","Lampedusa: l'accoglienza ai tempi di Triton","post",1423746840,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/frontex-plus/","http://radioblackout.org/tag/lampedusa/","http://radioblackout.org/tag/mare-nostrum/","http://radioblackout.org/tag/triton/",[33,18,20,15],{"post_content":68,"post_title":72,"tags":75},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[15],"migranti in questo periodo di \u003Cmark>Triton\u003C/mark>, l'ente la cui azione Frontex","Abbiamo sentito Gabriella, medico che presta la sua opera sui mezzi che tentano di salvare i migranti in questo periodo di \u003Cmark>Triton\u003C/mark>, l'ente la cui azione Frontex vorrebbe limitare a 30 miglia dalla costa.\r\n\r\nEra su una delle motovedette che nei giorni scorsi si sono trovate a affrontare un episodio tragico solo più drammatico di quella che è la prassi quotidiana nel canale di Sicilia.\r\n\r\nSentiamo cosa ci ha raccontato:\r\n\r\n2015.02.12-gabriella_lampedusa",{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":74},[15],"Lampedusa: l'accoglienza ai tempi di \u003Cmark>Triton\u003C/mark>",[76,78,80,82],{"matched_tokens":77,"snippet":33},[],{"matched_tokens":79,"snippet":18},[],{"matched_tokens":81,"snippet":20},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[15],"\u003Cmark>Triton\u003C/mark>",[86,92,95],{"field":36,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],3,[90],[15],[84],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":74,"value":74},"post_title",[15],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":70,"value":71},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":88,"num_tokens_dropped":48,"score":102,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":104,"highlight":125,"highlights":143,"text_match":98,"text_match_info":152},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":48,"id":107,"is_sticky":48,"permalink":108,"post_author":51,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":54,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":59,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":122},[45],[47],"44584","http://radioblackout.org/2017/11/droni-spia-droni-killer-di-stanza-a-sigonella-implicazioni/","L'uso della forza da parte degli Usa fuori da zone convenzionali di guerra è ora sancito in modo diverso dal documento Principles, Standards, and Procedures (PSP) che sostituisce le PPG (Presidential Policy Guidance), linee guida obamiane e questo potrebbe sembrare un dettaglio, ma coinvolge diritto internazionale, complicità, morale e... prassi assassina in relazione all'uso anche dei droni sempre più sofisticati, ormai protagonisti delle guerre convenzionali o meno, responsabili di eliminazioni chirurgiche di singoli individui o di stragi di massa. La mano militare che massacra opera tranquillamente negli uffici statunitensi di Jacksonville ma le regole di ingaggio ora si estendono dovunque si consideri un \"continuato, imminente pericolo\" rispetto alle obamiane operazioni antiterrorismo in zone di \"rilevante valore terroristico\" del bersaglio posto fuori dai confini statunitensi, così anche la responsabilità della Nazione che fa da base e fornisce supporto logistico ai droni deve considerare un coinvolgimento in operazioni che possono impattare con le legge internazionali. Questo si evince da un articolo di Adriana Elmeades Jones, apparso su \"Just Security\"\r\n\r\nA Sigonella sono presenti e verranno ulteriormente forniti nuovi droni, sempre in Sicilia il Muos colloca gli strumenti per mettere in relazione tutti gli agenti utilizzati per i combattimenti di Trump, quindi ci è sembrato importante approfondire le conseguenze di queste implementazioni e l'evoluzione in ambito militare dell'uso di mostri sofisticati come quei Triton che vengono descritti in un altro articolo di Vincent Groizeleau per \"Mer et Marine\" che verranno a infoltire le fila di droni spia schierati a Sigonella e a intasare le rotte aeree fino a 55mila piedi di altezza, volando a 310 chilometri all'ora.\r\n\r\nA questo scopo abbiamo sentito Antonio Mazzeo, che è stato molto esaustivo e lucido nell'analisi:\r\n\r\nDroni a Sigonella","25 Novembre 2017","2017-11-28 15:10:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"140\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-300x140.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-300x140.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-768x359.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia.jpg 846w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Droni spia, droni killer di stanza a Sigonella: implicazioni",1511605914,[117,118,119,120,121,65],"http://radioblackout.org/tag/complicita/","http://radioblackout.org/tag/droni-assassini/","http://radioblackout.org/tag/droni-spia/","http://radioblackout.org/tag/muos/","http://radioblackout.org/tag/pspppg/",[123,124,31,23,27,15],"complicità","droni assassini",{"post_content":126,"tags":130},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[15],"di mostri sofisticati come quei \u003Cmark>Triton\u003C/mark> che vengono descritti in un","L'uso della forza da parte degli Usa fuori da zone convenzionali di guerra è ora sancito in modo diverso dal documento Principles, Standards, and Procedures (PSP) che sostituisce le PPG (Presidential Policy Guidance), linee guida obamiane e questo potrebbe sembrare un dettaglio, ma coinvolge diritto internazionale, complicità, morale e... prassi assassina in relazione all'uso anche dei droni sempre più sofisticati, ormai protagonisti delle guerre convenzionali o meno, responsabili di eliminazioni chirurgiche di singoli individui o di stragi di massa. 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La notizia rimbalza su tutti i media che le danno grande risalto. Addirittura il TG de La7 (Mentana è sempre molto attento a tutto quello che riguarda immigrazione e terrorismo islamico…) lo spara come prima notizia nell’edizione delle 20. L’allarme immigrati, come quello ISIS, fa audience… Peccato che sia tutto falso.\r\n\r\nLa bufala sparata dal capo di Frontex è talmente evidente che il 7 marzo sul sito del Corriere della Sera appare un articolo che invita il funzionario ad una maggiore prudenza. Il moderato Corriere usa toni tutt’altro che moderati, e una volta tanto condivisibili: “Profetizzare invasioni catastrofiche è una specialità di alcune forze politiche europee. Il Front National in Francia, per esempio, o la Lega Nord in Italia. Nel 2011 anche l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, dichiarò che l’Europa rischiava di essere sommersa a breve da 1 milione, un milione e mezzo di migranti. Frontex, però, non fa politica, non è un centro studi né un surrogato dei servizi segreti. E allora perché il suo direttore usa un linguaggio da agente in missione speciale? Che cosa significa dire «secondo nostre fonti»? Quali «fonti»? Il vertice di un’agenzia europea non dovrebbe diffondere indiscrezioni, ma dati verificati e quindi utili per le decisioni dei governi”.\r\n\r\nPer demolire le vergognose affermazioni di Leggeri, il Corriere suggerisce di far ricorso al semplice buon senso: un milione di persone in attesa di imbarcarsi vorrebbe dire che in Libia esistono centri di raccolta grandi come 600 campi di calcio gremiti di uomini, donne e bambini. Una stupidaggine.\r\n\r\nMa allora perché fare certe affermazioni?\r\n\r\nLa risposta ci viene data da una notizia molto recente ma passata quasi inosservata sui media. Un’inchiesta televisiva della tv tedesca ARD, andata in onda il 20 febbraio, ci svela una parte delle bugie propagandistiche di Frontex. Ai primi di gennaio l'agenzia aveva diffuso un comunicato sulle “navi fantasma, ossia imbarcazioni senza bandiera, abbandonate dagli scafisti in mezzo al mare, insieme a tutti i passeggeri, il nuovo metodo usato dagli scafisti per portare i migranti in Europa”. La notizia di navi senza bandiera era stata rilanciata da tutti i mass media, italiani e stranieri (solo per fare degli esempi: Corriere della Sera, Il fatto quotidiano, International Business Times, The guardian, The Indipendent). Ebbene i giornalisti di ARD dimostrano che l’informazione era semplicemente… falsa.\r\n\r\nVisto lo stato delle cose, perché Frontex avrebbe mentito ai cittadini e ai media europei? Secondo ARD, il motivo è solo uno: propaganda. La tv tedesca afferma infatti che l’Agenzia europea avrebbe diffuso la falsa notizia, in collaborazione con le guardie costiere europee, per convincere l’opinione pubblica del fatto che i responsabili delle morti in mare sarebbero solo scafisti senza scrupoli. Un modo, insomma, per allontanare le critiche mosse da più parti rispetto alle responsabilità delle istituzioni nazionali e comunitarie nei confronti dei viaggi e delle morti delle persone in fuga dalle guerre.\r\n\r\nI venti di guerra intorno alle frontiere libiche non smettono di soffiare, sebbene l'Italia stia cercando di difendere per procura i propri interessi, appoggiando il governo di Tobruk.\r\nSul fronte dell'immigrazione Renzi sta puntando sull'esternalizzazione della repressione dell'immigrazione clandestina e dell'accoglienza dei profughi. In questi giorni il governo ha lanciato all'UE la proposta di stringere accordi con la Tunisia, il Sudan e il Niger per la realizzazione di \"campi di accoglienza\" per i richiedenti asilo. Di lì, secondo il governo italiano, potranno fare richiesta di asilo nel paese che preferiscono. Improbabile che gli altri paesi dell'UE accettino una proposta che, di fatto, aggira Schengen, che invece prescrive che l'asilo venga richiesto nel primo paese di approdo.\r\nProbabilmente lo scopo reale della proposta è ottenere un ulteriore rafforzamento di Triton. Nel frattempo le navi militari italiane veleggiano al largo della Libia. Ufficialmente per bloccare i rifornimenti all'Isis, in realtà, dopo che l'Isis ha dovuto ritirarsi da Derna, l'unico porto libico caduto sotto il controllo dello stato islamico, si tratta di un chiaro pretesto.\r\nLa presenza in acque libiche di unità militari italiane potrebbe mettere in difficoltà le partenze dei barconi con profughi e migranti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio, un compagno che da anni segue le questioni relative alla gestione dei flussi migratori.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015 03 11 frontex libia","11 Marzo 2015","2015-03-12 12:36:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/frontex-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"173\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/frontex-300x173.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/frontex-300x173.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/frontex.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le bugie di Frontex e la guerra in Libia",1426082932,[168,169,170,171,172,65],"http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/profughi/","http://radioblackout.org/tag/richiedenti-asilo/",[174,175,176,177,178,15],"frontex","immigrati","libia","profughi","richiedenti asilo",{"post_content":180,"tags":184},{"matched_tokens":181,"snippet":182,"value":183},[15],"ottenere un ulteriore rafforzamento di \u003Cmark>Triton\u003C/mark>. 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Questa volta le 29 vittime, tutti giovani e giovanissimi africani, sono morte per assideramento. Sette già trovati cadaveri dai soccorsi e 22 morti a bordo delle motovedette della guardia di finanza.\r\nE' accaduto a un centinaio di miglia dall'isola di Lampedusa. I migranti fanno parte del gruppo di 105 profughi salvati nel corso della notte. L'intervento era stato chiesto nel primo pomeriggio di ieri al centro nazionale di soccorso della Guardia costiera di Roma, tramite telefono satellitare.\r\n\r\nNell'indignazione generale di commissari europei, Alto commissariato dell'ONU per i rifugiati e vescovi, sono le parole del direttore sanitario di Lampedusa ad riaccendere la polemiche sui soccorsi e sul dispositivo TRITON, in virtù del quale i naufraghi sono stati caricati su mezzi inadatti al trasporto di persone e sono morti di freddo nelle 120 miglia che avrebbero dovuto portarli in salvo sulle coste siciliane.\r\nMa più in profondità, le domande (e relative responsabilità) andrebbero poste sulle condizioni che stanno dietro all'immigrazione di masse sempre più consistenti di umani in fuga dalla miseria prodotta dal sistema capitalistico e dalle guerre democratiche che l'Europa esporta.\r\nAscolta il commento di Giacomo di Askavusa\r\ngiacomo_askavusa_10feb2015\r\n ","10 Febbraio 2015","2015-02-11 18:08:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/maremortum-01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"272\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/maremortum-01-272x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/maremortum-01-272x300.jpg 272w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/maremortum-01.jpg 625w\" sizes=\"auto, (max-width: 272px) 100vw, 272px\" />","Lampedusa: ennesima, orrenda strage",1423583126,[220,221,64,222,223,65],"http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[225,226,20,227,228,15],"fortezza europa","immigrazione","Mediterraneo","migranti",{"post_content":230,"tags":235},{"matched_tokens":231,"snippet":233,"value":234},[232],"TRITON","sui soccorsi e sul dispositivo \u003Cmark>TRITON\u003C/mark>, in virtù del quale i","E' ripartito il rimpallo di responsabilità relativamente all'ennesima tragedia andata in scena nel canale di Sicilia. 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Subentrerà la missione Triton, finanziata dall'Unione Europea, con un budget molto più ridotto.\r\n\r\nA partire da questo dato di fatto abbiamo intervistato Gabriele Del Grande a proposito delle politiche migratorie dell'Europa. Secondo lui siamo in una fase contraddittoria, dove in ogni caso sono lungi dal vedersi all'orizzonte quelli che sarebbero gli unici provvedimenti risolutivi, ovvero l'apertura delle frontiere come è stato per l'Est Europa negli scorsi anni.\r\n\r\nSul piano dell'opinione pubblica, alla spinta populista e razzista della Lega e di altre forze politiche europee si contrappone una tendenza genuinamente antirazzista, di cui un sintomo è anche il successo che sta avendo anche in Italia il film \"Io sto con la sposa\".\r\n\r\nPer quanto riguarda in particolare i profughi e i richiedenti asilo, non c'è a livello europeo un'intesa per il superamento del trattato di Dublino, per cui permane l'assurdo obbligo, per chi arriva in Europa, di fare richiesta di asilo nel primo paese di arrivo.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\ndelgrande23.10","23 Ottobre 2014","2014-10-31 11:53:16","Da Mare Nostrum a Triton, l'Europa è sempre una fortezza",1414076892,[],[],{"post_content":271,"post_title":275},{"matched_tokens":272,"snippet":273,"value":274},[15],"coste dell'Europa. 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Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, Libano e alla Striscia di Gaza di un velivolo-spia Boeing P-8 “Poseidon” di US Navy, decollato dalla stazione aeronavale di Sigonella. Quelle missioni di sorveglianza marittima si inseriscono in una più ampia catena operativa culminata nell’attacco sferrato dagli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan, tra il 21 e il 22 giugno, sotto il nome di Operation Midnight Hammer. Un’operazione condotta da B-2 Spirit e missili Tomahawk, con decolli dagli Usa e rotta attraverso il Mediterraneo. A Sigonella, tutto è stato predisposto per il dispiegamento permanente dei Poseidon: hangar inaugurati nel 2022 per 26,5 milioni di dollari, aree di parcheggio ampliate, centri di manutenzione e decollo parallelo dei droni Global Hawk, Triton e AGS Nato. 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Quando le assegnazioni sono fatte seguendo le regole, i rifugiati e i rom sono comunque un buon affare per chi gestisce l’accoglienza. \r\nBen poco, a volte nulla, di quello che dovrebbe essere garantito viene davvero offerto a chi fugge guerre e persecuzioni ed approda nel nostro paese per cercare di ottenere asilo. \r\nIl business sulla pelle degli immigrati, dei richiedenti asilo, delle comunità rom e sinti è enorme. L'attenzione mediatica si è concentrata sulle tangenti versate per accaparrarsi i fondi destinati all'accoglienza, ma pochissimi si sono interrogati su quali siano i meccanismi che permettono questi enormi affari sulle spalle dei migranti e di noi tutti. \r\nPartiamo da una considerazione banale ma importante: qualsiasi spesa pubblica di grossa entità - in particolare ma non solo, se affidata a enti esterni – ha un corollario di speculazioni, ingordo appetito di individui privi di scrupoli, corruzione... 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Le prefetture, tramite i comuni, individuano nei vari territori soggetti terzi (consorzi, cooperative, enti caritatevoli, ecc) disposti a prendersi in carico (in strutture proprie o dei comuni stessi) un certo numero di richiedenti asilo. Con questi soggetti terzi vengono stipulate convenzioni. Niente gara di appalto al ribasso come nei CIE, ma un’assegnazione diretta, che di fatto molto spesso ricade su cordate amiche. Chi entra nell’affare riceve, per ogni giorno di permanenza nelle strutture, un quota fissa di 35 euro a persona. Con questa quota devono essere garantiti una serie di servizi: vitto, abbigliamento, spese sanitarie, assistenza legale, mediazione culturale e interpreti, corsi di italiano, ecc ed ovviamente le paghe agli operatori che seguono le persone prese in carico. Di questi 35 euro ai richiedenti asilo rimangono in mano solamente 2,50 euro al giorno (il cosiddetto pocket money) che in genere viene dato a cadenza mensile.\r\nÈ un meccanismo con numerosi punti critici. Ecco i principali.\r\nLa scelta dei soggetti terzi a cui affidare le convenzioni e quali servizi siano poi effettivamente effettuati. È abbastanza evidente che una cosa è affidare l'assistenza a soggetti che - nel bene e nel male e pur con mille limiti e criticità - sono nati ed hanno esperienza nel lavorare coi migranti e in particolare coi richiedenti asilo (pensiamo ad esempio a piccoli consorzi o associazioni di base locali slegati dai grandi carrozzoni nazionali tipo Caritas) e altro è darlo a cooperative o associazioni “amiche” che normalmente fanno tutt'altro e che si improvvisano gestori di strutture di accoglienza. Da questo al business sulla pelle dei migranti il passo è breve. 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Una nuova “emergenza”, un nuovo enorme business.\r\nUna macchina che rende ricco chi la manovra, stritola le vite di chi già è fuggito a guerre e persecuzioni.\r\nIn questi giorni hanno avuto una certa eco i dati diffusi dall’agenzia delle Nazioni Unite sui morti nel Mediterraneo, che, alla faccia di Mare Nostrum, nel 2014 sono state più che nei tre anni precedenti. \r\nNei primi 10 mesi dell’anno sono arrivati sulle coste italiane circa 150mila migranti, più del triplo rispetto al 2013, soprattutto eritrei e siriani.\r\nL’accoglienza dei profughi in Italia è trattata da media e politici come eterna “emergenza”, per consentire operazioni “tappabuchi” dove la grande abbuffata di soldi pubblici possa proseguire senza grossi intoppi.\r\nLa Svezia, paese molto meno popoloso dell’Italia ha accolto molti più rifugiati dell’Italia. 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La sostituzione di Mare Nostrum con Triton, la missione UE con meno mezzi e meno soldi, non potrà che far crescere la lista di chi affoga. \r\nMare Nostrum fu la risposta alla strage del 3 ottobre 2013 di fronte a Lampedusa, quando le acque del Mediterraneo inghiottirono 366 uomini, donne, bambini. \r\nUna risposta umanitaria – 150.000 persone intercettate – una risposta di polizia: il nome stesso della “missione” ce lo racconta. \r\nCon Triton, 2,9 milioni mensili di budget contro i 9 di Mare Nostrum, ed il compito di pattugliare entro le trenta miglia dalla nostra costa, resta solo la polizia. E non avrebbe potuto essere altrimenti: Triton è una missione di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. \r\nChi affoga in mezzo al mare lascerà traccia di se solo nei cuori chi lo ha visto partire senza più dare notizie. Chi passa e viene immesso nel programma per i rifugiati si apre la strada dell’accoglienza made in Italy. Tanti soldi per chi gestisce, un lungo limbo per chi resta intrappolato in un paese dove pochi vorrebbero restare. \r\nLungo una frontiera fatta di nulla si consuma un’idea di civiltà fatta di sopraffazione, guerra, di sfruttamento selvaggio. \r\nMentre scriviamo qualcuno muore in carcere, sul filo spinato di un confine, qualcuno chiude gli occhi senza aver mai mangiato a sufficienza, altri vivono raspando tra i rifiuti di una discarica, qualcuno nasce in una baracca ed ha già il destino segnato. \r\nSu quella baracca non c’è nessuna buona stella.\r\nOggi i cristiani festeggiano l’anniversario della nascita di un dio che si è fatto uomo e da uomo si è fatto torturare ed uccidere per una salvezza che non è di questa terra.\r\nNoi che abitiamo la terra e il tempo che ci è capitato, sappiamo che quel poco di bene che potremo ottenere, dipende da ciascuno di noi. \r\nUn mondo senza padroni, governanti, galere, sfruttamento, eserciti è possibile.\r\nUn buon anno di lotta e libertà a tutti e a tutte.","25 Dicembre 2014","2018-10-17 22:59:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/morti-in-mare-200x110.jpg","Anarres-info. 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Di questi 35 euro ai richiedenti asilo rimangono in mano solamente 2,50 euro al giorno (il cosiddetto pocket money) che in genere viene dato a cadenza mensile.\r\nÈ un meccanismo con numerosi punti critici. Ecco i principali.\r\nLa scelta dei soggetti terzi a cui affidare le convenzioni e quali servizi siano poi effettivamente effettuati. È abbastanza evidente che una cosa è affidare l'assistenza a soggetti che - nel bene e nel male e pur con mille limiti e criticità - sono nati ed hanno esperienza nel lavorare coi migranti e in particolare coi richiedenti asilo (pensiamo ad esempio a piccoli consorzi o associazioni di base locali slegati dai grandi carrozzoni nazionali tipo Caritas) e altro è darlo a cooperative o associazioni “amiche” che normalmente fanno tutt'altro e che si improvvisano gestori di strutture di accoglienza. Da questo al business sulla pelle dei migranti il passo è breve. Perché - e qui veniamo al secondo punto - il lucro si costruisce su quanti e quali servizi vengono effettivamente forniti ai richiedenti asilo e sulle paghe degli operatori che vi lavorano. Il cibo scadente costa meno di pasti dignitosi, come i corsi di italiano da burla, l’assistenza legale fittizia. E la lista degli esempi si potrebbe ancora allungare. È ovvio che pagare un operatore 700 euro al mese non è la stessa cosa che pagarlo 1300. La quota erogata è sempre la stessa e non ci sono controlli: i margini per guadagnarci sopra sono enormi. \r\nIl meccanismo partito nel 2011 non si esaurito con la fine di quel flusso di profughi (le convenzioni si sono chiuse quasi tutte a fine 2013) ma è stato riproposto pari pari con l'ondata iniziata nel 2013 di persone provenienti soprattutto da Pakistan, Afganistan e Siria. Una nuova “emergenza”, un nuovo enorme business.\r\nUna macchina che rende ricco chi la manovra, stritola le vite di chi già è fuggito a guerre e persecuzioni.\r\nIn questi giorni hanno avuto una certa eco i dati diffusi dall’agenzia delle Nazioni Unite sui morti nel Mediterraneo, che, alla faccia di Mare Nostrum, nel 2014 sono state più che nei tre anni precedenti. \r\nNei primi 10 mesi dell’anno sono arrivati sulle coste italiane circa 150mila migranti, più del triplo rispetto al 2013, soprattutto eritrei e siriani.\r\nL’accoglienza dei profughi in Italia è trattata da media e politici come eterna “emergenza”, per consentire operazioni “tappabuchi” dove la grande abbuffata di soldi pubblici possa proseguire senza grossi intoppi.\r\nLa Svezia, paese molto meno popoloso dell’Italia ha accolto molti più rifugiati dell’Italia. In un solo weekend di ottobre, quando era al culmine la crisi di Kobane, sono arrivati in Turchia oltre 150mila profughi, più di quanti ne abbia accolti l’intera Unione europea dall’inizio del conflitto a Damasco. Cifre che la dicono lunga sulle frontiere serrate dell’Unione Europea. \r\nLe cifre di chi non arriva ci raccontano di una strage i cui responsabili siedono nei parlamenti e nei governi dell’UE. In prima fila l’Italia. \r\nOltre 3400 morti in mare. Una catastrofe umanitaria destinata ad aumentare ancora: I rifugiati sono più del 60% di chi approda nel nostro paese. L’acuirsi e moltiplicarsi di conflitti, in cui spesso il nostro paese è impegnato direttamente, rende facile prevedere che sempre più persone cercheranno rifugio in Europa. Molti, sempre più non arriveranno. La sostituzione di Mare Nostrum con \u003Cmark>Triton\u003C/mark>, la missione UE con meno mezzi e meno soldi, non potrà che far crescere la lista di chi affoga. \r\nMare Nostrum fu la risposta alla strage del 3 ottobre 2013 di fronte a Lampedusa, quando le acque del Mediterraneo inghiottirono 366 uomini, donne, bambini. \r\nUna risposta umanitaria – 150.000 persone intercettate – una risposta di polizia: il nome stesso della “missione” ce lo racconta. \r\nCon \u003Cmark>Triton\u003C/mark>, 2,9 milioni mensili di budget contro i 9 di Mare Nostrum, ed il compito di pattugliare entro le trenta miglia dalla nostra costa, resta solo la polizia. E non avrebbe potuto essere altrimenti: \u003Cmark>Triton\u003C/mark> è una missione di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. \r\nChi affoga in mezzo al mare lascerà traccia di se solo nei cuori chi lo ha visto partire senza più dare notizie. Chi passa e viene immesso nel programma per i rifugiati si apre la strada dell’accoglienza made in Italy. Tanti soldi per chi gestisce, un lungo limbo per chi resta intrappolato in un paese dove pochi vorrebbero restare. \r\nLungo una frontiera fatta di nulla si consuma un’idea di civiltà fatta di sopraffazione, guerra, di sfruttamento selvaggio. \r\nMentre scriviamo qualcuno muore in carcere, sul filo spinato di un confine, qualcuno chiude gli occhi senza aver mai mangiato a sufficienza, altri vivono raspando tra i rifiuti di una discarica, qualcuno nasce in una baracca ed ha già il destino segnato. \r\nSu quella baracca non c’è nessuna buona stella.\r\nOggi i cristiani festeggiano l’anniversario della nascita di un dio che si è fatto uomo e da uomo si è fatto torturare ed uccidere per una salvezza che non è di questa terra.\r\nNoi che abitiamo la terra e il tempo che ci è capitato, sappiamo che quel poco di bene che potremo ottenere, dipende da ciascuno di noi. \r\nUn mondo senza padroni, governanti, galere, sfruttamento, eserciti è possibile.\r\nUn buon anno di lotta e libertà a tutti e a tutte.",[378],{"field":96,"matched_tokens":379,"snippet":375,"value":376},[15],{"best_field_score":285,"best_field_weight":329,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":330,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":382,"highlight":395,"highlights":401,"text_match":404,"text_match_info":405},{"comment_count":48,"id":383,"is_sticky":48,"permalink":384,"podcastfilter":385,"post_author":386,"post_content":387,"post_date":388,"post_excerpt":54,"post_id":383,"post_modified":389,"post_thumbnail":390,"post_title":391,"post_type":365,"sort_by_date":392,"tag_links":393,"tags":394},"60127","http://radioblackout.org/podcast/steampunk-la-perla-di-labuan-8-5-2020/",[341],"eraunanotte...","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020.05.08-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\"Ho portato quel numero a un certo magistrato che conosco che l'ha passato alla Macchina, e quella ha stampato il tuo dossier in un momento.\" Prima ci fu il cyberpunk, poi arrivò lo steampunk che consiste nell'immaginare \"come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima.\" \"La macchina della realtà\" del 1990 di William Gibson e Bruce Sterling é ambientato nell'epoca vittoriana, tra carrozze, vaporetti e crinoline. Uno scienziato inventa un congegno capace di eseguire calcoli complessi e di immagazzinare enormi masse di informazioni. In assenza di elettricità, la Macchina é azionato dal vapore (\"steam\" in inglese). In \"Vittoria\" del 1995 di Paul Di Filippo un altro scienziato inventa una macchina per scrivere. \"La carta scorreva sulla superficie di scrittura ed era raccolta in un rullo.\" Ma qui la principale invenzione in anticipo è l'ingegneria genetica. Un tritone trattato in laboratorio assume aspetto umano e può sostituire la regina Vittoria sul trono del più grande impero del mondo. L'uomo ha tentato fin dall'antichità di costruire il suo simile, da Alberto Magno a Galileo Galilei a Blaise Pascal, fino ai primi automi come il Turco che nel 1769 batteva a scacchi giocatori umani di medio livello. Il Turco fu distrutto da un incendio nel 1854 a Filadelfia e i suoi principi di funzionamento non furono mai compresi con certezza, si disse che nascondesse al suo interno un nano. Il filosofo e matematico Charles Babbage progettò la macchina analitica, che non funzionò mai per difficoltà meccaniche ma resta l'antenata diretta dei computer moderni. Babbage fu aiutato da Ada Lovelace, oggi considerata la prima programmatrice della storia, che compare come personaggio in \"La macchina della realtà\" di Gibson e Sterling. Buon ascolto.","23 Maggio 2020","2020-05-23 08:05:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/STEAM1-190x110.jpg","STEAMPUNK - LA PERLA DI LABUAN 8/5/2020",1590220571,[],[],{"post_content":396},{"matched_tokens":397,"snippet":399,"value":400},[398],"triton","anticipo è l'ingegneria genetica. 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