","Orte-Mestre: manca la volontà politica di rinunciare all'affare","post",1429193008,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/def/","http://radioblackout.org/tag/grandi-opere/","http://radioblackout.org/tag/infrastrutture/","http://radioblackout.org/tag/opzione-zero/","http://radioblackout.org/tag/pis/","http://radioblackout.org/tag/stop-orte-mestre/",[17,25,29,27,15,31],{"post_content":68,"tags":74},{"matched_tokens":69,"snippet":72,"value":73},[70,71],"Opzione","Zero","Avevamo chiamato gli attivisti di \u003Cmark>Opzione\u003C/mark> \u003Cmark>Zero\u003C/mark>, immaginando che non fossero convinti","Il neo-ministro delle infrastrutture Delrio ha annunciato riduzioni tra le Grandi Opere (da 400 che erano, solo 25 sono rimaste nel Def), ma nessuna in realtà è stata cancellata, al limite alcune sono congelate in attesa di trovare fondi o che svaniscano gli effetti della corruzione, o semplicemente si fanno cadere mozioni parlamentari che chiedono la cancellazione del progetto, come nel caso della Orte Mestre, dimostrando che non c'è la reale volontà di rinunciare a una bella torta di denaro fresco.\r\n\r\nAvevamo chiamato gli attivisti di \u003Cmark>Opzione\u003C/mark> \u003Cmark>Zero\u003C/mark>, immaginando che non fossero convinti delel promesse e li abbiamo trovati alle prese con le falsità dei politici e pronti alla mobilitazione, che infatti rilanciano, chiedendo a tutti i comitati contro le varie nocività mafiose di coordinarsi e fare rete per difendere la salute e dallo scempio dei comitati d'affari.\r\n\r\nMattia ci ha illustrato sia il loro punto di vista, sia la proposta di rete\r\n\r\nUnknown",[75,77,79,81,85,87],{"matched_tokens":76,"snippet":17},[],{"matched_tokens":78,"snippet":25},[],{"matched_tokens":80,"snippet":29},[],{"matched_tokens":82,"snippet":84},[70,83],"zero","\u003Cmark>Opzione\u003C/mark> \u003Cmark>zero\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],{"matched_tokens":88,"snippet":31},[],[90,95],{"field":34,"indices":91,"matched_tokens":92,"snippets":94},[38],[93],[70,83],[84],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":72,"value":73},"post_content",[70,71],1157451471441625000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":37,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":46,"score":102,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",2,"1157451471441625194",{"document":104,"highlight":122,"highlights":127,"text_match":130,"text_match_info":131},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":46,"id":107,"is_sticky":46,"permalink":108,"post_author":49,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":52,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":57,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":121},[43],[45],"19428","http://radioblackout.org/2013/11/europa-lo-vuole-autostrada-adriatico-baltico/"," \r\n\r\nMa quante cose nocive che vuole l'Europa!\r\n\r\nIn questi giorni il governo Letta con Zaia, Lupi e l'assessore Chisso hanno fatto un regalo ai soliti amici (in questo caso Vito Bonsignore è tra i beneficati), concedendo sgravi fiscali ai soliti signori del cemento e del tondino per la costruzione di una nuova arteria (già inserita da vari anni nella legge obiettivo, che correrebbe parallela alla statale Romea già esistente, ma con pedaggio (quindi senza eliminare il traffico e la pericolosità della strada già esistente); inoltre questo nuovo slancio per una nocività che si dipanerebbe per 600 chilometri da Orte a Mestre, devastando i territori, giunge a pochi giorni dalla decisione di avviare il corridoio ferroviario adriatico-baltico, questa sì approvata dalla Commissione europea, mentre è assolutamente falso che la Romea commerciale sia voluta dall'Europa come Lupi nella sua insipienza acquisita in anni di partecipazione alla associazione del malaffare denominata Comunione e Liberazione pretenderebbe.\r\n\r\nSi tratta di un'opera mai finanziata nella realtà ma solo surrettiziamente sulla carta dai governi succedutisi, mai è stato prodotto un preventivo, mai avanzati progetti, né tantomeno sono stati fatti studi di impatto ambientale, anche perché si tratterebbe di riuscire a reperire una decina di miliardi a stime malcontate (che in genere lievitano a più del rtiplo alla fine di eventuali cantieri finiti).\r\n\r\nContro questa devastazione è operativo un comitato Opzione zero che già da dieci anni monitora e si oppone con decisione: infatti è in previsione per sabato prossimo 16 novembre una manifestazione con blocco delal vecchia statale Romea per protestare contro questo ritorno di fiamma della volontà di buttare via del denaro per devastare il territorio con opere inutili. Esiste una rete interegionale, nata nel 2010 chiamata StopOr-Me, che avvierà da subito i ricorsi, ma questo non sarà certo sufficiente con tro l'arroganza delel mafie e quindi sarà indispensabile fare come in Val di Susa.\r\n\r\nEcco quanto ha da raccontarci Rebecca\r\n\r\n2013.11.14-opzionezero","14 Novembre 2013","2013-11-18 12:11:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/opzionezero-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"163\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/opzionezero-300x163.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/opzionezero-300x163.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/opzionezero-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/opzionezero.jpg 456w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Europa lo vuole: autostrada Adriatico-Baltico",1384435473,[117,118,119,120],"http://radioblackout.org/tag/lo-vuole-leuropa/","http://radioblackout.org/tag/mafie/","http://radioblackout.org/tag/nocivita/","http://radioblackout.org/tag/orte-mestre/",[33,19,21,23],{"post_content":123},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[70,83],"devastazione è operativo un comitato \u003Cmark>Opzione\u003C/mark> \u003Cmark>zero\u003C/mark> che già da dieci anni"," \r\n\r\nMa quante cose nocive che vuole l'Europa!\r\n\r\nIn questi giorni il governo Letta con Zaia, Lupi e l'assessore Chisso hanno fatto un regalo ai soliti amici (in questo caso Vito Bonsignore è tra i beneficati), concedendo sgravi fiscali ai soliti signori del cemento e del tondino per la costruzione di una nuova arteria (già inserita da vari anni nella legge obiettivo, che correrebbe parallela alla statale Romea già esistente, ma con pedaggio (quindi senza eliminare il traffico e la pericolosità della strada già esistente); inoltre questo nuovo slancio per una nocività che si dipanerebbe per 600 chilometri da Orte a Mestre, devastando i territori, giunge a pochi giorni dalla decisione di avviare il corridoio ferroviario adriatico-baltico, questa sì approvata dalla Commissione europea, mentre è assolutamente falso che la Romea commerciale sia voluta dall'Europa come Lupi nella sua insipienza acquisita in anni di partecipazione alla associazione del malaffare denominata Comunione e Liberazione pretenderebbe.\r\n\r\nSi tratta di un'opera mai finanziata nella realtà ma solo surrettiziamente sulla carta dai governi succedutisi, mai è stato prodotto un preventivo, mai avanzati progetti, né tantomeno sono stati fatti studi di impatto ambientale, anche perché si tratterebbe di riuscire a reperire una decina di miliardi a stime malcontate (che in genere lievitano a più del rtiplo alla fine di eventuali cantieri finiti).\r\n\r\nContro questa devastazione è operativo un comitato \u003Cmark>Opzione\u003C/mark> \u003Cmark>zero\u003C/mark> che già da dieci anni monitora e si oppone con decisione: infatti è in previsione per sabato prossimo 16 novembre una manifestazione con blocco delal vecchia statale Romea per protestare contro questo ritorno di fiamma della volontà di buttare via del denaro per devastare il territorio con opere inutili. Esiste una rete interegionale, nata nel 2010 chiamata StopOr-Me, che avvierà da subito i ricorsi, ma questo non sarà certo sufficiente con tro l'arroganza delel mafie e quindi sarà indispensabile fare come in Val di Susa.\r\n\r\nEcco quanto ha da raccontarci Rebecca\r\n\r\n2013.11.14-opzionezero",[128],{"field":96,"matched_tokens":129,"snippet":125,"value":126},[70,83],1157451471441100800,{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":134,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":46},"2211897868288",14,"1157451471441100913",{"document":136,"highlight":156,"highlights":161,"text_match":164,"text_match_info":165},{"cat_link":137,"category":138,"comment_count":46,"id":139,"is_sticky":46,"permalink":140,"post_author":49,"post_content":141,"post_date":142,"post_excerpt":52,"post_id":139,"post_modified":143,"post_thumbnail":144,"post_thumbnail_html":145,"post_title":146,"post_type":57,"sort_by_date":147,"tag_links":148,"tags":152},[43],[45],"84755","http://radioblackout.org/2023/10/governo-una-manovra-lacrime-e-sangue/","Tra pannolini al 10% di IVA e quota 103 con pensione super ridotta il governo ha licenziato la manovra economica di quest’anno e mira ad un’approvazione rapida. Tutti hanno avuto un contentino per gettare fumo negli occhi al proprio elettorato di riferimento. Per il resto la storia è quella già letta negli anni: più tagli ai servizi, più regalie ai padroni, più soldi a militari e polizia.\r\nIl percorso della legge di stabilità è lungo e consente lunghe trattative all’interno della coalizione governative, che tuttavia non hanno mutato l’impianto di fondo della manovra.\r\nIl governo smentisce le promesse fatte in campagna elettorale, perché, al di là delle chiacchiere acchiappa voti, non è in condizione di uscire dai binari europei e sottrarsi alle condizioni imposte dall’UE. Meloni ha un margine di azione pari a zero e le agenzie di rating sono in agguato pronte a declassare l’Italia al livello della spazzatura. Ma, nonostante la resa senza condizioni, Meloni e i suoi sfondano comunque i parametri di Maastricht: il debito di quest’anno sarà oltre il 5% e nel 2024 nella migliore delle ipotesi non scenderà oltre il 4,5%.\r\nLa manovra sarà di 25 miliardi: 16 ricavati accrescendo ulteriormente il debito, il resto ottenuto con i tagli alla spesa pubblica. Dalla tanto sbandierata riduzione delle tasse arriveranno ben 260 euro l’anno ai lavoratori e dalle lavoratrici. In compenso oltre ai tagli all’assegno di inclusione, arrivano tagli alle pensioni. Le esenzioni fiscali per incentivare il lavoro delle donne con più di due figli non sono certo pagate dalle aziende ma dallo Stato che le finanzia attingendo alle tasche di altri lavoratori e lavoratrici. Logica di fondo è chiara: le aziende non devono pagare.\r\nLa famosa tassa sugli extraprofitti bancari da cui dovevano arrivare 2 o 3 miliardi si è sgonfiata come neve al sole, perchè le banche, poste di fronte alla scelta tra pagare o aumentare il capitale, hanno optato in massa per la seconda opzione. Un bluff basato sull’effetto annuncio e subito ritirato in sordina\r\nDulcis in fundo Forza Italia, il partito Mediaset che si oppone alla riduzione del canone RAI, perché teme un aumento della pubblicità sui canali di stato a discapito dei suoi.\r\nPer capirne di più ne abbiamo parlato con Renato Strumia della Sallca Cub\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023-10-31-strumia-manovra.mp3\"][/audio]","31 Ottobre 2023","2023-10-31 16:30:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/wallet-3548021_1920-1.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Governo. 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L'idea di fondo è infatti che ognuno di noi – chi ce la fa e chi non ce la fa – occupi nella piramide sociale il posto che «si merita»: un riconoscimento inappellabile e interiorizzato che porta i «vincenti» a ritenere giustificato il proprio potere e i «perdenti» ad accettare la propria discriminazione. L'idea meritocratica si configura dunque come il trionfo del «governo dei migliori» da un lato e della «servitù volontaria» dall'altro. In definitiva, una sofisticata riproposizione del principio di disuguaglianza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, autore di “L’illusione meritocratica” appena uscito per i tipi di Eleuthera\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nVia i militari!\r\nPer una Barriera libera e solidale!\r\nore 14,30\r\ncorso Palermo angolo via Sesia\r\nPresidio Antimilitarista\r\nore 16\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nIl canzoniere di Alba, chiacchiere e socialità\r\nIn Barriera si moltiplicano gli sfratti\r\nIl lavoro, quando c'è, è precario, pericoloso, malpagato\r\nLa salute è ormai un lusso per pochi\r\nLa sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per per le strade!\r\n\r\nVenerdì 22 marzo\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nDecolonialità e internazionalismo\r\nVerso un’idea non nazionalista della decolonialità\r\nIl concetto di decolonialità è molto citato negli ultimi anni ma non sempre compreso. Manca soprattutto un’elaborazione di questa idea che la separi da nazionalismi, comunitarismi e approcci basati su una prospettiva unica (piuttosto che su intersezioni) che rischiano di farla diventare una concezione escludente quando non lo è. È importante ricordare che, come elaborata originariamente dal collettivo Modernità-Colonialità-Decolonialità (MCD) e poi arricchita dai contributi del femminismo indigeno, degli studi sul pluriverso e delle epistemologie del Sud per non citare che alcuni dei principali ambiti di discussione, la decolonialità mira a superare i limiti di precedenti approcci.\r\nSi tratta in particolare del culturalismo dei Postcolonial Studies, che si sono spesso limitati a critiche della colonialità che restavano limitate a un’analisi del discorso e confinate in ambiti accademici, e dell’economicismo di teorie quali lo sviluppo ineguale o il sistema mondo, incapaci di includere quello che gli approcci decoloniali chiamano la ‘decolonizzazione epistemica’. In questo senso, i punti qualificanti della decolonialità sono la necessità di non limitarsi alla pura teoria per connettersi alle lotte e situazioni reali, di riscoprire modi di pensare al di fuori delle tradizioni intellettuali europee e di costruire ponti di solidarietà militanti attraverso diverse culture e assi di intervento.\r\nSulla base di questo discorso introduttivo, e di alcuni casi empirici sudamericani di interazione tra gruppi anarchici e comunità indigene e afrodiscendenti, si discuteranno le basi di un progetto anarchico di decolonialità, basato sul fatto che la tradizione anarchica e molte delle comunità sopracitate condividono punti chiave quali la prassi organizzativa orizzontale, l’azione diretta e l’idea di territorio come relazione sociale piuttosto che come area delimitata da confini “sovrani”. Esse condividono inoltre critiche delle principali pratiche autoritarie che hanno caratterizzato la Sinistra europea ed eurocentrica, quali il concetto di avanguardia politica, quello di intellettuale organico (di solito maschio e bianco) chiamato a “guidare” le lotte, l’idea della rivoluzione come mera presa del potere politico e quella della decolonizzazione o “liberazione nazionale” come mera costruzione di un nuovo Stato.\r\nIn una singola definizione, anarchismo e “lotta afro-indigena” condividono il principio della coerenza tra la teoria e la prassi, che dovrebbe ispirare il più vasto campo della decolonialità.\r\nInterverrà Federico Ferretti, geografo, docente all'università di Bologna.\r\n\r\nSabato 23 marzo\r\nore 15 giardinetti tra corso Giulio Cesare e via Montanaro\r\nAssemblea di quartiere\r\nIl vero degrado è perdere la casa\r\nCon Filippo Borreani, sociologo e Prendocasa\r\npoi musica, poesia, socialità\r\n(organizza oltredora antifascista)\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nLa donna più pericolosa d'America\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nNe parliamo con Selva Varengo curatrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934.\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Febbraio 2024","2024-02-29 21:16:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/fuori-militari-1080x640-1-200x110.jpg","Anarres del 23 febbraio. 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Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nProviamo a capire quali siano le faglie lungo le quali si sta giocando un risico mortale per tutto il pianeta\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAlways on the move?\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nOggi Torino è attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è ampiamente pubblicizzato, del secondo si parla poco e male.\r\n\r\nIl trionfo della meritocrazia?\r\nSuadente e accattivante, la parola meritocrazia pervade ormai ogni discorso. Ripetuta come un mantra salvifico in ogni contesto sociale e professionale, oggi appare come l'unica \u003Cmark>opzione\u003C/mark> che possa affrancarci dal clientelismo e dalle sue disastrose conseguenze. Ma davvero il merito (termine quanto mai ambiguo) e l'ossessione valutativa che comporta ci offrono una via d'uscita? Nient'affatto, risponde Codello, perché la visione meritocratica è non solo irrealizzabile, in quanto basata su premesse false (la parità delle condizioni di partenza), ma anche indesiderabile, in quanto trasforma la disuguaglianza da fatto sociale a dato naturale. L'idea di fondo è infatti che ognuno di noi – chi ce la fa e chi non ce la fa – occupi nella piramide sociale il posto che «si merita»: un riconoscimento inappellabile e interiorizzato che porta i «vincenti» a ritenere giustificato il proprio potere e i «perdenti» ad accettare la propria discriminazione. L'idea meritocratica si configura dunque come il trionfo del «governo dei migliori» da un lato e della «servitù volontaria» dall'altro. In definitiva, una sofisticata riproposizione del principio di disuguaglianza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, autore di “L’illusione meritocratica” appena uscito per i tipi di Eleuthera\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nVia i militari!\r\nPer una Barriera libera e solidale!\r\nore 14,30\r\ncorso Palermo angolo via Sesia\r\nPresidio Antimilitarista\r\nore 16\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nIl canzoniere di Alba, chiacchiere e socialità\r\nIn Barriera si moltiplicano gli sfratti\r\nIl lavoro, quando c'è, è precario, pericoloso, malpagato\r\nLa salute è ormai un lusso per pochi\r\nLa sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per per le strade!\r\n\r\nVenerdì 22 marzo\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nDecolonialità e internazionalismo\r\nVerso un’idea non nazionalista della decolonialità\r\nIl concetto di decolonialità è molto citato negli ultimi anni ma non sempre compreso. Manca soprattutto un’elaborazione di questa idea che la separi da nazionalismi, comunitarismi e approcci basati su una prospettiva unica (piuttosto che su intersezioni) che rischiano di farla diventare una concezione escludente quando non lo è. È importante ricordare che, come elaborata originariamente dal collettivo Modernità-Colonialità-Decolonialità (MCD) e poi arricchita dai contributi del femminismo indigeno, degli studi sul pluriverso e delle epistemologie del Sud per non citare che alcuni dei principali ambiti di discussione, la decolonialità mira a superare i limiti di precedenti approcci.\r\nSi tratta in particolare del culturalismo dei Postcolonial Studies, che si sono spesso limitati a critiche della colonialità che restavano limitate a un’analisi del discorso e confinate in ambiti accademici, e dell’economicismo di teorie quali lo sviluppo ineguale o il sistema mondo, incapaci di includere quello che gli approcci decoloniali chiamano la ‘decolonizzazione epistemica’. In questo senso, i punti qualificanti della decolonialità sono la necessità di non limitarsi alla pura teoria per connettersi alle lotte e situazioni reali, di riscoprire modi di pensare al di fuori delle tradizioni intellettuali europee e di costruire ponti di solidarietà militanti attraverso diverse culture e assi di intervento.\r\nSulla base di questo discorso introduttivo, e di alcuni casi empirici sudamericani di interazione tra gruppi anarchici e comunità indigene e afrodiscendenti, si discuteranno le basi di un progetto anarchico di decolonialità, basato sul fatto che la tradizione anarchica e molte delle comunità sopracitate condividono punti chiave quali la prassi organizzativa orizzontale, l’azione diretta e l’idea di territorio come relazione sociale piuttosto che come area delimitata da confini “sovrani”. Esse condividono inoltre critiche delle principali pratiche autoritarie che hanno caratterizzato la Sinistra europea ed eurocentrica, quali il concetto di avanguardia politica, quello di intellettuale organico (di solito maschio e bianco) chiamato a “guidare” le lotte, l’idea della rivoluzione come mera presa del potere politico e quella della decolonizzazione o “liberazione nazionale” come mera costruzione di un nuovo Stato.\r\nIn una singola definizione, anarchismo e “lotta afro-indigena” condividono il principio della coerenza tra la teoria e la prassi, che dovrebbe ispirare il più vasto campo della decolonialità.\r\nInterverrà Federico Ferretti, geografo, docente all'università di Bologna.\r\n\r\nSabato 23 marzo\r\nore 15 giardinetti tra corso Giulio Cesare e via Montanaro\r\nAssemblea di quartiere\r\nIl \u003Cmark>vero\u003C/mark> degrado è perdere la casa\r\nCon Filippo Borreani, sociologo e Prendocasa\r\npoi musica, poesia, socialità\r\n(organizza oltredora antifascista)\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nLa donna più pericolosa d'America\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nNe parliamo con Selva Varengo curatrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934.\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[205],{"field":96,"matched_tokens":206,"snippet":202,"value":203},[201],1155199603042156500,{"best_field_score":209,"best_field_weight":133,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":210,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":101},"1112352751616","1155199603042156657",6637,{"collection_name":194,"first_q":27,"per_page":170,"q":27},["Reactive",214],{},["Set"],["ShallowReactive",217],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fETmrVUFU0XmhEnzvTBeullhoh8PC9BaRxeRbMF-gMkI":-1},true,"/search?query=Opzione+zero"]