","Iran. La rivolta dei senzascarpe","post",1515609242,[58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/ahmadinejad/","http://radioblackout.org/tag/ali-khamenei/","http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/mostazafin/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-sociale-iran/","http://radioblackout.org/tag/rohani/","http://radioblackout.org/tag/sciiti/","http://radioblackout.org/tag/teheran/",[23,25,12,21,31,67,68,15],"rohani","sciiti",{"post_content":70},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Pasd","potere del clero e dei \u003Cmark>Pasd\u003C/mark>aran, questa ondata di protesta non","Il bilancio finale della rivolta, scoppiata alla fine di dicembre, investendo ottanta città, è di 22 morti e un migliaio di arresti.\r\nI protagonisti delle proteste sono molto diversi dai giovani studenti che animarono, nel 2009, l’Onda Verde.\r\nSin dalle prima battute l’insorgenza sociale è stata battezzata come ribellione dei “mostazafin”, i “senza scarpe”, i diseredati. L’etichetta aveva conosciuto un suo momento di gloria nel 1979, quando la rivoluzione contro lo Shah Palevhi si dichiarò dalla parte dei Mostazafin, per coagulare consensi tra i più poveri.\r\nI giovani scesi nelle piazze dell’Iran sembrano avere poco a che fare con i loro coetanei borghesi della zona Nord di Teheran, del fronte riformista, della protesta che aveva i suoi riferimenti nella rivoluzione ma anche negli ideali libertari occidentali.\r\nQuesta rivolta offre pochi appigli agli analisti perché ha caratteristiche sociali sfuggenti. Nel recente passato le grandi proteste in Iran si erano svolte a Teheran e nella grandi città dove è più facile individuare cosa le muove e chi le agita. Questa volta, specie nella fase aurorale, la periferia ha prevalso sul centro: i giovani iraniani sono scesi in piazza in città lontane dall’usuale palcoscenico della politica, anche per questo le notizie sono arrivate con difficoltà e le forze di sicurezza, presenti in maniera capillare nelle grandi metropoli, hanno avuto maggiori problemi a mantenere il controllo.\r\nL’inizio della rivolta è stata nella provincia di Mashad, città cardine del rivale di Rohani, Ebrahim Raisi, capo della ricca e potente Fondazione Al Qods, battuto alle elezioni presidenziali del maggio scorso. Questo ha fatto pensare che gli ultraconservatori potessero in qualche modo volere mettere in crisi il governo dell’attuale presidente. Un’interpretazione avvalorata dalle dichiarazioni di un fedelissimo di Rohani, il vicepresidente Eashaq Jahangiri, il qualche aveva accusato gli ultrà del regime di manipolare le manifestazioni, un’interpretazione degli eventi appoggiata dallo stesso fronte riformista.\r\n\r\nD’altra parte la Guida Suprema Alì Khamenei si è espresso per una linea ben più dura rispetto a quella di Rohani, il che induce il sospetto che la faccenda, se realmente è stata ispirata dai conservatori, sia presto sfuggita loro di mano.\r\nNel 2009, nell’Onda Verde c’erano leader politici ben precisi, Mir Hussein Mousavi e Mehdi Karrubi, che facevano riferimento ai riformisti appoggiati allora da Hashemi Rafsanjani, uno dei grandi padrini della repubblica islamica. Anche il bersaglio era evidente: la rielezione del presidente ultraconservatore Mahamoud Ahmadinejad, avvenuta in un clima pesantemente avvelenato dai brogli, sostenuto allora dalla Guida Suprema Alì Khamenei che successivamente lo ha abbandonato al suo destino.\r\nC’è chi oggi ha ipotizzato la lunga manus dell’ex presidente Ahmadinejad dietro alle rivolte. Il suo tentativo di presentarsi alle elezioni della scorsa primavera per correre per un terzo mandato è stato bloccato. Ad un certo punto i media nostrani hanno diffuso la notizia di un suo possibile arresto. Sebbene fonti autorevoli sostengano che si tratti di una fake news, ad oggi è difficile dire se Ahmadinejad sia completamente libero di muoversi nel paese.\r\nAhmadinejad ha rappresentato una sorta di anomalia nella scena politica iraniana, perché è stato il primo presidente “laico” della Repubblica Islamica. Là dove per “laico” si intende che Ahmadinejad non appartiene al clero, nonostante sia molto vicino alle correnti più mistiche dello sciismo. Sotto la sua amministrazione, il tema del 12 Imam, l’imam nascosto, il Mahdi ha ripreso forza nei pellegrinaggi nel luogo di una sua ricomparsa in Iran.\r\n\r\nNel 2009 le strade si erano riempite non soltanto del popolo ma anche della borghesia della capitale, la classe media iraniana che ha i suoi referenti a Teheran Nord, la parte più agiata della società. Questa volta a bruciare le auto e incendiare i posti di polizia sono stati i giovani più poveri della periferia, non della capitale ma del paese. Mentre i giovani studenti della borghesia hanno quasi sempre sostenuto i candidati riformisti o moderati alla presidenza, come Mohammed Khatami nel ‘97 e poi Hassan Rohani, per contrastare l’ala dura del potere del clero e dei \u003Cmark>Pasd\u003C/mark>aran, questa ondata di protesta non sembra esprimere simpatia per i riformisti e gli “illuminati”. La politica squisitamente liberista di Rohani non ha certo contribuito ad aumentarne l’appeal tra i giovani poveri del paese.\r\n\r\nD’altra parte i temi della rivolta, inizialmente diretta solo contro il caro vita, si sono estesi investendo la stessa casta sacerdotale. Persino la guida suprema Ali Khamenei è entrato nel mirino di un movimento, che lo ha bruciato in effige. Non solo. L’aumento della spesa militare, l’impegno bellico in Siria e Iraq sono tra i temi che hanno alimentato le proteste.\r\nAltra novità la comparsa nelle piazze della provincia di curdi e arabi, minoranze che negli anni precedenti erano rimaste ai margini nelle manifestazioni di dissenso nelle grandi città.\r\nIn Iran circa dodici milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà. L’assistenzialismo iraniano, basato sulle fondazioni religiose, sostiene non più della metà di questa massa di diseredati. Nonostante le distribuzioni con prezzi calmierati dei beni di prima necessità attuate da queste fondazioni, che mirano a mantenere il controllo dei mostazafin, i salari reali sono continuamente diminuiti negli ultimi anni.\r\nLe ruberie da parte delle fondazioni legate al clero – fondazioni che possiedono buona parte dell’industria e della proprietà fondiaria del paese – o l’aumento del prezzo delle uova sono stati i detonatori di una rivolta le cui ragioni hanno ben poco di contingente.\r\n\r\nLa partita potrebbe ripartire a fine gennaio, quando gli Stati Uniti decideranno se imporre ulteriori sanzioni, oltre a quelle che il paese subisce di 38 anni. C’è chi ritiene che Trump potrebbe persino recedere dagli accordi sul nucleare stretti tra l’amministrazione Obama e il governo Rohani.\r\nUn fatto è tuttavia sicuro. Le speranze che quell’accordo portasse alla fine delle sanzioni, all’apertura di nuovi mercati, alla fine dell’embargo finanziario, alla ripresa di investimenti nel paese sono state deluse. I numeri delle disoccupazione e della povertà nel paese disegnano la mappa sulla quale è scoppiata la rivolta. Una rivolta le cui fiamme, imprevedibili per conservatori e riformisti, potrebbero presto riprendere ad ardere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto Negri, corrispondente di guerra ed esperto di questioni geopolitche per il Sole 24 ore e membro dell’ISPI - Istituto per gli studi di politica internazionale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 01 09 negri iran",[76],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730020285972600,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":83,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":36},"1108041007104",14,"578730020285972593",{"document":85,"highlight":111,"highlights":116,"text_match":79,"text_match_info":119},{"cat_link":86,"category":87,"comment_count":44,"id":88,"is_sticky":44,"permalink":89,"post_author":47,"post_content":90,"post_date":91,"post_excerpt":50,"post_id":88,"post_modified":92,"post_thumbnail":93,"post_thumbnail_html":94,"post_title":95,"post_type":55,"sort_by_date":96,"tag_links":97,"tags":105},[41],[43],"42379","http://radioblackout.org/2017/06/42379/","La rivendicazione dell'Isis degli attentati a Tehran è arrivata secondo le attese, una sorta di sanguinoso marchio impresso su decenni di politica estera dell'Iran e di contrapposizione tra la repubblica islamica e un universo sunnita che ha sempre mal sopportato l'esistenza di una “Mezzaluna sciita”.\r\n\r\nL'Iran viene colpito perché è lo stato del Medio Oriente che da più tempo e con maggiore efficacia combatte contro il jihadismo sunnita: lo fa in Iraq con i Pasdaran del generale Soleimani, a fianco del governo maggioranza sciita di Bagdad, lo fa in Siria sostenendo il regime alauita di Bashar Assad e appoggiando in Libano gli Hezbollah, da sempre in lotta con i gruppi radicali sunniti. L'Iran è anche il grande nemico dell'Occidente e così, dopo il disgelo abbozzato dall'amministrazione Obama e la sospensione delle sanzioni, si è tornati ad un'aperta ostilità essendo questi l'unica forza capace di mettere in discussione lo strapotere di Israele nell'area e di giocare realmente in proprio.\r\n\r\nCosì il caos sistemico avanza, prodotto dall'intersezione di livelli differenti che generano una narrazione frammentata in cui è spesso difficile inquadrare i reali obiettivi perseguiti sul campo. L'offensiva contro l'Iran passa ad esempio anche dall'espulsione del Qatar e dalla guerra finanziaria che sembra profilarsi contro questo vecchio alleato dei Sauditi che hanno subito colpito Al Jazeera, considerata un pericolo mortale per la propaganda delle petrolmonarchie.\r\n\r\nCome in passato chiediamo aiuto ad Alberto Negri de IlSole24Ore per capire meglio come prosegue l'incasinamento sistemico dell'area mediorientale e le potenziali conseguenze dell'attacco a Tehran.\r\n\r\nnegri Iran\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Giugno 2017","2017-06-10 12:25:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-768x489.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-1024x652.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tehran, Qatar... cambio di alleanze per gli interessi dell’era Trump",1496954141,[98,99,100,60,101,102,103,104],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/caos-sistemico/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/medioriente/","http://radioblackout.org/tag/mezzaluna-sciita/","http://radioblackout.org/tag/quatar/",[106,27,107,12,108,109,29,110],"arabia saudita","Daesh","isis","medioriente","quatar",{"post_content":112},{"matched_tokens":113,"snippet":114,"value":115},[72],"fa in Iraq con i \u003Cmark>Pasd\u003C/mark>aran del generale Soleimani, a fianco","La rivendicazione dell'Isis degli attentati a Tehran è arrivata secondo le attese, una sorta di sanguinoso marchio impresso su decenni di politica estera dell'Iran e di contrapposizione tra la repubblica islamica e un universo sunnita che ha sempre mal sopportato l'esistenza di una “Mezzaluna sciita”.\r\n\r\nL'Iran viene colpito perché è lo stato del Medio Oriente che da più tempo e con maggiore efficacia combatte contro il jihadismo sunnita: lo fa in Iraq con i \u003Cmark>Pasd\u003C/mark>aran del generale Soleimani, a fianco del governo maggioranza sciita di Bagdad, lo fa in Siria sostenendo il regime alauita di Bashar Assad e appoggiando in Libano gli Hezbollah, da sempre in lotta con i gruppi radicali sunniti. 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I notav bresciani non si sono fatti intimidire e hanno preteso di poter intervenire, cercando comunque di entrare nella sala dell'incontro.\r\nNon ci sono riusciti ma anche il convegno (tenutosi al Piccolo Teatro Libero e organizzato dagli Ecologisti Democratici del Pd) dal titolo “Scambi di vedute. Treni ad alta velocità: utili, inutili o dannosi?” è saltato, anche perché c'eano più notav che gente interessta a sentire le \"ragioni\" del senatore pro-Tav.\r\nLa erata è terminata con un corteo informativo in quartiere.\r\n“Esposito voleva i no tav, i no tav sono arrivati, il dibattito è stato sospeso! E finita con un corteo in quartiere. NO TAV FINO ALLA VITTORIA!”\r\nCosì, sul proprio profilo Fb, i No Tav Brescia sintetizzano la serata.\r\nMarco Bendi, della redazione di radio Onda d'Urto, ci racconta la serata\r\nmarco_noesposito","17 Dicembre 2013","2013-12-19 11:00:54","Brescia: contestato il senatore Stefano Esposito",1387286271,[132,133,134],"http://radioblackout.org/tag/brescia/","http://radioblackout.org/tag/esposito/","http://radioblackout.org/tag/notav/",[17,19,136],"notav",{"post_content":138},{"matched_tokens":139,"snippet":141,"value":142},[140],"pasd","un'altra brutta serata per il \u003Cmark>pasd\u003C/mark>aran del Tav in trasferta. 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Quali sono le possibilità virtuose?\r\n \tCosa succede a livello psicologico nelle dinamiche di violenza? \r\n\r\n\r\n\r\nEsistono due modelli di patologizzazione nei casi di violenza di genere (2 pesi e due misure in mondo patriarcale): \r\n\r\n\r\n\r\n \tPatologizzazione della persona abusante > DERESPONSABILIZZAZIONE \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tPatologizzazione della persona abusata > AGGRAVANTE \r\n\r\n\r\n\r\n \t a) sia prima del percorso di uscita dalla violenza (esempio di donna che x 3 anni è andata in cura da psichiatri/psicoterapeuti che le hanno diagnosticato con cura farmacologica sindrome da dipendenza affettiva e poi è scampata a femminicidio) \r\n \t b) sia durante percorso di uscita dalla violenza (sia da parte delle autorità giudicanti, che, ATTENZIONE AL RISCHIO, da parte di reti di supporto più o meno istituzionali) \r\n\r\n \r\nQuesto vuol dire che non bisogna assolutamente fare ricorso al linguaggio psicologico per parlare di violenza? NO> \r\nCi sono ovviamente relazioni che sono più riconducibili a deregolazioni affettive \r\nE altre che presentano dinamiche più chiaramente MANIPOLATORIE (> questo anche per ricordare che la violenza NON è SOLO FISICA ma di vari tipi, tra cui psicologica, questo anche legalmente) \r\nIl punto chiave della violenza (e anche uno delle molte differenze tra violenza e conflitto) è L'OGGETTIFICAZIONE DELL'ALTRX, la disumanizzazione\r\nQuesta è una delle differenze tra una relazione violenta e una dinamica di conflitto di coppia \r\nUna relazione impari, di potere e di dominio.\r\nIn sede di supporto psicologico questa è una dinamica chiave da comprendere ma molte volte non viene vista o viene ignorata\r\n \r\n \r\nLA PSICOLOGIA DELL'ABUSO\r\nImportante riconoscere linguaggio abusante, che è un linguaggio AMBIGUO che modifica la percezione della realtà: es. \"ma possibile che sei così scema da… possibile che sei così stupida che mi hai portato a fare questa cosa?\" subito seguito da \"però tranquilla che ti amo lo stesso\", in questo modo la persona abusata viene ridotta a stato di dipendenza psicologica di fronte a persona abusante che diventa il salvatore, la via d'uscita dalla violenza che egli stesso perpetua> \"io sono l'unica persona che ti conosce, sono l'unico che può salvarti etc, gli altri non ti proteggono etc\" LINGUAGGIO AMBIGUO e CONTRADDITTORIO \r\n \r\nSenso di colpa che la vittima esperisce> il senso di colpa reprime la possibilità di provare RABBIA, che è invece un sentimento salvifico e liberatorio \r\n \r\nÈ importante parlare di dinamiche psicologiche chiarendo bene la dinamica di violenza perché molte volte le categorie emotive/ psicologiche \"di per sé\" non vogliono dire niente: x es. l'EMPATIA è un sentimento tradizionalmente positivo, ma gli abusanti spesso sono persone empatiche, che proprio grazie alle loro capacità empatiche mettono in atto violenza (così come un buon venditore può essere molto empatico ma ti vuole solo vendere qualcosa) > PER QUESTO NON SI POSSONO NON ANALIZZARE LE DINAMICHE RELAZIONALI UMANE SENZA TENERE CONTO DEL TEMA DELLA VIOLENZA SOPRATTUTTO PATRIARCALE\r\n \r\nTornando al linguaggio ambiguo e manipolatorio > molte volte minacce, aggressioni, ricompense, dimostrazioni di affetto vengono usate in modo IMPREVEDIBILE \r\nQuesto provoca: \r\n\r\n\r\n\r\n \tDisorientamento e frustrazione \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tSenso di impotenza e incapacità \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tModificazione psicofisiologiche \r\n\r\n\r\n \r\nPer quanto riguarda le modificazioni psicofisiche, bisogna chiarire una cosa fondamentale, cioè che chi vive situazioni di violenza soprattutto prolungata/ cronicizzata ha livelli di stress (cortisolo) altissimi e stato di allerta costante > questo può provocare SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI COGNITIVE come nel caso della perdita di memoria di alcune situazioni (anche nei casi di violenza non perpetuati, come nei casi di stupro)\r\n \r\n\r\n\r\n \tDissociazione \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tPerdita della memoria \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tDepressione \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tDisturbi alimentati etc\r\n\r\n\r\n \r\nMolte volte IN SEDE LEGALE, IN SEDE DI GIUDIZIO, NEL MOMENTO DELLA RACCOLTA FATTI CON UN AVVOCAT O ANCHE SOLO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI, abbiamo un esempio lampante di come un'alterazione delle capacità cognitive venga usata CONTRO LA VITTIMA STESSA: \r\nPer esempio una donna che propone un racconto FRAMMENTATO, CONTRADITTORIO, O A PEZZI di dinamiche di violenza viene imputata di mentire, molte volte in 2 incontri si danno 2 versioni diverse dei fatti e viene detto che lei mente, si inventa, sta cercando di incastrare lui etc mentre chi conosce le dinamiche psicologiche della violenza sa bene che UN RACCONTO FRAMMENTATO E CONTRADDITTORIO molte volte è PROVA DI VIOLENZA, x es PTSD, rimozione, dissociazione etc sono REDFLAGS di casi di violenza. \r\n \r\nStessa cosa per il fenomeno dell'INVERSIONE DELLA COLPA> \"è colpa mia se lui ha fatto così\", \"sono io che sono cattiva\", \"se non lo avessi fatto arrabbiare non sarebbe successo così\" sono tipici segnali di introiettamento di senso di colpa instillato da uomini abusanti \r\n\r\nPer concludere e ritornare sul tema del linguaggio ambiguo dell'abusante e degli effetti psicologici che ha sulla vittima di violenza, importante delineare la differenza tra AMBIGUITà E AMBIVALENZA\r\nLinguaggio ambivalente è allo stesso tempo negativo e positivo ma facilmente intelleggibile> si distingue chiaramente dove finisce il sì e dove il no\r\nLinguaggio ambiguo è linguaggio paradossale, situazione che è insieme si e no, senza possibilità di uscita > x es ti compro due magliette una bianca una nera, ti dico \"scegli quella che vuoi\", scegli la nera e ti dico \"ecco lo sapevo, quella bianca ti fa schifo\"\r\nIl linguaggio ambiguo è TIPICO DELLE SITUAZIONE DI MANIPOLAZIONE PSICOLOGICA DELLE DINAMICHE DI VIOLENZA ed è un linguaggio a cui le persone abusate si abituano nel tempo, modificando il loro rapporto con il concetto di realtà o verità e aumentando il senso di colpa\r\n\r\n \r\nLa persona abusata in questo tipo di dinamica SI SENTE MATTA, ENTRA NEL PARADIGMA DELLA FOLLIA, cosa che spesso viene rafforzata nell'abuso psicologico, x es. \"ti faccio passare per matta, tanto crederanno a me e non a te\", oppure abusante che nega di aver picchiato dopo averlo fatto, dicendo \"ti sei inventata tutto\". Dall'altro lato la donna, che vive in un mondo patriarcale, sa che non verrà creduta e abita con facilità il paradigma della FOLLIA FEMMINILE: \"non verrò creduta\". \r\nOvviamente la cura a tutto questo è la FIDUCIA CHE SOLO UN PERCORSO DI CURA COLLETTIVA E FEMMINISTA Può CREARE, un percorso in cui le categorie psichiatriche /diagnostiche non vengono prese \"alla leggera\" o \"di per sé\" ma, se usate, vengono inserite in contesti relazionali che hanno ben chiaro COS'è LA VIOLENZA DI GENERE E CHE FORME ASSUME, anche psicologiche.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nMUSIC : Onipa - Play feat. Wiyaala 3:09\r\n(Onipa progetto musicale inglese/ganese, Onipa è AKAN, lingua Ashanti, in una super collaborazione con Wiyaala, vocalist superfamosa ghanese)\r\nalbum: Tales of utopia (2021)\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=qFa0YqqTSVY\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n# approfondimento: opuscolo Il Privilegio del tempo\r\n\r\n\r\nlink: https://brughiere.noblogs.org/post/2022/06/13/opuscolo-il-privilegio-del-tempo/\r\n\r\n\r\n\r\nMUSIC : A-WA - Hana Mash Hu Al Yaman 4:00\r\nTre sorelle ebree yemenite che cantano in arabo, mettono insieme musica tradizionale yemenita con teghe più elettro e pop\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=iD90UbVXZSE&list=RDMMiD90UbVXZSE&start_radio=1\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n# diretta \r\n\r\ndiretta telefonica con LAHCEN del Laboratorio Autogestito Paratod@s - Verona \r\n\r\n\r\n\r\nMUSIC : Underground system - Rent party 4:20 \r\n(band assurda di New York, sette elementi, fanno dei live del cristo)\r\nalbum: What are you (2018, album di debutto)\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=aQ4SHvV92kA","22 Giugno 2022","2023-03-20 17:55:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/abusivelang-200x110.jpg","Linguaggio Abusante del 21/06/2022",1655913562,[],[],{"post_content":237},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[149],"PROVA DI VIOLENZA, x es \u003Cmark>PTSD\u003C/mark>, rimozione, dissociazione etc sono REDFLAGS","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/ricongiunzioni-21-giugno-linguaggio-abusivo.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD: scarica il podcast \r\n\r\nRicongiunzioni del 21 Giugno\r\n\r\nUna trasmissione per congiunti e non per congiuntivi\r\nper chi cura e per chi viene curato o curata\r\nma soprattutto un trasmissione dedicata alla salute DI ; DA, CON E TRA TUTTE E TUTTI.\r\n\r\nmartedì dalle 18 30 alle 19 30 su Radio Blackout. \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.\r\n\r\n# Linguaggio abusante\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\nAlcune domande a cui cercheremo di dare risposta:\r\n\r\n\r\n \tCome si interfaccia la psicologia con il tema della violenza di genere? \r\n \tÈ possibile o no usare un linguaggio o una metodologia psichiatrica / psicoterapeutica nei percorsi di uscita da violenza di genere? \r\n \tQuali sono i rischi? Quali sono le possibilità virtuose?\r\n \tCosa succede a livello psicologico nelle dinamiche di violenza? \r\n\r\n\r\n\r\nEsistono due modelli di patologizzazione nei casi di violenza di genere (2 pesi e due misure in mondo patriarcale): \r\n\r\n\r\n\r\n \tPatologizzazione della persona abusante > DERESPONSABILIZZAZIONE \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tPatologizzazione della persona abusata > AGGRAVANTE \r\n\r\n\r\n\r\n \t a) sia prima del percorso di uscita dalla violenza (esempio di donna che x 3 anni è andata in cura da psichiatri/psicoterapeuti che le hanno diagnosticato con cura farmacologica sindrome da dipendenza affettiva e poi è scampata a femminicidio) \r\n \t b) sia durante percorso di uscita dalla violenza (sia da parte delle autorità giudicanti, che, ATTENZIONE AL RISCHIO, da parte di reti di supporto più o meno istituzionali) \r\n\r\n \r\nQuesto vuol dire che non bisogna assolutamente fare ricorso al linguaggio psicologico per parlare di violenza? NO> \r\nCi sono ovviamente relazioni che sono più riconducibili a deregolazioni affettive \r\nE altre che presentano dinamiche più chiaramente MANIPOLATORIE (> questo anche per ricordare che la violenza NON è SOLO FISICA ma di vari tipi, tra cui psicologica, questo anche legalmente) \r\nIl punto chiave della violenza (e anche uno delle molte differenze tra violenza e conflitto) è L'OGGETTIFICAZIONE DELL'ALTRX, la disumanizzazione\r\nQuesta è una delle differenze tra una relazione violenta e una dinamica di conflitto di coppia \r\nUna relazione impari, di potere e di dominio.\r\nIn sede di supporto psicologico questa è una dinamica chiave da comprendere ma molte volte non viene vista o viene ignorata\r\n \r\n \r\nLA PSICOLOGIA DELL'ABUSO\r\nImportante riconoscere linguaggio abusante, che è un linguaggio AMBIGUO che modifica la percezione della realtà: es. \"ma possibile che sei così scema da… possibile che sei così stupida che mi hai portato a fare questa cosa?\" subito seguito da \"però tranquilla che ti amo lo stesso\", in questo modo la persona abusata viene ridotta a stato di dipendenza psicologica di fronte a persona abusante che diventa il salvatore, la via d'uscita dalla violenza che egli stesso perpetua> \"io sono l'unica persona che ti conosce, sono l'unico che può salvarti etc, gli altri non ti proteggono etc\" LINGUAGGIO AMBIGUO e CONTRADDITTORIO \r\n \r\nSenso di colpa che la vittima esperisce> il senso di colpa reprime la possibilità di provare RABBIA, che è invece un sentimento salvifico e liberatorio \r\n \r\nÈ importante parlare di dinamiche psicologiche chiarendo bene la dinamica di violenza perché molte volte le categorie emotive/ psicologiche \"di per sé\" non vogliono dire niente: x es. l'EMPATIA è un sentimento tradizionalmente positivo, ma gli abusanti spesso sono persone empatiche, che proprio grazie alle loro capacità empatiche mettono in atto violenza (così come un buon venditore può essere molto empatico ma ti vuole solo vendere 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Dall'altro lato la donna, che vive in un mondo patriarcale, sa che non verrà creduta e abita con facilità il paradigma della FOLLIA FEMMINILE: \"non verrò creduta\". \r\nOvviamente la cura a tutto questo è la FIDUCIA CHE SOLO UN PERCORSO DI CURA COLLETTIVA E FEMMINISTA Può CREARE, un percorso in cui le categorie psichiatriche /diagnostiche non vengono prese \"alla leggera\" o \"di per sé\" ma, se usate, vengono inserite in contesti relazionali che hanno ben chiaro COS'è LA VIOLENZA DI GENERE E CHE FORME ASSUME, anche psicologiche.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nMUSIC : Onipa - Play feat. 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