","Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell'Europa","post",1739463383,[68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/armamenti/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/negoziati-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[74,75,76,77,15],"#armamenti","guerra in ucraina","negoziati in ucraina","putin",{"post_content":79,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":82},[15],"Putin nelle ultime ore, Donald \u003Cmark>Trump\u003C/mark> avvia i negoziati per poi","A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald \u003Cmark>Trump\u003C/mark> avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.\r\n\r\nUna svolta che si inserisce in settimane di disinvestimento progressivo da parte degli USA nello scenario ucraino culminato con la richiesta di materie prime strategiche in cambio del sostegno militare, quantificando la richiesta in 500 miliardi di dollari di terre rare. La decisione di avviare i negoziati è rappresentativa del cambio di strategia che incarna \u003Cmark>Trump\u003C/mark>, questa si evince dalle sue scelte in politica estera e, soprattutto, dall'interesse a parlare ai suoi elettori solidificando un consenso interno capace di superare la profonda crisi sociale ed economica che colpisce gli Usa a cui assistiamo dal 2008 e che, nel suo acuirsi, ha coinciso con la guerra per procura in Ucraina.\r\n\r\nQuesta fase non è la dimostrazione dell'esistenza di un'opzione progressista vinta dall'opzione ultraconservatrice di \u003Cmark>Trump\u003C/mark>, tutt'altro. Dimostra che l'ala progressista rappresentata da Biden e dalle elites europee pur puntando sulla guerra, sulla militarizzazione e sulla prova di forza per garantire un'egemonia occidentale dell'asse atlantico, mostra tutta la sua debolezza, tant'è che l'amministrazione entrante ha privilegiato l'accordo pur di far dimenticare il prima possibile che la guerra in Ucraina è stata già persa. L'Unione Europea a sua volta dimostra completa cecità nei confronti di una lettura del proprio ruolo rispetto agli Usa pensando di poter alimentare la retorica della sicurezza e della corsa agli armamenti nonostante la profonda crisi produttiva e politica in cui versa.\r\n\r\nTracciamo alcune linee di ragionamento insieme a Giorgio Monestarolo, docente di storia in un liceo di Torino e autore di \"Ucraina, Europa, Mondo. 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Abbiamo inquadrato l'ultima uscita di Trump nel complesso scenario medio orientale e in quello della fragile tregua attualmente in corso tra Israele e Gaza.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/alberto_negri_trump.mp3\"][/audio]","10 Febbraio 2025","2025-02-10 12:40:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Screenshot-2025-02-10-at-12-14-33-trump-Cerca-con-Google-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Screenshot-2025-02-10-at-12-14-33-trump-Cerca-con-Google-300x188.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Screenshot-2025-02-10-at-12-14-33-trump-Cerca-con-Google-300x188.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Screenshot-2025-02-10-at-12-14-33-trump-Cerca-con-Google.png 736w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ballon d'essai di Trump",1739191244,[131,132,133,72,134],"http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[24,30,27,15,136],"Ucraina",{"post_content":138,"post_title":142,"tags":145},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[15],"parlato delle ultime dichiarazioni di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> sulle guerre in corso in","Con Alberto Negri, inviato per tanti anni in Medio Oriente e editorialista del quotidiano “Il Manifesto”, abbiamo parlato delle ultime dichiarazioni di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> sulle guerre in corso in Russia e Ucraina e in Medio Oriente.\r\n\r\nNella giornata di ieri, infatti, Donald \u003Cmark>Trump\u003C/mark> ha rivelato di aver effettuato un colloquio (o più colloqui) telefonico con Vladimir Putin per negoziare la fine della guerra in Ucraina.\r\n\r\nIl portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non poter né confermare né smentire una telefonata tra Putin e \u003Cmark>Trump\u003C/mark>. \"Tra gli Usa e la Russia ci sono comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa\", ha detto Peskov.\r\n\r\nSiamo poi passati al commento alla \"proposta indecente\" – come definita recentemente da Alberto Negri in un suo articolo sul Manifesto – cioè il piano esposto da \u003Cmark>Trump\u003C/mark> di fare di Gaza una riviera per ricchi, deportando la popolazione palestinese. 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Se il governo israeliano - quantomeno nelle sue frange più esplicitamente genocidarie rappresentate dai soliti boia Smotrich e Ben Gvir - sembra non poter aspirare a niente di meglio di questo appoggio americano alla definitiva pulizia etnica nei confronti del popolo gazawi, i progetti di Trump sono una vera e propria ipoteca per la normalizzazione delle relazioni tra Israele ed i paesi arabi, che hanno respinto con fermezza l'idea di accogliere i palestinesi per fare spazio ai bulldozer americani. Questa chiusura ai progetti di Trump non appare però una disinteressata mossa di sostegno politico alla Palestina, ma sembra provenire invece dalla consapevolezza del rischio che comporterebbe la presa in carico di profughi palestinesi: come accaduto in passato, infatti, le strutture della resistenza lancerebbero attacchi contro Israele esponendo i paesi ospitanti alla sicura risposta sionista. \r\n\r\nProprio la resistenza palestinese è il convitato di pietra all'interno della discussione sul futuro di Gaza: dopo quasi 500 giorni di guerra e gli annunci israeliani di aver disarticolato sia il suo potenziale militare che la sua capacità di amministrare Gaza, sono bastate 24h di tregua perché Hamas e Jihad islamico organizzassero alcune iniziative propagandistiche con l'obiettivo di dimostrare che le proprie forze sono, se non intatte, quantomeno poco intaccate. Gli show hanno avuto un forte impatto soprattutto in Israele, dove l'opinione pubblica si è interrogata sul prezzo pagato dall'esercito israeliano a fronte di risultati apparentemente così scarsi, mentre la reazione del governo sionista è stata quella di promettere che l'obiettivo della guerra - la totale disarticolazione di Hamas - sarà comunque perseguito nonostante la prima fase di cessate-il-fuoco. A fronte delle nuove dichiarazioni del presidente USA e di una dimostrazione di forza come quella della resistenza palestinese, non è assolutamente detto che, dopo questa iniziale fase di tregua, il governo israeliano voglia continuare le trattative; in alternativa, Netanyahu potrebbe cogliere l'occasione per rafforzare il proprio progetto di sterminio tornando a bombardare a tappeto Gaza: ufficialmente per distruggere ciò che resta della resistenza, in realtà per stabilire le condizioni effettive di distruzione e terrore necessarie a svuotare Gaza come da desiderio di Trump.\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eliana Riva, caporedattrice di Pagine Esteri.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/RivaTrumpSpopolamentoGaza.mp3\"][/audio]","8 Febbraio 2025","2025-02-08 13:02:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-300x225.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-300x225.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-1024x768.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-768x576.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg-1536x1152.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/displaced-gazans-cross-the-netzarim-corridor-from-the-southern-gaza-strip-into-gaza-city.jpg.png 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il futuro di Gaza tra dichiarazioni di Trump e stato di salute della resistenza palestinese",1739019688,[181,131,132,72],"http://radioblackout.org/tag/gaza/",[183,24,30,15],"Gaza",{"post_content":185,"post_title":189,"tags":192},{"matched_tokens":186,"snippet":187,"value":188},[15],"Fanno discutere le dichiarazioni di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> su Gaza: il progetto sembra","Fanno discutere le dichiarazioni di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> su Gaza: il progetto sembra essere lo spopolamento di Gaza ed il suo takeover da parte statunitense. 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Al momento si contano 3000 arresti ma la popolazione che vive sul territorio statunitense in quelle condizioni ammonta a una decina abbondante di milioni - soprattutto è una forza lavoro decisiva in alcuni comparti (come quello agricolo).\r\n\r\nCertamente non mancheranno di farsi sentire anche i primi passi di una guerra commerciale contro avversari ed (ex?) alleati che provano goffamente a ricomporre le fila di una santa alleanza occidentale oggi più in crisi che mai. Come sottolineato da molti analisti si profila, dopo gli anni ruggenti della globalizzazione felix, una de-globalizzazione a zone di influenza che da parte americana prenderà tinte neo-mercantiliste\r\n\r\nMa i toni esaltati dei primi giorni vengono improvvisamente oscurati da una notizia che mette seriamente in discussione la tanto decantata \"superiorità tecnologica\" a stelle e strisce, con il lancio della prima Intelligenza Artificiale Generativa Made in China (DeepSeek) che sembra avere il non indifferente vantaggio di essere open source e meno energivora. Un brutto colpo per i giganti della Silicon Valley e per l'uomo dai capelli arancione.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo raggiunto il nostro corrispondente a New York City Felice Mometti per un commento sulla prima settimana presidenziale\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Felice_Usa_2025.mp3\"][/audio]","29 Gennaio 2025","2025-01-29 17:08:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"166\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25-300x166.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25-300x166.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25-768x426.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25-200x110.png 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Schermata-del-2025-01-29-16-41-25.png 961w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Governo Trump: i primi 10 giorni",1738177230,[226,72,227],"http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[229,15,21],"migranti",{"post_content":231,"post_title":235,"tags":238},{"matched_tokens":232,"snippet":233,"value":234},[15],"degli Stati Uniti d'America Donald \u003Cmark>Trump\u003C/mark> è partito con una frenetica","Fin dalla presa di possesso dello studio ovale lo scorso 19 gennaio, il neo-(ri)- presidente degli Stati Uniti d'America Donald \u003Cmark>Trump\u003C/mark> è partito con una frenetica attività di produzione di decreti attuativi, atti a mostrare la concretezza decisionista strombazzata nella sua campagna elettorale.\r\n\r\nDopo aver promesso di ottenere - costi quel che costi - la Groenlandia e Panama, cambiare gli atlanti geografici.... e colonizzare Marte (come i suoi alleati delle BigTech non smettono di promettere), la posa dura contro il globalismo liberale si scarica, come da copione, contro il bersaglio più facile, la popolazione immigrata senza documenti che tenta una nuova vita nella \"terra delle opportunità\" (passate). 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Un brutto colpo per i giganti della Silicon Valley e per l'uomo dai capelli arancione.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo raggiunto il nostro corrispondente a New York City Felice Mometti per un commento sulla prima settimana presidenziale\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Felice_Usa_2025.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":236,"snippet":237,"value":237},[15],"Governo \u003Cmark>Trump\u003C/mark>: i primi 10 giorni",[239,241,243],{"matched_tokens":240,"snippet":229},[],{"matched_tokens":242,"snippet":97},[15],{"matched_tokens":244,"snippet":21},[],[246,251,253],{"field":42,"indices":247,"matched_tokens":248,"snippets":250},[116],[249],[15],[97],{"field":106,"matched_tokens":252,"snippet":237,"value":237},[15],{"field":109,"matched_tokens":254,"snippet":233,"value":234},[15],{"best_field_score":113,"best_field_weight":32,"fields_matched":114,"num_tokens_dropped":54,"score":115,"tokens_matched":116,"typo_prefix_score":54},{"document":257,"highlight":276,"highlights":293,"text_match":111,"text_match_info":303},{"cat_link":258,"category":259,"comment_count":54,"id":260,"is_sticky":54,"permalink":261,"post_author":57,"post_content":262,"post_date":263,"post_excerpt":60,"post_id":260,"post_modified":264,"post_thumbnail":265,"post_thumbnail_html":266,"post_title":267,"post_type":65,"sort_by_date":268,"tag_links":269,"tags":273},[51],[53],"93295","http://radioblackout.org/2024/11/amerika-trump-again/","Fin dalle prime ore dall'inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. Sicuramente è ancora presto per decifrare le ragioni che lo hanno portato a una seconda vittoria dopo l'intermezzo Biden (vissuto dalla maggioranza della base del Tycoon come frode elettorale) ma è evidente il peso della scelta tardiva della sfidante Harris da parte dell'establishment democratico, che ha espresso un candidato con nomina dall'alto, senza passare per la kermesse delle primarie. Sicuramente hanno pesato molto più le questioni \"interne\" (economia, migrazioni dal confine sud) in una generale percezione di peggioramento dell'American Way of Life per molti strati sociali in basso nella gerarchia del paese. Sicuramente, per il grosso degli elettori americani, le vicende belliche che si consumano ai confini dell'Europa sono accadimenti lontani che ronzano come fastidi più che impensierire realmente. Probabilmente avrà contato qualcosina (ma quanto?) la componente arabo mediorientale stanziale nel paese (e con diritto di voto) nell'esprimere un numero più alto di astenuti/e, maggiore delle tornate precedenti. Certamente, a differenza del 2016, Trump ha vinto anche sul piano del voto\"popolare\", oltreché su quello dei Grandi Elettori, e ha guadagnato il Senato, vera istituzione di potere nel complesso politico-istituzionale statunitense, oltre a tenere già saldamente sotto controllo Corte Costituzionale e Presidenza. Per ulteriori approfondimenti toccherà attendere l'analisi del voto scorporato. Quel che è certo è che il risultato produrrà ulteriore polarizzazione nel paese, attriti di cui sentiremo parlare e su cui occorrerà tornare a ragionare.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti, già nostro collaboratore dalla East Coast, per un primo commento\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/elezioni_USA_Mometti_6_11_24.mp3\"][/audio]","6 Novembre 2024","2024-11-06 16:11:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Screenshot-2024-11-06-at-10-55-59-xfgndgmn.jpg-immagine-WEBP-550-×-309-pixel-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Screenshot-2024-11-06-at-10-55-59-xfgndgmn.jpg-immagine-WEBP-550-×-309-pixel-300x168.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Screenshot-2024-11-06-at-10-55-59-xfgndgmn.jpg-immagine-WEBP-550-×-309-pixel-300x168.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Screenshot-2024-11-06-at-10-55-59-xfgndgmn.jpg-immagine-WEBP-550-×-309-pixel.png 547w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Amerika Trump again",1730909146,[270,271,272,72],"http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/harris/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[274,275,18,15],"elezioni","harris",{"post_content":277,"post_title":281,"tags":284},{"matched_tokens":278,"snippet":279,"value":280},[15],"spoglio, la vittoria elettorale di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> si stagliava netta, ben oltre","Fin dalle prime ore dall'inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di \u003Cmark>Trump\u003C/mark> si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 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Sono liberamente scaricabili dal sito omonimo e rappresentano una lettura indispensabile a comprendere a fondo il processo di rapida e radicale fascistizzazione del paese, che Trump intende intraprendere qualora venisse eletto. Al punto di allarmare persino alcuni esponenti del suo partito come Liz Cheney che parla di “sonnambulismo verso la dittatura negli Stati Uniti”, riferendosi al probabile candidato del suo partito.\r\nTra gli obiettivi del Project 2025: definanziare il Dipartimento di Giustizia, smantellare l'FBI, rompere il Dipartimento della Sicurezza Nazionale ed eliminare i Dipartimenti di Istruzione e Commercio.. Non solo. Trump vuole il pieno potere su agenzie quasi indipendenti come la Federal Communications Commission, che fa e applica le regole per le società televisive e di Internet che sono state la rovina dell’esistenza politica di Trump negli ultimi anni.\r\nNon solo. Trump intende promuovere leggi federali che limitino ulteriormente la possibilità di abortire legalmente.\r\nNel Project 2025 Trump dichiara l’intenzione di invocare il giorno stesso del giuramento l’Insurrection Act, per potere schierare i militari nelle strade degli Stati Uniti a svolgere i compiti di sicurezza che la legge ordinaria assegnerebbe alle forze di polizia. Una sorta di replay dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, stavolta però condotto dai soldati a nome del presidente appena restaurato alla Casa Bianca. Tanto per dare un segnale forte e chiaro a chi intendesse manifestare quel giorno.\r\nIl dato più importante che emerge dal Project 2025 è tuttavia l’intenzione di piazzare i propri uomini e donne, già scelti per tempo, in tutti i gangli vitali dello Stato: dall’FBI all’esercito, a tutti i settori della pubblica amministrazione.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/2024-03-19-robertino-states-project2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Marzo 2024","2024-03-21 21:53:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico-300x200.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico-300x200.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico-1024x683.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico-768x512.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/www.politico.png 1290w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Project 2025: l’assalto di Trump al deep state",1710865249,[318,319,272,72],"http://radioblackout.org/tag/deep-state/","http://radioblackout.org/tag/project-2025/",[321,322,18,15],"deep state","project 2025",{"post_content":324,"post_title":328,"tags":331},{"matched_tokens":325,"snippet":326,"value":327},[15],"delle linee programmatiche generali che \u003Cmark>Trump\u003C/mark> intende perseguire se verrà rieletto","Militari nelle strade per garantire l’ordine, dipartimento alla Giustizia mobilitato per punire i dissidenti politici, un organismo centralizzato con l’incarico di dare le licenze per l’insegnamento solo ai professori che dimostrano di avere ideali patriottici.\r\nSono alcune delle linee programmatiche generali che \u003Cmark>Trump\u003C/mark> intende perseguire se verrà rieletto presidente il prossimo novembre.\r\nMa, al di là, delle sparate violente “se non verrò eletto sarà un bagno di sangue”, questa volta, forte della precedente esperienza, il tycoon si sta preparando con cura a conquistare la Casa Bianca ed a consolidare come mai prima il potere del presidente.\r\nLe 942 pagine del Project 2025 sono lì a dimostrarlo. 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Una riflessione a margine di scritto di Crimethink, in corso di pubblicazione sul settimanale Umanità Nova. Ne chiacchieriamo con Lorenzo, uno dei traduttori. \r\n\r\n \r\n\r\nCultura di guerra nelle scuole superiori torinesi. Prove di arruolamento dell’aeronautica militare\r\n\r\n \r\n\r\nL'illusione sovranista. L'ultima frontiera di una sinistra in cerca di autore e di una destra miope ma astuta. Ne abbiamo parlato con Stefano\r\n\r\n \r\n\r\nProcesso per stupro a Torino. 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Di questa situazione ingarbugliata abbiamo parlato prima con Antonella De Biasi a partire dalla condizione del popolo curdo e armeno; e successivamente ci è sembrato utile approfondire con Murat Cinar la situazione interna, di crisi economica e repressione di ogni opposizione, e il peso della strategia geopolitica di Ankara. Da ultimo uno sguardo alla Cina con Sabrina Moles dopo l’evento estivo dello Sco e la successiva esibizione muscolare a Pechino, ma anche il multilateralismo teorizzato da Xi e le dichiarazioni ambientaliste contrapposte a quelle del rivale americano nella stessa sede newyorkese del Palazzo di Vetro. \n\n\n\nNecropolitica e narcostato ecuadoriano\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/ecuador-en-paro-contra-noboa-y-fmi--67915787\n\n\n\n\nAbbiamo parlato della situazione in Ecuador con Eduardo Meneses ricercatore politico, attivista, reporter alternativo .\n\n\n\nNegli ultimi giorni l’Ecuador è scosso da un’ondata di proteste esplose dopo la decisione del presidente Daniel Noboa di abolire il sussidio sul diesel, in vigore dal 1974. La misura, che ha fatto impennare il prezzo del carburante da 1,80 a 2,80 dollari al gallone, ha innescato il conflitto sociale con manifestazioni che attraversano il Paese, dalle grandi città alle province rurali. Contadini, trasportatori, pescatori, studenti e comunità indigene denunciano un provvedimento che incide pesantemente sul costo della vita e lo considerano l’ennesima espressione di un modello neoliberista responsabile di profonde disuguaglianze. A guidare la risposta è la CONAIE, la storica Confederazione delle Nazionalità Indigene, che ha proclamato uno sciopero nazionale a oltranza.Il tema dei sussidi per il diesel è una problema storico ogni volta che si è tentato di cancellare i sussidi sul diesel c’è stata una risposta popolare .Non è una protesta isolata ma storica ci sono state proteste popolari ne 2019 e nel 2022 ,l’economia del paese è dollarizzata e non sostenibile ,al governo è costato trovare le risorse per pagare gli stipendi pubblici ,per questo sta ricorrendo al FMI che impone tagli ai sussidi e allo stato sociale. Di fronte a questa situazione economica la soluzione di Noboa è un regime autoritario per controllare il malcontento , una narco economia in cui il neoliberalismo si trasforma in una gestione della morte e questo nuovo modello si sta sviluppando ,e la gente si sta organizzando per dire no a questo processo che costituirebbe un arretramento dal punto vista sociale ed economico .\n\n\n\n\n\n\n\nTrump spariglia e la sfiducia serpeggia anche in Medio Oriente\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/la-sfiducia-negli-imperi-technomedievali-provocata-da-personaggi-distopici--67932142\n\n\n\n\nI curdi possono sperare di essere tra i pochi che traggono qualche vantaggio dalla feroce rimappatura violenta del Sudovest asiatico che sta andando in scena sul palcoscenico del Palazzo di Vetro newyorkese? \n\n\n\n Vigilanza curda: diversa per ciascun paese della loro frammentazioneA partire da questa domanda Antonella De Biasi, giornalista ed esperta della regione mediorientale, ha restituito un disegno del Sudovest asiatico a partire dal Federalismo democratico del Rojava come unica realtà di rispetto dei diritti e di un’amministrazione aperta a tutte le comunità che abitano il territorio; all’interno di Israele ci sono stati molteplici sostegni alla lotta curda (anche in funzione antiturca). Ma attualmente al-Jolani – come si faceva chiamare il tagliagole ora chiamato al-Shara, quando Antonella nel 2022 ne aveva tracciato la figura nel suo libro Astana e i 7 mari – è il padrone di quella che era buona parte della nazione governata fino a un anno fa dalla famiglia Assad, e probabilmente in questi giorni la volubilità di Trump sembra attribuire a Erdoğan il protettorato su una Siria governata da una sua creatura, in virtù delle promesse di stabilità profuse dal presidente turco, un’investitura conferita nonostante le milizie di modello ottomano: predoni che imperversano lungo le coste del Mediterraneo orientale. \n\n\n\nSpaesamento e impotenza armena: revisionismo entitàPoi si è affrontata la diversa strategia dei curdi siriani rispetto all’apertura di Ocalan, che ha invitato il Pkk a deporre le armi, come altra situazione è ancora quella dei curdi iraniani. Ma la problematicità insita nell’egemonia turca su quell’area travolge anche e maggiormente la comunità armena alla mercé dei fratelli azeri dei turchi; e furono le prime vittime di un genocidio del Secolo breve. Ora gli armeni hanno ancor meno alleati e sostenitori del solito, visto che il gas di Baku fa gola a tutti; e gli viene sottratta pezzo per pezzo identità, terra, riferimenti culturali. Oltre alla diaspora. La speranza di accoglienza europea è a metà con l’alleanza con i russi, disattesa da Putin, ma ancora valida. E Pashinyan non ha alcuna idea o autorevolezza per rappresentare gli armeni. \n\n\n\nRelazioni tra Israele e TurchiaUn’ipotesi di Al-Jazeera vede la Turchia nel mirino israeliano per assicurare l’impunità di Netanyahu che si fonda sul costante stato di guerra, ma anche perché è l’ultima potenza regionale non ancora ridimensionata dall’aggressività sionista. Peraltro la rivalità risale a decenni fa e in questo periodo di Global Sudum Flottilla si ricorda la Mavi Marmara assaltata dai pirati del Mossad uccidendo 10 persone a bordo, mentre cercava di forzare il blocco navale di Gaza. Fino a che punto può essere credibile una guerra scatenata da Israele contro la Turchia? Secondo Antonella De Biasi è difficile che possa avvenire, non solo perché Erdoğan è più abile di Netanyahu (al rientro da Tianjin ha chiesto a Trump gli F-35, dimenticando i sistemi antiaerei comprati da Mosca), ma perché gli affari anche di ordigni militari non si sono mai interrotti, inoltre a livello regionale l’alleanza con Al-Thani dovrebbe mettere al riparo la Turchia da attacchi sconsiderati e senza pretesti validi… certo, con il terrore di Netanyahu non si può mai sapere. \n\n\n\nCosa rimane del sistema di Astana?Facile interpretare la presenza a Tianjin dei leader che erano soliti incontrarsi sotto l’ombrello di Astana come confluenza di interessi, meno semplice capire fino a che punto ciascuno di loro e gli altri protagonisti del Shangai cooperation organization siano posizionati in più o meno consolidate alleanze. Sentiamo Antonella De Biasi e sugli stessi argomenti poi anche Murat Cinar in questo spreaker che abbiamo registrato subito dopo aver sentito Antonella: Trump incontra Erdoğan.\n\n\n\n\n\n\n\nL’Internazionale nera passa anche da Ankara\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-incontra-erdogan-lui-ha-bisogno-di-cose-io-di-altre-ci-mettiamo-d-accordo--67923007\n\n\n\n\nPiù la situazione risulta nebulosa, intricata e sul bordo del precipizio bellico e maggiore è il potere in mano a Erdoğan\n\n\n\nLo scollamento giovanile (da Gezi Park), la censura (Murat Cinar ci ha proposto l’ultima in ordine di tempo delle proibizioni musicali in Turchia), l’asservimento e la concentrazione dei poteri (gli interventi della magistratura a ingabbiare l’opposizione con pretesti), le centrali mediatiche ridotte a megafono del potere… tutti aspetti che caratterizzano il ventennio del Sultano al potere, ma se si guarda bene all’involuzione del paesaggio globale, si nota che la cancellazione dello Stato di diritto non è una prerogativa turca, ma riduce Ankara a una delle tappe dell’Internazionale nera che parte da Washington, passa per Roma, Tel Aviv, Budapest…L’economia in crisi, tranne la produzione bellica in mano alla famiglia che per il resto saccheggia la finanza statale da 20 anni a questa parte e ora la condiscendenza alle richieste di Trump dissangueranno ulteriormente il bilancio, già falcidiato dal 90% di inflazione, con svalutazione della Lira dal 2008 in poi e con una disoccupazione altissima. 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Di questa situazione ingarbugliata abbiamo parlato prima con Antonella De Biasi a partire dalla condizione del popolo curdo e armeno; e successivamente ci è sembrato utile approfondire con Murat Cinar la situazione interna, di crisi economica e repressione di ogni opposizione, e il peso della strategia geopolitica di Ankara. Da ultimo uno sguardo alla Cina con Sabrina Moles dopo l’evento estivo dello Sco e la successiva esibizione muscolare a Pechino, ma anche il multilateralismo teorizzato da Xi e le dichiarazioni ambientaliste contrapposte a quelle del rivale americano nella stessa sede newyorkese del Palazzo di Vetro. \n\n\n\nNecropolitica e narcostato ecuadoriano\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/ecuador-en-paro-contra-noboa-y-fmi--67915787\n\n\n\n\nAbbiamo parlato della situazione in Ecuador con Eduardo Meneses ricercatore politico, attivista, reporter alternativo .\n\n\n\nNegli ultimi giorni l’Ecuador è scosso da un’ondata di proteste esplose dopo la decisione del presidente Daniel Noboa di abolire il sussidio sul diesel, in vigore dal 1974. La misura, che ha fatto impennare il prezzo del carburante da 1,80 a 2,80 dollari al gallone, ha innescato il conflitto sociale con manifestazioni che attraversano il Paese, dalle grandi città alle province rurali. Contadini, trasportatori, pescatori, studenti e comunità indigene denunciano un provvedimento che incide pesantemente sul costo della vita e lo considerano l’ennesima espressione di un modello neoliberista responsabile di profonde disuguaglianze. A guidare la risposta è la CONAIE, la storica Confederazione delle Nazionalità Indigene, che ha proclamato uno sciopero nazionale a oltranza.Il tema dei sussidi per il diesel è una problema storico ogni volta che si è tentato di cancellare i sussidi sul diesel c’è stata una risposta popolare .Non è una protesta isolata ma storica ci sono state proteste popolari ne 2019 e nel 2022 ,l’economia del paese è dollarizzata e non sostenibile ,al governo è costato trovare le risorse per pagare gli stipendi pubblici ,per questo sta ricorrendo al FMI che impone tagli ai sussidi e allo stato sociale. Di fronte a questa situazione economica la soluzione di Noboa è un regime autoritario per controllare il malcontento , una narco economia in cui il neoliberalismo si trasforma in una gestione della morte e questo nuovo modello si sta sviluppando ,e la gente si sta organizzando per dire no a questo processo che costituirebbe un arretramento dal punto vista sociale ed economico .\n\n\n\n\n\n\n\n\u003Cmark>Trump\u003C/mark> spariglia e la sfiducia serpeggia anche in Medio Oriente\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/la-sfiducia-negli-imperi-technomedievali-provocata-da-personaggi-distopici--67932142\n\n\n\n\nI curdi possono sperare di essere tra i pochi che traggono qualche vantaggio dalla feroce rimappatura violenta del Sudovest asiatico che sta andando in scena sul palcoscenico del Palazzo di Vetro newyorkese? \n\n\n\n Vigilanza curda: diversa per ciascun paese della loro frammentazioneA partire da questa domanda Antonella De Biasi, giornalista ed esperta della regione mediorientale, ha restituito un disegno del Sudovest asiatico a partire dal Federalismo democratico del Rojava come unica realtà di rispetto dei diritti e di un’amministrazione aperta a tutte le comunità che abitano il territorio; all’interno di Israele ci sono stati molteplici sostegni alla lotta curda (anche in funzione antiturca). 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Peraltro la rivalità risale a decenni fa e in questo periodo di Global Sudum Flottilla si ricorda la Mavi Marmara assaltata dai pirati del Mossad uccidendo 10 persone a bordo, mentre cercava di forzare il blocco navale di Gaza. Fino a che punto può essere credibile una guerra scatenata da Israele contro la Turchia? Secondo Antonella De Biasi è difficile che possa avvenire, non solo perché Erdoğan è più abile di Netanyahu (al rientro da Tianjin ha chiesto a \u003Cmark>Trump\u003C/mark> gli F-35, dimenticando i sistemi antiaerei comprati da Mosca), ma perché gli affari anche di ordigni militari non si sono mai interrotti, inoltre a livello regionale l’alleanza con Al-Thani dovrebbe mettere al riparo la Turchia da attacchi sconsiderati e senza pretesti validi… certo, con il terrore di Netanyahu non si può mai sapere. \n\n\n\nCosa rimane del sistema di Astana?Facile interpretare la presenza a Tianjin dei leader che erano soliti incontrarsi sotto l’ombrello di Astana come confluenza di interessi, meno semplice capire fino a che punto ciascuno di loro e gli altri protagonisti del Shangai cooperation organization siano posizionati in più o meno consolidate alleanze. 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Ma questo non significa che la repubblica turca sia contraria a Tel Aviv: infatti Murat ci spiega come ci siano manifestazioni propal che vengono pesantemente caricate dalla polizia indette da forze conservatrici della destra islamista, perché gli interessi dell’industria bellica sono tutti a favore di Israele e gli affari vedono la famiglia del presidente tra i beneficiari degli scambi e dell’uso di armi a Gaza; anche il Chp organizza proteste",{"matched_tokens":646,"snippet":648,"value":649},[647],"TRUMP","PIAZZA CONTRO NOBOA E IL \u003Cmark>TRUMP\u003C/mark>ISMO IN SALSA LATINA; SUDOVEST ASIATICO","BASTIONI DI ORIONE 25/09/2025 – ECUADOR IN PIAZZA CONTRO NOBOA E IL \u003Cmark>TRUMP\u003C/mark>ISMO IN SALSA LATINA; SUDOVEST ASIATICO IN SUBBUGLIO, RIPERCUSSIONI DELLE GUERRE SIONISTE; CINA DOPO SHANGAI COOPERATION ORGANIZATION E XI ALL’ONU CON LA CASACCA AMBIENTALISTA",[651,653,655,657,659,661,663,665,667,669,671,673,675,677,679,681,683,685,687,689],{"matched_tokens":652,"snippet":623,"value":623},[],{"matched_tokens":654,"snippet":624,"value":624},[],{"matched_tokens":656,"snippet":625,"value":625},[],{"matched_tokens":658,"snippet":626,"value":626},[],{"matched_tokens":660,"snippet":627,"value":627},[],{"matched_tokens":662,"snippet":628,"value":628},[],{"matched_tokens":664,"snippet":629,"value":629},[],{"matched_tokens":666,"snippet":24,"value":24},[],{"matched_tokens":668,"snippet":630,"value":630},[],{"matched_tokens":670,"snippet":631,"value":631},[],{"matched_tokens":672,"snippet":632,"value":632},[],{"matched_tokens":674,"snippet":633,"value":633},[],{"matched_tokens":676,"snippet":634,"value":634},[],{"matched_tokens":678,"snippet":635,"value":635},[],{"matched_tokens":680,"snippet":636,"value":636},[],{"matched_tokens":682,"snippet":637,"value":637},[],{"matched_tokens":684,"snippet":638,"value":638},[],{"matched_tokens":686,"snippet":41,"value":41},[],{"matched_tokens":688,"snippet":97,"value":97},[15],{"matched_tokens":690,"snippet":639,"value":639},[],[692,699,701],{"field":42,"indices":693,"matched_tokens":695,"snippets":697,"values":698},[694],18,[696],[15],[97],[97],{"field":106,"matched_tokens":700,"snippet":648,"value":649},[647],{"field":109,"matched_tokens":702,"snippet":643,"value":644},[15],{"best_field_score":113,"best_field_weight":32,"fields_matched":704,"num_tokens_dropped":54,"score":705,"tokens_matched":116,"typo_prefix_score":54},2,"578730123365711978",{"document":707,"highlight":732,"highlights":754,"text_match":111,"text_match_info":763},{"comment_count":54,"id":708,"is_sticky":54,"permalink":709,"podcastfilter":710,"post_author":711,"post_content":712,"post_date":713,"post_excerpt":60,"post_id":708,"post_modified":714,"post_thumbnail":715,"post_title":716,"post_type":418,"sort_by_date":717,"tag_links":718,"tags":726},"99622","http://radioblackout.org/podcast/carcere-letalita-webuild-usa-ice-e-tech-dentro-axon-taser/",[366],"bellocome","Estratti dalla puntata del 25 agosto 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERI: EVASIONI, LETALITA’ E AGGIORNAMENTI WEBUILD\r\n\r\nApriamo la puntata con uno sguardo sulle carceri: tra evasioni, letalità e potenziali trasformazioni rispetto a estensione “posti gabbia” e ingresso di attori privati.\r\n\r\nLeggiamo un comunicato di alcune realtà trevigiane sulla morte di Danilo Rihai, ragazzo di 17 anni suicidatosi in carcere dopo essere stato neutralizzato a colpi di Taser.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_morte-danilo_carceri.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo osservando alcune evoluzioni rispetto al primo esempio di somministrazione di manodopera detenuta utilizzata da WeBuild (con il supporto di Randstad) per i cantieri dell’Alta Velocità Napoli-Bari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_weBuild_lavoro-detenuti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUSA: WAR ON MIGRANTS, AFFARI E TECNO-AUTORITARISMO\r\n\r\nAndiamo negli Stati Uniti per osservare alcuni fenomeni collegati alla forma assunta dalla “Guerra alle Persone Migranti” sotto l’amministrazione Trump.\r\n\r\nAlla Border Security Expo 2025 di Phoenix, tenutasi ad aprile, il direttore ad interim dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti, Todd Lyons, raccontava quale fosse il suo sogno per l'agenzia: “camion che radunano immigrati per deportarli, proprio come i camion di Amazon consegnano i pacchi. Dobbiamo migliorarci nel trattare tutto questo come un'attività commerciale, voglio vedere delle procedure di deportazione in stile (Amazon) Prime, ma con esseri umani\".\r\n\r\nAlcune aziende, dalle multinazionali della carcerazione privata a compagnie aeree (come Avelo Airlines) hanno subito approfittato dell’occasione, mentre Anduril, protagonista dell’industria dei sistemi d’arma autonomi, è diventata l’attore monopolistico nella realizzazione di frontiere basate su droni e intelligenza artificiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_ice-anduril_beautiful-bill.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nFIDELIZZAZIONE E COSTRUZIONE DI MILIZIE POLITICHE\r\n\r\n\r\n\r\nCome ICE sta venendo plasmata per diventare una milizia politica MAGA:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_fidelizzazioneICE_MAGA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nI RITUALI DENTRO L’AZIENDA CHE PRODUCE IL TASER\r\n\r\nDue nuovi morti in Italia, gli ultimi a Olbia e a Genova, il taser usato contro un minorenne – Daniele Riahi – poi suicidatosi in carcere; invece di tornare a ribadire il ruolo di questa tecnologia nel trasformare le forze dell’ordine, cerchiamo di dare sguardo all’interno di Axon grazie a un’interessante inchiesta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_Taser-rituali-aziendali-Axon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLETTERA DI SARA AWAD\r\n\r\nLettera di Sara Awad, una studentessa di Gaza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_lettera-SaraAwadCUT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n/ / Errata Corrige: nella versione precedente di questo audio si citava in modo parzialmente impreciso la relazione tra la compagnia peruviana di munizioni FAME e l'israeliana Elbit; accordo in realtà focalizzato sulla partnership industriale e non sulla fornitura di munizionamento, come vedremo nella prossima puntata. 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