","Contro le guerre, per una lotta comune - incontro con Said Bouamama","post",1738262752,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/said/",[22,24,18],{"post_content":69,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":70,"snippet":71,"value":72},[18],"Popolare Neruda e Infoaut - con \u003Cmark>Said\u003C/mark> Bouamama, sociologo e storico militante","Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point - organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut - con \u003Cmark>Said\u003C/mark> Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino.\r\n\r\nIl discorso di \u003Cmark>Said\u003C/mark> prende avvio da una cornice di analisi del reale che interpella le realtà militanti:\r\nci troviamo in una fase storica di moltiplicazione dei conflitti di guerra. Questi conflitti sono frutto della crisi del capitalismo e del tentativo di riorganizzazione dell'imperialismo globale, in primis dell'egemonia statunitense.\r\nA fronte di questo dato di realtà, occorre interrogarsi sul portato teorico e pratico che argomenti nati dai movimenti politici, come l'anticolonialismo, l'antirazzismo e l'internazionalismo possono offrire a sostegno di una lotta comune su scala globale.\r\n\r\nUlteriori oggetti della discussione, in ordine di trattazione:\r\n\r\ngenocidio\r\ntipologie di guerra\r\nimperialismo egemonico statunitense\r\nconseguenze della fine dell'Unione Sovietica\r\nrivoluzioni anticoloniali\r\nstrategie su Medio Oriente e Africa\r\negemonia del dollaro\r\nresistenza saharawi\r\nmultipolarismo\r\nlotta alla guerra\r\nislamofobia\r\ncostruzione di soggettività\r\npostmodernismo VS lettura sistemica\r\nSiria\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la registrazione dell'incontro:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Said-Cecchi-intero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":75},[18],"Contro le guerre, per una lotta comune - incontro con \u003Cmark>Said\u003C/mark> Bouamama",[77,79,81],{"matched_tokens":78,"snippet":22},[],{"matched_tokens":80,"snippet":24},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[18],"\u003Cmark>Said\u003C/mark>",[85,90,93],{"field":36,"indices":86,"matched_tokens":87,"snippets":89},[17],[88],[18],[83],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":75,"value":75},"post_title",[18],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":71,"value":72},"post_content",[18],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":50,"score":100,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":102,"highlight":128,"highlights":150,"text_match":96,"text_match_info":159},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":50,"id":105,"is_sticky":50,"permalink":106,"post_author":53,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":56,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":61,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":122},[46],[49],"39658","http://radioblackout.org/2017/01/torino-arresti-e-firme-per-otto-attivisti-no-sfratti/","Questa mattina, alle prime luci dell'alba, la Digos ha fatto irruzione nelle abitazioni di otto attivisti per la casa per notificare varie misure cautelari. Sono stati distribuiti cinque obblighi di firma, un arresto domiciliare e due arresti effettivi (Donato e Stefano si trovano attualmente al carcere Le Vallette). Stefano ci ritorna per la seconda volta in due mesi, perché era già stato arrestato per il picchetto in via Baltea.\r\nLe accuse di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, violenza privata e lesioni, si riferiscono alla lotta contro uno sfratto dello scorso 14 ottobre. Said, Kadija e i loro tre figli avevano vissuto per diversi anni al numero 51 di corso Regina Margherita, finché Said ha perso il lavoro e non è più riuscito a pagare l'affitto. Il loro appartamento è del celebre palazzinaro Giorgio Molino, il \"ras delle soffitte\", proprietario di più di 1850 appartamenti nel capoluogo piemontese, di 200 ettari di terreno agricolo, palazzi, negozi e perfino di una caserma. In quella giornata d'autunno un presidio permanente di solidali si oppose all'attuazione del procedimento coatto. Il blocco impedì ai furgoni e agli operai di Molino di portare via il mobilio della famiglia sfrattata e li riportò in casa. Le forze dell’ordine caricarono pesantemente per liberare l’entrata dell’alloggio. Ne seguirono scontri, con di barricate di cassonetti rovesciati e fronteggiamenti, per impedire l’avanzata della celere. Nei giorni successivi ci fu una protesta al consiglio comunale per tentare un'improbabile mediazione con la giunta pentastellata, che anche in questa occasione ha dimostrato nella pratica la continuità con la giunta PD, il proprio vero volto, dove una maschera gioviale cela meschinità e una profonda sete di potere, che si sazia nella guerra ai poveri, nella sofferenza degli sfruttati.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dana\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017-01-03-dana-lottacontrosfratti","3 Gennaio 2017","2017-01-09 11:31:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-1024x683.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino. 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Già dalla sera di martedì erano stati segnalati svariati droni intenti a sorvolare le navi.\r\nCome riporta Pagine Esteri, la Zefiro ha subito la rottura dello strallo di prua, elemento essenziale per la stabilità dell’albero maestro, mentre la Morgana, che imbarca alcuni cittadini italiani, non può più utilizzare la randa, la vela principale. Colpita anche la Taigete, che però sembra non aver riportato danni gravi.\r\nSi tratta del terzo attacco alle navi della Global Sumud Flottilla. Già due attacchi avevano interessato nelle notti del 9 e del 10 settembre le due barche Family e Alma, una approdata al porto di Sidi Bound Said, l'altra sempre in acque tunisine.\r\n\r\nLe più di 40 navi della Flottilla si trovano in questo momento nelle acque internazionali al largo di Creta, a 700 miglia nautiche da Gaza, equivalenti a circa 5 giorni di navigazione.\r\n\r\nLa cronaca di Lorenzo d'Agostino, giornalista indipendente e corrispondente del Manifesto sulla flottilla:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/FlottillaDagostino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl commento di Simone della Global Sumud Flottila ai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/AttacchiGlobal-Sumud-Flottilla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDa Torino viene indetto lo stato di agitazione permanente. 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Entramble le navi erano ormeggiate al porto tunisino di Sidi Bou Said e gli equipaggi sono rimasti illesi, per quanto siano riportati danni alle due imbarcazioni.\r\n\r\nLa GSF, composta da almeno 60 imbarcazioni che ospitano attivisti rappresentanti 45 paesi diversi, ha denunciato gli attacchi tramite un comunicato stampa in cui viene ribadito che la missione non verrà interrotta e la volontà di non distogliere, nemmeno a seguito degli attacchi, il focus dal genocidio in corso in Palestina: le navi farannò rifornimenti al porto di Biserte per poi continuare la loro rotta per spezzare l'assedio a Gaza.\r\n\r\nFortissima la reazione di solidarietà internazionale: molte le manifestazioni in corso in Italia tra cui nelle città di Roma, Torino,Milano e Bologna e di straordinario il numero di persone radunatesi a Tunisi intorno al porto.\r\n\r\nNe parliamo con Lorenzo D'Agostino, giornalista indipendente, membro della global sumud flottillia:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/FlottillaDeAgostino.mp3\"][/audio]","12 Settembre 2025","2025-09-12 18:45:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-12-09-25-18.09-e1757695519975-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"100\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-12-09-25-18.09-e1757695519975-300x100.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-12-09-25-18.09-e1757695519975-300x100.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-12-09-25-18.09-e1757695519975-768x255.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-12-09-25-18.09-e1757695519975.jpg 942w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Attacco con i droni alle navi della Global Sumud Flottilla: aggiornamenti da Tunisi",1757702738,[210,211,212],"http://radioblackout.org/tag/palestinalibera/","http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/global-sumud-flotilla/",[214,215,216],"#palestinalibera","droni","global sumud flotilla",{"post_content":218},{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":221},[18],"porto tunisino di Sidi Bou \u003Cmark>Said\u003C/mark> e gli equipaggi sono rimasti","Nei giorni 9 e 10 settembre sono avvenuti ben due attacchi tramite drone a due delle navi principali della Global Sumud Flotilla: la nave \"Alma\" e la nave \"Familia Madeira\". 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US President Donald Trump deployed 2,000 troops on June 7, 2025 to handle escalating protests against immigration enforcement raids in the Los Angeles area, a move the state's governor termed \"purposefully inflammatory.\" Federal agents clashed with angry crowds in a Los Angeles suburb as protests stretched into a second night Saturday, shooting flash-bang grenades and shutting part of a freeway amid raids on undocumented migrants, reports said. (Photo by RINGO CHIU / AFP)[/caption]\r\nÈ cominciata venerdì scorso la ribellione contro le deportazioni di massa volute dall’amministrazione Trump.\r\nI militari hanno effettuato rastrellamenti nelle strade, nei supermercati e nelle fabbriche della metropoli più ispanica degli States. La risposta poliziesca alle proteste è stata molto violenta con impiego massiccio di proiettili di gomma e lacrimogeni.\r\nAlmeno 56 persone sono state arrestate.\r\n500 marines sono pronti ad essere dispiegati a Los Angeles su indicazione del segretario alla Difesa americano Pete Hegseth.\r\nTrump minaccia di far arrestare anche il governatore della California Gavin Newsom e la sindaca di Los Angeles, per le loro posizioni contro le deportazioni. É in corso un durissimo scontro istituzionale le cui conseguenze sono imprevedibili, ma che già ora rappresentano un ulteriore scivolamento autoritario dell’amministrazione statunitense. Trump non per caso affonda l’attacco nel cuore delle metropoli multietniche controllate dai Democratici. In questo caso il tycoon di New York, fattosi paladino dell’America conservatrice e profonda, cerca di recuperare consensi dopo il fallimentare avvio del suo secondo mandato alla Casa Bianca, tra dazi e la mediazione fallita sull’Ucraina.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Martino Mazzonis, giornalista, americanista ed autore di due libri sugli States\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-0-09-rivolta-los-ang-mazzonis.mp3\"][/audio]","9 Giugno 2025","2025-06-09 15:58:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/931499bda19d77f03896d5a848c4d5b8-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/931499bda19d77f03896d5a848c4d5b8-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/931499bda19d77f03896d5a848c4d5b8-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/931499bda19d77f03896d5a848c4d5b8.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Los Angeles. Rivolta contro le deportazioni",1749484731,[240,241,242,243],"http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/los-angeles/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-a-los-angeles/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[245,246,247,248],"deportazioni","los angeles","rivolta a los angeles","Stati Uniti",{"post_content":250},{"matched_tokens":251,"snippet":253,"value":254},[252],"said","raids on undocumented migrants, reports \u003Cmark>said\u003C/mark>. (Photo by RINGO CHIU / AFP)[/caption]\r","[caption id=\"attachment_98446\" align=\"alignleft\" width=\"700\"] EDITORS NOTE: Graphic content / A protester waves the Mexican flag beside the wreckage of a burnt car sprayed with graffiti against US Immigration and Customs Enforcement (ICE), as law enforcement clashes with demonstrators during a protest following federal immigration operations, in the Compton neighborhood of Los Angeles, California on June 7, 2025. US President Donald Trump deployed 2,000 troops on June 7, 2025 to handle escalating protests against immigration enforcement raids in the Los Angeles area, a move the state's governor termed \"purposefully inflammatory.\" Federal agents clashed with angry crowds in a Los Angeles suburb as protests stretched into a second night Saturday, shooting flash-bang grenades and shutting part of a freeway amid raids on undocumented migrants, reports \u003Cmark>said\u003C/mark>. (Photo by RINGO CHIU / AFP)[/caption]\r\nÈ cominciata venerdì scorso la ribellione contro le deportazioni di massa volute dall’amministrazione Trump.\r\nI militari hanno effettuato rastrellamenti nelle strade, nei supermercati e nelle fabbriche della metropoli più ispanica degli States. La risposta poliziesca alle proteste è stata molto violenta con impiego massiccio di proiettili di gomma e lacrimogeni.\r\nAlmeno 56 persone sono state arrestate.\r\n500 marines sono pronti ad essere dispiegati a Los Angeles su indicazione del segretario alla Difesa americano Pete Hegseth.\r\nTrump minaccia di far arrestare anche il governatore della California Gavin Newsom e la sindaca di Los Angeles, per le loro posizioni contro le deportazioni. É in corso un durissimo scontro istituzionale le cui conseguenze sono imprevedibili, ma che già ora rappresentano un ulteriore scivolamento autoritario dell’amministrazione statunitense. Trump non per caso affonda l’attacco nel cuore delle metropoli multietniche controllate dai Democratici. In questo caso il tycoon di New York, fattosi paladino dell’America conservatrice e profonda, cerca di recuperare consensi dopo il fallimentare avvio del suo secondo mandato alla Casa Bianca, tra dazi e la mediazione fallita sull’Ucraina.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Martino Mazzonis, giornalista, americanista ed autore di due libri sugli States\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-0-09-rivolta-los-ang-mazzonis.mp3\"][/audio]",[256],{"field":94,"matched_tokens":257,"snippet":253,"value":254},[252],{"best_field_score":193,"best_field_weight":194,"fields_matched":26,"num_tokens_dropped":50,"score":195,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":50},{"document":260,"highlight":285,"highlights":290,"text_match":191,"text_match_info":293},{"cat_link":261,"category":262,"comment_count":50,"id":263,"is_sticky":50,"permalink":264,"post_author":53,"post_content":265,"post_date":266,"post_excerpt":56,"post_id":263,"post_modified":267,"post_thumbnail":268,"post_thumbnail_html":269,"post_title":270,"post_type":61,"sort_by_date":271,"tag_links":272,"tags":279},[46],[49],"89163","http://radioblackout.org/2024/04/gaza-solidarity-encampment-voci-dallarea-liberata/","Mercoledì 17 Aprile nasce nel South Lawn dell Columbia University (come nelle proteste del '68 contro la guerra in Vietnam) il 'Gaza Solidarity Encampment', un accampamento permanente in protesta organizzato da Columbia University Apartheid Divest (CUAD), Students for Justice in Palestine and Jewish Voice for Peace.\r\n\r\nGli studenti e studentesse chiedono trasparenza finanziaria sugli investimenti dell'Università; il disinvestimento totale da aziende e istituzioni che traggono profitto dall'apartheid e occupazione israeliana e il boicottaggio accademico delle relazioni con le università israeliane. Parallelamente portano avanti richieste legate al Campus:\r\n- fine della repressione verso gli studenti palestinesi, ovvero fine dei processi disciplinari, di targeting, e di espulsione dalle residenze che l'amministrazione universitaria ha portato avanti dall'inizio dell'occupazione\r\n- un controllo comunitario sul processo di land grabbing - o gentrificazione - operato dalla Columbia nella zona di Harlem, fermando l'espansione dell'Università nel quartiere e lasciando spazio ai residenti.\r\n\r\nVenerdì 19 aprile l'accampamento viene sgomberato da un ingente gruppo di forze dell'ordine e vengono arrestatx più di 100 attivistx.\r\n\r\nNonostante il primo sgombero, gli arresti e le sospensioni, il South Lawn viene rioccupato, ottenendo il favore di molti membri delle facoltà e personale docente.\r\nIl clima di tensione interno al Campus - soprattutto date le pressioni politiche degli investitori esterni sulla rettrice Shafik - ha portato alla reintegrazione della didattica a distanza. Nel frattempo la protesta si è estesa a varie università americane (NYU, Harvard, Yale, Mit etc).\r\n\r\nQUI VI PRESENTIAMO UN PODCAST REGISTRATO E PRODOTTO DA UN REDATTORE DELL'INFO E PERITO SONORO - ING. SOLLAZZI - INSIEME AD ANNA GIOVANNA.\r\n\r\nEntrambi si trovano al momento sul luogo delle proteste e ci informano che l'accampamento della Columbia è accessibile solo per chi ha la tessera della Columbia o addetti Press. Per questo le registrazioni del podcast sono state fatte all'esterno, seguendo i vari rally e sit-in che si svolgono ogni giorno di fronte ai cancelli dell'Università e le dirette della radio del campus WKCR che segue la situazione in diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/CU-x-infovene-rbo-04.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTrascrizione e traduzione delle interviste\r\n\r\nNell'ordine:\r\n- notizia in diretta di sgombero del primo encampent su WKCR\r\n- ragazzo al rally di fronte ai cancelli - statements + intervista\r\n- lettura della mail mandata dalla rettrice Shafik agli studenti/studentesse della Columbia per motivare l'invio dell'NYPD all'interno del Campus e gli arresti\r\n\r\nSpeaker 1 00:00:00.900\r\n«Just to let listeners know if they're just tuning in now. There is currently NYPD presence on Columbia's campus. It's currently 1:18 p.m. the presence began around 1:13 p.m. so about five minutes. And we have, upwards of 100 NYPD officers, both on campus and also, entering the encampment. It seems that the occupants are currently in a circle seated around, um, the sort of central area of the lawn. There seems to be some interaction with NYPD so far, but it doesn't seem like there is much, communication verbally. but they are, um, approaching the encampment in, uh, the encampment members who are in a circle there.»\r\n\r\nPer chi si è appena sintonizzato - la polizia di New York è entrata nel campus della Columbia circa cinque minuti fa: ci sono +100 agenti, gli occupanti siedono in cerchio intorno all'accampamento, ci sono scarse interazioni verbali con la polizia.\r\n\r\nSpeaker 2 00:01:04.290\r\n«Okay. We therefore declare this institution illegitimate, and we have created a liberated autonomous zone on the southwest lawn in solidarity with our Palestinian brothers and sisters, and in solidarity with all the free people of planet Earth. This university will divest from all military industry. This university will grant amnesty to all the students involved in this and in other pro-Palestinian demonstrations. And this university will, in all future incidents, keep the NYPD off of our campus. These things will come to pass through our hard work, through Our determination, through our solidarity and our love. All human beings on planet Earth, and so we therefore invite you Be a part of this historic success in the liberation of the Palestinian people. The liberation of all free human beings planet Earth. We love you so much. Thank you for being out here. This is welcome not only to the people that are entering the building, but are welcome to the people of Earth to come in and see what's happening and to understand that this is a multi vectored movement. That includes each independent struggle. So we've had excellent programming throughout the entire Event, throughout the entire occupation. It's been truly wonderful. Like we've had teachings, from professors. We've had teachings from Occupy Wall Street members. We've had just a fantastic education, far better than the imperial education handed to us by the forces that be within the university. Yes. The professors, I believe, have voted to wildcat strike. In support of the students and I believe, and I would call upon Serene Jones and Reverend Doctor Cornel West of Union Theological Seminary to please join us students here on the lawn to make sure that students have amnesty, that Columbia divests from all military industry and that the NYPD are kept forever off of our campus.»\r\n\r\nDichiariamo illegittima questa istituzione, abbiamo creato una zona autonoma liberata sul prato a sud-ovest in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle palestinesi. Questa università si distaccherà da tutte le industrie militari; concederà l'amnistia a tutti gli studenti coinvolti in questa e in altre manifestazioni pro-palestinesi; e in tutti gli incidenti futuri, terrà la polizia fuori dal nostro campus. Queste cose si realizzeranno grazie al nostro duro lavoro, alla nostra determinazione, alla nostra solidarietà e al nostro amore e per questo vi invitiamo a partecipare questo storico successo x liberazione del popolo palestinese. (...)\r\n\r\nQuesto è un benvenuto non solo per chi sta entrando, ma x per chi viene a vedere cosa sta accadendo e a comprendere che questo è un movimento multi-vettoriale che include ogni lotta indipendente.\r\nAbbiamo avuto un'eccellente programmazione per tutta l'occupazione, abbiamo avuto lezioni da parte di professori e membri di Occupy Wall Street. Abbiamo avuto un'educazione fantastica, molto migliore dell'educazione imperialista che ci è stata impartita dall'università. E questi professori hanno supportato lo sciopero selvaggio a sostegno degli studenti e li invito a unirsi a noi sul prato per assicurarsi che gli studenti abbiano l'amnistia, che la Columbia si ritiri da tutte le industrie militari e che la polizia di New York sia tenuta per sempre fuori dal nostro campus.\r\n\r\nSpeaker 1 00:03:59.960\r\n«Um. All right. Thank you for that. We are also hearing news that they are actively recording the encampment, uh, individuals in there. Um, I this is this is breaking news. We've just received a message from my peers that they have received a message from Nemat Shafik addressing the Columbia community. This was sent literally minutes ago at 1:17 p.m. on Thursday, April 18th, 2024. It's currently 1:23 pm. This is the email. It is addressed to the Columbia community. again, this was sent at 1:17. I want to make note that police presence began on Columbia's campus at 1:13 p.m. This is again a message from Columbia President Shafiq. I'm reading this morning. I had to make a decision that I hoped would never be necessary. I have always said that the safety of our community was my top priority, and that we needed to preserve an environment where everyone could learn in a supportive context out of an abundance of concern for the safety of [...]»\r\n\r\nSappiamo che la polizia sta registrando il campo e chi è dentro. Ora abbiamo una breaking news, abbiamo appena ricevuto il messaggio da alcuni colleghi che hanno ricevuto una mail da Nemat Shafik rivolta alla community della Columbia. Pochi minuti fa, il 18 apprile, pochi minuti dopo l'ingresso della polizia nel campus. questo è il messaggio: \"Questa mattina ho dovuto prendere una decisione che speravo non fosse necessaria. Ho sempre detto che la sicurezza della nostra comunità è la mia priorità e che dobbiamo preservare un ambiente dove ognuno può imparare in un contesto supportive. Per questo ho autorizzato il dipartimento di Polizia di New York a sgomberare l'accampento nel South Lawen che era stato allestito mercoledì mattina dagli studenti. Ho preso questa scelta straordinaria perché le circostanze sono straordinarie. Gli individui che hanno realizzato l'accampamento violano una lunga lista di regole, per le quali sono stati avvisati direttamente con varie notifiche, incluso un avviso scritto che li informava della sospensione nel caso in cui fossero rimasti nell'accampamento. Abbiamo anche proposto di continuare a discutere e farci carico delle loro preoccupazioni se avessero acconsentito a disperdersi.\r\nSono rammaricata che ogni tentativo di risoluzione è stato respinto dagli studenti coinvolti. Come risultato, la polizia è ora nel campo per sgomberare l'accampamento.\r\nLe proteste sono un componente essenziale nella storia della Columbia e della libertà di parola in America e nei nostri campus. Lavoriamo duro per mantenere un equilibrio tra il diritto degli studenti di esprimere le loro idee politiche e la necessità di proteggere gli altri studenti dalla retorica che diventa aggressione e discriminazione. Abbiamo aggiornato i regolamenti sulle proteste per permettere manifestazioni all'ultimo minuto permettendo comunque agli studenti di seguire i corsi e ai laboratori e biblioteche di rimanere attive. L'attuale accampamento viola tutte questi nuovi regolamenti, disturba seriamente la vita del campus e crea un ambiente aggressivo e intimidatorio per molti dei nostri studenti.\r\nLa Columbia si impegna nella libertà accademica e di espressione politica, ma all'interno di regole stabilite e con il rispetto della sicurezza di tutti. Le regole che abbiamo per le manifestazioni servono per rispettare sia il diritto d'espressione che la sicurezza il funzionamento dell'università. Abbiamo capito che la polizia stava entrando nel Campus e ci siamo seduti per terra, cantando inni e canzoni di rivoluzione - continuando fino al commissariato. Saremo qui finché non verrà garantita l'amnistia per tutti gli studenti, nessuna negoziazione, non abbandoneremo i nostri compagni finché l'ultimo non sarà rilasciato.\r\n\r\n \r\n\r\nPagine utili per seguire gli sviluppi, o saperne più di storia, sono qui e qui.","29 Aprile 2024","2024-04-29 16:37:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","GAZA SOLIDARITY ENCAMPMENT / Voci dall'area liberata",1714402492,[273,274,275,276,277,278],"http://radioblackout.org/tag/america/","http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/universita/",[280,281,282,15,283,284],"america","boicottaggio","occupazione","repressione","università",{"post_content":286},{"matched_tokens":287,"snippet":288,"value":289},[252],"be necessary. 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Questa università si distaccherà da tutte le industrie militari; concederà l'amnistia a tutti gli studenti coinvolti in questa e in altre manifestazioni pro-palestinesi; e in tutti gli incidenti futuri, terrà la polizia fuori dal nostro campus. Queste cose si realizzeranno grazie al nostro duro lavoro, alla nostra determinazione, alla nostra solidarietà e al nostro amore e per questo vi invitiamo a partecipare questo storico successo x liberazione del popolo palestinese. (...)\r\n\r\nQuesto è un benvenuto non solo per chi sta entrando, ma x per chi viene a vedere cosa sta accadendo e a comprendere che questo è un movimento multi-vettoriale che include ogni lotta indipendente.\r\nAbbiamo avuto un'eccellente programmazione per tutta l'occupazione, abbiamo avuto lezioni da parte di professori e membri di Occupy Wall Street. Abbiamo avuto un'educazione fantastica, molto migliore dell'educazione imperialista che ci è stata impartita dall'università. 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Lavoriamo duro per mantenere un equilibrio tra il diritto degli studenti di esprimere le loro idee politiche e la necessità di proteggere gli altri studenti dalla retorica che diventa aggressione e discriminazione. Abbiamo aggiornato i regolamenti sulle proteste per permettere manifestazioni all'ultimo minuto permettendo comunque agli studenti di seguire i corsi e ai laboratori e biblioteche di rimanere attive. L'attuale accampamento viola tutte questi nuovi regolamenti, disturba seriamente la vita del campus e crea un ambiente aggressivo e intimidatorio per molti dei nostri studenti.\r\nLa Columbia si impegna nella libertà accademica e di espressione politica, ma all'interno di regole stabilite e con il rispetto della sicurezza di tutti. Le regole che abbiamo per le manifestazioni servono per rispettare sia il diritto d'espressione che la sicurezza il funzionamento dell'università. Abbiamo capito che la polizia stava entrando nel Campus e ci siamo seduti per terra, cantando inni e canzoni di rivoluzione - continuando fino al commissariato. Saremo qui finché non verrà garantita l'amnistia per tutti gli studenti, nessuna negoziazione, non abbandoneremo i nostri compagni finché l'ultimo non sarà rilasciato.\r\n\r\n \r\n\r\nPagine utili per seguire gli sviluppi, o saperne più di storia, sono qui e qui.",[291],{"field":94,"matched_tokens":292,"snippet":288,"value":289},[252],{"best_field_score":193,"best_field_weight":194,"fields_matched":26,"num_tokens_dropped":50,"score":195,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":50},6642,{"collection_name":61,"first_q":18,"per_page":296,"q":18},6,{"facet_counts":298,"found":347,"hits":348,"out_of":486,"page":26,"request_params":487,"search_cutoff":37,"search_time_ms":302},[299,323],{"counts":300,"field_name":320,"sampled":37,"stats":321},[301,304,306,308,310,312,314,316,318],{"count":302,"highlighted":303,"value":303},4,"backwards",{"count":17,"highlighted":305,"value":305},"La fine della Fine della storia",{"count":26,"highlighted":307,"value":307},"arsider",{"count":26,"highlighted":309,"value":309},"anarres",{"count":26,"highlighted":311,"value":311},"jene nella notte",{"count":26,"highlighted":313,"value":313},"takeaway del futuro",{"count":26,"highlighted":315,"value":315},"officina letteraria",{"count":26,"highlighted":317,"value":317},"il colpo del strega",{"count":26,"highlighted":319,"value":319},"Healing frequencies","podcastfilter",{"total_values":322},9,{"counts":324,"field_name":36,"sampled":37,"stats":345},[325,327,329,331,333,335,337,339,341,343],{"count":26,"highlighted":326,"value":326},"badanti",{"count":26,"highlighted":328,"value":328},"PortSaid",{"count":26,"highlighted":330,"value":330},"schiavitù",{"count":26,"highlighted":332,"value":332},"janis joplin",{"count":26,"highlighted":334,"value":334},"lavoro di cura",{"count":26,"highlighted":336,"value":336},"violenza sessuale",{"count":26,"highlighted":338,"value":338},"corteo 9 febbraio",{"count":26,"highlighted":340,"value":340},"conflitti globali",{"count":26,"highlighted":342,"value":342},"obiezione di coscienza",{"count":26,"highlighted":344,"value":344},"pillola del giorno dopo",{"total_values":346},28,15,[349,375,397,419,441,463],{"document":350,"highlight":366,"highlights":371,"text_match":191,"text_match_info":374},{"comment_count":50,"id":351,"is_sticky":50,"permalink":352,"podcastfilter":353,"post_author":354,"post_content":355,"post_date":356,"post_excerpt":56,"post_id":351,"post_modified":357,"post_thumbnail":358,"post_title":359,"post_type":360,"sort_by_date":361,"tag_links":362,"tags":364},"89484","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-s-2-22-universita-per-gaza-xi-in-europa/",[305],"cattivipensieri","All'alba dell'annunciata operazione di terra a Rafah e del permanente stallo nei negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia, non si placano e anzi sembrano prendere nuovo slancio le proteste studentesche partite dai campus americani e ora diffuse ai quattro angoli d'Europa. 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Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra docenti e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma per quanto una certa narrazione mediatica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi studenti facinorosi, è stato invece il corpo docenti e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. 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\tMadeline Goldstein \"Edges Of The Lines\"\r\n \tLittle Dragon \"Gold\"\r\n \tIAMX \"The Alternative\"\r\n \tAngel-Ho \"Hot Flush\"\r\n \tGlisper \"Watch The Water Lollipop\"\r\n \tEartheater \"Below The Clavicle\"\r\n \tKuollut \"En Haluaisi Enää Menettää Ketään\"\r\n \tDarkher \"Ghost Tears\"\r\n \tJarboe \"Kapacitta Monkey Mind\"\r\n \tKira McSpice \"Niamh\"\r\n \tTenhi \"Elokuun Linnut\"\r\n \tWardruna \"Ein Sat Hon Uti\"\r\n \tSolfyr \"Hrafnar\"\r\n \tFuimadane \"Makt\"\r\n \tRaven Said \"Keep Me Waiting\" (cover dei Roxette)\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/Backwards_podcast_2023_06_03.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Giugno 2023","2023-06-05 22:01:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/podcast_256_520x245-200x110.jpg","Backwards del 3 giugno 2023",1686207641,[],[],{"post_content":433},{"matched_tokens":434,"snippet":435,"value":436},[18],"Solfyr \"Hrafnar\"\r\n \tFuimadane \"Makt\"\r\n \tRaven 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-03-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nDecolonialità e lotte afroindigene in Brasile\r\nQuando si parla di decolonialità occorre non confondere con concetti diversi come decolonizzazione e post colonizzazione. La decolonizzazione è indipendenza delle istituzioni politiche dei paesi sottoposti alla colonizzazione europea. La critica internazionalista ha contestato ai nuovi stati decolonizzati di riprodurre i modelli degli stati europei. La critica decoloniale mette in luce come dinamiche colonialiste si siano riprodotte all’interno dei nuovi stati.\r\nIn alcuni paesi come il Brasile la coscienza creola bianca ha rotto con gli stati colonialisti ma ha mantenuto la marginalizzazione razzista con indigeni e afrodiscendenti, proseguendo l’espropriazione dei territori indigeni.\r\nGli studi post coloniali di cui Edward Said è l’esponente più noto sottolineano la dimensione dell’esotico come pericolo per l’identità di chi si riconosce nelle culture europee colonialiste. L’approccio decoloniale critica gli studi postcolonanialisti per quello che considera un eccesso di discorsività sulla cultura.\r\nLa decolonialità si occupa di relazioni di potere ancora esistenti, mettendo in campo un forte legame tra teoria e prassi. In campo non c’è solo l’accademia ma un percorso che si innesta nelle pratiche dei movimenti indigeni ed afrodiscendenti. É una decolonizzazione epistemica, che prende spunto dai saperi indigeni. La decolonialità rappresenta una rottura con il pensiero critico occidentale che si fonda sullo sguardo di maschi, bianchi, europei ed eurocentrici, cercando riferimenti sulle pratiche indigene, per inaugurare un rapporto rispettoso tra umani.\r\nPer venire al Brasile. Nel più recente censimento il 56% dei brasiliani si dichiarano afrodiscendenti. Nelle favelas il numero degli afrodiscendenti arriva alla quasi totalità degli abitanti.\r\nSempre in Brasile dichiarano indigene 900.000 persone con 300 lingue ed etnie differenti. C’è una legge che in teoria riconosce il diritto alle terre, ma che viene costantemente aggirata, perché il diritto viene limitato alle terre occupate al momento della promulgazione della costituzione brasiliana.\r\nOggi ci sono lotte che vanno dalle cause giudiziarie alle occupazioni di terre.\r\nI Quilombo sono stati stati fondati da persone che fuggivano alla schiavitù (marronage). Un fenomeno ampio, che dimostra che gli schiavi non erano docili ma si ribellavano, fuggivano e costruivano luoghi autonomi ed autogestiti. L’approccio decoloniale consente di evitare la commiserazione tipica dell’antirazzismo europeo verso gli schiavi per mostrare soggettività che spezzano le catene e costruiscono vere comunità in lotta.\r\nI quilombo resistono anche dopo la fine della schiavitù. Ci fu un momento insorgente. I sem terra attuano la riappropriazione delle terre.\r\nTra gli indigeni vi sono villaggi autogestiti con esperienze di pedagogia libertaria, come nel villaggio Guarani M'bya che sorge nei pressi di Sao Paulo.\r\nUn breve video su quest’esperienza verrà proiettato giovedì 13 aprile nel corso dell’incontro con Johnny del gruppo anarcopunk Aurora Negra di Sao Paulo e con Linguica di Espirito Santo sulle lotte afroindigene.\r\nCe ne ha parlato con Federico Ferretti docente di geografia all’Università di Bologna\r\n\r\nInternazionale di Federazioni Anarchiche\r\nDal 7 al 10 aprile si terrà a Massenzatico il congresso dell’IFA.\r\nUna buona occasione per fare il punto sulle lotte e la solidarietà internazionale\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini uno dei compagni della FAI che seguono da vicino le relazioni internazionali\r\n\r\nLa Federazione Anarchica Italiana: nelle lotte, per la rivoluzione sociale\r\nUn comunicato dei compagni e compagne della FAI riuniti a convegno a Livorno l’11 marzo\r\n\r\nDiritto penale del nemico\r\nLa personalità dell’imputato, ormai da alcuni anni è divenuta elemento di valutazione cardine in processi contro compagn accusat di aver partecipato alle lotte sociali. In base a generici criteri di pericolosità sociale, che prescindono dalle condotte specifiche. Il diritto penale liberale ha il suo cardine in due concetti chiave.\r\nIl primo è che l’azione giudiziaria è rivolta verso la condotta del reo e non contro la persona dello stesso\r\nIl secondo è che gli imputati sono soggetti giuridici ovvero titolari di alcuni diritti inalienabili, sono persone inserite all’interno di un contratto sociale. Questi due principi vengono pesantemente messi in crisi dalla teoria del diritto penale del nemico, elaborata negli anni ottanta dal giurista tedesco Jakobs.\r\nSegno inequivocabile che la democrazia consente il dissenso finché questo non si trasforma in critica radicale della gerarchia e del capitalismo.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n13 e 14 aprile. Due incontri con anarchici brasiliani\r\n\r\nGiovedì 13 aprile\r\nLotte afroindigene nelle favelas e nei quilombo\r\nIncontro con Johnny del Collettivo anarco-punk Aurora Negra di Sao Paulo e Linguiça di Espirito Santo, attivi nelle lotte nelle favelas, nelle periferie, nelle occupazioni per la casa e per la terra.\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 14 aprile\r\nEsperienze di educazione libertaria in Brasile\r\nInterverrà Rodrigo Rosa da Silva della Biblioteca Terra Livre e docente all’Università di Sao Paulo,\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nMartedì 25 aprile\r\nPresidio antifascista alla lapide di Ilio Baroni.\r\nRicordo, interventi, canzoniere anarchico e antifascista con Alba\r\nOre 15 in corso Giulio Cesare angolo corso Novara \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","6 Aprile 2023","2023-04-06 12:28:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/locandina-ifa-23_web-200x110.jpg","Anarres del 31 marzo. 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