","L'irrappresentabilità cinematografica del capitalismo","post",1391527602,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/capitalismo/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/finanza/","http://radioblackout.org/tag/scorsese/",[21,15,17,19],{"post_content":53,"tags":57},{"matched_tokens":54,"snippet":55,"value":56},[19],"nuovo bellissimo film di Martin \u003Cmark>Scorsese\u003C/mark>, The Wolf of Wall Street.","\"Perché il capitalismo resiste al fatto di essere messo in immagine? Innanzitutto perché non è un singolo avvenimento, ma una logica invisibile (anche se intellegibile) che mette insieme eventi diversi che pur essendo lontanissimi, e molto spesso ignari gli uni degli altri, sono legati tra loro. Che cosa hanno in comune la City londinese, con le fabbriche del sud-est asiatico, le miniere di rame del Cile, i circuiti internazionali della logistica, l’agricoltura della California etc.? Nulla apparentemente.\r\n\r\nO meglio, nulla a livello del loro immaginario. Ma dal punto di vista delle relazioni economiche capitalistiche, i loro destini vivono in una fortissima dipendenza reciproca. Chi infatti al cinema ha tentato di porre il problema della rappresentazione del capitalismo – come Sergej Ėjzenštejn, Alexander Kluge o Jia Zhang-ke – non l’ha fatto tramite la messa in scena di una narrazione, ma tramite l’incontro/scontro di immagini lontane tra loro. Se invece si tenta di ridurre il capitalismo a un’immagine o a una storia esemplare non si può che feticizzarlo: ovvero non si può che mistificare una mediazione complessa di relazioni sociali in una storia. Del capitalismo insomma non c’è immagine. O meglio, qualunque immagine è parte di esso (dato che non esiste immagine che non sia del capitalismo). Il problema è la loro relazione. Il problema è il loro montaggio come aveva capito Ėjzenštejn.\r\n\r\nSta qui la differenza tra Wall Street – Il denaro non dorme mai di Oliver Stone, dove il mondo finanziario di Wall Street è preso come emblema delle storture del capitalismo contemporaneo, e ne diviene un simbolo, e il nuovo bellissimo film di Martin \u003Cmark>Scorsese\u003C/mark>, The Wolf of Wall Street. \u003Cmark>Scorsese\u003C/mark> non ha realizzato un film sul mondo della finanza, ha voluto semmai estrarre dal mondo finanziario un unico particolare, che tuttavia è fondamentale: quello del suo effetto anestetico rispetto ai rapporti sociali che stanno attorno, come se fosse un modo per renderli opachi e invisibili. C’è una differenza, sottile e tuttavia sostanziale, tra fare della finanza un simbolo del mondo circostante e ridurla a un principio di cancellazione della realtà, ad un’esperienza di intontimento, come quella di chi prende un Quaalude, la droga onnipresente del film. La finanza è in The Wolf of Wall Street un’esperienza di accecamento. È un registro dell’esperienza che permette di non vedere nient’altro che se stessi e il proprio capriccio tenendo il mondo reale con i suoi conflitti a distanza. Senza mai porsi alcuna domanda. Senza mai chiedersi perché\".\r\n\r\nQuanto sopra è un estratto della bella recensione al novo film di \u003Cmark>Scorsese\u003C/mark>, nelle sale in questi giorni, di Pietro Bianchi, un giovane critico cinematografico che ci è venuta subito voglia di raggiungere telefonicamente. Il film vale le tre ore che dura. Un montaggio potente di immagini che ci svelano, eccesso dopo eccesso, la natura intrinsecamente violenta, oscena e distruttiva del capitalismo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\npietro_bianchi_wolf",[58,60,62,64],{"matched_tokens":59,"snippet":21},[],{"matched_tokens":61,"snippet":15},[],{"matched_tokens":63,"snippet":17},[],{"matched_tokens":65,"snippet":66},[19],"\u003Cmark>Scorsese\u003C/mark>",[68,74],{"field":22,"indices":69,"matched_tokens":71,"snippets":73},[70],3,[72],[19],[66],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":55,"value":56},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":81,"num_tokens_dropped":33,"score":82,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":44,"first_q":19,"per_page":85,"q":19},6,{"facet_counts":87,"found":14,"hits":112,"out_of":148,"page":14,"request_params":149,"search_cutoff":23,"search_time_ms":33},[88,94],{"counts":89,"field_name":92,"sampled":23,"stats":93},[90],{"count":14,"highlighted":91,"value":91},"19e59","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":95,"field_name":22,"sampled":23,"stats":110},[96,98,100,102,104,106,108],{"count":14,"highlighted":97,"value":97},"1980",{"count":14,"highlighted":99,"value":99},"19-59",{"count":14,"highlighted":101,"value":101},"cinema '80",{"count":14,"highlighted":103,"value":103},"Vallanzasca",{"count":14,"highlighted":105,"value":105},"jack lamotta",{"count":14,"highlighted":107,"value":107},"carlo verdone",{"count":14,"highlighted":109,"value":109},"toro scatenato",{"total_values":111},7,[113],{"document":114,"highlight":135,"highlights":140,"text_match":143,"text_match_info":144},{"comment_count":33,"id":115,"is_sticky":33,"permalink":116,"podcastfilter":117,"post_author":118,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":39,"post_id":115,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_title":123,"post_type":124,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":134},"48524","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-di-19e59-puntata-del-15-giugno-2018/",[91],"dj","Consueta introduzione alla puntata con una selezione di musica italiana, l'anno trattato è ancora il 1980, l'argomento è la tentata fuga dal carcere di San Vittore a Milano di Renato Vallanzasca insieme a Corrado Alunni e altri prigionieri, utilizziamo il testo \"Il fiore del male\" scritto dallo stesso Vallanzasca con Carlo Bonini. Nella seconda parte ritorniamo a parlare di cinema con due film notevoli: \"bianco rosso e verdone\" di e con Carlo Verdone e uno dei film entrati nella storia del cinema \"toro scatenato\" di Martin Scorsese con Robert Deniro e Joe Pesci, la storia del pugile italo-americano jacl Lamotta, girato in bianco e nero per mantenere l'atmosfera del tempo.\r\n\r\n15 giugno 2018","20 Luglio 2018","2018-10-17 23:09:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/07/vallanzasca-200x110.jpg","I podcast di 19e59: puntata del 15 giugno 2018","podcast",1532091953,[127,128,129,130,131,132,133],"http://radioblackout.org/tag/19-59/","http://radioblackout.org/tag/1980/","http://radioblackout.org/tag/carlo-verdone/","http://radioblackout.org/tag/cinema-80/","http://radioblackout.org/tag/jack-lamotta/","http://radioblackout.org/tag/toro-scatenato/","http://radioblackout.org/tag/vallanzasca/",[99,97,107,101,105,109,103],{"post_content":136},{"matched_tokens":137,"snippet":138,"value":139},[19],"cinema \"toro scatenato\" di Martin \u003Cmark>Scorsese\u003C/mark> con Robert Deniro e Joe","Consueta introduzione alla puntata con una selezione di musica italiana, l'anno trattato è ancora il 1980, l'argomento è la tentata fuga dal carcere di San Vittore a Milano di Renato Vallanzasca insieme a Corrado Alunni e altri prigionieri, utilizziamo il testo \"Il fiore del male\" scritto dallo stesso Vallanzasca con Carlo Bonini. 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