","Melilla: Caravana Abriendo Fronteras","post",1688161584,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/caravanaabriendofronteras/","http://radioblackout.org/tag/carovana-solidale/","http://radioblackout.org/tag/melilla/",[66,67,15],"caravanaabriendofronteras","carovana solidale",{"post_content":69,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":70,"snippet":71,"value":72},[15],"Abriendo Fronteras in direzione di \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, l'enclave spagnola sul suolo marocchino.","Il 23 giugno è partita la Caravana Abriendo Fronteras in direzione di \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, l'enclave spagnola sul suolo marocchino. A un anno dalla strage in cui morirono 37 persone, mentre altre 77 risultano attualmente disperse, la carovana riporta l'attenzione su questo massacro, per il quale non c'è stata ancora nessuna giustizia. 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Quello marocchino è un razzismo particolarmente feroce, smaccato, senza veli, che si manifesta nei confronti degli africani alla ricerca di un passaggio a nordovest verso l'Europa, nascosti sui monti attorno alla città in attesa di riuscire a passare in territorio europeo, dove li attende un periodo più o meno lungo (in base alla corruzione e alle risorse che si sono preservate dal lungo viaggio) di detenzione nel Cie prospiciente le enormi reti da saltare.\r\n\r\nMa poi c'è un mondo nel sottobosco di Melilla, dove possono transitare gli autoctoni marocchini senza poter migrare e in attesa anche loro di affrancarsi dalla miseria, entrando in Europa: una stratificazione gerarchica di livelli di cittadinanza e di documenti graduata sul colore della pelle e sui denari a disposizione per salvarsi da lunghi soggiorni dietro alle sbarre. Tutot questo è palpabile nel film di Lea Lazic, Mattia Carraro e Otto Reuschel, che abbiamo sentito stamani per parlare di come hanno potuto realizzare il film senza avere i permessi in territorio marocchino, riuscendo a documentare le condizioni di sopravvivenza in montagna, intervistando un taxista marocchino e accattivandosi la fiducia dei ragazzi disponibili a narrarsi. Un lavoro che riesce a denunciare anche i meccanismi del sistema che stritola queste esistenze, sbarrando ogni ingresso, attraverso file innumerevoli di confini: la prima quelal dei poliziotti marocchini, la seconda quella della Guardia Civil, entrambe assassine, seguite dalle reti e poi dal Cie: una corsa a ostacoli estenuante volta a filtrare e consentire ingressi con il contagocce a fronte di decine di migliaia di migranti chepremono ai confini\r\n\r\nMa sentite Otto, in grado a parole di documentare quello che ha visto con la stessa efficacia delle immagini che costituiscono il film http://www.manana-inshallah.net/it/\r\n\r\n \r\n\r\nCeuta e Melilla","17 Giugno 2016","2016-06-22 12:37:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-17_otto-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-17_otto-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-17_otto-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-17_otto-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-17_otto.jpeg 853w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Melilla: un sistema concentrazionario di contenzione e razzismo",1466171561,[115,116,117,64,118],"http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/insh-allah/","http://radioblackout.org/tag/manana/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[17,29,25,15,20],{"post_content":121,"post_title":125,"tags":128},{"matched_tokens":122,"snippet":123,"value":124},[15],"un mondo nel sottobosco di \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, dove possono transitare gli autoctoni","Nell'enclave spagnola in territorio africano si concentrano diverse forme di razzismo: quello sottile che demanda ad altri il contenimento dei flussi migratori e quello espresso dalla società e dagli apparati repressivi degli stati pagati dagli europei per impedire l'ingresso all'interno della Fortezza. 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Le 64 pagine di cui si compone si possono scaricare dal sito di melting pot \"Questa pubblicazione\", scrivono le ONG nell’introduzione del rapporto, \"esce in un momento caratterizzato dall’intensificazione della repressione verso i migranti africani nel nord del Marocco. I raid delle forze di sicurezza hanno luogo quotidianamente nei quartieri di Tangeri e nelle foreste intorno Fnideq e Nador. Queste operazioni, spesso violente, sfociano in arresti collettivi seguiti da sgomberi forzati\".\r\n\r\nMelilla e Ceuta sono laboratori delle politiche migratorie dell’Unione europea (UE), poiché presentano l’unica frontiera terrestre fra il territorio comunitario e i paesi africani. Questa è fra le conclusioni emerse dal rapporto. Le organizzazioni che hanno analizzato informazioni provenienti da migranti ma anche dalla Guardia Civil e associazioni cattoliche o laiche, avvocati, visite nei centri stessi; sostengono che i meccanismi noti quali “devoluciones en caliente” (rimpatri immediati), violano i diritti fondamentali dell’uomo e vengono eseguiti in queste città al fine di provarne l’efficienza. Inoltre il documento espone che le “autorità marocchine e spagnole” godono apparentemente dell’impunità nel momento in cui applicano politiche al fine di contrastare l’immigrazione clandestina. Inoltre si aggiunge razzismo a razzismo: sono luoghi in cui le autorità determinano se si tratti di un “rifugiato buono” o di un “immigrante cattivo”. Difatti gli uffici di asilo sono inaccessibili per alcuni potenziali richiedenti , infatti queste strutture sono usate maggiormente per i siriani e anche per algerini e palestinesi di origine siriana, tralasciando chi proviene da paesi subsahariani.\r\n\r\nSono state anche create nuove forme di contenzione: i Centri di Soggiorno Temporaneo di Immigrati (CETI) che rappresentano la seconda fase di questo processo di “identificazione” degli stranieri svolto in città e alle frontiere; tali centri tengono in condizioni di “arresto” le persone fino a determinare se abbiano diritto a rimanere nel paese.\r\n\r\nInfine ci potrebbe essere un accordo non scritto tra la Spagna e il Marocco al fine di regolare l’arrivo di rifugiati siriani. Questo documento dimostra che, mentre all’inizio arrivavano sino a 70 siriani al giorno a Melilla, dopo una visita del Ministro dell’Interno, Jorge Fernández Díaz, a Rabat, il numero è sceso tra 20 e 25. Di fronte a queste circostanze, il rapporto ci porta a formulare due ipotesi: da una parte asserisce con sicurezza che gli alberghi, i taxi e i ristoranti di Nador non si erano mai visti così pieni, soprattutto quando più siriani erano obbligati a viaggiare sino alle frontiere di Beni Ensar per cercare di superarle; dall’altra parte si segnala la presenza di mafie che sostengono di arrivare a riscuotere fino a 3.000€ per facilitare l’ingresso a Melilla.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alessandra Capodanno di Migreurop\r\n\r\nUnknown","22 Gennaio 2016","2016-01-27 13:10:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-22_ceuta-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"284\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-22_ceuta.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Ceuta-Melilla: laboratorio per esternalizzare i respingimenti",1453469660,[164,115,165,64,118,166],"http://radioblackout.org/tag/ceuta/","http://radioblackout.org/tag/marocco/","http://radioblackout.org/tag/rapporto-congiunto/",[168,17,169,15,20,33],"Ceuta","marocco",{"post_content":171,"tags":175},{"matched_tokens":172,"snippet":173,"value":174},[15],"Ceuta e \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, centri di identificazione a cielo","\"Ceuta e \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, centri di identificazione a cielo aperto alle porte dell’Africa\" è il titolo del nuovo rapporto congiunto dell’associazione marocchina Gadem (Groupe antiraciste d’accompagnement et de défense des étrangers et migrants) in collaborazione con APDHA (Associazione per i Diritti Umani dell’Andalusia, Spagna), Cimade (Francia) e Migreurop (Rete euro-africana), elaborato sulla base delle informazioni raccolte durante le missioni sul campo condotte nel 2015 alle frontiere di Ceuta e \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>. 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Questa logica difensiva, per non dire militare, nella gestione dei flussi migratori ha trasformato le persone in transito in potenziali nemici da cui proteggersi. Ciò a portato alla creazione della prima forza armata europea, Frontex, e a finanziare un apparato di sorveglianza tecnologica, formato da droni, radar ed altro, che, insieme alle recinzioni, costituiscono la vera barriera della Fortezza Europa.\r\n\r\nUn altro sistema permette una protezione aggiuntiva per coloro che, non dotati di documenti accettati, riescono a varcare i confini europei: i rimpatri. Una volta entrati nella Fortezza infatti esiste il rischio costante di essere rimandati al di fuori dei suoi confini, non necessariamente nello Stato da cui si è partiti. I rimpatri, come sottolineato nell'articolo, sono sempre forzati: a nessuno viene offerta la possibilità di rimanere.\r\n\r\nCosì termina Francesca Spinelli:\r\n\r\n\"Considerazioni legali a parte, una politica di rimpatri fine a sé stessa appare come una degenerazione del diritto di uno stato di controllare il proprio territorio. Cacciare a forza decine di migliaia di persone ogni anno invece di considerarle parte di una comunità non è nell’interesse di nessuno. 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È solo un abuso di potere da parte di governi incapaci di accettare la realtà in cui viviamo.\"\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Spinelli-03032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL'articolo, uscito per l'Internazionale:\r\nRimpatri forzati e nuovi muri finanziati da fondi europei",[227],{"field":94,"matched_tokens":228,"snippet":224,"value":225},[15],578730123365187700,{"best_field_score":231,"best_field_weight":232,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":233,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":235,"highlight":249,"highlights":254,"text_match":229,"text_match_info":257},{"cat_link":236,"category":237,"comment_count":48,"id":238,"is_sticky":48,"permalink":239,"post_author":51,"post_content":240,"post_date":241,"post_excerpt":54,"post_id":238,"post_modified":242,"post_thumbnail":243,"post_thumbnail_html":244,"post_title":245,"post_type":59,"sort_by_date":246,"tag_links":247,"tags":248},[45],[47],"70011","http://radioblackout.org/2021/06/una-corrispondenza-da-sarajevo/","Nel giorno del trentesimo anniversario dell'inizio della guerra civile jugoslava ci occupiamo dei Balcani: rotta dei migranti, ma anche terreno di conquista e di interesse da parte delle potenze mediterranee, che fanno leva sulla religione, sui traffici d'armi e di droga, sul controllo delle vie di comunicazione e di rifornimento energetico.\r\nLa fortezza Europa ha blindato le sue frontiere ormai da anni: la via del mare è pattugliata, i campi di concentramento libici in mano ad aguzzini istruiti da militari italiani, le barchette lasciate affondare con il loro carico di umanità dolente dall'indifferenza delle acque di competenza... i migranti sono usati come masse di richiedenti asilo lasciati filtrare da autocrati che lucrano sulla paura atavica dell'invasione che attanaglia gli europei benestanti. Si continuano a elargire tranche di miliardi a Erdoğan e a costituire missioni in Africa a contenere il flusso di persone in fuga dalle ruberie e devastazioni dell'Occidente stesso. Il tappo messo a sud, sposta molto del traffico sull'asse balcanico e dopo l'inferno greco (che da tempi omerici chiama \"βάρβαρος\" chi non è culturalmente ascrivibile alla famiglia... Gli ellenici non sono xenofobi, perché al ξένος era d'obbligo dare ospitalità; non hanno mai riconosciuto come simili tutti quelli che non risalgono alla medesima cultura... e quella è l'eredità della \"cultura classica\" per tutte le civiltà occidentali.\r\n\r\nLa condizione umana nei campi di Sarajevo: Ušivak\r\nUn elemento centrale di queste testimonianze – ed è ben evidenziata da Mirka nella sua corrispondenza – è il fatto che la vita ruota solo attorno a un'ossessione: The Game, lo stesso che in questi anni abbiamo documentato da Calais, da Ceuta e Melilla, dal Pireo... i coni d'imbuto delle esistenze che devono passare attraverso quel filtro imposto dal delirio di respingimento.\r\nIl racconto che Ursula e Mirka, di “Torino per Moria”, con cui viene fatto un confronto tra campi profughi, ci hanno descritto di quelli di Sarajevo e dai campi in cui sono contenuti i migranti che provano a ripetizione il passaggio delle frontiere si incentra su tre interviste: a Idriss, gambiano che ha dovuto lasciare il paese perché si è scontrato con i suoi superiori e per trovare il futuro per sé e la famiglia; le aspettative da parte della società di provenienza, le botte e le costrizioni, la meta da raggiungere sono comuni alle depressioni che accomunano quelle di Ali, pakistano ventinovenne e Habib, marocchino... tutti precisi nel tracciare il loro viaggio prima di questo Game – tentato ogni giorno da almeno due dei 1200 ospiti dei campi (e il costo del tentativo supera sempre oltre i 3000€ fino a 5000) – e sciorinano una precisa graduatoria di tollerabilità dei singoli luoghi toccati nel viaggio. Una corsa a tappe durante la quale sono stati sottratti loro tempo ed energie, pur di rallentare una progressione storica che non deve essere di integrazione ma di accoglienza, proprio quello a cui agognano e che occupa i loro pensieri, i corpi feriti, battuti, debilitati.\r\nAscolta \"La condizione umana nei campi di Sarajevo: Ušivak\" su Spreaker.","25 Giugno 2021","2021-06-25 09:57:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-1536x864.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no_border-no_nation-2048x1152.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Una corrispondenza da Sarajevo",1624615038,[],[],{"post_content":250},{"matched_tokens":251,"snippet":252,"value":253},[15],"da Calais, da Ceuta e \u003Cmark>Melilla\u003C/mark>, dal Pireo... i coni d'imbuto","Nel giorno del trentesimo anniversario dell'inizio della guerra civile jugoslava ci occupiamo dei Balcani: rotta dei migranti, ma anche terreno di conquista e di interesse da parte delle potenze mediterranee, che fanno leva sulla religione, sui traffici d'armi e di droga, sul controllo delle vie di comunicazione e di rifornimento energetico.\r\nLa fortezza Europa ha blindato le sue frontiere ormai da anni: la via del mare è pattugliata, i campi di concentramento libici in mano ad aguzzini istruiti da militari italiani, le barchette lasciate affondare con il loro carico di umanità dolente dall'indifferenza delle acque di competenza... i migranti sono usati come masse di richiedenti asilo lasciati filtrare da autocrati che lucrano sulla paura atavica dell'invasione che attanaglia gli europei benestanti. 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Il 16 dicembre i «Mossos d’Esquadra», il corpo di polizia della regione autonoma catalana, hanno arrestato 11 anarchici (10 in Catalogna e uno a Madrid) con l’accusa di appartenere a un’organizzazione con finalità terroristiche «cui si attribuiscono diversi attentati con materiale esplosivo», realizzati tra il 2012 e il 2013 contro bancomat di istituti di credito italiani.\r\nGli arresti di Barcellona, scattati già all’alba sono stati effettuati in abitazioni private e nella casa occupata Kasa de la Muntanya nel “barrio” Vila de Gràcia, l’Ateneu Llibertari di Sant Andreu e e quello di Poble Sec a Sants-Montjuïc.\r\nLa Kasa de la Muntanya è stata circondata da 300 poliziotti in assetto antisommossa coadiuvati dall'alto da un elicottero. Il tutto per un posto dove vivevano circa 20 persone.\r\nUn dispiegamento di forze eccezionale, come speciale è l'accusa di terrorismo per una serie di azioni di danneggiamento di cose. Un'operazione analoga a quella dello scorso anno in cui vennero accusati di terrorismo cinque anarchici di diverse nazionalità, tra le cui imprese è stato annoverato il danneggiamento di un paio di panche di una chiesa vuota.\r\n\r\nL'accentuarsi della pressione disciplinare dello Stato spagnolo è confermata dall'approvazione nella stassa settimana della ley organica de securidad ciudadana, detta \"ley mordaza\", legge bavaglio, legge museruola, perché limita in modo drastico la libertà di manifestare e persino la satira del potere. Tra le norme approvate qualla che punisce si veste da poliziotto: una legge contro il carnevale. E' vietato persino fotografarli i poliziotti: se capita di filmarne uno mentre a picchia un manifestante inerme, nei guai ci finisce chi fa le riprese non chi usa il manganello.\r\nNon si possono fare slogan irridenti né affiggere manifesti di satira.\r\nDurissima la repressione delle manifestazioni non autorizzate: dagli artisti di strada alle acampadas degli indignados.\r\nE' diventata pericolosa persino la disattenzione: se venite pescati senza documenti rischiate sino a trentamila euro di multa. Già, le multe. Tutte salatissime, per imbrigliare ogni manifestazione pubblica che non abbia ricevuto il sigillo dell'autorità costituita.\r\nSono state introdotte 45 nuove infrazioni divise tra molto gravi (con sanzioni dai 30 mila ai 600 mila euro), gravi (da 600 a 30 mila euro) e lievi (da 100 a 600 euro).\r\nTra le norme più gravi qualla che prevede il rimpatrio immediato di cerca di bucare la frontiera nelle enclavi spagnole in Marocco di Ceuta e Melilla. Questa norma contravviene alle normative comunitarie che vietano i rimpatri collettivi, ma è entrata nel pacchetto ed è stata approvata dalle Cortes.\r\n\r\nIn un paese, dove persino Amnesty ha dennciato il moltiplicarsi degli abusi e le violenze della polizia nei confronti di manifestanti e videoattivisti, questa legge da piena copertura alla polizia e, insieme limita fortemente la libertà di manifestare.\r\n\r\nL'Europa delle polizie è il segno di un potere, che non vuole più ammortizzare il conflitto ma preferisce la repressione più dura.\r\nLa democrazia mostra i denti quando finisce le carote.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio Venza, docente di storia contemporanea all'Università di Trieste.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nclaudio venza","18 Dicembre 2014","2015-01-08 12:34:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/Cabecera-de-la-manifestacion-e_54421507034_54028874188_960_639-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/Cabecera-de-la-manifestacion-e_54421507034_54028874188_960_639-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/Cabecera-de-la-manifestacion-e_54421507034_54028874188_960_639-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/Cabecera-de-la-manifestacion-e_54421507034_54028874188_960_639-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/Cabecera-de-la-manifestacion-e_54421507034_54028874188_960_639.jpg 958w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Spagna. 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Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. 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Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Marzo 2025","2025-03-23 23:02:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 24 al 30 Marzo 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Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena \u003Cmark>Sevillana\u003C/mark> che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ",[636],{"field":94,"matched_tokens":637,"snippet":633,"value":634},[632],{"best_field_score":378,"best_field_weight":232,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":379,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":328},{"document":640,"highlight":847,"highlights":851,"text_match":376,"text_match_info":854},{"comment_count":48,"id":641,"is_sticky":48,"permalink":642,"podcastfilter":643,"post_author":417,"post_content":645,"post_date":646,"post_excerpt":54,"post_id":641,"post_modified":647,"post_thumbnail":421,"post_title":648,"post_type":359,"sort_by_date":649,"tag_links":650,"tags":749},"96460","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-17-al-23-marzo-2025/",[644],"c'hai le storie","Martedì 18 ore 16,00 – Poesie palestinesi pt.2 17 minuti [Radio Blackout, Biblioteca Clara Zetkin]:\r\n\r\nTratto dalle letture realizzate durante l'evento \"Poesie di lotta di donne palestinesi\" organizzato dalla biblioteca Clara Zetkin, presso la sede dell'associazione Revdar il 3 Marzo 2024.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-1_17.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 19 ore 08,30 – Ruanda 1994 27 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilità dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Ruanda-1994_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 20 ore 08,30 – Fred Buscaglione 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 21 ore 08,30 – Paura e delirio in America 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 21 ore 21,00 – Come e perché ho ucciso la principessa Sissi 38 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie]: Radiodramma tratto dall’opuscolo “come e perchè ho ucciso la principessa Sissi” (ed. Anarchismo), che ripercorre la vicenda giudiziaria di Luigi Lucheni, l’anarchico che con un punteruolo ha colpito mortalmente l’ imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera sulle sponde del lago di Ginevra. Come tanti italiani di ieri (ma anche di oggi) Luigi si trovava nel paese elvetico in cerca di fortuna, ma ha trovato ancora razzismo, sfruttamento e miseria. 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David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day one 78 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Hell fest 2024: Day One\r\nVoce 1 e Voce Bro sono tornati sul luogo del delitto un anno dopo e il rituale religioso può compiersi di nuovo. Per voi una serie di live reports mistici e puntigliosi, coadiuvati dalla Bobina di Blackout e dal suo commento tecnico-tattico. 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Their sound is a multi layered sonic palette of advanced dynamic sound motifs, sub-zero pitched bass drops, and rhythmic alchemies.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ICE_EYES-Mix-Benefit-Radio-Blackout_59.mp3\r\n\r\n[downl0ad]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 09,00 – Una splendida emicrania 121 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 13,00 – Quelli della THC Blob 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta ALNILAM 41 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]: Intervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","16 Marzo 2025","2025-03-23 22:02:22","Black Holes dal 17 al 23 Marzo 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Anarchismo), che ripercorre la vicenda giudiziaria di Luigi Lucheni, l’anarchico che con un punteruolo ha colpito mortalmente l’ imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera sulle sponde del lago di Ginevra. Come tanti italiani di ieri (ma anche di oggi) Luigi si trovava nel paese elvetico in cerca di fortuna, ma ha trovato ancora razzismo, sfruttamento e miseria. Ha dunque deciso di vendicarsi e vendicare tutta la sua classe colpendo uno qualsiasi dei rappresentati degli oppressori.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Come-e-perche-ho-ucciso-la-principessa-Sissi_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 09,00 – Ponte radio - Sfruttamento minerario nei balcani 80 minuti [Radio Wombat]: Puntata dedicata allo sfruttamento minerario dei Balcani e alle lotte in difesa del territorio.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ponte-radio-Sfruttamento-minerario-nei-balcani.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 20,30 – Free and easy 23/06/2024 75 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day one 78 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Hell fest 2024: Day One\r\nVoce 1 e Voce Bro sono tornati sul luogo del delitto un anno dopo e il rituale religioso può compiersi di nuovo. Per voi una serie di live reports mistici e puntigliosi, coadiuvati dalla Bobina di Blackout e dal suo commento tecnico-tattico. In questa prima puntata: Wormrot, Slaughter to Prevail, Kerry King, Megadeth, Sodom e Cradle of Filth ; in breve Bleed from Within, Ice Nine Kills, Baby Metal.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Hellfest-2024-special-Day-one_78.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 23,30 – ICE_EYES Mix Benefit Radio Blackout 60 minuti [ICE_EYES, Radio Blackout]: Ice_Eyes are xperimenting with modern club territories, techniques, and atmospheres. Their sound is a multi layered sonic palette of advanced dynamic sound motifs, sub-zero pitched bass drops, and rhythmic alchemies.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ICE_EYES-Mix-Benefit-Radio-Blackout_59.mp3\r\n\r\n[downl0ad]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 09,00 – Una splendida emicrania 121 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 13,00 – Quelli della THC Blob 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta ALNILAM 41 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]: Intervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena \u003Cmark>Sevillana\u003C/mark> che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[852],{"field":94,"matched_tokens":853,"snippet":633,"value":850},[632],{"best_field_score":378,"best_field_weight":232,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":379,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":328},{"document":856,"highlight":872,"highlights":878,"text_match":376,"text_match_info":881},{"comment_count":48,"id":857,"is_sticky":48,"permalink":858,"podcastfilter":859,"post_author":861,"post_content":862,"post_date":863,"post_excerpt":54,"post_id":857,"post_modified":864,"post_thumbnail":865,"post_title":866,"post_type":359,"sort_by_date":867,"tag_links":868,"tags":870},"95353","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-04-02-2025/",[860],"frittura mista","fritturamista","Il primo argomento della trasmissione è stato quello delle lotte nel sociale, in particolare abbiamo avuto ospiti al telefono due ex lavoratrici dell'associazione Almaterra.\r\n\r\nTorniamo a parlare di questo settore, in occasione dell'invito ad un presidio che si terrà davanti al palagiustizia di Torino martedì 11 Febbraio, fatto girare in rete dalle stesse lavoratrici auto organizzate. Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette da Tavassi sulla strada d'accesso al magazzino di Gianturco (a proposito di blocchi stradali...), le identificazioni mirate nei confronti dei solidali provenienti dal presidio così come compiute dalla polizia la notte scorsa nei viali adiacenti al magazzino, la chiusura di tutti i cancelli di entrata per impedire ogni forma di sostegno agli scioperanti.\r\n\r\nGrazie a un mese e mezzo di lotta, il muro di connivenze che finora ha permesso a Temi di poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema di dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará di certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero di Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata di mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno di migliaia di loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Carlo-SiCobas-Piacenza-su-sequestri-FedEx-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","6 Febbraio 2025","2025-02-06 22:26:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-01-16_18-38-14-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/02/2025",1738880605,[869],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[871],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":873},{"matched_tokens":874,"snippet":876,"value":877},[875],"mesi,la","provincia. 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avventure in barca a vela nelle Azzorre e a Madeira: buon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/viaggioConFederico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nConsigli bibliografici:\r\nDonna di Porto Pim di Antonio Tabucchi\r\nThe Portugal Story di John Dos Passos\r\nIl negro del Narciso di Joseph Conrad\r\nMoby Dick di Melville\r\nGli innocenti all'estero di Mark Twain\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nFilmografia:\r\n\r\nMoby Dick, la balena bianca\r\nRegia di John Huston con Gregory Peck, 1956\r\n*Barbed Water, a whaling documentary\r\nRegia di Adrian J. Wensley-Walker, voce narrante di Orson Welles, 1968\r\n\r\n*O Barco e o Sonho\r\nRegia di José Medeiros, 1989\r\n*questi 2 si trovano su youtubbo\r\n\r\nSerie TV - Rabo de peixe - Neve alle Azzorre, 2023\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo ascoltato nella selecta musicale:\r\n\r\nPrayer at the Gate * PJ Harvey\r\nLow High * Afar\r\nPałučča e Zara * Parus\r\nBird * Cymande\r\nYour house is a Ghost. e Waves * Bono/Burattini\r\nTube Plane Blurt\r\nDurra2en *Al Nather\r\nEcho the Nimph * El Waili\r\nUnknown Origin *Psydewise\r\nCop show * Vaal\r\nAdeus Acores * Fernando Farinha\r\nOptimiste * TakemoTiric Mir (feat. Ishiban) * Sumac Dub\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n*foto di Federico (sett.-ott. 2024)","11 Novembre 2024","2024-11-11 23:57:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/WhatsApp-Image-2024-11-11-at-23.08.15-200x110.jpeg","Viaggio nell'Oceano Atlantico con Fede",1731341441,[896],"http://radioblackout.org/tag/notripforcats/",[888],{"post_content":899},{"matched_tokens":900,"snippet":902,"value":903},[901],"Melville","Joseph Conrad\r\nMoby Dick di \u003Cmark>Melville\u003C/mark>\r\nGli innocenti all'estero di Mark","Ecco il podcast di domenica 10 nov. 24: viaggiamo in compagnia di Federico attraverso i racconti delle sue avventure in barca a vela nelle Azzorre e a Madeira: buon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/viaggioConFederico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nConsigli bibliografici:\r\nDonna di Porto Pim di Antonio Tabucchi\r\nThe Portugal Story di John Dos Passos\r\nIl negro del Narciso di Joseph Conrad\r\nMoby Dick di \u003Cmark>Melville\u003C/mark>\r\nGli innocenti all'estero di Mark Twain\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nFilmografia:\r\n\r\nMoby Dick, la balena bianca\r\nRegia di John Huston con Gregory Peck, 1956\r\n*Barbed Water, a whaling documentary\r\nRegia di Adrian J. 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