","Intelligence, killer e troll: interviste cifrate del nuovo Biden","post",1616107861,[57,58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/biden/","http://radioblackout.org/tag/cremlino/","http://radioblackout.org/tag/fsb/","http://radioblackout.org/tag/kgb/","http://radioblackout.org/tag/lubianka/","http://radioblackout.org/tag/missili-start/","http://radioblackout.org/tag/nord-stream-2/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/troll/",[23,27,15,17,25,29,31,21,19],{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[25],"ordini di chi: se della \u003Cmark>Lubianka\u003C/mark> o del Cremlino) i troll","Yuri Colombo rimarca il nazionalismo russo che non tollera l'intromissione di un leader straniero: definire \"Assassino\" Putin al limite possono dirlo i russi. E quindi la mossa di Biden ha sortito l'effetto di un ricompattamento di una nazione la cui potenza economica è volte inferiore a quella degli Usa.\r\n«Chi lo dice lo è», celia infantile Putin, che aveva risposto con lo stesso sfrontato bullismo: «allora ci capiamo» a Biden quando gli aveva rivelato come pur guardandolo negli occhi non riusciva a vedere la sua anima (sottintendendo che per lui era inesistente), alludendo alla dichiarazione di Bush che invece aveva dichiarato di riuscire a vederla.\r\nEppure uno dei primi gesti pragmatici di Biden è stata la sottoscrizione con Putin del tetto sui missili balistici e strategici nucleari e quindi si possono anche fare accordi con i killer e come dice Andrey Kortunov: «La decisione di Biden di estendere l'accordo START sul nucleare è di gran lunga più importante di qualsiasi frase fuori posto detta dal presidente statunitense nei confronti di Putin».\r\nSi esce dunque dalla cifratura della forma diplomatica, ma avviene consapevolmente, o si tratta di una frase improvvida, inopportuna che nasce da una idiosincrasia acuita dal rapporto dei servizi americani, o invece è stato preparato e imbeccato George Stephanoupolos, il giornalista di Abc che ha dato del killer a Putin per inviare messaggi un po' a tutto il mondo? Potrebbe anche risultare utile per prendere atto di un fatto consolidato, ovvero quello che Putin elimini fisicamente gli oppositori. Una prima mossa forte per vedere le reazioni, che non si sono fatte attendere, e per mandare un messaggio agli europei, in particolare al progetto tedesco del Nord Stream2, che Biden vorrebbe affossato? Infatti Berlino ha \"risposto\" accogliendo con favore «il linguaggio molto chiaro» usato dal presidente americano nei confronti della Russia, delle sue azioni in Siria e dei suoi tentativi di \"influenzare le elezioni in Paesi terzi\". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Heiko Maas in una intervista a \"Deutsche Welle\",\r\nForse per risalire al significato nascosto nelle sciabolate tra i leader delle due potenze bisognerebbe arrivare a capire in che modo hanno agito (e agli ordini di chi: se della \u003Cmark>Lubianka\u003C/mark> o del Cremlino) i troll che sono intervenuti per condizionare le campagne elettorali in favore di Trump, perché probabilmente la stura alla esternazione di Biden proviene dal rapporto dell'Intelligence americana che inquadrava la Russia tra le potenze che hanno cercato maggiormente di influenzare il voto... ma in fondo questo argomento era già stato affrontato da Putin, uomo proveniente dal Kgb, che chiese nel film-intervista di Oliver Stone se davvero si poteva pensare che i servizi di un qualunque paese potessero condizionare le elezioni altrove: è parte del loro lavoro, ma non sono così determinanti al risultato. Yurii Colombo ha iniziato una serie dedicata alla storia dei Servizi Segreti russi e quindi ci siamo rivolti a lui per ottenere uno sguardo avvertito su questa sulfurea polemica vista dalla Piazza Rossa, che nell'immaginario americano è rimasta la tana dell'orso russo della Guerra Fredda.\r\nMa quali sono i veri obiettivi dei Servizi Segreti rispetto a quello che avviene nel paese antagonista?\r\n\r\n\"«Chi lo dice lo è» (The Killer)\".",[73,75,77,79,81,84,86,88,90],{"matched_tokens":74,"snippet":23},[],{"matched_tokens":76,"snippet":27},[],{"matched_tokens":78,"snippet":15},[],{"matched_tokens":80,"snippet":17},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[25],"\u003Cmark>Lubianka\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":29},[],{"matched_tokens":87,"snippet":31},[],{"matched_tokens":89,"snippet":21},[],{"matched_tokens":91,"snippet":19},[],[93,99],{"field":32,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],4,[97],[25],[83],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":70,"value":71},"post_content",[25],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":43,"score":107,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6645,{"collection_name":54,"first_q":25,"per_page":110,"q":25},6,{"facet_counts":112,"found":134,"hits":135,"out_of":293,"page":14,"request_params":294,"search_cutoff":33,"search_time_ms":295},[113,119],{"counts":114,"field_name":117,"sampled":33,"stats":118},[115],{"count":110,"highlighted":116,"value":116},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":120,"field_name":32,"sampled":33,"stats":133},[121,123,125,127,129,131],{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"Pride",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"grecia",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"brasile",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"Hong Kong",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"free-k pride",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"guerra ai migranti",{"total_values":110},7,[136,172,201,225,247,269],{"document":137,"highlight":152,"highlights":161,"text_match":167,"text_match_info":168},{"comment_count":43,"id":138,"is_sticky":43,"permalink":139,"podcastfilter":140,"post_author":116,"post_content":141,"post_date":142,"post_excerpt":49,"post_id":138,"post_modified":143,"post_thumbnail":144,"post_title":145,"post_type":146,"sort_by_date":147,"tag_links":148,"tags":151},"54934","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-05-luglio-lubiana-congresso-dellifa-freek-pride-vulvatrix-ad-asti-guerra-ai-migranti-cronache-dal-confine-tra-messico-e-stati-uniti/",[116],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nDal 24 al 28 luglio si svolgerà a Lubiana l’11 congresso dell’I.F.A., l’Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini della FAI\r\n\r\nFree(k) Pride – Il 13 luglio un Pride indecoroso, libero, mostruoso attraverserà le strade di Torino, nel segno della rivolta frocia, della liberazione dai confini tra i corpi e tra gli Stati, del rifiuto del pinkwashing istituzionale, della costruzione di percorsi di autonomia dai generi. Un Pride che trova il suo orgoglio nella lotta contro ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Un Pride che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge.\r\n\r\nUn mostro si aggira per Asti: si chiama Vulvatrix e sarà il terrore di preti e governi. Lu incontrerete sabato 6 luglio ad Asti, dove si svolgerà il primo Pride della città, oggi guidata dalla destra, che, con classica operazione di pinkwashing, ha un sindaco che appoggia e sarà presente al Pride e un assessore alla cultura che lo dichiara nemico. Ci sarà anche uno spezzone indecoroso, scoppiettante, mostruoso.\r\n\r\nC’è un attacco ai gender studies in tutta Europa, uno dei tasselli della negazione dei percorsi di libertà delle donne e delle persone lgbtia come strumento di restaurazione patriarcale, religiosa, nazionalista.\r\n\r\nBollettino di guerra degli ultimi giorni: migranti affogati al largo della Tunisia, bombardati e uccisi a Tajoura, assetati a Zawija, torturati ovunque.\r\n\r\nCosa succede al confine tra il Messico e gli Stati Uniti? 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Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","15 Luglio 2019","2019-07-15 21:10:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-11-manif-fat-brasile-col-200x110.jpg","Anarres del 5 luglio. Lubiana: congresso dell’IFA. Free(k) Pride. Vulvatrix ad Asti. Guerra ai migranti. 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Cambiano i nomi ma il sugo è lo stesso: nasce così a Berlino l'esperienza Multiversal, inizialmente una sala prove poi sigla per diversi concerti in giro per la città ed infine, a inizio 2014, debutta con Multiversal Marathon (11 giorni di concerti in diverse location della città).\r\nLa commistione tra curiosità pura e auto-generatività infonde forza ad un nucleo non individuabile ormai più geograficamente che decide finalmente di uscire allo scoperto e replicare la maratona in diversi paesi. Inseguendo l'idea di un \"ready made tour\" a carovana, Multiversal si spinge fino in Danimarca e Norvegia, per poi atterrare a Napoli. Ecco perchè si riparte tra pochi giorni con l'Europa da conquistare.\r\nAlle spalle di tutto un briciolo di filosofia comunitarista, spirito dell'avventura e desiderio di diffondersi il più possibile con i meccanismi di cui sopra.\r\nIn poco tempo alla carovana si aggiungono uomini, donne, idee, cavi di rame e un qualche migliaio di chili di soundsystem.\r\nSiamo all'incrocio tra performance, impro, rave e presa bene da freak show. Abbiamo mutato le abitudini auricolari e ora, zaino in spalla partiamo per lubiana. Già: dal 1 al 7 settembre c'è il multislow e radioblackout sarà presente con i suoi migliori cronisti per raccontare in diretta i giochi senza frontiere del noise. Ecco perchè e percome.\r\n\r\nOrizzontale\r\nUna delle cose che mi sono piaciute fina da subito di questo \"movimento\" è che non ha capo nè coda.\r\nNè comandare nè essere comandati. Questo non significa caos. Postula ricchezza, interscambio, docilità nel farsi combinare. Ma anche coraggio, desiderio di scoprire cosa succede se premo questo tasto.\r\nCosa sarebbe stata la storia delle muutksiche improvvise senza questi nobili sentimenti? Se Peter Brotzmann non avesse fatto Machine Gun o se non vi fosse mai stata una sinfonia per un uomo solo ora forse saremmo un branco di zombie pappamolle che fanno la coda davanti ai conservatori, privi di spina dorsale come lumache, diretti dalla classifica di tv sorrisi e canzoni o di pitchfork, nella migliore delle ipotesi.\r\nFortunatamente le regole sono fatte per essere superate, se non vogliamo dire bruciate.\r\nEcco perchè in questo contesto va a farsi fottere anche l'idea di band, idea che già con il free andava scemando e che ormai si è disciolta completamente.\r\nNon esistono entità stabili, tutto può cambiare da un momento all'altro, generando corpi spuri che producono meccanismi non razionali di interazione sonora. Panta rei. Ma più come un virus che come un festival (per cui guai a chiamarli così).\r\n\r\nScatolette\r\nStandard a chi? Abbiamo deciso che siccome sarebbe estremamente noioso continuare a riprodurre da ciascuno strumento suoni di \"default\" ecco che è necessario procedere a scollegare, rimontare, saldare, scocciare, avvitare. Poi bisogna premere a caso e stare a vedere cosa succede.\r\nGiuro, anche la musique concrete è iniziata così, mescolando amatorialità da hobbisti e curiosità da bambini.\r\nE se questo lo metto qui anzichè qui?\r\nE' così che un trombone può diventare un treno e perfino un tupperware, opportunamente cablato potrà fungere da synth. Il riferimento non è più il negozio di strumenti musicali ma il mondo intero dove tutto può essere strumento.\r\nDa quando ho visto molti sostituire il \"soundcheck\" con una sessione di saldatura ho capito che ero nel posto giusto, tra coloro che resistono a mode, hits, rock e paccottiglie varie. E non solo: la customizzazione offre una possibilità unica che ha dato lustro a migliaia di camerette adolescenziali in tutto il mondo; questo rumore è mio, l'ho prodotto io fin dall'inizio, senza dover chiedere un effetto alla boss o dover studiare per anni un sintetizzatore modulare che mai potrò permettermi. Il montaggio e l'autocostruzione come pratiche di resistenza, l'autarchia di sottofondo e una dose di coraggio per i collegamenti elettrici. Potevamo forse non esserci?\r\n\r\nFruizione\r\nPer quelli con le orecchie vergini, per i pregiudiziosi, i saputi, i critici è meglio cambiare rotta. Dirigersi altrove. Magari proprio ritornare a considerare l'ippica, il cucito o la coltivazione di fragole in vaso.\r\nGià perchè la stessa curiosità del performer è richiesta all'ascoltatore. Che può perfino entrare nella rappresentazione, fino a modificarne un corso che sembrava inevitabile, ovvero preconfezionato. Questo il rock non lo capirà mai, ormai vecchio e sordo, con i suoi festival pieni di buttafuori, regole, aggressività, danaro e l'altalena straziante strofa-ritornello-strofa.\r\nTra i due (rock e non musica) non corre buon sangue per cui non sarò certo io a tentare di ricucirne i rapporti. Mettetevi i tappi e andate affanculo con tutti i vostri cd degli zeppelin (con tutto il rispetto).\r\nOriente estremo\r\nIn un certo senso anche i centri gravitazionali della cosiddetta musica pop si sono disassati con uno sbilanciamento inesorabile verso il misterioso oriente. Dalla Cina a Taiwan, Malesia, Hong Kong, Indonesia, Sumatra, per non dire nulla del Giappone, esiste un sottobosco brulicante e impenetrabile che è valso da esempio per molti colleghi al di qua della \"cortina di ferro\".\r\nNei regimi totalitari moderni (termine improprio ma non troppo se riferito ai luoghi ameni di cui sopra) non esiste che UNA musica, riconosciuta, vagliata e possibile. E non pensate che io stia parlando dell'URRSS prima del muro. L'ignoto fa paura ai controllori. Le possibilità cospirative di un branco di noisers cinesi sono, ovviamente pari allo zero assoluto, oggi come durante la rivoluzione culturale maoista, ma il pensiero unico è vigile come uno sbirro alla dogana e non ha intenzione di lasciar correre (pensate agli arresti di Hai Weiwei, innocuo fotografo punk cinese sul quale si è montata una storia incredibile, pe la gioia del diretto interessato, immagino almeno a livello di tornaconto pubblicitario ).\r\nNon potendo controllare però tutto, il sistema preferisce il contrattacco, la droga sintetica dei mostri da classifica, che benzinano uno starsystem internettaro fatto di rifiuti musicali (questi sì) nobilitati da schiere di lacchè merdosi che elogiano questo o quel nuovo talento della canzone. La cosa drammatica è che non succede solo con Rhyanna o Justin Bieber. Fanno così anche le etichette discografiche cosiddette \"Underground\", anche loro pienamente complici di un meccanismo tipicamente capitalista di aggressione del mercato. Cosa cazzo c'entra con quello che stavo dicendo? Già, le musiche dei margini, le non musiche o le musiche c.d di difficile ascolto vivono come sanguisughe alle spalle di questo universo cartonato e scintillante, ne succhieranno energie per poi riconvertirle in impulsi sonori ridigeriti, estremi atti di resistenza contro questo asfissiante paradigma del controllo assoluto, anche nei nostri gusti musicali. Per cui andate affanculo se il festival non lo fate ce lo facciamo noi e non solo in un alloggetto, ma prenderemo il mondo, ci mescoleremo così tanto che poi sarà impossibile scioglierci. E cari fottuti stronzi con il palato abraso e i gusti in fotocopia, vi diamo una possibilità per riscattarvi ma per farlo dovete saltare al di quà del muro, rinunciando alla passività come regola d'ascolto. Vi metterà in crisi all'inizio ma poi vi farete gli anticorpi e andrà tutto bene.\r\n\r\nUna sommaria conclusione\r\nNon c'è da stupirsi dunque dell'esistenza di musiche \"noise\" (Anche se ancora oggi fanno paura a moltissimi...); il rumore è come la violenza di cui parlava Burgess in Arancia Meccanica, è il desiderio di creare delle giovani generazioni oppresse (almeno nei posti dove questo si può oggettivamente fare) . Non potendo farlo in altri modi si procede a distruggere.\r\nMutatis mutandis questo significa nel nostro caso distruzione completa del paradigma performatore/pubblico. Distruzione seriale dello \"strumento\" convenzionalmente inteso. Ecco perchè i noisers, gli sperimentatori per me sono coraggiosi pirati, sempre pronti ad assaltare il mercantile di questo infra-mondo patinato per saccheggiare e ridistribuire.\r\n\r\nPartiremo per lubiana e vi terremo informati, comunque vada sarà un clamoroso insuccesso.\r\nqualche link per capirci di più (forse)\r\nhttp://reactionpowertrio.tumblr.com/\r\nhttp://multiversal.eu/multislow\r\nhttp://radiostudent.si/\r\nhttp://www.brainpussyfication.com/\r\nhttp://www.thenewnoise.it/lets-party-with-rpt/\r\n ","27 Agosto 2015","2018-10-17 22:09:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/08/rpt11-200x110.jpg","Urla tu che fischio io. Breve storia di come siamo arrivati a Lubiana",1440677301,[],[],{"post_content":187,"post_title":192},{"matched_tokens":188,"snippet":190,"value":191},[189],"lubiana","zaino in spalla partiamo per \u003Cmark>lubiana\u003C/mark>. Già: dal 1 al 7","Storia\r\nDa un collettivo di improvvisatori di Nancy partì qualche anno fa l'idea di allargare un contagio sotterraneo capace di propagarsi all'infinito nelle forme più varie.\r\nLe spore presto si diffondono, trovando un fertile terreno di coltura nei circuiti più off e sperimentalistici. Cambiano i nomi ma il sugo è lo stesso: nasce così a Berlino l'esperienza Multiversal, inizialmente una sala prove poi sigla per diversi concerti in giro per la città ed infine, a inizio 2014, debutta con Multiversal Marathon (11 giorni di concerti in diverse location della città).\r\nLa commistione tra curiosità pura e auto-generatività infonde forza ad un nucleo non individuabile ormai più geograficamente che decide finalmente di uscire allo scoperto e replicare la maratona in diversi paesi. Inseguendo l'idea di un \"ready made tour\" a carovana, Multiversal si spinge fino in Danimarca e Norvegia, per poi atterrare a Napoli. Ecco perchè si riparte tra pochi giorni con l'Europa da conquistare.\r\nAlle spalle di tutto un briciolo di filosofia comunitarista, spirito dell'avventura e desiderio di diffondersi il più possibile con i meccanismi di cui sopra.\r\nIn poco tempo alla carovana si aggiungono uomini, donne, idee, cavi di rame e un qualche migliaio di chili di soundsystem.\r\nSiamo all'incrocio tra performance, impro, rave e presa bene da freak show. Abbiamo mutato le abitudini auricolari e ora, zaino in spalla partiamo per \u003Cmark>lubiana\u003C/mark>. Già: dal 1 al 7 settembre c'è il multislow e radioblackout sarà presente con i suoi migliori cronisti per raccontare in diretta i giochi senza frontiere del noise. Ecco perchè e percome.\r\n\r\nOrizzontale\r\nUna delle cose che mi sono piaciute fina da subito di questo \"movimento\" è che non ha capo nè coda.\r\nNè comandare nè essere comandati. Questo non significa caos. Postula ricchezza, interscambio, docilità nel farsi combinare. Ma anche coraggio, desiderio di scoprire cosa succede se premo questo tasto.\r\nCosa sarebbe stata la storia delle muutksiche improvvise senza questi nobili sentimenti? Se Peter Brotzmann non avesse fatto Machine Gun o se non vi fosse mai stata una sinfonia per un uomo solo ora forse saremmo un branco di zombie pappamolle che fanno la coda davanti ai conservatori, privi di spina dorsale come lumache, diretti dalla classifica di tv sorrisi e canzoni o di pitchfork, nella migliore delle ipotesi.\r\nFortunatamente le regole sono fatte per essere superate, se non vogliamo dire bruciate.\r\nEcco perchè in questo contesto va a farsi fottere anche l'idea di band, idea che già con il free andava scemando e che ormai si è disciolta completamente.\r\nNon esistono entità stabili, tutto può cambiare da un momento all'altro, generando corpi spuri che producono meccanismi non razionali di interazione sonora. Panta rei. Ma più come un virus che come un festival (per cui guai a chiamarli così).\r\n\r\nScatolette\r\nStandard a chi? Abbiamo deciso che siccome sarebbe estremamente noioso continuare a riprodurre da ciascuno strumento suoni di \"default\" ecco che è necessario procedere a scollegare, rimontare, saldare, scocciare, avvitare. Poi bisogna premere a caso e stare a vedere cosa succede.\r\nGiuro, anche la musique concrete è iniziata così, mescolando amatorialità da hobbisti e curiosità da bambini.\r\nE se questo lo metto qui anzichè qui?\r\nE' così che un trombone può diventare un treno e perfino un tupperware, opportunamente cablato potrà fungere da synth. Il riferimento non è più il negozio di strumenti musicali ma il mondo intero dove tutto può essere strumento.\r\nDa quando ho visto molti sostituire il \"soundcheck\" con una sessione di saldatura ho capito che ero nel posto giusto, tra coloro che resistono a mode, hits, rock e paccottiglie varie. E non solo: la customizzazione offre una possibilità unica che ha dato lustro a migliaia di camerette adolescenziali in tutto il mondo; questo rumore è mio, l'ho prodotto io fin dall'inizio, senza dover chiedere un effetto alla boss o dover studiare per anni un sintetizzatore modulare che mai potrò permettermi. Il montaggio e l'autocostruzione come pratiche di resistenza, l'autarchia di sottofondo e una dose di coraggio per i collegamenti elettrici. Potevamo forse non esserci?\r\n\r\nFruizione\r\nPer quelli con le orecchie vergini, per i pregiudiziosi, i saputi, i critici è meglio cambiare rotta. Dirigersi altrove. Magari proprio ritornare a considerare l'ippica, il cucito o la coltivazione di fragole in vaso.\r\nGià perchè la stessa curiosità del performer è richiesta all'ascoltatore. Che può perfino entrare nella rappresentazione, fino a modificarne un corso che sembrava inevitabile, ovvero preconfezionato. Questo il rock non lo capirà mai, ormai vecchio e sordo, con i suoi festival pieni di buttafuori, regole, aggressività, danaro e l'altalena straziante strofa-ritornello-strofa.\r\nTra i due (rock e non musica) non corre buon sangue per cui non sarò certo io a tentare di ricucirne i rapporti. Mettetevi i tappi e andate affanculo con tutti i vostri cd degli zeppelin (con tutto il rispetto).\r\nOriente estremo\r\nIn un certo senso anche i centri gravitazionali della cosiddetta musica pop si sono disassati con uno sbilanciamento inesorabile verso il misterioso oriente. Dalla Cina a Taiwan, Malesia, Hong Kong, Indonesia, Sumatra, per non dire nulla del Giappone, esiste un sottobosco brulicante e impenetrabile che è valso da esempio per molti colleghi al di qua della \"cortina di ferro\".\r\nNei regimi totalitari moderni (termine improprio ma non troppo se riferito ai luoghi ameni di cui sopra) non esiste che UNA musica, riconosciuta, vagliata e possibile. E non pensate che io stia parlando dell'URRSS prima del muro. L'ignoto fa paura ai controllori. Le possibilità cospirative di un branco di noisers cinesi sono, ovviamente pari allo zero assoluto, oggi come durante la rivoluzione culturale maoista, ma il pensiero unico è vigile come uno sbirro alla dogana e non ha intenzione di lasciar correre (pensate agli arresti di Hai Weiwei, innocuo fotografo punk cinese sul quale si è montata una storia incredibile, pe la gioia del diretto interessato, immagino almeno a livello di tornaconto pubblicitario ).\r\nNon potendo controllare però tutto, il sistema preferisce il contrattacco, la droga sintetica dei mostri da classifica, che benzinano uno starsystem internettaro fatto di rifiuti musicali (questi sì) nobilitati da schiere di lacchè merdosi che elogiano questo o quel nuovo talento della canzone. La cosa drammatica è che non succede solo con Rhyanna o Justin Bieber. Fanno così anche le etichette discografiche cosiddette \"Underground\", anche loro pienamente complici di un meccanismo tipicamente capitalista di aggressione del mercato. Cosa cazzo c'entra con quello che stavo dicendo? Già, le musiche dei margini, le non musiche o le musiche c.d di difficile ascolto vivono come sanguisughe alle spalle di questo universo cartonato e scintillante, ne succhieranno energie per poi riconvertirle in impulsi sonori ridigeriti, estremi atti di resistenza contro questo asfissiante paradigma del controllo assoluto, anche nei nostri gusti musicali. Per cui andate affanculo se il festival non lo fate ce lo facciamo noi e non solo in un alloggetto, ma prenderemo il mondo, ci mescoleremo così tanto che poi sarà impossibile scioglierci. E cari fottuti stronzi con il palato abraso e i gusti in fotocopia, vi diamo una possibilità per riscattarvi ma per farlo dovete saltare al di quà del muro, rinunciando alla passività come regola d'ascolto. Vi metterà in crisi all'inizio ma poi vi farete gli anticorpi e andrà tutto bene.\r\n\r\nUna sommaria conclusione\r\nNon c'è da stupirsi dunque dell'esistenza di musiche \"noise\" (Anche se ancora oggi fanno paura a moltissimi...); il rumore è come la violenza di cui parlava Burgess in Arancia Meccanica, è il desiderio di creare delle giovani generazioni oppresse (almeno nei posti dove questo si può oggettivamente fare) . Non potendo farlo in altri modi si procede a distruggere.\r\nMutatis mutandis questo significa nel nostro caso distruzione completa del paradigma performatore/pubblico. Distruzione seriale dello \"strumento\" convenzionalmente inteso. Ecco perchè i noisers, gli sperimentatori per me sono coraggiosi pirati, sempre pronti ad assaltare il mercantile di questo infra-mondo patinato per saccheggiare e ridistribuire.\r\n\r\nPartiremo per \u003Cmark>lubiana\u003C/mark> e vi terremo informati, comunque vada sarà un clamoroso insuccesso.\r\nqualche link per capirci di più (forse)\r\nhttp://reactionpowertrio.tumblr.com/\r\nhttp://multiversal.eu/multislow\r\nhttp://radiostudent.si/\r\nhttp://www.brainpussyfication.com/\r\nhttp://www.thenewnoise.it/lets-party-with-rpt/\r\n ",{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":194},[155],"Urla tu che fischio io. Breve storia di come siamo arrivati a \u003Cmark>Lubiana\u003C/mark>",[196,198],{"field":163,"matched_tokens":197,"snippet":194,"value":194},[155],{"field":100,"matched_tokens":199,"snippet":190,"value":191},[189],{"best_field_score":169,"best_field_weight":170,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":43,"score":171,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":106},{"document":202,"highlight":214,"highlights":219,"text_match":167,"text_match_info":222},{"comment_count":43,"id":203,"is_sticky":43,"permalink":204,"podcastfilter":205,"post_author":46,"post_content":206,"post_date":207,"post_excerpt":49,"post_id":203,"post_modified":208,"post_thumbnail":209,"post_title":210,"post_type":146,"sort_by_date":211,"tag_links":212,"tags":213},"83371","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-luglio-folgore-para-assassini-anarchici-dei-balcani-gragnana-il-circolo-anarchico-piu-vecchio-ditalia/",[116],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/2023-07-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nFolgore. Condannati ieri gli assassini di Emanuele Scieri\r\nLa brigata Folgore si è sempre distinta per il nonnismo nelle caserme, in particolare quella di Pisa, dove c’è stato un lungo elenco di morti e feriti gravi, tutti archiviati come incidenti o suicidi.\r\nNell’agosto del 1999 Emanuele Scieri era un allievo parà di leva arruolato nella Folgore. Il suo corpo venne ritrovato due giorni dopo la caduta dal tetto della Caserma: l’episodio venne immediatamente archiviato come suicidio. La famiglia e gli amici non ci hanno mai creduto.\r\nIeri, dopo 24 anni ed un’inchiesta partita nel 2018, due caporali della Folgore sono stati condannati a 24 e 16 anni di reclusione dalla corte d’assise di Pisa.\r\nUn’eccezione nel panorama degli infiniti insabbiamenti delle atrocità di guerra e di pace di questa Brigata di assassini, da sempre catalizzatore dell’estrema destra fascista.\r\nQuest’anno la Folgore ha fatto il proprio raduno ad Asti, dove ci sono state iniziative antimilitariste di informazione e lotta.\r\nNe abbiamo parlato con Werther del contro di documentazione Felix di Asti\r\n\r\n19, 20, 21, 22, 23 luglio\r\nIncontro Internazionale Anarchico a Saint Imier\r\na 150 (più 1) anni dalla nascita dell’internazionale antiautoritaria\r\nNe abbiamo parlato con Dario, che ha presenrato l'iniziativa\r\n\r\nAnarchici dei Balcani\r\nNella prima settimana di luglio si è tenuta a Lubiana la ventesima edizione della Balkan Anarchist Bookfair. Vi proponiamo un resoconto ed un bilancio di quest’incontro, che, oltre la fiera, ha ospitato decine di incontri, dibattiti, assemblee. Presenti anarchici e anarchiche di tutta l’area balcanica ma anche dall’Europa e dal Sudamerica.\r\nLa cronaca di Federico\r\n\r\nGragnana. Il circolo anarchico più antico d’Italia\r\nA Gragnana, frazione alta di Carrara, nel 1885 come oggi abitano soprattutto cavatori e pastori. Lì l’anarchismo pose sin dalla sua nascita radici profonde che arrivano sino ai giorni nostri.\r\nUna storia che si interrompe durante il fascismo, quando la lotta divenne clandestina e gli anarchici furono protagonisti della liberazione dalla dittatura, e riprese subito dopo. Protagonisti di scioperi e lotte durissime gli anarchici della zona diedero vita a tante iniziative anche sul piano della solidarietà e dell’autogestione.\r\nIl 16 luglio a Gragnana è stata posta una targa di marmo per ricordare questa lunga storia che continua.\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Ferrari\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21 ((siamo in vacanza – le riunioni riprendono martedì 29 agosto))\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Luglio 2023","2023-07-29 08:21:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/index-200x110.jpeg","Anarres del 14 luglio. Folgore, parà assassini. Anarchici dei Balcani. 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Dai primi giorni di marzo quello che oggi si chiama CPR è chiuso, perché distrutto dalle rivolte di febbraio.\r\nMa il governo è deciso a riaprirlo al più presto.\r\nCronaca e riflessioni\r\n\r\nBalkan Anarchist Bookfair.\r\nÈ cominciata ieri la 20esima edizione della Fiera anarchica Balkanica del libro.\r\nUn’occasione importante di incontro per gli anarchici e i libertari attivi in quest’area in cui l’anarchismo è in costante crescita.\r\nNe abbiamo parlato con Dario da Lubiana\r\n\r\nSpesa di guerra in Europa.\r\nDall’inizio della guerra in Ucraina, la spesa bellica europea ha avuto una fortissima impennata.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFrancia. La rivolta delle periferie che ha messo in difficoltà Macron\r\nAd una settimana dall’uccisione di Nahel, il diciassettenne freddato da un poliziotto durante un controllo stradale, le rivolte si sono attenuate, ma forte è l’attesa per quello che avverrà questa sera a Marsiglia, per la “marcia bianca” indetta dalla famiglia di Mohamed, un uomo ucciso dalla polizia con una flash ball mentre filmava i violenti scontri in città\r\nCe ne ha parlato Stefano Capello\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n19, 20, 21, 22, 23 luglio\r\nIncontro Internazionale Anarchico a Saint Imier\r\na 150 (più 1) dalla nascita dell’internazionale antiautoritaria\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Luglio 2023","2023-07-18 10:48:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/bab-200x110.jpg","Anarres del 7 luglio. 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La sua vita è un costo insostenibile per chi punta a rinforzare l’apparato bellico che sostiene l’imperialismo tricolore e gli interessi di multinazionali come ENI e Leonardo.\r\n* Il governo si è preso pieni poteri, ha reso permanente lo stato di emergenza, per reprimere ogni insorgenza sociale e tenere sotto controllo l’intera popolazione.\r\n* Per i tanti che lavora(va)no in nero o con contratti di poche settimane non c’è né cassa integrazione, né “ristori”.\r\n* I posti di lavoro, le scuole, i trasporti non sono luoghi sicuri ma la crisi sociale obbliga tanti a scegliere tra la fame e la salute.\r\n* Le restrizioni imposte dal governo non basteranno a fermare il virus. Un virus che continuerà a correre finché la logica del profitto e della guerra sarà più importante delle nostre vite.\r\n* Fermarli dipende da ciascuno di noi. Salute e giustizia sociale vanno di pari passo.\r\n* Gettiamo sabbia negli ingranaggi del militarismo!\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nQui puoi ascoltare la diretta con Stefano:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-01-29-stefano-antimili-rbo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n 2021 01 29 stefano antimili rbo\r\n\r\nRog. Sgombero e gentrification\r\nIl Rog, ex fabbrica di biciclette occupata dal 2006, era da tempo ne mirino degli speculatori. Vicinissima al centro storico di Lubiana, è al centro di processi di gentrification, che oggi l’amministrazione di “sinistra”, guidata dal sindaco Jancovic travestono in vari modi, per spezzare l’ampio fronte di solidarietà intorno a Rog.\r\nL’amministrazione ha profittato della difficoltà imposte dal lockdown imposto in Slovenia per il Covid, per lanciare un’operazione di sgombero, che altrimenti non sarebbe stata facile da effettuare.\r\nNonostante ciò il corteo del 22 gennaio ha avuto grande successo, nonostante la repressione e le denunce.\r\nOggi i media tentano una criminalizzazione del Rog, puntando su questioni strutturali (amianto e residui di lavorazione nocivi) ben note e alle quali, durante i lunghi anni di abbandono, l’amministrazione cittadina, proprietaria dei locali, non ha mai voluto porre rimedio. Non solo accusano di furto e di spaccio gli occupanti, per le biciclette recuperate e per le siringhe nuove, che venivano distribuite ai tossici, nell’ambito di un progetto di riduzione del danno.\r\nCe ne ha parlato Matej, un compagno della Federazione Anarchica Slovena.\r\n\r\nUccisa due volte. La narrazione distorta dell’ennesimo femminicidio\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nGiovedì 11 febbraio\r\nore 16 in via Po 16\r\npunto info antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nSabato 13 febbraio (se piovesse si sposta al primo sabato di bel tempo)\r\ngiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nore 15,30 in piazza Castello\r\nintervento di Alessio Lega e Guido Baldoni su De André e canzoniere antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nriunioni ad orario variabile in queste settimane\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/ \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","6 Febbraio 2021","2021-02-08 11:05:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-03-manif-antimili-13F-modif-200x110.png","Anarres del 29 gennaio. Guerra ai poveri o guerra al covid? Rog. Sgombero e gentrification. Femminicidi negati...",1612608581,[],[],{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[155],"Vicinissima al centro storico di \u003Cmark>Lubiana\u003C/mark>, è al centro di processi","Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Ce ne ha parlato Massimo Varengo di ZiC\r\n\r\nHong Kong. Anarchici nella resistenza alla legge sull’estradizione\r\nIntervista a cura di Crimethinc, traduzione in italiano per i quaderni di Umanità Nova.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 settembre\r\nGiù le mani da Exarchia! Solidarietà senza confini\r\nPresidio al Balon\r\nore 10,30/13,30\r\n\r\n20, 21, 22 settembre\r\nFirenze\r\nVetrina dell’editoria anarchica e libertaria\r\nalla sala di via De Andrè 3\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì (in agosto siamo in vacanza) dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","6 Settembre 2019","2019-09-06 17:51:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/2019-06-02-antimili-MG_20190606_104112-200x110.jpg","Anarres del 6 settembre. Grecia. Attacco ad Exarchia. Congresso dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche. 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