","Riprendendo la trama argentina: Nisman, Kirchner e la izquierda","post",1422537946,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/cacerolazo/","http://radioblackout.org/tag/cristina-kirchner/","http://radioblackout.org/tag/intelligence/","http://radioblackout.org/tag/nisma/",[69,70,71,72,73],"argentina","cacerolazo","Cristina Kirchner","Intelligence","Nisma",{"post_content":75,"tags":80},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"intelligence","chi immagina scenari foschi di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> contrapposte, chi scende in piazza","Ci siamo già occupati della triste vicenda del procuratore argentino incaricato dal defunto presidente Nestor Kirchner di svolgere le indagini relative all'attentato del 1994 ai danni della comunità ebraica e all'epilogo tragico che lo ha visto cadavere nella sua vasca con un colpo alla testa il giorno prima di deporre in tribunale contro la presidenta Cristina Kirchner attraverso presunte prove di collusione con servizi iraniani in cambio di forniture energetiche. C'è chi fa risalire a servizi sionisti quei documenti, chi immagina scenari foschi di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> contrapposte, chi scende in piazza con rumorosi cacerolazo e chi li addita come pretestuosi sotterfugi per rovesciare un governo inviso alle potenze neoliberiste e reazionarie. Ritorniamo sull'argomento, sollecitati dalle reazioni di taluni ascoltatori (la comunità argentina è molto sensibile e divisa riguardo l'informazione sul proprio paese) a una più approfondita analisi e documentazione, più che per le novità provenienti da Oltreatlantico, che vedono la presidenta cogliere l'occasione per fare pulizia dei servizi segreti risalenti ancora al 1972, come ci ha raccontato il nostro ospite (anche lui a lungo residente a Buenos Aires e testimone di episodi correlati alle vicende in cui affondano questi nuovi misteri, innestandosi sulla propensione al controllo da parte statunitense sul \"cortile di casa\"), che ci ha raggiunto negli studi della radio per illuminarci soprattutto riguardo agli aspetti sociali e sull'effettiva necessità di contestare da sinistra l'operato di certi aspetti della presidenza Kirchner, magari riconoscendole dei meriti e raccontando con appassionata partecipazione di divisioni e lotte in particolare ecologiste, che evidentemente non sono tanto nelle corde del governo, visto che, sia per le dighe patagoniche che per le coltivazioni di soia cinesi dove si sono dovuti mobilitare con forza movimenti dal basso per far recedere Buenos Aires dall'implementazione di quelle nocività, mentre per accordi militari e per l'installazione di centrali nucleari pare che non si riesca a far recedere le decisioni del governo.\r\n\r\nMa sentiamo quanto ci ha raccontato Franco\r\n\r\n \r\n\r\n2015.01.29-franco_argentin",[81,83,85,87,90],{"matched_tokens":82,"snippet":69},[],{"matched_tokens":84,"snippet":70},[],{"matched_tokens":86,"snippet":71},[],{"matched_tokens":88,"snippet":89},[72],"\u003Cmark>Intelligence\u003C/mark>",{"matched_tokens":91,"snippet":73},[],[93,98],{"field":37,"indices":94,"matched_tokens":95,"snippets":97},[28],[96],[72],[89],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],578730123365712000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":105,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":108,"highlight":139,"highlights":143,"text_match":147,"text_match_info":148},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":49,"id":111,"is_sticky":49,"permalink":112,"post_author":52,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":55,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":60,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":130},[46],[48],"67748","http://radioblackout.org/2021/03/intelligence-killer-e-troll-messaggi-cifrati-per-la-rimodulazione/","Yuri Colombo rimarca il nazionalismo russo che non tollera l'intromissione di un leader straniero: definire \"Assassino\" Putin al limite possono dirlo i russi. E quindi la mossa di Biden ha sortito l'effetto di un ricompattamento di una nazione la cui potenza economica è volte inferiore a quella degli Usa.\r\n«Chi lo dice lo è», celia infantile Putin, che aveva risposto con lo stesso sfrontato bullismo: «allora ci capiamo» a Biden quando gli aveva rivelato come pur guardandolo negli occhi non riusciva a vedere la sua anima (sottintendendo che per lui era inesistente), alludendo alla dichiarazione di Bush che invece aveva dichiarato di riuscire a vederla.\r\nEppure uno dei primi gesti pragmatici di Biden è stata la sottoscrizione con Putin del tetto sui missili balistici e strategici nucleari e quindi si possono anche fare accordi con i killer e come dice Andrey Kortunov: «La decisione di Biden di estendere l'accordo START sul nucleare è di gran lunga più importante di qualsiasi frase fuori posto detta dal presidente statunitense nei confronti di Putin».\r\nSi esce dunque dalla cifratura della forma diplomatica, ma avviene consapevolmente, o si tratta di una frase improvvida, inopportuna che nasce da una idiosincrasia acuita dal rapporto dei servizi americani, o invece è stato preparato e imbeccato George Stephanoupolos, il giornalista di Abc che ha dato del killer a Putin per inviare messaggi un po' a tutto il mondo? Potrebbe anche risultare utile per prendere atto di un fatto consolidato, ovvero quello che Putin elimini fisicamente gli oppositori. Una prima mossa forte per vedere le reazioni, che non si sono fatte attendere, e per mandare un messaggio agli europei, in particolare al progetto tedesco del Nord Stream2, che Biden vorrebbe affossato? Infatti Berlino ha \"risposto\" accogliendo con favore «il linguaggio molto chiaro» usato dal presidente americano nei confronti della Russia, delle sue azioni in Siria e dei suoi tentativi di \"influenzare le elezioni in Paesi terzi\". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Heiko Maas in una intervista a \"Deutsche Welle\",\r\nForse per risalire al significato nascosto nelle sciabolate tra i leader delle due potenze bisognerebbe arrivare a capire in che modo hanno agito (e agli ordini di chi: se della Lubianka o del Cremlino) i troll che sono intervenuti per condizionare le campagne elettorali in favore di Trump, perché probabilmente la stura alla esternazione di Biden proviene dal rapporto dell'Intelligence americana che inquadrava la Russia tra le potenze che hanno cercato maggiormente di influenzare il voto... ma in fondo questo argomento era già stato affrontato da Putin, uomo proveniente dal Kgb, che chiese nel film-intervista di Oliver Stone se davvero si poteva pensare che i servizi di un qualunque paese potessero condizionare le elezioni altrove: è parte del loro lavoro, ma non sono così determinanti al risultato. Yurii Colombo ha iniziato una serie dedicata alla storia dei Servizi Segreti russi e quindi ci siamo rivolti a lui per ottenere uno sguardo avvertito su questa sulfurea polemica vista dalla Piazza Rossa, che nell'immaginario americano è rimasta la tana dell'orso russo della Guerra Fredda.\r\nMa quali sono i veri obiettivi dei Servizi Segreti rispetto a quello che avviene nel paese antagonista?\r\n\r\n\"«Chi lo dice lo è» (The Killer)\".","18 Marzo 2021","2021-03-18 23:10:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-1024x652.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-768x489.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Intelligence, killer e troll: interviste cifrate del nuovo Biden",1616107861,[121,122,123,124,125,126,127,128,129],"http://radioblackout.org/tag/biden/","http://radioblackout.org/tag/cremlino/","http://radioblackout.org/tag/fsb/","http://radioblackout.org/tag/kgb/","http://radioblackout.org/tag/lubianka/","http://radioblackout.org/tag/missili-start/","http://radioblackout.org/tag/nord-stream-2/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/troll/",[31,131,132,133,134,135,136,137,138],"Cremlino","fsb","Kgb","Lubianka","missili Start","Nord Stream 2","putin","troll",{"post_title":140},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":142},[72],"\u003Cmark>Intelligence\u003C/mark>, killer e troll: interviste cifrate del nuovo Biden",[144],{"field":145,"matched_tokens":146,"snippet":142,"value":142},"post_title",[72],578730123365187700,{"best_field_score":149,"best_field_weight":150,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":151,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":153,"highlight":177,"highlights":181,"text_match":147,"text_match_info":184},{"cat_link":154,"category":155,"comment_count":49,"id":156,"is_sticky":49,"permalink":157,"post_author":52,"post_content":158,"post_date":159,"post_excerpt":55,"post_id":156,"post_modified":160,"post_thumbnail":161,"post_thumbnail_html":162,"post_title":163,"post_type":60,"sort_by_date":164,"tag_links":165,"tags":171},[46],[48],"66195","http://radioblackout.org/2021/01/caffe-turco-con-murat-frenetiche-attivita-di-intelligence-e-chiusure-sui-social/","? La canzone introduttiva è Mahkumsunuz, del gruppo musicale Bandista.\r\n\r\nhttps://youtu.be/Pv85eWxW_Dk\r\n\r\nVienna ha espulso un cittadino italiano di origine turca con l'accusa di spionaggio per conto di Ankara. Visti i precedenti non si capisce cosa ci sia dietro: come mai l’Austria non ha collaborato come i francesi quando furono uccise le tre compagne del Pkk a Parigi – era anche allora gennaio, nel 2013 – Sakine Cansiz, cofondatrice del Pkk, Fidan Dogan e Leyla Soylemez; sarà perché i servizi austriaci dovevano qualche favore a quelli italiani? strano, perché turchi e italiani collaborano molto, come si può ricordare da un vecchio Caffe di Murat sulla liberazione di Silvia Romano nel feudo somalo di Erdoğan. Comunque la sensazione è che quell’agente segreto fosse molto pericoloso e avesse nel mirino una ministra austriaca di origine curdo-turca, ma ora probabilmente sono in pericolo altri turchi in Italia... o magari giornalisti come Mariano Giustino, che corrisponde da Istanbul e racconta il caso di un cittadino italiano che segnala i giornalisti italiani che operano in Turchia alle autorità turche..\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mariano-Giustino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAltro capitolo riguarda la legge sui social che continua a penalizzare i big. Dal 19 gennaio Twitter, Periscope e Pinterest non possono fare pubblicità in Turchia, mentre facebook è capitolata e ha deciso di aprire una sede in Turchia e quindi si sottomette a pagare le tasse ad Ankara.\r\n\r\nInfine riprendiamo le proteste universitarie continuano, gli studenti e le studentesse lgbtqi+ dell'Università di Bogaziçi organizzano un Pride straordinario dentro il campus e una protesta al molo di Kadikoy contro il nuovo rettore.\r\n\r\nNella rubrica \"Accade oggi\", abbiamo parlato della \"tassa del reddito\" imposta nel 1942 sopratutto per confiscare i beni dei cittadini non musulmani: poco più dell’1% pagava quasi il 90% delle tasse\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021_01_21_murat_intelligence.mp3\"][/audio]","25 Gennaio 2021","2021-01-25 00:37:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"149\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-300x149.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-300x149.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-1024x507.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-768x380.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caffè turco con Murat: frenetiche attività di intelligence e chiusure sui social",1611535064,[166,167,168,169,170],"http://radioblackout.org/tag/bogazici/","http://radioblackout.org/tag/mariano-giustino/","http://radioblackout.org/tag/recep-tayyip-erdogan/","http://radioblackout.org/tag/servizi-segreti-turchi/","http://radioblackout.org/tag/social-media/",[172,173,174,175,176],"Bogaziçi","Mariano Giustino","Recep Tayyip Erdoğan","servizi segreti turchi","social media",{"post_title":178},{"matched_tokens":179,"snippet":180,"value":180},[77],"Caffè turco con Murat: frenetiche attività di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> e chiusure sui social",[182],{"field":145,"matched_tokens":183,"snippet":180,"value":180},[77],{"best_field_score":149,"best_field_weight":150,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":151,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},{"document":186,"highlight":215,"highlights":220,"text_match":147,"text_match_info":223},{"cat_link":187,"category":188,"comment_count":49,"id":189,"is_sticky":49,"permalink":190,"post_author":52,"post_content":191,"post_date":192,"post_excerpt":193,"post_id":189,"post_modified":194,"post_thumbnail":195,"post_thumbnail_html":196,"post_title":197,"post_type":60,"sort_by_date":198,"tag_links":199,"tags":208},[46],[48],"98839","http://radioblackout.org/2025/06/da-sigonella-parte-la-guerra-nel-cuore-del-mediterraneo/","Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran. Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, Libano e alla Striscia di Gaza di un velivolo-spia Boeing P-8 “Poseidon” di US Navy, decollato dalla stazione aeronavale di Sigonella. Quelle missioni di sorveglianza marittima si inseriscono in una più ampia catena operativa culminata nell’attacco sferrato dagli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan, tra il 21 e il 22 giugno, sotto il nome di Operation Midnight Hammer. Un’operazione condotta da B-2 Spirit e missili Tomahawk, con decolli dagli Usa e rotta attraverso il Mediterraneo. A Sigonella, tutto è stato predisposto per il dispiegamento permanente dei Poseidon: hangar inaugurati nel 2022 per 26,5 milioni di dollari, aree di parcheggio ampliate, centri di manutenzione e decollo parallelo dei droni Global Hawk, Triton e AGS Nato. Tutti operativi per missioni Isr (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) nell’ambito del programma Bams (Broad Area Maritime Surveillance), il più ambizioso disegno di controllo navale Usa sul fianco sud della Nato. A Napoli, nel cuore della città, ha sede il Comando Naveur-Navaf che ha coordinato le operazioni del sottomarino Uss Georgia, da cui sono partiti i Tomahawk lanciati contro l’Iran.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Antonio Mazzeo militante antimilitarista .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-MAZZEO.mp3\"][/audio]","30 Giugno 2025","SIGONELLA E BASI USA IN SICILIA AL CENTRO DELLA GUERRA AMERICANA .","2025-06-30 17:57:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-SIGONELLA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"145\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-SIGONELLA-300x145.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-SIGONELLA-300x145.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-SIGONELLA-768x372.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-SIGONELLA.jpg 950w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","DA SIGONELLA PARTE LA GUERRA NEL CUORE DEL MEDITERRANEO .",1751306244,[200,201,202,203,204,205,206,207],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/cia/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/italia-basi-nato-e-usa/","http://radioblackout.org/tag/niscemi/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/sigonella/",[209,210,24,211,212,213,214,26],"antimilitarismo","CIA","italia basi nato e usa","niscemi","no Muos","sicilia",{"post_content":216},{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":219},[72],"Tutti operativi per missioni Isr (\u003Cmark>Intelligence\u003C/mark>, Surveillance, Reconnaissance) nell’ambito del programma","Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran. 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Figlia del clima mediatico esploso negli ultimi tempi nel paese, che vede la destra e l'estrema destra avvitarsi in un delirio securitario e paragonare la situazione del traffico di droga in Francia a quella del Messico e degli Stati Uniti (tutto questo in un Paese in cui da anni sembra impossibile qualsiasi tipo di dibattito politico sulla legalizzazione e sugli effetti delle sostanze stupefacenti, da quelli legati al loro consumo alle conseguenze dell'illegalità in termini repressivi), questa legge non si applica solo alla vendita di stupefacenti, ma anche e soprattutto alle capacità di sorveglianza dei servizi di intelligence e del dipartimento di investigazione criminale. \r\n\r\nSecondo la Quadrature du Net - gruppo di compagni/e che si occupa di monitorare gli avanzamenti repressivi in termini di intercettazioni, tracciamenti e del sempre maggiore potere della polizia di poter frugare nelle vite delle persone accedendo alle loro comunicazioni personali - \"si tratta di uno dei provvedimenti legislativi più repressivi e pericolosi degli ultimi anni\". In particolare, la polizia francese ha spinto fortemente per inserire all'interno del testo la possibilità di poter accedere ai contenuti di qualsiasi app di messaggistica cifrata (Signal, Telegram, Whatsapp...) e la possibilità di poter \"imporre il segreto d'ufficio\" sugli strumenti tecnologici utilizzati durante un'inchiesta, un grave attacco alla possibilità degli accusati di conoscere le prove a loro carico e potersi difendere. A tutti gli effetti, questa legge sembra studiata non solo per colpire il traffico di stupefacenti (un fenomeno già mediaticamente esagerato), ma anche per aumentare la repressione contro l'agire militante e dei collettivi. La legge sarà ora discussa dall'Assemblea nazionale, ma a giudicare da alcuni segnali sembrano esserci buone possibilità di una mobilitazione efficace che si contrapponga alla sua entrata in vigore.\r\nNe abbiamo parlato con Noemie, de La Quadrature du Net:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/noemiequadrature.mp3\"][/audio]","8 Marzo 2025","2025-03-08 16:37:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Francia: governo e polizia ampliano i poteri di intercettazione con la nuova legge \"anti-narcotraffico\"",1741451851,[240,241,242],"http://radioblackout.org/tag/cyberpolizia/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/intercettazioni/",[244,245,246],"cyberpolizia","francia","intercettazioni",{"post_content":248},{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":251},[77],"di sorveglianza dei servizi di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> e del dipartimento di investigazione","Nel mezzo del clamore mediatico sul traffico di droga, il Parlamento francese sta per approvare una legge contro il “traffico di stupefacenti” . 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La legge sarà ora discussa dall'Assemblea nazionale, ma a giudicare da alcuni segnali sembrano esserci buone possibilità di una mobilitazione efficace che si contrapponga alla sua entrata in vigore.\r\nNe abbiamo parlato con Noemie, de La Quadrature du Net:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/noemiequadrature.mp3\"][/audio]",[253],{"field":99,"matched_tokens":254,"snippet":250,"value":251},[77],{"best_field_score":149,"best_field_weight":224,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":225,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},{"document":257,"highlight":282,"highlights":287,"text_match":147,"text_match_info":290},{"cat_link":258,"category":259,"comment_count":49,"id":260,"is_sticky":49,"permalink":261,"post_author":52,"post_content":262,"post_date":263,"post_excerpt":55,"post_id":260,"post_modified":264,"post_thumbnail":265,"post_thumbnail_html":266,"post_title":267,"post_type":60,"sort_by_date":268,"tag_links":269,"tags":276},[46],[48],"91956","http://radioblackout.org/2024/09/esplosioni-in-libano-si-apre-un-nuovo-capitolo-del-genocidio/","Dopo le prime esplosioni di migliaia di cercapersone in dotazione a membri di Hezbollah avvenute in Libano, un’ulteriore ondata di esplosioni in contemporanea, di walkie talkie e pannelli fotovoltaici, è stata segnalata dai media libanesi nei giorni scorsi, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone a migliaia, anche in Siria. Una forte esplosione è avvenuta durante i funerali dei membri di Hezbollah nella periferia di Beirut, nel frattempo decine e decine di squadre di ambulanze hanno dovuto rispondere a chiamate per “esplosioni multiple\".\r\n\r\nLe esplosioni, avvenute per la manomissione dei dispositivi (di azienda taiwanese poi trasferita in Ungheria, probabilmente di produzione israeliana) attraverso polvere esplosiva, sono avvenute in contemporanea, in mezzo a civili, inaugurando così una pratica senza precedenti. 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Nell'anniversario della strage di Sabra e Chatila del 1982 il governo di Netanyahu ha voluto dimostrare le sue capacità di intelligence e di guerra altamente tecnologica, sperimentando e applicando pratiche militari innovative alla guerra coloniale.\r\n\r\nGrazie al commento di Eliana Riva, caporedattrice di PagineEsteri abbiamo analizzato la situazione dal punto di vista interno e degli effetti sull'intera area del Medio Oriente in una fase di probabile allargamento della guerra\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Libano-esplosioni-2024_09_19_2024.09.19-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Settembre 2024","2024-09-20 12:39:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-300x158.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-300x158.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-1024x538.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Esplosioni in Libano: si apre un nuovo capitolo del genocidio",1726835947,[270,271,272,273,274,275],"http://radioblackout.org/tag/esplosioni-in-libano/","http://radioblackout.org/tag/gaz/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/libano/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[277,278,279,33,280,281],"esplosioni in libano","gaz","Gaza","libano","palestina",{"post_content":283},{"matched_tokens":284,"snippet":285,"value":286},[77],"dimostrare le sue capacità di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> e di guerra altamente tecnologica,","Dopo le prime esplosioni di migliaia di cercapersone in dotazione a membri di Hezbollah avvenute in Libano, un’ulteriore ondata di esplosioni in contemporanea, di walkie talkie e pannelli fotovoltaici, è stata segnalata dai media libanesi nei giorni scorsi, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone a migliaia, anche in Siria. 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Civili imprigionati, basi militari trasformate in prigioni per detenzioni arbitrarie. L'inchiesta è stata pubblicata da organi francofoni e questo dimostra il nervo scoperto per la grandeur dell'Esagono dopo la sua estromissione dal territorio e dallo sfruttamento delle sue risorse, ma anche la volontà di sottolineare come siano pretestuose le allusioni alla complicità francese con i gruppi armati cosiddetti jihadisti. Il problema è molto più complesso e affonda conflitti in rivalità secolari tra ceppi e gruppi economici. Divisioni che permangono in tutt'e tre i paesi di cui ci siamo occupati, aggiungendo anche l'immobilismo del nuovo Senegal del Pastef a dispetto delle grandi aspettative. L'intera regione è alle prese con una riunificazione post-postcoloniale raffazzonata, un contrasto allo jihadismo che maschera intromissioni e regolamenti di conti; svolte autoritarie delle giunte militar-nazionaliste, mordacchia all'informazione anche interna... ma con grandi differenze tra le manifestazioni e gli intenti dei personaggi protagonisti.\r\n\r\n\r\n\r\nAlessio Iocchi si è prestato per questa lunga chiacchierata per andare a scovare quali temi stiano realmente alla base dei rivolgimenti geostrategici nel Sahel e in particolare nei tre neoalleati che ultimamente hanno visto nascere regimi simili di matrice militare. E nemmeno quella sorta di unione in realtà si è verificata, sicuramente né economicamente, né nelle infrastrutture si è assistito a una forma di unificazione.\r\nSankarismo da operetta a Ouaga, e contrasto a stragi jihadiste con sfondo etnico contro i nomadi peul e tuareg; autoritarsismo tradizionale a Niamey, dove il contrasto alle milizie è gestito ambiguamente con russi e italiani soffiando sul fuoco del razzismo verso migranti e lavoratori cinesi, senza recidere del tutto i legami con il vecchio colonialismo europeo; partiti al bando e media imbavagliati a Bamako, dove i paramilitari russi torturano i civili nella lotta al terrorismo di marca ucraina (secondo la giunta).\r\n\r\nTraoré, buffo vestito da militare al Cremlino, dopo l’attentato vive in una bolla di propaganda distaccato dalla realtà, che è fatta di soldatini e cadetti inviati a farsi ammazzare con scarse munizioni dai gruppi terroristici del deserto e compratori di oro sotto varie bandiere di racket, che trasferiscono il raccolto nel paradiso fiscale di Dubai (la vera capitale del Sahel): le miniere più o meno legali monopolizzano l’attenzione sulla zona e la manipolazione dei vari regimi, compreso quello ciadiano, gestito dall’esercito in combutta con i Janjaweed (il che getta un ponte sul vero conflitto sanguinoso del pianeta che si sta combattendo in Sudan, sempre con i soldi del Golfo e gli interessi di Mosca).\r\nIl caso del Niger di Tchiani è forse il più complicato dei tre stati che hanno dato luogo alla rivolta dei quadri militari contro l’ingerenza francese, che stanno da due anni tenendo in ostaggio un presidente eletto: a Niamey si direbbe che ci siano fazioni contrapposte che mirano a eliminare presenze straniere contrapposte a quelle che le singole fazioni prediligono a livello di intelligence, ma in particolare il nucleo golpista si è liberato dei generali tuareg e arabi del Nord, istituendo il più classico governo militare nazionalista ispirato a Kountché e Tandja (presidenti fino al 2010); questo non significa dividere in razze guerriere e razze commercianti, che sono categorie coloniali e neocoloniali. Poi ci sono i molteplici affari, che vanno dal petrolio e uranio al comparto migranti con fulcro ad Agadez, allo sfruttamento in miniera, oltre alla manipolazione dei gruppi terroristici, sia in senso attivo che passivo. Una colossale confusione, volutamente rinfocolata. Forse per nascondere il nulla che viene fatto, persino nel Senegal che doveva fare le vere riforme di Sonko, che non sta facendo; nemmeno nella diplomazia tra Cedeao e Aes.\r\nL’Africom si sta concentrando altrove e viene ridotta anche e soprattutto operativamente: il controllo si affievolisce e nel Nord del Niger in particolare aumenta il controllo di gruppi di predoni, reti di bande che si sostituiscono nello stesso tipo di pratiche ai gruppi “terroristici” degli altri paesi. Comunque sempre tutto riconducibile alle consuete prassi tradizionali, come se le forme di controllo del territorio risorgessero dalle proprie ceneri, come fenici del Sahel.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/priorita-intensita-traguardi-diversi-nei-paesi-della-russiafrique-con-capitale-dubai--66583778\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/OneSudaneseAlwaysInSahelBusiness.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGli altri podcast di argomento africano si trovano qui\r\n\r\n ","18 Giugno 2025","2025-06-18 17:00:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/06/2025 - LA PIEGA ETEROGENEAMENTE AUTORITARIA DEL BLOCCO AES NEL SAHEL TRA RUSSIAFRIQUE E PROFITTO A DUBAI",1750266039,[417],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[419],"Bastioni di Orione",{"post_content":421},{"matched_tokens":422,"snippet":423,"value":424},[77],"fazioni prediligono a livello di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark>, ma in particolare il nucleo","In un momento di distrazione generale da quanto avviene nel Sahel ci siamo tornati con Alessio Iocchi, docente ed esperto Ispi per la regione, nel momento in cui un’inchiesta internazionale svela torture e detenzioni da parte di Africa Korps (l'erede della Wagner) in Mali. Civili imprigionati, basi militari trasformate in prigioni per detenzioni arbitrarie. L'inchiesta è stata pubblicata da organi francofoni e questo dimostra il nervo scoperto per la grandeur dell'Esagono dopo la sua estromissione dal territorio e dallo sfruttamento delle sue risorse, ma anche la volontà di sottolineare come siano pretestuose le allusioni alla complicità francese con i gruppi armati cosiddetti jihadisti. Il problema è molto più complesso e affonda conflitti in rivalità secolari tra ceppi e gruppi economici. Divisioni che permangono in tutt'e tre i paesi di cui ci siamo occupati, aggiungendo anche l'immobilismo del nuovo Senegal del Pastef a dispetto delle grandi aspettative. L'intera regione è alle prese con una riunificazione post-postcoloniale raffazzonata, un contrasto allo jihadismo che maschera intromissioni e regolamenti di conti; svolte autoritarie delle giunte militar-nazionaliste, mordacchia all'informazione anche interna... ma con grandi differenze tra le manifestazioni e gli intenti dei personaggi protagonisti.\r\n\r\n\r\n\r\nAlessio Iocchi si è prestato per questa lunga chiacchierata per andare a scovare quali temi stiano realmente alla base dei rivolgimenti geostrategici nel Sahel e in particolare nei tre neoalleati che ultimamente hanno visto nascere regimi simili di matrice militare. E nemmeno quella sorta di unione in realtà si è verificata, sicuramente né economicamente, né nelle infrastrutture si è assistito a una forma di unificazione.\r\nSankarismo da operetta a Ouaga, e contrasto a stragi jihadiste con sfondo etnico contro i nomadi peul e tuareg; autoritarsismo tradizionale a Niamey, dove il contrasto alle milizie è gestito ambiguamente con russi e italiani soffiando sul fuoco del razzismo verso migranti e lavoratori cinesi, senza recidere del tutto i legami con il vecchio colonialismo europeo; partiti al bando e media imbavagliati a Bamako, dove i paramilitari russi torturano i civili nella lotta al terrorismo di marca ucraina (secondo la giunta).\r\n\r\nTraoré, buffo vestito da militare al Cremlino, dopo l’attentato vive in una bolla di propaganda distaccato dalla realtà, che è fatta di soldatini e cadetti inviati a farsi ammazzare con scarse munizioni dai gruppi terroristici del deserto e compratori di oro sotto varie bandiere di racket, che trasferiscono il raccolto nel paradiso fiscale di Dubai (la vera capitale del Sahel): le miniere più o meno legali monopolizzano l’attenzione sulla zona e la manipolazione dei vari regimi, compreso quello ciadiano, gestito dall’esercito in combutta con i Janjaweed (il che getta un ponte sul vero conflitto sanguinoso del pianeta che si sta combattendo in Sudan, sempre con i soldi del Golfo e gli interessi di Mosca).\r\nIl caso del Niger di Tchiani è forse il più complicato dei tre stati che hanno dato luogo alla rivolta dei quadri militari contro l’ingerenza francese, che stanno da due anni tenendo in ostaggio un presidente eletto: a Niamey si direbbe che ci siano fazioni contrapposte che mirano a eliminare presenze straniere contrapposte a quelle che le singole fazioni prediligono a livello di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark>, ma in particolare il nucleo golpista si è liberato dei generali tuareg e arabi del Nord, istituendo il più classico governo militare nazionalista ispirato a Kountché e Tandja (presidenti fino al 2010); questo non significa dividere in razze guerriere e razze commercianti, che sono categorie coloniali e neocoloniali. Poi ci sono i molteplici affari, che vanno dal petrolio e uranio al comparto migranti con fulcro ad Agadez, allo sfruttamento in miniera, oltre alla manipolazione dei gruppi terroristici, sia in senso attivo che passivo. Una colossale confusione, volutamente rinfocolata. Forse per nascondere il nulla che viene fatto, persino nel Senegal che doveva fare le vere riforme di Sonko, che non sta facendo; nemmeno nella diplomazia tra Cedeao e Aes.\r\nL’Africom si sta concentrando altrove e viene ridotta anche e soprattutto operativamente: il controllo si affievolisce e nel Nord del Niger in particolare aumenta il controllo di gruppi di predoni, reti di bande che si sostituiscono nello stesso tipo di pratiche ai gruppi “terroristici” degli altri paesi. Comunque sempre tutto riconducibile alle consuete prassi tradizionali, come se le forme di controllo del territorio risorgessero dalle proprie ceneri, come fenici del Sahel.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/priorita-intensita-traguardi-diversi-nei-paesi-della-russiafrique-con-capitale-dubai--66583778\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/OneSudaneseAlwaysInSahelBusiness.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGli altri podcast di argomento africano si trovano qui\r\n\r\n ",[426],{"field":99,"matched_tokens":427,"snippet":423,"value":424},[77],{"best_field_score":149,"best_field_weight":224,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":225,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},{"document":430,"highlight":448,"highlights":453,"text_match":147,"text_match_info":456},{"comment_count":49,"id":431,"is_sticky":49,"permalink":432,"podcastfilter":433,"post_author":370,"post_content":434,"post_date":435,"post_excerpt":55,"post_id":431,"post_modified":436,"post_thumbnail":437,"post_title":438,"post_type":353,"sort_by_date":439,"tag_links":440,"tags":445},"96251","http://radioblackout.org/podcast/zone-rosse-a-catania-robot-e-polizia-in-cina-evoluzioni-ai-ucraina-guerra-tardocapitalista/",[300],"Estratti dalla puntata del 3 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nZONE ROSSE A CATANIA\r\n\r\nContinuiamo ad analizzare l’introduzione delle Zone Rosse come nuova e dilagante pratica di governo del territorio; un modello che incarna elementi banottici (sorveglianza funzionale alla messa alla messa al bando/esclusione) e panottici (la percezione di un controllo pervasivo come elemento di per sé disciplinante).\r\n\r\nLe zone rosse sono qualcosa a cavallo tra l’introduzione di credenziali di accesso per attraversare determinate aree urbane, delle mini-frontiere e un’estensione della condanna (anche quando estinta) volta a plasmare l’agibilità sociale di determinate categorie di individui.\r\n\r\nLe zone rosse sono un progetto che conferisce un potere enorme e arbitrario all’apparato repressivo (Prefettura, Questura), mentre introduce nuovi varchi e nuove gerarchizzazioni urbane.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno della Rete di Catania contro il DDL Sicurezza, cerchiamo di capire come questo modello si stia sovrapponendo al territorio e quali forme di contrasto siano mettendo in campo le realtà locali:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_zone-rosse-catania.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nROBOTICA E POLIZIA: L’ESIBIZIONE CINESE\r\n\r\nTra dicembre 2024 e febbraio 2025, sono stati diffusi diversi filmati che ritraggono pattuglie della polizia cinese affiancate da robots: i modelli in questione sono RT-G di Logon Technology e PM-01 di Engine AI.\r\n\r\nE’ emerso come i PM-01 siano stati addestrati all’interno del software Nvidia Isaac Simulator: un ambiente di simulazione per allenare i sistemi di AI dei robots senza che questi siano “incarnati” nei loro hardware.\r\n\r\nCerchiamo di analizzare queste tecnologie, la loro esibizione e il ruolo che sta assumendo il comparto cinese delle robotica.\r\n\r\nIn conclusione, una riflessione sul design di questi modelli: uno a forma sferica, l’altro un bipede antropomorfo. Mentre i sistemi d’arma autonomi letali (killer robots) puntano su un aspetto subordinato alle funzionalità operative, altri progetti (come quelli di Engine AI, il G-1 di Unitree o gli Atlas di Boston Dynamics) ricercano un rimando immediato alla morfologia umana.\r\n\r\nPartendo da questi elementi potremmo chiederci come evolverà il concetto di Uncanny Valley.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_robot-police-china.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nEVOLUZIONI AI\r\n\r\nIn una recente intervista, uno dei cosiddetti padrini dell’AI, il tecno-ottimista Yann LeCun, descrive i limiti e le prossime rivoluzioni di questa tecnologia cognitiva. Mentre un parte della ricerca punta al potenziamento delle strutture di “ragionamento” per giungere all’AGI (Artificial General Intelligence), LeCun suggerisce come sia prioritario l’addestramento di sistemi in grado di comprendere il mondo esterno e non solo di manipolare efficacemente il linguaggio.\r\n\r\nUna traiettoria evolutiva che rimanda alle ricerche sui Large Geospatial Models di Niantic e che certamente interessa molto il settore militare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_evoluzioniAI_LeCun.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA margine un paio di messaggi molto interessanti su come la relazione con i sistemi di AI plasmi progressivamente il mondo per renderlo intellegibile alle macchine:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_sms-interessanteAI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_messaggioAI-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIL CONFLITTO IN UCRAINA COME GUERRA TARDOCAPITALISTA\r\n\r\nLettura commentata di un interessante articolo di Davide Maria De Luca (pubblicato su Jacobin e tradotto su Internazionale) dove si osserva il marketing per la raccolta fondi delle varie brigate ucraine, la dimensione profondamente classista ed economicista dei criteri di arruolamento, la relazione tra mercato e “sostenibilità” del conflitto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_guerra-tardocapitalista.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l'articolo su Jacobin","7 Marzo 2025","2025-03-07 12:17:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/bcupcb_zonerosse-robots-200x110.png","ZONE ROSSE A CATANIA - ROBOT E POLIZIA IN CINA - EVOLUZIONI AI - UCRAINA: GUERRA TARDOCAPITALISTA",1741349871,[202,384,385,441,442,443,444],"http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/","http://radioblackout.org/tag/zone-rosse/",[24,320,394,329,324,446,447],"Ucraina","zone rosse",{"post_content":449},{"matched_tokens":450,"snippet":451,"value":452},[72],"per giungere all’AGI (Artificial General \u003Cmark>Intelligence\u003C/mark>), LeCun suggerisce come sia prioritario","Estratti dalla puntata del 3 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nZONE ROSSE A CATANIA\r\n\r\nContinuiamo ad analizzare l’introduzione delle Zone Rosse come nuova e dilagante pratica di governo del territorio; un modello che incarna elementi banottici (sorveglianza funzionale alla messa alla messa al bando/esclusione) e panottici (la percezione di un controllo pervasivo come elemento di per sé disciplinante).\r\n\r\nLe zone rosse sono qualcosa a cavallo tra l’introduzione di credenziali di accesso per attraversare determinate aree urbane, delle mini-frontiere e un’estensione della condanna (anche quando estinta) volta a plasmare l’agibilità sociale di determinate categorie di individui.\r\n\r\nLe zone rosse sono un progetto che conferisce un potere enorme e arbitrario all’apparato repressivo (Prefettura, Questura), mentre introduce nuovi varchi e nuove gerarchizzazioni urbane.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno della Rete di Catania contro il DDL Sicurezza, cerchiamo di capire come questo modello si stia sovrapponendo al territorio e quali forme di contrasto siano mettendo in campo le realtà locali:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_zone-rosse-catania.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nROBOTICA E POLIZIA: L’ESIBIZIONE CINESE\r\n\r\nTra dicembre 2024 e febbraio 2025, sono stati diffusi diversi filmati che ritraggono pattuglie della polizia cinese affiancate da robots: i modelli in questione sono RT-G di Logon Technology e PM-01 di Engine AI.\r\n\r\nE’ emerso come i PM-01 siano stati addestrati all’interno del software Nvidia Isaac Simulator: un ambiente di simulazione per allenare i sistemi di AI dei robots senza che questi siano “incarnati” nei loro hardware.\r\n\r\nCerchiamo di analizzare queste tecnologie, la loro esibizione e il ruolo che sta assumendo il comparto cinese delle robotica.\r\n\r\nIn conclusione, una riflessione sul design di questi modelli: uno a forma sferica, l’altro un bipede antropomorfo. 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dal sequestro, alle tracce rinvenute – cercando di osservare il contesto di “informalità” in cui vengono utilizzati questi strumenti e il potere che conferiscono:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-malpensa-perizia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCellebrite è direttamente coinvolta nella repressione del dissenso e nella violazione di diritti umani fondamentali in giro per il mondo, ma un forte vettore di normalizzazione del suo utilizzo in ambito europeo è rappresentato dal dispiegamento delle sue tecnologie nella Guerra alle Persone Migranti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-war-on-migrants.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSu Cellebrite e repressione: https://radioblackout.org/podcast/estrazione-dati-e-repressione-cellebrite-in-italia-e-in-francia/\r\n\r\n \r\n\r\nSPYRTACUS DI SIO: L’ENNESIMO SPYWARE ITALIANO IN CIRCOLAZIONE\r\n\r\nUna società italiana chiamata SIO Spa è stata beccata a distribuire il proprio captatore informatico su Google Play Store piazzando cloni infetti di WhatsApp o di applicazioni di assistenza dei principali operatori telefonici. Dopo il recente caso di Paragon, rinvenuto sui dispositivi di giornalisti scomodi e attivisti delle ONG, emerge l’ennesima conferma di come il contesto italiano sia al contempo mercato e ambito di utilizzo per le tecnologie spyware.\r\n\r\nGrazie al contributo di Riccardo Coluccini, con il quale abbiamo già affrontato il tema partendo dalle sue inchieste, torniamo a parlare dell’industria italiana degli spyware e della coesistenza-concorrenza con i prodotti israeliani (come Paragon), concludendo con un’analisi delle possibili strategie di attacco e i potenziali attorti coinvolti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_sio-spyware-coluccini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","18 Febbraio 2025","2025-02-18 10:51:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bcupcb_cellebrite-SIO-200x110.jpg","CELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI - SPYRTACUS: SIO E IL MERCATO SPYWARE IN ITALIA",1739875865,[469,470,471,384,273,472,441,442,473,474],"http://radioblackout.org/tag/cellebrite/","http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/spyware/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[476,331,477,320,33,478,329,324,479,480],"cellebrite","frontiere","israelificazione","spyware","war on migrants",{"post_content":482},{"matched_tokens":483,"snippet":484,"value":485},[77],"sia questa azienda israeliana di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> digitale, quali siano i suoi","Estratti dalla puntata del 17 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI CON UFED\r\n\r\nA distanza di circa un anno dagli eventi, un comunicato rende pubblico l’utilizzo delle tecnologie di Cellebrite per estrarre dati dai telefoni di alcune/i compagne/i.\r\n\r\nIl tentativo di impedire una deportazione fermando un aereo a Malpensa, l’arresto, il sequestro dei dispositivi mobili, la richiesta alle persone imputate di fornire i codici di sblocco, il loro rifiuto… a questo punto entra gioco UFED di Cellebrite: basta collegare via USB un dispositivo e questa tecnologia supera password, PIN, sequenze o blocchi biometrici, permettendo di accedere a file nascosti e persino cancellati, al registro chiamate, ai messaggi conservati sul telefono, a file multimediali, cronologia della navigazione e cronologia della posizione (attraverso registri GPS e Wifi). \r\n\r\nNella prima parte di questo approfondimento, anche grazie al contributo del DIMSE (Database of Israeli Military and Security Export), cerchiamo di definire cosa sia questa azienda israeliana di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark> digitale, quali siano i suoi prodotti principali e come stia plasmando le forze dell’ordine:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGrazie alla presenza in studio di una compagna il cui dispositivo è stato violato con UFED e il contributo di chi si è occupato di analizzarlo una volta restituito, ripercorriamo le tappe di questa vicenda - dal sequestro, alle tracce rinvenute – cercando di osservare il contesto di “informalità” in cui vengono utilizzati questi strumenti e il potere che conferiscono:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-malpensa-perizia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCellebrite è direttamente coinvolta nella repressione del dissenso e nella violazione di diritti umani fondamentali in giro per il mondo, ma un forte vettore di normalizzazione del suo utilizzo in ambito europeo è rappresentato dal dispiegamento delle sue tecnologie nella Guerra alle Persone Migranti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-war-on-migrants.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSu Cellebrite e repressione: https://radioblackout.org/podcast/estrazione-dati-e-repressione-cellebrite-in-italia-e-in-francia/\r\n\r\n \r\n\r\nSPYRTACUS DI SIO: L’ENNESIMO SPYWARE ITALIANO IN CIRCOLAZIONE\r\n\r\nUna società italiana chiamata SIO Spa è stata beccata a distribuire il proprio captatore informatico su Google Play Store piazzando cloni infetti di WhatsApp o di applicazioni di assistenza dei principali operatori telefonici. 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In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di \u003Cmark>intelligence\u003C/mark>.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.",[663],{"field":99,"matched_tokens":664,"snippet":660,"value":661},[77],{"best_field_score":149,"best_field_weight":224,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":225,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":353,"first_q":72,"per_page":293,"q":72},["Reactive",669],{},["Set"],["ShallowReactive",672],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fEbflzEqnxTVSPFSw23H7tuDORnC8nhVFVd3KcX28Us4":-1},true,"/search?query=Intelligence"]