se sono recidive. Una norma che Meloni ha definito “contro il borseggio”. Tradotto in chiaro: una norma diretta alle ragazze e alle donne che vivono nelle baraccopoli e per campare sono costrette ai margini di una legalità che tutela sempre e comunque la proprietà privata.\r\nÉ di questi giorni la notizia di alcuni emendamenti al ddl approvato a novembre dal Consiglio dei ministri e ora in discussione nelle Commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera.\r\nInnalzare fino a 25 anni di reclusione la pena per chi protesta in modo “minaccioso o violento” contro le grandi opere infrastrutturali è l’obiettivo del leghista Iezzi che vuole introdurre un nuovo comma all’articolo 339 del codice penale, che elenca le circostanze aggravanti dei reati di resistenza, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o a un corpo dello Stato. “Se la violenza o minaccia è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, la pena è aumentata da un terzo a due terzi”.\r\nSe la proposta diventerà legge, chi protesterà in gruppo contro un’opera pubblica con manifestazioni simboliche, se queste verranno considerate “minacciose o violente”, rischierà fino a 25 anni di carcere.\r\nIn linea con le altre disposizioni di questo pacchetto legislativo del governo, si tratta di un’aggravante cucita come un abito su misura per chi si oppone alle grandi opere come il TAV, il Ponte sullo Stretto, i rigassificatori o qualsiasi opera considerata strategica.\r\nIgor Iezzi propone anche una modifica al reato di violenza privata per colpire le pratiche dei lavoratori in sciopero.\r\nViolenza privata è un reato punito con la reclusione fino a quattro anni. I lavoratori che fanno i picchetti spesso non vanno a processo o vengono assolti, perché la norma punisce “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa”. La norma suggerita dalla Lega, invece, detta un’interpretazione di segno opposto: “L’articolo 610 del codice penale deve interpretarsi nel senso che il reato di violenza privata ivi previsto si configura anche nel caso in cui una o più persone impediscano l’entrata o l’uscita da uno spazio aziendale ostruendone il transito con la sola interposizione dei propri corpi e la resistenza attiva o passiva opposta a chi intenda passare. Non costituisce esimente o scriminante il fatto che il detto comportamento sia tenuto per sostenere un’azione di sciopero”.\r\nUna mannaia pende sulle teste di chi lotta. Ma solo con la lotta potremo capovolgere i rapporti di forza e fermare il governo.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVia i militari! Per una città libera e solidale!\r\nSabato 22 giugno\r\nore 10,30\r\npunto info antimilitarista\r\nal Balon\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nSabato 6 luglio\r\nCPR, stragi in mare, campi di concentramento\r\nore 10,30\r\npunto info contro frontiere e CPR\r\nal Balon\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","20 Giugno 2024","2024-06-20 14:50:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-22-smilitarizziamo-gial-200x110.jpg","Anarres del 14 giugno. 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