","Turchia, processo a Pinar Selek.","post",1358857744,[53,54,55],"http://radioblackout.org/tag/pinar-selek/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[21,15,12],{"post_content":58,"post_title":64,"tags":67},{"matched_tokens":59,"snippet":62,"value":63},[60,61],"Pinar","Selek","\u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>, sociologa, femminista, antimilitarista sta per","\u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>, sociologa, femminista, antimilitarista sta per essere nuovamente portata a giudizio in Turchia, nonostante sia stata precedentemente assolta ben due volte. \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> è diventata bersaglio della repressione turca a causa di una ricerca sociologica condotta nel 1996 sulle condizioni del conflitto armato tra la Turchia e il Kurdistan e le possibilità di soluzione.\r\n\r\nViene ora accusata di aver partecipato all'organizzazione di un attentato terroristico (ovvero di un'esplosione di natura non ancora chiarita) in un mercato di Istanbul, per la terza volta viene riaperto il processo a suo carico. L'approfondimento sulla vicenda, e sugli ultimi sviluppi delle indagini sulla morte delle tre militanti curde a Parigi la scorsa settimana è con Murat Cinar, giornalista.\r\n\r\nTurchi \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> 22.01.2013",{"matched_tokens":65,"snippet":66,"value":66},[60,61],"Turchia, processo a \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>.",[68,71,73],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[60,61],"\u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":15},[],{"matched_tokens":74,"snippet":12},[],[76,81,84],{"field":28,"indices":77,"matched_tokens":78,"snippets":80},[39],[79],[60,61],[70],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":62,"value":63},"post_content",[60,61],{"field":85,"matched_tokens":86,"snippet":66,"value":66},"post_title",[60,61],1157451471441625000,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":39,"score":92,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":94,"highlight":113,"highlights":118,"text_match":121,"text_match_info":122},{"cat_link":95,"category":96,"comment_count":39,"id":97,"is_sticky":39,"permalink":98,"post_author":42,"post_content":99,"post_date":100,"post_excerpt":45,"post_id":97,"post_modified":101,"post_thumbnail":102,"post_thumbnail_html":103,"post_title":104,"post_type":50,"sort_by_date":105,"tag_links":106,"tags":112},[36],[38],"63702","http://radioblackout.org/2020/10/il-caffe-turco-con-murat-lo-strozzamento-dei-social-e-linternazionalismo-caucasico/","Stavolta con Murat cominciamo da un rap che risale alla rivolta di Gezi Park, dove i social furono essenziali per chiamare in piazza Taksim e cerchiamo quindi di capire in che modo si può guarire dal condizionamento dei social: semplicemente potendo contare su una banda ridottissima a disposizione di quei social che non pongono sedi in Turchia, oppure si reclutano eserciti di troll.\r\n\r\nIl problema legato ai social viene direttamente dalla lesa maestà nei confronti della figlia di Erdoğan, bullizzata a giugno, e lo stesso reato di scarsa condiscendenza verso uno stato fratello è stato applicato a chi ha avuto l'improntitudine di minimizzare l'importanza della nazione azera e questo ha introdotto l'altro argomento della settimana: lo scontro in Caucaso tra uguali ma contrapposti amor di patria; noi abbiamo preferito le posizioni di giovani compagni che non si sentono più azeri o più armeni e non intendono spararsi addosso. Questo ritorno all'antico internazionalismo rievocativo della Prima guerra mondiale fa il paio con lo spettro dell'eccidio armeno di un secolo fa, tanto citato in questo frangente che vede l'attivismo turco imperversare e gli armeni sui teleschermi impauriti dalla strapotenza azera\r\n\r\nEcco il sottile percorso che ci ha condotto dai social di Gezi alle cantine bombardate di Stepanakert\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_08_Caffè-di-Murat-03.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE infine il caffè salato della domanda di fidanzamento patriarcale... da ultimo un ricordo personale di Murat: la sua prima diretta in rbo a proposito di Pinar Selek","10 Ottobre 2020","2020-10-10 01:19:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia.jpg 650w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè turco con Murat: lo strozzamento dei social e l'internazionalismo caucasico",1602288580,[107,108,109,110,111,55],"http://radioblackout.org/tag/armenia/","http://radioblackout.org/tag/azerbaijan/","http://radioblackout.org/tag/censura-social/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/","http://radioblackout.org/tag/nagorno-karabach/",[17,19,23,27,25,12],{"post_content":114},{"matched_tokens":115,"snippet":116,"value":117},[60,61],"in rbo a proposito di \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>","Stavolta con Murat cominciamo da un rap che risale alla rivolta di Gezi Park, dove i social furono essenziali per chiamare in piazza Taksim e cerchiamo quindi di capire in che modo si può guarire dal condizionamento dei social: semplicemente potendo contare su una banda ridottissima a disposizione di quei social che non pongono sedi in Turchia, oppure si reclutano eserciti di troll.\r\n\r\nIl problema legato ai social viene direttamente dalla lesa maestà nei confronti della figlia di Erdoğan, bullizzata a giugno, e lo stesso reato di scarsa condiscendenza verso uno stato fratello è stato applicato a chi ha avuto l'improntitudine di minimizzare l'importanza della nazione azera e questo ha introdotto l'altro argomento della settimana: lo scontro in Caucaso tra uguali ma contrapposti amor di patria; noi abbiamo preferito le posizioni di giovani compagni che non si sentono più azeri o più armeni e non intendono spararsi addosso. 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La potete rileggere sul nostro blog.\r\n\r\nA seguire finalmente un buona notizia, l'annullamento dell'ergastolo per Pinar Selek, militante, sociologa, femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Qui e qui tutte le informazioni sulla notizia.\r\n\r\nCi siamo poi occupate delle lotte delle facchine a Bologna, leggendo il comunicato della Coordinamenta di Roma che crediamo centri alcuni nodi importanti della vicenda e facendo una diretta con Eleonora del Laboratorio Crash di Bologna, che fin dall'inizio ha seguito con passione le lotte della logistica. Una storia, quella della facchine, di cui potete trovare sul sito Infoaut.org tutte le informazioni e la cronaca. Una lotta esplosa dopo che le facchine per anni hanno subito molestie e ricatti sessuali del capo reparto a cui si sono aggiunte gravissime irregolarità nella busta paga e lo spregio di qualsiasi diritto . Dopo l'ennesimo abuso, il licenziamento a voce di due operaie, le facchine della Yoox, organizzate dal S.I.Cobas, hanno scioperato per 48 ore picchettando il loro magazzino. Puntuale è arrivata la ritorsione dell'azienda che ha mandato la celere a reprimere brutalmente la mobilitazione. Un caso emblematico, questo delle facchine, donne, quasi tutte migranti e iper sfruttate, che esplicita quanto le oppressioni di genere, razza e classe siano assolutamente inscindibili. Ci ha scaldato il cuore sentir risuonare da quelle parti le melodie valsusine...al grido di \"la facchina paura non ne ha\", queste agguerritissime donne hanno resistito alla polizia e ottenuto che venissero ascoltate le loro richieste.\r\n\r\nAncora un storia di ribellione, resistenza e autodeterminazione arriva da Firenze, con le tredici donne che hanno deciso di occupare uno stabile dopo essere state sgomberate dalla prima occupazione che avevano messo in piedi. Ne abbiamo parlato con Francesca, del Movimento di lotta per la casa di Firenze e con Faith e Kadija, due delle occupanti. Dopo mesi passati per strada, o nelle strutture comunali, la cui “accoglienza” significava controlli e orari rigidi di entrata e uscita, un gruppo di donne ha occupato una palazzina per farne la propria casa, nonché punto di partenza per il proprio riscatto. Alcuni passi molto significativi del loro comunicato:\" Nella società di oggi se non hai soldi per pagare anche l’aria che respiri vieni trattata dalle varie istituzioni come se stessi soffrendo di uno strano morbo, per il quale devi essere controllata a vista, curata, internata in case di accoglienza che sembrano carceri. Proprio come se la povertà fosse una malattia e il controllo sociale una cura. Noi non siamo malate e non ci piace il ruolo della vittima. Anche se siamo sole con i nostri figli, abbiamo deciso di reagire e condividere le nostre esperienze, perché ci saremmo ammalate davvero, se non avessimo trovato il coraggio di riprenderci insieme la nostra libertà. Noi vogliamo un luogo di pace e armonia, dove sentirci autonome e felici.\"\r\n\r\nPer concludere un tributo speciale a Nina Simone, sacerdotessa del soul e icona del movimento di liberazione afroamericano, la storia della sua vita accompagnata dall'ascolto di alcune delle sue canzoni più significative. Nella prossima puntata continueremo con la seconda parte.\r\n\r\nPer riascoltare la puntata...\r\n\r\nil colpo della strega_16giugno2014_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_16giugno2014_secondaparte","17 Giugno 2014","2018-10-24 17:36:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/03/medea-strega-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega (16giugno2014)","podcast",1403017909,[177,178,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191,53,192,193,194,195,196],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/classe/","http://radioblackout.org/tag/donne-in-arte/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/genere/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/logistica/","http://radioblackout.org/tag/lotta-facchine/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/movimento-di-lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/nina-simone/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[198,199,200,142,201,202,203,204,205,151,206,159,207,208,209,21,210,211,212,213,214],"antirazzismo","autodeterminazione","carcere","donne in arte","ergastolo","genere","lavoro","logistica","lotta per la casa","nina simone","no tav","occupazioni","razzismo","repressione","resistenza","sfruttamento","solidarietà",{"post_content":216,"tags":220},{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":219},[60,61],"buona notizia, l'annullamento dell'ergastolo per \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>, militante, sociologa, femminista, dal 2009","Abbiamo aperto con la lettura della lettera della mamma di Chiara, compagna in carcere dal 9 dicembre scorso per le lotte contro l'alta velocità in Valsusa. 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Dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n2017 12 22 anarres1\r\n\r\n \r\n2017 12 22 anarres2\r\nin questa puntata:\r\nRojava. Uno sguardo libertario. Il punto di vista di Pinar Selek, femminista, antimilitarista e ecologista, esule in Francia da diversi anni. Vi proponiamo l’intervista uscita sull’ultimo numero di A rivista.\r\n\r\n \r\n\r\nBrand Feminism. Cosa c’è dietro Freeda\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina ci ha lasciati Paola Mazzaroli, una compagna triestina, che da oltre quarant’anni ha partecipato alle lotte nella sua città, ma non solo.\r\nAnarchica, femminista, ecologista è stata ricordata, prima della diretta sulla Catalogna, da Claudio Venza, che con lei ha condiviso l’avventura dell’anarchismo nel gruppo Germinal.\r\nL’abbiamo salutata con le note del Galeone.\r\n\r\n\r\n\r\nIl gioco dell’oca. Ieri le elezioni hanno riconsegnato la Catalogna ai tre partiti indipendentisti, che, uniti, hanno più della metà dei seggi.\r\nSi torna quindi al punto di partenza. Con qualche significativa variante: i ministri della Generalitad sciolta d’imperio dal governo spagnolo incassano il risultato elettorale ma sono in esilio o in carcere, per aver dichiarato l’indipendenza del paese dallo stato spagnolo.\r\nCosa accadrà? Che tipo di dibattito e di posizionamento c’è stato nel movimento anarchico e libertario?\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio Venza, anarchico e docente di storia della Spagna contemporanea all’università di Trieste.\r\n\r\n \r\n\r\nLe maglie Benetton sono sporche di sangue.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nI prossimi appuntamenti: \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\npresidio\r\n al negozio Benetton di via Roma 121\r\nLe maglie Benetton sono sporche di sangue\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche.\r\nIn questi anni hanno recuperato, occupandole, alcune terre delle popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. \r\n\r\nNell’Ottocento le terre dove vivono i mapuche vennero vendute dallo Stato Argentino alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva. Dagli anni Novanta del secolo scorso 930.000 ettari sono stati acquistati al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\n\r\n \r\n\r\nLe comunità recuperate dai mapuche stanno conducendo una lotta durissima contro lo stato argentino che garantisce gli interessi delle tante multinazionali che sfruttano la Patagonia. \r\n\r\n \r\n\r\nSi battono contro le miniere d’oro, la cementificazione dei parchi naturali e, ovviamente contro Benetton, che oggi è uno stato dentro lo stato. Nella fattoria Leleque nel Chabut c’è un presidio permanente della polizia argentina. Da lì sono partite le operazioni repressive contro la comunità Pu Lof Cushamen, dove in agosto è stato sequestrato e ucciso dalla polizia l’anarchico Santiago Maldonado. \r\n\r\n \r\n\r\nBenetton è complice dell’uccisione di Santiago e della durissima repressione che in questi anni ha fatto 14 morti, centinaia di feriti, numerosi desaparecidos in tutta la Patagonia.\r\n\r\n \r\n\r\nA fine novembre, mentre a Buenos Aires c’era il funerale di Santiago, Rafael Nahuel, un giovane mapuche vicino alla comunità del parco nazionale di villa Mascardi, è stato colpito da tre proiettili alla schiena ed è morto. \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 gennaio\r\nore 10,30 / 14\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\n con vin brulè, cibo e the caldo\r\nbenefit assemblea antimilitarista\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 gennaio\r\nore 21\r\nalla Fat, in corso Palermo 46\r\nTra città frammentate e modelli securitari del vivere. Le gated communities e l’uso dello spazio pubblico\r\nCon Simone Ruini architetto libertario\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 gennaio\r\nore 21 \r\nalla Fat in corso Palermo 46\r\nI fascisti del \"secondo millennio\"\r\nCon Pietro Stara, autore de \"L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione\"\r\n\r\n \r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile\r\n\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org – mail: anarres@inventati.org \r\n ","22 Dicembre 2017","2018-10-17 22:58:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/DSC00209-col-200x110.jpg","Anarres del 22 dicembre. Rojava, tra luci ed ombre. Brand Feminism. Il gioco dell’oca in Catalogna. Benetton e la repressione della resistenza mapuche",1513954327,[287,288,289,290,291,292,293,294,295,296],"http://radioblackout.org/tag/anarres/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/benetton/","http://radioblackout.org/tag/brand-feminism/","http://radioblackout.org/tag/catalogna/","http://radioblackout.org/tag/claudio-venza/","http://radioblackout.org/tag/gated-communities/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/paola-mazzaroli/","http://radioblackout.org/tag/rojava/",[134,298,144,153,146,149,157,299,155,300],"antimilitarismo","mapuche","rojava",{"post_content":302},{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":305},[60,61],"Il punto di vista di \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>, femminista, antimilitarista e ecologista, esule","Abbiamo fatto un nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n2017 12 22 anarres1\r\n\r\n \r\n2017 12 22 anarres2\r\nin questa puntata:\r\nRojava. Uno sguardo libertario. Il punto di vista di \u003Cmark>Pinar\u003C/mark> \u003Cmark>Selek\u003C/mark>, femminista, antimilitarista e ecologista, esule in Francia da diversi anni. Vi proponiamo l’intervista uscita sull’ultimo numero di A rivista.\r\n\r\n \r\n\r\nBrand Feminism. Cosa c’è dietro Freeda\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina ci ha lasciati Paola Mazzaroli, una compagna triestina, che da oltre quarant’anni ha partecipato alle lotte nella sua città, ma non solo.\r\nAnarchica, femminista, ecologista è stata ricordata, prima della diretta sulla Catalogna, da Claudio Venza, che con lei ha condiviso l’avventura dell’anarchismo nel gruppo Germinal.\r\nL’abbiamo salutata con le note del Galeone.\r\n\r\n\r\n\r\nIl gioco dell’oca. Ieri le elezioni hanno riconsegnato la Catalogna ai tre partiti indipendentisti, che, uniti, hanno più della metà dei seggi.\r\nSi torna quindi al punto di partenza. Con qualche significativa variante: i ministri della Generalitad sciolta d’imperio dal governo spagnolo incassano il risultato elettorale ma sono in esilio o in carcere, per aver dichiarato l’indipendenza del paese dallo stato spagnolo.\r\nCosa accadrà? Che tipo di dibattito e di posizionamento c’è stato nel movimento anarchico e libertario?\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio Venza, anarchico e docente di storia della Spagna contemporanea all’università di Trieste.\r\n\r\n \r\n\r\nLe maglie Benetton sono sporche di sangue.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nI prossimi appuntamenti: \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\npresidio\r\n al negozio Benetton di via Roma 121\r\nLe maglie Benetton sono sporche di sangue\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche.\r\nIn questi anni hanno recuperato, occupandole, alcune terre delle popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. \r\n\r\nNell’Ottocento le terre dove vivono i mapuche vennero vendute dallo Stato Argentino alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva. Dagli anni Novanta del secolo scorso 930.000 ettari sono stati acquistati al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\n\r\n \r\n\r\nLe comunità recuperate dai mapuche stanno conducendo una lotta durissima contro lo stato argentino che garantisce gli interessi delle tante multinazionali che sfruttano la Patagonia. \r\n\r\n \r\n\r\nSi battono contro le miniere d’oro, la cementificazione dei parchi naturali e, ovviamente contro Benetton, che oggi è uno stato dentro lo stato. Nella fattoria Leleque nel Chabut c’è un presidio permanente della polizia argentina. Da lì sono partite le operazioni repressive contro la comunità Pu Lof Cushamen, dove in agosto è stato sequestrato e ucciso dalla polizia l’anarchico Santiago Maldonado. \r\n\r\n \r\n\r\nBenetton è complice dell’uccisione di Santiago e della durissima repressione che in questi anni ha fatto 14 morti, centinaia di feriti, numerosi desaparecidos in tutta la Patagonia.\r\n\r\n \r\n\r\nA fine novembre, mentre a Buenos Aires c’era il funerale di Santiago, Rafael Nahuel, un giovane mapuche vicino alla comunità del parco nazionale di villa Mascardi, è stato colpito da tre proiettili alla schiena ed è morto. \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 gennaio\r\nore 10,30 / 14\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\n con vin brulè, cibo e the caldo\r\nbenefit assemblea antimilitarista\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 gennaio\r\nore 21\r\nalla Fat, in corso Palermo 46\r\nTra città frammentate e modelli securitari del vivere. Le gated communities e l’uso dello spazio pubblico\r\nCon Simone Ruini architetto libertario\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 gennaio\r\nore 21 \r\nalla Fat in corso Palermo 46\r\nI fascisti del \"secondo millennio\"\r\nCon Pietro Stara, autore de \"L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione\"\r\n\r\n \r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile\r\n\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org – mail: anarres@inventati.org \r\n ",[307],{"field":82,"matched_tokens":308,"snippet":304,"value":305},[60,61],{"best_field_score":123,"best_field_weight":124,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":39,"score":125,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":39},6691,{"collection_name":174,"first_q":21,"per_page":128,"q":21},{"title":313,"slug":314},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",316],{},["Set"],["ShallowReactive",319],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fXoI0R1PYCLpfzojoLF3o6tV3B7GFEi3g8srWMGLUGxQ":-1},true,"/search?query=Pinar+Selek"]