","Confini, muri, esercito; treni infernali e carovane di autodifesa","post",1523181260,[49,50,51,52,53],"http://radioblackout.org/tag/esercito/","http://radioblackout.org/tag/la-bestia-treno/","http://radioblackout.org/tag/marcia-migranti/","http://radioblackout.org/tag/muro/","http://radioblackout.org/tag/usa-mexico/",[17,23,21,15,19],{"post_content":56,"tags":63},{"matched_tokens":57,"snippet":61,"value":62},[58,59,60],"La","Bestia","treno","di venir stuprate, caricati su \"\u003Cmark>La\u003C/mark> \u003Cmark>Bestia\u003C/mark>\", il \u003Cmark>treno\u003C/mark> che dal Chiapas arriva alle","Da un lato un presidente che deve mantenere promesse elettorali populiste e razziste,che si inventa invasioni, accusando lo stato messicano di non fare il suo ruolo di cane da guardia e filtro per le merci, al cui blocco è stato preposto con \u003Cmark>la\u003C/mark> Guerra alla droga e con \u003Cmark>la\u003C/mark> Guerra ai migranti; dall'altro una massa di migranti, sfruttati dai narcos che impongono prezzi da prima classe per viaggi pericolosi durante i quali le donne hanno quasi \u003Cmark>la\u003C/mark> certezza di venir stuprate, caricati su \"\u003Cmark>La\u003C/mark> \u003Cmark>Bestia\u003C/mark>\", il \u003Cmark>treno\u003C/mark> che dal Chiapas arriva alle 5 stazioni lungo i 3000 chilometri di muro, eretto da tutti gli ultimi presidenti americani e lungo il quale l'ultimo – il peggiore – ha deciso di schierare l'esercito per respingere i pochi migranti non rimpatriati o bloccati da Peña Nieto.\r\n\r\nOgni anno si compone una carovana in periodo pasquale che quest'anno si è coposta di alcune migliaia di persone dirette negli Usa, che con questa marcia di centinaia di chilometri dal Chiapas percorrono il territorio messicano anche con l'intento simbolico di proteggere i più deboli che subirebbero da soli ogni tipo di violenza. Sfruttando i numeri di quest'anno, l'inquilino della Casa Bianca ha lanciato una campagna di paura che mira a imporre \u003Cmark>la\u003C/mark> costruzione del muro, che il Mexico si rifiuta di pagare e il Congresso non vuole finanziare.\r\n\r\nIn questo modo il viaggio del lungo serpentone si è già bloccato a Oaxaca e molti stanno proseguendo a piccoli gruppi. Per comprendere meglio i risvolti di questo fenomeno, se è già stato almeno sufficiente a riportare alal ribalta il dramma della disperata migrazione verso gli Usa, o se invece a ottenere quanto si era prefisso è stato il feroce gringo abbiamo interpelalto Marco Dell'Aguzzo, esperto di questioni inrenti all’America Settentrionale\r\n\r\nConfine messicano, \u003Cmark>la\u003C/mark> carovana interrotta",[64,66,69,71,73],{"matched_tokens":65,"snippet":17},[],{"matched_tokens":67,"snippet":68},[58,59,60],"\u003Cmark>La\u003C/mark> \u003Cmark>Bestia\u003C/mark> \u003Cmark>treno\u003C/mark>",{"matched_tokens":70,"snippet":21},[],{"matched_tokens":72,"snippet":15},[],{"matched_tokens":74,"snippet":19},[],[76,81],{"field":24,"indices":77,"matched_tokens":78,"snippets":80},[14],[79],[58,59,60],[68],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":61,"value":62},"post_content",[58,59,60],1736172819517538300,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":88,"num_tokens_dropped":35,"score":89,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":35},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":46,"first_q":23,"per_page":93,"q":23},6,{"facet_counts":95,"found":14,"hits":105,"out_of":143,"page":14,"request_params":144,"search_cutoff":25,"search_time_ms":145},[96,102],{"counts":97,"field_name":100,"sampled":25,"stats":101},[98],{"count":14,"highlighted":99,"value":99},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":103,"field_name":24,"sampled":25,"stats":104},[],{"total_values":35},[106],{"document":107,"highlight":120,"highlights":131,"text_match":137,"text_match_info":138},{"comment_count":35,"id":108,"is_sticky":35,"permalink":109,"podcastfilter":110,"post_author":99,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":41,"post_id":108,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_title":115,"post_type":116,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":119},"85378","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-24-novembre-argentina-secondo-milei-poverta-e-fame-femminismo-libertario-e-violenza-di-genere-no-ai-mercanti-darmi/",[99],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-24-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’Argentina secondo Milei: fascista, complottista, utraliberista \r\nJavier Milei, raccogliendo intorno a se tutto il blocco di destra, è il nuovo presidente argentino. A 40 anni dal golpe che portò al potere una giunta militare che imprigionò, torturò ed uccise oltre 30mila argentini, lo scettro del comando passa nelle mani di chi ha fatto campagna elettorale imbracciando una motosega: il simbolo concreto della scelta di eliminare ogni spesa sociale a favore di un liberismo sfrenato senza nessun ammortizzatore sociale. In un paese scosso da una forte crisi, le politiche di Milei, sostenute necessariamente da un’estrema violenza poliziesca a militare, rischiano di far acuire la forbice sociale, condannando alla povertà milioni di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\nQui un articolo di approfondimento\r\n\r\nPovertà e fame. La carta dedicata a te del governo Meloni\r\nLa povertà in Italia è in costante crescita. Sino al 2020 erano considerati poveri quelli che non raggiungevano il 60% del reddito medio, calcolato intorno ai 34.000 euro annuali. Sei povero se hai 20.000 euro l’anno procapite.\r\nSuccessivamente la povertà è stata calcolata in base a 11 indicatori molto complessi, ma il risultato non cambia.\r\nI dati Istat, fermi comunque al 2021, ci forniscono un quadro desolante: le persone che si trovano in condizione di povertà assoluta è quasi triplicato, passando da circa un milione e 900mila a cinque milioni e 600mila, compreso un milione e 400mila minori.\r\nIl governo ha dichiarato guerra ai poveri, come dimostrano le misure, tutte nell’ottica del risparmio rispetto alle precedenti, adottate quest’anno. 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Una vera rivoluzione, tanto potente che si è a più riprese tentato di mitigarne la portata, imprigionandola nella sfera del costume, delle relazioni interpersonali, della famiglia. Il femminile ha frantumato lo specchio in cui si rifletteva un ruolo sociale considerato immutabile, perché determinato da una sorta di destino biologico investito da sacralità, senza dimensione culturale. Chi lo rifiutasse era (è) contro natura, contro dio, contro le regole di un gioco fissato per sempre.\r\nIl femminile è quanto di più simile alla natura sia stato prodotto dalla cultura. La differenza segnata dalla biologia viene assunta come dato immutabile, programmato per sempre. Il percorso della libertà femminile spezza le catene simboliche e materiali dell’ordine patriarcale. La libertà sessuale, riproduttiva, di rimodellamento del proprio stesso corpo rimescola le carte e spezza la gerarchia tra i sessi. 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Noi diciamo che lavorare per la guerra è un lavoro sporco, specie se si pensa alle migliaia di persone che potrebbero lavorare nella sanità, nel trasporto pubblico di prossimità, nella scuola e nell’assistenza, dove invece si fanno tagli e si privatizza. \r\nAll’Aerospace and defence meetings si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove: le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra.\r\nIn occasione del mercato delle armi verrà posta la prima pietra della Città dell'aerospazio, nuovo polo bellico nel cuore di Torino.\r\nA dare il “benvenuto” ai mercanti d’armi ci saranno anche gli antimilitaristi.\r\nL’appuntamento è alle 12 all’Oval in via Matté Trucco 70.\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 28 novembre, giorno di apertura del mercato delle armi\r\nore 12\r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! 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