","L’Africa tra aree colonizzate e conflitti locali, G5 diplomatici e diplomazia vaccinale","post",1613751736,[60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75],"http://radioblackout.org/tag/barkhane/","http://radioblackout.org/tag/biden-in-africa/","http://radioblackout.org/tag/centrafrica/","http://radioblackout.org/tag/ciad/","http://radioblackout.org/tag/covid-in-africa/","http://radioblackout.org/tag/eritrea/","http://radioblackout.org/tag/etiopia/","http://radioblackout.org/tag/magufuli/","http://radioblackout.org/tag/museveni/","http://radioblackout.org/tag/niger/","http://radioblackout.org/tag/sahel/","http://radioblackout.org/tag/somalia/","http://radioblackout.org/tag/sudan/","http://radioblackout.org/tag/takuba/","http://radioblackout.org/tag/tanzania/","http://radioblackout.org/tag/uganda/",[77,78,79,80,31,23,81,29,27,82,15,21,83,19,25,17],"Barkhane","Biden in Africa","Centrafrica","Ciad","etiopia","niger","Sudan",{"tags":85},[86,88,90,92,94,96,98,100,102,104,106,108,110,112,115,117],{"matched_tokens":87,"snippet":77},[],{"matched_tokens":89,"snippet":78},[],{"matched_tokens":91,"snippet":79},[],{"matched_tokens":93,"snippet":80},[],{"matched_tokens":95,"snippet":31},[],{"matched_tokens":97,"snippet":23},[],{"matched_tokens":99,"snippet":81},[],{"matched_tokens":101,"snippet":29},[],{"matched_tokens":103,"snippet":27},[],{"matched_tokens":105,"snippet":82},[],{"matched_tokens":107,"snippet":15},[],{"matched_tokens":109,"snippet":21},[],{"matched_tokens":111,"snippet":83},[],{"matched_tokens":113,"snippet":114},[19],"\u003Cmark>Takuba\u003C/mark>",{"matched_tokens":116,"snippet":25},[],{"matched_tokens":118,"snippet":17},[],[120],{"field":34,"indices":121,"matched_tokens":123,"snippets":125},[122],13,[124],[19],[114],578730123365712000,{"best_field_score":128,"best_field_weight":122,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":129,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008","578730123365711977",{"document":131,"highlight":150,"highlights":156,"text_match":160,"text_match_info":161},{"cat_link":132,"category":133,"comment_count":46,"id":134,"is_sticky":46,"permalink":135,"post_author":49,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":52,"post_id":134,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_thumbnail_html":140,"post_title":141,"post_type":57,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":147},[43],[45],"62440","http://radioblackout.org/2020/07/missioni-di-guerra-e-buoni-affari/","Le avventure in armi della banda Conte, dopo il rifinanziamento degli interventi militari.\r\nL’Italia è il secondo paese al mondo per numero di missioni all’estero. Sul campo ci sono 1200 unità in più del 2018.\r\nIl dato saliente per il 2020 è costituito dall’avvio di 5 nuove missioni mentre per i mancati rinnovi ci si ferma a 2: più precisamente, la “Temporary International Presence in Hebron” (TIPH2) in Cisgiordania e il dispositivo “NATO Support to Turkey – Active Fence” a difesa dei confini sud-orientali dell’Alleanza, cioè la batteria SAMP-T schierata in Turchia.\r\n\r\nNe risulta che, sommando quanto previsto per le vecchie e per le nuove si raggiungono le 41 missioni con un impegno complessivo di 8.613 militari come consistenza massima e 6.494 come consistenza media contro i 7.358 e 6.290 militari del 2019.\r\n\r\nLe 5 nuove missioni sono la “European Union Advisory Mission” o EUAM Iraq (con appena 2 militari e 0,3 milioni di euro di spesa) e l’iniziativa NATO “Implementation of the Enhancement of the Framework for the South” (con 6 militari e 0,4 milioni in termini di fabbisogno).\r\nDi ben altro “spessore” invece le altre.\r\n\r\nLa prima è la “European Union Military Operation in the Mediterranean – EUNAVFOR MED Irini”, cioè la forza navale UE subentrata a “EUNAVFOR MED Sophia”.\r\n\r\nQui l’Italia mette a disposizione un mezzo navale, 3 aeromobili e 517 militari per una spesa di 21,3 milioni.\r\n\r\nLa seconda missione è nel Sahel, dove verrà inviato un contingente da schierare nell’ambito della Task Force “Takuba”; una forza multinazionale a guida Francese, composta da Forze Speciali e il cui compito principale sarà quello di fornire attività di consulenza, assistenza, addestramento e “mentorship” a supporto delle Forze Armate e delle Forze Speciali locali. Tale Task Force si inserisce nell’ambito della “Coalizione per il Sahel” che a sua volta comprende l’”Opération Barkhane” e la “Force conjointe du G5 Sahel” (FC-G5S).\r\nPer questa missione, l’Italia mette a disposizione 200 militari, 20 mezzi terrestri e 8 aeromobili per un costo di 15,6 milioni; con lo schieramento previsto a partire da questa estate e raggiungimento della capacità operativa di Task Force nella primavera prossima.\r\n\r\nLa novità più importante è l’invio di un dispositivo aeronavale nel Golfo di Guinea, destinato ad attività di presenza, sorveglianza, e sicurezza. 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La seconda il trattato di cooperazione con la Francia, che ha importanti conseguenze sul piano geopolitico e militare.\r\nCi ha aiutato a capirne di più Daniele Ratti\r\n\r\nL’Italia va alla guerra. In Mali\r\nLa situazione in Mali è sempre più tesa, dopo l’annuncio del rinvio delle elezioni e la decisione di assoldare i mercenari della “Wagner” compagnia russa molto vicina a Vladimir Putin. La Francia ha deciso un parziale ritiro delle proprie truppe che passeranno nei prossimi due anni da 5.000 a 3.000, ed il loro posto sarà assunto dai militari degli stati europei che hanno aderito alla missione Takuba (spada in tuareg). Mentre la Danimarca ha già annunciato il proprio ritiro ed altre nazioni potrebbero seguirla, l’Italia ha appena completato il dispiegamento del proprio contingente. Nella grande base di Manaka (regione di Gao, nel nord-est) sono stati schierati 200 militari delle forze speciali, due elicotteri da trasporto Boeing CH-47 “Chinook” e due elicotteri d’attacco AW-129 “Mangusta” di Agusta-Leonardo.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo \r\n\r\nTorino. Il piano periferie della giunta Lo Russo: più polizia, più sgomberi e un pizzico di restyling. \r\nNel mirino ovviamente c’è ancora Barriera di Milano e, in particolare il triangolo di giardino all’angolo tra via Sesia e corso Palermo.\r\n\r\nAusterity e Covid 19\r\nParlare di crisi pandemica è diventato “normale”, in realtà la pandemia ha solo accelerato processi già in atto. 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ucraino con Yuri Colombo che affronta i temi dei venti di guerra e della loro fondatezza ,gli aspetti della formazione dello stato ucraino ,gli interessi divergenti fra gli europei e americani rispetto alle relazioni con l'Ucraina e la Russia ,il ruolo delle formazioni revansciste ucraine , i riflessi della crisi a Mosca e la reale portata delle minacce interventiste.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/yuri-colombo-ucraina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nParliamo della situazione nel Sahel in particolare della sequela di colpi di stato susseguitesi in breve tempo,l'ultimo in Burkina Faso con Edoardo Baldaro ricercatore ed esperto dell'area saheliana con il quale approfondiamo la natura di questi rivolgimenti ,la perdita di legittimità degli stati di fronte alla crisi securitaria dovuta all'insorgenza jihadista ,il malcontento della popolazione ,il ruolo dell'intervento militare francese ,la crescente presenza di altri attori 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\r\n\r\nParliamo della situazione nel Sahel in particolare della sequela di colpi di stato susseguitesi in breve tempo,l'ultimo in Burkina Faso con Edoardo Baldaro ricercatore ed esperto dell'area saheliana con il quale approfondiamo la natura di questi rivolgimenti ,la perdita di legittimità degli stati di fronte alla crisi securitaria dovuta all'insorgenza jihadista ,il malcontento della popolazione ,il ruolo dell'intervento militare francese ,la crescente presenza di altri attori internazionali nello sfruttamento delle risorse,la retorica anti imperialista agitata dai militari golpisti ,il ruolo degli eserciti europei e del contingente italiano nell'operazione \u003Cmark>Takuba\u003C/mark>.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/edoardo-sahel.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Sabrina Moles di \"China files\" facciamo il punto sulla situazione cinese con uno sguardo ai dati economici ,la crisi del comparto immobiliare ,i 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Marocco per la costruzionr e l'impiego di droni kamikaze conseguenza degli accordi di Abramo firmati con Trump che prevedono il riconoscimento reciproco tra i due paesi ,la questione delle tensioni fra Francia e Algeria ,occasione per il Marocco per il sostegno ai propri progetti di espansionismo militare sostenuti anche dalla Turchia .\r\n\r\nApprofondiamo le dinamiche dell'area del Sahel con la polemica tra Francia e Mali sul sostegno all'operazione Barkhane e il ricorso ai mercenari russi della Wagner ,con il coinvolgimento delle truppe di altri stati europei fra cui l'Italia nella nuova missione \"takuba\" .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la questione di Taiwan e le rinnovate tensioni con la Cina con Sabrina Moles di china files ,le incursioni cinesi come strumento per distrarre dalle problematiche interne dopo lo scoppio del caso Evergrande ,la presenza militare occidentale nell'area e le politiche dei dazi degli americani che non cambiano la loro strategia .\r\n\r\nL 'attenzione alla produzione dei semiconduttori di cui Taiwan detiene il monopolio ,elemento strategico in questa fase di transizione economica e il sostegno formale all'isola da parte USA.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alice Pistolesi di \"Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo \" analizziamo l'aumento dei prezzi delle materie prime , gas , petrolio ma anche la bauxite in Guinea,con aumento esponenziale di questo componente fondamentale dell'alluminio dopo il colpo di stato. Risorse estratte spesso con lo sfruttamento della manodopera infantile in condizioni disumane e senza alcun ritorno a favore delle popolazioni locali.\r\n\r\nIl taglio della distribuzione del sistema energetico cinese ,l'aumento dei noli portuali ,la crisi del sistema di approvvigionamento globale delle merci ,i colli di bottiglia globali nel trasporto dei container stanno provocando l'aumento dei costi delle materie prime e generando la corsa dell'inflazione .\r\n\r\n\r\n\r\n ","10 Ottobre 2021","2021-10-10 15:11:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/blade-1-1-200x110.jpg","Bastioni di Orione 07/10/2021",1633878415,[245,246],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/","http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[183,181],{"post_content":249},{"matched_tokens":250,"snippet":252,"value":253},[251],"takuba","cui l'Italia nella nuova missione \"\u003Cmark>takuba\u003C/mark>\" .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la questione","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/bastioni-07102021.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNuova puntata di Bastioni di Bastioni di Orione ,trasmissione del giovedi in onda dalle 20 alle 21 dedicata alle questioni internazionali.\r\n\r\nOggi parliamo con Antonio Mazzeo dell'accordo tra Israele e Marocco per la costruzionr e l'impiego di droni kamikaze conseguenza degli accordi di Abramo firmati con Trump che prevedono il riconoscimento reciproco tra i due paesi ,la questione delle tensioni fra Francia e Algeria ,occasione per il Marocco per il sostegno ai propri progetti di espansionismo militare sostenuti anche dalla Turchia .\r\n\r\nApprofondiamo le dinamiche dell'area del Sahel con la polemica tra Francia e Mali sul sostegno all'operazione Barkhane e il ricorso ai mercenari russi della Wagner ,con il coinvolgimento delle truppe di altri stati europei fra cui l'Italia nella nuova missione \"\u003Cmark>takuba\u003C/mark>\" .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la questione di Taiwan e le rinnovate tensioni con la Cina con Sabrina Moles di china files ,le incursioni cinesi come strumento per distrarre dalle problematiche interne dopo lo scoppio del caso Evergrande ,la presenza militare occidentale nell'area e le politiche dei dazi degli americani che non cambiano la loro strategia .\r\n\r\nL 'attenzione alla produzione dei semiconduttori di cui Taiwan detiene il monopolio ,elemento strategico in questa fase di transizione economica e il sostegno formale all'isola da parte USA.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alice Pistolesi di \"Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo \" analizziamo l'aumento dei prezzi delle materie prime , gas , petrolio ma anche la bauxite in Guinea,con aumento esponenziale di questo componente fondamentale dell'alluminio dopo il colpo di stato. 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