","PRESIDENZIALI IN SENEGAL SI PROFILA UNA SVOLTA STORICA CON LA VITTORIA DEL CANDIDATO DELL'OPPOSIZIONE.","post",1711379926,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/pastef/","http://radioblackout.org/tag/senegal/","http://radioblackout.org/tag/sonko/",[66,15,18],"Pastef",{"post_content":68,"post_title":72,"tags":76},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[15],"risultati delle elezioni presidenziali in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark>, Bassirou Diomaye Faye, il principale","Secondo i primi risultati delle elezioni presidenziali in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark>, Bassirou Diomaye Faye, il principale candidato dell’opposizione, ha ottenuto più voti di Amadou Ba, ex primo ministro e candidato del partito attualmente al governo. 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Alla vigilia delle elezioni, dopo due mandati di presidenza di Macky Sall, si è innescata un'ondata di mobilitazioni e scontri, in particolare nella capitale Dakar. La risposta brutale della polizia ha già causato numerosi arresti e feriti, anche tra i giornalisti e si conta già tre persone, tra cui due ragazzi, rimaste uccise nei disordini.\r\n\r\nLe mobilitazioni nascono in risposta al secondo tentativo di aggirare il limite di due mandati da parte di Macky Sall, in questo caso tramite un disegno di legge che ha bloccato il processo elettorale previsto per il 25 febbraio ed esteso il mandato di Sall \"fino a nuove elezioni\". La corte costituzionale ha dichiarato, giovedì 15 febbraio, illegale l'abrogazione del decreto per cui \"manca di una base legale, in quanto il presidente della repubblica non dispone del potere di rinviare o di annullare lo scrutinio\" e la voce della società civile già ne parla in termini di \"colpo di stato costituzionale\".\r\n\r\nIl governo del Partito democratico guidato da Sall da anni accumula diverse accuse documentate nei dossier di Crei e Snack, per corruzione e appropriazione del denaro pubblico, mentre le incarcerazioni dei membri dell'opposizione si contano centinaia. La società civile vuole un cambiamento politico netto e la riappropriazione delle risorse, perché vengano usate per la società tutta.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Mambaye Diop mediatore culturale presso l'Università di Roma 'La Sapienza' e presidente dell'associazione Doxandem, impegnata rispetto alla migrazione senegalese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/SenegalElezioniSall.mp3\"][/audio]","16 Febbraio 2024","","2024-02-20 18:24:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-1024x628.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-768x471.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15.jpg 1266w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Un sistema verso il collasso? - Aggiornamenti sulla crisi politica in Senegal",1708088421,[117,118,119,120,63],"http://radioblackout.org/tag/colpo-di-stato/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/macky-sall/","http://radioblackout.org/tag/mobilitazioni/",[122,123,124,125,15],"colpo di stato","elezioni","Macky Sall","mobilitazioni",{"post_content":127,"post_title":131,"tags":134},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[15],"Nelle ultime settimane in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark> è in corso una complessa","Nelle ultime settimane in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark> è in corso una complessa crisi del sistema politico del paese. 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Alla fine è emerso che il governo del Senegal ha rifiutato il dispiegamento di Frontex sul suo territorio, al contrario della Mauritania, la quale sta negoziando un accordo che darà all'agenzia europea piena operatività nel paese.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea de Georgio, giornalista freelance che ha collaborato al progetto Nouvelles perspectives:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/DeGeorgio.24032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL'articolo di Andrea de Georgio: \"Le frontiere dell'unione europea si spostano in Africa\"\r\n\r\n ","25 Marzo 2023","2023-03-27 19:25:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-300x178.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-300x178.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184.jpg 755w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'Unione Europea vuole esternalizzare le sue frontiere in Senegal",1679757532,[171,172,63,173],"http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/",[175,176,15,177],"frontex","frontiere","Unione Europea",{"post_content":179,"post_title":184,"tags":187},{"matched_tokens":180,"snippet":182,"value":183},[181],"senegal","e spero che il governo \u003Cmark>senegal\u003C/mark>ese sia interessato a questa occasione","“È la mia offerta e spero che il governo \u003Cmark>senegal\u003C/mark>ese sia interessato a questa occasione unica”.\"\r\n\r\nCon queste parole la commissaria per gli affari interni dell'Unione Europea, Ylva Johansson, nel febbraio 2022 aveva formalizzato la proposta europea di dispiegamento di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sulle coste \u003Cmark>senegal\u003C/mark>esi.\r\n\r\nIl progetto Nouvelles perspectives, finanziato dall'UE, a cui hanno collaborato otto giornalisti \u003Cmark>senegal\u003C/mark>esi, due belgi e due italiani, per otto mesi a indagato sugli accordi per l'esternalizzazione delle frontiere europee in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark>. 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Tutto nasce dalla provocazione perpetrata dal regime di Sall quando ha arrestato platealmente Sonko, il leader dell'opposizione.\r\n\r\nNe è sorta una insurrezione in tutto il Senegal, che ci racconta in diretta attraverso WhatsApp il giornalista politico freelance, attivista membro di Énergie pour les droits humains Sénégal, N'diaga Diallo, a cui abbiamo posto alcune domande sul racconto iniziale sugli scontri di questi giorni\r\n\r\nForti scontri con forze dell'ordine, saccheggiati diversi Auchan e distrutte stazioni Total (simboli francofoni), attaccata e data alle fiamme in serata la RFM (radio di Youssou Ndour) e la sede del quotidiano “Soleil”; si contano già almeno 3 morti e una quantità di arrestati. Ieri lo Stato ha oscurato alcune emittenti indipendenti (SenTv e Walfadjiri), in serata bloccato accesso a youtube e in certe zone la possibilità di inviare video e audio su whatsapp. Si ha la chiara sensazione che monti una inarrestabile rivolta contro il governo di Macky Sall che sempre più assomiglia a un regime repressivo di stampo dittatoriale (e di nuovo con tentativi di piegare la costituzione alla perpetuazione del potere), che si avvale di una milizia: Les Marrons du Fuoco affiliati alla polizia politica, reclutati come persone che offrono i loro servizi, non come militanti, pur simpatizzando per Sall. Queste manifestazioni vanno molto al di là della lotta per la liberazione di Sonko, il capo dell'opposizione (un novello Bobi Wine, il cui partito è assimilabile alla France Insoumise di Mélenchon) arrestato con procedure da stato di polizia: è stato \"rapito\" e dirottato mentre si dirigeva in tribunale, perché accusato pretestuosamente di stupro, chi parla di semplice querelle politica si sbaglia.\r\n\r\nQuesta atmosfera sta facendo venir fuori lo spirito di un popolo, soprattutto di una gioventù ancora più colpita dal Covid, che impedisce persino le poche attività precarie ancora rimaste (per lo più di vendita di povere merci), perché chiudendo per la pandemia sono stati spinti ancora di più ad affrontare i pericoli di una migrazione clandestina di fronte alla miseria che si profila e la diffusa disoccupazione (tanto che i saccheggi sono di merci di prima necessità: cibo, dentifricio... la petite course): le manifestazioni sono numerose e partecipate da giovani e giovanissimi, che hanno accumulato nel tempo un sentimento di frustrazione ed impotenza contro l'ingiustizia che regna al potere, contro una democrazia alla deriva. Una profonda testimonianza di spaccatura nel paese in cui, soprattutto i giovani, hanno perso totalmente fiducia nella classe dirigente.\r\n\r\nLa risposta del potere è stata repressione, violenze, incarcerazioni, torture. Aggressioni di giornalisti non allineati, infiltrati provocatori e già si comincia a tentare di screditare il movimento definendoli terroristi antirepubblicani. Ma ci sono episodi di \"fraternizzazione\" tra guardie e manifestanti, che magari sono parenti che vivono insieme le stesse miserie. Alle manifestazioni partecipa la società civile, le piazze sono piene di giovani; con l'associazione Y'en a Marr e altre... proibita.\r\n\r\nquesta la voce di N’diaga Diallo da Dakar\r\n\r\n\"La rabbia di Dakar e la repressione di Sall\".\r\n\r\nSeguite #Y'en a Marre","5 Marzo 2021","2021-03-05 23:28:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-768x513.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar.jpeg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La collera del Senegal finalmente diventa rivolta",1614986924,[221,222,63,64],"http://radioblackout.org/tag/dakar/","http://radioblackout.org/tag/sall/",[25,224,15,18],"Sall",{"post_content":226,"post_title":230,"tags":233},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[15],"La situazione in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark> è degenerata il 4 marzo","La situazione in \u003Cmark>Senegal\u003C/mark> è degenerata il 4 marzo 2021: molte zone di Dakar sono state terreno di guerriglia urbana, ma con la capitale anche Saint Louis, Louga, tutto il paese è una polveriera. 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Una generazione incazzata per le ruberie e il saccheggio neocoloniale, che giustamente attribuisce alla rapacità francese la condizione del paese, in particolare dopo la scoperta di ingenti (500 milioni di barili) giacimenti petroliferi – e di gas – a Sangomar, al largo di Dakar (e già si hanno casi di corruzione). La vicenda di Sonko che abbiamo narrato già durante l'intervento di N'Diaga Diallo è un pretesto, una montatura, un'imboscata per eliminare un personaggio molto apprezzato (forse troppo, quando viene considerato “uomo della provvidenza”, che ha trovato la chiave per essere sostenuto dai senegalesi), che proviene da Casamanche, che è un outsider, distante dalla nomenclatura – voluta e legata a Parigi – e che annuncerebbe una ritrattazione di tutti gli accordi capestro imposti da Macron e dalle ditte francesi come Auchan, Total, Orange che condizionano la vita quotidiana del mondo della Françafrique e che sono state saccheggiate nelle loro filiali di tutto il paese, perché vivono alle spese dei senegalesi, mentre la Francia è palesemente in declino. Simbolico di come il panafricanismo può trovare una nuova partenza da questa esasperazione, di giovani a cui non è stata lasciata alcuna alternativa all'emigrazione clandestina e pericolosa verso le Canarie.\r\nLa giornata dell'8 marzo ha visto manifestazioni di festa per la liberazione di Sonko, poi di nuovo si è piombati nelle provocazioni sbirresche che hanno caricato il tentativo di comizi volanti, ma ogni notte ragazzi impegnano le guardie non lasciandole dormire. Non sono tutti militanti di Pastef, ma sono tutti determinati... i giovani uccisi sono sotto i 22 anni e sono state intimidite le famiglie, perché trattengano questa furia giovanile. Sonko dovrà presentarsi davanti al giudice ogni 15 giorni e verrà accompagnato da masse, un'occasione per monitorare il sostegno del Movimento e si potrà vedere quali anime emergeranno maggiormente: se avranno la meglio i più radicali decisi a cacciare Macky Sall, o se prevarranno i moderati, pronti a dialogare e tollerare il presidente fino alla fine del mandato. La piazza è sicuramente più radicale degli oppositori (anche condizionati dai marabutti). In serata Macky Sall ha preferito accusare l'opposizione di aver orchestrato i saccheggi e saccheggi avvenuti nei giorni scorsi, mettendo volontariamente davanti donne / bambini.\r\n Invece di ammettere che c'è un problema con la sua governance / politica economica #FreeSenegal\r\n\r\nIntanto le manifestazioni proseguiranno secondo modalità ancora da definire...\r\n\r\nAscolta \"Le Sénégal dit à la France: Dégage!\" su Spreaker.","9 Marzo 2021","2021-03-09 10:37:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-300x170.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-300x170.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot.jpeg 735w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L’insurrezione di Dakar ha nel mirino Parigi",1615284221,[269,221,119,270,271,63,64,272],"http://radioblackout.org/tag/auchan/","http://radioblackout.org/tag/orange/","http://radioblackout.org/tag/petrolio/","http://radioblackout.org/tag/total/",[274,25,124,275,276,15,18,277],"auchan","Orange","petrolio","Total",{"post_content":279,"tags":283},{"matched_tokens":280,"snippet":281,"value":282},[181],"chiave per essere sostenuto dai \u003Cmark>senegal\u003C/mark>esi), che proviene da Casamanche, che","Crollo dell'economia, trappola Cfa non più tollerabile, blocco pandemico che ha cancellato ogni possibilità di sopravvivenza per la maggioranza di giovani istruiti che svolgono lavori giornalieri in un'economia informale. 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E infatti in coda si è affrontato pure un caso di colonialismo militare che prosegue indisturbato dal 1964 e che ora è stato stigmatizzato dal Tribunale dell'Onu all'Aja... va be', non smantelleranno le basi militari dell'arcipelago di Chagos, ma è già una soddisfazione il riconoscimento del sopruso, della cacciata dei civili per fare posto ai militari anglo-statunitensi... una speranza probabilmente fallace, perché in fondo ai francesi e agli inglesi, come dice Cornelia Toelgyes, stanno subentrando cinesi e milizie russe (del gruppo Wagner abbiamo parlato anche a proposito del Sudan, ma soprattutto nel caso degli stupri in Centrafrica, dove i russi sostengono Touadera, il presidente).\r\n\r\nAbbiamo cominciato con le ancora calde elezioni senegalesi improntate ad una apparente democrazia, laddove in realtà tutti gli oppositori avevano da interporre rilievi e alcuni erano stati pretestuosamente esclusi dalle elezioni... anche in Nigeria è stato riconfermato Buhari, nessun cambiamento da registrare, neanche negli scontri etnici (anche per colpa del cambiamento climatico) o sul fronte caldo di Boko Haram, che era stato uno dei motivi del primo mandato di Buhari. Dal presunto spirito elettorale, con presidenti apparentemente democratici allo scivolamento nella dittatura il passo è breve, soprattutto quando si tenta di iterare i mandati a vita, come nel caso di Al Bashir in Sudan, dal 1989 al potere (e quando abbiamo sentito Cornelia venerdì 1° marzo non aveva ancora lasciato il vertice del partito di governo... ma le proteste non accennano a diminuire); ora – nonostante legislazioni d'emergenza protratte per un anno, stato di polizia, tribunali speciali – la popolazione è in piazza da più di due mesi e non intende ritirarsi dalle barricate contro la pretesa di un nuovo mandato, benché siano attivi contro di loro i famigerati Janjaweed, le milizie a cavallo.\r\n\r\nFacile passare al neocolonialismo russo sul Centrafrica, incentrato su militari e giacimenti, ricordando come il trattato di pace relativo al Centrafrica si sia firmato proprio a Khartum: si sente quanto Cornelia abbia a cuore questa ingerenza russa e ricorda come tre giornalisti russi siano stati uccisi proprio in connessione con i fatti centrafricani, dove si assiste allo scontro tra Putin e Macron.\r\n\r\nA unire il discorso dei migranti dal Corno d'Africa, la Libia e il Ciad c'è proprio la tragedia dei migranti. Ma gustate la voce appassionata di Cornelia, fino alla buona notizia finale relativa alle Chagos.\r\n\r\nMoti in Sudan, elezioni isenegalesi e nigeriane, le basi nelle Chagos","3 Marzo 2019","2019-03-03 21:22:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"209\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-300x209.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-300x209.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-768x536.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-1024x714.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","In Africa centrale tra repressione, dubbie elezioni e vecchio e nuovo colonialismo",1551648138,[325,326,327,328,329,330,331,332,63,333],"http://radioblackout.org/tag/basi-militari/","http://radioblackout.org/tag/boko-haram/","http://radioblackout.org/tag/centrafrica/","http://radioblackout.org/tag/chagos/","http://radioblackout.org/tag/ciad/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo-e-neocolonialismo/","http://radioblackout.org/tag/nigeria/","http://radioblackout.org/tag/sahel/","http://radioblackout.org/tag/sudan/",[335,336,337,338,339,340,341,342,15,343],"basi militari","Boko Haram","Centrafrica","Chagos","Ciad","colonialismo e neocolonialismo","nigeria","sahel","Sudan",{"post_content":345,"tags":349},{"matched_tokens":346,"snippet":347,"value":348},[181],"con le ancora calde elezioni \u003Cmark>senegal\u003C/mark>esi improntate ad una apparente democrazia,","Durante queste amabili conversazioni con Cornelia si finisce sempre con inanellare serie di informazioni e passione per le genti africane; ci si accorge solo alla fine di un argomento che si è preso spunto da un evento per poi giungere a comprendere come si è arrivati a insurrezioni di etnie, cittadini, zone intere contro un potere corrotto dall'Occidente. 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Dal Senegal, squassato dalle rivolte contro il presidente, fino al Niger e al Mali, per esplorare i movimenti anticoloniali che da qualche anno soffiano nei paesi saheliani.\r\n\r\nNon è stata una legislatura facile per Macky Sall: da anni le proteste contro il suo governo infiammano il Senegal, chiedendo a gran voce un cambiamento significativo nelle politiche nazionali e nei rapporti con la Francia. Le elezioni previste per la fine di febbraio sono state inaspettate rinviate dal presidente, con conseguente scoppio di rivolte nelle strade e barricate nella capitale e nel sud del paese.\r\n\r\nCon Edoardo Baldaro, ricercatore di relazione internazionale, parleremo della nuova Alliance des États du Sahel composta da Niger, Burkina Faso, Mali e la loro uscita dalla CEDEAO. Le recenti politiche anticoloniali intraprese da questi paesi sono una svolta epocale nei rapporti con la Francia oppure sono stratagemmi per coprire derive nazionaliste?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/black-insahel-e-senegal.mp3\"][/audio]","15 Febbraio 2024","2024-02-15 23:20:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/dakar-200x110.jpg","Proteste in Senegal e anticolonialismo nel Paesi del Sahel","podcast",1708039206,[451,452,453,63],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/anticolonialismo/","http://radioblackout.org/tag/niger/",[455,456,457,15],"Africa","anticolonialismo","niger",{"post_content":459,"post_title":463,"tags":466},{"matched_tokens":460,"snippet":461,"value":462},[15],"sta accadendo in Sahel. 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Marco Sassoon ci racconta l'incontro a Dakar con singoli e comunità informali di rimpatriati forzati e dello stigma che perseguita le esperienze di migrazione fallita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/cong.110tt22.mp3\"][/audio]\r\n\r\ndownload: cong.110tt22","12 Ottobre 2022","2022-10-12 00:15:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/WhatsApp-Image-2022-10-07-at-15.45.53-200x110.jpeg","BARçA OU BARZAKH del 11/10/2022",1665533744,[221,500,501,502,503,63],"http://radioblackout.org/tag/migrazione/","http://radioblackout.org/tag/necropolitiche/","http://radioblackout.org/tag/politiche-migratorie/","http://radioblackout.org/tag/rimpatrio/",[25,505,506,507,508,15],"migrazione","necropolitiche","politiche migratorie","rimpatrio",{"tags":510},[511,513,515,517,519,521],{"matched_tokens":512,"snippet":25,"value":25},[],{"matched_tokens":514,"snippet":505,"value":505},[],{"matched_tokens":516,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":518,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":520,"snippet":508,"value":508},[],{"matched_tokens":522,"snippet":81,"value":81},[15],[524],{"field":36,"indices":525,"matched_tokens":526,"snippets":528,"values":529},[305],[527],[15],[81],[81],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":48,"score":380,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":48},{"document":532,"highlight":561,"highlights":587,"text_match":97,"text_match_info":596},{"comment_count":48,"id":533,"is_sticky":48,"permalink":534,"podcastfilter":535,"post_author":536,"post_content":537,"post_date":538,"post_excerpt":110,"post_id":533,"post_modified":539,"post_thumbnail":540,"post_title":541,"post_type":448,"sort_by_date":542,"tag_links":543,"tags":553},"46561","http://radioblackout.org/podcast/sulla-sommossa-nel-quartiere-lavapies-una-corrispondenza-da-madrid/",[],"cattivipensieri","Con una corrispondenza da Madrid, torniamo sui fatti accaduti nel quartiere Lavapiés, dove giovedì scorso, 15 marzo, a causa delle quotidiane retate poliziesche contro i venditori ambulanti, è morto Mame Mbaye Ndiaye, un lavoratore ambulante senegalese di 35 anni, militante del Sindicato Manteros. In seguito a questa morte, per ore nel quartiere centrale della capitale spagnola, da tempo al centro di politiche di riqualificazione, scontri con le forze dell'ordine, barricate, attacchi a banche e agenzie immobiliari.\r\n\r\nAnche nei giorni seguenti sono continuate le mobilitazioni della comunità senegalese e dei solidali, con la cacciata del console senegalese intervenuto a placare gli animi ed una grossa manifestazione nella giornata di sabato 17 marzo.\r\n\r\nRicostruiamo la vicenda e il contesto con alcuni compagni da Madrid.\r\n\r\nAscolta l'intervista\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/lavapies-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Marzo 2018","2018-10-17 22:06:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/lavapies2-200x110.jpg","Sulla sommossa nel quartiere Lavapiés - Una corrispondenza da Madrid",1521555869,[544,545,546,547,548,549,550,551,63,552],"http://radioblackout.org/tag/ambulanti/","http://radioblackout.org/tag/capitalismo/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/disoccupazione/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/madrid/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/spagna/",[554,555,556,557,558,559,20,426,15,560],"ambulanti","capitalismo","crisi","disoccupazione","lavoro","madrid","Spagna",{"post_content":562,"tags":566},{"matched_tokens":563,"snippet":564,"value":565},[181],"Mbaye Ndiaye, un lavoratore ambulante \u003Cmark>senegal\u003C/mark>ese di 35 anni, militante del","Con una corrispondenza da Madrid, torniamo sui fatti accaduti nel quartiere Lavapiés, dove giovedì scorso, 15 marzo, a causa delle quotidiane retate poliziesche contro i venditori ambulanti, è morto Mame Mbaye Ndiaye, un lavoratore ambulante \u003Cmark>senegal\u003C/mark>ese di 35 anni, militante del Sindicato Manteros. 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