","Anarres del 19 settembre. Statii Uniti: i MAGA all’attacco. Scuola: educazione sessuale in salsa familista. La crisi dei droni…","post",1758353220,[35],"https://radioblackout.org/tag/anarres/",[12],{"post_content":38},{"matched_tokens":39,"snippet":41,"value":42},[40],"delle","venerdì su Anarres, il pianeta \u003Cmark>delle\u003C/mark> utopie concrete. Dalle 11 alle","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta \u003Cmark>delle\u003C/mark> utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 \u003Cmark>delle\u003C/mark> libere frequenze di Blackout. Anche in streamingAscolta e diffondi l’audio della puntata:\n\n\n\n\n\n\n\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:Senza freni. L’amministrazione Trump pigia sempre più l’acceleratore nella corsa al controllo dell’amministrazione, dei media e \u003Cmark>delle\u003C/mark> istituzioni culturali. Passo dopo passo con sfacciata arroganza incasella sempre più tasselli nel suo mosaico.L’assassinio dell’influencer Maga Kirk gli ha offerto una buona occasione per annunciare un’ulteriore stretta contro gli antifascisti, che vorrebbe far dichiarare “organizzazione terrorista”.Anche in Italia la vicenda ha scatenato la destra, che vi si è buttata a capofitto.Ne abbiamo parlato con LorenzoEducazione sessuale. Un affare di famigliaNella scuola procede a grandi passi l’opera reazionaria e repressiva del ministro Valditara. Alle imposizioni contenute nelle nuove Indicazioni nazionali, al codice disciplinare per i lavoratori, alla riforma del voto di condotta, alla caccia al telefonino, alle sanzioni per chi decide di sostenere un orale poco brillante alla maturità si aggiunge infatti la partita dell’educazione sessuale, recentemente giunta in una fase calda del dibattito.Lo scorso febbraio i deputati Sasso (Lega) e Amorese (FdI) presentavano una proposta di legge a testa, entrambe finalizzate all’introduzione del consenso informato \u003Cmark>delle\u003C/mark> famiglie per attività scolastiche inerenti sessualità e affettività. In pratica per svolgere attività didattiche di educazione sessuale e affettiva, seppure in chiave binaria e familista, serve il placet \u003Cmark>delle\u003C/mark> famiglie.A maggio le diverse proposte di legge venivano recepite in un disegno di legge organico presentato dal ministro dell’istruzione Valditara, il DdL 2423. E nell’estate è stato avviato il relativo iter.Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti, insegnante e transfemministaLa guerra si allarga. La crisi dei droniIn questi anni di guerra abbiamo imparato che la propaganda bellica crea una cortina di disinformazione tale da rendere quasi impossibile comprendere non solo la dinamica e l’effettiva portata, ma a volte anche la stessa consistenza di alcuni fatti. Certo è che entrambi gli schieramenti vogliono proseguire ed estendere la guerra, o comunque passare ad un ulteriore stato di allerta in Europa e ad un ulteriore livello di militarizzazione dei confini. Basti pensare allo schieramento, annunciato, di 40000 soldati polacchi sul confine orientale del paese e alle esercitazioni militari congiunte russe e bielorusse in corso a distanza di relativamente pochi chilometri.Quella che è stata chiamata “crisi dei droni” ha portato difatti ad un innalzamento della militarizzazione del confine orientale della Polonia e ad un aumento dell’impegno della NATO con la nuova operazione “Eastern Sentry”.L’anarchia ai tempi della pesteGuerre, massacri, corsa agli armamenti. Le aporie infinite dei movimenti di opposizione schiacciati tra campismo, propaganda e miopia.Prime riflessioniAppuntamenti:Rudolf RockerL’anarchia oltre le macerie del secoloVenerdì 3 ottobreore 21corso Palermo 46Rudolf Rocker “Anarchismo, Politica, Comunità. Scritti in un tempo di crisi 1919 – 1947”Ne parliamo con il curatore del \u003Cmark>libro\u003C/mark>, Gianfranco Ragona, docente di storia all’università di Torino e con David Bernardini, autore di “Contro le \u003Cmark>ombre\u003C/mark> della notte. Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker”A-Distro e SeriRiotogni mercoledìdalle 18 alle 20in corso Palermo 46(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altroSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotteVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!Informati su lotte e appuntamenti!Federazione Anarchica Torinesecorso Palermo 46Riunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30per info scrivete a fai_torino@autistici.orgContatti:FB@senzafrontiere.to/Telegramhttps://t.me/SenzaFrontiereIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.orgwww.anarresinfo.org",[44],{"field":45,"matched_tokens":46,"snippet":41,"value":42},"post_content",[40],1731669220158079000,{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},"1116681273344",14,"1731669220158079089",3,6678,{"collection_name":32,"first_q":55,"per_page":56,"q":55},"Libro delle Ombre",6,{"facet_counts":58,"found":100,"hits":101,"out_of":668,"page":11,"request_params":669,"search_cutoff":14,"search_time_ms":670},[59,76],{"counts":60,"field_name":74,"sampled":14,"stats":75},[61,63,66,68,70,72],{"count":52,"highlighted":62,"value":62},"Bello come una prigione che brucia",{"count":64,"highlighted":65,"value":65},2,"frittura mista",{"count":11,"highlighted":67,"value":67},"Voci dall'antropocene",{"count":11,"highlighted":69,"value":69},"Dall'inferno al monviso",{"count":11,"highlighted":71,"value":71},"eraunanottebuiaetempestosa",{"count":11,"highlighted":73,"value":73},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":56},{"counts":77,"field_name":13,"sampled":14,"stats":98},[78,80,82,84,86,88,90,92,94,96],{"count":52,"highlighted":79,"value":79},"Porfido",{"count":52,"highlighted":81,"value":81},"claudio caligari",{"count":52,"highlighted":83,"value":83},"Giorgio Panizzari",{"count":52,"highlighted":85,"value":85},"sostanze stupefacenti",{"count":64,"highlighted":87,"value":87},"Spinoza",{"count":64,"highlighted":89,"value":89},"manicomio",{"count":64,"highlighted":91,"value":91},"reclusione",{"count":64,"highlighted":93,"value":93},"black holes",{"count":64,"highlighted":95,"value":95},"tossicodipendenza",{"count":64,"highlighted":97,"value":97},"sportello mai più cpr",{"total_values":99},214,9,[102,166,193,421,541,645],{"document":103,"highlight":130,"highlights":151,"text_match":161,"text_match_info":162},{"comment_count":22,"id":104,"is_sticky":22,"permalink":105,"podcastfilter":106,"post_author":107,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":27,"post_id":104,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_title":112,"post_type":113,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":123},"30836","http://radioblackout.org/podcast/era-una-notte-8-luglio-2015-pseudobiblia/",[71],"eraunanotte...","8 LUGLIO 2015\r\nPseudobiblia. I libri che sono nominati in un romanzo o un film ma non\r\nsono stati davvero scritti. Alcuni sono diventati più famosi dei libri\r\nveri. Cenni sulle lingue immaginarie.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","12 Luglio 2015","2018-11-01 23:37:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/eraunanotte..1-153x110.jpg","era una notte... 8 LUGLIO 2015 - Pseudobiblia.","podcast",1436743594,[116,117,118,119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/dizionario-klingon/","http://radioblackout.org/tag/la-storia-infinita/","http://radioblackout.org/tag/libro-delle-ombre/","http://radioblackout.org/tag/libro-rosso/","http://radioblackout.org/tag/manuale-delle-giovani-marmotte/","http://radioblackout.org/tag/necronomicon/","http://radioblackout.org/tag/pseudobiblium/",[124,125,55,126,127,128,129],"dizionario Klingon.","La storia infinita","Libro Rosso","Manuale delle Giovani Marmotte","Necronomicon","pseudobiblium",{"tags":131},[132,134,136,141,144,147,149],{"matched_tokens":133,"snippet":124,"value":124},[],{"matched_tokens":135,"snippet":125,"value":125},[],{"matched_tokens":137,"snippet":140,"value":140},[138,40,139],"Libro","Ombre","\u003Cmark>Libro\u003C/mark> \u003Cmark>delle\u003C/mark> \u003Cmark>Ombre\u003C/mark>",{"matched_tokens":142,"snippet":143,"value":143},[138],"\u003Cmark>Libro\u003C/mark> Rosso",{"matched_tokens":145,"snippet":146,"value":146},[40],"Manuale \u003Cmark>delle\u003C/mark> Giovani Marmotte",{"matched_tokens":148,"snippet":128,"value":128},[],{"matched_tokens":150,"snippet":129,"value":129},[],[152],{"field":13,"indices":153,"matched_tokens":155,"snippets":159,"values":160},[64,52,154],4,[156,157,158],[138,40,139],[138],[40],[140,143,146],[140,143,146],1736172819517538300,{"best_field_score":163,"best_field_weight":164,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":165,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},"3315704398080",13,"1736172819517538409",{"document":167,"highlight":180,"highlights":186,"text_match":189,"text_match_info":190},{"comment_count":22,"id":168,"is_sticky":22,"permalink":169,"podcastfilter":170,"post_author":171,"post_content":172,"post_date":173,"post_excerpt":27,"post_id":168,"post_modified":174,"post_thumbnail":175,"post_title":176,"post_type":113,"sort_by_date":177,"tag_links":178,"tags":179},"80016","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-07-02-2022/",[65],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato il libro \"Ombre digitali sul lavoro sociale\" , ne abbiamo parlato con Paolo, uno dei collaboratori alla creazione di questo testo. Infatti esso è stato concepito e realizzato nella forma di un cantiere collettivo di socio analisi narrativa curato da Renato Curcio. Con il nostro ospite abbiamo ripercorso le principali criticità che si trovano ad affrontare in maniera leggermente diversificata , più o meno tutt* i/le lavorat* nel settore sociale, a partire dalle novità portate dalla digitalizzazione. Non abbiamo fatto una critica feroce alla tecnologia in sè, ma al cambio di paradigma che hanno portato gli strumenti digitali in questo campo, che da quando è in mano alle fondazioni bancarie, sta vedendo una decisa disumanizzazione delle pratiche e degli obiettivi che dovrebbero porsi coloro che operano nel settore sociale.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Paolo-Bellati-presenta-il-libro-Ombre-digitali-sul-lavoro-sociale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Daniele del Fronte di Lotta NO AUSTERITY sulla quinta conferenza del fronte tenutasi a Roma a novembre 2022.\r\nPandemia, guerra, carovita, degrado sociale, emergenza climatica, etc, la classe lavoratrice è sotto attacco: uniamo tutte le lotte contro il capitalismo.\r\nDiverse realtà operaie e del mondo del lavoro hanno partecipato alla 2 giorni a Roma di analisi, confronto e discussione nel tentativo di costruire percorsi unitari sul terreno nazionale ed internazionale per lottare contro il maschilismo, il razzismo, per la difesa del clima, dei territori, per il diritto ad abitare, etc.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Daniele-presenta-il-fronte-No-Austerity.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea del Coordinamento Macchinisti Cargo (CMC) sul prblema della sicurezza ferroviaria andando a focalizzare e commentare un grave episodio accaduto il 3/02/2023 a Viareggio dove un treno merci carico di GPL è stato fermato per emergenza e per evitare il ripetersi di una strage come quella avvenuta il 29/06/2009.\r\nPubblichiamo di fila il comunicato di solidarietà del CMC.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Andrea-CMC-Cargo-su-tragedia-sfiorata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","10 Febbraio 2023","2023-03-05 16:56:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/no-austerity@-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/02/2023",1676048302,[],[],{"post_content":181},{"matched_tokens":182,"snippet":184,"value":185},[183,139],"libro","della puntata è stato il \u003Cmark>libro\u003C/mark> \"\u003Cmark>Ombre\u003C/mark> digitali sul lavoro sociale\" , ne"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato il \u003Cmark>libro\u003C/mark> \"\u003Cmark>Ombre\u003C/mark> digitali sul lavoro sociale\" , ne abbiamo parlato con Paolo, uno dei collaboratori alla creazione di questo testo. Infatti esso è stato concepito e realizzato nella forma di un cantiere collettivo di socio analisi narrativa curato da Renato Curcio. Con il nostro ospite abbiamo ripercorso le principali criticità che si trovano ad affrontare in maniera leggermente diversificata , più o meno tutt* i/le lavorat* nel settore sociale, a partire dalle novità portate dalla digitalizzazione. Non abbiamo fatto una critica feroce alla tecnologia in sè, ma al cambio di paradigma che hanno portato gli strumenti digitali in questo campo, che da quando è in mano alle fondazioni bancarie, sta vedendo una decisa disumanizzazione \u003Cmark>delle\u003C/mark> pratiche e degli obiettivi che dovrebbero porsi coloro che operano nel settore sociale.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Paolo-Bellati-presenta-il-libro-Ombre-digitali-sul-lavoro-sociale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Daniele del Fronte di Lotta NO AUSTERITY sulla quinta conferenza del fronte tenutasi a Roma a novembre 2022.\r\nPandemia, guerra, carovita, degrado sociale, emergenza climatica, etc, la classe lavoratrice è sotto attacco: uniamo tutte le lotte contro il capitalismo.\r\nDiverse realtà operaie e del mondo del lavoro hanno partecipato alla 2 giorni a Roma di analisi, confronto e discussione nel tentativo di costruire percorsi unitari sul terreno nazionale ed internazionale per lottare contro il maschilismo, il razzismo, per la difesa del clima, dei territori, per il diritto ad abitare, etc.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Daniele-presenta-il-fronte-No-Austerity.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea del Coordinamento Macchinisti Cargo (CMC) sul prblema della sicurezza ferroviaria andando a focalizzare e commentare un grave episodio accaduto il 3/02/2023 a Viareggio dove un treno merci carico di GPL è stato fermato per emergenza e per evitare il ripetersi di una strage come quella avvenuta il 29/06/2009.\r\nPubblichiamo di fila il comunicato di solidarietà del CMC.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/F_m_07_02_Andrea-CMC-Cargo-su-tragedia-sfiorata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[187],{"field":45,"matched_tokens":188,"snippet":184,"value":185},[183,139],1733921019837546500,{"best_field_score":191,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":192,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},"2216192835584","1733921019837546609",{"document":194,"highlight":412,"highlights":417,"text_match":47,"text_match_info":420},{"comment_count":22,"id":195,"is_sticky":22,"permalink":196,"podcastfilter":197,"post_author":198,"post_content":199,"post_date":200,"post_excerpt":27,"post_id":195,"post_modified":201,"post_thumbnail":202,"post_title":203,"post_type":113,"sort_by_date":204,"tag_links":205,"tags":312},"91421","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-e-wormholes-dal-12-al-18-agosto-2024/",[62],"sowdust","Lunedì 12 ore 11.30 - Presentazione sportello Mai più CPR 118 minuti [CSOA Gabrio]:\r\n\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-piu%CC%80-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 12 ore 21 - Cinema Underground: Claudio Caligari 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico, film capolavoro del cinema underground anni 80.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 21 - Droga e guerra 50 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza delle atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza delle atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata delle somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Droga-e-guerra_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 22,30 - Musick To Play In The Dark - Zoo records special 65 minuti minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nMusick To Play In The Dark – Puntata del 20/02/2024 (Zoo Records special)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Zoo-records-special_65.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 00,30 - Black Zone Myth Chant live al blackout fest 2018 51 minuti[Radio Blackout, Black Zone Myth Chant]:\r\n\r\nLive @Blackout Fest 9/6/2018\r\n\r\nBZMC produce musica come se gli egizi avessero conosciuto Sun Ra e DjScrew, poi si diverte cambiando il pitch al risultato finale. Sintetizzatori primitivi in HD.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Black-Zone-Myth-Chant-live-al-blackout-fest-2018_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 9 - Ponte radio - Sfruttamento minerario nei balcani 79 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata dedicata allo sfruttamento minerario dei Balcani e alle lotte in difesa del territorio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ponte-radio-Sfruttamento-minerario-nei-balcani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 11,30 - Numbers Stations 30 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato alle misteriose numbers station, estratto dalla puntata di Stakka Stakka del 26 gennaio 2022.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Stakka-stakka-sulle-numbers-stations_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 16 - La rivolta degli ulivi: resistenza contro l'estrattivismo green in Sardegna 27 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nCorrispondenza con un compagno dalla Sardegna per parlare dell'altra faccia delle energie rinnovabili: concentrazione oligopolistica, espropri, traiettorie militari e geopolitiche, ma anche resistenza e auto-organizzazione.\r\n\r\nEstratto dalla puntata del 29 luglio di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_rivolta-ulivi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 9 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 10 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 15 - American punk hc 80s - Florida, Alabama,Tennessee e Louisiana 77 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Florida-Alabama-Tennessee-e-Louisiana_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 19 - Speciale In the Pines 5 murder balldas 70 minuti [Radio Blackout, No Trip for Cats]:\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 9 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza delle Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 10 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del libro “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata delle Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza delle Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo libro di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 13,30 - Intervista alla musicista guineana Eneida Marta 21 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista guineana Eneida Marta, realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Intervista-alla-musicista-guineana-Eneida-Marta_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 19 - IconOut Records - Scream in the garage 32 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape intitolato \"Scream in the garage\" realizzato da Ricky della IconOut Records\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/IconOut-Records-scream-in-the-garage_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 9,30 - Lousy but noisy - A shitgaze mixtape 1 ora e 34 minuti minuti [Radio blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nPuntata speciale di Radio Kebab.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/SHITGAZE-MIXTAPE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 20 - Free and easy 23/06/2024 74 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 23,30 - Torino Disco Cross #8 lato A 63 minuti [Radio Blackout, Torino Disco Cross]:\r\n\r\nTorino Disco Cross è una fanzine di musica elettronica, un team di produttori e dj’s che dal 2003 assembla tracce audio raccolte in volumi che periodicamente vengono presentati al pubblico in eventi dal vivo. Per l’occasione vengono offerte copie su cd, slegate dal circuito di distribuzione commerciale. Più che un’organizzazione di serate dance è un laboratorio di sperimentazione e confronto dove l’unione di generi, l’intreccio di esperienze, la ricchezza di stili e la totale indipendenza dei partecipanti contribuiscono ad accrescere il patrimonio collettivo…Ad oggi gli artisti coinvolti nel progetto hanno partecipato alla realizzazione dei volumi in totale autonomia, senza sponsor o produttori esterni, in sintesi no-profit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Torino-disco-cross-8-lato-A_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 9 - Spinoza Pi trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 10 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 127 1 ora e 43 minuti minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nThis episode focuses on Long songs. Songs that you can really get your teeth into. It features classic US Punk, Dark, Contemporary Jazz, Afrobeat Pioneers, Instrumental 90's Canadian legends, Pioneering Ambient Metal and Minimalist Drone and Free Jazz.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-127_103-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 21 - The vacuum 31 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 00,30 - Gufonero - Live quarantined - Benefit Radio Black Out 29 minuti [Radio Blackout, Gufonero]:\r\n\r\nGufonero è il progetto di Andrea e Marcella, noti per essere – oltre che dei gran personaggi – coloro che tirano le fila di realtà come Annoying Records, End Of A Season e molto altro.\r\nUna sportellata di rumore pesante per una sessione live esclusiva. Non sfigurano nelle grandi occasioni, essendo irrobustiti da una palette sonora degna dei migliori esempi provenienti dall’altra parte dell’oceano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Gufonero-Live-quarantined-benefit-RBO_29-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Agosto 2024","2024-08-18 11:41:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes e Wormholes dal 12 al 18 agosto 2024",1723409660,[206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,221,222,223,224,225,226,227,228,229,230,231,232,233,234,235,236,237,238,239,240,241,242,243,244,245,246,247,248,249,250,251,252,253,254,255,256,257,258,259,260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287,288,289,290,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,310,311],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/5-murder-ballads/","http://radioblackout.org/tag/alabama/","http://radioblackout.org/tag/american-punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/arsider-sound-lab/","http://radioblackout.org/tag/asgi/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/balcani/","http://radioblackout.org/tag/big-in-japan/","http://radioblackout.org/tag/black-zone-myth-chant/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest-2018/","http://radioblackout.org/tag/carnivals/","http://radioblackout.org/tag/carolina-di-luciano/","http://radioblackout.org/tag/ccc-cnc-ncn/","http://radioblackout.org/tag/chicago/","http://radioblackout.org/tag/chips-co/","http://radioblackout.org/tag/cinema-italiano/","http://radioblackout.org/tag/claudio-caligari/","http://radioblackout.org/tag/csoa-gabrio/","http://radioblackout.org/tag/cybermen/","http://radioblackout.org/tag/david-allen/","http://radioblackout.org/tag/deadbreezo/","http://radioblackout.org/tag/dynamite/","http://radioblackout.org/tag/dynamites-shakers/","http://radioblackout.org/tag/echo-and-the-bunnymen/","http://radioblackout.org/tag/elena-garelli/","http://radioblackout.org/tag/eneida-marta/","http://radioblackout.org/tag/eniac/","http://radioblackout.org/tag/erik-kriek/","http://radioblackout.org/tag/expelaires/","http://radioblackout.org/tag/figures-of-light/","http://radioblackout.org/tag/flat-luciano/","http://radioblackout.org/tag/florida/","http://radioblackout.org/tag/flypped-whigs/","http://radioblackout.org/tag/free-and-easy/","http://radioblackout.org/tag/garage-rock/","http://radioblackout.org/tag/giorgio-panizzari/","http://radioblackout.org/tag/giovanni-dambrosio/","http://radioblackout.org/tag/gl-petrella/","http://radioblackout.org/tag/grip-weeds/","http://radioblackout.org/tag/gufonero/","http://radioblackout.org/tag/guinea-bissau/","http://radioblackout.org/tag/high-wolf/","http://radioblackout.org/tag/i-volti-del-razzismo-istituzionale/","http://radioblackout.org/tag/iconout-records/","http://radioblackout.org/tag/in-the-pines/","http://radioblackout.org/tag/james-baker-experience/","http://radioblackout.org/tag/janet-st-claire/","http://radioblackout.org/tag/johnny-no-the-no-men/","http://radioblackout.org/tag/judge-wayne-the-convit/","http://radioblackout.org/tag/libero-per-interposto-ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/little-plastic-radio/","http://radioblackout.org/tag/little-plastic-tapes/","http://radioblackout.org/tag/live-quarantined/","http://radioblackout.org/tag/loons/","http://radioblackout.org/tag/lori-the-chameleons/","http://radioblackout.org/tag/lottle-killers/","http://radioblackout.org/tag/louisiana/","http://radioblackout.org/tag/lousy-but-noisy/","http://radioblackout.org/tag/m_oo/","http://radioblackout.org/tag/maelstrom/","http://radioblackout.org/tag/mediterranean-hope/","http://radioblackout.org/tag/mink-deville/","http://radioblackout.org/tag/mixtape/","http://radioblackout.org/tag/musick-to-play-in-the-dark/","http://radioblackout.org/tag/new-orleans/","http://radioblackout.org/tag/nignignig/","http://radioblackout.org/tag/nurks/","http://radioblackout.org/tag/nuthin/","http://radioblackout.org/tag/ouest-track-radio/","http://radioblackout.org/tag/p38/","http://radioblackout.org/tag/patrick-di-stefano/","http://radioblackout.org/tag/patryck-albert/","http://radioblackout.org/tag/ponte-radio/","http://radioblackout.org/tag/porfido/","http://radioblackout.org/tag/radio-alhara/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-wombat/","http://radioblackout.org/tag/ricky/","http://radioblackout.org/tag/roger-rama-feat-fe-avouglan/","http://radioblackout.org/tag/rovereto/","http://radioblackout.org/tag/salvatore-ricciardi/","http://radioblackout.org/tag/scream-in-the-garage/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento-minerario-nei-balcani/","http://radioblackout.org/tag/shitgaze/","http://radioblackout.org/tag/some-loves/","http://radioblackout.org/tag/sons-of-cyrus/","http://radioblackout.org/tag/sostanze-stupefacenti/","http://radioblackout.org/tag/spinoza/","http://radioblackout.org/tag/sportello-mai-piu-cpr/","http://radioblackout.org/tag/staffetta-radio/","http://radioblackout.org/tag/staffetta-radio-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/syndicats/","http://radioblackout.org/tag/tennessee/","http://radioblackout.org/tag/the-teardrop-explodes/","http://radioblackout.org/tag/the-wild-swans/","http://radioblackout.org/tag/the-zoo-uncaged-1978-1982/","http://radioblackout.org/tag/those-naughty-lumps/","http://radioblackout.org/tag/torino-disco-cross/","http://radioblackout.org/tag/torino-disco-cross-8/","http://radioblackout.org/tag/tossicodipendenza/","http://radioblackout.org/tag/tun/","http://radioblackout.org/tag/vea/","http://radioblackout.org/tag/worm-holes/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/","http://radioblackout.org/tag/zoo-records/",[313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324,325,326,327,328,329,81,330,331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,83,348,349,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,79,385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,395,396,85,87,97,397,398,399,400,401,402,403,404,405,406,95,407,408,409,410,411],"'60","5 murder ballads","Alabama","american punk hc","Arsider sound lab","asgi","audiocapitoli di Porfido","Balcani","Big In Japan","Black zone myth chant","Blackout fest 2018","Carnivals","Carolina Di Luciano","CCC CNC NCN","chicago","Chips & Co","cinema italiano","CSOA Gabrio","Cybermen","David Allen","Deadbreezo","Dynamite","Dynamites Shakers","Echo And The Bunnymen","Elena Garelli","Eneida Marta","Eniac","erik kriek","Expelaires","Figures of Light","Flat Luciano","Florida","Flypped Whigs","Free and easy","garage rock","Giovanni D'Ambrosio","GL Petrella","Grip Weeds","Gufonero","Guinea Bissau","High wolf","i volti del razzismo istituzionale","IconOut Records","in the pines","James Baker Experience","Janet St Claire","Johnny No & the No-Men","Judge Wayne & the Convit","Libero per interposto ergastolo","Little plastic radio","Little plastic Tapes","live quarantined","Loons","Lori & The Chameleons","Lottle Killers","Louisiana","lousy but noisy","M_oo","maelstrom","Mediterranean hope","Mink Deville","MIXTAPE","musick to play in the dark","new orleans","NigNigNig","Nurks","Nuthin'","Ouest Track Radio","p38","Patrick Di Stefano","Patryck Albert","ponte radio","radio alhara","radio cane","radio wombat","Ricky","Roger Rama feat. Fé Avouglan","rovereto","Salvatore Ricciardi","Scream in the garage","sfruttamento minerario nei balcani","shitgaze","Some Loves","Sons of Cyrus","staffetta radio","staffetta radio internazionale","Syndicats","Tennessee","The Teardrop Explodes","The Wild Swans","The Zoo’ Uncaged 1978-1982","Those Naughty Lumps","Torino disco cross","torino disco cross 8","TUN","Vea","worm holes","wormhole","zoo records",{"post_content":413},{"matched_tokens":414,"snippet":415,"value":416},[40],"sistema che riduce i diritti \u003Cmark>delle\u003C/mark> persone migranti e che mira","Lunedì 12 ore 11.30 - Presentazione sportello Mai più CPR 118 minuti [CSOA Gabrio]:\r\n\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti \u003Cmark>delle\u003C/mark> persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione \u003Cmark>delle\u003C/mark> procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione \u003Cmark>delle\u003C/mark> procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-piu%CC%80-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 12 ore 21 - Cinema Underground: Claudio Caligari 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico, film capolavoro del cinema underground anni 80.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 21 - Droga e guerra 50 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata \u003Cmark>delle\u003C/mark> somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Droga-e-guerra_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 22,30 - Musick To Play In The Dark - Zoo records special 65 minuti minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nMusick To Play In The Dark – Puntata del 20/02/2024 (Zoo Records special)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Zoo-records-special_65.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 00,30 - Black Zone Myth Chant live al blackout fest 2018 51 minuti[Radio Blackout, Black Zone Myth Chant]:\r\n\r\nLive @Blackout Fest 9/6/2018\r\n\r\nBZMC produce musica come se gli egizi avessero conosciuto Sun Ra e DjScrew, poi si diverte cambiando il pitch al risultato finale. Sintetizzatori primitivi in HD.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Black-Zone-Myth-Chant-live-al-blackout-fest-2018_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 9 - Ponte radio - Sfruttamento minerario nei balcani 79 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata dedicata allo sfruttamento minerario dei Balcani e alle lotte in difesa del territorio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ponte-radio-Sfruttamento-minerario-nei-balcani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 11,30 - Numbers Stations 30 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato alle misteriose numbers station, estratto dalla puntata di Stakka Stakka del 26 gennaio 2022.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Stakka-stakka-sulle-numbers-stations_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 16 - La rivolta degli ulivi: resistenza contro l'estrattivismo green in Sardegna 27 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nCorrispondenza con un compagno dalla Sardegna per parlare dell'altra faccia \u003Cmark>delle\u003C/mark> energie rinnovabili: concentrazione oligopolistica, espropri, traiettorie militari e geopolitiche, ma anche resistenza e auto-organizzazione.\r\n\r\nEstratto dalla puntata del 29 luglio di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_rivolta-ulivi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 9 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre…”\u003C/mark> ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel \u003Cmark>libro\u003C/mark> lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre”\u003C/mark>. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 10 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 15 - American punk hc 80s - Florida, Alabama,Tennessee e Louisiana 77 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal \u003Cmark>libro\u003C/mark> \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Florida-Alabama-Tennessee-e-Louisiana_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 19 - Speciale In the Pines 5 murder balldas 70 minuti [Radio Blackout, No Trip for Cats]:\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 9 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 10 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del \u003Cmark>libro\u003C/mark> “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo \u003Cmark>libro\u003C/mark> di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 13,30 - Intervista alla musicista guineana Eneida Marta 21 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista guineana Eneida Marta, realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Intervista-alla-musicista-guineana-Eneida-Marta_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 19 - IconOut Records - Scream in the garage 32 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape intitolato \"Scream in the garage\" realizzato da Ricky della IconOut Records\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/IconOut-Records-scream-in-the-garage_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 9,30 - Lousy but noisy - A shitgaze mixtape 1 ora e 34 minuti minuti [Radio blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nPuntata speciale di Radio Kebab.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/SHITGAZE-MIXTAPE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 20 - Free and easy 23/06/2024 74 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 23,30 - Torino Disco Cross #8 lato A 63 minuti [Radio Blackout, Torino Disco Cross]:\r\n\r\nTorino Disco Cross è una fanzine di musica elettronica, un team di produttori e dj’s che dal 2003 assembla tracce audio raccolte in volumi che periodicamente vengono presentati al pubblico in eventi dal vivo. Per l’occasione vengono offerte copie su cd, slegate dal circuito di distribuzione commerciale. Più che un’organizzazione di serate dance è un laboratorio di sperimentazione e confronto dove l’unione di generi, l’intreccio di esperienze, la ricchezza di stili e la totale indipendenza dei partecipanti contribuiscono ad accrescere il patrimonio collettivo…Ad oggi gli artisti coinvolti nel progetto hanno partecipato alla realizzazione dei volumi in totale autonomia, senza sponsor o produttori esterni, in sintesi no-profit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Torino-disco-cross-8-lato-A_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 9 - Spinoza Pi trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 10 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 127 1 ora e 43 minuti minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nThis episode focuses on Long songs. Songs that you can really get your teeth into. It features classic US Punk, Dark, Contemporary Jazz, Afrobeat Pioneers, Instrumental 90's Canadian legends, Pioneering Ambient Metal and Minimalist Drone and Free Jazz.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-127_103-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 21 - The vacuum 31 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 00,30 - Gufonero - Live quarantined - Benefit Radio Black Out 29 minuti [Radio Blackout, Gufonero]:\r\n\r\nGufonero è il progetto di Andrea e Marcella, noti per essere – oltre che dei gran personaggi – coloro che tirano le fila di realtà come Annoying Records, End Of A Season e molto altro.\r\nUna sportellata di rumore pesante per una sessione live esclusiva. Non sfigurano nelle grandi occasioni, essendo irrobustiti da una palette sonora degna dei migliori esempi provenienti dall’altra parte dell’oceano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Gufonero-Live-quarantined-benefit-RBO_29-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[418],{"field":45,"matched_tokens":419,"snippet":415,"value":416},[40],{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},{"document":422,"highlight":532,"highlights":537,"text_match":47,"text_match_info":540},{"comment_count":22,"id":423,"is_sticky":22,"permalink":424,"podcastfilter":425,"post_author":198,"post_content":426,"post_date":427,"post_excerpt":27,"post_id":423,"post_modified":428,"post_thumbnail":202,"post_title":429,"post_type":113,"sort_by_date":430,"tag_links":431,"tags":483},"88925","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-22-al-28-aprile-2024/",[62]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 8,30 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 16 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del libro “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata delle Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza delle Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo libro di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 11,30 - Contro la scuola in guerra 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Contro-la-scuola-in-guerra_76.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 ore 8,30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 8,30 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza delle Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 8,30 - Spinoza Pi Trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 13,30 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 27 ore 9,30 - Per un pugno di terra. Land grabbing e Africa. 42 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDopo averci guidato tra le ambizioni militari che convergono sul Sahel e averci raccontato di come i cavi sottomarini di internet tracciano nuove vie strategiche nel mediterraneo, Daniele Ratti conclude, con questa terza e ultima puntata, un breve ciclo di approfondimento dedicato alla competizione globale attorno al continente africano. Qui si affronta il fenomeno del “land grabbing” – o accaparramento di terra – che nell’ultimo decennio almeno ha assunto proporzioni gigantesche e forme inedite, anche grazie ad un nuovo tipo di agricoltura speculativa che trasforma il modo di estrarre profitto dalla terra e “distrugge nell’intimo” i rapporti locali tra popolazioni e ambiente.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Land-grabbing-Daniele-Ratti_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 ore 20 - Droga e guerra 50 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza delle atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza delle atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata delle somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Droga-e-guerra_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 10 - Cinema undergound: Claudio Caligari 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico, film capolavoro del cinema underground anni 80.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 13,30 - Tropicalia 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nStoria del movimento tropicalista.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Tropicalia_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","22 Aprile 2024","2024-04-28 18:04:50","Black Holes dal 22 al 28 aprile 2024",1713746009,[432,433,434,435,436,437,438,439,440,441,442,443,444,445,446,222,223,447,448,449,450,451,452,453,454,455,242,456,457,458,459,460,461,256,462,463,266,464,465,466,467,468,271,469,276,470,471,472,280,282,473,474,287,475,476,293,294,477,478,306,479,480,481,482],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/amazzonia/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/america-latina/","http://radioblackout.org/tag/antonio-mazzeo/","http://radioblackout.org/tag/archivio-storico/","http://radioblackout.org/tag/autorganizzazione/","http://radioblackout.org/tag/black-holes/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/brigate-rosse/","http://radioblackout.org/tag/brigatismo/","http://radioblackout.org/tag/bruce-albert/","http://radioblackout.org/tag/caetano-veloso/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-scuola-in-guerra/","http://radioblackout.org/tag/daniele-ratti/","http://radioblackout.org/tag/davi-kopenawa/","http://radioblackout.org/tag/droghe/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/energia/","http://radioblackout.org/tag/estrazionismo/","http://radioblackout.org/tag/foresta/","http://radioblackout.org/tag/gilberto-gil/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/indigeni/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","http://radioblackout.org/tag/la-caduta-del-cielo/","http://radioblackout.org/tag/land-grabbing/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/manicomio/","http://radioblackout.org/tag/marco-meotto/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/morsi/","http://radioblackout.org/tag/movimento-tropicalista/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/parole-di-uno-sciamano-yanomami/","http://radioblackout.org/tag/persichetti/","http://radioblackout.org/tag/pistola/","http://radioblackout.org/tag/reclusione/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sindacalismo/","http://radioblackout.org/tag/soldati/","http://radioblackout.org/tag/sud-america/","http://radioblackout.org/tag/torquato-neto/","http://radioblackout.org/tag/tropicalia/","http://radioblackout.org/tag/underground/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/yanomami/",[484,485,486,487,488,489,490,93,491,492,493,494,495,496,497,329,81,498,499,500,501,502,503,504,505,506,83,507,508,509,510,511,512,361,513,514,371,89,515,516,517,518,376,519,381,520,521,522,79,386,91,523,391,524,525,85,87,526,527,95,528,529,530,531],"Africa","amazzonia","Ambiente","America Latina","antonio mazzeo","archivio storico","autorganizzazione","brasile","Brigate Rosse","brigatismo","Bruce Albert","Caetano Veloso","carcere","cinema","contro la scuola in guerra","Daniele Ratti","Davi Kopenawa","droghe","ecologia","energia","estrazionismo","foresta","Gilberto Gil","guerra","indigeni","inquinamento","istruzione","la caduta del cielo","land grabbing","lotta armata","lotta di classe","Marco Meotto","militarizzazione","morsi","movimento tropicalista","operaismo","parole di uno sciamano yanomami","Persichetti","pistola","repressione","sindacalismo","soldati","sud america","Torquato Neto","tropicalia","underground","USA","Yanomami",{"post_content":533},{"matched_tokens":534,"snippet":535,"value":536},[183],"16 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del \u003Cmark>libro\u003C/mark> “Maelstrom Scene di rivolta e"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 8,30 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 16 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del \u003Cmark>libro\u003C/mark> “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo \u003Cmark>libro\u003C/mark> di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 11,30 - Contro la scuola in guerra 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare \u003Cmark>delle\u003C/mark> forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca \u003Cmark>delle\u003C/mark> forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Contro-la-scuola-in-guerra_76.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 ore 8,30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre…”\u003C/mark> ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel \u003Cmark>libro\u003C/mark> lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre”\u003C/mark>. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 8,30 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 8,30 - Spinoza Pi Trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 13,30 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 27 ore 9,30 - Per un pugno di terra. Land grabbing e Africa. 42 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDopo averci guidato tra le ambizioni militari che convergono sul Sahel e averci raccontato di come i cavi sottomarini di internet tracciano nuove vie strategiche nel mediterraneo, Daniele Ratti conclude, con questa terza e ultima puntata, un breve ciclo di approfondimento dedicato alla competizione globale attorno al continente africano. Qui si affronta il fenomeno del “land grabbing” – o accaparramento di terra – che nell’ultimo decennio almeno ha assunto proporzioni gigantesche e forme inedite, anche grazie ad un nuovo tipo di agricoltura speculativa che trasforma il modo di estrarre profitto dalla terra e “distrugge nell’intimo” i rapporti locali tra popolazioni e ambiente.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Land-grabbing-Daniele-Ratti_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 ore 20 - Droga e guerra 50 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza \u003Cmark>delle\u003C/mark> atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata \u003Cmark>delle\u003C/mark> somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Droga-e-guerra_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 10 - Cinema undergound: Claudio Caligari 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico, film capolavoro del cinema underground anni 80.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 13,30 - Tropicalia 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nStoria del movimento tropicalista.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Tropicalia_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[538],{"field":45,"matched_tokens":539,"snippet":535,"value":536},[183],{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},{"document":542,"highlight":637,"highlights":641,"text_match":47,"text_match_info":644},{"comment_count":22,"id":543,"is_sticky":22,"permalink":544,"podcastfilter":545,"post_author":171,"post_content":546,"post_date":547,"post_excerpt":27,"post_id":543,"post_modified":548,"post_thumbnail":202,"post_title":549,"post_type":113,"sort_by_date":550,"tag_links":551,"tags":594},"86503","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-22-al-28-gennaio-2024/",[62]," \r\n\r\nMartedì 23 h 8.30 - Il percorso di Ocalan (26 minuti) [Radio Alpi Libere]: Tratto dal video/documentario \"Ocalan's journey to peace\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 h 11.30 - Presentazione sportello Mai Più CPR (118 minuti) [CSOA Gabrio]:\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\n\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-più-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 h 8.30 - Report su AI e confini (22 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/BH_ai-borders_20min.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 h 8.30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo (30 minuti) [Porfido]: \r\n\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\nPorfido edizioni 2021, pagine 174, 10 euro\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 8.30 - Escartoun. La federazione delle libertà (23 minuti) [Radio Alpi Libere]: \r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 13 - Estrus records (38 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell'etichetta GaragePunkTrashSurfR'n'r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 10 - Cinema Undergound: Antonio Margheriti (18 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 20 - Quelli della THC Blob (40 minuti) [Radio Blackout ]: \r\n\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 10 - Cinema Underground: Claudio Caligari (22 minuti) [Radio Blackout] :\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico,film capolavoro del cinema underground anni 80\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 18 - Racconti ovali parte 4 (Titolo originale: Munster - All Blacks '78, a Limerick gli underdogs scrivono la storia) (31 minuti) [Luca Wallace Costello]: \r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","28 Gennaio 2024","2024-03-01 18:30:41","Black Holes dal 22 al 28 gennaio 2024",1706447424,[552,553,554,555,556,557,211,558,439,445,218,446,559,223,560,231,561,562,563,564,565,242,243,566,567,568,569,570,571,572,464,573,574,575,576,577,578,579,280,580,581,473,582,583,584,585,586,587,293,588,295,589,590,591,592,593],"http://radioblackout.org/tag/all-blacks/","http://radioblackout.org/tag/alpi-occidentali/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/antiproibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/antonella-napolitano/","http://radioblackout.org/tag/antonio-margheriti/","http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/cinema-underground/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/escartoun/","http://radioblackout.org/tag/estrus-records/","http://radioblackout.org/tag/formazione-legale/","http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/irlanda/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lampedusa/","http://radioblackout.org/tag/limerick/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/mariujana/","http://radioblackout.org/tag/mediterrean-hope/","http://radioblackout.org/tag/migrazioni/","http://radioblackout.org/tag/munster/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/neozelanda/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/quelli-della-thc/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/report/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/tecnologie/","http://radioblackout.org/tag/thc/","http://radioblackout.org/tag/tifo/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/",[595,596,597,598,599,600,318,601,93,496,325,497,602,81,603,337,604,605,606,607,608,83,348,609,610,611,612,613,614,615,89,616,617,618,619,620,621,622,79,623,624,91,625,626,627,628,629,630,85,631,97,632,633,634,635,636],"all blacks","alpi occidentali","anni 70","antiproibizionismo","antonella napolitano","Antonio Margheriti","autonomia","cinema underground","confini","eresia","ergastolo","escartoun","estrus records","formazione legale","immigrati","intelligenza artificiale","Irlanda","Kurdistan","Lampedusa","limerick","Luca Wallace Costello","mariujana","Mediterrean hope","migrazioni","munster","musica","neozelanda","Ocalan","quelli della thc","racconti ovali","report","resistenza","rojava","rugby","serie podcast","sicurezza","sport","storia","tecnologie","THC","tifo","val susa",{"post_content":638},{"matched_tokens":639,"snippet":415,"value":640},[40]," \r\n\r\nMartedì 23 h 8.30 - Il percorso di Ocalan (26 minuti) [Radio Alpi Libere]: Tratto dal video/documentario \"Ocalan's journey to peace\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 h 11.30 - Presentazione sportello Mai Più CPR (118 minuti) [CSOA Gabrio]:\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\n\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti \u003Cmark>delle\u003C/mark> persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione \u003Cmark>delle\u003C/mark> procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione \u003Cmark>delle\u003C/mark> procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-più-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 h 8.30 - Report su AI e confini (22 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/BH_ai-borders_20min.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 h 8.30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo (30 minuti) [Porfido]: \r\n\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\nPorfido edizioni 2021, pagine 174, 10 euro\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre…”\u003C/mark> ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel \u003Cmark>libro\u003C/mark> lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite \u003Cmark>ombre”\u003C/mark>. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 8.30 - Escartoun. La federazione \u003Cmark>delle\u003C/mark> libertà (23 minuti) [Radio Alpi Libere]: \r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari \u003Cmark>delle\u003C/mark> Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 13 - Estrus records (38 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il \u003Cmark>libro\u003C/mark> definitivo sulla storia dell'etichetta GaragePunkTrashSurfR'n'r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 10 - Cinema Undergound: Antonio Margheriti (18 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 20 - Quelli della THC Blob (40 minuti) [Radio Blackout ]: \r\n\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 10 - Cinema Underground: Claudio Caligari (22 minuti) [Radio Blackout] :\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico,film capolavoro del cinema underground anni 80\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 18 - Racconti ovali parte 4 (Titolo originale: Munster - All Blacks '78, a Limerick gli underdogs scrivono la storia) (31 minuti) [Luca Wallace Costello]: \r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una \u003Cmark>delle\u003C/mark> squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[642],{"field":45,"matched_tokens":643,"snippet":415,"value":640},[40],{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},{"document":646,"highlight":659,"highlights":664,"text_match":47,"text_match_info":667},{"comment_count":22,"id":647,"is_sticky":22,"permalink":648,"podcastfilter":649,"post_author":650,"post_content":651,"post_date":652,"post_excerpt":27,"post_id":647,"post_modified":653,"post_thumbnail":654,"post_title":655,"post_type":113,"sort_by_date":656,"tag_links":657,"tags":658},"82965","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-24-una-guerra-senza-limiti/",[73],"cattivipensieri","L'esito della marcia, in definitiva poco trionfale, del celebre “cuoco di Putin”, non deve ingannare sulla portata dei fatti stessi. Se è vero come ha scritto qualcuno che Putin si avvantaggerà internamente per aver chiuso bene la partita, senza grandi danni o spargimenti di sangue, è altrettanto vero che la cosa non può non aver ripercussioni sull'immagine internazionale della Russia e sull'efficacia del comando putiniano. Per quanto riconosciamo sia stata anche un'occasione per far venire allo scoperto i traditori, non è accettabile che una parte consistente dei tuoi corpi di élite (mercenari certo, ma cresciuti enormemente grazie a un filo diretto con Putin e alla legge sull'arruolamento dei detenuti che gli ha favoriti) ti si girino contro in mezzo a una guerra che gran parte del tuo Paese considera esistenziale. Immaginiamo se fosse successo agli americani in Iraq, avremmo parlato di agonia finale del gigante statunitense.\r\nIntanto la controffensiva va avanti ma non sembra in grado di regalarci altre sorprese, mentre ulteriori tasselli nel ragionamento che abbiamo fatto in una scorsa puntata (Una guerra che si poteva fermare), arrivano per comprendere come si sia arenato il processo di pace - largamente per volontà di Inghilterra e Usa, dopo il massacro di Bucha. Se crediamo al NYT, e il massacro è davvero ascrivibile ai russi - sostiene il giornale, sarebbe stata proprio la Wagner a eseguirlo - potrebbe essere anche letto come tentativo interno di boicottare il processo di pace. Sappiamo da sempre che la vera opposizione a Putin in questa guerra, è strisciante ma è tutta a destra, iperbellicista insomma. Il solito ginepraio che ci spinge irresistibilmente verso l'escalation bellica e l'allargamento.\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione abbiamo fatto una chiacchierata con Alessandro Russo e Claudia Pozzana, autori di una serie di contributi raccolti nel libricino “La Quarta Guerra Mondiale. E noi?” da poco edito da Ombre Corte.\r\nIl volume si divide in due parti: la prima, “Questa guerra”, analizza nello specifico cause e possibili sviluppi dell'attuale guerra (per procura) in Ucraina nel suo intreccio di locale e globale, individuando nella fine della politica novecentesca organizzata sulle linee globali della “guerra fredda” (per gli autori, “Terza guerra mondiale”), lo slancio per una nuova ipertrofia dell'economico (e quindi del militare) come segmenti separati e sovraordinanti il sociale e il politico. Nella seconda parte del libro dove sono raccolti alcuni scritti degli anni '90 e 2000 si analizzano invece gli \"antecedenti\" della guerra attuale, individuando nella prima guerra americana contro l'Irak, la rottura dell'ordine precedente e lo scatto verso una nuova epoca di guerre guerreggiate. Un punto importante della seconda parte del libro è quello dedicata alla fondazione dell'Euro, non mera unità monetaria ma nuova \"forma di governo\" delle popolazioni del continente europeo. Processo che gli autori leggono come contemporaneo all'esaurirsi del ruolo dei pariti storici del Novecento con la relativa funzione ordinatrice della società secondo la diade Destra/Sinistra.\r\nFilo rosso del testo è la ricerca dei processi che hanno storicamente funzionato come \"limitazione della guerra\" e che gli autori individuano nell'evento 1917 (compresi i suoi effetti sulle politiche sociale dell'Occidente capitalistico) e nel 1949 della rivoluzione cinese (e nei suoi sviluppi, con particolare attenzioni alla parentesi della “rivoluzione culturale”). Lettura interessante perché ribalta interpretazioni storiche di questi eventi come fondativi di guerra, dal punto di vista conservatore per legittimare la risposta alla \"minaccia rossa\", dal punto di vista rivoluzionario come guerra civile e rivoluzione permanente. Aperta resta la domanda sull'“E noi?” del titolo, dove il minimo che si può cogliere è l'urgenza di un'immenso lavoro collettivo che sappia legare la necessità di un'opposizione alla guerra globale in itinere alla contemporanea e ineliminabile propettiva di superamento del “Neolitico capitalista”.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/la-fine-della-storia-27-06.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nRoberto Iannuzzi - Come l’Occidente ha sabotato il negoziato fra Russia e Ucraina\r\n\r\nNey York Times - New Evidence Shows How Russian Soldiers Executed Men in Bucha\r\n\r\nVolodymyr Ishchenko - Russia’s military Keynesianism\r\n\r\nMichael Peck - Surprised That Ukraine Is Taking Combat Losses? You Shouldn’t Be \r\n\r\nClaudia Pozzana, Alessandro Russo - La Quarta guerra mondiale. E noi?","28 Giugno 2023","2023-06-29 12:33:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/1687967512353-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #24 - UNA GUERRA SENZA LIMITI?",1687978185,[],[],{"post_content":660},{"matched_tokens":661,"snippet":662,"value":663},[139],"noi?” da poco edito da \u003Cmark>Ombre\u003C/mark> Corte.\r\nIl volume si divide","L'esito della marcia, in definitiva poco trionfale, del celebre “cuoco di Putin”, non deve ingannare sulla portata dei fatti stessi. Se è vero come ha scritto qualcuno che Putin si avvantaggerà internamente per aver chiuso bene la partita, senza grandi danni o spargimenti di sangue, è altrettanto vero che la cosa non può non aver ripercussioni sull'immagine internazionale della Russia e sull'efficacia del comando putiniano. Per quanto riconosciamo sia stata anche un'occasione per far venire allo scoperto i traditori, non è accettabile che una parte consistente dei tuoi corpi di élite (mercenari certo, ma cresciuti enormemente grazie a un filo diretto con Putin e alla legge sull'arruolamento dei detenuti che gli ha favoriti) ti si girino contro in mezzo a una guerra che gran parte del tuo Paese considera esistenziale. Immaginiamo se fosse successo agli americani in Iraq, avremmo parlato di agonia finale del gigante statunitense.\r\nIntanto la controffensiva va avanti ma non sembra in grado di regalarci altre sorprese, mentre ulteriori tasselli nel ragionamento che abbiamo fatto in una scorsa puntata (Una guerra che si poteva fermare), arrivano per comprendere come si sia arenato il processo di pace - largamente per volontà di Inghilterra e Usa, dopo il massacro di Bucha. Se crediamo al NYT, e il massacro è davvero ascrivibile ai russi - sostiene il giornale, sarebbe stata proprio la Wagner a eseguirlo - potrebbe essere anche letto come tentativo interno di boicottare il processo di pace. Sappiamo da sempre che la vera opposizione a Putin in questa guerra, è strisciante ma è tutta a destra, iperbellicista insomma. Il solito ginepraio che ci spinge irresistibilmente verso l'escalation bellica e l'allargamento.\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione abbiamo fatto una chiacchierata con Alessandro Russo e Claudia Pozzana, autori di una serie di contributi raccolti nel libricino “La Quarta Guerra Mondiale. E noi?” da poco edito da \u003Cmark>Ombre\u003C/mark> Corte.\r\nIl volume si divide in due parti: la prima, “Questa guerra”, analizza nello specifico cause e possibili sviluppi dell'attuale guerra (per procura) in Ucraina nel suo intreccio di locale e globale, individuando nella fine della politica novecentesca organizzata sulle linee globali della “guerra fredda” (per gli autori, “Terza guerra mondiale”), lo slancio per una nuova ipertrofia dell'economico (e quindi del militare) come segmenti separati e sovraordinanti il sociale e il politico. Nella seconda parte del \u003Cmark>libro\u003C/mark> dove sono raccolti alcuni scritti degli anni '90 e 2000 si analizzano invece gli \"antecedenti\" della guerra attuale, individuando nella prima guerra americana contro l'Irak, la rottura dell'ordine precedente e lo scatto verso una nuova epoca di guerre guerreggiate. Un punto importante della seconda parte del \u003Cmark>libro\u003C/mark> è quello dedicata alla fondazione dell'Euro, non mera unità monetaria ma nuova \"forma di governo\" \u003Cmark>delle\u003C/mark> popolazioni del continente europeo. Processo che gli autori leggono come contemporaneo all'esaurirsi del ruolo dei pariti storici del Novecento con la relativa funzione ordinatrice della società secondo la diade Destra/Sinistra.\r\nFilo rosso del testo è la ricerca dei processi che hanno storicamente funzionato come \"limitazione della guerra\" e che gli autori individuano nell'evento 1917 (compresi i suoi effetti sulle politiche sociale dell'Occidente capitalistico) e nel 1949 della rivoluzione cinese (e nei suoi sviluppi, con particolare attenzioni alla parentesi della “rivoluzione culturale”). Lettura interessante perché ribalta interpretazioni storiche di questi eventi come fondativi di guerra, dal punto di vista conservatore per legittimare la risposta alla \"minaccia rossa\", dal punto di vista rivoluzionario come guerra civile e rivoluzione permanente. Aperta resta la domanda sull'“E noi?” del titolo, dove il minimo che si può cogliere è l'urgenza di un'immenso lavoro collettivo che sappia legare la necessità di un'opposizione alla guerra globale in itinere alla contemporanea e ineliminabile propettiva di superamento del “Neolitico capitalista”.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/la-fine-della-storia-27-06.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nRoberto Iannuzzi - Come l’Occidente ha sabotato il negoziato fra Russia e Ucraina\r\n\r\nNey York Times - New Evidence Shows How Russian Soldiers Executed Men in Bucha\r\n\r\nVolodymyr Ishchenko - Russia’s military Keynesianism\r\n\r\nMichael Peck - Surprised That Ukraine Is Taking Combat Losses? You Shouldn’t Be \r\n\r\nClaudia Pozzana, Alessandro Russo - La Quarta guerra mondiale. E noi?",[665],{"field":45,"matched_tokens":666,"snippet":662,"value":663},[139],{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":22,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":22},6674,{"collection_name":113,"first_q":55,"per_page":56,"q":55},15,{"title":672,"slug":673},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",675],{},["Set"],["ShallowReactive",678],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$f8FxvQla3QYDQgGK72pfl0W12qySzDF2hSNIBuL62C0w":-1},true,"/search?query=Libro+delle+Ombre"]