","BOGOTA': Vertice dell'Gruppo dell'Aia contro il genocidio in Palestina","post",1752853752,[66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/francesca-albanese/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-gaza/","http://radioblackout.org/tag/gruppo-dellaia/","http://radioblackout.org/tag/sudafrica/",[34,73,74,75,76,77],"Colombia","Francesca Albanese","GENOCIDIO GAZA","Gruppo dell'Aia","Sudafrica",{"post_content":79,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":82},[27,21],"con l’obiettivo di fermare il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> in corso a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>. La conferenza co-presieduta da Colombia","Più di trenta paesi si sono riuniti a Bogotà il 15 e il 16 luglio per la Conferenza d’Emergenza convocata dal Gruppo dell’Aia, nato a gennaio 2025, con l’obiettivo di fermare il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> in corso a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>. La conferenza co-presieduta da Colombia e Sudafrica ha avuto inizio in una piazza germita di persone con il palazzo del ministero decorato da un'enorme bandiera palestinese che recava scritto \"Alto al \u003Cmark>genocidio\u003C/mark>\". In concomitanza con il vertice si è vista larga mobilitazione sociale a partire da presidi, finanche a mobilitazioni, durante l'intera giornata.\r\nLa conferenza ha visto la partecipazione di stati del Sud Globale come Algeria, Brasile, Cina, Indonesia, Qatar, Spagna e molti altri, insieme a rappresentanti della società civile palestinese e relatori delle Nazioni Unite. \r\nIn particolare ha presenziato Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, che è stata di recente colpita da sanzioni da parte degli Stati Uniti, per la sua condanna al sistema economico che sorregge l'operato di Israele.\r\nProprio questo sistema economico è l'obiettivo del boicottaggio dei paesi del Gruppo dell'Aia che intendono strutturare il loro operato portando a compimento gli ordini di cattura internazioanale per Netanhyau e Gallant, praticando l'embargo di armi e combustibili e il blocco di navi cargo legate al traffico di armi o materiali di dual-use per Israele.\r\nNell'ultimo giorno della conferenza è stata poi dichiarata da Petro, presidente della Colombia, l'intenzione di uscire dalla Nato. La Colombia rimaneva infatti l'unico paese latino-americano ancora facente parte della compagine militare.\r\n\r\nIl ruolo di capofila di Sudafrica e Colombia si può rintracciare nella storia dei due paesi, dall'apartheid sudafricana fino al recente che hanno ricoperto le forze militari israeliane, in connivenza con il paramilitarismo colombiano, nelle violenze alle orgnizzazioni sociali indigene e politiche di sinistra.\r\nNe parliamo con Alioscia Castronovo, giornalista di Dinamopress, che ha seguito i due giorni di vertice da Bogotà:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/VerticeGruppoAiaBogotà.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":85},[27],"BOGOTA': Vertice dell'Gruppo dell'Aia contro il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> in Palestina",[87,89,91,93,98,100],{"matched_tokens":88,"snippet":34},[],{"matched_tokens":90,"snippet":73},[],{"matched_tokens":92,"snippet":74},[],{"matched_tokens":94,"snippet":97},[95,96],"GENOCIDIO","GAZA","\u003Cmark>GENOCIDIO\u003C/mark> \u003Cmark>GAZA\u003C/mark>",{"matched_tokens":99,"snippet":76},[],{"matched_tokens":101,"snippet":77},[],[103,108,111],{"field":40,"indices":104,"matched_tokens":105,"snippets":107},[36],[106],[95,96],[97],{"field":109,"matched_tokens":110,"snippet":81,"value":82},"post_content",[27,21],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":85,"value":85},"post_title",[27],1157451471441625000,{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":36,"num_tokens_dropped":52,"score":118,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":52},"2211897868544",13,"1157451471441625195",2,{"document":121,"highlight":142,"highlights":152,"text_match":114,"text_match_info":159},{"cat_link":122,"category":123,"comment_count":52,"id":124,"is_sticky":52,"permalink":125,"post_author":55,"post_content":126,"post_date":127,"post_excerpt":128,"post_id":124,"post_modified":129,"post_thumbnail":130,"post_thumbnail_html":131,"post_title":132,"post_type":63,"sort_by_date":133,"tag_links":134,"tags":138},[49],[51],"93916","http://radioblackout.org/2024/12/mandato-di-arresto-per-netanyahu-lalibi-dellimmunita/","Quello dell'immunità di cui godrebbe Benjamin Netanyahu è uno dei temi 'caldi' del momento, con il dibattito aperto proprio sulla prerogativa che potrebbe esonerare gli Stati dall'arrestare il primo ministro israeliano e consegnarlo alla Corte penale internazionale (Cpi), che la scorsa settimana ha spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra. La questione divide gli esperti di diritto internazionale, mentre per il ministero degli Esteri francese Netanyahu beneficia di una \"immunità\" che \"deve essere presa in considerazione\" in quanto Israele non fa parte della Cpi. La questione per ora rimane teorica, perché per essere arrestato Netanyahu dovrebbe trovarsi nel territorio di uno dei paesi che hanno accettato la giurisdizione della Corte, e che quindi hanno firmato il trattato che l’ha fondata, cioè lo Statuto di Roma.\r\nMercoledì la Francia è diventata invece il secondo paese europeo dopo l’Ungheria di Viktor Orbán, a dire che non arresterebbe Netanyahu. La posizione del governo francese è stata molto discussa non solo per la decisione in sé, ma anche per gli argomenti usati per sostenerla. La Francia infatti ha fatto riferimento a un particolare articolo dello Statuto, l’articolo 98, che da tempo è diventato lo strumento usato da alcuni paesi per non applicare i mandati di arresto della Corte.\r\nÈ un articolo che riguarda il principio dell’immunità, che nelle relazioni fra stati garantisce ai capi di stato e di governo che viaggiano in un altro paese mentre ricoprono il loro ruolo di non rischiare l’arresto e la persecuzione, per evitare che possano essere condizionati da pressioni esterne. Non avendo la CPI un organo coercitivo per rendere operative le sentenze ci si affida alla volontà politica degli stati firmatari il trattato di Roma, ma quando si tratta di alleati dell'Occidente e non di presidenti africani o qualche cattivo nemico della democrazia le cose cambiano.\r\nCi aiuta a comprendere questo complesso meccanismo giuridico/politico Fabiana Triburgo, avvocata e operatrice legale in merito alla protezione internazionale.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/FABIANA-CPI.mp3\"][/audio]","2 Dicembre 2024","MANDATO DI ARRESTO PER NETANYAHU, LA FOGLIA DI FICO DELL'IMMUNITA'","2024-12-02 16:25:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","MANDATO DI ARRESTO PER NETANYAHU, L'ALIBI DELL'IMMUNITA'",1733153566,[135,69,136,137],"http://radioblackout.org/tag/corte-penale-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/netanyahu/",[139,75,140,141],"Corte Penale Internazionale","macron","netanyahu",{"tags":143},[144,146,148,150],{"matched_tokens":145,"snippet":139},[],{"matched_tokens":147,"snippet":97},[95,96],{"matched_tokens":149,"snippet":140},[],{"matched_tokens":151,"snippet":141},[],[153],{"field":40,"indices":154,"matched_tokens":156,"snippets":158},[155],1,[157],[95,96],[97],{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":155,"num_tokens_dropped":52,"score":160,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":52},"1157451471441625193",{"document":162,"highlight":183,"highlights":191,"text_match":196,"text_match_info":197},{"cat_link":163,"category":164,"comment_count":52,"id":165,"is_sticky":52,"permalink":166,"post_author":55,"post_content":167,"post_date":168,"post_excerpt":58,"post_id":165,"post_modified":169,"post_thumbnail":170,"post_thumbnail_html":171,"post_title":172,"post_type":63,"sort_by_date":173,"tag_links":174,"tags":180},[49],[51],"96541","http://radioblackout.org/2025/03/il-genocidio-a-gaza-non-si-e-mai-fermato-ripresi-i-raid-aerei-a-tappeto/","L'attacco con ingenti raid aerei che è stato mosso su Gaza a partire dalla notte del 17 Marzo e che da allora continua incessantemente, denominato dal governo Israeliano \" Forza e fuoco\", pone un ulteriore accellerazione al processo di rasa al suolo della striscia di Gaza tramite pulizia etnica e sfollamento, rendendo invivibile il territorio.\r\n\r\nI bombardamenti hanno colpito Jabaliya, Beit Hanoun, Gaza City, Nuseirat, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah finanche l’area di al-Mawasi.\r\n\r\nNell'arco quasi due giorni di attacchi si contano già più di 400 vittime civili e un'aggravamento ulteriore delle già minime condizioni del sistema sanitario. I medici dichiarano infatti che al minuto muore un ferito e che si ritrovano costretti a dover operare nella completa assenza di antidolorifici o anestetici, bloccati insieme a tutti i camion con gli aiuti che Iraele continua a sbarrare ai valichi.\r\n\r\nI prodromi di questo attacco, già organizzato da una settimana, sono stati anticipati dal cambio di direttiva dello stato maggiore da Herzi Halevi a Eyal Zamir che dal suo insediamento ha promesso maggiore crudeltà negli attacchi sulla striscia e un'attacco di lunga durata e si va ad aggiungere alle plurime dichiarazioni di parte statunitense che delle ultime settimane promettono un futuro per Gaza di ricostruzione a benefit di una speculazione edilizia in mano sionista.\r\n\r\nE' infatti esplicito che l'alleato statunitense promuova e condivida le decisioni di Nethanyau, così come è evidente che il governo israeliano si sia sempre premurato di avvisare lo stato complice prima di ogni azione. Si può quindi leggere in questa serie di attacchi il primo passo della messa in atto del piano di deportazione di massa promosso da Donald Trump.\r\n\r\nQuale la situazione attuale nella Striscia e quale un possibile immediato futuro degli attacchi in Cisgiordania? Quali i giochi statunitensi e il futuro della regione tra accordi tra Libano e Siria, i cui confini sono ancora invasi da israele, e uno Yemen in battaglia aperta con gli U.s.a. e Tel Aviv?\r\n\r\nNe parliamo con la caporedattrice di Pagine Esteri Eliana Riva\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/RivaPalestina18-03.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Marzo 2025","2025-03-19 14:22:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"137\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-300x137.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-300x137.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-768x351.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14.jpg 995w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il genocidio a Gaza non si è mai fermato: ripresi i raid aerei a tappeto",1742394149,[175,176,177,178,179],"http://radioblackout.org/tag/conflitto-arabo-israeliano/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/medioriente/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[181,24,18,182,15],"conflitto arabo-israeliano","medioriente",{"post_content":184,"post_title":188},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[21],"che è stato mosso su \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> a partire dalla notte del","L'attacco con ingenti raid aerei che è stato mosso su \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> a partire dalla notte del 17 Marzo e che da allora continua incessantemente, denominato dal governo Israeliano \" Forza e fuoco\", pone un ulteriore accellerazione al processo di rasa al suolo della striscia di \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> tramite pulizia etnica e sfollamento, rendendo invivibile il territorio.\r\n\r\nI bombardamenti hanno colpito Jabaliya, Beit Hanoun, \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> City, Nuseirat, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah finanche l’area di al-Mawasi.\r\n\r\nNell'arco quasi due giorni di attacchi si contano già più di 400 vittime civili e un'aggravamento ulteriore delle già minime condizioni del sistema sanitario. 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Crediamo che almeno un’esplosione sia avvenuta all’interno dell’ospedale”, hanno detto fonti mediche locali. La situazione è critica, nei pressi dell'ospedale è stata scavata una fossa comune per i cadaveri, troppo pericoloso portarli altrove. Il raid è avvenuto con il lasciapassare statunitense, le cui fonti di intelligence avrebbero avuto fonti indipendenti secondo le quali \"Hamas svolgono operazioni di comando e controllo” dall’ospedale. Tale tesi non è avvallata da nessuna prova e, al momento, non sono state trovate tracce di ostaggi. I soldati israeliani interrogano alcune persone presenti nell’ospedale, compresi pazienti e medici, mentre i carri armati e i veicoli corazzati hanno circondato la struttura. Testimoni all’interno dell’ospedale hanno anche riferito che le forze israeliane e i loro veicoli blindati hanno preso d’assalto l’area occidentale del complesso medico e hanno fatto saltare in aria le porte e i muri dei reparti.\r\n\r\nIntanto, decine di palestinesi sono stati uccisi a seguito di una serie di attacchi israeliani che hanno preso di mira le case a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, portando il bilancio momentaneo a 1.320 morti (4.650 bambini) e 29.200 feriti.\r\nLa situazione continua ad aggravarsi anche in Cisgiordania, con continui attacchi ed incursioni da parte dell'esercito Israeliano verso le città ed i quartieri a maggioranza palestinese, in particolarmodo a Jenin e Tulkarem.\r\nIntanto, spiragli per un cessate il fuoco e per una vera tregua non ce ne sono, nell'immobilismo de facto delle potenze occidentali.\r\nCi aggiorna ai nostri microfoni Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto e direttore di Pagine Esteri. 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Il governo Meloni ha dichiarato la sua guerra alla popolazione accettando le indicazioni dell’amministrazione statunitense di alzare la spesa militare al 5%. La violenza con cui la guerra si manifesta per garantire al modello occidentale di sopravvivere è sotto gli occhi di tutti: il genocidio a Gaza continua sotto le telecamere a livello mondiale, soldati israeliani sparano sulla folla in attesa dei pacchi alimentari, la narrazione dominante costruisce il presunto “nemico” dal quale doversi difendere. Oggi è necessario intervenire collettivamente, ovunque, per fermare questa deriva. Conoscere i meccanismi della guerra qui e ora può permettere di organizzarsi per incepparli. A partire da un’analisi del complesso militare industriale che diventa il paradigma in base al quale strutturare l’organizzazione sociale, produttiva e non, individuiamo chi guadagna dalla finanziarizzazione della guerra e dalla riconversione industriale prendendo ad esempio la città di Torino. Per poi dare spazio alle esperienze di lotta e resistenza che già da ora hanno rappresentato dei tentativi per bloccare la guerra e praticare sostegno al popolo palestinese, a partire dai propri territori. \r\n\r\nComplesso militare industriale/finanziarizzazione della guerra/riconversione industriale: \r\n\r\n \tMichele Lancione, professore di Geografia economica e politica al Politecnico di Torino\r\n \tSusanno De Guio per Recommon, è un’associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo.\r\n \tGianni Aliotti, Sindacalista, membro dell’Osservatorio “The Weapon Watch”. \r\n \tEleonora Artesio, per il Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure & Terry Silvestrini per Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università\r\n\r\nCome bloccare la guerra: \r\n\r\n \tMovimento No Base, lotta che si oppone al progetto di base delle forze speciali dell’esercito nel territorio pisano \r\n \tTestimonianze da chi ha partecipato alla March to Gaza da Torino \r\n \tGAP, Gruppo Autonomo Portuali di Livorno\r\n\r\nA seguire cena condivisa musica con Jam Session / Resina Live / Orlandino dj Mex\r\n\r\nAi nostri microfoni Nicole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Stop-riarmo-2025_07_03_2025.07.03-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","3 Luglio 2025","2025-07-03 15:01:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-200x110.png","\u003Cimg width=\"210\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-210x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-210x300.png 210w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-718x1024.png 718w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-768x1096.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-1077x1536.png 1077w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Asset-6STOP-RIARMO-POSTER-1435x2048.png 1435w\" sizes=\"auto, (max-width: 210px) 100vw, 210px\" />","Stop riarmo: sabato 5 luglio giornata di iniziative a Torino",1751554904,[246,176,247,248],"http://radioblackout.org/tag/genocidio/","http://radioblackout.org/tag/mobilitazione-contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/stopriarmo/",[27,24,250,251],"mobilitazione contro la guerra","STOPRIARMO",{"post_content":253,"tags":257},{"matched_tokens":254,"snippet":255,"value":256},[27,21],"gli occhi di tutti: il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> continua sotto le telecamere a","Riprendiamo da @STOPRIARMO il programma della giornata di sabato 5 luglio prevista dal percorso cittadino che vuole attivare una dimensione larga e trasversale contro la guerra, il riarmo e il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> in Palestina.\r\n\r\n\r\n\r\nGIORNATA STOP RIARMO// SABATO 5 LUGLIO 2025 PARCO DEL VALENTINO // INGRESSO DALL’ARCO DI PIAZZA VITTORIO // ore 16\r\n\r\nAlle 17 inizio della tavola rotonda “BLOCCARE LA GUERRA DAI NOSTRI TERRITORI E’ POSSIBILE”\r\n\r\nIl piano di riarmo europeo aggraverà le già compromesse condizioni in diversi ambiti della vita: dalla formazione alla sanità, passando per la ricerca, il lavoro salariato e la messa a disposizione di territori considerati sacrificabili. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-09-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto. La libertà negata\r\nIn Italia la libertà di abortire non c’è. La legge 194 che regolamenta l'interruzione volontaria di gravidanza, risalente al 1978, fu frutto di un compromesso politico con settori clericali e reazionari che regalò il meccanismo perverso dell’obiezione di coscienza a chi voleva mantenere l’aborto un percorso a ostacoli talora inaccessibili, depotenziando la spinta sociale che non chiedeva la regolamentazione, bensì una depenalizzazione che ponesse fine all’aborto clandestino. Da allora, la difficoltà a posizionarsi chiaramente sul terreno della difesa dell'aborto, cioè di una pratica sanitaria, non è mai venuta meno.\r\n\r\nVoto di condotta? A scuola di obbedienza\r\nLa Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta.\r\nIl provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie.\r\nPer quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta.\r\nQuello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare.\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti\r\n\r\nTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\nQuest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…)\r\nCon il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più.\r\nDi un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. 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Dalle parte delle bambine e dei bambini, degli uomini e delle donne uccise, massacrate, affamate, umiliate.\r\nIn ogni dove. Sempre. (...)\r\nL'immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla \"resistenza\" palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere.\r\nCi muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.”\r\nCon Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo.\r\n\r\nLa vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino\r\n“È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","4 Ottobre 2024","2024-10-04 09:16:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/04-slingshot-200x110.jpg","Anarres del 27 settembre. 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sempre di più - nella sua dimensione fisiologica, tra abbandono sanitario, detenzione di persone gravemente malate e caldo estremo.\r\n\r\nCarcere di Parma, a un uomo anziano e malato vengono negati gli arresti domiciliari a casa del figlio Luca, perché questo sarebbe a sua volta sottoposto agli arresti domiciliari… peccato che non sia così.\r\n\r\nUn cortocircuito burocratico, la deresponsabilizzazione strutturale e la disumana indifferenza dell’apparato punitivo producono questa situazione paradossale.\r\n\r\nNe parliamo con Luca Sereno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_diretta-Luca-padrecarcere-restore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOVIMENTI CONTRO IL GENOCIDIO E REPRESSIONE IN UK\r\n\r\nAndiamo nel Regno Unito per osservare brevemente cosa stia producendo la messa al bando di Palestine Action sotto la legge antiterrorismo: un aggiornamento repressivo che viene normalizzato per colpire altri gruppi (come Shut Down Leonardo) e comprimere l’agibilità delle piazze:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_UK-repressione-Leonardo-GHF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Nel frattempo la Lega ha proposto un DDL per equiparare le manifestazioni contro il genocidio a Gaza e le contestazioni verso Israele a reati di odio antisemita.","6 Agosto 2025","2025-08-06 13:53:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/bcupcb-porta1-200x110.jpg","Magistrati e containers - 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sempre di più - nella sua dimensione fisiologica, tra abbandono sanitario, detenzione di persone gravemente malate e caldo estremo.\r\n\r\nCarcere di Parma, a un uomo anziano e malato vengono negati gli arresti domiciliari a casa del figlio Luca, perché questo sarebbe a sua volta sottoposto agli arresti domiciliari… peccato che non sia così.\r\n\r\nUn cortocircuito burocratico, la deresponsabilizzazione strutturale e la disumana indifferenza dell’apparato punitivo producono questa situazione paradossale.\r\n\r\nNe parliamo con Luca Sereno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_diretta-Luca-padrecarcere-restore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOVIMENTI CONTRO IL \u003Cmark>GENOCIDIO\u003C/mark> E REPRESSIONE IN UK\r\n\r\nAndiamo nel Regno Unito per osservare brevemente cosa stia producendo la messa al bando di Palestine Action sotto la legge antiterrorismo: un aggiornamento repressivo che viene normalizzato per colpire altri gruppi (come Shut Down Leonardo) e comprimere l’agibilità delle piazze:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_UK-repressione-Leonardo-GHF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Nel frattempo la Lega ha proposto un DDL per equiparare le manifestazioni contro il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> e le contestazioni verso Israele a reati di odio antisemita.",[484],{"field":109,"matched_tokens":485,"snippet":481,"value":482},[27,21],{"best_field_score":198,"best_field_weight":276,"fields_matched":155,"num_tokens_dropped":52,"score":487,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":52},"1157451471306883185",{"document":489,"highlight":519,"highlights":524,"text_match":196,"text_match_info":527},{"comment_count":52,"id":490,"is_sticky":52,"permalink":491,"podcastfilter":492,"post_author":386,"post_content":493,"post_date":494,"post_excerpt":58,"post_id":490,"post_modified":495,"post_thumbnail":496,"post_title":497,"post_type":392,"sort_by_date":498,"tag_links":499,"tags":510},"98462","http://radioblackout.org/podcast/orrore-e-rivolta-a-marassi-art-31-servizi-segreti-l-a-riots-e-palantir/",[335],"Estratti dalla puntata del 9 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE: ORRORE E RIVOLTA A MARASSI\r\n\r\nMercoledì 4 giugno 2025, in concomitanza con l’approvazione definitiva del “Decreto Sicurezza”, i media di regime iniziano a riportare di una rivolta nel carcere genovese di Marassi; solo nei giorni successivi emergono gli elementi terrificanti riguardanti le cause di questo ammutinamento: le sevizie prolungate nei confronti di un giovanissimo detenuto di 18 anni, finito in una prigione per adulti a causa del Decreto Caivano, violentato e abusato in una cella – per giorni - da parte di altri uomini detenuti in quel carcere.\r\n\r\nSenza questo momento di rivolta e di autodifesa collettiva, gli orrori consumatisi a Marassi sarebbero stati silenziati dalla censura carceraria.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno dell’Assemblea Contro Guerra e Repressione di Genova cerchiamo di contestualizzare quanto avvenuto attraverso la lente del decreto Caivano e del pacchetto Sicurezza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_Marassi-rivolta-dl-sicurezza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTRASMISSIONE DI MODELLI CARCERARI TRA ITALIA E FRANCIA\r\n\r\nMentre le carceri italiane mostrano quotidianamente la propria violenza strutturale, una delegazione francese torna a studiare alla scuola del 41bis:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB-Nordio-Francia41bis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDECRETO SICUREZZA E SERVIZI SEGRETI\r\n\r\nMentre il Copasir richiama Meta per aver avvisato i bersagli dello spyware Graphite dell’infezione dei propri dispositivi, Boldrini e Renzi inveiscono ipocriticamente (e in modo impreciso) contro l’articolo 31 del Pacchetto Sicurezza, la norma che consente nuovi poteri ai Servizi Segreti.\r\n\r\nApprofondiamo la sedimentazione di norme che, dal governo Prodi passando per quello Renzi, hanno reso possibile lo scenario attuale, dove agenti di AISE e AISI possono dirigere e organizzare gruppi terroristici e associazioni mafiose, osservando come la minaccia del “colpo di Stato” sia distante (e meno preoccupante nella sua riconoscibilità) rispetto agli scenari concretamente ipotizzabili.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_ServiziSegreti-art31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL.A. RIOTS: SPERIMENTAZIONE DI ARCHITETTURE AUTORITARIE\r\n\r\nPartiamo da un articolo di incarcernation.com sulla militarizzazione dei rastrellamenti di persone migranti e dell'ordine pubblico, osserviamo il ruolo delle armi “non-letali” (in particolare i fucili da paintball) e arriviamo alla normalizzazione della letalità del Taser in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_LA-Riots_Paintball.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPALANTIR, I RASTRELLAMENTI DELL’ICE E LA MODELLAZIONE DEL GOVERNO AMERICANO\r\n\r\nIl ruolo dei software basati su AI di Palantir nella pianificazione di rastrellamenti e deportazioni si accompagna alla sua colonizzazione politica dell’apparato governativo statunitense.\r\n\r\nMike Gallagher, direttore del settore difesa di Palantir, invoca le leggi antiterrorismo contro chi contesta il ruolo della sua azienda nel genocidio di Gaza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_Palantir-ICE-codepink.mp3\"][/audio]","9 Giugno 2025","2025-06-10 07:21:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_marassi-iceMOD-200x110.jpg","ORRORE E RIVOLTA A MARASSI - ART 31: SERVIZI SEGRETI - L.A. 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L’evento di due giorni prevedeva panel su “Il futuro del conflitto globale”, “le Sfide di Iron Sword” (il nome dato dall’esercito israeliano allo sterminio di Gaza) e “Esplorazione dell’innovazione nella tecnologia dei droni”. Rappresentanti di Palantir, Sequoia Capital ed Elbit hanno condiviso il palco con il direttore generale del Ministero della Difesa israeliano e il capo di “Lotem”, l’unità dell’esercito dedicata ai big data e all’intelligenza artificiale. [...]”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_DefenseTech-TelAviv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l’articolo in inglese\r\n\r\n \r\n\r\nINTERVISTA A UN PORTAVOCE DELLA CAMPAGNA DRONES FOR ROJAVA\r\n\r\nLa situazione per la Resistenza Kurda si fa ancora più complessa dopo la presa del potere in Siria da parte di HTS (Hay’at Tahrir al-Sham – milizie sostenute da Ankara e altri attori).\r\n\r\nSe le relazioni con il nuovo governo siriano sono complesse, quelle con la Turchia proseguono nell’essere caratterizzate da attacchi militari portati avanti da milizie jihadiste (SNA) e dal secondo esercito più grande della NATO.\r\n\r\nMentre continuano gli abbattimenti di droni a lungo raggio turchi da parte delle SDF, alcune fonti suggeriscono come queste siano possibili grazie alla fornitura di loitering munitions (droni kamikaze) iraniani.\r\n\r\nConsiderando questa cornice, andiamo a leggere un’interessante intervista pubblicata sulla rivista tedesca ND, dove si parla della campagna Drone for Rojava: raccolta di fondi e saperi affinché la resistenza kurda (SDF YPG JPG) possa dotarsi di droni FPV per contrastare la supremazia degli arsenali della Turchia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_dronesXrojava.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l’intervista in inglese\r\n\r\n ","22 Gennaio 2025","2025-01-23 10:14:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/bcupcb_telaviv-def-tech-200x110.jpg","ISRAELE, USA E LA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA | DRONES FOR ROJAVA",1737553251,[577,578,543,177,544,505,579,580],"http://radioblackout.org/tag/anduril/","http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[582,583,371,18,552,376,584,373],"anduril","droni","rojava",{"post_content":586},{"matched_tokens":587,"snippet":589,"value":590},[588,21],"Genocidio","la fase “vetrina”, rappresentata dal \u003Cmark>Genocidio\u003C/mark> a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>, scatta la fase mostra-mercato incarnata","Dalla puntata del 13 gennaio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nISRAELE E USA NELLA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA\r\n\r\nGrazie ad un interessantissimo articolo pubblicato su +972 andiamo a osservare il rafforzamento delle sinergie industriali e finanziarie tra l’apparato tecnomilitare israeliano e i colossi della new wave statunitense (come Palantir e Anduril).\r\n\r\nDopo la fase “vetrina”, rappresentata dal \u003Cmark>Genocidio\u003C/mark> a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>, scatta la fase mostra-mercato incarnata dal vertice Defense Tech: simposio ospitato dall’Università di Tel-Aviv… dato utile da ricordare a chi sostiene che gli accordi con il mondo accademico israeliano non centrano nulla con la guerra.\r\n\r\n“Al primo vertice DefenseTech israeliano, leader aziendali e funzionari dell’esercito hanno apertamente pubblicizzato la loro collaborazione nella guerra e nella sorveglianza guidate dall’intelligenza artificiale.\r\n\r\nIl 10 dicembre, ufficiali militari israeliani, produttori di armi e venture capitalist americani si sono riuniti all’Università di Tel Aviv per il primo Summit DefenseTech (giusto per ricordarci quanto sia fondamentale interrompere le relazioni accademiche con l’entità sionista). 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