","Clima di terrore, paralisi e confusione nella Turchia di Erdogan","post",1483477655,[57,58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/akp/","http://radioblackout.org/tag/attentato-di-capodanno-2017/","http://radioblackout.org/tag/club-reina/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/istanbul/","http://radioblackout.org/tag/ortakoy/","http://radioblackout.org/tag/repressione-turchia/","http://radioblackout.org/tag/sparatoria/",[15,31,27,21,17,23,19,29,25],{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[19],"è avvenuto il fatto è \u003Cmark>Ortakoy\u003C/mark>, una zona non troppo lontana","La notte di Capodanno ad Istanbul è stata teatro di una strage realizzata a colpi d'arma da fuoco all'interno di un locale notturno, il Club Reina. Lo Stato Islamico ha rivendicato sull'agenzia Amaq il sanguinoso attentato che ha causato l'uccisione di 39 persone e il ferimento di un'altra 70ina, in gran parte turisti. L'uomo sospettato di aver materialmente eseguito l'atto sarebbe un 25enne dello Xinjiang di etnia uigura le cui foto sono state largamente diffuse, ed è attualmente in fuga. L'area dove è avvenuto il fatto è \u003Cmark>Ortakoy\u003C/mark>, una zona non troppo lontana dallo stadio della squadra di calcio del Beşiktaş, vicino al quale lo scorso 10 dicembre sono esplose due bombe che hanno causato un gran numero di morti e feriti.\r\n\r\nLe reazioni del governo turco, insieme ad alcuni altri partiti dell'opposizione in parlamento (CHP e MHP), hanno definito l'ultima strage un attentato contro l'unità nazionale. Ancora una volta è scattata un'operazione repressiva, che ieri ha investito alcuni membri del gruppo di sinistra Halkevleri, del Partito Socialista degli Oppressi e del suo gruppo giovanile, la Federazione dei Giovani Socialisti, arrestati durante la commemorazione della strage al Reina. \r\n\r\nIn Turchia vige lo stato di emergenza da più di 6 mesi. In questo periodo si sono moltiplicati i provvedimenti contro il dissenso politico e sociale. Numerose organizzazioni, associazioni e fondazioni non governative o universitarie sono state chiuse. Oltre 200 giornalisti sono finiti in carcere, più di 25 municipalità nel Sud-Est della Turchia, l'area curdofona del paese, dopo la destituzione dei sindaci sono passate sotto il controllo di commissari straordinari, molti parlamentari dell'HDP e di altri partiti solo stati arrestati.\r\n\r\nLa situazione è drammatica ma potrebbe aggravarsi ancora. I gruppi jhaidisti, che per anni hanno goduto della protezione e dell'appoggio del governo turco, che ha permesso loro di attraversare il territorio, di rifornirsi di armi, di curare i propri feriti e di commerciare il petrolio, potrebbero moltiplicare gli attacchi in territorio turco, mettendo in difficoltà il governo. Il governo turco potrebbe puntare su un'ulteriore militarizzazione, moltiplicando i dispositivi di sicurezza, legittimando le peggiori barbarie ai danni della popolazione civile.\r\n\r\nIl paese sta cominciando a pagare lo scotto della guerra civile e del moltiplicarsi degli attentati con una drastica riduzione degli introiti del turismo e con Pil, che, perla prima volta da due decenni ha il segno meno. \r\n\r\nGli ultimi avvenimenti si inseriscono in uno scenario \"culturale\" mutato, per la crescente influenza dell'islamismo radicale. Le componenti più conservatrici e reazionarie del Paese hanno puntato l'indice contro natale e capodanno, feste estranee alla cultura musulmana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, blogger, giornalista e video-attivista di origine turca, che in questi giorni si trova proprio in Turchia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017-01-03-muratcinar-turchia",[73,75,77,79,81,83,85,88,90],{"matched_tokens":74,"snippet":15},[],{"matched_tokens":76,"snippet":31},[],{"matched_tokens":78,"snippet":27},[],{"matched_tokens":80,"snippet":21},[],{"matched_tokens":82,"snippet":17},[],{"matched_tokens":84,"snippet":23},[],{"matched_tokens":86,"snippet":87},[19],"\u003Cmark>Ortakoy\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":29},[],{"matched_tokens":91,"snippet":25},[],[93,99],{"field":32,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],6,[97],[19],[87],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":70,"value":71},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":43,"score":107,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":54,"first_q":19,"per_page":95,"q":19},{"facet_counts":111,"found":14,"hits":142,"out_of":186,"page":14,"request_params":187,"search_cutoff":33,"search_time_ms":188},[112,118],{"counts":113,"field_name":116,"sampled":33,"stats":117},[114],{"count":14,"highlighted":115,"value":115},"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":119,"field_name":32,"sampled":33,"stats":140},[120,122,124,126,128,130,132,134,136,138],{"count":14,"highlighted":121,"value":121},"stupro",{"count":14,"highlighted":123,"value":123},"rojava",{"count":14,"highlighted":125,"value":125},"kobane",{"count":14,"highlighted":127,"value":127},"resistenze",{"count":14,"highlighted":129,"value":129},"partigiane",{"count":14,"highlighted":131,"value":131},"patriarcato",{"count":14,"highlighted":133,"value":133},"violenza sessuale",{"count":14,"highlighted":135,"value":135},"violenza di genere",{"count":14,"highlighted":137,"value":137},"droghe dello stupro",{"count":14,"highlighted":139,"value":139},"violenza maschile contro le donne",{"total_values":141},12,[143],{"document":144,"highlight":172,"highlights":178,"text_match":181,"text_match_info":182},{"comment_count":43,"id":145,"is_sticky":43,"permalink":146,"podcastfilter":147,"post_author":148,"post_content":149,"post_date":150,"post_excerpt":49,"post_id":145,"post_modified":151,"post_thumbnail":152,"post_title":153,"post_type":154,"sort_by_date":155,"tag_links":156,"tags":169},"26084","http://radioblackout.org/podcast/i-podacast-de-il-colpo-della-strega-10novembre2014/",[115],"dj","Torniamo in Kurdistan, per la morte di Kader Ortakaya, uccisa la scorsa settimana al confine con Kobane. La donna ha perso la vita dopo essere stata colpita alla testa quando le truppe turche hanno sparato pallottole vere e un gran numero di lacrimogeni contro gli artisti dell’iniziativa Free Art che aveva formato una catena umana al confine Suruç-Kobanê. Kader Ortakaya era del distretto di Siverek della provincia di Urfa e stava facendo un master all’università Marmara di Istanbul dopo essersi laureata al dipartimento di sociologia. Ortakaya aveva partecipato alla veglia di resistenza nei villaggi di Mehser e Miseynter per circa 25 giorni. Aveva preso parte anche ai lavori dell’accademia delle donne ad Amed, alle proteste di Gezi dello scorso anno, ed era una donna conosciuta per essere sensibile alle questioni sociali.\r\nQui trovate tutte le informazioni a riguardo. Mentre a questo link la lettera che Kader Ortakaya aveva scritto alla famiglia mentre partiva per Kobane e che abbiamo letto in trasmissione.\r\nSempre trattando di Kurdistan, qualche settimana fa a Roma, alla Casa internazionale delle donne è stato organizzato un convegno dal titolo \"Praticare la libertà contro la guerra senza fine del sistema patriarcale: donne curde in Irak, Siria, Europa\". L'incontro ha dato voce alle donne protagoniste della rivoluzione femminile curde, alle testimoni delle violenze, alle donne che dall'estero contribuiscono a informare e denunciare le violazioni dei diritti umani che si stanno consumando in danno delle minoranze nelle zone di conflitto. Si è parlato delle vicende degli yezidi a Şengal, e dei problemi sopraggiunti dopo l'esodo, di lotta e rivoluzione del Rojava, dell'Isis, con l’obiettivo di creare una piattaforma comune di informazione e di aggiornamento.\r\nSul blog del Mfla di RadioOndaRossa di Roma, trovate molti contributi audio davvero interessanti, registrati in quell'occasione, tradotti e sistemati dalle compagne. Ne abbiamo mandato in onda uno, quello di Sinem Mohammed, amministratrice locale dei cantoni del Rojava, che è intervenuta sulla rivoluzione in Rojava, la guerra di Isis e la resistenza di Kobane.\r\n***\r\nA Bologna una compagna è stata stuprata dopo una serata in un locale. Molto probabilmente il violentatore l'ha drogata, tanto che la compagna ha un'amnesia di più di 10 ore e non ricorda nulla. Risvegliatasi nel letto del porco, si è resa conto dell'accaduto ed è corsa dalla sua ginecologa, la quale le ha certificato i segni della violenza subita. La compagna ha reagito denunciando pubblicamente quanto le era successo e le compagne di Bologna la stanno sostenendo con l'organizzazione di un'iniziativa informativa e di lotta che si terrà sabato 15 novembre in Piazza San Francesco. Qui il comunicato. Abbiamo raggiunto per telefono Katia, una compagna bolognese che ci ha raccontato la vicenda.\r\nAlla compagna violentata tutta la nostra solidarietà e un abbraccio di sorellanza.\r\n***\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil colpo della strega_10novembre2014_primaparte\r\n\r\n il colpo della strega_10novembre2014_secondaparte","11 Novembre 2014","2018-10-24 17:35:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podacast de Il colpo della strega: 10novembre2014","podcast",1415725261,[157,158,159,160,161,162,163,164,165,166,167,168],"http://radioblackout.org/tag/droghe-dello-stupro/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/kobane/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/partigiane/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/","http://radioblackout.org/tag/resistenze/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sessuale/",[137,170,125,171,129,131,127,123,121,135,139,133],"guerra","Kurdistan",{"post_content":173},{"matched_tokens":174,"snippet":176,"value":177},[175],"Ortakaya","per la morte di Kader \u003Cmark>Ortakaya\u003C/mark>, uccisa la scorsa settimana al","Torniamo in Kurdistan, per la morte di Kader \u003Cmark>Ortakaya\u003C/mark>, uccisa la scorsa settimana al confine con Kobane. 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