","Maharashtra: la lunga marcia contadina","post",1521462911,[53,54,55,56,57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/bjp/","http://radioblackout.org/tag/contadini/","http://radioblackout.org/tag/india-nazionalista-di-modi/","http://radioblackout.org/tag/kisan-long-march/","http://radioblackout.org/tag/maharashtra/","http://radioblackout.org/tag/narendra-modi/","http://radioblackout.org/tag/rohingya/",[15,19,27,25,21,23,17],{"post_content":62,"post_title":66,"tags":69},{"matched_tokens":63,"snippet":64,"value":65},[21],"180 chilometri nella regione del \u003Cmark>Maharashtra\u003C/mark>, partecipata da una marea di","Imponente, come ogni avvenimento nel subcontinente indiano, e sorprendente per il carattere pacifico, fatto piuttosto raro per le dimostrazioni di protesta in India, si è svolta la scorsa settimana una lunga marcia di 6 giorni a piedi nudi lungo 180 chilometri nella regione del \u003Cmark>Maharashtra\u003C/mark>, partecipata da una marea di cinquantamila (ma alcuni hanno parlato di un numero doppio) contadini confluiti su Mumbai, convocati da Akhil Bharatiya Kisan Sabha, il collettivo di contadini affiliato al Partito comunista indiano. A parte il disinteresse dei media italiani per la Kisan Long March, questa massa che rappresenta un'enorme fetta della popolazione attiva indiana al di fuori del caos urbano, oltre a contare sull asolidarietà locale, ha bucato gli schermi di mezzo mondo, anche perché si tratta della prima dirompente protesta contro lo strapotere del leader nazionalista Narendra Modi.\r\n\r\nPer questo motivo risulta interessante approfondire i motivi che hanno spinto il mondo rurale a invadere pacificamente la popolosa capitale economica per mostrare la propria difficoltà a sostenere le riforme modernizzatrici del governo centrale in materia economica (negli ultimi anni l'incidenza dei suicidi tra gli agricoltori è stata davvero elevata, in particolare dopo la demonetizzazione di qualche mese fa), mentre le tecnologie di coltivazione sono rimaste molto arretrate. A questo scopo abbiamo pensato che tornasse utile porre la questione all'unico estensore di un articolo comparso al proposito nel panorama italiano, e questa è stata l'occasione per Matteo Miavaldi di dischiuderci una serie di panorami relativi alla situazione indiana, passando dal dettaglio dell'evento alla realtà generale nella prospettiva elettorale del 2019, che vedrà la probabile conferma dello strapotere del corrotto Bjp, che va incarnando il sistema India in assenza di valide alternative e sull'onda del populismo nazionalista hindu. Anche se localmente alleanze, come quella che si è affermata nelel elezioni supplettive di questo mese in Uthar Pradesh (lo stato più popoloso), potrebbero battere l'islamofobo premier.\r\n\r\nLe richieste riguardano essenzialmente la cancellazione dei debiti degli agricoltori colpiti da eventi climatici siccitosi, la possibilità di accedere alla proprietà delle terre (attualmente i campi sono molto piccoli per ciascun coltivatore, spesso braccianti non proprietari, e questo impedisce economie di scala che consentano la sopravvivenza e l'accesso al credito), l’deguamento del sistema di irrigazione e l’aumento del prezzo dei prodotti agricoli (ora a chi lavora la terra rimane il 10% del prezzo al consumo), ma sullo sfondo si intravede la delusione per le promesse del 2014, al momento dell'avvento di Modi al potere, che nel comparto agricolo sono state disattese; anzi, il mondo contadino – che rappresenta il 50-70% delle famiglie indiane – ha subito vari provvedimenti che hanno affossato il potere d'acquisto degli addetti di un settore ora ridotto al 17% del pil (ma nel 1970 rappresentava la metà dei profitti del Paese), che è il settore di maggiore instabilità per la nazione con le previsioni di sviluppo maggiore per il 2018.\r\n\r\n \r\n\r\nIn coda all'intervento abbiamo chiesto a Matteo qualche informazione in più rispetto alla condizione dei Rohingya e se ci fosse stato realmente qualche cambiamento rispetto alla repressione e al rientro dal Bangla Desh dopo la trattativa e gli accordi con il Myanmar... ma il rapporto di Amnesty non lascia spazio all'ottimismo.\r\n\r\nIndia: marce contadine e potere nazionalista; epurazione roinghya\r\n\r\n ",{"matched_tokens":67,"snippet":68,"value":68},[21],"\u003Cmark>Maharashtra\u003C/mark>: la lunga marcia contadina",[70,72,74,76,78,81,83],{"matched_tokens":71,"snippet":15},[],{"matched_tokens":73,"snippet":19},[],{"matched_tokens":75,"snippet":27},[],{"matched_tokens":77,"snippet":25},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[21],"\u003Cmark>Maharashtra\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":23},[],{"matched_tokens":84,"snippet":17},[],[86,92,95],{"field":28,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],4,[90],[21],[80],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":68,"value":68},"post_title",[21],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":64,"value":65},"post_content",[21],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":102,"num_tokens_dropped":39,"score":103,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":39},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",6645,{"collection_name":50,"first_q":21,"per_page":106,"q":21},6,{"facet_counts":108,"found":14,"hits":118,"out_of":146,"page":14,"request_params":147,"search_cutoff":29,"search_time_ms":14},[109,115],{"counts":110,"field_name":113,"sampled":29,"stats":114},[111],{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":116,"field_name":28,"sampled":29,"stats":117},[],{"total_values":39},[119],{"document":120,"highlight":133,"highlights":138,"text_match":141,"text_match_info":142},{"comment_count":39,"id":121,"is_sticky":39,"permalink":122,"podcastfilter":123,"post_author":112,"post_content":124,"post_date":125,"post_excerpt":45,"post_id":121,"post_modified":126,"post_thumbnail":127,"post_title":128,"post_type":129,"sort_by_date":130,"tag_links":131,"tags":132},"88447","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-marzo-esercito-professionale-o-di-leva-proibizionismo-e-stato-etico-anna-e-gli-altr-india-schiavitu-e-sterilizzazione-nellindustria-dello-zucchero/",[112],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-03-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n7 aprile. Assemblea antimilitarista a Milano\r\nIl prossimo 7 aprile nuovo incontro dell’assemblea antimilitarista in vista dei prossimi appuntamenti di lotta contro il militarismo e l’accelerazione verso la guerra globale.\r\nL’accentuarsi della guerra in Ucraina, il perdurare senza sbocchi del conflitto tra Israele e Palestina, la corsa al riarmo, l’infittirsi della propaganda patriottica, rendono sempre più necessario dare maggior forza ai percorsi di lotta intrapresi in questi anni, che sono riusciti a costruire iniziative contro le basi militari, ad attivare campagne a sostegno di chi diserta, a mettere al centro l’opposizione alla produzione e al commercio di armi.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nEsercito professionale o esercito di leva?\r\nIn questi mesi di corsa al rinforzamento degli eserciti nazionali europei si è riaperto il dibattito sulla questione dell’esercito di professionisti e di quello di leva.\r\nNei fatti tutti i governi concordano sul fatto che l’esercito professionale sia il fulcro della guerra moderna. Tutti hanno però un grosso problema: nessuno raggiunge il quorum necessario di volontari. Le risposte sono variegate: il caso dell’Italia e quello della Danimarca\r\n\r\nProibizionismo e Stato Etico\r\nLe dinamiche proibizioniste rimandano direttamente alla logica dello Stato Etico, che impone divieti e sanziona chi non si piega a norme che puniscono per comportamenti che non ledono la vita di nessuno. Anzi! Avviene l’esatto contrario, perché il proibizionismo ingrassa le mafie e mette a repentaglio le vite di chi assume sostanze spesso tagliate male e senza nessun controllo sulla quantità del principio attivo del farmaco.\r\nQuesta logica da Stato Etico permea la società ed alimenta lo stigma verso i consumatori o, peggio, alimenta narrazioni pietistiche sulle presunte “ragioni sociali” del consumo. Nei fatti la cesura di classe non riguarda l’uso, ma semmai il prezzo delle sostanze proibite. Un focus sul nuovo codice della strada targato Salvini.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAnna e gli altr*\r\nLa storia di Anna Vitiello è divenuta pubblica per la drammaticità della sua condizione di malata terminale, licenziata dalla scuola senza stipendio, senza TFR, senza pensione.\r\nQuesta vicenda si è conclusa bene: dopo l’enorme esposizione mediatica del suo caso, in meno di tre giorni ha ricevuto quanto le spettava.\r\nÈ però necessario ricordare che il ritardo nella corresponsione della buona uscita è la regola da parte di un’Amministrazione che non garantisce tempi rapidi ai lavoratori e alle lavoratrici che vanno in pensione.\r\nSe in questo caso l’Amministrazione ha riconosciuto i diritti di Anna, resta il fatto che quella che oggi è l’eccezione, grazie alle lotte, debba divenire la regola.\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB\r\n\r\nZucchero amaro. Coca Cola e PepsiCo: sfruttamento minorile e donne sterilizzate nell'industria dello zucchero in India\r\nArchana Ashok Chaure lavora da quando non era nemmeno adolescente nei campi dello Stato del Maharashtra, in India, trasformato ormai in un gigante della produzione di zucchero. È una sposa bambina costretta a sfiancarsi ogni giorno nei campi senza nessuna prospettiva di miglioramento. Non solo, lo scorso inverno si è sottoposta a ciò che migliaia di donne qui sono obbligate a fare per non perdere il lavoro: un’isterectomia, l'unico modo per non assentarsi dal lavoro a causa di mestruazioni o disturbi vari.\r\nChaure è una delle migliaia di donne, sarebbe meglio dire schiave, che sopportano condizioni disumane per aumentare i già miliardari guadagni delle aziende che vivono sulla produzione dello zucchero, Coca Cola e Pepsi in primis.\r\nVi proponiamo di seguito un’inchiesta del New York Times ripresa in Italia dalla rivista del Gambero Rosso.\r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nCena antipasquale\r\nVenerdì 5 aprile\r\nore 20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan e buon vino\r\nPer prenotarti scrivi a antimilitarista.to@gmail.com\r\nQuanto costa? Da ognuno come può, più che può.\r\nÈ benefit per le lotte che conduciamo ogni giorno per le strade della nostra città \r\n\r\nSabato 6 aprile\r\nore 15\r\npiazza del tricolore\r\ncorteo No CPR a Milano\r\n\r\nDomenica 7 aprile\r\nDalle 10 alle 17\r\nAssemblea antimilitarista\r\npresso l’Ateneo Libertario in viale Monza 255 (metro Precotto)\r\nSi discuterà:\r\n1) report e aggiornamenti dai territori; 2) iniziativa per il 2 giugno; 3) Guerra interna: militarizzazione delle frontiere e dei territori; 4) Missioni militari all'estero. Campagna di informazione e lotta; 5) La guerra in Ucraina rischia di diventare guerra europea: campagna di informazione e lotta e sostegno ai disertori russi e ucraini; 6) Contro il G7 energia a Venaria (TO): iniziativa di informazione e lotta contro le missioni militari italiane in difesa degli interessi dell'ENI; 7) Iniziative antimilitariste sul conflitto in Israele e Palestina. \r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nanarchica e femminista\r\nDalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, lavoro in fabbrica, comizi, carcere ed esilio.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nIncontro con Selva Varengo e Luisa Dell'Acqua curatrice e traduttrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia di Emma Goldman.\r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","3 Aprile 2024","2024-04-03 13:07:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/india-zucchero-amaro-200x110.jpg","Anarres del 29 marzo. 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