","Fronte del lavoro. L'affondo di Fornero, Monti e la Tobin Tax","post",1331805423,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/ammortizzatori/","http://radioblackout.org/tag/articolo-18/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/tobin-tax/",[21,19,15,17],{"post_content":53,"post_title":59,"tags":63},{"matched_tokens":54,"snippet":57,"value":58},[55,56],"Tobin","tax","e Merkel, le chiacchiere sulla \u003Cmark>Tobin\u003C/mark> \u003Cmark>tax\u003C/mark>, il sanguinoso “salvataggio della Grecia.\r","Mercoledì 14 marzo. Incontro tra il ministro del welfare Fornero e CGIL, CISL; UIL e UGL su ammortizzatori sociali e articolo 18.\r\nIl giorno precedente Fornero - a margine di un convegno alla Farnesina - aveva dichiarato che, senza l'accordo preventivo dei sindacati, non era disponibile a mettere sul tavolo una \"paccata di miliardi\" per gli ammortizzatori sociali. Una sorta di ultimatum ai sindacati.\r\nIl 14 marzo invece Fornero garantisce che i soldi per gli ammortizzatori ci sono e che non verranno prelevati dalla previdenza.\r\nNei fatti l'intera trattativa verte su un sussidio da fame (tolto a pensioni, cassa integrazione e mobilità) e su licenziamenti più facili, giustificati per motivi \"economici\" e \"disciplinari\".\r\nNiente \"paccata di miliardi\", solo tanto fumo per non far vedere che l'arrosto se l'è già mangiato qualcun altro. Mettere l'accento solo sull'articolo 18 rischia di nascondere la decisiva partita sugli ammortizzatori sociali.\r\nSe il compromesso su questo tema fosse dignitoso - anche se al ribasso - Camusso potrebbe alzarsi dal tavolo delle trattative indossando la sua brava foglia di fico.\r\nLa “flessibilità in uscita”, l’equivalente in neolingua della “libertà di licenziare”, non è la sola richiesta di Governo e Confindustria. Anche la “flessibilità in entrata” diventa elemento di trattativa, dove la maggiore liberalizzazione delle assunzioni viene mascherata con la riduzione delle tipologie contrattuali precarie. Di fatto siamo di fronte alla definitiva precarizzazione del lavoro in entrata: tutti uguali, tutti apprendisti. Magari a vita.\r\nLa riforma degli ammortizzatori sociali mira a dare altro nome a cassa integrazione e indennità di disoccupazione, ma i soldi per fare questa operazione saranno meno di quelli che servono con le norme attuali.\r\nI lavoratori, soprattutto su quelli di aziende che chiudono o che si ristrutturano, sopportano e sopporteranno sempre più il peso ed i costi della crisi, mentre si regalano soldi alle aziende e si prestano soldi alle banche con interessi risibili. 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Tobia Imperato è in sciopero della fame da ormai 10 giorni. Arrestato il 26 gennaio per aver partecipato alla resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena, dopo un paio di settimane di carcere, prima a Torino, poi, per punizione, a Cuneo, si trova ai domiciliari. Il giudice gli ha imposto di non comunicare con l’esterno in nessun modo: niente telefonate, niente visite, niente lettere, niente mail. Non gli hanno concesso di uscire per andare a lavorare e, solo dopo ripetute richieste, ha potuto vedere sua madre, sua sorella e la nipotina di cinque anni.\r\nImposizioni odiose che rendono i suoi domiciliari quasi peggiori del carcere, dove poteva scrivere e ricevere visite.\r\nSe decidesse di disobbedire, magari scrivendo una lettera, sarebbe considerato evaso e per lui si riaprirebbero le porte dalla prigione.\r\nChi lo costringe a scegliere tra il silenzio e il carcere sarà obbligato a sentire la risacca profonda della sua protesta.\r\nSolo dopo una settimana dall’inizio dello sciopero gli hanno concesso di vedere un medico. Tobia ha perso 9 chili, è un po’ affaticato, ma deciso a non mollare.\r\nAlcuni amici e compagni hanno promosso un’azione di sostegno alla sua lotta di libertà.\r\nDiamo voce a Tobia!\r\nL’invito a scrivergli per sostenerlo e offrirgli la nostra voce come megafono è stato accolto da molti.\r\nSono arrivate tantissime lettere, alle quali, siamo certi che appena potrà risponderà.\r\nI fili della lotta e della resistenza No Tav si allacciano con la vicenda di Tobia e con quella di tanti altri compagni e compagne, che sono stati arrestati, denunciati, cacciati con il foglio vi via.\r\nLa campagna “diamo voce a Tobia” continua.\r\nScrivete ad anarres@inventati.org e fate girare le vostre lettere.\r\n\r\nSulle sue condizioni di salute ascoltate il suo medico nell'intervista rilasciata a radio Blackout: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/2012-03-11-dottor-Dosio-su-Tobia.mp3|titles=2012 03 11 dottor Dosio su Tobia]\r\n\r\nScarica il file","12 Marzo 2012","Lunedì 12 marzo 2012. 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Un segno di solidarietà concreta, che è anche la misura della irrimediabile diversità del movimento No Tav, del suo saper fondere solidarietà e resistenza, autogestione e conflitto.\r\nNel pomeriggio, dopo un pranzo condiviso, canti e balli si scende al cancello della centrale a Chiomonte. Alcuni si avviano per il sentiero, altri restano al ponte e fanno battiture e slogan. I primi riescono ad arrivare al curvone che conduce alla Maddalena prima di essere intercettati dalle truppe in assetto antisommossa e tornare indietro. Per i secondi, dopo un avvio sonnacchioso, arrivano due blindati e un lince. 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Il giudice gli ha ulteriormente ridotto le misure restrittive: da venerdì ha l’obbligo di dimora a Torino con coprifuoco serale e notturno. Sabato mattina è passato al presidio contro la crisi in corso Vercelli, lunedì è tornato a lavorare.\r\nSono ancora in carcere sette No Tav: Juan, Maurizio, Marcelo, Niccolò, Luca, Giorgio, Alessio.\r\nSabato pomeriggio i compagni di Giorgio, rinchiuso in semi-isolamento a Saluzzo, hanno organizzato un presidio al carcere. Di fronte alle altre carceri i presidi solidali si erano svolti contemporaneamente l’11 febbraio.\r\n\r\nAbbiamo intervistato Tobia sul suo “27 giugno”, sulla giornata di resistenza allo sgombero della Maddalena, per la quale è stato arrestato il 26 gennaio.\r\n\r\nAscolta la sua testimonianza:\r\n\r\nScarica il file audio \r\n\r\nGiornata nei campi di Luca\r\nDomenica 25 marzo l’appuntamento è al Cels, la frazione di Exilles dove vive e lavora Luca Abbà, il contadino folgorato su un traliccio durante lo sgombero della baita Clarea.\r\nLuca, poco a poco, si sta riprendendo ma ci vorranno lunghi mesi e tante altre sofferenze per curare le gravissime ustioni che gli hanno inciso le carni.\r\nUn folto gruppo di No Tav armato di rastrelli e altri attrezzi da lavoro pulisce i castagneti di Luca e a fa altri lavori, che oggi lui non può fare. Un segno di solidarietà concreta, che è anche la misura della irrimediabile diversità del movimento No Tav, del suo saper fondere solidarietà e resistenza, autogestione e conflitto.\r\nNel pomeriggio, dopo un pranzo condiviso, canti e balli si scende al cancello della centrale a Chiomonte. Alcuni si avviano per il sentiero, altri restano al ponte e fanno battiture e slogan. I primi riescono ad arrivare al curvone che conduce alla Maddalena prima di essere intercettati dalle truppe in assetto antisommossa e tornare indietro. Per i secondi, dopo un avvio sonnacchioso, arrivano due blindati e un lince. Vengono salutati con slogan e nuove battiture.\r\n\r\nAscolta l’intervista di Danilo di Exilles sulla giornata:\r\n\r\nScarica il file audio\r\n\r\nVerso l’11 aprile\r\nIl 27 febbraio, il giorno dello sgombero della Baita Clarea e del gravissimo incidente a Luca, le truppe dello Stato hanno occupato un altro pezzo di terra, l’hanno cintato con reti, jersey, filo spinato. Dopo dieci mesi, senza preoccuparsi di fare le procedure per l’occupazione “temporanea” hanno fatto l’ultimo passo, la presa dei terreni, dove scavare per il tunnel geognostico.\r\nMercoledì 11 aprile vogliono che l’occupazione diventi legale. Quel giorno hanno convocato i proprietari per la procedura di occupazione “temporanea” dei terreni. Potranno entrare nel fortino solo uno alla volta, scortati dalla polizia: se qualcuno non si presenta procederanno comunque. L’importante è dare una patina di legalità all’imposizione violenta di una grande opera inutile. Da quel giorno le ditte potranno cominciare davvero i lavori.\r\nI No Tav non mancheranno certo all’appuntamento, i sindacati di base daranno copertura convocando sciopero sia nel privato che nel pubblico, per consentire a tutti, anche a chi lavora, di partecipare. L’appuntamento sarà al fortino, ma i No Tav hanno imparato la lezione: la macchina dell’occupazione militare può essere messa in panne, scegliendo di volta in volta dove e quando agire.\r\nUscire dal catino della Clarea, dalla trappola allestita dallo Stato, che vuole nascondere la militarizzazione del territorio e la resistenza dei No Tav, mette in difficoltà un avversario che usa armi da guerra e poi intesse elegie alla non violenza.\r\nLa lotta popolare ha trovato il proprio ritmo, con azioni cui possono partecipare tutti.\r\nIl movimento No Tav ha lanciato una settimana di lotta, facendo appello perché in ogni città ci siano iniziative l’11 aprile e i giorni successivi.\r\nDopo la caduta di Luca in ogni angolo d’Italia ci sono state manifestazioni, blocchi, presidi, occupazioni. Per il governo Monti non è stato un momento facile: le migliaia di uomini e donne in armi inviati in Val Susa servivano a poco, se ovunque si moltiplicavano le azioni di resistenza.\r\nLa lotta No Tav è divenuta un affare nazionale, perché l’opposizione al supertreno è lotta contro lo sperpero di denaro pubblico, spinta alla partecipazione diretta, rifiuto della delega in bianco, della logica della merce, del profitto ad ogni costo, della violenza di Stato come strumento di regolazione dei conflitti.\r\n","2018-10-17 23:00:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/2396413009_860e31c9f7_b-200x110.jpg","No Tav. 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Il giudice gli ha ulteriormente ridotto le misure restrittive: da venerdì ha l’obbligo di dimora a Torino con coprifuoco serale e notturno. Sabato mattina è passato al presidio contro la crisi in corso Vercelli, lunedì è tornato a lavorare.\r\nSono ancora in carcere sette No Tav: Juan, Maurizio, Marcelo, Niccolò, Luca, Giorgio, Alessio.\r\nSabato pomeriggio i compagni di Giorgio, rinchiuso in semi-isolamento a Saluzzo, hanno organizzato un presidio al carcere. Di fronte alle altre carceri i presidi solidali si erano svolti contemporaneamente l’11 febbraio.\r\n\r\nAbbiamo intervistato \u003Cmark>Tobia\u003C/mark> sul suo “27 giugno”, sulla giornata di resistenza allo sgombero della Maddalena, per la quale è stato arrestato il 26 gennaio.\r\n\r\nAscolta la sua testimonianza: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/2012-03-25-tobia-il-mio-27-giugno.mp3|titles=2012 03 25 \u003Cmark>tobia\u003C/mark> il mio 27 giugno]\r\n\r\nScarica il file audio \r\n\r\nGiornata nei campi di Luca\r\nDomenica 25 marzo l’appuntamento è al Cels, la frazione di Exilles dove vive e lavora Luca Abbà, il contadino folgorato su un traliccio durante lo sgombero della baita Clarea.\r\nLuca, poco a poco, si sta riprendendo ma ci vorranno lunghi mesi e tante altre sofferenze per curare le gravissime ustioni che gli hanno inciso le carni.\r\nUn folto gruppo di No Tav armato di rastrelli e altri attrezzi da lavoro pulisce i castagneti di Luca e a fa altri lavori, che oggi lui non può fare. Un segno di solidarietà concreta, che è anche la misura della irrimediabile diversità del movimento No Tav, del suo saper fondere solidarietà e resistenza, autogestione e conflitto.\r\nNel pomeriggio, dopo un pranzo condiviso, canti e balli si scende al cancello della centrale a Chiomonte. Alcuni si avviano per il sentiero, altri restano al ponte e fanno battiture e slogan. I primi riescono ad arrivare al curvone che conduce alla Maddalena prima di essere intercettati dalle truppe in assetto antisommossa e tornare indietro. Per i secondi, dopo un avvio sonnacchioso, arrivano due blindati e un lince. 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Lo spettro del folle pericoloso aleggia sullo stato sicuritario, mentre tante persone, muoiono di psichiatria gestita sempre più in maniera poliziesca. Il DDL Zaffini, con la scusa di riorganizzare i servizi legati alla salute mentale, vuole potenziare le misure repressive e di controllo nei confronti delle persone psichiatrizzate, fuori e dentro le carceri. Nel testo del decreto si parla di diagnosi precoci e soluzioni tempestive per ridurre \"il divario esistente tra le persone affette da disturbo mentale e le persone sane\", in caso di approvazione sono previsti l'aumento dei posti nelle REMS, il prolungamento della durata del TSO fino a 15 giorni e la creazioni di reparti psichiatrici all'intenro delle carceri (di fatto per rendere legale la pratica dei TSO in carcere,attualmente praticata illegalmente in più di 100 casi l'anno). Il DDL Zaffini formalizzerebbe un ritorno all'istituzionalizzazione all'interno di strutture e un uso ancora maggiore della contenzione e delle forze dell'ordine.\r\n\r\nSono questi solo alcuni dei tasselli che certificano il sodalizio tra psichiatria, apparato sicuritario e detenzione. Oltre e contro tutto ciò nasce la Assemblea Cura Comunitaria Torino, ospite di questa puntata\r\n\r\nA seguire, presentiamo l'opuscolo \"IL RUOLO DELLA PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA\" - Autoproduzione Robin Book - Luglio 2024, per leggere criticamente la psichiatria come pilastro del sionismo, smantellare la visione strutturale occidentale della salute mentale e de-patologizzare la Resistenza. Ne parliamo con il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/zaffini.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDownload","18 Marzo 2025","2025-04-20 11:05:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/71GIsfAWLaL._SY445_-e1742319399475-200x110.jpg","The empire strikes back 18/03/2025",1742322823,[309,310,311,312,313],"http://radioblackout.org/tag/cura-comunitaria/","http://radioblackout.org/tag/ddl-zaffini/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/psichiatria/","http://radioblackout.org/tag/sionismo/",[315,316,136,317,318],"cura comunitaria","ddl Zaffini","psichiatria","sionismo",{"post_content":320},{"matched_tokens":321,"snippet":322,"value":323},[235],"PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA\" - Autoproduzione \u003Cmark>Robin\u003C/mark> Book - Luglio 2024, per leggere","In questa puntata riflettiamo sulla riforma della psichiatria contenuta nel ddl Zaffini e di come il Male ritorni come grande discorso sulla follia. 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Robin Stewart - earthwork\r\nThe Bug - inhuman (let machines do the talking)\r\nV.I.V.E.K. - garrison\r\nJackson - genie\r\nFrost - casper (feat. 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In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. 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The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. 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For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, \u003Cmark>Robin\u003C/mark> Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.",[536],{"field":84,"matched_tokens":537,"snippet":533,"value":534},[235],{"best_field_score":198,"best_field_weight":294,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":328,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":91},6637,{"collection_name":160,"first_q":17,"per_page":94,"q":17},10,["Reactive",543],{},["Set"],["ShallowReactive",546],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fHIFdXok8ptGCi8V9CdUD9GbZrohWaqo9TqsLhKQm_7E":-1},true,"/search?query=Tobin+tax"]