","Case popolari, casi umani e geografia urbana","post",1569777786,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/case-popolari/","http://radioblackout.org/tag/cementificazione-del-suolo-urbano/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/luca-zaia/",[66,34,67,26],"case popolari","gentrificazione",{"post_content":69,"tags":74},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"Zaia","a cancellare come ha fatto \u003Cmark>Zaia\u003C/mark> ogni potenziale edilizia popolare e","Le autonomie locali, vero separatismo in salsa paradossalmente sovranista, producono leggi regionali intollerabili per turboliberismo, e appiattimento sulle esigenze di mercato, fino a cancellare come ha fatto \u003Cmark>Zaia\u003C/mark> ogni potenziale edilizia popolare e in prospettiva anche i comparti scolastici e sanitario vedranno l'eliminazione di ogni welfare residuo:\r\n\r\ndallagnol\r\n\r\nEstendendo un po' la materia e inquadrandola nei più ampi fenomeni eterogenei ma in qualche modo riconducibili all'azione dell'uomo sul territorio urbano, abbiamo interpellato Alberto Vanolo in una vivace diretta dalla manifestazione torinese dei Fridays For Future, partendo proprio dalla situazione del capoluogo piemontese (e del suo territorio allargato) fino a esemplificare per contrasto con altre realtà urbane italiane la trasformazione delle città di medie dimensioni delle quali si cambia l'aspetto e l'anima chiamandola riqualificazione secondo dettami standardizzati omologizzanti:\r\n\r\noltre la gentrificazione l'uso del territorio urbano",[75,77,79,81],{"matched_tokens":76,"snippet":66},[],{"matched_tokens":78,"snippet":34},[],{"matched_tokens":80,"snippet":67},[],{"matched_tokens":82,"snippet":84},[83,71],"Luca","\u003Cmark>Luca\u003C/mark> \u003Cmark>Zaia\u003C/mark>",[86,91],{"field":35,"indices":87,"matched_tokens":88,"snippets":90},[39],[89],[83,71],[84],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],1157451471441625000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":98,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":100,"highlight":129,"highlights":134,"text_match":137,"text_match_info":138},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":47,"id":103,"is_sticky":47,"permalink":104,"post_author":105,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":53,"post_id":103,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":58,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":124},[44],[46],"53335","http://radioblackout.org/2019/03/30-marzo-manifestazione-nazionale-transfemminista-a-verona/","info2","Dal 29 al 31 marzo si svolgerà a Verona il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF). Il WCF riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI.\r\nL’incontro, che culminerà con una marcia domenica 31, raccoglie gruppi e associazioni dell’estrema destra omofoba, cristiana, il cui scopo è la riproposizione della famiglia “naturale”, con la divisione sessista del ruoli e delle gerarchie e la negazione di ogni sessualità non riproduttiva.\r\nAlla XIII edizione del Congresso parteciperanno associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana e integralista da tutto il mondo ma anche tre ministri del governo italiano: il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.\r\nL’iniziativa ha il patrocinio del ministero della famiglia e del comune di Verona e si svolgerà in un imponente palazzo della centralissima piazza Bra.\r\nSoggetti in violenta competizione tra loro come chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica trovano il loro comun denominatore nella lotta alla libertà e alla vita delle donne, che tutti vorrebbero costrette al ruolo riproduttivo, prive di autonomia in una relazione gerarchica patriarcale.\r\nNon un salto al Medioevo, ma un reazione del tutto post-moderna ai percorsi di libertà costruiti dalle donne.\r\n\r\nIn risposta vi sarà una tre giorni transfemminista che si articolerà in incontri, assemblee e un corteo previsto per sabato 30.\r\nAll’iniziativa, in preparazione da mesi, parteciperanno reti e associazioni femministe da tutta Italia.\r\nDa Torino sono in partenza tre pullman.\r\nIl programma completo lo trovate sulle pagine di NUDM Verona\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia Siviero del Post e di NUDM Verona.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-giulia-siviero-verona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Marzo 2019","2019-03-26 18:13:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"127\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-768x326.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona.jpg 959w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","30 marzo. 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Giovanni Toti e Luca Zaia, che governano Liguria e Veneto, si sono schierati al suo fianco.\r\n\r\nIn realtà non potranno farlo perché non sono le regioni che decidono le politiche dell’immigrazione in Italia. È lo stato che ha competenza in materia. “Lo sancisce l’articolo 117 della costituzione”, spiega Raffaele Bifulco che insegna diritto costituzionale all’università Luiss di Roma. Le Regioni hanno competenze che finiscono per rientrare in questo grande tema soprattutto a livello concreto e organizzativo, come la gestione dei fondi destinati all’assistenza sociale o alla sanità. Ma la costituzione, all’articolo 2, stabilisce il principio secondo cui l’Italia difende i diritti di tutti. “Un presidente della Regione che cerca di impedire a un comune di mettere in pratica ciò che è stabilito tra i principi fondamentali della nazione, va contro la costituzione. Semplicemente, dice una cosa di sicuro effetto mediatico, ma senza alcun fondamento legale”, conclude Bifulco.\r\n\r\nOltre alla costituzione, vari trattati internazionali e direttive europee obbligano l’Italia ad accogliere i richiedenti asilo, “dal momento in cui mettono piede nel paese fino al termine, positivo o negativo, dell’iter burocratico della domanda d’asilo”, commenta Gianfranco Schiavone, esperto di diritto d’asilo dell’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, che cita tra gli altri la direttiva numero 33 che l’Unione europea ha approvato nel 2013.\r\n\r\nProprio perché le regioni non hanno competenze in materia di immigrazione, non sono loro che decidono a chi dare o meno i soldi per l’accoglienza. “Le regioni non dispongono di fondi specifici destinati ai profughi. Le risorse che servono per aprire centri e presìdi sono europee e statali”, specifica Ennio Codini, professore di diritto pubblico all’università Cattolica e consulente dell’Ismu. “È una leggenda metropolitana quella secondo cui i comuni o le regioni mantengono di tasca propria i richiedenti asilo presenti sul loro territorio”, chiarisce Schiavone. È vero che le regioni dispongono di fondi destinati genericamente all’assistenza, “quelli che servono per le mense per i poveri o per i dormitori per i senza tetto per esempio”. Ma “come può una regione decidere che alcuni comuni aiutano troppo gli stranieri e tagliare finanziamenti che sono destinati anche agli italiani?”, si chiede il professor Codini. “Sarebbe un controsenso”.\r\n\r\nInfine, nemmeno un anno fa, sono state le regioni stesse, insieme ai comuni e alle province, a concordare e firmare con il ministero dell’interno un piano operativo sulla gestione degli immigrati. In quel protocollo ognuno si impegnava a fare la sua parte. Riassume Schiavone: “Si stabiliva il principio dell’accoglienza diffusa e cioè che i richiedenti asilo che arrivano in Italia devono essere distribuiti fra le 20 regioni, a seconda del numero di abitanti e del tenore economico di quella regione. Non si capisce perché a un anno dalla firma, alcuni governatori decidano di venir meno alla parola data”.\r\n\r\nQueste note, tratte dal settimanale l'Internazionale, forniscono il quadro normativo nel quale si inserisce la sparata del presidente della giunta regionale lombarda, il leghista, ed ex ministro dell'Interno nei governi Barlusconi, Roberto Maroni.\r\nLa campagna elettorale per le regionali è finita ma domenica ci sono i ballottaggi per i sindaci e, in palio tra le altre, c'è la poltrona di un comune importante come Venezia. Non solo. Maroni, rimasto un po' in ombra negli ultimi mesi, potrebbe voler giocare la propria carta nel risiko della leadership del centro-destra. Se Salvini corresse per la poltrona di sindaco di Milano, sia che vinca sia che perda, potrebbe non essere più il candidato leghista ideale per la successione di Berlusconi. Ammesso, ma affatto in nulla scontato, che l'ex cavaliere accetti di essere definitivamente disarcionato.\r\nDi certo c'è che il giorno successivo le dichiarazioni ad effetto e le minacce di tagli ai comuni lombardi che accolgono, Maroni e Salvini si sono divisi i compiti. Il governatore della Lombardia ha sobriamente scritto ai Prefetti chiedendo di sospendere l'invio di nuovi immigrati in Lombardia, in attesa di una ridefinizione delle quote in sede politica. 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Il 27 dicembre 1908 esce il n.1 de \"Il Corriere dei Piccoli\" che pubblica personaggi e storie americane, ma i balloons (ritenuti una novità troppo stravagante) vengono sostituiti da didascalie. Il 1° ottobre 1934 la casa editrice Nerbini pubblica L'Avventuroso, la prima pubblicazione italiana interamente dedicata ai fumetti, seguita da Il Vittorioso. Nel 1935 Guido Moroni Celsi realizza \"Ulceda, figlia del Gran Falco della Prateria\" il primo fumetto western italiano. Nel 1936 i giovani lettori italiani leggono \"Saturno contro la Terra\" scritto da Cesare Zavattini e disegnato da Giovanni Scolari, il primo fumetto di fantascienza italiano. Il regime fascista impone di italianizzare i personaggi, Brick Bradford diventa Marco Spada e il professor Zarkov diventa Zarro, Tarzan é ribattezzato Sigfrido. Nel 1938 il regime fascista vieta tutti i fumetti stranieri meno Topolino perchè il figlio del duce ne é appassionato, ma con la guerra anche Topolino deve cedere il posto all'italiano Tuffolino, che scompare nel dopoguerra. Gli eroi stranieri tornano con i loro veri nomi. Negli anni 50 la scarsità di carta impone il formato a striscia in cui vedono la luce La collana del Tex, Il piccolo Ranger, Zagor, Capitan Miki e Il Grande Blek. Come Tex venne censurato. Nal 1964 Guido Crepax crea Valentina. Nel 1967 Il Corriere dei Piccoli pubblica a puntate \"La ballata del mare salato\" di Hugo Pratt, dove gli indigeni polinesiani parlano in vernacolo veneziano. Nel 1977 arriva Andrea Pazienza. Negli anni 70 e 80 arrivano le riviste Il Mago, Frigidaire, L'Eternauta, Metal Hurlant, Totem, Comic Art e Orient-Express. La storia non é finita. Nonostante la crisi, il fumetto ha ancora molto da dire. Buon ascolto.\r\n\r\nAntonio Faeti \"La freccia di Ulceda - di fumetto e altro\" Coniglio editore, Roma 2008;\r\n\r\nLuca Boschi \"Frigo, valvole e balloons - Viaggio in vent'anni di fumetto italiano d'autore\" edizioni Theoria, Roma 1997;\r\n\r\nErmanno Detti \"Il fumetto tra cultura e scuola\" La Nuova Italia, Firenze 1984;\r\n\r\nGianni Brunoro \"Corto come un romanzo - Illazioni su Corto Maltese, ultimo eroe romantico\" edizioni Dedalo, Bari 1984","9 Dicembre 2019","2019-12-15 08:06:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/ULCEDA-200x110.jpg","L'AVVENTUROSA STORIA DEL FUMETTO ITALIANO - LA PERLA DI LABUAN 6/12/2019","podcast",1575877724,[],[],{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":204,"value":205},[203],"Zava","la Terra\" scritto da Cesare \u003Cmark>Zava\u003C/mark>ttini e disegnato da Giovanni Scolari,","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/2019.12.06-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAll'inizio i fumetti italiani non avevano i fumetti. Il 27 dicembre 1908 esce il n.1 de \"Il Corriere dei Piccoli\" che pubblica personaggi e storie americane, ma i balloons (ritenuti una novità troppo stravagante) vengono sostituiti da didascalie. Il 1° ottobre 1934 la casa editrice Nerbini pubblica L'Avventuroso, la prima pubblicazione italiana interamente dedicata ai fumetti, seguita da Il Vittorioso. Nel 1935 Guido Moroni Celsi realizza \"Ulceda, figlia del Gran Falco della Prateria\" il primo fumetto western italiano. Nel 1936 i giovani lettori italiani leggono \"Saturno contro la Terra\" scritto da Cesare \u003Cmark>Zava\u003C/mark>ttini e disegnato da Giovanni Scolari, il primo fumetto di fantascienza italiano. Il regime fascista impone di italianizzare i personaggi, Brick Bradford diventa Marco Spada e il professor Zarkov diventa Zarro, Tarzan é ribattezzato Sigfrido. Nel 1938 il regime fascista vieta tutti i fumetti stranieri meno Topolino perchè il figlio del duce ne é appassionato, ma con la guerra anche Topolino deve cedere il posto all'italiano Tuffolino, che scompare nel dopoguerra. Gli eroi stranieri tornano con i loro veri nomi. Negli anni 50 la scarsità di carta impone il formato a striscia in cui vedono la luce La collana del Tex, Il piccolo Ranger, Zagor, Capitan Miki e Il Grande Blek. Come Tex venne censurato. Nal 1964 Guido Crepax crea Valentina. Nel 1967 Il Corriere dei Piccoli pubblica a puntate \"La ballata del mare salato\" di Hugo Pratt, dove gli indigeni polinesiani parlano in vernacolo veneziano. Nel 1977 arriva Andrea Pazienza. Negli anni 70 e 80 arrivano le riviste Il Mago, Frigidaire, L'Eternauta, Metal Hurlant, Totem, Comic Art e Orient-Express. La storia non é finita. Nonostante la crisi, il fumetto ha ancora molto da dire. Buon ascolto.\r\n\r\nAntonio Faeti \"La freccia di Ulceda - di fumetto e altro\" Coniglio editore, Roma 2008;\r\n\r\n\u003Cmark>Luca\u003C/mark> Boschi \"Frigo, valvole e balloons - Viaggio in vent'anni di fumetto italiano d'autore\" edizioni Theoria, Roma 1997;\r\n\r\nErmanno Detti \"Il fumetto tra cultura e scuola\" La Nuova Italia, Firenze 1984;\r\n\r\nGianni Brunoro \"Corto come un romanzo - Illazioni su Corto Maltese, ultimo eroe romantico\" edizioni Dedalo, Bari 1984",[207],{"field":92,"matched_tokens":208,"snippet":204,"value":205},[203],1155199568682418200,{"best_field_score":211,"best_field_weight":140,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":212,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":39},"1112335974400","1155199568682418289",6637,{"collection_name":196,"first_q":26,"per_page":172,"q":26},["Reactive",216],{},["Set"],["ShallowReactive",219],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fkaZwqVuWtnIw2GYz93L7OLqx44l9rP97SKaHG1pZX5w":-1},true,"/search?query=Luca+Zaia"]