","One belt, one road: la via della seta condiziona lo scacchiere geopolitico","post",1494063975,[53,54,55,56,57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/asia-centrale/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/gibuti/","http://radioblackout.org/tag/one-belt-one-road/","http://radioblackout.org/tag/orient-express/","http://radioblackout.org/tag/singapore/","http://radioblackout.org/tag/via-della-seta/",[21,15,17,27,25,19,23],{"post_content":62,"tags":67},{"matched_tokens":63,"snippet":65,"value":66},[64],"Express","a rinnovare la leggenda dell'Orient \u003Cmark>Express\u003C/mark> per portare lustro al progeto","Dapprima ci ha incuriosito un articolo di giornale (http://www.scmp.com/week-asia/business/article/2089507/puffing-across-one-belt-one-road-rail-route-nowhere) che raccontava di un merci (più costoso di qualunque altro sistema di scambio) che alla fine di aprile era ancora in viaggio tra Londra e Pechino a rinnovare la leggenda dell'Orient \u003Cmark>Express\u003C/mark> per portare lustro al progeto della nuova via della seta fortemente voluta da Xi Jinping, la One belt, one road, costituita da una cintura marittima di rotte che agevolano l'espansione cinese, magari spostando gli equilibri incentrati su Gibuti, piuttosto che Singapore; e da una via che si dipana attravrso molteplici nazioni e interess – etnici, religiosi, culturali; ma soprattutto gasdotti, aree di scambio, infrastrutture, che ritagliano il mondo in base a citeri spartitivi, dove le grandi potenze – attraverso il percorso dela quale si finisce con il gettare una luce particolare su zone di guerra, luoghi di intervento massiccio da parte del potere centrale (Xinjiang, per esempio).\r\n\r\nE abbiamo fatto un percorso mentale geopolitico che si allargava sempre più, inglobando aree geograficamente distantissime, di cui avevamo bisogno di verificare la correttezza.\r\n\r\n \r\n\r\nQuel treno è privo di senso sia da un punto di vista ambientale, sia da un punto di vista economico: l'attuale vera domanda (come per il tav) sarebbe: che richiesta c'è per un nuovo servizio verso est o verso ovest? la risposta è: pochissima e quindi Xi ha bisogno di indurre questo bisogno per realizzare questa attrazione sul nuovo percorso dei beni. Perciò poi abbiamo pensato chi poteva trarre vantaggi da \"quel treno\" fortemente simbolico e quali modelli proponeva. Questo aspetto nuovamente può coinvolgere molti attori sparpagliati sul pianeta, a cominciare da quella stazione di partenza, proiettata a trovare nuovi partner dopo aver abbandonato l'Europa, proprio per avere maggior autonomia innanzitutto commerciale. Inoltre la creazione di sovra o infrastrutture così sofisticate ha un ritorno pubblicitario e di sviluppo innovativo per i partner industriali che vi partecipano, intessendo una nuova rete di alleanze che rimodulerà i rapporti tra paesi e gruppi produttivi.\r\n\r\nPer mettere a fuoco meglio questa sensazione c'era bisogno di confrontarsi con qualcuno avvezzo a districarsi con la mentalità e la costante evoluzione della società cinese.\r\n\r\n \r\n\r\nE infatti Andrea Pira (Chiana Files) ci ha accompagnati su questo treno, arrivando alla fine a scovare anche un forte interesse interno al potere cinese, che da questo progetto ricava vantaggi anche dentro la Rpc, e non solo in termini di colonizzazione definitiva delle zone periferiche uygure, ma ecco qual è stato il percorso che abbiamo battuto con Andrea per cominciare a intessere i molti discorsi che si faranno ancora nel prossimo futuro su questa nuova via della seta, per rendere spiegabili molti fenomeni, apparentemente assurdi come un treno costoso adibito a trasporto merci viaggia per tutta l'Asia centrale.\r\n\r\none belt, one road",[68,70,72,74,76,81,83],{"matched_tokens":69,"snippet":21},[],{"matched_tokens":71,"snippet":15},[],{"matched_tokens":73,"snippet":17},[],{"matched_tokens":75,"snippet":27},[],{"matched_tokens":77,"snippet":80},[78,79],"Orient","express","\u003Cmark>Orient\u003C/mark> \u003Cmark>express\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":19},[],{"matched_tokens":84,"snippet":23},[],[86,92],{"field":28,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],4,[90],[78,79],[80],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":65,"value":66},"post_content",[64],1157451471441625000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":39,"score":100,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":50,"first_q":25,"per_page":103,"q":25},6,{"facet_counts":105,"found":116,"hits":122,"out_of":206,"page":14,"request_params":207,"search_cutoff":29,"search_time_ms":98},[106,117],{"counts":107,"field_name":114,"sampled":29,"stats":115},[108,110,112],{"count":14,"highlighted":109,"value":109},"anarres",{"count":14,"highlighted":111,"value":111},"stakka stakka",{"count":14,"highlighted":113,"value":113},"No Trip For Cats","podcastfilter",{"total_values":116},3,{"counts":118,"field_name":28,"sampled":29,"stats":121},[119],{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"notripforcats",{"total_values":14},[123,159,183],{"document":124,"highlight":137,"highlights":148,"text_match":154,"text_match_info":155},{"comment_count":39,"id":125,"is_sticky":39,"permalink":126,"podcastfilter":127,"post_author":109,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":45,"post_id":125,"post_modified":130,"post_thumbnail":131,"post_title":132,"post_type":133,"sort_by_date":134,"tag_links":135,"tags":136},"85542","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-primo-dicembre-bloccati-i-mercanti-darmi-sudan-il-silenzio-sulla-strage-il-bavaglio-ad-haaretz-affari-di-morte-tra-italia-ed-egitto-analisi-e-prospettive-del-conflitto-in-me/",[109],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/2023-12-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nTorino. Bloccati i mercanti d’armi!\r\nIl 28 novembre era la giornata di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nUn evento a porte chiuse, riservato ai maggiori produttori a livello mondiale, ai rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor.\r\nL’appuntamento per gli antimilitaristi era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti a questa convention, fiore all’occhiello della lobby armiera subalpina.\r\nGli antimilitaristi armati di striscioni e cartelli sin dalle 12 hanno occupato la strada davanti al cancello del centro congressi.\r\nDopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia. I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno al Lingotto.\r\nPer la prima volta dopo 18 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi.\r\nIl blocco è stato tenuto per oltre due ore, in modo che nessuno passasse dalla porta principale.\r\n\r\nSudan. Il silenzio sulla strage\r\nLa guerra civile in Sudan è scomparsa dai media, nonostante continuino i massacri specie nel Darfur.\r\nSe a Khartoum e nelle zone limitrofe la situazione è molto grave, nel Darfur è catastrofica. Forte è il rischio di un genocidio simile a quello compiuto nella prima decade del Duemila dagli ex janjaweed (termine che più o meno significa “diavoli a cavallo”), che sono stati ribattezzati Rapid Support Forces. Hemetti ne era il leader: assaltavano i villaggi africani, bruciavano le capanne, ammazzavano senza pietà gli uomini, stupravano le donne e rapivano i bambini costringendoli a arruolarsi.\r\nPersone in fuga verso il Ciad hanno riferito di una nuova ondata di omicidi a sfondo etnico nel Darfur occidentale, dopo che le RSF hanno preso il controllo della principale base dell’esercito a El Geneina, capoluogo della regione. Anche in questo caso testimoni oculari hanno riferito ai reporter di Reuters di aver visto le milizie arabe in azione mentre perseguitavano i masalit a Ardamata, vicino a El Geneina, dove si trova anche un campo per sfollati.\r\nIn quell’area l’obbiettivo sono proprio le persone di etnia masalit, popolazione musulmana, ma non araba, che vive a cavallo tra Sudan e Ciad.\r\nDa Africa ExPress\r\n\r\nAffari di morte tra Italia ed Egitto\r\nIl 22 novembre il gruppo a capitale statale Fincantieri Spa ha firmato con la Armament Authority del Ministero della Difesa della Repubblica araba d’Egitto un contratto della durata decennale per la fornitura di servizi di manutenzione e studi logistici a favore delle due fregate multi-missione Fremm “ENS Al-Galala” ed “ENS Bernees” della Marina Militare egiziana.\r\n\r\nIl contratto del valore di 260 milioni di euro comprende la quota che sarà destinata a Orizzonte Sistemi Navali (la joint venture partecipata da Fincantieri e dalla holding del complesso militare-industriale italiano Leonardo Spa con quote, rispettivamente, del 51% e del 49%) in qualità di sub-fornitore.\r\n\r\nIl governo israeliano vuole chiudere Haaretz\r\nHaaretz in ebraico significa “terra”. Fondato nel 1918 è diventato un punto di riferimento, uno strumento per i giornalisti esteri, dà voce a tutti (dai palestinesi ai movimenti pacifisti), ha fatto da megafono alle recenti proteste contro la riforma della Corte suprema e lo sconvolgimento dei meccanismi di potere. Pubblica che cosa succede nella West Bank e nella Striscia di Gaza (non solo ora che c’è la guerra), fa inchieste, intervista coloni e palestinesi e nomadi del Negev. Dà voce a minoranze e maggioranze.\r\nCon la guerra di Gaza ha lasciato un discreto spazio alle critiche al governo e all’esercito per la mancata difesa dei Kibbutz attaccati violentemente da Hamas per ore nel drammatico 7 ottobre scorso, ha intervistato quotidianamente i parenti dei duecento e passa rapiti da Hamas che hanno esercitato una pressione politica per ottenere il rilascio degli ostaggi.\r\nLa scorsa settimana ha pubblicato un approfondimento sull’elicottero da combattimento che avrebbe sparato sui partecipanti al rave party israeliani facendo un certo numero di vittime. È molto critico su Netanyahu e la sua fuga dalle inchieste che lo accusano di corruzione.\r\nTutto questo certo ha dato fastidio (e dà fastidio) a quello che in Israele ora chiamano il triumvirato/gabinetto di guerra, formato dal premier Bibi Netanyahu, il ministro della difesa Yov Gallant e il ministro senza portafoglio Benny Ganz.\r\nFonte Senza Bavaglio\r\n\r\nAnalisi e prospettive del conflitto in medio oriente\r\nIl governo di Netanyahu è in profonda difficoltà da un anno. Per ottenere una coalizione governativa stabile in un paese che storicamente è caratterizzato da una certa instabilità parlamentare, il Likud si è dovuto alleare con gli elementi più oltranzisti del panorama politico, nello specifico con il variegato mondo del sionismo religioso e con raggruppamenti politici ultra-ortodossi. Nella storia politica israeliana tali gruppi non hanno mai goduto di peso politico come ora. Il sionismo, sia nella sua componente socialista che in quella revisionista, ovvero liberale, nasce come progetto politico laico nelle sue parti maggioritarie, e, sopratutto, trainanti, e tale rimane per decenni anche dopo la nascita dello stato di Israele. Le componenti religiose di estrema destra cominciano a guadagnare trazione a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Elettoralmente avevano un peso relativo ma riescono a influenzare pesantemente lo scacchiere politico fornendo una base di voti per il Likud. Da quegli ambienti arriverà l’assassino di Rabin nel 1995. Facciamo un salto avanti di una decina di anni. A metà anni 2000 il governo – per ironia della sorte del Likud – nell’ambito del processo di pace decide il ritiro dalla striscia di Gaza e la demolizione degli insediamenti dei coloni sul territorio che viene restituito alle autorità palestinesi. Bisogna qua chiarire alcuni passaggi: quegli insediamenti erano roccaforti dell’estrema destra religiosa e nulla avevano a che fare con i Kibbuzim e Moshav dei pionieri e quel momento segna una frattura tra quei settori, dalla sinistra fino al centro-destra, della società israeliana che volevano un processo di pace con l’ANP e il movimento dei coloni che teorizza la necessità di stabilire l’autorità di uno stato con un’identità religiosa e politica – e non solo culturale – ebraica sull’intera area del così detto Grande Israele. Il processo di pace di quegli anni naufragò ma la frattura, logicamente, non venne mai sanata.\r\nNe abbiamo parlato con Gino\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nVenerdì 15 dicembre\r\nCena antinatalizia \r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nMenù eretico \r\nEsposizione spettacolare del Prese(m)pio autogestito: porta la tua statuetta per arricchirlo!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Dicembre 2023","2023-12-05 23:47:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/blu-200x110.jpg","Anarres del primo dicembre. 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Andiamo quindi a spulciare i faldoni dei tribunali americani (i loro riassunti...) per analizzare i motivi per cui il Dipartimento di Giustizia USA avrebbe deciso di accusare Google di monopolio. Ripassata l'aritmetica elementare e il da sempre ostico concetto di \"percentuale\", viriamo verso il vicino oriente per parlare dell'NSO e di come Apple e il governo USA stiano tentando di metterle i bastoni fra le ruote. Per dessert, accenni di propaganda politica online in salsa indiana.\r\n\r\nSulle accuse di monopolio a Google:\r\n\r\nSunto della vicenda su Naked Capitalism\r\n\r\nDocumento ufficiale\r\n\r\nSulle recenti vicende di NSO:\r\n\r\nLa denuncia di Apple\r\n\r\nI provvedimenti del governo USA\r\n\r\nSu India e propaganda online:\r\n\r\nFarm laws: Sikhs being targeted by fake social media profiles\r\n\r\nTwitter Analysis: Identifying a Pro-BJP Copypasta Influence Operation in India\r\n\r\nInside a BJP Influence Operation Targeting West Bengali Politics\r\n\r\nPro-govt actors amplify hashtags calling for violence against protesting farmers in India\r\n\r\nModi's Political Party Creates Abusive Social Media Campaigns And Breeds Internet Trolls, Claims New Book\r\n\r\nMusica\r\n\r\nPeawees - Road to rock'n' roll\r\n\r\nShye Ben-Tzur, Jonny Greenwood and The Rajasthan Express - Julus\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/stakkastakka131.mp3\"][/audio]","8 Dicembre 2021","2021-12-08 18:52:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/google-monopoly-200x110.jpg","StakkaStakka 131 - Di monopoli, India ed NSO",1638989570,[],[],{"post_content":174},{"matched_tokens":175,"snippet":176,"value":177},[145],"percentuale\", viriamo verso il vicino \u003Cmark>oriente\u003C/mark> per parlare dell'NSO e di","Riavuti dalle tragiche notizie sulle sventure dei vigili in smart working, questa settimana proviamo a ritrovare concentrazione e serenità necessarie a trattare più seriamente alcuni fra i nostri argomenti preferiti. Andiamo quindi a spulciare i faldoni dei tribunali americani (i loro riassunti...) per analizzare i motivi per cui il Dipartimento di Giustizia USA avrebbe deciso di accusare Google di monopolio. Ripassata l'aritmetica elementare e il da sempre ostico concetto di \"percentuale\", viriamo verso il vicino \u003Cmark>oriente\u003C/mark> per parlare dell'NSO e di come Apple e il governo USA stiano tentando di metterle i bastoni fra le ruote. Per dessert, accenni di propaganda politica online in salsa indiana.\r\n\r\nSulle accuse di monopolio a Google:\r\n\r\nSunto della vicenda su Naked Capitalism\r\n\r\nDocumento ufficiale\r\n\r\nSulle recenti vicende di NSO:\r\n\r\nLa denuncia di Apple\r\n\r\nI provvedimenti del governo USA\r\n\r\nSu India e propaganda online:\r\n\r\nFarm laws: Sikhs being targeted by fake social media profiles\r\n\r\nTwitter Analysis: Identifying a Pro-BJP Copypasta Influence Operation in India\r\n\r\nInside a BJP Influence Operation Targeting West Bengali Politics\r\n\r\nPro-govt actors amplify hashtags calling for violence against protesting farmers in India\r\n\r\nModi's Political Party Creates Abusive Social Media Campaigns And Breeds Internet Trolls, Claims New Book\r\n\r\nMusica\r\n\r\nPeawees - Road to rock'n' roll\r\n\r\nShye Ben-Tzur, Jonny Greenwood and The Rajasthan \u003Cmark>Express\u003C/mark> - Julus\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/stakkastakka131.mp3\"][/audio]",[179],{"field":93,"matched_tokens":180,"snippet":176,"value":177},[145],{"best_field_score":156,"best_field_weight":157,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":39,"score":182,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":99},"1155199603042156657",{"document":184,"highlight":197,"highlights":202,"text_match":154,"text_match_info":205},{"comment_count":39,"id":185,"is_sticky":39,"permalink":186,"podcastfilter":187,"post_author":120,"post_content":188,"post_date":189,"post_excerpt":45,"post_id":185,"post_modified":190,"post_thumbnail":191,"post_title":192,"post_type":133,"sort_by_date":193,"tag_links":194,"tags":196},"58028","http://radioblackout.org/podcast/viaggio-al-seeyousound-festival/",[113],"Ecco qui il nuovo podcast di NoTripForCats, viaggio musicale nel mondo con il festival Seeyousound.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/SEEYOUSOUNDfest.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGiunto alla sesta edizione, il festival internazionale di cinema a tematica musicale si doveva svolgere qui a Torino dal 21 febbraio al 1 marzo. Purtroppo a causa della prima ordinanza del Ministero della Salute con la Regione Piemonte per la gestione del Coronavirus, il festival è stato interrotto al terzo giorno, lo scorso 23 febbraio. Siamo comunque contenti di condividere con chi ci ascolta alcuni racconti di film e trasportarvi in un viaggio musicale che attraversa più continenti. Ringraziamo di cuore Teresa e Juanita, grazie alle quali siamo riusciti a intervistare Gio Arlotta regista di \"We inter to cause havoc - WITCH\" e di avere anche partecipato all'interessante panel di approfondimento sui temi della sezione del festival Trans-Global Express curata da Juanita con la partecipazione di Mike Calandra Achode del collettivo Cruda Volta, co-sceneggiatore e ideatore di Taxi Waves e di cui potete ascoltare parte del suo intervento nel podcast e qui sotto trovare i link per vedere il primo \"taxi\" del collettivo.\r\n\r\nlink utili e musicisti:\r\n\r\nWoza taxi https://youtu.be/xgHxtE4uzdY e https://youtu.be/5HNJtnFFdK4\r\n\r\ncos'è il Gqom? https://en.wikipedia.org/wiki/Gqom\r\n\r\nintro Taxi Waves: https://youtu.be/2VVVQtMKWts\r\n\r\n...E qui sotto la Registrazione completa del Panel con Mike Calandra Achode , Hannes Liechti (musicologo, giornalista, membro di Norient, piattaforma per giornalisti, studiosi e artisti) moderato da Ilario Meandri (ricercatore e professore di etnomusicologia, Università di Torino):\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/panel_sys_.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTra i musicisti di questo viaggio: i Witch, Ajebutter22 BOJ, Dapo Tuburna, Skat Nati, Igitu, Francisco Alves, Fernanda Abreu, TITAS, Mc Junior e Mc Leonardo, Jorge Ben, Gqom Oh!Dominowe, Sho Madjozi...\r\n\r\nPer chi volesse sostenere il festival o avere aggiornamenti su eventuali riprese della programmazione qui il link: https://www.seeyousound.org\r\n\r\nRingraziamo tutto lo staff del festival sentendoci tutti \"vicini\" in questo momento eccezionale e surreale che noi tutti viviamo. 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