","TUNISIA, DEPORTAZIONI ARRESTI E MOTOVEDETTE.","post",1716214845,[52,53,54,55],"http://radioblackout.org/tag/aggressioni-a-migranti/","http://radioblackout.org/tag/guardia-nazionale-tunisina/","http://radioblackout.org/tag/saied/","http://radioblackout.org/tag/tunisia/",[24,26,18,15],{"post_content":58,"tags":65},{"matched_tokens":59,"snippet":63,"value":64},[60,61,62],"Guardia","nazionale","tunisina","del ministero dell'interno italiano alla \u003Cmark>Guardia\u003C/mark> \u003Cmark>nazionale\u003C/mark> \u003Cmark>tunisina\u003C/mark> che si è distinta ,al","Nell’ultima settimana la società civile \u003Cmark>tunisina\u003C/mark> ha denunciato la deportazione di 400 persone migranti e richiedenti asilo, confermata anche dal presidente Saied durante un consiglio \u003Cmark>nazionale\u003C/mark>. I rastrellamenti sono partiti dai campi allestiti nella capitale, due dei quali si trovano davanti alle sedi delle agenzie delle Nazioni Unite per i rifugiati e per le migrazioni; le persone sono state successivamente trasportate e abbandonate in zone desertiche al confine con l’Algeria e la Libia, prive di cibo e acqua. Saied ha fatto nuovamente riferimento ad un supposto piano di sostituzione etnica per giustificare la deportazione dei migranti , una dichiarazione in linea con la campagna razzista e xenofoba lanciata nel febbraio 2023 che ha dato il via a un'ondata di arresti e violenze contro le persone di origine sub-sahariana .\r\n\r\nContinuano le intimidazioni e minacce a danno di attivisti e organizzazioni della società civile: tra il 3 e il 6 maggio scorso sono stati registrati numerosi fermi e arresti arbitrari e l'avvocata e opinionista Sonia Dahmani è stata arrestata da uomini a volto coperto entrati all'interno della camera penale di Tunisi mentre erano in corso delle riprese del canale televisivo France24. Saied gode del pieno sostegno dell'Unione europea come dimostra il Memorandum della scorsa estate tra l’UE e la Tunisia, che prevede il finanziamento di 105 milioni di euro prevalentemente per il controllo della migrazione, le numerose visite della Presidente Meloni hanno consolidato il rapporto tra Tunisia e Italia finalizzato all'esternalizzazione delle frontiere e al controllo dei flussi di migranti.\r\n\r\nA questo scopo sono state cedute altre 6 motovedette da parte del ministero dell'interno italiano alla \u003Cmark>Guardia\u003C/mark> \u003Cmark>nazionale\u003C/mark> \u003Cmark>tunisina\u003C/mark> che si è distinta ,al pari della \u003Cmark>Guardia\u003C/mark> costiera libica, in comportamenti vessatori e brutali contro i migranti in mare.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Lorenzo Figoni di Actionaid\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/INFO-200524-TUNISIA.mp3\"][/audio]",[66,68,71,73],{"matched_tokens":67,"snippet":24},[],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[60,61,62],"\u003Cmark>Guardia\u003C/mark> \u003Cmark>nazionale\u003C/mark> \u003Cmark>tunisina\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":18},[],{"matched_tokens":74,"snippet":15},[],[76,81],{"field":27,"indices":77,"matched_tokens":78,"snippets":80},[17],[79],[60,61,62],[70],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":63,"value":64},"post_content",[60,61,62],1736172819517538300,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":88,"tokens_matched":89,"typo_prefix_score":38},"3315704398080",13,"1736172819517538410",3,{"document":91,"highlight":108,"highlights":114,"text_match":117,"text_match_info":118},{"cat_link":92,"category":93,"comment_count":38,"id":94,"is_sticky":38,"permalink":95,"post_author":41,"post_content":96,"post_date":97,"post_excerpt":98,"post_id":94,"post_modified":99,"post_thumbnail":100,"post_thumbnail_html":101,"post_title":102,"post_type":49,"sort_by_date":103,"tag_links":104,"tags":107},[35],[37],"89071","http://radioblackout.org/2024/04/linferno-dei-migranti-bloccati-in-tunisia/","La Tunisia è diventata nel corso degli anni uno dei principali punti di passaggio dei flussi migratori che si originano in Africa Occidentale (Camerun, Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Gambia, Mali, Burkina Faso, Togo ed altri) ed è proprio nelle vicinanze della sua capitale Tunisi che da quasi un anno i migranti che provano a partire da Tunisi vivono una condizione di ulteriore privazione di libertà, non potendo lasciare il paese se non rischiando la vita. Nel distretto di LAC 1, un conglomerato di residenze turistiche e palazzi moderni schiacciato tra il lato est dell’aeroporto Tunis Carthage e il mare, c'è un inferno a cielo aperto. Qui ci sono due uffici, uno dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), il cui servizio sono i cosiddetti “rimpatri volontari”, l’altro dell’organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Tutt'attorno, un accampamento di centinaia di persone divise in due parti: da un lato, quelle provenienti da paesi subsahariani; dall’altro, principalmente persone sudanesi. Le persone sono divise su base etnica e linguistica: le persone francofone (probabilmente subsahariane) vengono deportate verso l’Algeria, le altre - dallo scoppio della guerra in Sudan, in gran parte sudanesi - insieme a molte altre somale, eritree ed etiopi, vengono deportate invece verso la Libia. Dalle parole delle persone a Lac 1, questo è un posto in un cui si muore, com'è successo ad una ragazza a dicembre, di polmonite, perché le ambulanze non arrivano mai, nemmeno per emergenze che riguardano i bambini. Per molti altri, le violenze ricevute dalla guardia nazionale tunisina a seguito di intercettazioni in mare, sono causa di ferite che secondo le norme attuali emanate dal governo, non possono essere curate poiché nessuno, ad eccezione della Croce Rossa tunisina, può fornire assistenza medica. Molti di loro guardano con sgomento ai memorandum d’intesa che l’UE e l’Italia, dietro falsi obiettivi, continuano a ratificare con il governo di Kais Saied, perché ne discende lo stanziamento di denaro arriva direttamente nelle mani del sistema di polizia tunisino. Polizia che agisce senza alcun limite, dopo che nel 2021 il presidente ha proclamato lo stato di emergenza che lo ha portato ad attribuirsi pieni poteri politici. La solidarietà tra chi vive qui è assoluta, non avendo niente non possono fare altro che condividere tutto. Ad iniziare dalle informazioni, condivise su gruppi whatsapp o simili, ed è proprio grazie a questo tipo di gruppi che vengono raccolte molte notizie di quello che succede qui e lungo tutti i luoghi di stanziamento e trasferimento forzato.\r\n\r\nAbbiamo intervistato ai microfoni dell'informazione di radio blackout un compagno che si trova ora in Tunisia e che scrive dei reportage su questo argomento per http://Melting Pot\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Tunisia-LAC1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","23 Aprile 2024","","2024-04-23 18:34:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-1024x679.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-768x509.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h-1536x1018.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/4128056798_6e264cbb55_h.jpg 1545w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'inferno dei migranti bloccati in Tunisia",1713897287,[105,106,55],"http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/noborder/",[22,20,15],{"post_content":109},{"matched_tokens":110,"snippet":112,"value":113},[111,61,62],"guardia","altri, le violenze ricevute dalla \u003Cmark>guardia\u003C/mark> \u003Cmark>nazionale\u003C/mark> \u003Cmark>tunisina\u003C/mark> a seguito di intercettazioni in","La Tunisia è diventata nel corso degli anni uno dei principali punti di passaggio dei flussi migratori che si originano in Africa Occidentale (Camerun, Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Gambia, Mali, Burkina Faso, Togo ed altri) ed è proprio nelle vicinanze della sua capitale Tunisi che da quasi un anno i migranti che provano a partire da Tunisi vivono una condizione di ulteriore privazione di libertà, non potendo lasciare il paese se non rischiando la vita. 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