","Hong Kong, sguardo privilegiato su accordi indo-pacifici e laboratorio “patriottico”","post",1605831249,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/hong-kong/","http://radioblackout.org/tag/indo-pacifico/","http://radioblackout.org/tag/rcep/",[15,67,68],"indo-pacifico","Rcep",{"post_content":70,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"Hong","Kong","particolare per ridurre alla ragione \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>, manifestazioni sono state disperse, parlamentari","Mentre nel resto del mondo si cerca di uscire con dignità dall’epidemia la Cina ha avuto modo di convincere della propria affidabilità commerciale e come realizzatore di vie di comunicazione, di apertura di mercati e produzione-diffusione di merci, le clausole che consentono una provenienza tale dei beni esportati che i beni intermedi possono originare da uno qualunque dei sottoscrittori, al punto che al sistema messo in piedi – nell’assenza dell’America trumpiana – nello scacchiere pacifico hanno aderito tutti gli stati dell’Indo-pacifico a parte l’India, unico bottino statunitense per scelta di Modi dell’alleato potente più lontano e non confinante e perché si immagina come potenza equivalente a quella cinese.\r\n\r\nPersino Australia, Giappone e Corea del Sud hanno aderito al Regional Comprehensive Economic Partnership, che rappresenterebbe un terzo del pil mondiale; una volta a regime, tra due anni... ma ecco appunto le prime cautele. Per ora si tratta di un accordo appena ratificato e non si sa ancora come potrà dipanarsi questo flusso e cosa significa la semplificazione doganale e l’estensione a servizi, investimenti, e-commerce di quello che però non si configura solo come un libero scambio tradizionale, inserendosi nell’idea del multilateralismo abbandonata dalla politica aggressiva dei dazi suprematisti, che ha affossato il Tpp di Bush e Obama che poteva contrastare lo strapotere cinese sull’oceano. Se Biden probabilmente cercherà di ritessere la trama del vecchio Tpp, è un dato di fatto che ormai i firmatari del Rcep (che hanno lasciato comunque aperto l’uscio per un ingresso anche dell’India) sono tali che ne fanno un interlocutore imprescindibile per tutte le economie. Anche se non è ancora un’area regolamentata come l’Unione Europea, si propone come una potenza con cui bisogna fare i conti.\r\n\r\n\r\n\r\nL’oltraggio all’inno e la guerra tecnologica in funzione politica\r\n\r\nLeggi sempre più liberticide si impongono in particolare per ridurre alla ragione \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>, manifestazioni sono state disperse, parlamentari sospesi o autodimissionari; si è giunti a una calma apparente a HK, perché si è imposto il timore continentale. Una linea dura che intende sbarazzarsi dell’opposizione. La strategia è brutale e complessa nella sua elementare applicazione.\r\n\r\nSu entrambi gli argomenti abbiamo sentito da \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> Ilaria Maria Sala (sua la foto del luogo da cui si è tenuta la corrispondenza)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_19-Rcep-e-sospensione-libertà-a-HK.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[72,73],"\u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>, sguardo privilegiato su accordi indo-pacifici e laboratorio “patriottico”",[80,83,85],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[72,73],"\u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":67},[],{"matched_tokens":86,"snippet":68},[],[88,93,96],{"field":37,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[49],[91],[72,73],[82],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":78,"value":78},"post_title",[72,73],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":103,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":105,"highlight":131,"highlights":156,"text_match":99,"text_match_info":166},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":49,"id":108,"is_sticky":49,"permalink":109,"post_author":52,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":55,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":60,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":125},[46],[48],"61014","http://radioblackout.org/2020/05/hong-kong-la-legge-sulla-sicurezza-nazionale-scalda-le-piazze/","Ieri è stato ratificato dall'Assemblea nazionale del popolo (parlamento cinese) che la legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong sarà scritta a Pechino. Di fatto, questo pone fine all'autonomia di Hong Kong. La reazione della piazza non ha tardato ad arrivare, con manifestazioni selvagge per tutta la città, violentemente represse dalla polizia. Fuori dalle banche serpeggiano lunghe code di persone che vogliono cambiare i propri risparmi in dollari americani per paura dell'effetto economico di svalutazione.Nel frattempo, gli USA, attraverso la voce di Mike Pompeo, annunciano che la perdita di autonomia coinciderà con l'innalzamento dei dazi sugli scambi commerciali equivalenti a quelli con la Cina.Il 4 giugno ricorrerà l'anniversario dei fatti di piazza Tienanmen, in questa occasione sarà possibile vedere i manifestanti tornare in piazza e sfidare i divieti posti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con la giornalista Ilaria Maria Sala, ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/hong-kong.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","29 Maggio 2020","2020-05-29 12:26:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/img800-caos-a-hong-kong-le-ragioni-della-rivolta-145428-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"174\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/img800-caos-a-hong-kong-le-ragioni-della-rivolta-145428-300x174.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/img800-caos-a-hong-kong-le-ragioni-della-rivolta-145428-300x174.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/img800-caos-a-hong-kong-le-ragioni-della-rivolta-145428-768x445.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/img800-caos-a-hong-kong-le-ragioni-della-rivolta-145428.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Hong Kong: la legge sulla sicurezza nazionale scalda le piazze",1590755181,[118,119,63,120,121,122,123,124],"http://radioblackout.org/tag/blackout/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/manifestazioni/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/proteste/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[126,21,15,52,127,128,129,130],"blackout","manifestazioni","news","proteste","USA",{"post_content":132,"post_title":136,"tags":139},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[72,73],"legge sulla sicurezza nazionale di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> sarà scritta a Pechino. 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Oppure le distinzioni tra vecchi hongkonghesi (arrivati prima del 1997) e nuovi migranti economici e le implicazioni quasi \"razziste\"\r\n\r\nSemplicemente avviandosi nell'interpretazione degli avvenimenti con la guida di Gabriele Battaglia i vari aspetti di questa vicenda si cominciano a intrecciare tra loro e anche con fenomeni diversi apparentemente collaterali che complicano le questioni sul tappeto, fino a far emergere persino quella lotte di classe che sembrerebbe non essere centrale in questa contingenza.\r\n\r\nGli occhiali giusti per osservare Hong Kong","14 Settembre 2019","2019-09-14 12:12:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/HK_acab-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/HK_acab-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/HK_acab-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/HK_acab-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/HK_acab.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La complessità di osservare Hong Kong",1568463149,[181,119,182,183,63,184,185,186],"http://radioblackout.org/tag/carrie-lam/","http://radioblackout.org/tag/diritto-britannico/","http://radioblackout.org/tag/estradizioni/","http://radioblackout.org/tag/movimento/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-degli-ombrelli/","http://radioblackout.org/tag/too-little-too-late/",[34,21,188,189,15,190,191,192],"diritto britannico","estradizioni","movimento","rivolta degli ombrelli","too little too late",{"post_content":194,"post_title":198,"tags":201},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[72,73],"Gli occhiali giusti per osservare \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>","Sono molteplici le contraddizioni, gli sguardi deviati, le ricostruzioni proposte utilizzando parametri non adatti o culturalmente distanti da una realtà remota di cui si vorrebbero riportare i fatti, magari riconducendoli a stereotipi familiari.\r\n\r\nEcco, il bisogno invece di avere la percezione di comprendere un movimento che si sta ribellando in massa su parole d'ordine che si accavallano e si superano, andando oltre le risposte del potere cinese in una mobilitazione permanente che si compone di tanti impulsi e infinite anime, sedimentate negli anni fin da quelli del protettorato britannico, ancora vive e vivacizzate da emersioni carsiche: infatti andrebbe sviscerato anche il rapporto con la rivolta degli ombrelli del 2014 e il suo superamento.\r\n\r\nAbbiamo cercato di inquadrare con Gabriele Battaglia il momento storico, ripercorrendo passaggi epocali, analizzando il sistema elettorale, ma anche le istanze e i bisogni che confluiscono nel movimento nelle sue distinzioni, nel suo essere senza leader; le sue possibilità di sviluppo a fronte di punti impossibili che Pechino non concederà mai; ma anche implicazioni economiche e potenziali sviluppi di eventi come la proposta di acquisto della Borsa di Londra da parte di quella hongkonghese, che forse potrebbe venire dislocata gradualmente a Shenzen (causa o effetto del movimento?), o i patti tra tycoon locali e potere centrale cinese. 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L'ex protettorato che da 22 anni è stato restituito dal soggetto coloniale alla Cina ha mantenuto caratteristiche giuridiche trasparenti e di tutela delle libertà del cittadino di matrice occidentale e la sua magistratura ha mantenuto un codice riconducibile a quello britannico. E a questo ora guarda Pechino, allergico alle identità e difformità periferiche (gli uigury dello Xinjiang, per esempio), sollecitando dalle autorità locali delle modifiche: abbiamo chiesto a Ilaria Maria Sala, sinologa esperta e giornalista di \"Lettera22\", abituale corrispondente da Hong Kong, cosa si stia muovendo e quali sono i reali scopi della riforma della estradizione. E lo ha fatto consentendoci di entrare nell'ottica locale per poter comprendere realmente gli eventi senza ridurli a sintesi occidentali che possono travisare la realtà:\r\n\r\nDifesa della comunità hongkonghese dalla cinesizzazione?","15 Giugno 2019","2019-06-15 10:25:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/HK_million-march-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"182\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/HK_million-march-300x182.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/HK_million-march-300x182.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/HK_million-march.jpg 482w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Hong Kong, un paese due sistemi... uniformabili?",1560594051,[181,63,244,245],"http://radioblackout.org/tag/legco/","http://radioblackout.org/tag/xi-jin-ping/",[34,15,247,248],"Legco","Xi Jin Ping",{"post_content":250,"post_title":254,"tags":257},{"matched_tokens":251,"snippet":252,"value":253},[72,73],"Movimento per le vie di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> senza leader e con un'attenzione","Riappare il Movimento per le vie di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> senza leader e con un'attenzione estrema a non cadere nelle maglie della repressione: ha fatto scalpore vedere un milione di persone sabato 8 giugno sfilare, numeri imponenti per l'isola città a statuto speciale, forse la più cosmopolita al mondo, proprio perché costituita da persone confluite lì sfuggendo al controllo politico dei vari regimi da cui erano in fuga. 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Una mobilitazione capace di portare in piazza anche centinaia di migliaia di persone con le parole semplici di “libertà, diritti e democrazia” a farla da padrone.\r\nIl movimento, originariamente composto da professori e studenti, potrebbe presto estendersi ai lavoratori portuali e altri pezzi dell'ex-colonia britannica. Ma le possibilità di vittoria sono assai poco probabili e possono al più giungere ad una dimissione dell'attuale executive chief (si noti la definizione dell'autorità politica come \"amministratore delegato\"). La repressione di Pechino ha per ora scelto una declinazione soft (inadeguati e orientalistici i paragoni con piazza Tienanmen), ritirando le truppe anti-sommossa dopo l'utilizzo di decine di gas Cs e spray-pepper (dov'è la differenza con la governance occidentale?).\r\nMa i poteri forti - che nella città-stato sono soprattutto finanziari, essendo Hong Kong il principale hub di ingresso del capitale internazionale in Cina - non osano attaccare direttamente il governo della Repubblica Popolare. \"Il capitale sta con il Pcc\" commenta, ironico ma efficace, Simone Pieranni dalle pagine del Manifesto. La stessa prudenza è fatta propria dall'establishment britannico (che con la Cina ha contrattato la transizione dell'ex-colonia) mentre verrà certamente utilizzata da Obama per continuare la spinta aggressiva verso Oriente.\r\nDopo le primavere siriane e Maidan, Occupy Central..?\r\nCerto la Cina non è la Siria e Hong Kong non è l'Ucraina....\r\nNe abbiamo parlato con Simone Pieranni, collaboratore de Il Manifesto e di China Files\r\noccupy_hongkong","30 Settembre 2014","2014-11-03 22:54:10","Hong Kong: dinamiche e composizione di 'Occupy Central'",1412086384,[119,63,290],"http://radioblackout.org/tag/occupy-central/",[21,15,292],"Occupy Central",{"post_content":294,"post_title":298,"tags":301},{"matched_tokens":295,"snippet":296,"value":297},[72,73],"e le piazze centrali di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> sono attraversate dalle proteste e","Da quattro giorni le strade e le piazze centrali di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> sono attraversate dalle proteste e le occupazioni di un movimento spiccatamente politico e anti-cinese che incubava da due anni e che esplode solo ora come querelle sulle elezioni del 2017 e la mancata estensione del suffragio universale, a partire soprattutto dalle dichiarazioni di Pechino per cui solo i “candidati che amano la Cina sono eleggibili”.\r\nDa qui si rilancia una mobilitazione fortissima, che si era data dei passaggi già in precedenza per costruire una narrazione contro “ogni coercizione di Pechino”. Una mobilitazione capace di portare in piazza anche centinaia di migliaia di persone con le parole semplici di “libertà, diritti e democrazia” a farla da padrone.\r\nIl movimento, originariamente composto da professori e studenti, potrebbe presto estendersi ai lavoratori portuali e altri pezzi dell'ex-colonia britannica. Ma le possibilità di vittoria sono assai poco probabili e possono al più giungere ad una dimissione dell'attuale executive chief (si noti la definizione dell'autorità politica come \"amministratore delegato\"). La repressione di Pechino ha per ora scelto una declinazione soft (inadeguati e orientalistici i paragoni con piazza Tienanmen), ritirando le truppe anti-sommossa dopo l'utilizzo di decine di gas Cs e spray-pepper (dov'è la differenza con la governance occidentale?).\r\nMa i poteri forti - che nella città-stato sono soprattutto finanziari, essendo \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> il principale hub di ingresso del capitale internazionale in Cina - non osano attaccare direttamente il governo della Repubblica Popolare. \"Il capitale sta con il Pcc\" commenta, ironico ma efficace, Simone Pieranni dalle pagine del Manifesto. 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Nel 2021, per la prima volta le Due sessioni delle sedute plenarie del Cpcp e dell'Anp coincidono con il piano quinquennale. Durante le Due sessioni è stato sancito il 14° piano quinquennale per fornire una direzione generale e una grande strategia: abituatevi alla prosopopea del linguaggio da comitato centrale. La guida fornita servirà a definire le principali responsabilità in ambito economico e sociale per il periodo in questione. In totale sono stati 20 gli indicatori specificati per lo sviluppo socioeconomico. Tra questi, per la prima volta, non è stato inserito un obiettivo quinquennale per il pil specifico: infatti ogni anno la Cina definirà un target in base alle circostanze. Si è definitivamente annessa Hong Kong con riforma delle elezioni e adozione della formula patriottica per chi si propone come amministratore della ex colonia britannica... poi passeranno ad annettersi Taiwan entro 6 anni. Lo sguardo all'interno rivela attenzione per la bolla immobiliare, virando verso le tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale, che caratterizzeranno il business dopo il 2035, traguardo specificato dalle strategie, che comprendono lo Yuen digitale – oltre al bitcoin –, nonostante il danno ambientale procurato dal processamento di tutte le transazioni di monete virtuali: zone speciali sperimentali per monitorare eventuali rischi sistemici. E intanto il passaporto vaccinale è ormai realtà... digitale. E questo ci porta ad affrontare il duello tra i ghiacci con gli Usa, tra dazi e genocidi dei soliti uiguri, che non tralasciamo mai di nominare ogni settimana.\r\nUna curiosità di un ascoltatore ci porta a inserire una divagazione sulla tortura di animali per \"incredibili credenze medico-psicopatiche\"... e superstizioni afrodisiache. 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Solidarietà senza confini\r\nPresidio al Balon\r\nore 10,30/13,30\r\n\r\n20, 21, 22 settembre\r\nFirenze\r\nVetrina dell’editoria anarchica e libertaria\r\nalla sala di via De Andrè 3\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì (in agosto siamo in vacanza) dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[457,459],{"matched_tokens":458,"snippet":450,"value":450},[],{"matched_tokens":460,"snippet":82,"value":82},[72,73],[462,468],{"field":37,"indices":463,"matched_tokens":464,"snippets":466,"values":467},[269],[465],[72,73],[82],[82],{"field":97,"matched_tokens":469,"snippet":454,"value":455},[72,73],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":385,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":49},{"document":472,"highlight":497,"highlights":502,"text_match":505,"text_match_info":506},{"comment_count":49,"id":473,"is_sticky":49,"permalink":474,"podcastfilter":475,"post_author":476,"post_content":477,"post_date":478,"post_excerpt":55,"post_id":473,"post_modified":479,"post_thumbnail":480,"post_title":481,"post_type":445,"sort_by_date":482,"tag_links":483,"tags":491},"98704","http://radioblackout.org/podcast/l-a-riots-ice-come-milizia-politica-scontri-nella-smart-city/",[393],"bellocome","Estratto dalla puntata del 23 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante l’attacco statunitense contro l’Iran abbia scalzato le rivolte contro le deportazioni di massa dalle prime pagine dei media americani, il livello di scontro resta alto tanto nelle strade quanto a livello istituzionale.\r\n\r\nTrump celebra “the Big Win”, in quanto una corte federale ha avallato la sua scelta di porre sotto il proprio controllo 4000 soldati della Guardia Nazionale Californiana e oltre 700 marines da schierare nelle strade di Los Angeles.\r\n\r\nCercheremo di osservare il ruolo di alcune figure chiave, come Kristi Noem, direttrice del DHS (Dipartimento per la Sicurezza Nazionale), artefice dell’organizzazione del dispositivo interforze e promotrice della svolta reazionaria che questo incarna militarmente e politicamente, così come le funzioni di polizia politica operate dall’ICE, un’agenzia che rastrella e deporta – non solo persone – ma anche idee dissidenti... e che ora vuole impedire i sopralluoghi parlamentari nei propri centri detentivi.\r\n\r\nNella puntata precedente abbiamo raccontato di Palantir e di alcuni sistemi d’arma non-letali utilizzati contro i manifestanti, ma una rivolta portata avanti in una Smart City come Los Angeles deve tenere conto anche dell’ambiente sorvegliante: motivo per cui sono stati dati alle fiamme diversi veicoli autonomi Waymo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_LA-riots-ICE-Waymo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSu riot nella Smart City rimandiamo anche a una vecchia puntata in cui si parlava delle sommosse a Hong Kong e le relative contromisure messe in atto dai manifestanti:\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/bello-come-una-prigione-che-brucia-16-9-19/","24 Giugno 2025","2025-06-24 19:40:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/bcupcb_lariotswaymo-200x110.jpg","L.A. 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L'acquisizione è avvenuta di concerto con l'amministrazione americana che reclama il controllo del canale .Trump ha esplicitamente chiesto al Pentagono di fornigli delle opzioni militari per un eventuale intervento a Panama ,non sarebbe la prima volta che i marines intervengono , l'ultima fu nel 1989 contro Noriega. Trump lamenta la mancanza di riconoscimento da parte del Panama per il contributo degli americani nella costruzione del canale ,ma il Panama si staccò dalla Colombia proprio nel 1903 quando iniziò la costruzione del canale su istigazione degli U.S.A. Trump vuole diminuire l'influenza cinese nella regione in un contesto di guerra commerciale aperta con Pechino che ha costruito negli ultimi anni una serie di infrastrutture strategiche in America Latina ,ultima il grande porto di Chancay ad 80 km da Lima. Secondo gli accordi del 1999 non avendo Panama un esercito ,la sua sicurezza è garantita dagli Stati Uniti che sono già presenti militarmente sul posto allo scopo di garantire il passaggio sicuro e a basso costo alle navi statunitensi.\r\n\r\nIn America Latina si stanno sfaldando le alleanze che facevano riferimento ai governi progressisti ,in Colombia Petro si trova di fronte ad una grave crisi di credibilità ,in Brasile Lula è indebolito dalle alleanze parlamentari con i partiti centristi ,in Cile Boric si confronta con una destra montante e con il disincanto dei movimenti che lo hanno portatro alla presidenza. 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La politica dei dazi è strettamente legata al debito \"monstre\" degli Stati Uniti ,un deficit commerciale negativo causato dall'elevato valore del dollaro in quanto valuta di riferimento per gli scambi commerciali, che ha sempre penalizzato le esportazioni americane e favorito le importazioni da altri paesi.\r\n\r\nAl debito estero si è aggiunto un debito interno che ammonta quasi al 110% del PIL ,causato anche dalle politiche espansive di Biden per affrontare la recessione post pandemia. Con i dazi Trump vuole ridurre la portata delle importazioni ,ma penalizzando i prodotti essenziali per l'industria americana come l'alluminio e l'acciaio ,rischia una spirale inflattiva causata dall'aumento dei prezzi. Non è impresa facile sostituire le importazioni con un aumento della produzione interna perchè la produzione manifatturiera negli anni della globalizzazione si è delocalizzata, le catene del valore si sono diluite localizzandosi in diversi paesi. Finchè il dollaro rimane alto e i capitali affluiscono sui titoli di stato americani e sulle borse i flussi di capitale compensano il disavanzo commerciale ,ma se i creditori che pagano il debito americano ,Giappone Cina ,Europa ,Messico e Canada smettono di comprare dollari allora l'economia statunitense entrerebbe in una spirale recessiva. I dazi sono usati come un arma di pressione per continuare ad attrarre capitali dall'estero e mantenere l'egemonia del dollaro ,minacciando la chiusura del mercato americano ai prodotti dei creditori o negando, come accade per l'Europa ,l'ombrello protettivo militare . Trump cerca di far recuperare alle corporations il terreno perso nella competizione con la Cina ,il campo di battaglia è il mercato dei semiconduttori e dei microchip e di ritardare il più possibile l'inevitabile declino dell'egemonia americana .Il fardello del debito sta inceppando il meccanismo egemonico e la sua proiezione imperiale e militare ,le politiche di Trump rischiano di fratturare il blocco sociale che lo sta sostenendo, importando inflazione ,innestando processi recessivi che gli impediranno di portare a termine le promesse di ulteriore detassazione dei profitti scontentando la base che lo ha votato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-13032025-FUMAGALLI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Paolo Affatato , giornalista ed esperto conoscitore delle Filippine , parliamo dell'ex presidente delle Filippine Rodrigo Duterte che è stato arrestato e trasferito all'Aia dove sarà processato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità e violazione dei diritti umani. L’accusa riguarda la campagna violenta per estirpare il traffico di droga che promosse nei suoi anni da presidente, tra il 2016 e il 2022: nella dura repressione che ordinò, migliaia di persone furono uccise dalla polizia o dagli squadroni della morte al servizio della polizia stessa ,si parla di 6000 vittime ma secondo le ONG circa 20000 . Le vittime furono uccise dalla polizia che faceva irruzione nei quartieri poveri sparando contro gli abitanti ,avvalendosi dell'impunità garantita per legge e affiancata da veri e propri squadroni della morte informali al soldo del governo. Una rete di associazioni che sostengono le vittime della repressione hanno sporto denuncia alla Corte penale internazionale ,le Filippine sono uscite dal trattato fondativo della corte nel 2019 ,ma una procuratrice ha stabilito che Duterte è perseguibile per i reati commessi fino a quel momento. L'arresto di Duterte s'inseriscce in una guerra fra le potenti dinastie di Marcos e Duterte , famiglie che dominano la politica filippina controllando l'economia e l'esercito .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-13032025-AFFATATO.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2025","2025-03-15 23:39:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 13/03/2025-PANAMA,BLACKROCK E L'AMERICA LATINA SECONDO TRUMP-STATI UNITI : IL FARDELLO DEL DEBITO -FILIPPINE : DUTERTE ALLA CORTE PENALE DELL'AIA PER I MASSACRI DELLA SUA GUERRA AI POVERI ...",1742081949,[522],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[420],{"post_content":525},{"matched_tokens":526,"snippet":527,"value":528},[72,73],"del canale dalla compagnia di \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> Ck Huttchinson. 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Nel giugno del 1989 ci fu la repressione di un movimento studentesco di massa che chiedeva a gran voce di superare le modernizzazioni di Deng che avevano consentito l'ingresso della Cina nella globalizzazione a costo dell'aumento delle disuguaglianze,per immaginare una nuova dinamica fra il partito e la società. Di fronte alla radicalità delle richieste del movimento il partito e le èlite che stavano beneficiando delle privatizzazioni in corso si arroccarono su posizioni oltranziste scatenando una repressione militare brutale. Il ricordo di quegli avvenimenti ,come ci racconta la nostra interlocutrice,è cancellato dalla memoria collettiva dei cinesi , la fedeltà al partito che si rivela un apparato rigido ma al colntempo camaleontico è sostituita dalla retorica nazionalista e all'assertività bellicista sulla questione di Taiwan. Nonostante i disagi dovuti alla crisi immobilare e la crescita esponenziale della disoccupazione giovanile ,il potenziale malcontento è contenuto da una rigida censura sull'informazione e dall'accentramento dei poteri nelle mani di Xi che ha detronizzato anche i potenziali rivali all'interno della nomenklatura del partito nonchè dalla montante mobilitazione nazionalista.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI06062024-CINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Adriano Favole , antropologo che ha condotto numerose ricerche in Nuova Caledonia, approfondendo i temi della formazione e percezione nel mondo nativo di concetti quali cittadinanza e democrazia, parliamo della situazione in Nuova Caledonia . Approfittando della competenza del nostro interlocutore guardiamo alle componenti sociali della Nuova Caledonia e alla complessità di una società multicomposta dove convivono i Kanak discendenti dei primi abitanti insediati 3000 anni fa nell'isola, che hanno perso circa 80% della popolazione in seguito al disastroso incontro con i bianchi provenienti dall'Europa, i discendenti dei galeotti deportati dal 1860 al 1890 ,gli abitanti degli arcipelaghi vicini che sono migrati circa 40 anni fa, gli asiatici , i primi di origine giapponese ,e infine i francesi ,funzionari dell'amministrazione statale della metropoli che si sono stabiliti nelle isole.\r\n\r\nA questa complessità lo stato francese risponde con la pulsione repressiva ,cercando di mutare un equilibrio delicato fondato sugli accordi di Noumea del 1998 ,con il disgelo del corpo elettorale attraverso la riforma costituzionale che amplierebbe l’accesso al voto e modificherebbe le liste elettorali ma ridurrebbe il peso politico della popolazione indigena locale, i Kanak.\r\n\r\nLa rivolta ,agita sopratutto dai giovani , ha anche una radicalità che risiede nella opposizione ad un modello di sviluppo imposto e che si concentra nella distruzione delle merci ,dei simboli del capitalismo francese di occupazione con la distruzione dell'80% delle struttura commerciali della capitale. Una modernità imposta che non si concilia con i tempi di una società ,come quella kanak, che decide per consenso ,che regola l'ordine senza violenza, ha un tessuto politico organizzato e una società civile articolata .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-06062024.mp3\"][/audio]","9 Giugno 2024","2024-06-09 15:54:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/062024- PIAZZA TIENANMEN 35 ANNI DOPO LA RIMOZIONE FORZATA - NUOVA CALEDONIA LA RIVOLTA DI CHI NON SI ADEGUA ALLA VELOCITA' DELLA FALSA MODERNIZZAZIONE NEOCOLONIALE.",1717948343,[522],[420],{"post_content":547},{"matched_tokens":548,"snippet":549,"value":550},[72,73],"e scrittrice che vive a \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>, da dove collabora con “The","Bastioni di Orione in questa puntata ricorda con Ilaria Maria Sala , giornalista e scrittrice che vive a \u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark>, da dove collabora con “The Guardian”, “The South China Morning Post” e “\u003Cmark>Hong\u003C/mark> \u003Cmark>Kong\u003C/mark> Free Press”, i 35 anni dalla rivolta di Piazza Tienanmen. Nel giugno del 1989 ci fu la repressione di un movimento studentesco di massa che chiedeva a gran voce di superare le modernizzazioni di Deng che avevano consentito l'ingresso della Cina nella globalizzazione a costo dell'aumento delle disuguaglianze,per immaginare una nuova dinamica fra il partito e la società. Di fronte alla radicalità delle richieste del movimento il partito e le èlite che stavano beneficiando delle privatizzazioni in corso si arroccarono su posizioni oltranziste scatenando una repressione militare brutale. Il ricordo di quegli avvenimenti ,come ci racconta la nostra interlocutrice,è cancellato dalla memoria collettiva dei cinesi , la fedeltà al partito che si rivela un apparato rigido ma al colntempo camaleontico è sostituita dalla retorica nazionalista e all'assertività bellicista sulla questione di Taiwan. Nonostante i disagi dovuti alla crisi immobilare e la crescita esponenziale della disoccupazione giovanile ,il potenziale malcontento è contenuto da una rigida censura sull'informazione e dall'accentramento dei poteri nelle mani di Xi che ha detronizzato anche i potenziali rivali all'interno della nomenklatura del partito nonchè dalla montante mobilitazione nazionalista.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI06062024-CINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Adriano Favole , antropologo che ha condotto numerose ricerche in Nuova Caledonia, approfondendo i temi della formazione e percezione nel mondo nativo di concetti quali cittadinanza e democrazia, parliamo della situazione in Nuova Caledonia . Approfittando della competenza del nostro interlocutore guardiamo alle componenti sociali della Nuova Caledonia e alla complessità di una società multicomposta dove convivono i Kanak discendenti dei primi abitanti insediati 3000 anni fa nell'isola, che hanno perso circa 80% della popolazione in seguito al disastroso incontro con i bianchi provenienti dall'Europa, i discendenti dei galeotti deportati dal 1860 al 1890 ,gli abitanti degli arcipelaghi vicini che sono migrati circa 40 anni fa, gli asiatici , i primi di origine giapponese ,e infine i francesi ,funzionari dell'amministrazione statale della metropoli che si sono stabiliti nelle isole.\r\n\r\nA questa complessità lo stato francese risponde con la pulsione repressiva ,cercando di mutare un equilibrio delicato fondato sugli accordi di Noumea del 1998 ,con il disgelo del corpo elettorale attraverso la riforma costituzionale che amplierebbe l’accesso al voto e modificherebbe le liste elettorali ma ridurrebbe il peso politico della popolazione indigena locale, i Kanak.\r\n\r\nLa rivolta ,agita sopratutto dai giovani , ha anche una radicalità che risiede nella opposizione ad un modello di sviluppo imposto e che si concentra nella distruzione delle merci ,dei simboli del capitalismo francese di occupazione con la distruzione dell'80% delle struttura commerciali della capitale. Una modernità imposta che non si concilia con i tempi di una società ,come quella kanak, che decide per consenso ,che regola l'ordine senza violenza, ha un tessuto politico organizzato e una società civile articolata .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-06062024.mp3\"][/audio]",[552],{"field":97,"matched_tokens":553,"snippet":549,"value":550},[72,73],{"best_field_score":507,"best_field_weight":433,"fields_matched":269,"num_tokens_dropped":49,"score":508,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":49},{"document":556,"highlight":578,"highlights":583,"text_match":505,"text_match_info":586},{"comment_count":49,"id":557,"is_sticky":49,"permalink":558,"podcastfilter":559,"post_author":476,"post_content":560,"post_date":561,"post_excerpt":55,"post_id":557,"post_modified":562,"post_thumbnail":563,"post_title":564,"post_type":445,"sort_by_date":565,"tag_links":566,"tags":573},"90161","http://radioblackout.org/podcast/carcere-reparto-g-i-o-per-somministrare-violenza-cpr-e-repressione-dissenso-in-grecia-riconoscimento-facciale/",[393],"Estratti dalla puntata del 27 maggio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nGIO: LE SQUADRE PER LA SOMMINISTRAZIONE FORMALE DI VIOLENZA IN CARCERE\r\n\r\nCon decreto ministeriale del 14 maggio 2024 viene introdotto un nuovo reparto all’interno dell’arsenale della Polizia Penitenziaria: il GIO – Gruppo di Intervento Operativo.\r\n\r\nIn un contesto storico di sostanziale pacificazione delle carceri, in cui le inchieste per torture superano quelle per rivolta, mentre continuano a emergere episodi agghiaccianti di abusi e sevizie a carico di persone detenute, il governo Meloni inaugura una milizia deputata alla somministrazione del massimo grado di violenza.\r\n\r\nIl GIO è un reparto nato su impulso del “ghost ministro della giustizia” Del Mastro, il quale dichiarava apertamente di essersi basato sulle squadre ERIS della polizia penitenziaria francese.\r\n\r\nIn questo approfondimento cercheremo di analizzare il contesto storico in cui viene inaugurato il GIO, cosa ci si possa aspettare in base all’operato del reparto francese preso a modello, cosa significhi questo incremento del potenziale violento e letale nell’arsenale della Polizia Penitenziaria.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_GIO-Eris.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento: il reparto GIO è stato inaugurato sul campo per reprimere la rivolta verificatasi nel carcere minorile Beccaria di Milano il 29 maggio 2024 in seguito a una perquisizione nei confronti di un giovane recluso; la struttura era balzata all'attenzione della cronaca - poche settimane prima - per le torture sistematiche e le violenze strutturali contro i ragazzi detenuti.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDETENZIONE AMMINISTRATIVA E REPRESSIONE POLITICA IN GRECIA\r\n\r\nLa cattura di persone con cittadinanza europea in seguito alla loro partecipazione alle mobilitazioni universitarie contro il genocidio in Palestina e il conseguente imprigionamento di queste/i compagne/i in un centro di detenzione per migranti greco, segnalano l’estensione dell’elasticità e dell’agilità applicativa che ha sempre contraddistinto l’apparato della repressione amministrativa: meno verifiche, meno lungaggini, meno liturgie giuridiche.\r\n\r\nUn apparato che stabilisce la sua eccezionalità costitutiva (il poter sanzionare al di fuori della giustizia penale) sulla vulnerabilità strutturale dei segmenti di popolazione che deve disciplinare o rimuovere: una “deportation class”, una classe di persone suscettibili di deportazione, generata e segmentata da un dispositivo tassonomico a geometria variabile e arbitrariamente funzionale agli imperativi del capitalismo e della repressione.\r\n\r\nLeggiamo il comunicato di indizione dello sciopero della fame messo in atto da Léa Courtois Dakpa, una delle nove persone europee arrestate il 15 maggio 2024 nel corso di questo attacco repressivo mosso dallo stato greco contro le mobilitazioni a sostegno della popolazione di Gaza.\r\n\r\nRicordiamo in oltre, a ribadire la centralità di queste strutture nella logistica della War on Migrants, che una sessantina di persone con cittadinanza egiziana sta portando avanti uno sciopero della fame nello stesso centro detentivo.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_amygdaleza-Lea.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento: apprendiamo che altre/i compagne/i detenuti nel corso di questa operazione repressiva sono stati rilasciati, mentre Lea resta ad oggi reclusa nel CPR di Amygdaleza.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRICONOSCIMENTO FACCIALE\r\n\r\nPiccola rassegna di notizie sull’evoluzione dei programmi di riconoscimento facciale in giro per il mondo, da Hong Kong al Sud Africa (con la sua nuova funzione di architettura sorvegliante per l’apartheid di classe), fino al Bahrein, dove i desideri dei funzionari repressivi si ispirano alla fantascienza televisiva di Person of Interest (senza coglierne la vena distopica):\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_varie-facial-world.mp3\"][/audio]","30 Maggio 2024","2024-05-30 10:03:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb-gio-polpen-200x110.jpg","CARCERE: REPARTO G.I.O. 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