","I TRENI SI FERMANO MA NON E' COLPA DEI CHIODI E' IL MERCATO BELLEZZA !","post",1728319716,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/appalti/","http://radioblackout.org/tag/ferrovie/","http://radioblackout.org/tag/incidenti-sul-lavoro/",[67,68,69],"appalti","ferrovie","INCIDENTI SUL LAVORO",{"post_content":71,"tags":76},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"lavoro","inciso pesantemente sulle condizioni di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> nel settore, con orari notturni","ll blocco dei treni alla stazione di Termini e i conseguenti ritardi su quasi tutte le linee dell’alta velocità dello scorso 2 ottobre è stato causato da una serie di errori e guasti che hanno coinvolto la rete elettrica delle stazioni. Mercoledì il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dato la colpa a un operaio di un’azienda di manutenzione che ha piantato un chiodo in una canalina in cui passavano cavi elettrici, la colpa però non è solo di un chiodo piazzato nel punto sbagliato: oltre a quell’errore ci sono stati altri guasti alla rete elettrica, soprattutto al sistema di sicurezza che dovrebbe garantire l’elettricità quando c’è un calo di tensione o un blocco della linea principale.\r\nL'unico chiodo pericoloso che si vede è quello per le grandi opere con il quale Salvini sta martellando l'opinione pubblica italiana, sulle quali è pronto a investire risorse che evidentemente dovrebbero essere indirizzate verso i reali bisogni dei viaggiatori italiani e dei lavoratori delle ferrovie, mentre un sistema aberrante di sub appalti nega la sicurezza ai lavoratori che si occupano della manuntezioni ,come dimostrato a Brandizzo ma anche tre giorni fa con la morte di un operaio sulla linea Bologna Venezia .\r\nLa logica privatistica al massimo ribasso degli appalti, dei subappalti e dei sub-subappalti, adottata da RFI, ha inciso pesantemente sulle condizioni di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> nel settore, con orari notturni insopportabili e tempi di riposo costantemente erosi dalle pretese produttive delle imprese appaltatrici.\r\nNe parliamo con un rappresentante dell'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Rfi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-071024-RFI.mp3\"][/audio]",[77,79,81],{"matched_tokens":78,"snippet":67},[],{"matched_tokens":80,"snippet":68},[],{"matched_tokens":82,"snippet":86},[83,84,85],"INCIDENTI","SUL","LAVORO","\u003Cmark>INCIDENTI\u003C/mark> \u003Cmark>SUL\u003C/mark> \u003Cmark>LAVORO\u003C/mark>",[88,93],{"field":37,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[20],[91],[83,84,85],[86],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],1736172819517538300,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":100,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},"3315704398080",13,"1736172819517538410",{"document":102,"highlight":133,"highlights":163,"text_match":176,"text_match_info":177},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":49,"id":105,"is_sticky":49,"permalink":106,"post_author":52,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":109,"post_id":105,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":60,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":124},[46],[48],"89119","http://radioblackout.org/2024/04/carrara-incidenti-sul-lavoro-secondo-i-padroni-e-colpa-dei-lavoratori-oggi-sciopero-e-corteo/","Durante una puntata di Report Franchi, imprenditore marmifero di Carrara, ha dichiarato che i responsabili dei numerosissimi incidenti sul lavoro nelle cave di marmo sono i lavoratori stessi, che definisce “deficienti”, incapaci di apprezzare un lavoro ben pagato che solo la loro stupidità e disattenzione rende pericoloso.\r\nUno schiaffo in faccia ai tanti lavoratori morti e mutilati del lavoro che fanno questo mestiere.\r\nIeri un’assemblea i lavoratori ha lanciato uno sciopero con corteo. La manifestazione questa mattina è partita da “palazzo Franchi” e si è conclusa alla sede di Confindustria.\r\nIn piazza assieme ai cavatori c’erano tantissime persone solidali.\r\nOggi la scommessa di chi lavora in cava è unire la lotta per la salvaguardia ambientale, alla ridefinizione del lavoro in cava, che riduca seccamente l’impatto sulla montagna, attivi una filiera corta che riporti in città le lavorazioni post scavo e al contempo renda meno pericolosa la condizione dei cavatori.\r\nGli incidenti gravi e spesso mortali degli ultimi anni sono frutto dei ritmi forsennati, dell’estrattivismo indiscriminato, della logica del profitto di chi come Franchi, si esibisce con arroganza di fronte alle telecamere.\r\nUna prima risposta è stata la manifestazione di questa mattina.\r\nLa prossima sarà con il corteo del Primo Maggio, da sempre grande manifestazione popolare che attraverserà il centro cittadino. Quest’anno sono 130 anni dai moti della Lunigiana in solidarietà con i fasci siciliani, che costarono agli insorti morte, centinaia di anni di galera e confino, l’esilio per chi era riuscito a sottrarsi alla mannaia dello Stato italiano.\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Zaccagna, presidente della Lega dei Cavatori,\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-24-emanuele-carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","24 Aprile 2024","","2024-04-24 15:25:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"265\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara.jpg 762w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Carrara. 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Lunedì scorso ha infatti perso la vita Paolo Lambruschi, 59 anni, dipendente esperto della cooperativa Casalgrande: era alla guida di un dumper (un mezzo pesante utilizzato nelle cave) che si è ribaltato per poi precipitare per duecento metri.\r\n\r\nGli incidenti mortali sono in aumento. Nel 2024 sono aumentate dello 0,75% le denunce di infortunio e 1.090 sono stati gli incidenti mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente. Nei primi due mesi di quest’anno sono sta te 138 le denunce di infortunio mortale, con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023. Si tratta di più di mille operai all’anno ammazzati: non sono incidenti sul lavoro, non si muore di certo nei consigli di amministrazione, sono operaicidi.\r\n\r\nIn questa intervista abbiamo parlato di incidenti sul lavoro, ampliando lo sguardo alla condizione specifica delle Alpi Apuane, territorio depredato e distrutto dall'estrattivismo sfrenato dell'imprenditoria, che usa le cave di marmo per arricchirsi, non solo a danno dell'ambiente montano e della fauna, ma anche dell'economia e della comunità locale. Ogni anno muore almeno un operaio nelle cave di marmo, e a questo si aggiunge un numero di feriti, di cui non si può avere stima precisa. I movimenti dal basso, come la Casa rossa occupata, centro sociale sgomberato pochi mesi fa, i collettivi ambientalisti (come Athamanta), insieme con alcuni sindacati di lavoratrici e lavoratori, portano avanti una critica al sistema estrattivista, anche riportando al centro della critica non chi lavora nelle cave, ma chi (gli imprenditori) sulle cave ci specula e guadagna cifre da record, a fronte di una spesa minima.\r\n\r\nAbbiamo intervistato Elia, militante della Casa rossa occupata, responsabile provinciale dell'USB, e lavoratore del settore lapideo:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Carrara.wav\"][/audio]","5 Maggio 2025","2025-05-05 19:04:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti.jpg 2040w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alpi apuane, morte sul lavoro e estrattivismo",1746471869,[195,196,197,198],"http://radioblackout.org/tag/cave-di-marmo/","http://radioblackout.org/tag/massa-carrara/","http://radioblackout.org/tag/primomaggio/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/",[200,201,202,15],"#cave di marmo","#Massa-Carrara","#primomaggio",{"post_content":204,"post_title":208,"tags":211},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[136,137,73],"operai all’anno ammazzati: non sono \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, non si muore di certo","Nella giornata per la sicurezza \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> muore un operaio nelle cave di marmo nei pressi di Carrara, schiacciato da un mezzo pesante. 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Ma registra un avanzo record fermo in Tesoreria e acquista anche Btp.\r\nL’Inail paga i giorni di infortunio ai lavoratori e lavoratrici che hanno incidenti sul lavoro. Le imprese a loro volta pagano all’Inail una sorta di assicurazione per garantirsi da azioni civili in caso di incidenti. Le entrate sono intorno agli 11 miliardi, le uscite si aggirano sugli 8 miliardi. Il disavanzo è intorno ai tre miliardi, che a loro volta fruttano 500.000 euro all’anno.\r\nL’Inail non fa quasi nulla per la sicurezza sul lavoro. Gli ispettori, in numero comunque inadeguato alle esigenze, si occupano solo di controllare la congruenza tra le dichiarazioni delle aziende e la loro effettiva collocazione in questa o quella categoria. Chi è in una categoria a rischio, come l’edilizia, paga meno di chi si colloca nel commercio. Ormai da tempo l’INIL non fa più i corsi sulla sicurezza, che vengono demandati a privati che ovviamente sono al servizio delle imprese che li pagano.\r\nLe cose sono peggiorate con la riforma Renzi, che ha fatto sì che tutti gli ispettori del lavoro, al di là delle specifiche competenze, convergessero in un unico ispettorato nazionale del lavoro, che è pressoché inattivo.\r\nL’INAIL è un ente parassitario che drena soldi da noi tutti, ma non li rende disponibili per la sicurezza.\r\nLa notizia sul “tesoretto” dell’Inail, diffusa ieri da Repubblica è una buona occasione per parlare di incidenti sul lavoro e riduzione delle tutele e dei controlli.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-09-fricche-inail.mp3\"][/audio]","9 Luglio 2024","2024-07-09 17:27:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-09-02-morti-lavoro-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-09-02-morti-lavoro-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-09-02-morti-lavoro-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-09-02-morti-lavoro-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-09-02-morti-lavoro.jpeg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Inail. 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Ormai da tempo l’INIL non fa più i corsi sulla sicurezza, che vengono demandati a privati che ovviamente sono al servizio delle imprese che li pagano.\r\nLe cose sono peggiorate con la riforma Renzi, che ha fatto sì che tutti gli ispettori del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, al di là delle specifiche competenze, convergessero in un unico ispettorato nazionale del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, che è pressoché inattivo.\r\nL’INAIL è un ente parassitario che drena soldi da noi tutti, ma non li rende disponibili per la sicurezza.\r\nLa notizia \u003Cmark>sul\u003C/mark> “tesoretto” dell’Inail, diffusa ieri da Repubblica è una buona occasione per parlare di \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e riduzione delle tutele e dei controlli.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-09-fricche-inail.mp3\"][/audio]",[262,264,267,269],{"matched_tokens":263,"snippet":23},[],{"matched_tokens":265,"snippet":266},[73],"ispettori del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":268,"snippet":254},[],{"matched_tokens":270,"snippet":255},[],[272,274],{"field":94,"matched_tokens":273,"snippet":259,"value":260},[136,137,73],{"field":37,"indices":275,"matched_tokens":276,"snippets":278},[35],[277],[73],[266],{"best_field_score":178,"best_field_weight":232,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":280,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},"1736172819517014130",{"document":282,"highlight":312,"highlights":317,"text_match":176,"text_match_info":320},{"cat_link":283,"category":284,"comment_count":49,"id":285,"is_sticky":49,"permalink":286,"post_author":52,"post_content":287,"post_date":288,"post_excerpt":109,"post_id":285,"post_modified":289,"post_thumbnail":290,"post_thumbnail_html":291,"post_title":292,"post_type":60,"sort_by_date":293,"tag_links":294,"tags":303},[46],[48],"47783","http://radioblackout.org/2018/05/eni-in-basilicata-il-delta-del-niger-italiano/","Con questo collegamento presentiamo l'opuscolo redatto dalla redazione di Re:Common sullo sfruttamento delle risorse petrolifere in Basilicata da parte di Eni, una delle aziende più devastanti tra le quelle di \"casa nostra\": dalle malattie allo sfruttamento, dai danni ambientali agli incidenti sul lavoro, storia e conseguenze legate alla presenza di questa industria per le persone che abitano il territorio della Val D'Agri, dove si nasconde il giacimento di idrocarburi più grande d'europa e una produzione da ottantamila barili al giorno.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca, della redazione di Re:Common\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/basilicata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","24 Maggio 2018","2018-05-28 11:56:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/copertina-delta-del-niger-italiano-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"203\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/copertina-delta-del-niger-italiano-203x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/copertina-delta-del-niger-italiano-203x300.jpg 203w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/copertina-delta-del-niger-italiano-694x1024.jpg 694w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/copertina-delta-del-niger-italiano.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 203px) 100vw, 203px\" />","Eni in Basilicata. 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Il parco venne sgomberato dalla polizia con brutalità. Oltre ai lacrimogeni e alle violenze sui manifestanti, la polizia incendiò le tende degli occupanti e sradicò gli alberi che questi avevano piantato nel parco nei giorni precedenti.\r\nL’occupazione di Gezi Park era cominciata il 28 maggio. Il parco si trova nella centrale Piazza Taksim, sulla sponda europea della città, una zona estremamente turistica ma anche un luogo simbolo di resistenza e di lotta per i lavoratori e per i rivoluzionari, perché è la piazza dove il Primo Maggio del 1977 furono uccisi 34 manifestanti. La piazza attorno alla quale anche quell’anno la polizia massacrò a forza di botte, lacrimogeni e idranti la folla scesa in piazza, nonostante i divieti, per la giornata internazionale dei lavoratori.\r\nQuesta volta la violenza della polizia ha incontrato però una reazione determinata e di massa.\r\nNonostante i continui attacchi della polizia, sempre più persone si sono unite alla resistenza di piazza. Dopo giorni di scontri ininterrotti, nei quali la polizia ha usato mezzi sempre più duri e violenti, alle 16 del primo giugno, i blindati iniziarono a ritirarsi da Piazza Taksim, i cordoni dell’antisommossa arretrarono e abbandonarono la piazza. La resistenza di oltre un milione di manifestanti, la solidarietà praticata nelle strade, costrinse il governo a fare almeno un passo indietro. In piazza c’erano tutti: donne e uomini, ecologisti, abitanti della zona, lavoratori, curdi, socialisti, anarchici, verdi, sindacati, repubblicani, ultras, attivisti delle ong.\r\nLa rivolta non si fermò con la ritirata della polizia da Piazza Taksim, i manifestanti si fermarono a presidiare la piazza, le barricate rimasero in piedi. In decine e decine di altre città continuarono gli scontri e le proteste: a Ankara e Izmir la polizia intervenne con estrema violenza.\r\nLa questione assunse subito un rilievo nazionale, facendo da detonatore per una protesta generalizzata, con manifestazioni nelle principali città duramente represse dal governo.\r\nOrmai era un’estesa rivolta contro un governo autoritario e conservatore, contro il terrorismo di stato, contro la devastazione capitalista.\r\n\r\nL’estrema violenza usata contro un movimento vasto, che praticava l’occupazione e la resistenza ma non ebbe caratteristiche di attacco violento, suscitò ampia indignazione fuori dai confini turchi, che si tradusse in grandi manifestazioni di protesta contro il governo Erdogan.\r\nLe squadre antisommossa fecero uso massiccio di spray al peperoncino, lacrimogeni lanciati ad altezza d'uomo e cannoni ad acqua urticante.\r\nDurante le manifestazioni in Turchia molti manifestanti furono uccisi.\r\nIl parco Gezi si trasformerà immediatamente in un accampamento autogestito, una sorta di “Comune di Gezi”, che sarà una sorta di laboratorio di lotta sociale a cielo aperto.\r\nA metà giugno Gezi Park e la vicina Piazza Taksim vennero ancora sgomberate dalla poliza.\r\nMa il movimento di lotta seppe rinnovarsi ed estendersi, senza perdere la propria forza e mantenendo una forte partecipazione popolare.\r\nDopo giorni di autogestione, di solidarietà, di resistenza e condivisione nelle strade di Istanbul e di molte altre città della Turchia, lo sgombero della “Comune di Gezi Park” da parte della polizia non fermò le proteste.\r\nIl fatto più interessante fu la nascita di assemblee aperte in molte città turche. Si arrivò a circa 82 assemblee attive in 11 città, che furono un importante strumento di autorganizzazione e di autogestione del movimento. Oltre alla polizia scesero in campo i fascisti delle squadracce del premier Erdoğan che attaccarono in più occasioni le assemblee dando luogo ad una vera e propria caccia alle streghe. Nelle principali città decine di militanti rivoluzionari furono arrestati.\r\n\r\nNon fu una mera storia di alberi. Il movimento in difesa di Gezi Park non mirava alla semplice salvaguardia del verde pubblico, ma si oppose all’intero processo di gentrificazione urbana in atto nella zona di Taksim.\r\nNel centro di Istanbul interi quartieri erano stati distrutti per lasciare spazio a complessi residenziali, grandi centri commerciali, alberghi di lusso. Il costo della vita aumentava, i poveri erano cacciati mentre aumentavano i profitti degli speculatori legati al partito di governo, l’AKP.\r\nLa rabbia esplosa nelle piazze affondava le proprie radici anche nel sempre più selvaggio sfruttamento imposto alla classe lavoratrice in Turchia.\r\nMilioni di persone nel paese lavorano in condizioni quasi servili, con salari bassissimi ed altissimi tassi di incidenti e morti sul posto di lavoro. Queste condizioni sono ancora più drammatiche negli appalti e nelle esternalizzazioni. A questo si accompagna una organizzazione fortemente gerarchica del lavoro e la repressione dei lavoratori che si organizzano autonomamente, nei sindacati rivoluzionari e di classe.\r\nUn altro elemento determinante nell’esplosione delle rivolte è costituito dalle politiche islamiste conservatrici imposte dal governo.\r\nQuelle che giornali come “Repubblica” liquidavano come “proteste della birra” o, più romanticamente, “dei baci”, erano in realtà una reazione compatta della società turca al barbaro attacco alle libertà personali. Chi scendeva in piazza aveva capito che il governo intendeva completare il proprio sistema di dominio legalizzando ed istituzionalizzando una repressione religiosa che punta ad eliminare ogni libertà individuale. Le politiche di Erdoğan comprendono divieti sugli alcolici, divieti sulle relazioni pre-matrimoniali, ma soprattutto un attacco alle donne che si vorrebbero obbligate ad un modello di sottomissione patriarcale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, giornalista torinese di origine turca.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-28-gezy-park-murat.mp3\"][/audio]","28 Maggio 2019","2019-05-28 18:17:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/gezi.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gezi Park. 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Un incidente è qualcosa di imponderabile, impossibile da prevenire, mentre la continua crescita di morti sul lavoro va di pari passo con i tagli ed i mancati investimenti sulla sicurezza.\r\nNelle ferrovie questo è un fatto strettamente legato alla secca riduzione del personale, all’esternalizzazione dei lavori di manutenzione, agli investimenti sulle linee ad alta velocità a discapito della viabilità ordinaria.\r\n\r\nIntelligenza artificiale. Il lavoro nero dei “turchi meccanici”\r\nL’Intelligenza Artificiale (che la Treccani definisce come quella “disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l’uso di un computer”) e i suoi sviluppi sono al centro dell’attenzione del dibattito massmediologico, ben pochi invece hanno sentito parlare delle centinaia di migliaia di lavoratori che, sottopagati a cottimo, “addestrano” i computer a replicare comportamenti “umani”.\r\nSono i cosiddetti “turchi meccanici” o “turker”, con una trasparente allusione al celebre automa costruito nel 1700 da Wolfgang von Kempelen.\r\nPrendiamo spunto da un articolo di Mauro De Agostini per Umanità Nova\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista. Per un autunno di lotta al militarismo e alla guerra\r\nLa prossima Assemblea Antimilitarista si terrà a a Milano sabato 16 settembre presso la sede dell’Ateneo Libertario/FAM, in viale Monza 255 dalle h.10.\r\nQuesti gli argomenti di discussione:\r\n- report dalle situazioni di lotta dai vari territori\r\n– organizzazione della manifestazione a Torino il 18 novembre contro la città delle armi e l’acceleratore di innovazione della NATO a Torino in occasione della mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra (Aerospace and Defence Meeting)\r\n- confronto sulla giornata di lotta contro le basi militari del 21 ottobre\r\n- partecipazione agli scioperi generali di autunno, contributi alla piattaforma e all’organizzazione\r\n- 4 novembre\r\n– continuazione e rafforzamento della campagna di sostegno politico e materiale ai disertori, renitenti e oppositori/trici alla guerra in Russia e Ucraina\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario del coordinamento antimilitarista livornese\r\n\r\nLo Zar e il suo cuoco\r\nProviamo a dipanare, a bocce fredde, il risico dell’estate finito con l’abbattimento dell’aereo che trasportava Prigozin il capo della compagnia Wagner. Un esito forse scontato ma che vale la pena analizzare.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n(Senza) Residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo\r\nMercoledì 4 ottobre\r\nore 21 alla FAT\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Enrico Gargiulo\r\n\r\n“Ahmed e Ismail si sono trasferiti in Italia dal Marocco, hanno lo stesso tipo di permesso di soggiorno e abitano in comuni diversi della stessa regione del Nord est. Conducono esistenze molto simili per ritmi di vita, abitudini e contesto familiare. La somiglianza tra le loro situazioni, tuttavia, è messa in discussione da un dettaglio apparentemente insignificante: il primo è iscritto all’anagrafe mentre il secondo no.”\r\nQuesto è l’incipit di un agile libretto di Enrico Gargiulo, appena uscito per i tipi di Eris. Questo libro illustra in maniera efficace cosa comporti il non avere la residenza e, soprattutto, quali siano i percorsi che portano a non averla. Non solo. Si va alla radice: come e perché esiste l’anagrafe? L’anagrafe nasce con l’unità d’Italia: lo Stato la introduce per controllare il territorio, sia in senso statistico-amministrativo sia per scopi squisitamente securitari.\r\nVi è un legame rigido tra residenza anagrafica ed esercizio dei diritti: chi non è registrato semplicemente non esiste e, quindi, non può accedere ai servizi basilari garantiti ai residenti.\r\nDa fine Ottocento ad oggi i comuni non hanno cancellato dagli elenchi dei residenti persone emigrate altrove, perché conviene mantenere stabile il numero degli aventi diritto al voto. Hanno invece evitato di iscrivere i nuovi arrivati se poveri, immigrati, rom.\r\nGargiulo, che insegna sociologia all’Alma Mater di Bologna, dimostra perché meccanismi banali come l’iscrizione anagrafica abbiano un portato di violenza istituzionale profonda.\r\nLa vita delle persone cambia se non si ha la possibilità di avere un medico di base, di iscrivere i figli a scuola, di affittare una casa.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","30 Settembre 2023","2023-09-30 08:15:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/mechamical-turk-281897-200x110.jpg","Anarres del 15 settembre. Incidenti sul lavoro? No, guerra di classe! I “turchi” che addestrano le IA. 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Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 25 al 31 dicembre 2023",1704048105,[461,462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,198,504,505,506,507,508,509,510,511,512,513,514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529],"http://radioblackout.org/tag/ai-piani-bassi/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/arundhata-roy/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antispecista/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/avventura/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/collettiva-scobi/","http://radioblackout.org/tag/comico/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/delfina-donnici/","http://radioblackout.org/tag/diapason/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/emilio-salgari/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/frittura-mista/","http://radioblackout.org/tag/germania/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/istituto-andrea-wolf/","http://radioblackout.org/tag/jin-jiyan-azadi/","http://radioblackout.org/tag/jineology/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-domestico/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/liberta-sindacale/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-operaie/","http://radioblackout.org/tag/maoismo/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/margaret-powell/","http://radioblackout.org/tag/nanni-balestrini/","http://radioblackout.org/tag/natale/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/naxaliti/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/orsi/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/rivista-liberazioni/","http://radioblackout.org/tag/rote-zora/","http://radioblackout.org/tag/scrittore/","http://radioblackout.org/tag/sentieri-selvaggi/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sindacato/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/strage/","http://radioblackout.org/tag/tamu-edizioni/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/trentino/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/vogliamo-tutto/","http://radioblackout.org/tag/white-noise/","http://radioblackout.org/tag/working-class/",[409,531,407,532,533,534,535,536,412,537,538,539,376,540,541,542,543,544,545,374,546,547,548,549,550,551,552,553,554,555,73,556,557,558,559,560,561,562,563,564,565,566,567,15,568,569,570,571,572,573,574,575,576,577,578,579,580,581,582,583,584,585,385,586,587,401,588,589,380,405],"antispecismo","assemblea antispecista","attivismo","autoformazione","avventura","biografia","comico","covid 19","Delfina Donnici","diritti lavoro","donne","Emilio Salgari","Federico Bosis","femminismo","fiat","germania","gesù","guerriglia","india","intervista","intrattenimento","istituto Andrea Wolf","Jin Jiyan Azadi","jineology","Kurdistan","lavoro domestico","letteratura","lettura","liberation front","libertà sindacale","libro","lockdown","lotta di classe","lotte operaie","maoismo","Marcello Pini","margaret powell","Nanni Balestrini","natale","NATURA","Naxaliti","operaismo","orsi","presentazione","produzioni nessun rimborso","quarantena","queer","radio alpi libere","rivista liberazioni","rote zora","scrittore","sentieri selvaggi","serie podcast","sindacato","storia","tamu edizioni","torino","UK","vogliamo tutto",{"post_content":591,"tags":595},{"matched_tokens":592,"snippet":593,"value":594},[136,137,73],"sulla sicurezza. In Italia gli \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> hanno causato più morti della"," \r\n\r\nLunedì 25 h 13.30 - Natale a babbo morto (41 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: La NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga \u003Cmark>sul\u003C/mark> più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 8.30 - Working class (29 minuti) [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 12.30 - Diapason #1 : Morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta \u003Cmark>sul\u003C/mark> territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. 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Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 8,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 8,30 - Racconti Ovali 2 34 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIncontriamo il leggendario gesto di William Webb Ellis che diede origine al gioco del Rugby, la storia e le difficoltà della prima giovane giocatrice Emily Valentine e le vicende contemporanee del grande arbitro Nigel Owens, primo sportivo di alto livello nel mondo ovale ad aver fatto coming out del proprio essere gay.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali2_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 13,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 9,30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro 54 minuti [White Noise]:\r\n\r\nL’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 20 - Andrea Santalusia presenta Alnitak 52 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-Santalusia-presenta-Alnitak_52.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 9 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. 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La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 13,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi pt.2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTre frammenti, tre schegge per conoscere Alberto Grifi, considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano; regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[795],{"field":94,"matched_tokens":796,"snippet":593,"value":793},[136,137,73],{"best_field_score":178,"best_field_weight":232,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":321,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":799,"highlight":820,"highlights":824,"text_match":176,"text_match_info":827},{"comment_count":49,"id":800,"is_sticky":49,"permalink":801,"podcastfilter":802,"post_author":453,"post_content":813,"post_date":814,"post_excerpt":109,"post_id":800,"post_modified":815,"post_thumbnail":457,"post_title":816,"post_type":428,"sort_by_date":817,"tag_links":818,"tags":819},"87127","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-12-al-18-febbraio-2024/",[803,804,805,806,807,376,808,809,810,73,391,387,15,811,389,378,585,812,385,383,380],"africa","anni 60","antimilitarismo","attacchi esplosivi","cantante","Fred Buscaglione","infrastrutture","internet","musica","storia movimenti"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 8,30 - Fred Buscaglione (28 minuti) [Radio Blackout]: Biografia del celebre cantautore torinese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 11 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 1 (14 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 h 11,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 12 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 3 (13 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi3_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 h 8,30 - Il Perno Originario #0 (11 minuti) [Radio Blackout]: \r\n\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Perno-Originario-n.1-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 15 h 8,30 - Internet e Africa (36 minuti) [Radio Cane]: \r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVnerdì 16 h 8,30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio Cane]: “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”.\r\n\r\nA cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade.\r\n\r\nIn questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 h 16 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 10 - Racconti Ovali parte 7 (Titolo originale: La nascita del Rugby 7 e i Fijani volanti di Serevi ) (33 minuti) [Luca Wallace Costello]: Puntata 7 di Racconti Ovali in cui, tra le varie, si narra dell'epica meta del \"mago\" Waisale all'Hong Kong 7 del 2007 \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali7_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 20 - Donne devianza e desiderio parte 2 (70 minuti) [Radio Blackout]: Continuiamo la nostra indagine su alcuni temi e il loro rapporto con donne e femminismi, esplorando l'approccio alla corporeità di diversi filoni di pensiero queer\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Donne-devianza-e-desiderio2_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Febbraio 2024","2024-03-01 18:29:54","Black Holes dal 12 al 18 febbraio 2024",1707761574,[],[],{"post_content":821},{"matched_tokens":822,"snippet":593,"value":823},[136,137,73]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 8,30 - Fred Buscaglione (28 minuti) [Radio Blackout]: Biografia del celebre cantautore torinese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 11 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 1 (14 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 h 11,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 12 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 3 (13 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi3_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 h 8,30 - Il Perno Originario #0 (11 minuti) [Radio Blackout]: \r\n\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Perno-Originario-n.1-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 15 h 8,30 - Internet e Africa (36 minuti) [Radio Cane]: \r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVnerdì 16 h 8,30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio Cane]: “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. 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In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 h 16 - Diapason #1 : Morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. 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Secondo i top manager delle ferrovie avrebbe violato il rapporto di fiducia e il codice etico aziendale causando danno alla reputazione della società.\r\nDunque, agire la responsabilità civile e sindacale segnalando alle istituzioni dello Stato un pericolo, per evitare di alimentare la lunga lista di incidenti sul lavoro, per le Ferrovie dello Stato vuol dire screditare la loro reputazione!\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Sindacalista-licenziato-per-aver-fatto-il-suo-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Antonio Jiritano usb Catanzaro per entrare più nello specifico della sicurezza della rete ferroviaria italiana: un rapporto secretato del 2019 dell’Agenzia per la sicurezza ferroviaria (Ansf) annunciava che solo il 10% di ponti, viadotti e gallerie della rete ferroviaria italiana gestita da Rfi è stato controllato, ispezionato e sottoposto a conseguenti interventi strutturali negli ultimi otto anni. E quando le ispezioni sono state fatte, spesso sono state fatte male!\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_USB-Catanzaro-su-condizioni-infrastrutture-RFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Mohamed Arafat SICOBAS Piacenza sullo sciopero dell'8 marzo davanti i magazzini amazon di Piacenza: Oltre 1500 lavoratori di 40 aziende di Piacenza hanno partecipato alla manifestazione difronte al magazzino amazon contro il sistema capitalistico, la repressione, la condizione di genere e lo sfruttamento.\r\n\r\n[Aggiornamento riguardante l'intervistato Arafat a cui va tutta la nostra solidarietà]\r\n\r\nNella notte del 10 marzo 2021 25 operai della Tnt sono stati portati in Questura dopo perquisizioni domiciliari mentre per due coordinatori locali del Si.Cobas, Carlo e Arafat, sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza aggravata per lo sciopero di 13 giorni alla Tnt contro la multinazionale Usa FedEx, che si conclusero con l’ottenimento di un accordo in Prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Si-cobas-piacenza-su-picchetto-8-marzo-Amazon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl quarto approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Federica di Non Una Di Meno Torino per fare un bilancio sulle iniziative dell'otto marzo 2021 a Torino a partire dalla manifestazione di ieri in piazza Castello dove dalle 10.30 \"picchetti, balli, rabbia, emozioni, fuoco, empatia, sorellanza, lotta per un mondo diverso a nostra misura. 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Grazie a tuttə!\"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Federica-NUDM-bilancio-mobilitazioni-8-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n ","10 Marzo 2021","2021-03-10 16:44:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/image-1-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 09/03/21",1615394687,[],[],{"post_content":843},{"matched_tokens":844,"snippet":845,"value":846},[136,137,73],"alimentare la lunga lista di \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, per le Ferrovie dello Stato","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Luigi Puntoriero delegato USB di Ferservizi (FS) a Cosenza per raccontare la sua vicenda:\r\nLa società Ferservizi, del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, lo ha licenziato con preavviso, reo di aver evidenziato e poi denunciato alle autorità pubbliche uno stato di pericolo all’interno di un cantiere di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> di RFI presso la stazione di Paola (Cosenza). Secondo i top manager delle ferrovie avrebbe violato il rapporto di fiducia e il codice etico aziendale causando danno alla reputazione della società.\r\nDunque, agire la responsabilità civile e sindacale segnalando alle istituzioni dello Stato un pericolo, per evitare di alimentare la lunga lista di \u003Cmark>incidenti\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, per le Ferrovie dello Stato vuol dire screditare la loro reputazione!\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Sindacalista-licenziato-per-aver-fatto-il-suo-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Antonio Jiritano usb Catanzaro per entrare più nello specifico della sicurezza della rete ferroviaria italiana: un rapporto secretato del 2019 dell’Agenzia per la sicurezza ferroviaria (Ansf) annunciava che solo il 10% di ponti, viadotti e gallerie della rete ferroviaria italiana gestita da Rfi è stato controllato, ispezionato e sottoposto a conseguenti interventi strutturali negli ultimi otto anni. E quando le ispezioni sono state fatte, spesso sono state fatte male!\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_USB-Catanzaro-su-condizioni-infrastrutture-RFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Mohamed Arafat SICOBAS Piacenza sullo sciopero dell'8 marzo davanti i magazzini amazon di Piacenza: Oltre 1500 lavoratori di 40 aziende di Piacenza hanno partecipato alla manifestazione difronte al magazzino amazon contro il sistema capitalistico, la repressione, la condizione di genere e lo sfruttamento.\r\n\r\n[Aggiornamento riguardante l'intervistato Arafat a cui va tutta la nostra solidarietà]\r\n\r\nNella notte del 10 marzo 2021 25 operai della Tnt sono stati portati in Questura dopo perquisizioni domiciliari mentre per due coordinatori locali del Si.Cobas, Carlo e Arafat, sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza aggravata per lo sciopero di 13 giorni alla Tnt contro la multinazionale Usa FedEx, che si conclusero con l’ottenimento di un accordo in Prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Si-cobas-piacenza-su-picchetto-8-marzo-Amazon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl quarto approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Federica di Non Una Di Meno Torino per fare un bilancio sulle iniziative dell'otto marzo 2021 a Torino a partire dalla manifestazione di ieri in piazza Castello dove dalle 10.30 \"picchetti, balli, rabbia, emozioni, fuoco, empatia, sorellanza, lotta per un mondo diverso a nostra misura. La nostra piazza di ieri! Grazie a tuttə!\"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_09_03_Federica-NUDM-bilancio-mobilitazioni-8-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n ",[848],{"field":94,"matched_tokens":849,"snippet":845,"value":846},[136,137,73],{"best_field_score":178,"best_field_weight":232,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":321,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":852,"highlight":865,"highlights":870,"text_match":873,"text_match_info":874},{"comment_count":49,"id":853,"is_sticky":49,"permalink":854,"podcastfilter":855,"post_author":833,"post_content":856,"post_date":857,"post_excerpt":109,"post_id":853,"post_modified":858,"post_thumbnail":859,"post_title":860,"post_type":428,"sort_by_date":861,"tag_links":862,"tags":864},"88136","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-19-03-2024/",[374]," \r\n\r\nIl primo argomento della serata è stato la presentazione del prossimo evento del ciclo di dibattiti e discussioni aperte \"Morsi\", che si terrà proprio nella sede di radio blackout. Non potevamo mancare di interessarcene, proprio perchè questa volta si parla di lavoro ad ampio spettro, dal rifiuto in toto di esso, alla sua messa in discussione in quanto portatore di dignità. Si partirà da due libri per intraprendere questa riflessione condivisa: \"Lavorare meno: se otto ore vi sembran poche\" di Sandro Busso e \"Le grandi dimissioni\" di Francesca Coin. Grazie all'aiuto di una redattrice di radio blackout, abbiamo iniziato ad anticipare qualcuno dei seguenti punti che sono stati proposti come stimolo per il dibattito:\r\n\r\n\"- cosa vuol dire nel presente \"fine del lavoro\"? è un desiderio di tutt* o un privilegio di poch*?\r\n- all'interno di società ultraliberali, che cos'ha l'individuo al di fuori della propria sfera lavorativa? Quali altri spazi di azione e riconoscimento sociale è possibile rivendicare e riprodurre?\r\n- la fine delle garanzie legate a retribuzione e welfare in quali rapporti di forza colloca lavoratori e lavoratrici? E' più facile immaginarsi un ritorno delle lotte sul lavoro o l'emergere di forme di autonomia parallele che non chiamano in causa l'intervento dello Stato?\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_19_03_DjVorrei-presentazione-Morsi-su-dimissioni-dal-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Federico Giusti, blogger, riguardo ad un articolo che è possibile trovare per ora solo su l'antidiplomatico e riguarda il mito della crescita infinita del PIL. Dall'articolo in questione: \"Da 70 anni impera un mito duro da sfatare ossia quello dalla crescita economica infinita e il parametro guida rappresentato dal prodotto interno lordo (PIL), un indice composito che utilizza la spesa dei consumatori, gli investimenti privati e la spesa pubblica per arrivare a una cifra che rappresenta la produzione economica di un paese.Ma il Pil è forse il corretto indice con cui misurare la ricchezza di una nazione? E la crescita economica è una costante del sistema capitalistico e le fasi recessive sono incidenti di percorso?L’esperienza del 2023 è significativa: dopo 20 anni di crescita la Germania è entrata in recessione e tutta la Ue ha subito le conseguenze della guerra in Ucraina incontrando crescenti difficoltà che l’hanno spinta alla revisione del PNRR.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_19_03_Federico-Giusti-su-politiche-legate-al-PIL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento lo abbiamo trattato con una compagna di \"Campagne in lotta\" riguardo al lavoro bracciantile, infatti dopo aver lungamente parlato delle proteste degli scorsi mesi dei produttori agricoli di tutta Europa, abbiamo voluto riportare le criticità delle persone che costituiscono la reale manodopera di questo comparto e che sono stati messi da parte sia dalle politiche europee del nuovo \"Green deal\", sia dalle rivendicazioni portate avanti nelle varie piazze in questo periodo di mobilitazioni. Oltre a questo, abbiamo fatto un aggiornamento sulle condizioni abitative di chi lavora nella piana di Gioia Tauro, in Calabria e rilanciato un appuntamento che si terrà il 20 Aprile a Roma, di seguito la locandina dell'evento.\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_19_03_Compagna-CIL-su-braccianti-esclusi-dibattito-proteste-agricoltori.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","21 Marzo 2024","2024-03-21 12:54:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/432207900_987649749632573_7973961946966992682_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 19/03/2024",1711025414,[863],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[398],{"post_content":866},{"matched_tokens":867,"snippet":868,"value":869},[137,73],"immaginarsi un ritorno delle lotte \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> o l'emergere di forme di"," \r\n\r\nIl primo argomento della serata è stato la presentazione del prossimo evento del ciclo di dibattiti e discussioni aperte \"Morsi\", che si terrà proprio nella sede di radio blackout. 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