","Hip Hop Night Benefit Blackout : OTR / Gente Guasta + guests c/o C.S.O.A. Askatasuna","post",1334512144,[60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/cario-m/","http://radioblackout.org/tag/dj-skizo/","http://radioblackout.org/tag/dj-vigor/","http://radioblackout.org/tag/esa-a-k-a-el-presidente/","http://radioblackout.org/tag/gente-guasta/","http://radioblackout.org/tag/gia-gia-love/","http://radioblackout.org/tag/hip-hop/","http://radioblackout.org/tag/jolly-boy/","http://radioblackout.org/tag/otr/","http://radioblackout.org/tag/polare/","http://radioblackout.org/tag/radici-sotterranee/",[72,23,21,33,27,29,19,25,15,17,31],"Cario M",{"post_content":74,"tags":80},{"matched_tokens":75,"snippet":78,"value":79},[76,76,77],"Già","Love","Sotterranee ( da Torino ) e \u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Love\u003C/mark> & Cario M ( dalla Calabria","Venerdì 4 maggio 2012 Radio Blackout è lieta di presentare il grande ritorno a Torino di OTR\\Gente Guasta. Sul palco del C.S.O.A. Askatasuna di corso Regina Margherita 47 Esa a.k.a El Presidente, Polare, Dj Skizo e Dj Vigor ripercorreranno con il loro live la discografia della formazione dalle origini ai giorni nostri.. Il compito di aprire la serata è invece affidato a Jolly Boy ( scratch set ), Radici Sotterranee ( da Torino ) e \u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Love\u003C/mark> & Cario M ( dalla Calabria ).\r\nLa serata è benefit Radio Blackout ed inizia alle ore 23:30. Non mancate!\r\nA seguire le biografie degli artisti che si esibiranno sul palco.\r\n\r\nOTIERRE aka OTR\r\n\r\nGli Otierre, conosciuti anche come OTR, sono un gruppo hip hop italiano formatosi nel 1991 a Varese.\r\n\r\nInizialmente la crew nasce con l'intento di racchiudere tutte le discipline dell'hip hop e nello stesso tempo di propagarle, la sigla sta per Originale Trasmissione del Ritmo. Nel 1992 esce il demotape L'anno Della Riscossa, seguito da Ragganodroga. La crescita dell'hip hop nel settentrione italiano permette l'organizzazione delle prime jam, con tanto di sfide di freestyle e di ballo. In questo contesto l'MC conosce La Pina; molta gente pensa che sia parte integrante degli Otierre, ma in realtà si affianca solamente al gruppo, non entrandone a far parte: ciò viene dimostrato anche dai cd del gruppo, dove ogni traccia in cui è presente La Pina è affiancata da un FEAT.\r\n\r\nNel 1996 avviene la fondazione de La Connessione, collettivo che unisce l'hip hop italiano con quello tedesco e belga. Vi collaborano artisti comeTorch e Toni L dalla Germania, Bou e Rival Capone (CNN199 Crew) da Bruxelles. Nel 1997 esce Dalla Sede, come Otierre Feat. La Pina. Il progetto segna un ottimo successo nell'underground italiano grazie a pezzi come Ce N'è o Rispettane L'Aroma, diventati poi classici del genere. Dopo Dalla Sede i membri della Otierre si dedicano a carriere soliste: in questo contesto Esa e Polare cambiano i loro nomi in El Presidente e Polaroide portando avanti il duo Gente Guasta .\r\n\r\nNel 2008 Esa pubblica il disco solista Tutti gli uomini del presidente,\r\n\r\nLa formazione attuale è composta da Esa aka El Presidente (all'anagrafe Francesco Cellamaro) , Polare aka Polaroide (all'anagrafe Daniele Macchi) , Dj Vigor aka Vigorsoul (all'anagrafe Daniele Bianchi) e Dj Skizo collaboratore di vecchia data del gruppo .\r\n\r\nESA\r\nA.K.A El Presidente, A.K.A. Dj FunkPrez, A.K.A. El Crespo..\r\n\r\nQuando si parla di longevità e consistenza nell'Hip Hop italiano, non si può non citare Esa. Fondatore dei legendari gruppi OTR e Gente Guasta, ha portato l'arte del Rap, la cultura Hip Hop e la musica alternativa dai network radiofonici, alla televisione e nei club e festival italiani e europei negli ultimi 20 anni.\r\nI dischi considerati pietre miliari sono 'Dalla sede' e 'La grande truffa del rap' che hanno venduto decine di migliaia di copie e tuttora vantano tantissime views sui portali di video e continuano ad avere vita grazie a internet e ai concerti.\r\nLe skills di Esa sono altissime in tutte le circostanze. Dalle rime ai freestyles, dalle 'hit' alle 'bombe underground', dalla produzione in studio ai dj set, dal rap al funk, del reggae al jazz. Inoltre si distingue nell'ultimo decennio come designer e videomaker indipendente per la sua creatività e originalità.\r\nHa collaborato con Antonella Ruggiero dei Matia Bazaar, la Pina, Neffa, Busy Bee, Dj Gruff, Assalti Frontali, Torch, Toni L, Dj StyleWarz, Al Tariq & Problemz, Rival, Africa Unite, Casino Royale e moltissimi altri artisti nuovi e storici della musica internazionale.\r\n\r\nEsce a gennaio 2011 il nuovo album '100% di getto' mentre è \u003Cmark>già\u003C/mark> fuori il progetto All Stars 'Siamesi + Skizo - La macchina del funk' con Tormento e il veterano Dj Skizo. Molti i progetti in lavorazione e sviluppo, compresi dei fantastici Podcast e album strumentali con l'etichetta indipendente FunkYaMama.\r\n\r\nSempre nel 2011 fonda la One Man Label 'Captain futuro' dove pubblica i suoi ultimi 20 album tra i quali un nuovo inedito con OTR e un nuovo album dal titolo 'Jump Up'.\r\nDj Skizo aka BAD SKIZO NEWZ, nato a Milano, Italia, comincia la sua avventura sui giradischi nell' 84 fondando il primo gruppo di Rap della storia italiana RADICAL STUFF creando le basi storiche per la crescita di una generazione a venire. Negli anni a seguire si consacra come uno dei piu’ grandi produttori Hip Hop nostrani e dj di altissima qualita’ sia nel club che nel live show case. Affina il suo stile di produzione girando a New York dove collabora con svariati produttori e negli anni a seguire produce in Italia gruppi come Gente guasta, OTR, Fucking Camels, La Pina, Frankie Hinrg, Alienarmy, Kaos, Bungalow Zen, producendo inoltre 3 tra i piu importanti break e beat tools italiani, vince gare nazionali e internazionali come dj. Nel 96 si trasferisce in Australia e collabora in produzione e tour con musicisti di talento indiscusso come Torcha, Hijack, Thorn, Dj Sing, Dj Bonez, facendo dell'Australia la sua seconda casa artistica. Nel 2001 incontra Mike Patton (Usa) e inizia una tournee e collaborazione che dura un paio di anni nella quale arrichisce il suo bagaglio di creativita’. Collabora come organizzatore per la DMC italia, ITF italia e Vestax Extravaganza come product manager per Vestax, Gemini, Stanton, Numark, presenzia come show case e dimostratore per SIB (Ita), NAMM (Usa) e ENTECC (Aus). Nel 2006 crea la piu’ prestigiosa gara per dj, Killa Scratch Combat, studiando un nuovo sistema di sfida tra dj’s. Apre nel 2009 i primi corsi per dj e producers a milano presso ACCADEMIA DEL SUONO. Vanta apparizioni su canali televisivi come RAI, MTV, ALLMUSIC, CANALE 5, RETEQUATTRO e interviste su Radio Dee Jay, Radio Popolare e numerose altre. Ha cooprodotto INOKY per la Warner Bros, il nuovo LP di BUNGALOW ZEN ed il suo LP da solista DJ SKIZO BROKEN DREAMS per la Relief Recods EU. Attualmente in studio per 2 diversi lavori tra cu Siamesi Brothers (ESA -TORMENTO-SKIZO), il doppio LP strumentale DJ SKIZO prodotto da Double H LAST MINUTE XCAPE e coming soon il nuovo lavoro VINNIE BLANCO XPERIENCES .\r\n\r\n \r\n\r\nDj Vigor aka Vigorsoul\r\n\r\nSi avvicina alla musica sin dai primi anni ' 80 con approcci da autodidatta verso alcuni strumenti musicali (scolastici) e più avanti con l'approfondomento della conoscenza tecnica delle strumentazioni,a tale scopo nel 1991 ottiene il diploma di perito elettronico con specializzazione nelle telecomunicazioni.Nel 1987, durante gli studi, avendo occasione di assistere a performances dei djs dell'epoca, allora innovativi,pensa di intraprendere un percorso per diventare dj.Compra immediatamente l'attrezzatura basilare e comicia da autodidatta (ascoltando programmi radiofonici,guardando videocassette di djs all'opera e assistendo a vari dj set) a mettere in pratica tale passione facendosi le ossa tra feste di amici e qualche serata nei piccoli locali del Varesotto, proponendo la sua musica preferita\r\ndel momento ovvero House Music e Hip Hop.Nel 1991, terminati gli studi, entra in contatto con un gruppo di ragazzi di Varese appassionati di musica Hip Hop,ed ecco la svolta: fonda il gruppo musicale OTIERRE (tra i più rappresentativi della scena Hip Hop italiana negli anni ' 90).In seguito al gruppo si unisce La Pina (ora speaker di Radio Deejay), Vigor fino al 1998 partecipa all'attività del gruppo\r\ncome produttore musicale e dj live per la produzione di 3 albums editi da Sony Music e Polygram:QUEL SAPORE PARTICOLARE (1994), IL CD DELLA PINA (1995) e DALLA SEDE (1997) che vince il premio di miglior disco Hip Hop italiano delll'anno tramite un sondaggio della rivista di settore AL MAGAZINE.\r\nNel frattempo e fino al 2002 continua la sua attività di dj live e produttore collaborando con i migliori artisti Hip Hop italiani (NEFFA, PIOTTA, BASSI MAESTRO, FABRI FIBRA, SOTTOTONO ETC.) organizzando eventi, gare di abilità per rappers e per djs e producendo programmi radiofonici / televisivi per emittenti locali e nazionali occupandosi sia della parte artistica che di quella tecnica: alcuni di questi sono:\r\nVENERDì RAPPA / ONE TWO ONE TWO (RADIO DEEJAY), VADEMIXUM / IN ARIA (RAI RADIODUE).\r\nNel 1998 assieme a Emilio \"Vez\" Vezzini (altro componente del gruppo Otierre) apre a Varese uno studio di registrazione attivo fino al 2006 dove vengono registrati, mixati e prodotti parecchi dischi di Hip Hop italiano, dai più noti ( PIOTTA \"COMUNQUE VADA SARà UN SUCCESSO) ai più UNDERGROUND\r\n(PALLA & LANA \"APPLAUSI\"), in tale contesto partecica come produttore, scratcher e dj live a svariati progetti, prevalentemente con gli artisti KASO & MAXI B.\r\nPer alcuni anni collabora con la rivista Hip Hop \"ufficiale\" AL MAGAZINE dove si occupa di recensire i prodotti realizzati dai djs, nello stesso periodo è anche organizzatore e giudice di alcune gare di abilità per djs \"DMC ITALIAN CHAMPIONSHIP\" dove si valutano le tecnische più avanzate di mixaggio e di scratch.\r\nDal 2000 a tutt'ora si dedica alla produzione di eventi musicali Hip Hop, Blues e Jazz occupandosi della direzione artistica, della parte tecnica (Service / Fonico) e della parte normativa (E.N.P.A.L.S. / S.I.A.E.), a tale proposito è membro della presidenza di una associazione culturare CIRCO DI NOTE dedita alla produzione e promozioni di eventi. In questi contesti si è occupato di organizzare e condurre corsi di avvicinamento alla professione del disc jockey e di corsi attitudinali sulla cultura Hip Hop per varie istituzioni. Vigor, sin dai primi anni ' 90, nella sua attività di dj e selezionatore musicale ha prestato la propria opera per svariati locali\r\nin tutta Italia e Svizzera Italiana sia come dj resident che come ospite: (Varese e Provincia: Treno di Mezzanotte, MIV, Tondino, Yan Twiggy, Spiller, Djabari, Lumiere, Film etc / Lugano: Bar Lido, Square, Morandi etc / Novara: Rossini, Apheron, Half & Half, Lollipop /Milano: Rolling Stone, Tunnel, Gasoline, Show Off, Propaganda etc / Vicenza: Palladium, Bologna: Motor Show, Livello 57, Roma:\r\nAcab, Classico, Jive etc) occasionalmente ha lavorato anche in clubs in Olanda, Germania e Belgio.\r\nDurante le sue serate propone prevalentemente musica black spaziando dall' Hip Hop / R&B più recente ai classici del genere degli anni 80 e 90 fino al Funk / Soul anni 70 e con delle deviazioni verso la classica House Music, la Drum & Bass e il Reggae creando così un tappeto sonoro adatto sia alle situazioni più tranquille e rilassate da ascolto sia alle danze più scatenate.",[81,83,85,87,89,91,94,96,98,100,102],{"matched_tokens":82,"snippet":72},[],{"matched_tokens":84,"snippet":23},[],{"matched_tokens":86,"snippet":21},[],{"matched_tokens":88,"snippet":33},[],{"matched_tokens":90,"snippet":27},[],{"matched_tokens":92,"snippet":93},[76,76,77],"\u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Già\u003C/mark> \u003Cmark>Love\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":19},[],{"matched_tokens":97,"snippet":25},[],{"matched_tokens":99,"snippet":15},[],{"matched_tokens":101,"snippet":17},[],{"matched_tokens":103,"snippet":31},[],[105,111],{"field":34,"indices":106,"matched_tokens":108,"snippets":110},[107],5,[109],[76,76,77],[93],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":78,"value":79},"post_content",[76,76,77],1736172819517014000,{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":118,"num_tokens_dropped":46,"score":119,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":46},"3315704397824",14,2,"1736172819517014130",3,{"document":122,"highlight":151,"highlights":157,"text_match":160,"text_match_info":161},{"cat_link":123,"category":126,"comment_count":46,"id":129,"is_sticky":46,"permalink":130,"post_author":131,"post_content":132,"post_date":133,"post_excerpt":52,"post_id":129,"post_modified":134,"post_thumbnail":135,"post_thumbnail_html":136,"post_title":137,"post_type":57,"sort_by_date":138,"tag_links":139,"tags":145},[124,125],"http://radioblackout.org/category/altavisibilita/","http://radioblackout.org/category/informazione/",[127,128],"altavisibilita","L'informazione di Blackout","91852","http://radioblackout.org/2024/09/body-of-mine-trasmissione-su-aborto-e-autodeterminazione-rbo-featuring-non-una-di-meno-torino/","info","Il diritto all'aborto delle persone con utero è sotto attacco.\r\nIl diritto all'autodeterminazione di donne, persone razzializzate, appartenenti alla comunità LGBTQIA+, persone con disabilità, caregivers, è sotto attacco.\r\n\r\nIl governo, oltre a procedere nello smantellamento del servizio sanitario pubblico, nella carenza strutturale di consultori e personale medico rispetto ai percorsi sulla salute di genere, elargisce consistenti finanziamenti alle associazioni antiabortiste.\r\nUn milione e 400 mila euro solo in Piemonte per spingere associazioni che in un percorso già costellato da giudizio, paternalismo e violenza, promettono del denaro per indurre le persone a portare avanti la gravidanza nonostante la totale assenza di interventi volti a promuovere l’autonomia delle persone beneficiarie.\r\n\r\nIl 28 settembre mobilitazione nazionale NonUnaDiMeno - saremo in piazza a gridare che quello all'aborto e alla maternità consapevole è un diritto inalienabile - vogliamo molto più della 194.\r\n\r\n14 settembre - ore 21 - in diretta su Radio Blackout (105.25 FM / streaming)\r\nuna trasmissione interamente dedicata al tema del diritto all'aborto\r\nabbiamo accolto in regia e al telefono diverse realtà e persone per commentare quanto sta succedendo a Torino, in Piemonte, su tutto il territorio nazionale e sul piano internazionale\r\n\r\n\r\nIntervento NUDM Torino:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Nudm-To.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIntervento NUDM Verbania:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Nudm-Verbania.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIntervento NUDM Asti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Nudm-Asti.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIntervento NUDM Alessandria:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/NUDM-ALESSANDRIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContributo di Elena Caruso, giurista ed esperta sui temi della giustizia riproduttiva:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Elena-Caruso.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContributo di Federica, di IGVstobenissimo -> @ivgstobenissimo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Federica-IVG.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContributo di Maiultim -> @maiultimiunito\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Maiultim.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContributo di una compagna di Cazafeu -> @consultoria_cazafeu\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Compa-Caza-feu.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContributo di Consultoria FAM -> @consultoriafam\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Consultoria-Fam.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer finire, le testimonianze dell compagn che ci hanno scritto o raggiunto in studio. A loro va un grazie speciale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Testimonianze.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSoundtrack a cura di Totta\r\n\r\nBessie Smith - Young Woman's Blues (1926)\r\nMa Rainey - Prove It on Me Blues (1928)\r\nNina Simone - Four Women (1966)\r\nLoretta Lyn - The Pill (1975)\r\nMalvina Reynold - Rosie Jane (1975)\r\nPatti Smith - Kimberly (1975)\r\nScreamers - Anything (1977)\r\nHoney Bane - Girl on the Run (1979)\r\nPeggy Seeger - Nine Month Blues (1979)\r\nFifth Column - Like This (1990)\r\nL7 - Used To Love Him (1991)\r\nHeavens To Betsy - Baby's Gone (1992)\r\nNirvana - Breed (1991)\r\nPonsy Division - Smell Like The Queer (1992)\r\nNirvana - Pennyroyal Tea (1993)\r\nBad Religion - Don't Pray On Me del 1993\r\nDiagable Planets - Femme Fetal (1993)\r\nRage against The Machine - Bomtrack (1993)\r\nHole - I Want That I Would Die (1994)\r\nHole - Plump (1994)\r\nSoundGarden - Fell On Black Day (1994)\r\nLambrini Girls - Body of Mine (2024)","15 Settembre 2024","2024-09-15 20:59:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"133\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-300x133.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-300x133.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-1024x455.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-768x341.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837-100x44.jpeg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Grafica-14-settembre-e1726424454837.jpeg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","BODY OF MINE. Trasmissione su aborto e autodeterminazione. 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A loro va un grazie speciale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Testimonianze.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSoundtrack a cura di Totta\r\n\r\nBessie Smith - Young Woman's Blues (1926)\r\nMa Rainey - Prove It on Me Blues (1928)\r\nNina Simone - Four Women (1966)\r\nLoretta Lyn - The Pill (1975)\r\nMalvina Reynold - Rosie Jane (1975)\r\nPatti Smith - Kimberly (1975)\r\nScreamers - Anything (1977)\r\nHoney Bane - Girl on the Run (1979)\r\nPeggy Seeger - Nine Month Blues (1979)\r\nFifth Column - Like This (1990)\r\nL7 - Used To \u003Cmark>Love\u003C/mark> Him (1991)\r\nHeavens To Betsy - Baby's Gone (1992)\r\nNirvana - Breed (1991)\r\nPonsy Division - Smell Like The Queer (1992)\r\nNirvana - Pennyroyal Tea (1993)\r\nBad Religion - Don't Pray On Me del 1993\r\nDiagable Planets - Femme Fetal (1993)\r\nRage against The Machine - Bomtrack (1993)\r\nHole - I Want That I Would Die (1994)\r\nHole - Plump (1994)\r\nSoundGarden - Fell On Black Day (1994)\r\nLambrini Girls - Body of Mine (2024)",[158],{"field":112,"matched_tokens":159,"snippet":155,"value":156},[154],1733921019971764200,{"best_field_score":162,"best_field_weight":117,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":163,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":46},"2216192901120","1733921019971764337",{"document":165,"highlight":179,"highlights":185,"text_match":160,"text_match_info":188},{"cat_link":166,"category":168,"comment_count":46,"id":170,"is_sticky":46,"permalink":171,"post_author":131,"post_content":172,"post_date":173,"post_excerpt":52,"post_id":170,"post_modified":174,"post_thumbnail":52,"post_thumbnail_html":52,"post_title":175,"post_type":57,"sort_by_date":176,"tag_links":177,"tags":178},[167],"http://radioblackout.org/category/comunicati-stampa/",[169],"Comunicati stampa","2611","http://radioblackout.org/2010/07/se-ho-vinto-se-ho-perso/","Nel film “I love Radio Rock” (The boat that rock head), l’omonima radio pirata (ispirata all’esistente Caroline) era relegata su un mercantile al largo delle coste inglesi e diffondeva il suo segnale pirata in tutta la “perfida” Albione, seminando qua e là nell’etere perle della storia della musica.\n\nLa radio salpa per le rotte pirata fino a quando il mercantile non affonda, trascinando l’emittente, ma non il suo suono e la sua attitudine.\n\nRadio Blackout non è su una nave, non è in mezzo al mare, e non è una radio pirata.\n\nOggi, 30 giugno 2010, scade ufficialmente il contratto di concessione che ci concede di stare nei locali dell’attuale (fino a quando?) sede.\n\nNon abbiamo alcun pezzo di carta che ci garantisca un futuro.\n\nSiamo in un limbo, non in balia delle correnti, peggio, in balia di voci di corridoio e di voci più o meno burocratiche che assicurano: “la prossima settimana” saremo a capo della vicenda. Una vicenda ormai datata, che ci ha portato alle orecchie di chi si era dimenticato di noi, sulle pagine dei giornali, nei posti amici e in posti che mai ci avevano ospitato e in piazza con oltre 20.000 persone.\n\nLo scenario burocratico che ci si para davanti, se applicato alla regola e con tempestività ben poco italica, potrebbe essere dei peggiori: chiusura, perdita della frequenza, fine, addio, ciao.\n\nStando invece a quanto a si sussurra alle nostre orecchie (e vostre – non abbiamo mai omesso niente né dai microfoni, né nei nostri comunicati), il sindaco Chiamparino avrebbe fatto retromarcia sulle sue posizioni, accettando un rinnovo di concessione d’affitto (i classici 4 anni). Il tutto dopo una serie di irrazionali tabelle e valutazioni che stimano l’immobile con una valore di 13 mila euro, ma che ci fanno perdere tutti i diritti che ( secondo le loro vecchie regole) ci concedevano l’affitto agevolato al 10% di costo.\n\nProbabilmente quattro anni di contratto, al 50%; in soldoni, corrispondenti a circa 600 € mensili.\n\nMeno delle quote commerciali tradizionali, poco più alto di un’affitto di un appartamento qualsiasi, una cifra impossibile da affrontare per Radio Blackout.\n\nTuttavia non ci sono certezze, possiamo fare solo supposizioni. Restiamo nel nostro limbo.\n\nLa realtà supposta potrebbe essere questa: una retromarcia su posizioni già prese, un piccolo contentino per la destra sbraitante con l’aumento dell’affitto e le posizioni di chi proprio non ne vuole sapere di avere voci contrarie, fuori dal coro, scevre e prive di qualunque tipo di velo. Voci senza editori, senza controllo da parte di agenzie pubblicitarie, senza nessuna genuflessione nei confronti della politica tradizionale di governo o di opposizione.\n\nRidicole paiono le condizioni di questo eventuale rinnovo di concessione. Ridicolo pensare che, alle casse comunali, servano quegli sporchi 4000 € di maggiorazione rispetto al nostro precedente affitto. Ridicolo e poco realistico, vista la realtà economica e sociale di Radio Blackout.\n\nDi sicuro non rimarremo passivi, tutt’altro. Ora più che mai siamo forti e consapevoli delle nostre posizioni e del nostro operato. Consapevoli che il fastidio e il disagio creati siano nulla più e niente meno che quella polvere che sempre viene nascosta sotto il tappeto dai potenti.\n\nQuella polvere che finisce sotto il tappeto della pacificazione sociale e che è formata: dai C.I.E., dagli immigrati, dai disoccupati, dai sottoccupati e dai precari. Polvere fastidiosa che a volte sfocia in rivolte e ribellioni spesso spazzate con mano militare.\n\nOra più che mai consapoveli di essere One Station Against the nation. \n\nSpegni la censura, accendi blackout!\n\n30/06/2010\n\nLA REDAZIONE DI RADIO BLACKOUT\n\n*Disco dei Kina autoprodotto da Blu Bus, 1989. \n\nRadio Blackout Associazione Culturale\n\nVia cecchi 21/a Torino\n\n105.250 fm // 011.24.95.669 // 346.66.73.263 // www.radioblackout.org","1 Luglio 2010","2016-12-22 11:28:53","SE HO VINTO / SE HO PERSO*",1277978457,[],[],{"post_content":180},{"matched_tokens":181,"snippet":183,"value":184},[182],"love","Nel film “I \u003Cmark>love\u003C/mark> Radio Rock” (The boat that","Nel film “I \u003Cmark>love\u003C/mark> Radio Rock” (The boat that rock head), l’omonima radio pirata (ispirata all’esistente Caroline) era relegata su un mercantile al largo delle coste inglesi e diffondeva il suo segnale pirata in tutta la “perfida” Albione, seminando qua e là nell’etere perle della storia della musica.\n\nLa radio salpa per le rotte pirata fino a quando il mercantile non affonda, trascinando l’emittente, ma non il suo suono e la sua attitudine.\n\nRadio Blackout non è su una nave, non è in mezzo al mare, e non è una radio pirata.\n\nOggi, 30 giugno 2010, scade ufficialmente il contratto di concessione che ci concede di stare nei locali dell’attuale (fino a quando?) sede.\n\nNon abbiamo alcun pezzo di carta che ci garantisca un futuro.\n\nSiamo in un limbo, non in balia delle correnti, peggio, in balia di voci di corridoio e di voci più o meno burocratiche che assicurano: “la prossima settimana” saremo a capo della vicenda. 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È chiaro che la fantasiosa spiegazione dell'opera nel testo dell'evento non basta a convincerci, ci sembra evidente che l'opera sia stata progettata con approssimazione e risulti assurda e offensiva a chiunque abbia un minimo di dimestichezza con le tematiche LGBT+. Se già \"i sei colori delle bandiere – e delle panchine – arcobaleno ci stanno stretti\" (per dirla con l* amic* di Marciona), gli alberi erano semplicemente inaccettabili. Noi contro la violenza del binarismo ci lottiamo tutti i giorni e non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che un'opera a tema LGBT riproduca quella violenza. Ci rivendichiamo la rabbia contro le gabbie del genere, l'istituzionalizzazione delle lotte e le rappresentazioni pacificate. Il pride è rivolta.”\r\n\r\nDa qualche anno gruppi transfemministi queer e solidali frocizzano le strade delle nostre città, riportando il pride su un piano critico di lotta all'esistente, e in particolare ai sistemi di potere e alle loro gerarchie: il patriarcato, l'etero-cis-sessualità obbligatoria, il capitalismo, il (neo)colonialismo, il fascismo, il machismo, l'abilismo, lo specismo, l'ageismo, la sessuofobia, la religione e molti altri.\r\nAnche quest’anno ci sarà il Free(K) Pride, Frocial Mass! In bici, pattini, ma anche a piedi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock di ah… squeer-to\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-23-sbrock-pride.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il testo di lancio del Free(k) Pride Frocial Mass:\r\n\r\n“Da qualche anno gruppi transfemministi queer e solidali frocizzano le strade delle nostre città, riportando il pride su un piano critico di lotta all'esistente, e in particolare ai sistemi di potere e alle loro gerarchie: il patriarcato, l'etero-cis-sessualità obbligatoria, il capitalismo, il (neo)colonialismo, il fascismo, il machismo, l'abilismo, lo specismo, l'ageismo, la sessuofobia, la religione e molti altri.\r\n\r\nIn questo tristo 2020 i corpi non conformi, e in particolare i corpi trans, non eterosessuali, disabili, vecchi, tutti i corpi non (ri)produttivi, sono stati dimenticati, sanzionati e confinati tra le mura domestiche di quella microsocietà, la famiglia, che spesso per le persone lgbt+ e per le donne diventa violento luogo di reclusione.\r\n\r\nMolt* altr* un tetto proprio non l'avevano: anche durante l'isolamento a Torino, una delle capitali degli sfratti, non sono rimasti che i pericoli della strada e dei dormitori, diventati focolai come le RSA, diventati gabbie come i CPR, dove alle violenze inflitte ax prigionierx si è aggiunta quella del sovraffollamento durante la pandemia.\r\n\r\nAnche i corpi in carcere sono stati piegati con la violenza durante le rivolte che hanno attraversato le prigioni italiane. I corpi dex lavoratorx \"essenziali\" sono stati esposti al contagio per far funzionare la macchina del profitto. La produzione bellica non si è mai fermata, lx facchinx dell'e-commerce hanno fatto gli straordinari.\r\n\r\nNel mondo in cui siamo forzati a vivere ci sono persone che non valgono, sacrificabili, sostituibili, intercambiabili. La gestione della pandemia lo ha reso crudamente evidente.\r\n\r\nIl coordinamento Torino Pride, l'associazione di secondo livello che a Torino raggruppa tutte le associazioni lgbt+ mainstream, comprese le lobby liberal espressione dei partiti di maggioranza, e polis aperta, un'associazione di sbirri gay, ha deciso quest'anno di celebrare, nel cosiddetto pride month, il \"primo pride online della storia\".\r\n\r\nIl Torino Pride non ci mancherà. Non ci mancherà la kermesse da centomila persone che tinge di rosa l'immagine dello stato e della sindaca, che lava di rosa le coscienze di omo-lesbo-bi-trans-fobici più o meno latenti pronti a farsi scattare foto coi loro brand arcobaleno e l'hashtag #loveislove.\r\n\r\nNoi vogliamo #moltodipiùcheglihashtag. Vogliamo rioccupare le strade con i nostri corpi. Rifiutiamo – ancora una volta – la logica del produci-consuma-crepa che in questo post-lockdown si è fatta ancora più evidente. Questa logica che ci vorrebbe docili (ri)produttor* e consumator* che rinunciano al conflitto per il \"bene comune\". Se scegliamo di prenderci cura l'un* dell'altr* lo facciamo perché crediamo nella cooperazione e nella tutela solidale e volontaria, non perché uno stato paternalista ce lo ordina.\r\n\r\nNoi translellefrocie e complici non rinunceremo a riprenderci le strade, e vi rifacciamo il Free(K) Pride, quest'anno una Frocial Mass!\r\n\r\nCi pigliamo tutto!\r\nBici, cicli, tricicli, sedie a rotelle, pattini, trabiccoli, carretti, trampoli o semplicemente i vostri deliziosi piedini per frocizzare l'esistente, nel rispetto e nella tutela dell'altr*, usando mezzi non amotore per riaffermarne l'importanza, ingombrandoci di travestimenti per tutelarci con la distanza fisica ma non sociale, per farla anticapitalista, antiautoritaria. Libera.\r\n\r\nQueste le linee guida che abbiamo pensato insieme per scendere in piazza con un occhio di riguardo per le vulnerabilità di tutt*:\r\n\r\n* indossiamo mascherine e maschere, attivando la nostra creatività frocia e antispecista;\r\n* scegliamo un mezzo su ruote (bici, pattini, sedie a rotelle, carretti, ecc.) oppure veniamo a piedi addobbandoci o travestendoci in modo da evitare l'eccessiva prossimità fisica (qualche suggerimento: scatole e cartoni, gonne ottocentesche, ali);\r\n* manteniamo il corteo il più lento possibile perché l'andatura sia adatta a tutt*.\r\n\r\nCi vediamo in piazza Castello sabato 11 luglio alle 16!”","23 Giugno 2020","2020-06-23 13:06:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/lui-lei-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"141\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/lui-lei-1-300x141.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/lui-lei-1-300x141.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/lui-lei-1-768x361.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/lui-lei-1.jpg 958w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lui? 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In bici, pattini, ma anche a piedi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock di ah… squeer-to\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-23-sbrock-pride.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il testo di lancio del Free(k) Pride Frocial Mass:\r\n\r\n“Da qualche anno gruppi transfemministi queer e solidali frocizzano le strade delle nostre città, riportando il pride su un piano critico di lotta all'esistente, e in particolare ai sistemi di potere e alle loro gerarchie: il patriarcato, l'etero-cis-sessualità obbligatoria, il capitalismo, il (neo)colonialismo, il fascismo, il machismo, l'abilismo, lo specismo, l'ageismo, la sessuofobia, la religione e molti altri.\r\n\r\nIn questo tristo 2020 i corpi non conformi, e in particolare i corpi trans, non eterosessuali, disabili, vecchi, tutti i corpi non (ri)produttivi, sono stati dimenticati, sanzionati e confinati tra le mura domestiche di quella microsocietà, la famiglia, che spesso per le persone lgbt+ e per le donne diventa violento luogo di reclusione.\r\n\r\nMolt* altr* un tetto proprio non l'avevano: anche durante l'isolamento a Torino, una delle capitali degli sfratti, non sono rimasti che i pericoli della strada e dei dormitori, diventati focolai come le RSA, diventati gabbie come i CPR, dove alle violenze inflitte ax prigionierx si è aggiunta quella del sovraffollamento durante la pandemia.\r\n\r\nAnche i corpi in carcere sono stati piegati con la violenza durante le rivolte che hanno attraversato le prigioni italiane. I corpi dex lavoratorx \"essenziali\" sono stati esposti al contagio per far funzionare la macchina del profitto. La produzione bellica non si è mai fermata, lx facchinx dell'e-commerce hanno fatto gli straordinari.\r\n\r\nNel mondo in cui siamo forzati a vivere ci sono persone che non valgono, sacrificabili, sostituibili, intercambiabili. La gestione della pandemia lo ha reso crudamente evidente.\r\n\r\nIl coordinamento Torino Pride, l'associazione di secondo livello che a Torino raggruppa tutte le associazioni lgbt+ mainstream, comprese le lobby liberal espressione dei partiti di maggioranza, e polis aperta, un'associazione di sbirri gay, ha deciso quest'anno di celebrare, nel cosiddetto pride month, il \"primo pride online della storia\".\r\n\r\nIl Torino Pride non ci mancherà. Non ci mancherà la kermesse da centomila persone che tinge di rosa l'immagine dello stato e della sindaca, che lava di rosa le coscienze di omo-lesbo-bi-trans-fobici più o meno latenti pronti a farsi scattare foto coi loro brand arcobaleno e l'hashtag #\u003Cmark>love\u003C/mark>islove.\r\n\r\nNoi vogliamo #moltodipiùcheglihashtag. Vogliamo rioccupare le strade con i nostri corpi. Rifiutiamo – ancora una volta – la logica del produci-consuma-crepa che in questo post-lockdown si è fatta ancora più evidente. Questa logica che ci vorrebbe docili (ri)produttor* e consumator* che rinunciano al conflitto per il \"bene comune\". Se scegliamo di prenderci cura l'un* dell'altr* lo facciamo perché crediamo nella cooperazione e nella tutela solidale e volontaria, non perché uno stato paternalista ce lo ordina.\r\n\r\nNoi translellefrocie e complici non rinunceremo a riprenderci le strade, e vi rifacciamo il Free(K) Pride, quest'anno una Frocial Mass!\r\n\r\nCi pigliamo tutto!\r\nBici, cicli, tricicli, sedie a rotelle, pattini, trabiccoli, carretti, trampoli o semplicemente i vostri deliziosi piedini per frocizzare l'esistente, nel rispetto e nella tutela dell'altr*, usando mezzi non amotore per riaffermarne l'importanza, ingombrandoci di travestimenti per tutelarci con la distanza fisica ma non sociale, per farla anticapitalista, antiautoritaria. Libera.\r\n\r\nQueste le linee guida che abbiamo pensato insieme per scendere in piazza con un occhio di riguardo per le vulnerabilità di tutt*:\r\n\r\n* indossiamo mascherine e maschere, attivando la nostra creatività frocia e antispecista;\r\n* scegliamo un mezzo su ruote (bici, pattini, sedie a rotelle, carretti, ecc.) oppure veniamo a piedi addobbandoci o travestendoci in modo da evitare l'eccessiva prossimità fisica (qualche suggerimento: scatole e cartoni, gonne ottocentesche, ali);\r\n* manteniamo il corteo il più lento possibile perché l'andatura sia adatta a tutt*.\r\n\r\nCi vediamo in piazza Castello sabato 11 luglio alle 16!”",[216],{"field":112,"matched_tokens":217,"snippet":213,"value":214},[154],1733920985612025900,{"best_field_score":220,"best_field_weight":117,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":221,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":14},"2216176123904","1733920985612025969",6646,{"collection_name":57,"first_q":29,"per_page":224,"q":29},6,10,{"facet_counts":227,"found":272,"hits":273,"out_of":630,"page":14,"request_params":631,"search_cutoff":35,"search_time_ms":248},[228,249],{"counts":229,"field_name":246,"sampled":35,"stats":247},[230,232,234,236,238,240,242,244],{"count":118,"highlighted":231,"value":231},"arsider",{"count":118,"highlighted":233,"value":233},"OverJoy",{"count":14,"highlighted":235,"value":235},"anarres",{"count":14,"highlighted":237,"value":237},"a-scuppuluni",{"count":14,"highlighted":239,"value":239},"c'hai le storie",{"count":14,"highlighted":241,"value":241},"Macerie su macerie",{"count":14,"highlighted":243,"value":243},"La fine della Fine della storia",{"count":14,"highlighted":245,"value":245},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":248},8,{"counts":250,"field_name":34,"sampled":35,"stats":270},[251,253,254,256,258,260,262,264,266,268],{"count":120,"highlighted":252,"value":252},"Balcani",{"count":120,"highlighted":148,"value":148},{"count":120,"highlighted":255,"value":255},"Grip Weeds",{"count":120,"highlighted":257,"value":257},"ponte radio",{"count":120,"highlighted":259,"value":259},"radio wombat",{"count":120,"highlighted":261,"value":261},"estrattivismo",{"count":120,"highlighted":263,"value":263},"Free and easy",{"count":120,"highlighted":265,"value":265},"Patryck Albert",{"count":120,"highlighted":267,"value":267},"Ouest Track Radio",{"count":120,"highlighted":269,"value":269},"trasmissione musicale",{"total_values":271},405,12,[274,508,538,560,585,608],{"document":275,"highlight":499,"highlights":504,"text_match":160,"text_match_info":507},{"comment_count":46,"id":276,"is_sticky":46,"permalink":277,"podcastfilter":278,"post_author":279,"post_content":280,"post_date":281,"post_excerpt":52,"post_id":276,"post_modified":282,"post_thumbnail":283,"post_title":284,"post_type":285,"sort_by_date":286,"tag_links":287,"tags":394},"96278","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-10-al-16-marzo-2025/",[231],"harraga","Martedì 11 ore 16,00 – Poesie palestinesi pt.1 17 minuti [Radio Blackout, Biblioteca Clara Zetkin]:\r\n\r\nTratto dalle letture realizzate durante l'evento \"Poesie di lotta di donne palestinesi\" organizzato dalla biblioteca Clara Zetkin, presso la sede dell'associazione Revdar il 3 Marzo 2024\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-2_16.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 08,30 – Backwards - Italia '61 26 minuti [Radio Blackout, Backwards]:\r\n\r\nPuntata del 7 settembre 2019 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Questa volta si parla di sprechi edilizi e relativi abbandoni, a Torino nel 1961 si svolse l'Esposizione internazionale e le strutture architettoniche che furono costruite per l'occasione che fine hanno fatto? La risposta è già scritta in un copione a cui siamo abituati ma che è sempre utile rileggere con lenti diverse in diversi momenti storici.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Backwards-Italia-61-07_09_2019_25.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 13,00 – Dialogo con Fatima Ouassak - RBO live @ Festival Alta Felicità 2024 94 minuti [Radio Blackout]: Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un’approccio intersezionale. Ouassak parte dalla realtà dei quartieri popolari francesi e scrive a partire da questo contesto di lotta. E’ qui che, a suo avviso, un approccio diverso all’ecologia può rappresentate una chiave di liberazione delle classi popolari non bianche. La domanda centrale che pone è come riappropriarsi di questo strumento in un contesto in cui a soggetti razzializzati viene negato il diritto di far propri questi territori e di sentirli loro. L’idea è quella di partire, nell’ambito di una politica ampia sui cambiamenti climatici e i loro effetti, da fronti di lotta molto vicini ai bisogni della popolazione. L’ancoraggio territoriale e il diritto alla libertà di circolazione diventano quindi perni fondamentali di un movimento che sia al contempo ecologista e antirazzista. Sono questi perni che possono permettere alle persone dei quartieri popolari di far propri i territori che abitano. Ma occorre anche pensare all’ecologia in ottica internazionalista, un’ecologia senza frontiere, che sia per tutti, non sono per i bianchi o per le classi alte.\r\n\r\nIl testo, oltre a una prospettiva teorica, offre una descrizione delle lotte che Ouassak ha portato avanti a Bagnolet (una banlieue parigina) insieme ad altre mamme del quartiere. In particolare analizza il caso della lotta per un’alimentazione equilibrata nelle scuole, la lotta per gli ascensori e quella per l’accesso a spazi pubblici nei quartieri popolari. Lotte che definisce come estremamente locali e radicalmente autonome. Autonome anche da alcuni movimenti ecologisti bianchi e partiti politici di sinistra.\r\n\r\nIn questa intervista, approfittiamo di questa possibilità di dialogo con Ouassak per parlare anche della sua visione politica più ampia, che vede al centro un’ecologia decoloniale. Un’ecologia dell’emancipazione come progetto politico universale, significa costruire una proposta sia per chi non abita i quartieri popolari, sia per chi intende oltrepassare e ribaltare approcci colonialisti, razzisti e classisti. Ouassak si sofferma anche sulle forme profonde che assumono il razzismo e l’islamofobia di Stato in Francia oggi – negare la possibilità di portare il velo o il burkini è soltanto un esempio recente del controllo dei corpi razializzati. E’ dunque tanto più urgente che la popolazione musulmana e razializzata prenda parola direttamente per una lotta per la dignità e l’autodeterminazione. Inoltre il contesto europeo, sempre più a destra e fascistizzante, alimenta le discriminazioni sulla base di una narrazione securitaria che utilizza l’islamofobia come strumento per perimetrare il nemico interno ed esterno. 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Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 08,30 – Speciale Marcello Bacci 27 minuti [Arsider, Radio blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 21,00 – Craxi Driver - Bestie di Satana 35 minuti [Craxi Driver]:\r\n\r\nDisco-racconto su uno dei fatti di cronaca più brutali della storia italiana \"Sembriamo serial killer e forse lo siamo. Di sicuro, lo stiamo diventando. I ragazzi che assistono alla performance si esaltano, tanto nessuno capisce il nostro inglese che cola morte, crocifissi, Madonne calpestate, preti sodomizzati e massacrati.\"\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Craxi-Driver-Bestie-di-Satana_34.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 09,30 – Ghigliottina - Revival miniere 2 56 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]:\r\n\r\nGhigliottina, il revival delle miniere travestito da transizione ecologica, puntata 2 di 2\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ghigliottina-Revival-miniere-2_54.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 22,00 – Musick To Play In The Dark - Killing joke special 69 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]: Speciale realizzato dalla redazione del programma Musick To play in the dark sui Killing Joke, realizzato in memoria della scomparsa Geordie Walker\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Killing-Joke-special_69.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 23,30 – Japan Blues - Roads to freedom mix for Radio Blackout 63 minuti [Radio Blackout, Japan Blues]: Japan Blues ha fatto questo mix stravagante per sostenere le libere frequenze. Un ammasso gentile di suoni giapponesi per fare le fusa.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Japan-Blues-Roads-to-Freedom-mix-for-Radio-Blackout_62.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 09,30 – Plurex Records Mixtape 69 minuti [Radio Blackout, Plurex Records]:\r\n\r\nPlurex Records,etichetta DIY olandese post-punk della fine degli anni 70 inizio anni 80\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Plurex-records-special-mix_68.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 – Breve storia del discofunk 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 18,30 – Cru Servers - Tottum per tutti 33 minuti [Radio Blackout, Cru Servers]:\r\n\r\nTottum per Tutti is the new album of the Cru Servers, made exclusively for Radio Blackout. The idea came one day during the lockdown, we asked them, they replied with this unpublished material outtaken from their first official release!! (because it’s only love, if love you can give!)\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Cru-Servers-Tottum-per-tutti_32.mp3\r\n\r\n[download]","8 Marzo 2025","2025-04-11 14:04:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 10 al 16 Marzo 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La risposta è \u003Cmark>già\u003C/mark> scritta in un copione a","Martedì 11 ore 16,00 – Poesie palestinesi pt.1 17 minuti [Radio Blackout, Biblioteca Clara Zetkin]:\r\n\r\nTratto dalle letture realizzate durante l'evento \"Poesie di lotta di donne palestinesi\" organizzato dalla biblioteca Clara Zetkin, presso la sede dell'associazione Revdar il 3 Marzo 2024\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-2_16.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 08,30 – Backwards - Italia '61 26 minuti [Radio Blackout, Backwards]:\r\n\r\nPuntata del 7 settembre 2019 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Questa volta si parla di sprechi edilizi e relativi abbandoni, a Torino nel 1961 si svolse l'Esposizione internazionale e le strutture architettoniche che furono costruite per l'occasione che fine hanno fatto? La risposta è \u003Cmark>già\u003C/mark> scritta in un copione a cui siamo abituati ma che è sempre utile rileggere con lenti diverse in diversi momenti storici.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Backwards-Italia-61-07_09_2019_25.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 13,00 – Dialogo con Fatima Ouassak - RBO live @ Festival Alta Felicità 2024 94 minuti [Radio Blackout]: Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un’approccio intersezionale. Ouassak parte dalla realtà dei quartieri popolari francesi e scrive a partire da questo contesto di lotta. E’ qui che, a suo avviso, un approccio diverso all’ecologia può rappresentate una chiave di liberazione delle classi popolari non bianche. La domanda centrale che pone è come riappropriarsi di questo strumento in un contesto in cui a soggetti razzializzati viene negato il diritto di far propri questi territori e di sentirli loro. L’idea è quella di partire, nell’ambito di una politica ampia sui cambiamenti climatici e i loro effetti, da fronti di lotta molto vicini ai bisogni della popolazione. L’ancoraggio territoriale e il diritto alla libertà di circolazione diventano quindi perni fondamentali di un movimento che sia al contempo ecologista e antirazzista. Sono questi perni che possono permettere alle persone dei quartieri popolari di far propri i territori che abitano. Ma occorre anche pensare all’ecologia in ottica internazionalista, un’ecologia senza frontiere, che sia per tutti, non sono per i bianchi o per le classi alte.\r\n\r\nIl testo, oltre a una prospettiva teorica, offre una descrizione delle lotte che Ouassak ha portato avanti a Bagnolet (una banlieue parigina) insieme ad altre mamme del quartiere. In particolare analizza il caso della lotta per un’alimentazione equilibrata nelle scuole, la lotta per gli ascensori e quella per l’accesso a spazi pubblici nei quartieri popolari. Lotte che definisce come estremamente locali e radicalmente autonome. Autonome anche da alcuni movimenti ecologisti bianchi e partiti politici di sinistra.\r\n\r\nIn questa intervista, approfittiamo di questa possibilità di dialogo con Ouassak per parlare anche della sua visione politica più ampia, che vede al centro un’ecologia decoloniale. Un’ecologia dell’emancipazione come progetto politico universale, significa costruire una proposta sia per chi non abita i quartieri popolari, sia per chi intende oltrepassare e ribaltare approcci colonialisti, razzisti e classisti. Ouassak si sofferma anche sulle forme profonde che assumono il razzismo e l’islamofobia di Stato in Francia oggi – negare la possibilità di portare il velo o il burkini è soltanto un esempio recente del controllo dei corpi razializzati. E’ dunque tanto più urgente che la popolazione musulmana e razializzata prenda parola direttamente per una lotta per la dignità e l’autodeterminazione. Inoltre il contesto europeo, sempre più a destra e fascistizzante, alimenta le discriminazioni sulla base di una narrazione securitaria che utilizza l’islamofobia come strumento per perimetrare il nemico interno ed esterno. Islamofobia che in parallelo diventa parte integrante delle narrazioni di guerra.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/RBO-live-@-Festival-Alta-Felicità-2024-Dialogo-con-Fatima-Ouassak_93.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 08,30 – Autonomia proletaria nella Calabria degli anni 70 38 minuti [radio cane.info]: Abbiamo incontrato Francesco Cirillo di passaggio a Milano per la presentazione del suo libro Sud e ribellione. Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 08,30 – Speciale Marcello Bacci 27 minuti [Arsider, Radio blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 21,00 – Craxi Driver - Bestie di Satana 35 minuti [Craxi Driver]:\r\n\r\nDisco-racconto su uno dei fatti di cronaca più brutali della storia italiana \"Sembriamo serial killer e forse lo siamo. Di sicuro, lo stiamo diventando. I ragazzi che assistono alla performance si esaltano, tanto nessuno capisce il nostro inglese che cola morte, crocifissi, Madonne calpestate, preti sodomizzati e massacrati.\"\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Craxi-Driver-Bestie-di-Satana_34.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 09,30 – Ghigliottina - Revival miniere 2 56 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]:\r\n\r\nGhigliottina, il revival delle miniere travestito da transizione ecologica, puntata 2 di 2\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ghigliottina-Revival-miniere-2_54.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 22,00 – Musick To Play In The Dark - Killing joke special 69 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]: Speciale realizzato dalla redazione del programma Musick To play in the dark sui Killing Joke, realizzato in memoria della scomparsa Geordie Walker\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Killing-Joke-special_69.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 23,30 – Japan Blues - Roads to freedom mix for Radio Blackout 63 minuti [Radio Blackout, Japan Blues]: Japan Blues ha fatto questo mix stravagante per sostenere le libere frequenze. Un ammasso gentile di suoni giapponesi per fare le fusa.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Japan-Blues-Roads-to-Freedom-mix-for-Radio-Blackout_62.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 09,30 – Plurex Records Mixtape 69 minuti [Radio Blackout, Plurex Records]:\r\n\r\nPlurex Records,etichetta DIY olandese post-punk della fine degli anni 70 inizio anni 80\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Plurex-records-special-mix_68.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 – Breve storia del discofunk 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 18,30 – Cru Servers - Tottum per tutti 33 minuti [Radio Blackout, Cru Servers]:\r\n\r\nTottum per Tutti is the new album of the Cru Servers, made exclusively for Radio Blackout. The idea came one day during the lockdown, we asked them, they replied with this unpublished material outtaken from their first official release!! (because it’s only \u003Cmark>love\u003C/mark>, if \u003Cmark>love\u003C/mark> you can give!)\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Cru-Servers-Tottum-per-tutti_32.mp3\r\n\r\n[download]",[505],{"field":112,"matched_tokens":506,"snippet":502,"value":503},[154],{"best_field_score":162,"best_field_weight":117,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":163,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":46},{"document":509,"highlight":528,"highlights":534,"text_match":160,"text_match_info":537},{"comment_count":46,"id":510,"is_sticky":46,"permalink":511,"podcastfilter":512,"post_author":513,"post_content":514,"post_date":515,"post_excerpt":52,"post_id":510,"post_modified":516,"post_thumbnail":517,"post_title":518,"post_type":285,"sort_by_date":519,"tag_links":520,"tags":524},"90139","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-192/",[233],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024.05.28-16.30.00-OJ192-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 29 Maggio 2024, Overjoy 192 [S17E9]\r\n\r\nPuntata esaltante in quanto torniamo a trasmettere in coppia dagli studi di gia Cecchi 21/A, Gianluigi e Sara vi presentano oggi una lunga serie di tracce innanzitutto ricordando l'opera musicale di Rej Forte, scomparso la scorsa settimana, e inserendo nella scaletta che spazia dal roots alle avanguardie, anche qualche novità discografica. Alcuni degli artisti presentati sono The Royals, Lutan Fyah, Jojo Gladstone, Solo Banton, U Brown, Prince Jamo, Pressure Busspipe, Mikal Rose, Ras Flako, Tony Tuff, Rob Symeon ed altri supportati da una lunga lista di musicisti produttori promotori grafici e l'industria musicale tutta per la creazione di one love.\r\n\r\nOut of many we are one \r\n\r\n ","29 Maggio 2024","2024-06-05 13:58:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/s-l1600-200x110.jpg","Overjoy 192",1716978229,[521,522,523],"http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/roots/",[525,526,527],"dub","reggae","roots",{"post_content":529},{"matched_tokens":530,"snippet":532,"value":533},[531],"gia","in coppia dagli studi di \u003Cmark>gia\u003C/mark> Cecchi 21/A, Gianluigi e Sara","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024.05.28-16.30.00-OJ192-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 29 Maggio 2024, Overjoy 192 [S17E9]\r\n\r\nPuntata esaltante in quanto torniamo a trasmettere in coppia dagli studi di \u003Cmark>gia\u003C/mark> Cecchi 21/A, Gianluigi e Sara vi presentano oggi una lunga serie di tracce innanzitutto ricordando l'opera musicale di Rej Forte, scomparso la scorsa settimana, e inserendo nella scaletta che spazia dal roots alle avanguardie, anche qualche novità discografica. 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I messaggi da trasmettere si materializzano con Luciano e poi con la Soul Love Records, con gli Ariwa studios esplorati in lungo e in largo, e con due -anzi tre- grandi pre release da Black Redemption, Marrow Records e Lion’s Den, intervallate da hit di Everton Blender, I Jah Man Levi in dubplate galore e Country Boy. 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In apertura si fa un omaggio alle donne, in questa giornata di festa e di lotta, con il nuovo lavoro di Miss Eaves Faminasty, l’artista multimediale femminista di Brooklyn, che dirige i suoi video e progetta ogni sua opera col suo peculiare gusto per il do-it-yourself. \r\nSi volerà poi in Sud Africa, dal personaggio di punta Spoek Mathambo. Cantante, rapper, produttore e dj, uno dei maggiori esponenti di questa nuova ondata di artisti africani d'avanguardia, che produce chiaramente musica africana, ma come nessuno l’avrebbe mai immaginata. Ci ascolteremo qualche traccia del suo album d’esordio Mshini Wam, del 2010: ascoltare per credere! \r\nSi continuerà a parlare di lui e della sua Teka Records, che ha prodotto Musica da terra, il disco del 2016 dei Batuk, già passati su queste frequenze. Un bel mischione di afrohouse, soul, kuduro e suoni tradizionali africani come ci piace a noi. \r\nRimarremo in Africa, in Gambia per la precisione, col progetto Susso, che vede la collaborazione tra alcune celebri famiglie di musici e cantastorie di Soto e il bassista/producer britannico Huw Bennett, nella costruzione di Keira, disco uscito ne 2016 per la Soundway Records, che torna sempre. \r\nIn conclusione, un po’ del sano pop afro-americano di Childish Gambino, qualche spruzzatina di new hip-hop alla vecchia e un momento shtrazzamutanni più trasognante che mai.\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/Ascuppuluni-8Maggio2018.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nScaletta di ‘a Scuppuluni |8Marzo2018|\r\n|SIGLA| SPLACK PACK, 04 Shake That Ass Bitch, compilation “Booty Bass”, Pandisc, 1994\r\nMISS EAVES, 01 Thunder Thighs, “Feminasty”, KEISHH, 2017\r\nMISS EAVES, 03 Fuccboi Salute, “Feminasty”, KEISHH, 2017\r\nSPOEK MATHAMBO, 11 War of words, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nSPOEK MATHAMBO, 12 Thunder, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nSPOEK MATHAMBO, 09 Control, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nBATUK, 03 Daniel, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nBATUK, 07 Puta, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nBATUK, 01 Força Força, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nSUSSO, A3 Bani, “Keira”, Soundway, 2016\r\nSUSSO, A4 Ansumana, “Keira”, Soundway, 2016\r\nCHILDISH GAMBINO, 01 Me and your Mama, “Awaken, My Love!”, Glassnote, 2016\r\nCHILDISH GAMBINO, 03 Boogieman, “Awaken, My Love!”, Glassnote, 2016\r\nA-F-R-O, 03 #Code 829, “Tales from the basement”, A-F-R-O self-released, 2015\r\nGIFT OF GAB, A-F-R-O-, R.A. THE RUGGED MAN, Freedom form flowing, “Rejoice! Rappers Are Rapping Again!” EP, 2017 \r\nDJ NERVOSO, 05 DJj, “Dj Nervoso” EP, Principe, 2016\r\nDJ NERVOSO, 06 Kuia, “Dj Nervoso” EP, Principe, 2016\r\n|Shtrazzamutanni| JUANA MOLINA, 01 Un día, “Un día”, Domino, 2008","17 Maggio 2018","2018-11-01 04:49:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/Ascuppuluni_covers_1-copy-200x110.jpg","Nuovo podcast - Nuovi ascolti",1526564376,[573],"http://radioblackout.org/tag/ascuppuluni/",[575],"ascuppuluni",{"post_content":577},{"matched_tokens":578,"snippet":579,"value":580},[154],"disco del 2016 dei Batuk, \u003Cmark>già\u003C/mark> passati su queste frequenze. Un","Puntata ricca di passaggi scuppulonici d’eccellenza. 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Un bel mischione di afrohouse, soul, kuduro e suoni tradizionali africani come ci piace a noi. \r\nRimarremo in Africa, in Gambia per la precisione, col progetto Susso, che vede la collaborazione tra alcune celebri famiglie di musici e cantastorie di Soto e il bassista/producer britannico Huw Bennett, nella costruzione di Keira, disco uscito ne 2016 per la Soundway Records, che torna sempre. \r\nIn conclusione, un po’ del sano pop afro-americano di Childish Gambino, qualche spruzzatina di new hip-hop alla vecchia e un momento shtrazzamutanni più trasognante che mai.\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/Ascuppuluni-8Maggio2018.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nScaletta di ‘a Scuppuluni |8Marzo2018|\r\n|SIGLA| SPLACK PACK, 04 Shake That Ass Bitch, compilation “Booty Bass”, Pandisc, 1994\r\nMISS EAVES, 01 Thunder Thighs, “Feminasty”, KEISHH, 2017\r\nMISS EAVES, 03 Fuccboi Salute, “Feminasty”, KEISHH, 2017\r\nSPOEK MATHAMBO, 11 War of words, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nSPOEK MATHAMBO, 12 Thunder, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nSPOEK MATHAMBO, 09 Control, “Mshini Wam”, BBE, 2010\r\nBATUK, 03 Daniel, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nBATUK, 07 Puta, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nBATUK, 01 Força Força, “Música da terra”, Teka Music, 2016\r\nSUSSO, A3 Bani, “Keira”, Soundway, 2016\r\nSUSSO, A4 Ansumana, “Keira”, Soundway, 2016\r\nCHILDISH GAMBINO, 01 Me and your Mama, “Awaken, My \u003Cmark>Love!”\u003C/mark>, Glassnote, 2016\r\nCHILDISH GAMBINO, 03 Boogieman, “Awaken, My \u003Cmark>Love!”\u003C/mark>, Glassnote, 2016\r\nA-F-R-O, 03 #Code 829, “Tales from the basement”, A-F-R-O self-released, 2015\r\nGIFT OF GAB, A-F-R-O-, R.A. THE RUGGED MAN, Freedom form flowing, “Rejoice! Rappers Are Rapping Again!” EP, 2017 \r\nDJ NERVOSO, 05 DJj, “Dj Nervoso” EP, Principe, 2016\r\nDJ NERVOSO, 06 Kuia, “Dj Nervoso” EP, Principe, 2016\r\n|Shtrazzamutanni| JUANA MOLINA, 01 Un día, “Un día”, Domino, 2008",[582],{"field":112,"matched_tokens":583,"snippet":579,"value":580},[154],{"best_field_score":162,"best_field_weight":117,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":163,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":46},{"document":586,"highlight":599,"highlights":604,"text_match":160,"text_match_info":607},{"comment_count":46,"id":587,"is_sticky":46,"permalink":588,"podcastfilter":589,"post_author":590,"post_content":591,"post_date":592,"post_excerpt":52,"post_id":587,"post_modified":593,"post_thumbnail":594,"post_title":595,"post_type":285,"sort_by_date":596,"tag_links":597,"tags":598},"44580","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-24-novembre/",[241],"macerie su macerie","Politiche di attuazione della sicurezza urbana, lo sciopero dei dipendenti di Amazon e alcune considerazioni sul Nuovo Welfare privatistico.\r\n\r\nIl futuro è - ahinoi - già qui da un pezzo.\r\n\r\nDecoro urbano e forme di repressione sul campo\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/24-novembre-decoro-urbano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAmazon tra scioperi e innovazione\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/24-novembre-amazon.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPrimo e Secondo Welfare\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/24-novembre-secondo-welfare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracklist puntata\r\n\r\n1 - Algiers, Blood, dall'album Algiers, 2015\r\n\r\n2 - Algiers, Iron Utility Pretext, dall'album Algiers, 2015\r\n\r\n3 - Interpol, Rest My Chemistry, dall'album Our Love To Admire, 2007\r\n\r\n4 - The Jesus And The Mary Chain, Head On, dall'album Automatic, 1989\r\n\r\n5 - Claudio Lolli, Borghesia, dall'album Aspettando Godot, 1972\r\n\r\n6 - The Flaming Lips, Girgerale Afternoon, dall'album Hit To Death in the Future Head, 1992","26 Novembre 2017","2018-10-17 23:05:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/amazondrone-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 24 novembre 2017. 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Eh già, che diavolo di dischi sono mai questi??? elettronica mutante come non la si sentiva da un po', collaborazioni che dire improbabili è usare un eufemismo. il dubstep che ormai assomiglia più ad un demone malato tra sun-ra e la santeria breakkata. Ma certa roba, cari dj, ma la ascoltate??? Impossibile farsi aggiornare dagli addetti ai lavori, troppe volte ho commesso l'errore di farmi condire la zuppa. Le mode si sa, sono croce e delizia. A me piacciono gusti forti e se possibile meticci. per cui, se volete farvi una festa alla mia salute, procuratevi gli ingredienti sottostanti per un cocktailparty dell'ultimo dell'anno. E attenzione....non mescolate!\r\nCon la severa benedizione di quel vecchio di Simon Reynolds.....\r\n\r\nJames Holden - The Inheritors [Border Community 2013]\r\nMeine Gut! berlino incontra detroit in uno studio basic channel dove i macchinari sono arrugginiti, polverosi e i suoni una miscela tra Muslimgauze e Kode9 in missione su un pianeta sconosciuto. Se volete strippare davvero lasciate perdere le imitazioni. questo è il now sound!\r\n\r\nSteve Hillage & System 7 - Hinotori [G-Wave 2013]\r\nSi avete letto bene. Il sorridente fricchettone sbarcato da un ufo sulla verde Canterbury si risiede per l'ennesima volta dietro al banco mixer. Ad accompagnarlo nel viaggio verso la stratosfera la compagna di una vita, Miquette Giraudy e i ROVO. Si i Rovo, la più ineffabilmente techno tra le creature biomutanti del rock nipponico, mollemente adagiati su un seggiolino spaziale, si fanno scata-flashare nello spazio techno da Hillage che se li spupazza per bene. Se amate Moroder ma non potete stare senza la Yellow Magic Orchestra, benvenuti, questa è la techno del 3000 e naturalmente, a Taiwan già la s-ballano\r\n\r\nOmar Souleyman - Wenu Wenu [Ribbon Music 2013]\r\nSouleyman canta in 3 lingue: curdo, turco e arabo. Per convincervi che questa versione arabic-dabke è vera techno potrei dirvi che Kieran Hebdan - aka Four Tet - ha messo a disposizione del baffuto siriano uno studio vero. Su questo disco ho già detto tutto e di più. Il Dabke incontra la techno. Come dire kebab, fish&chips, MDMA = arabic love trance.\r\n\r\nAa.Vv - Livity Sound [Livity 2013]\r\nA Bristol ne hanno viste di tutti i colori se parliamo di club. Ed è per questo che nell'aria deve esserci qualcosa di drogato che li spinge sempre un poco oltre. Una terza via al dancefloor che si fa tribalista, afrocentrica e per niente soul. La cultura industriale inglese si fonde dolcemente come metallo in un bagno psichico che vi lascerà, così, come me ora, stupidamente interdetti.\r\nNon attraversate questa foresta da soli. Tenete per mano un'amata o un amato, fatelo/a girare. All'alba non ricorderete più nulla.\r\n\r\npiù una scelta back in the days:\r\nThe Justified Ancients of Mummu - All you Need is Love [The sound of music - tape 1987]\r\nBolle e vapori dalla fucina di Bill Drummond via la lettura insistita di \"The illuminatus\". Per spiegare tutto ciò di cui sopra è necessario partire dalla fondazione. Se mai c'è stato un punto di collegamento tra il dada e la techno eccolo: l'uso smodato di sampling diventa un'arma residentsiana. E questi baldi giovani ridefiniranno di lì a breve lo spazio-tempo dei nuovi clubbers inglesi con il nom de plume di KLF. Dall'Helter Skelter a Castlemorton fino ai capannoni okkupati, la rave music più intelligente che si potesse che durò lo spazio di una notte, scintillando a suo modo tra AIDS, lotta all'aparheid, razzismo tacheriano e la new summer of love del 92. Oceanico!\r\n\r\nTRIPS UND TRAUME!\r\n\r\n \r\n\r\n ","16 Dicembre 2013","2018-10-17 22:10:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/12/ingorbachevwetrust-200x110.jpg","Trasformare casa propria in un club",1387196028,[],[],{"post_content":622},{"matched_tokens":623,"snippet":624,"value":625},[154],"routine in completo relax. Eh \u003Cmark>già\u003C/mark>, che diavolo di dischi sono","Fuori: \"Cristo santo che cos'è questo rumore insopportabile? ora vado e gli sparo nelle casse\"Dentro: \"sono strafatta, questa musica mi sta facendo impazzire, ne voglio ancora, ancoraaaa...\"\r\n\r\nCronache da un abisso domestico, caldo ed accogliente, trasformato, per l'occasione in un labirinto beat dove sfogare via la routine in completo relax. 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