","Lubljana. Metelkova sotto attacco","post",1613491047,[53,54,55,56,57,58,59,60],"http://radioblackout.org/tag/consolato-sloveno/","http://radioblackout.org/tag/gruppo-anarchico-germinal/","http://radioblackout.org/tag/infoshop-fao/","http://radioblackout.org/tag/lubiana/","http://radioblackout.org/tag/metelkova/","http://radioblackout.org/tag/rog/","http://radioblackout.org/tag/slovenia/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[24,26,22,16,20,12,18,14],{"post_content":63},{"matched_tokens":64,"snippet":66,"value":67},[65],"teatrali","il mondo. Laboratori artistici e \u003Cmark>teatrali\u003C/mark>, concerti, skatepark, accoglienza e solidarietà","Dopo lo sgombero di Rog, nel mirino c’é Metelkova. Fascisti e polizia stanno moltiplicando le attenzioni intorno all’ex caserma occupata da oltre 30 anni in un’area limitrofa al centro della capitale slovena.\r\nNe abbiamo parlato con Federico, un compagno del gruppo anarchico Germinal di Trieste, che, per il 20 febbraio, ha lanciato un presidio solidale davanti al consolato sloveno.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-16-metelkova-fede.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito i comunicati del Germinal e di Metelkova.\r\n\r\nSolidarietà agli spazi sociali a Lubiana – giù le mani da Metelkova!\r\nDa alcune settimane il governo sloveno sta portando avanti un attacco senza precedenti agli spazi occupati e autogestiti della capitale.\r\nDopo il violento sgombero e l’inizio della demolizione della Fabbrica Autonoma Rog avvenuti il 19 gennaio, dopo l’attacco con spray urticanti al corteo di solidarietà il 22 gennaio con l’aggiunta di varie multe è ora la volta del Metelkova.\r\nIl 9 febbraio più di 40 agenti dell’antisommossa, con l'accompagnamento di poliziotti in uniforme, sono entrati nel piazzale del Metelkova e hanno provato a entrare in alcuni dei locali terrorizzando i passanti. Il motivo di questo intervento non è stato dato, hanno parlato solo di \"usuale controllo\" dei locali di ristorazione.\r\nQuesta grave provocazione segue di pochi giorni quella effettuata nel medesimo luogo da un gruppo neofascista che – approfittando di un momento in cui non vi era nessuno – ha esposto uno striscione chiedendo la demolizione del Metelkova.\r\nDa quindici anni il Rog e da trenta il Metelkova sono spazi sociali, culturali e politici attraversati da migliaia di persone delle più diverse età e interessi, non solo di Lubiana, ma da tutto il mondo. Laboratori artistici e \u003Cmark>teatrali\u003C/mark>, concerti, skatepark, accoglienza e solidarietà ai migranti, assemblee, mostre, feste, cucine popolari sono solo alcune delle tante attività portate avanti.\r\nI due spazi vengono attaccati dal governo per un duplice motivo.\r\nDa una parte sono un ostacolo al processo di gentrificazione del centro cittadino, che mira a fare di Lubiana l’ennesima città vetrina per i turisti allontanando i residenti verso le periferie, dall’altro sono stati il centro delle assemblee del vasto movimento popolare che dalla scorsa primavera è sceso in piazza per chiedere le dimissioni del governo di destra di Janša.\r\nCome tanti altri e tante altre a Trieste abbiamo attraversato il Rog e il Metelkova moltissime volte. Abbiamo manifestato, ballato, suonato, discusso, intrecciato rapporti solidali. Anche per questo vogliamo dimostrare pubblicamente la nostra solidarietà e vicinanza alle compagne e ai compagni di Lubiana.\r\nChiediamo a tutt* di essere presenti e portare un cartello e/o striscione nella lingua che preferite.\r\n\r\n\r\n\r\nSabato 20 febbraio ore 15.30 in via del \u003Cmark>Teatro\u003C/mark> Romano (nei pressi della scalinata di santa maria maggiore) presidio sotto il consolato sloveno.\r\n\r\nGruppo Anarchico Germinal\r\n\r\ndi seguito il comunicato di Metelkova:\r\n\r\nPer una città libera, per una Lubiana antifascista\r\n\r\nrichiamo a un'iniziativa comune contro le minacce dei gruppi fascisti\r\n\r\nNell'ultimo anno siamo stati testimoni di un graduale aumento dell'audacia di gruppi fascisti nel diffondere una retorica di violenza nei confronti dei migranti, di quell* che la pensano diversamente, de* artist*e, antifascist*, generalmente nei confronti di una società aperta e libera. Il loro \u003Cmark>odio\u003C/mark> non si manifesta solamente da tastiera sui social, ma - come si è visto ultimamente - si manifesta anche nella loro presenza come imposizione nel dibattito pubblico. Questo si è visto con la presenza dei \"gilet gialli\" [diversi da quelli francesi, ndJ] sabato [6/2/2020], e le loro richieste e minacce di disintegrare la Metelkova. Loro non nascondono più la loro natura di ideologia neonazista, perché si rendono conto che hanno un appoggio sicuro dalla parte di chi governa, che gli concede la legittimazione per le loro più vergognose idee.\r\n\r\nUna tipica prova della collisione con i valori basilari di una società è l'intervento di stanotte delle forze dell'ordine speciali, armate fino ai denti, che dopo la tranquilla parata funebre dovuta alla perdita della nostra sorella Fabbrica Autonoma Rog, ha occupato le vie intorno all'AKC metelkova mesto. Più di 40 Robocop, con l'accompagnamento di poliziotti in uniforme, hanno poi inondato il piazzale della metelkova, hanno provato a entrare nei club terrorizzando i passanti. Il motivo di questo intervento non è stato dato, hanno parlato solo di \"usuale controllo\" dei locali di ristorazione.\r\n\r\nUna tale e così folta intrusione delle forze speciali, viene da noi intesa come un'inammissibile escalation di tensione da parte della polizia, che così facendo non solo non risolve gli esempi di attacco e minaccia, ma complica la situazione con l'immotivato mostrarsi con la forza, quindi con l'intimidazione e la creazione dell'impressione che la metelkova sia un problema da risolvere con fucili automatici a canna lunga. Sotto il governo di estrema destra la polizia si è trasformata da un'organo professionale autonomo a un'orda di violenta, che crea conflitti e tensioni, invece di attuare i suoi doveri basilari, cioé: garantire la sicurezza de* cittadin* e della comunità, il rispetto della libertà e dei diritti umani, nonché il rafforzamento dello stato giuridico.\r\n\r\nPer quest'ondata di politiche di \u003Cmark>odio\u003C/mark> e violenza sono responsabili sia i governanti, che sono vicini a chi espone le proprie idee di intolleranza, sia quelli che si descrivono come la loro controparte sensibile alle tematiche sociali, ma che poi hanno demolito il Rog. Le ronde di strada, prendendo spunto dall'autorità cittadina, stanno già cercando nuove forme di azione. Sta diventando solo questione di tempo in che modo la violenza simbolica prenderà forma in attacchi concreti e \"pogrom\", indirizzati alle strutture di movimenti sociali e vesro l* abitanti della città.\r\n\r\nIgnorare e deridere queste minacce, che già da tempo stanno subendo numerosi spazi di aggregazione e singol*, non porterà alla loro scomparsa nella discarica della storia, dove e come li hanno portati l* nostr* predecessor* col consenso globale. Di sicuro le loro intenzioni vanno ben oltre il momentaneo chiarissimo bersaglio che è la Metelkova. Se vogliamo vivere in libertà, come società dobbiamo fare di più.\r\n\r\nPer questo all'AKC Metelkova mesto abbiamo fatto una chiamata di solidarietà e a una ribellione generale contro le minacce delle bande fasciste. Possiamo fermare loro cammino e violenza solamente se siamo uniti. Così, ognuno per sé e tutt* per un*, pensiamo cosa possiamo fare per mostrare chiaramente, che le vie di Lubiana sono antifasciste. Che la violenza fascista con i suoi simboli, messaggi, discorsi sulle nostre vie non abbia seguito. Facciamo in modo che potremo camminare per la nostra città spensierati, baciarci, tenerci per mano, ridere, creare, parlare, vivere. 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Riteniamo infatti che non ci sia nulla da aggiungere rispetto alla ricostruzione dei fatti svolta nei documenti pubblici prodotti dalla Redazione della Radio, documenti che su cui noi associazioni, pur avendo ruoli, storie, percorsi differenti da quella di Radio Blackout, concordiamo integralmente per forma e contenuti.\nNoi associazioni che da anni ci occupiamo di aggregazione giovanile, di promozione di culture fuori dai percorsi commerciali e consumistici, di percorsi di autogestione ed organizzazione (fine ultimo ed unico questo di un reale lavoro di accompagnamento educativo e sociale), di battaglie contro il razzismo e la xenofobia, di apertura di spazi di incontro fra realtà diverse nel ventre molle della nostra città, associazioni che per di più non ci siamo mai pregiudizialmente o ideologicamente poste contro le istituzioni territoriali in quanto tali, vogliamo esprimere tutta la nostra più incondizionata solidarietà alla Radio, alla sua Redazione ed alla sua battaglia e vogliamo dire che ci sentiamo al loro fianco e lo saremo ancora di più in questo momento.\n\nChiamiamo tutte le realtà organizzate, i collettivi, le singole individualità critiche e pensanti di questa città, a manifestare nelle forme che riterranno più opportune solidarietà attiva alla Radio, e se lo vorranno a sostenere questo appello contro lo sgombero in guanti bianchi previsto a breve per la stessa, per riaffermare tutti insieme con forza che a Torino, Medaglia d'Oro per la Resistenza, gli incompatibili non saranno mai realtà come Radio Blackout, ma casomai i vari loschi figuri che invocano ogni giorno la militarizzazione della città e instillano terrore, odio razziale e paura, verso i più deboli, i diversi, i poveri e verso quelli che non si adeguano a questo ordine di cose.\n\nASSOCIAZIONI FIRMATARIE DELL'APPELLO\n\nRock e i suoi fratelli, Onda urbana, Osservatorio umanista libera-diversa espressione ed azione, Scrape labs, Associazone umanista alice, High voltage records associazione culturale, Bassa frequenza sala prove, Associazione culturale nuovo club uderground, To locals associazione culturale, Cobas confederazione piemonte, Associazione Nuova Realtà,Circolo Arci di cultura Gay Lesbica Bisessuale e Transgender MAURICE, Gruppo Ahimsa de La Comunità per lo Sviluppo Umano, Cantieri di Pace, Associazione OminoOk (Canalese*Noise Records), Associazione Teatrale L' Interezza non è il mio forte, Ingengneria senza frontiere - Torino","18 Febbraio 2010","2010-02-18 16:22:02","INCOMPATIBILE A CHI??",1266510122,[],[],{"post_content":95},{"matched_tokens":96,"snippet":98,"value":99},[97],"odio","della città e instillano terrore, \u003Cmark>odio\u003C/mark> razziale e paura, verso i","Radio Blackout è una radio no profit, autogestita in modo volontario, non gode né di finanziamenti pubblici né privati, vive solo dei propri mezzi, grazie all impegno di chi la radio la fa giorno per giorno.\n\nDa' voce a tutte le lotte sociali (quelle degli studenti, dei loro genitori e dei professori contro la riforma Gelmini; degli operai, contro il tritacarne della precarietà e dei licenziamenti; dei migranti, con le battaglie contro i CIE e per il rispetto dei diritti dei rifugiati; per l'ambiente, contro il saccheggio della città e delle valli vicine, portato avanti dai palazzinari e dai soliti noti), alle minoranze dimenticate che resistono, alle culture, alle controculture ed alle esperienze di aggregazione giovanile (ma non solo), ostacolate dalle istituzioni e scartate o ignorate da tutti i media tradizionali.\n\nNon ci interessa qui entrare nel merito delle beghe e delle argomentazioni capziose che sono state tirate strumentalmente fuori dal Comune di Torino come leva per allontanare l'incompatibile Radio Blackout dagli spazi di via Cecchi. 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