","BOGOTA': Vertice dell'Gruppo dell'Aia contro il genocidio in Palestina","post",1752853752,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/francesca-albanese/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-gaza/","http://radioblackout.org/tag/gruppo-dellaia/","http://radioblackout.org/tag/sudafrica/",[19,15,25,21,23,17],{"post_content":59,"post_title":65,"tags":69},{"matched_tokens":60,"snippet":63,"value":64},[61,62],"Gruppo","dell’Aia","la Conferenza d’Emergenza convocata dal \u003Cmark>Gruppo\u003C/mark> \u003Cmark>dell’Aia\u003C/mark>, nato a gennaio 2025, con","Più di trenta paesi si sono riuniti a Bogotà il 15 e il 16 luglio per la Conferenza d’Emergenza convocata dal \u003Cmark>Gruppo\u003C/mark> \u003Cmark>dell’Aia\u003C/mark>, nato a gennaio 2025, con l’obiettivo di fermare il genocidio in corso a Gaza. 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In concomitanza con il vertice si è vista larga mobilitazione sociale a partire da presidi, finanche a mobilitazioni, durante l'intera giornata.\r\nLa conferenza ha visto la partecipazione di stati del Sud Globale come Algeria, Brasile, Cina, Indonesia, Qatar, Spagna e molti altri, insieme a rappresentanti della società civile palestinese e relatori delle Nazioni Unite. \r\nIn particolare ha presenziato Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, che è stata di recente colpita da sanzioni da parte degli Stati Uniti, per la sua condanna al sistema economico che sorregge l'operato di Israele.\r\nProprio questo sistema economico è l'obiettivo del boicottaggio dei paesi del \u003Cmark>Gruppo\u003C/mark> \u003Cmark>dell'Aia\u003C/mark> che intendono strutturare il loro operato portando a compimento gli ordini di cattura internazioanale per Netanhyau e Gallant, praticando l'embargo di armi e combustibili e il blocco di navi cargo legate al traffico di armi o materiali di dual-use per Israele.\r\nNell'ultimo giorno della conferenza è stata poi dichiarata da Petro, presidente della Colombia, l'intenzione di uscire dalla Nato. La Colombia rimaneva infatti l'unico paese latino-americano ancora facente parte della compagine militare.\r\n\r\nIl ruolo di capofila di Sudafrica e Colombia si può rintracciare nella storia dei due paesi, dall'apartheid sudafricana fino al recente che hanno ricoperto le forze militari israeliane, in connivenza con il paramilitarismo colombiano, nelle violenze alle orgnizzazioni sociali indigene e politiche di sinistra.\r\nNe parliamo con Alioscia Castronovo, giornalista di Dinamopress, che ha seguito i due giorni di vertice da Bogotà:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/VerticeGruppoAiaBogotà.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":68},[67],"dell'Aia","BOGOTA': Vertice dell'Gruppo \u003Cmark>dell'Aia\u003C/mark> contro il genocidio in Palestina",[70,72,74,76,78,81],{"matched_tokens":71,"snippet":19},[],{"matched_tokens":73,"snippet":15},[],{"matched_tokens":75,"snippet":25},[],{"matched_tokens":77,"snippet":21},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[61,67],"\u003Cmark>Gruppo\u003C/mark> \u003Cmark>dell'Aia\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":17},[],[84,90,93],{"field":26,"indices":85,"matched_tokens":87,"snippets":89},[86],4,[88],[61,67],[80],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":63,"value":64},"post_content",[61,62],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":68,"value":68},"post_title",[67],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":100,"num_tokens_dropped":37,"score":101,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":37},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",2,6646,{"collection_name":48,"first_q":23,"per_page":29,"q":23},{"facet_counts":106,"found":147,"hits":148,"out_of":370,"page":14,"request_params":371,"search_cutoff":27,"search_time_ms":372},[107,123],{"counts":108,"field_name":120,"sampled":27,"stats":121},[109,112,114,116,118],{"count":110,"highlighted":111,"value":111},7,"anarres",{"count":102,"highlighted":113,"value":113},"Bello come una prigione che brucia",{"count":14,"highlighted":115,"value":115},"19e59",{"count":14,"highlighted":117,"value":117},"RADIO KALAKUTA",{"count":14,"highlighted":119,"value":119},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":122},5,{"counts":124,"field_name":26,"sampled":27,"stats":145},[125,127,129,131,133,135,137,139,141,143],{"count":102,"highlighted":126,"value":126},"repressione",{"count":102,"highlighted":128,"value":128},"sorveglianza",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"crainz",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"salvadori",{"count":14,"highlighted":134,"value":134},"stalinismo",{"count":14,"highlighted":136,"value":136},"senzatetto",{"count":14,"highlighted":138,"value":138},"giovane italia",{"count":14,"highlighted":140,"value":140},"destra sociale",{"count":14,"highlighted":142,"value":142},"sante pollastro",{"count":14,"highlighted":144,"value":144},"occupazione fascista",{"total_values":146},67,14,[149,196,240,262,323,345],{"document":150,"highlight":182,"highlights":189,"text_match":192,"text_match_info":193},{"comment_count":37,"id":151,"is_sticky":37,"permalink":152,"podcastfilter":153,"post_author":40,"post_content":154,"post_date":155,"post_excerpt":43,"post_id":151,"post_modified":156,"post_thumbnail":157,"post_title":158,"post_type":159,"sort_by_date":160,"tag_links":161,"tags":172},"45029","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-22-dicembre-rojava-tra-luci-ed-ombre-brand-feminism-il-gioco-delloca-in-catalogna-benetton-e-la-repressione-della-resistenza-mapuche/",[111],"Abbiamo fatto un nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Ieri le elezioni hanno riconsegnato la Catalogna ai tre partiti indipendentisti, che, uniti, hanno più della metà dei seggi.\r\nSi torna quindi al punto di partenza. Con qualche significativa variante: i ministri della Generalitad sciolta d’imperio dal governo spagnolo incassano il risultato elettorale ma sono in esilio o in carcere, per aver dichiarato l’indipendenza del paese dallo stato spagnolo.\r\nCosa accadrà? 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i principali fattori che generano il sovraffollamento sono la brutalizzazione della società e l’approccio pancarcerario.\r\n\r\nParallelamente la punizione riscopre il suo valore spettacolare: un’inversione di tendenza rispetto al processo di invisibilizzazione dei supplizi descritto da Foucault.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BCUPCB_processi-tortura-celle-container.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nREPRESSIONE ALGORITMICA IN UK\r\n\r\nIniziamo ad affrontare tre importanti articoli pubblicati da Statewatch.org sull’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per scopi predittivi, decisionali e di valutazione del rischio individuale (Risk Assessment Tools).\r\n\r\nGli ambiti applicativi presi in considerazione sono la pericolosità sociale e il rischio di recidiva per persone detenute (che approfondiremo in una prossima puntata), la predisposizione a commettere omicidi, l’automazione decisionale in ambito repressivo.\r\n\r\nUn audio introduttivo da parte di Chris di Statewatch sull’inchiesta riguardante la predizione algoritmica della propensione a commettere omicidi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BCUPCB_chris-statewatch-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL’analisi di queste politiche, la narrazione sulla neutralità tecnologica che le contraddistingue, il ruolo delle AI decisionali e il loro normalizzarsi in ambito militare e repressivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BCUPCB_ai-predittive-uk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCASO PARAGON E INDOTTO DEGLI SPYWARE\r\n\r\nGraphite è un potente spyware prodotto da un’azienda israeliana, Paragon Solutions, nata all’interno dell’incubazione militare-sionista di start-up tecnologiche e successivamente acquistata da una società di investimento statunitense attiva nel settore difesa, AE Industrial Partners.\r\n\r\nA partire dal 31 gennaio 2025 è emerso l’utilizzo di Graphite di per spiare membri della ONG Mediterranea e – almeno - un giornalista italiano.\r\n\r\nDopo una fase di imbarazzante tentennamento, il Governo – per voce del Sottosegretario di Stato Mantovano – ha sostanzialmente ammesso l’infiltrazione dei dispositivi del personale di un gruppo che si occupa di salvataggi in mare, ma continua negare la propria responsabilità per quanto riguarda il direttore di Fanpage (testata online rea di aver pubblicato un’inchiesta sulla natura esplicitamente neofascista dell’ala giovanile di Fratelli d’Italia).\r\n\r\nRipercorriamo alcune tappe di questa vicenda e osserviamo come questo caso si inserisca all’interno dell’economia italiana degli spyware e delle spinte politiche per la sua normalizzazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BCUPCB_paragon-politica-indotto-spy.mp3\"][/audio]","15 Aprile 2025","2025-04-15 08:36:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/bucpcb_no-tortura-200x110.jpg","TORTURA E POSTI GABBIA - REPRESSIONE ALGORITMICA IN UK - PARAGON E MERCATO SPYWARE",1744706182,[209,210,211,212,213,214,215,216,217,218],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/economia-della-repressione/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/paragon/","http://radioblackout.org/tag/reato-tortura/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/spyware/","http://radioblackout.org/tag/suicidi-in-carcere/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[220,221,222,223,224,126,128,225,226,227],"carcere","economia della repressione","intelligenza artificiale","paragon","reato tortura","spyware","suicidi in carcere","tortura",{"post_content":229},{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":232},[186],"dispositivi del personale di un \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> che si occupa di salvataggi","Estratti dalla puntata del 14 aprile 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nPROCESSI PER TORTURA E NUOVI POSTI GABBIA\r\n\r\nOsserviamo l’andamento di due processi per tortura in Italia: a San Gimignano l’accusa è stata confermata anche in Appello, mentre a Reggio Emilia è stato stabilito – in primo grado – come incappucciare un uomo con una federa, denudarlo e pestarlo in una cella di isolamento non siano condotte sufficientemente gravi per configurare tale imputazione.\r\n\r\nIntanto il Ministero della Giustizia apre un bando per la realizzazione di celle-container come soluzione per il sovraffollamento, una condizione strumentalmente e conformisticamente imputata come la principale causa dei suicidi nelle carceri.\r\n\r\nLe galere italiane sono stracolme, ma la crescita della popolazione detenuta non è un problema architettonico, bensì un fenomeno ingegnerizzato a livello normativo: il numero di persone incarcerate continua ad aumentare anche se non cresce la popolazione e diminuiscono i reati; 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Le manovre ai confini, le armi sempre più potenti messe in campo potrebbero portare ad accelerazioni sempre più violente.\r\nSullo sfondo la crisi alimentare che rischia di innescare nuovi violentissimi conflitti, soprattutto in Africa, dove le truppe tricolori sono sempre più impegnate.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nIl 2 giugno un lungo serpentone si è dipanato tra la Pineta e i campi coltivati a Coltano, piccolo borgo alle porte di Pisa, dove il governo ha deciso di costruire una nuova caserma per i carabinieri, che accoglierà i parà del Tuscania, il Gis e le unità cinofile, il tutto in una cornice green, e ampi finanziamenti pubblici.\r\nIl rifiuto della popolazione di trasformare il proprio paesino in un hub militare, l’ennesimo nell’area tra Pisa e Livorno, ha innescato un percorso che ha portato alla ampia convergenza che ha dato vita al corteo del 2 giugno. 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Fuori c’era un folto gruppo di contestatori che ribadivano il no alla base ovunque fosse costruita.\r\nCe ne ha parlato Dario del coordinamento livornese contro le missioni militari all’estero\r\n\r\nI carabinieri in Ucraina\r\nDa giorni il personale della 2^ Brigata Mobile dell'Arma dei carabinieri che comprende i reparti speciali del Reggimento paracadutisti Tuscania e del GIS - Gruppo di intervento speciale è stato distaccato in Ucraina \" a difesa\" dell'ambasciata italiana a Kiev. \r\n\r\nA confermare la notizia, debitamente tenuta segreta sino ad oggi dal governo Draghi, il generale Nicola Conforti, vice capo del II° Reparto del Comando generale dei Carabinieri. \r\n\r\n\"In Ucraina i carabinieri garantiscono la sicurezza dell’ambasciata a Kiev e parteciperanno con gli specialisti del RIS alla task force europea presso la Corte penale internazionale dell’Aja, che indaga sui crimini di guerra\", ha spiegato il generale Conforti al Corriere della Sera. \r\n\r\nSempre secondo l'ufficiale il 6 maggio 2022 è stata firmata pure un’intesa tecnica di cooperazione in campo addestrativo con la Guardia Nazionale Messicana, forza di polizia a status militare istituita nel 2019. 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La NATO invoca l’immunità retroattiva per la strage provocata dai bombardamenti dell’alleanza in Bosnia al processo intentato dalle vittime civili che sta entrando nel vivo in questi giorni. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\nSabato 18 giugno\r\nDa Rimini a Saint-Imier.La nascita dell’anarchismo in Italia (1872-2022)\r\nGiornata di studi – Massenzatico, Cucine del Popolo, via Beethoven 78\r\n\r\nDomenica 19 giugno\r\nAviano contro la guerra e le sue basi\r\nCorteo antimilitarista promosso dal Coordinamento regionale libertario da Roveredo in Piano alla base USAF di Aviano, una delle principali basi aree statunitensi in Italia.\r\n\r\nLunedì 20 giugno\r\nVerso la giornata di informazione e lotta antimilitarista del 2 luglio a Torino\r\npunto info al mercato di piazza Foroni dalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 25 giugno\r\nAssemblea antimilitarista a Livorno\r\nc/o ex caserma, via Adriana 16 ore 10,30\r\n\r\nGiovedì 30 giugno\r\nVerso la giornata di informazione e lotta antimilitarista del 2 luglio a Torino\r\npunto info al mercato di corso Racconigi dalle ore 10,30\r\n\r\nSabato due luglio\r\nNo alla guerra e a chi la arma\r\nNo alla Città dell’aerospazio! 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[259],{"field":91,"matched_tokens":260,"snippet":256,"value":257},[186],{"best_field_score":238,"best_field_weight":147,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":37,"score":239,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":102},{"document":263,"highlight":311,"highlights":316,"text_match":319,"text_match_info":320},{"comment_count":37,"id":264,"is_sticky":37,"permalink":265,"podcastfilter":266,"post_author":201,"post_content":267,"post_date":268,"post_excerpt":43,"post_id":264,"post_modified":269,"post_thumbnail":270,"post_title":271,"post_type":159,"sort_by_date":272,"tag_links":273,"tags":292},"98931","http://radioblackout.org/podcast/intervista-palestine-action-nato-e-dual-use-palantir-e-nucleare/",[113],"Estratti dalla puntata del 30 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nUK: PALESTINE ACTION E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO\r\n\r\n23 giugno 2025 - Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l'organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n\r\n/ / / Palestine Action è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con un sito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro Palestine Action, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di Palestine Action ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: Palestine Action è un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche nazionali (dal militare, al repressivo, allo scientifico) per arrivare ad affrontare l’accordo raggiunto sul 5% del PIL da destinare alla “difesa”.\r\n\r\nIn base alla stesura definitiva, questa quota si compone di un 3,5% destinato alle spese militari e un 1,5% alla “messa in sicurezza”; se gli investimenti in armi e arruolamento sono espliciti nella loro funzione, quelli in ambito civile rischiano di produrre una trasformazione molto più subdola e profonda.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_NATO-DualUse.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPALANTIR E THE NUCLEAR COMPANY\r\n\r\nPalantir ha recentemente inaugurato una partnership con The Nuclear Company per lo sviluppo di un sistema (NOS - Nuclear Operating System) basato sulla sua AI aziendale (Foundry) per ottimizzare e facilitare la proliferazione di centrali nucleari negli USA.\r\n\r\nIl colosso della sorveglianza e dell’intelligence accumula potere strutturale e muove un nuovo passo verso la realizzazione del “Governo Palantir”:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_Palantir_nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBREVI\r\n\r\nSe il DefenseTech Summit di Tel Aviv (dicembre 2024) aveva segnato il “debutto in società” dei colossi tecnologici nel mondo della guerra, lo AI Expo di Washington (giugno 2025) ne ha consolidato e normalizzato la relazione: con il logo di Google a fianco di quello di Palantir, tra workshop sul “regime change” e stand dell’esercito ucraino. Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo","3 Luglio 2025","2025-07-03 16:33:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_palestineaction-palantir-nato-200x110.jpg","Intervista Palestine Action - NATO e Dual Use - Palantir e nucleare",1751560385,[274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287,214,288,289,215,290,291],"http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/dual-use/","http://radioblackout.org/tag/eric-schmidt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/google/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/palestine-action/","http://radioblackout.org/tag/rhombus/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[293,294,295,296,297,298,299,300,301,302,303,304,305,306,126,307,308,128,309,310],"azione diretta","biometria","dual use","eric schmidt","Gaza","google","guerra","ice","industria bellica","nato","nucleare","Palantir","palestina","Palestine action","rhombus","riconoscimento facciale","terrorismo","war on migrants",{"post_content":312},{"matched_tokens":313,"snippet":314,"value":315},[186],"proprio il pedigree di un \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva","Estratti dalla puntata del 30 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nUK: PALESTINE ACTION E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO\r\n\r\n23 giugno 2025 - Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l'organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n\r\n/ / / Palestine Action è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con un sito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro Palestine Action, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di Palestine Action ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: Palestine Action è un \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche nazionali (dal militare, al repressivo, allo scientifico) per arrivare ad affrontare l’accordo raggiunto sul 5% del PIL da destinare alla “difesa”.\r\n\r\nIn base alla stesura definitiva, questa quota si compone di un 3,5% destinato alle spese militari e un 1,5% alla “messa in sicurezza”; 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Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. 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E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[342],{"field":91,"matched_tokens":343,"snippet":339,"value":340},[185],{"best_field_score":321,"best_field_weight":147,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":37,"score":322,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":100},{"document":346,"highlight":361,"highlights":366,"text_match":319,"text_match_info":369},{"comment_count":37,"id":347,"is_sticky":37,"permalink":348,"podcastfilter":349,"post_author":350,"post_content":351,"post_date":352,"post_excerpt":43,"post_id":347,"post_modified":353,"post_thumbnail":354,"post_title":355,"post_type":159,"sort_by_date":356,"tag_links":357,"tags":359},"87813","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-07-03-2024-haiti-continua-a-scontare-il-peccato-originale-di-essere-stata-la-prima-repubblica-nera-della-storia-ecuador-schiavitu-nel-xxi-secolo-il-caso-furukawa/",[119],"radiokalakuta","Bastioni di Orione approfondisce la situazione ad Haiti con Roberto Codazzi autore di \"Haiti il terremoto senza fine\". La situazione dell'isola caraibica è sempre piu' caotica ,il primo ministro Henry si trova bloccato nella RepubblicaDominicana e non riesce a rientrare nel paese,le bande armate che si sono coalizzate nel gruppo G9 guidato dall'ex poliziotto Jimmy Chérizier, detto Babrecue, hanno il controllo della capitale ed hanno assaltato le carceri liberando i detenuti ,migliaia di cittadini haitiani sono in fuga dagli scontri ,in meno di due settimane diverse istituzioni statali sono state attaccate dalle bande, che sempre più coordinano le loro azioni e scelgono obiettivi un tempo impensabili come la banca centrale.\r\n\r\nIl governo è totalmente delegittimato ,si parla di un intervento di militari kenyoti per presidiare gli obiettivi sensibili mentre le infrastrutture e l'economia sono al collasso , l'isola sconta le arretratezze dovute a decenni di governi autoritari ,invasioni militari straniere,politiche commerciali aggressive da parte degli Stati Uniti che hanno depauperato l'agricoltura locale, il debito imposto dai francesi al momento dell'indipendenza ,rovinosi eventi naturali quali il terremoto del 2010 ,una sorta di espiazione per il peccato originale della ribellione che portò gli schiavi di origine africana dell'isola a proclamare la prima repubblica nera nel 1804 .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BASTIONI-07032024-HAITI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Davide Matrone raccontiamo della vicenda della Furukawa plantaciones in Ecuador che costituisce in caso di vera e propria schiavitù nel XXI secolo ,come emerso dalle denunce di lavoratori che hanno condotto una campagna di denuncia che ha portato all'incriminazione di alcuni dirigenti della multinazionale.\r\n\r\nLa multinazionale Furukawa Plantaciones C.A funziona in Ecuador dal 1963 con sede principale nella città di Santo Domingo ubicata nella zona sub-tropicale del paese. In Ecuador la multinazionale giapponese dispone di 32 stabilimenti che occupano approssimativamente un territorio pari a 2.300 ettari nelle regioni di Esmeraldas, Los Rios e la già menzionata Santo Domingo de los Tsachilas. L’impresa si occupa in particolare di lavorare l’abacà, conosciuta volgarmente con il nome di canapa di Manila. L’Ecuador è il secondo paese al mondo con il più alto tasso di produzione di questo materiale naturale. È secondo solo alle Filippine. In Ecuador ci sono centinaia di afrodiscendenti costretti alla schiavitù all’interno degli stabilimenti dell’impresa Furukawa Plantaciones C.A dell’Ecuador e sussiste un quadro disumano di sfruttamento della mano d’opera e pura schiavitù , i circa 200 operai afrodiscendenti, contadini e analfabeti lavorano nelle istallazioni in condizioni disumane con interminabili giorni di lavoro, bassissimi salari, senza contratti e nessun beneficio di legge come contributi e previdenza sociale. Per non parlare del diritto allo sciopero e di reclamo verso l’azienda. Quest’ultima, secondo testimonianze dei lavoratori, non somministra nemmeno gli strumenti adeguati e necessari per la lavorazione dell’abacà generando negli anni mutilazioni corporali agli operai delle fabbriche.\r\n\r\nDopo le denunce dei lavoratori e in seguito ad una campagna di mobilitazione le autorità governative hanno realizzato una serie di sopralluoghi ed hanno potuto verificare le inadempienze gravi della multinazionale in termini di: sfruttamento del lavoro, sfruttamento minorile del lavoro, forme di schiavitù, contributi non pagati, violazione dei diritti umani, mancanza della previdenza sociale, assenza dei servizi basici. A questo si aggiungono le malattie croniche che presentano i lavoratori e le condizioni di estrema povertà in cui versano.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BASTIONI-07032024-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Marzo 2024","2024-03-08 18:27:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 07/03/2024-HAITI CONTINUA A SCONTARE IL PECCATO ORIGINALE DI ESSERE STATA LA PRIMA REPUBBLICA NERA DELLA STORIA-ECUADOR SCHIAVITU' NEL XXI SECOLO IL CASO FURUKAWA.",1709922239,[358],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[360],"Bastioni di Orione",{"post_content":362},{"matched_tokens":363,"snippet":364,"value":365},[186],"che si sono coalizzate nel \u003Cmark>gruppo\u003C/mark> G9 guidato dall'ex poliziotto Jimmy","Bastioni di Orione approfondisce la situazione ad Haiti con Roberto Codazzi autore di \"Haiti il terremoto senza fine\". 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