","Taranto blocco al porto contro Eni complice del genocidio.","post",1759249766,[48,49,50,51,52,53],"https://radioblackout.org/tag/blocco/","https://radioblackout.org/tag/eni/","https://radioblackout.org/tag/porto/","https://radioblackout.org/tag/seasalvia/","https://radioblackout.org/tag/taranto/","https://radioblackout.org/tag/tarantoper-la-palestina/",[16,12,14,20,18,22],{"post_content":56,"tags":62},{"matched_tokens":57,"snippet":60,"value":61},[58,59,58],"la","Palestina","26, le realtà solidali con \u003Cmark>la\u003C/mark> \u003Cmark>Palestina\u003C/mark> hanno constatato che \u003Cmark>la\u003C/mark> nave","\u003Cmark>La\u003C/mark> mobilitazione contro il genocidio sionista ha bloccato il porto di Taranto dove era approdata al molo gestito dall'Eni \u003Cmark>la\u003C/mark> nave Sea Salvia ,per caricare il greggio destinato all'esercito israeliano. \n\n\n\n Di fronte alla mobilitazione dei tarantini l'Eni ha comunicato che \u003Cmark>la\u003C/mark> nave non sarebbe stata rifornita e che \u003Cmark>la\u003C/mark> destinazione sarebbe stata Port Said in Egitto .Una squallida operazione di greenwashing perchè il 26 sera l'Eni ha autorizzato l'attracco .\n\n\n\n\n\n\n\n\u003Cmark>La\u003C/mark> sera del 26, le realtà solidali con \u003Cmark>la\u003C/mark> \u003Cmark>Palestina\u003C/mark> hanno constatato che \u003Cmark>la\u003C/mark> nave stava effettivamente attraccando al porto di Taranto con il consenso di Eni, mascherando \u003Cmark>la\u003C/mark> destinazione prevista in Israele. L’operazione ha reso evidente \u003Cmark>la\u003C/mark> complicità tra istituzioni, Eni e autorità portuale, che hanno agito per permettere l’attracco e nascondere quanto stava avvenendo alle comunità in lotta\n\n\n\n\n\n\n\n I manifestanti , sollecitati dal movimento dello sciopero generale del 22 settembre, dai continui blocchi dei porti in tutta Italia, e dalla mobilitazione costante che avevano preparato in questi mesi – e che li ha visti nella giornata del 27 a Grottaglie a manifestare davanti alla sede della Leonardo si sono diretti al porto. Insieme al coordinamento delle organizzazioni della diaspora palestinese , dei sindacati di base, sono accorsi al molo dell'Eni . Il blocco del greggio aveva un forte valore simbolico: il petrolio è simbolo del genocidio e della complicità italiana, che continua a rifornire Israele di armi e carburante mentre propone il riconoscimento di uno stato palestinese ormai a brandelli; e il petrolio è simbolo della zona di sacrificio, perché è in nome di un sistema fossile e produttivo cui Taranto è stata sacrificata.\n\n\n\nNonostante \u003Cmark>la\u003C/mark> mobilitazione il blocco è riuscito solo a ritardare le operazioni di rifornimento ,ma ha messo di fronte alle proprie responsabilità l'Eni e gli amministratori locali che hanno tentato di fare i pompieri della situazione senza successo .\n\n\n\nPur avendo solo rallentato il carico, l' azione diretta ha dimostrato che è possibile rompere l’assedio anche a Taranto, dimostrando che occupare per liberare è possibile quando una comunità sente nel profondo l’ingiustizia e rifiuta di esserne spettatrice.\n\n\n\nNe parliamo con un compagno di Taranto per \u003Cmark>la\u003C/mark> \u003Cmark>Palestina\u003C/mark>.",[63,65,67,69,71,73],{"matched_tokens":64,"snippet":16},[],{"matched_tokens":66,"snippet":12},[],{"matched_tokens":68,"snippet":14},[],{"matched_tokens":70,"snippet":20},[],{"matched_tokens":72,"snippet":18},[],{"matched_tokens":74,"snippet":78},[75,76,77],"TARANTOPER","LA","PALESTINA","\u003Cmark>TARANTOPER\u003C/mark> \u003Cmark>LA\u003C/mark> \u003Cmark>PALESTINA\u003C/mark>",[80,86],{"field":23,"indices":81,"matched_tokens":83,"snippets":85},[82],5,[84],[75,76,77],[78],{"field":87,"matched_tokens":88,"snippet":60,"value":61},"post_content",[58,59,58],1736172819517538300,{"best_field_score":91,"best_field_weight":92,"fields_matched":93,"num_tokens_dropped":34,"score":94,"tokens_matched":95,"typo_prefix_score":34},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6659,{"collection_name":45,"first_q":22,"per_page":26,"q":22},{"facet_counts":99,"found":93,"hits":113,"out_of":177,"page":11,"request_params":178,"search_cutoff":24,"search_time_ms":179},[100,108],{"counts":101,"field_name":106,"sampled":24,"stats":107},[102,104],{"count":11,"highlighted":103,"value":103},"frittura mista",{"count":11,"highlighted":105,"value":105},"la perla di labuan","podcastfilter",{"total_values":93},{"counts":109,"field_name":23,"sampled":24,"stats":112},[110],{"count":11,"highlighted":111,"value":111},"frittura mista radio fabbrica",{"total_values":11},[114,145],{"document":115,"highlight":130,"highlights":136,"text_match":139,"text_match_info":140},{"comment_count":34,"id":116,"is_sticky":34,"permalink":117,"podcastfilter":118,"post_author":119,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":40,"post_id":116,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_title":124,"post_type":125,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":129},"97761","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-29-04-2025/",[103],"fritturamista","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. Meg ci ha spiegato come attraverso le assemblee aperte a tutt* nelle università si è organizzata la costruzione politica dello spezzone di quest'anno\": \"lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra\"\r\nAPPUNTAMENTO PER TUTT* ALLE 9.00 IN PIAZZA VITTORIO\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Studentessa-presenta-spezzone-sociale-1-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Salvatore, compagno di Taranto storico e coordinatore provinciale COBAS che ci ha spiegato come quest'anno in Puglia si terranno in piedi sia il primo maggio a Bari unitario regionale che quello a Taranto. Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa riappropriazione del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Maggio 2025","2025-05-13 23:17:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/spezzone-social-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 29/04/2025","podcast",1747178222,[128],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[111],{"post_content":131},{"matched_tokens":132,"snippet":134,"value":135},[133,58,59],"per","di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> \u003Cmark>Palestina\u003C/mark> ,contro le guerre ed il","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. 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Il libro \"La brigata - Una storia di guerra, di vendetta e di redenzione\" di Howard Blum del 2001 racconta la storia di Israel Carmi, Johanan Peltz e Arie Pinchuk. Il 20 settembre 1944 Winston Churchill autorizza la costituzione di una brigata interamente formata da ebrei soprattutto della Palestina, all'epoca sotto mandato britannico. Per Carmi, Peltz, Pinchuk e molti altri è l'occasione per combattere i nazisti che stanno sterminando gli ebrei. Dopo un periodo d'addestramento presso Alessandria d'Egitto, la brigata sbarca a Taranto e partecipa alla campagna d'Italia. \"Da dove venite, ragazzi?\" - \"Siamo soldati ebrei.\" - Le ragazze risero \"Non ci sono più ebrei in Europa. Lo sanno tutti.\" Gli uomini della brigata capiscono che tutto non può finire con il suicidio di Hitler e la resa incondizionata della Wehrmacht. Hanno accesso agli archivi, hanno le armi e organizzano l'operazione Kanem (vendetta) clandestina e spietata. \"Senza una parola estrassero le pistole e le puntarono contro il colonnello attonito 'Siamo ebrei' poi spararono mirando in mezzo agli occhi.\" La scena si ripete molte volte. Di notte le huliyot (squadre di vendetta) in abiti civili o con divise inglesi colpiscono i loro obiettivi in tutta Europa. Quando necessario si infiltrano tra i Kameraden, con gli uomini d'aspetto \"ariano\" che parlano tedesco e hanno studiato a memoria distintivi e mostrine tedesche e persino i canti nazisti. Peltz e Carmi hanno anche occasione di visitare quello che resta del lager di Mauthausen. \"Il locale delle docce era pulito come la sala operatoria di un ospedale, con il suo grappolo di bulbi d'acciaio bucherellati che avevano sparso gas Zyklon invece di acqua.\" Molti anni dopo Carmi, Peltz e Pinchuk raccontano la loro storia al giornalista Howard Blum che consulta anche centinaia di documenti negli archivi americani, britannici e israeliani. Buon ascolto.\r\n\r\nHoward Blum \"La brigata - Una storia di guerra, di vendetta e di redenzione\" Net 2001;\r\n\r\nTom Segev \"Il settimo milione - Come l'olocausto ha segnato la storia di Israele\" Mondadori, Milano 2001.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019.05.10-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","5 Giugno 2019","2019-08-04 19:16:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/BRIGATA2-200x110.jpg","MISSIONI DI VENDETTA - LA PERLA DI LABUAN 10/5/2019",1559754529,[],[],{"post_content":160,"post_title":164},{"matched_tokens":161,"snippet":162,"value":163},[58,18],"periodo d'addestramento presso Alessandria d'Egitto, \u003Cmark>la\u003C/mark> brigata sbarca a \u003Cmark>Taranto\u003C/mark> e partecipa alla campagna d'Italia.","\"In nome del popolo ebraico ti condanniamo a morte\" sono le ultime parole che si sentono dire molti criminali nazisti quando, finita \u003Cmark>la\u003C/mark> guerra, si ritenevano al sicuro con nome falso e protezioni altolocate. 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