","Pride in Ungheria: Sfida alla politica liberticida dei diritti LGBTQIA+","post",1751024053,[68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/lgbtquia/","http://radioblackout.org/tag/orban/","http://radioblackout.org/tag/pride/","http://radioblackout.org/tag/sistemi-di-controllo/","http://radioblackout.org/tag/ungheria/",[74,18,75,76,15],"#lgbtquia+","Pride","sistemi di controllo",{"post_content":78,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":79,"snippet":81,"value":82},[80],"ungheria","di estrema destra provenienti da \u003Cmark>ungheria\u003C/mark>, slovacchia, romania e serbia. Quest'ultima","Approvata dal parlamento una legge per vietare il Pride a Budapest.\r\n\r\nIl 14 aprile il parlamento ungherese ha approvato un emendamento costituzionale che vieta gli eventi pubblici organizzati dalla comuità lgbtqia+ e ha decretato che le persone possono essere solo uomini o donne in base al sesso di nascita.\r\n\r\nInizialmente si parla di multare fino a 500 euro i trasgressori, ma con il passare del tempo si incomincia a discutere di ripercussioni possibilmente penali, e utilizzo di riconoscimento facciale\r\n\r\nCome se non bastasse è stato lanciato un contro pride da un’organizzazione regionale di estrema destra, con l'autorizzazione autorizzato del governo. L’organizzazione, conosciuta in inglese come sixty four counties youth movement, è composta da militanti di estrema destra provenienti da \u003Cmark>ungheria\u003C/mark>, slovacchia, romania e serbia. Quest'ultima è nota a livello regionale anche per episodi di terrorismo nero, come quando nel 2015 molti dei suoi esponenti sono stati arrestati in sequito alla programmazione di attentati di stampo neonazista in Romania.\r\n\r\nIdeologia e tattica politica sono alle basi di questo accanimento del governo nei confronti della comunità queer, le cui lotte si trovano in mezzo ad una doppia strumentalizzazione.\r\n\r\nNonostante tutto, ancor prima che il sindaco di Budapest raggirasse la legge organizzando un evento cittadino denominato “Pride walk”, sono stati indetti manifestazioni e cortei nella giornata di sabato 28 Giugno da parte della comunità queer locale.\r\n\r\nNe parliamo con due attivisti per i diritti LGBTQIA+, diretti al pride di domani:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/UngheriaPrideEContropride.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":85},[15],"Pride in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>: Sfida alla politica liberticida dei diritti LGBTQIA+",[87,89,91,93,95],{"matched_tokens":88,"snippet":74},[],{"matched_tokens":90,"snippet":18},[],{"matched_tokens":92,"snippet":75},[],{"matched_tokens":94,"snippet":76},[],{"matched_tokens":96,"snippet":97},[15],"\u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>",[99,104,107],{"field":40,"indices":100,"matched_tokens":101,"snippets":103},[26],[102],[15],[97],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":85,"value":85},"post_title",[15],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":81,"value":82},"post_content",[80],578730123365712000,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":54,"score":114,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":54},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":117,"highlight":134,"highlights":149,"text_match":110,"text_match_info":159},{"cat_link":118,"category":119,"comment_count":54,"id":120,"is_sticky":54,"permalink":121,"post_author":57,"post_content":122,"post_date":123,"post_excerpt":60,"post_id":120,"post_modified":124,"post_thumbnail":125,"post_thumbnail_html":126,"post_title":127,"post_type":65,"sort_by_date":128,"tag_links":129,"tags":132},[50],[53],"85436","http://radioblackout.org/2023/11/rischio-estradizione-in-ungheria-per-un-compagno-antifascista/","L'anfiascismo militante sotto attacco. Sono ancora i fatti di Budapest del febbraio 2023, quando compagn* antifascist*, accusati di aver alimentato degli scontri contro i neonazisti giunti da tutta Europa orientale per la \"Giornata dell'onore\". Per quegli eventi, la magistratura in Ungheria ipotizza le pesanti accuse di lesioni e tentato omicidio, con una compagna italiana e un compagno tedesco già in carcere, in condizioni detentive degradanti e senza possibilità di comunicazione.\r\n\r\nAnche Gabriele, un compagno milanese, è stato arrestato tra lunedì 20 e martedì 21 Novembre, poi trasferito ai domiciliari, tramite un Mandato di Arresto Europeo, richiesto per altr* 14 antifascist*. Su di lui pende il rischio di estradizione, che sarà discusso il 5 Dicembre. Imporante sarà far sentire la solidarietà e provare a mettere i bastoni fra le ruote a questo meccanismo repressivo.\r\n\r\nIntanto, Domenica alle ore 16 sotto il carcere di San Vittore, in piazza Aquileia a Milano, ci sarà un presidio di solidarietà.\r\n\r\nCi facciamo aggiornare sulla situazione da una compagna. Ascolta la diretta su Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/ungheria.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer maggiori informazione ed aggiornamenti, e soprattutto per contribuire alle spese processuali tramite IBAN, c'è il sito www.basc.news\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Novembre 2023","2023-11-30 11:55:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/405767865_779398697547907_7455777499146800708_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"214\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/405767865_779398697547907_7455777499146800708_n-214x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/405767865_779398697547907_7455777499146800708_n-214x300.jpg 214w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/405767865_779398697547907_7455777499146800708_n.jpg 585w\" sizes=\"auto, (max-width: 214px) 100vw, 214px\" />","Rischio estradizione in Ungheria per un compagno antifascista",1701345330,[130,131,72],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/estradizione/",[27,133,15],"estradizione",{"post_content":135,"post_title":139,"tags":142},{"matched_tokens":136,"snippet":137,"value":138},[15],"quegli eventi, la magistratura in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> ipotizza le pesanti accuse di","L'anfiascismo militante sotto attacco. 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La prossima udienza in tribunale per Maja è il 22 settembre.Vogliamo dimostrare ancora una volta, in modo chiaro e forte, che non lasceremo Maja da sol*, nemmeno dopo lo sciopero della fame! Maja deve essere liberat* dall’isolamento e tornare a casa!La nostra solidarietà non va solo a Maja. Zaid è seriamente minacciato dall’estradizione in Ungheria, e l’estradizione non è esclusa nemmeno per gli altri imputati. Il verdetto nel procedimento penale contro Hanna è previsto per metà settembre presso la Corte d’Appello di Monaco. Altri due importanti processi politici sono previsti per questo autunno.Includiamoli nelle nostre azioni di solidarietà per Maja!Siate attiv*, creativ* e rumoros*!”\r\n\r\nAscolta la diretta con un compagno di Milano sulla situazione di Maja e dell* altr* imputate per il processo contro l* antifas per il \"Giorno dell'onore”, un raduno neonazista ungherese, informati sul canale telegram https://t.me/freeallantifas e sul blog https://freeallantifas.noblogs.org/\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/freeallantifas.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Settembre 2025","2025-09-09 10:36:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496-240x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496-240x300.jpg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496-818x1024.jpg 818w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496-768x961.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_20250908_121452_496.jpg 1023w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","13 settembre - FREE ALL ANTIFAS!",1757382661,[130,175,176,177,178,72],"http://radioblackout.org/tag/budapest/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/detenuti/","http://radioblackout.org/tag/free-maja/",[27,180,181,182,183,15],"budapest","carcere","detenuti","free maja",{"post_content":185,"tags":189},{"matched_tokens":186,"snippet":187,"value":188},[15],"è seriamente minacciato dall’estradizione in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>, e l’estradizione non è esclusa","Giornata di solidarietà internazionale: riportare Maja a casa!!\r\n\r\nTraduciamo l’appello ad una mobilitazione condivisa chiamata dal comitato Free Maja, lanciando anche a Milano nella giornata di sabato 13 settembre:\r\n\r\n-16.30 presidio al consolato tedesco in via Solferino 40\r\n\r\n-17.30 dibattito coi comitati internazionali alla Dogana Occupata di via volta 22, a seguire live e djset”Vogliamo unirci alle numerose e straordinarie azioni di solidarietà per lo sciopero della fame di Maja e invochiamo una grande giornata di mobilitazione la prossima settimana!\r\n\r\nMaja è ancora ricoverata nell’ospedale del carcere e non è ancora chiaro quando potrà tornare in Germania o per quanto tempo sarà sottoposta alle disumane condizioni carcerarie. 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Gino era quindi stato arrestato in Francia nel Novembre del 2024 seguito della durissima repressione che aveva colpito compagni e compagne in tutta Europa, incriminati per antifascismo.\r\n\r\nIl riconoscimento dell'attività politica di Gino e quindi dei rischi correlati all'incarcerazione in Ungheria per le sue idee politiche, in carceri ben note per le ripetute violazioni di elementi dello stato di diritto, come la presunzione d’innocenza e i danni all'incolumità fisica dei carcerati, sono stati tra gli elementi determinanti di questa sentenza.\r\n\r\nRimane viva la solidarietà per tutti gli altri imputati di Budapes che ancora rischiano l'estradizione.\r\n\r\nNe parliamo con Eugenio Losco, avvocato di Ilaria Salis e Gabriele Marchesi, anch'essi imputati nel processo di Budapest:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/GinoNOEstradizione.mp3\"][/audio]","11 Aprile 2025","2025-04-11 18:22:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/PHOTO-2025-04-11-18-04-37-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"190\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/PHOTO-2025-04-11-18-04-37-300x190.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/PHOTO-2025-04-11-18-04-37-300x190.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/PHOTO-2025-04-11-18-04-37.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","LA CORTE DI PARIGI HA RIFIUTATO LA RICHIESTA DELL'UNGHERIA DI ESTRADARE GINO ABAZAJ",1744395589,[226,227,228,229,72],"http://radioblackout.org/tag/anitfascismo/","http://radioblackout.org/tag/free-gino/","http://radioblackout.org/tag/giornata-dellonore/","http://radioblackout.org/tag/processo-di-budapest/",[231,232,36,233,15],"Anitfascismo","Free Gino","processo di Budapest",{"post_content":235,"tags":239},{"matched_tokens":236,"snippet":237,"value":238},[15],"Parigi che impedisce l'estradizione in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> di Gino Abazaj, compagno milanese","Mercoledì 9 Aprile è arrivata la sentenza della Corte d'Appello di Parigi che impedisce l'estradizione in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> di Gino Abazaj, compagno milanese attivo nelle lotte sociali ed antifasciste della città.\r\n\r\nLa richiesta dell'Ungheria arrivava a seguito dell’accusa di aver partecipato alle contestazioni alla giornata dell’onore a Budapest nel 2023, ricorrenza che vede militanti di estrema destra di tutta Europa confluire nella capitale ungherese per tributare onore alle SS naziste. 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Si tratta delle azioni antifasciste organizzate per contrapporsi alla giornata dell'Onore, una celebrazione che vede nazisti di tutta Europa convergere ogni anno nella capitale ungherese per celebrare l'ultima resistenza delle SS contro l'Armata rossa durante i combattimenti in Ungheria della seconda Guerra Mondiale. Diversi compagni e compagne italiani, tra cui Ilaria, Gabri e Gino, sono stati arrestati nel corso della vendetta dello Stato ungherese, che sostiene politicamente i neonazisti e ha fatto di tutto per perseguire chi si era opposto alla loro sfilata nel 2023.\r\n\r\nLa magistratura ungherese ha trovato terreno fertile in Germania, dove da anni è in corso una campagna repressiva che ha l'obiettivo di disarticolare le componenti più determinate del movimento antifascista tedesco: l'anno scorso Maja, arrestata in Germania, è stata portata in Ungheria durante un'estradizione lampo, e si trova da quasi un anno in condizioni detentive terrificanti - aggravate dall'assoluto disprezzo delle autorità ungheresi per la sua tutela di persona non binary - ed in isolamento. Rischia di 24 anni di carcere. Circa una decina di altri compagni e compagne tedeschi si trovavano fino a lunedì ancora latitanti; 7 di loro si sono adesso costituiti, dichiarando di voler di combattere apertamente, seppur dal carcere, contro la possibilità dell'estradizione e contro la criminalizzazione delle pratiche antifasciste. Il movimento antifascista tedesco dichiara che \"la decisione di consegnarsi non deve essere vista né come una debolezza da parte degli e delle imputati/e né come una capitolazione nei confronti delle autorità inquirenti. Si tratta piuttosto di un passo autodeterminato verso un nuovo capitolo di questo procedimento. Proprio come la clandestinità, anche la decisione di andare in prigione può essere politica - non di propria volontà, ma di propria scelta. Perché nella storia del movimento la galera è sempre stato un luogo di confronto, di lotta politica e sociale. Siamo solidali con tutti i nostri coimputati, sia in carcere che fuori. Vi auguriamo di essere forti per tutto ciò che ci aspetta. Così come le autorità non sono riuscite a toglierci la libertà o a metterci all'angolo negli ultimi due anni, non riusciranno a spezzare le nostre convinzioni, a dividerci o a metterci l'uno contro l'altro negli anni a venire. Siamo al fianco di tutti gli antifascisti che si impegnano per un mondo libero dall'oppressione, dallo sfruttamento e dalla violenza. Non lasciatevi scoraggiare.\"\r\n\r\nAi microfoni di Radio Blackout Lukas B., avvocato di una delle compagne arrestate lunedì. 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Diversi compagni e compagne italiani, tra cui Ilaria, Gabri e Gino, sono stati arrestati nel corso della vendetta dello Stato ungherese, che sostiene politicamente i neonazisti e ha fatto di tutto per perseguire chi si era opposto alla loro sfilata nel 2023.\r\n\r\nLa magistratura ungherese ha trovato terreno fertile in Germania, dove da anni è in corso una campagna repressiva che ha l'obiettivo di disarticolare le componenti più determinate del movimento antifascista tedesco: l'anno scorso Maja, arrestata in Germania, è stata portata in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> durante un'estradizione lampo, e si trova da quasi un anno in condizioni detentive terrificanti - aggravate dall'assoluto disprezzo delle autorità ungheresi per la sua tutela di persona non binary - ed in isolamento. Rischia di 24 anni di carcere. Circa una decina di altri compagni e compagne tedeschi si trovavano fino a lunedì ancora latitanti; 7 di loro si sono adesso costituiti, dichiarando di voler di combattere apertamente, seppur dal carcere, contro la possibilità dell'estradizione e contro la criminalizzazione delle pratiche antifasciste. Il movimento antifascista tedesco dichiara che \"la decisione di consegnarsi non deve essere vista né come una debolezza da parte degli e delle imputati/e né come una capitolazione nei confronti delle autorità inquirenti. Si tratta piuttosto di un passo autodeterminato verso un nuovo capitolo di questo procedimento. Proprio come la clandestinità, anche la decisione di andare in prigione può essere politica - non di propria volontà, ma di propria scelta. Perché nella storia del movimento la galera è sempre stato un luogo di confronto, di lotta politica e sociale. Siamo solidali con tutti i nostri coimputati, sia in carcere che fuori. Vi auguriamo di essere forti per tutto ciò che ci aspetta. Così come le autorità non sono riuscite a toglierci la libertà o a metterci all'angolo negli ultimi due anni, non riusciranno a spezzare le nostre convinzioni, a dividerci o a metterci l'uno contro l'altro negli anni a venire. Siamo al fianco di tutti gli antifascisti che si impegnano per un mondo libero dall'oppressione, dallo sfruttamento e dalla violenza. Non lasciatevi scoraggiare.\"\r\n\r\nAi microfoni di Radio Blackout Lukas B., avvocato di una delle compagne arrestate lunedì. Con lui facciamo il punto sulle condizioni di detenzione di chi è già stato estradato, la criminalizzazione dell'antifascismo e la campagna politica di sostegno agli accusati e alle accusate di Budapest.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/LUKASB.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPER RIMANERE INFORMATI: www.basc.news (Budapest Antifascist Solidarity Committee) - MAJA, GINO, HANNA, ZAID, PAULA, LUCA, CLARA, NELE, PAUL, MORITZ LIBERI/E!",[283,285,287],{"matched_tokens":284,"snippet":21},[],{"matched_tokens":286,"snippet":276},[],{"matched_tokens":288,"snippet":97},[15],[290,295],{"field":40,"indices":291,"matched_tokens":292,"snippets":294},[38],[293],[15],[97],{"field":108,"matched_tokens":296,"snippet":280,"value":281},[15],{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":54,"score":211,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":54},{"document":299,"highlight":313,"highlights":327,"text_match":110,"text_match_info":335},{"cat_link":300,"category":301,"comment_count":54,"id":302,"is_sticky":54,"permalink":303,"post_author":57,"post_content":304,"post_date":305,"post_excerpt":60,"post_id":302,"post_modified":306,"post_thumbnail":307,"post_thumbnail_html":308,"post_title":309,"post_type":65,"sort_by_date":310,"tag_links":311,"tags":312},[50],[53],"93692","http://radioblackout.org/2024/11/arrestato-in-francia-gino-solidarieta-con-gli-le-imputati-e-di-budapest/","È notizia di questi giorni l'arresto in Francia di Gino, compagno milanese attivo nelle lotte sociali ed antifasciste della città, con l'accusa di aver partecipato alle contestazioni alla giornata dell'onore a Budapest nel 2023, ricorrenza che vede militanti di estrema destra di tutta Europa confluire nella capitale ungherese per tributare onore alle SS naziste. La risposta dello Stato ungherese, noto per le sue tendenze di estrema destra che si spingono fino all'aperto coinvolgimento politico di associazioni neo-naziste nei progetti governativi, era stata una durissima repressione che aveva colpito compagni e compagne in tutta Europa, incriminati per aver affrontato i nazisti con la necessaria determinazione. Come Ilaria, Maja, Hannah, Tobi e altri/e adesso anche Gino si trova confrontato con quella che è a tutti gli effetti la vendetta ungherese, ed è stato arrestato a Parigi su mandato di arresto europeo. Starà alla giustizia francese valutare l'assenso ad un'eventuale estradizione in Ungheria, paese dove dovrebbe affrontare un processo esclusivamente politico per il semplice fatto di essere militante antifascista. Nel frattempo si sta organizzando, in Italia ed in Francia, il sostegno a Gino e agli/altre antifascisti/e, per non lasciare solo nessuno nelle carceri europee.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/LoscoAvvocato.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui la pagina del comitato in sostegno a Gino. Per scrivergli:\r\n\r\nM. 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La risposta dello Stato ungherese, noto per le sue tendenze di estrema destra che si spingono fino all'aperto coinvolgimento politico di associazioni neo-naziste nei progetti governativi, era stata una durissima repressione che aveva colpito compagni e compagne in tutta Europa, incriminati per aver affrontato i nazisti con la necessaria determinazione. Come Ilaria, Maja, Hannah, Tobi e altri/e adesso anche Gino si trova confrontato con quella che è a tutti gli effetti la vendetta ungherese, ed è stato arrestato a Parigi su mandato di arresto europeo. Starà alla giustizia francese valutare l'assenso ad un'eventuale estradizione in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>, paese dove dovrebbe affrontare un processo esclusivamente politico per il semplice fatto di essere militante antifascista. 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Ma cosa sta avvenendo alle persone di cittadinanza tedesca imputate per il contrasto al “Giorno dell’Onore” del febbraio 2023?\r\n\r\nDai media teutonici apprendiamo che molte sono ad oggi irreperibili, che si sono intavolate trattative (in cui sarebbero coinvolti anche i servizi di intelligence), che la \"diplomazia repressiva\" potrebbe affiancarsi ad altri intenti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BCUPCB_antifa-deutsch.mp3\"][/audio]","1 Marzo 2024","2024-03-01 10:05:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/bcupcb_condello-200x110.jpg","Sparire in 41bis - DL Caivano e carceri minorili - Repressione Antifa tra Germania e Ungheria",1709287417,[427,130,273,428,176,429,430],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/caivano/","http://radioblackout.org/tag/ilaria-salis/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[361,27,21,432,181,364,433],"caivano","tortura",{"post_content":435,"post_title":440},{"matched_tokens":436,"snippet":438,"value":439},[437],"UNGHERIA","punitivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BCUPCB_caivano-quant.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>UNGHERIA\u003C/mark> - GERMANIA: ANTIFASCISTX SOTTO PROCESSO\r\n\r\nLe","Estratti dalla puntata del 26 febbraio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n41 BIS: LA DISTRUZIONE PSICHICA E LA SPARIZIONE DI PASQUALE CONDELLO\r\n\r\nIl contributo per questa puntata da parte dello Sportello per il Supporto Psicologico per i famigliari delle persone uccise dal carcere consiste in una lettera della moglie di Pasquale Condello, ricevuta dall’associazione Yairaiha e di cui ascoltiamo alcuni estratti. La sua testimonianza racconta del progressivo decadimento cognitivo e psichico di quest’uomo, condannato come boss della Ndrangheta e detenuto in 41bis, fino al suo sostanziale “svanimento” all’interno di questo dispositivo di tortura.\r\n\r\nUna storia che ci consente di riflettere su diversi aspetti di questo regime, dalle sue concrete funzioni alla sua irreversibilità, ricordando il ruolo storico di visibilizzazione rappresentato dalla lotta di (e con) Alfredo Cospito, prigioniero anarchico per il quale la riconferma del 41bis verrà portata in Cassazione il 19 marzo 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BCUPCB_condello.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLettera integrale:\r\n\r\nhttps://brughiere.noblogs.org/files/2024/02/Condello-Pasquale.pdf\r\n\r\n \r\n\r\nDL CAIVANO E INCREMENTO DELLA DETENZIONE MINORILE\r\n\r\nIl cosiddetto DL Caivano consiste in una serie di misure afferenti la giustizia minorile, attivate sull’onda di un episodio di stupro di gruppo avvenuto nell’omonimo comune del napoletano.\r\n\r\nQuesto “baby pacchetto sicurezza” è entrato in vigore nel novembre 2023; cerchiamo di osservarne gli effetti, a pochi mesi dalla sua introduzione, basandoci in particolare sui dati della carcerazione minorile e cercando di descrivere le articolazioni architettoniche di questo settore punitivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BCUPCB_caivano-quant.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>UNGHERIA\u003C/mark> - GERMANIA: ANTIFASCISTX SOTTO PROCESSO\r\n\r\nLe testimonianze sulle condizioni detentive di Ilaria Salis hanno riverberato profondamente anche all’esterno dei confini italiani e ungheresi. Ma cosa sta avvenendo alle persone di cittadinanza tedesca imputate per il contrasto al “Giorno dell’Onore” del febbraio 2023?\r\n\r\nDai media teutonici apprendiamo che molte sono ad oggi irreperibili, che si sono intavolate trattative (in cui sarebbero coinvolti anche i servizi di intelligence), che la \"diplomazia repressiva\" potrebbe affiancarsi ad altri intenti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BCUPCB_antifa-deutsch.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":441,"snippet":442,"value":442},[15],"Sparire in 41bis - DL Caivano e carceri minorili - Repressione Antifa tra Germania e \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>",[444,446],{"field":105,"matched_tokens":445,"snippet":442,"value":442},[15],{"field":108,"matched_tokens":447,"snippet":438,"value":439},[437],578730123365187700,{"best_field_score":450,"best_field_weight":451,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":54,"score":452,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":54},"1108091338752",15,"578730123365187706",{"document":454,"highlight":466,"highlights":474,"text_match":448,"text_match_info":479},{"comment_count":54,"id":455,"is_sticky":54,"permalink":456,"podcastfilter":457,"post_author":343,"post_content":458,"post_date":459,"post_excerpt":60,"post_id":455,"post_modified":460,"post_thumbnail":461,"post_title":462,"post_type":387,"sort_by_date":463,"tag_links":464,"tags":465},"38269","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-28-ottobre-bombe-muri-e-frontiere-licenza-di-uccidere-i-gendarmi-francesi-in-piazza-i-60-anni-della-rivoluzione-dei-consigli-in-ungheria/",[343],"Ogni venerdì dalle 10,45 alle 12,45 sui 105,250 FM di radio Blackout sbarcate su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2010-10-28-anarres2\r\n\r\n2016-10-28-anarres2\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nNessuna pace per chi fa guerra!\r\n\r\nPresentazione delle iniziative antimilitariste dal 29 ottobre al 4 novembre\r\n\r\nArmati, mascherati, senza documenti e senza il permesso di manifestare. Da dieci giorni, ogni giorno a Parigi scende in piazza il blocco dei gendarmi. Cosa vogliono? La licenza di uccidere!\r\nNe parliamo con Gianni Carrozza della redazione parigina di Collegamenti e di “Vive la Sociale!”trasmissione su radio Frequence Plurielle\r\n\r\nStefano Capello ci presenta l’incontro del 2 novembre “Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all’Eufrate. Dal nuovo secolo americano al tutti contro tutti\r\n\r\nUngheria 1956: la rivoluzione dei consigli, la repressione staliniana sessant’anni dopo. Ne parliamo con Cosimo Scarinzi \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\n29 ott – 2 nov – 4 nov. Nessuna pace per chi fa guerra. Settimana antimilitarista\r\nSabato 29 ottobre ore 10,30/13,30\r\npresidio antimilitarista itinerante al Balon \r\ncon performance sulle fabbriche d’armi\r\n\r\nMercoledì 2 novembre ore 21\r\nalla FAT, in corso Palermo 46\r\n“Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all’Eufrate. Dal nuovo secolo americano al tutti contro tutti”\r\n\r\nVenerdì 4 novembre ore 17\r\nParata dei disertori con clown army e carro armato, in contemporanea con la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n\r\nContro la violenza femminile sulle donne\r\nSabato 5 novembre ore 20\r\nCacerolazo femminista itinerante per le vie di San Salvario contro la violenza maschile sulle donne\r\nAppuntamento alle 20 in largo Saluzzo (se piove in piazza Madama)\r\norganizza l’assemblea “Non Una di meno” di Torino\r\n\r\nAppuntamenti No Tav\r\nSabato 29 ore 15,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi presidio solidale con i No Tav sotto processo per le giornate del 27 giugno 2011 – sgombero della Libera Repubblica della Maddalena – e 3 Luglio – assedio al nascente cantiere/fortino di Chiomonte.\r\n\r\nLunedì 7 novembre – presidio in tribunale\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","28 Ottobre 2016","2018-10-17 22:58:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/drooker_slingshot-vs-tank-200x110.jpg","Anarres del 28 ottobre. 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In questa corrispondenza ad Harraga, in onda su Radio Blackout, con una compagna da Sofia, abbiamo parlato di fascismo e antifascismo in Bulgaria; dove la situazione è per molti versi simili a quella ungherese, ma anche strettamente legata dinamiche europee. La Bulgaria è la frontiera sudorientale dell'Europa con la Turchia: un confine su cui politica bulgara ed europea costruiscono da anni la loro propaganda anti-immigrati per legittimare la militarizzazione e i tagli al welfare, e su cui marciano sia nuovi partiti di estrema destra, populisti e filo-russi, sia le organizzazioni neonaziste extra-partitiche. Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. I neonazi si prendono gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dai servizi assenti: le organizzazioni giovanili \"patriottiche\" sono nelle scuole, nelle palestre e negli stadi. Spesso gli aggressori sono (appositamente) minorenni, mentre più in alto nella scala gerarchica sta chi da anni collabora con polizia, politica e mafia nel traffico della droga e nelle provocazioni nei movimenti di piazza più grandi. In mezzo al fascismo che avanza su tutti i fronti, lx compagnx antifascistx organizzano ogni anno un corteo chiamato \"No ai nazisti nelle nostre strade\" (in foto), in risposta alla marcia neonazista in onore del generale Hristo Lukov. Quest'anno le mobilitazioni antifasciste e antirazziste non sono mancate e sono state occasioni di intreccio tra le lotte in solidarietà ai reclusi nei cpr e nei centri di accoglienza bulgari, la lotta per la libertà di movimento al confine con la Turchia, le lotte transfemministe e il movimento di solidarietà con la resistenza palestinese e quella curda.\r\n\r\nNella prima parte, un'analisi sul contesto bulgaro di ascesa delle estreme destre sia parlamentari che extra parlamentari:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BulgariaANTIFApt1.mp3\"][/audio]\r\n Nella seconda parte dell'approfondimenti, un racconto su come si dispiega la resistenza all'estremismo di destra fronte a come quest'ultimo si mostra quotidianamente nelle strade:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BULGARIAantifapt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer più info e seguire le mobilitazioni: @antifabg @migrantsolidaritybg","14 Aprile 2025","2025-04-15 16:11:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/beznazisti-200x110.jpg","Neonazi e mobilitazioni antifasciste in Bulgaria",1744665223,[273,493,494,495],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[21,497,498,499],"antirazzismo","lotta","war on migrants",{"post_content":501},{"matched_tokens":502,"snippet":503,"value":504},[15],"le e gli antifascisti in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> e fuori, hanno aperto una","I fatti di Budapest di due anni fa e la conseguente pesante repressione che sta colpendo le e gli antifascisti in \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark> e fuori, hanno aperto una finestra sull’antifascismo un po’ più a est dei nostri abituali orizzonti. In questa corrispondenza ad Harraga, in onda su Radio Blackout, con una compagna da Sofia, abbiamo parlato di fascismo e antifascismo in Bulgaria; dove la situazione è per molti versi simili a quella ungherese, ma anche strettamente legata dinamiche europee. La Bulgaria è la frontiera sudorientale dell'Europa con la Turchia: un confine su cui politica bulgara ed europea costruiscono da anni la loro propaganda anti-immigrati per legittimare la militarizzazione e i tagli al welfare, e su cui marciano sia nuovi partiti di estrema destra, populisti e filo-russi, sia le organizzazioni neonaziste extra-partitiche. Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. I neonazi si prendono gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dai servizi assenti: le organizzazioni giovanili \"patriottiche\" sono nelle scuole, nelle palestre e negli stadi. Spesso gli aggressori sono (appositamente) minorenni, mentre più in alto nella scala gerarchica sta chi da anni collabora con polizia, politica e mafia nel traffico della droga e nelle provocazioni nei movimenti di piazza più grandi. In mezzo al fascismo che avanza su tutti i fronti, lx compagnx antifascistx organizzano ogni anno un corteo chiamato \"No ai nazisti nelle nostre strade\" (in foto), in risposta alla marcia neonazista in onore del generale Hristo Lukov. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-17-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa Fortezza Europa: muri più alti\r\nIl nuovo accordo sulle migrazioni, dopo mesi di trattative e l’opposizione di Polonia e Ungheria, è arrivato in porto.\r\nIl vecchio trattato di Dublino va in soffitta sostituito da norme ancora più restrittive di quelle precedenti.\r\nIn sintesi, il patto prevede norme sull’accoglienza più severe soprattutto per le persone migranti che arrivano in Europa dai paesi considerati “sicuri”: sono le persone che già oggi hanno meno possibilità che la loro richiesta di protezione internazionale sia approvata. Con il nuovo patto sarà ancora più facile espellerle. La nozione di paese “sicuro” è il grimaldello che viene usato per scardinare definitivamente la cassaforte in cui sarebbero custoditi i cosiddetti “diritti universali”. L’universale torna a restringersi senza essere mai stato realmente tale.\r\nIl Nuovo Patto si basa su dieci leggi. C’è una modifica radicale nei percorsi di richiesta di asilo. Ne sono possibili solo due: la procedura tradizionale, che di solito richiede diversi mesi per essere completata, o una procedura accelerata che avviene alla frontiera e che dovrebbe durare al massimo 12 settimane, durante le quali le persone migranti saranno trattenuti in strutture apposite.\r\nI richiedenti asilo non possono scegliere quale dei due percorsi seguire, ma vengono divisi in base al loro profilo, stilato attraverso un nuovo e uniforme regolamento di screening. Questo regolamento esclude l’esame delle singole posizioni, perché prevede che questa “procedura di frontiera” venga usata principalmente per i richiedenti asilo considerati un “pericolo” per i paesi dell’Unione, per coloro che provengono dai paesi considerati “sicuri” e per chi proviene da paesi che, anche per altri motivi, hanno un tasso molto basso (sotto il 20 per cento) di domande d’asilo accolte.\r\nSe la loro richiesta verrà rifiutata, come è molto probabile in questi casi, i migranti dovranno essere espulsi verso il loro paese d’origine o un cosiddetto “paese terzo”, fra cui ci sono anche quelli da cui spesso partono per raggiungere i paesi europei: Tunisia, Libia, Turchia.\r\nI paesi dell’UE hanno due anni per recepire nella loro legislazione le nuove norme UE.\r\nUn nuovo capitolo della guerra ai migranti è stato scritto.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nGrecia. Prigione amministrativa ed espulsione per chi lotta\r\nIn questi anni tanti europei si sono trasferiti ad Atene per vivere, studiare, lavorare. Alcuni di loro partecipano attivamente alle lotte politiche e sociali del paese.\r\nDopo lo sgombero delle università occupate per cercare di porre un freno all’invasione di Rafah, una settantina di attivisti sono stati fermati e portati in questura. Tutti gli occupanti sono stati denunciati a piede libero. I greci sono stati tutti rilasciati, 9 compagn* di varie nazionalità europee sono stati rinchiusi in un centro di detenzione per stranieri a 50 chilometri da Atene. Hanno cinque giorni per fare ricorso prima di essere espulsi.\r\nNei loro confronti è stata applicata una misura di carattere amministrativo, in base ad una generica rilevazione di “pericolosità sociale”.\r\nDa qualche tempo, la detenzione amministrativa e l’espulsione degli indesiderabili, non è solo applicata ai non europei, ma si estende anche ai cittadini dell’UE.\r\nEsempi simili si sono registrati di recente in Francia. In Italia nel mirino sono finiti rom con cittadinanza rumena.\r\nL’esclusione dai diritti universali riservati ai “cittadini” progressivamente si sta estendendo anche a chi ha le “carte in regola” per muoversi e risiedere in Europa.\r\nDa decenni assistiamo all’estensione del concetto di nemico, che non è solo il soldato che indossa la divisa di un altro paese, ma è il civile straniero privo di permessi, e, passo dopo passo, anche il cittadino europeo, che si batte contro le regole di un mondo diviso in sommersi e salvati.\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nIl prossimo venerdì ci sarà un incontro sugli scenari di guerra globale che rischiano di deflagrare in un conflitto dalle conseguenze devastanti.\r\nAd introdurre l’incontro del 24 maggio ci sarà Stefano Capello, che con cui abbiamo anticipato alcuni dei temi che affronteremo. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Maggio 2024","2024-05-23 19:51:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/EUtrippingrefugee-200x110.jpg","Anarres del 17 maggio. Fortezza Europa: muri più alti. Repressione in Grecia. Dall'ordine americano al grande caos: scenari di guerra globale...",1716493770,[],[],{"post_content":525},{"matched_tokens":526,"snippet":527,"value":528},[15],"e l’opposizione di Polonia e \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>, è arrivato in porto.\r\nIl","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-17-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa Fortezza Europa: muri più alti\r\nIl nuovo accordo sulle migrazioni, dopo mesi di trattative e l’opposizione di Polonia e \u003Cmark>Ungheria\u003C/mark>, è arrivato in porto.\r\nIl vecchio trattato di Dublino va in soffitta sostituito da norme ancora più restrittive di quelle precedenti.\r\nIn sintesi, il patto prevede norme sull’accoglienza più severe soprattutto per le persone migranti che arrivano in Europa dai paesi considerati “sicuri”: sono le persone che già oggi hanno meno possibilità che la loro richiesta di protezione internazionale sia approvata. Con il nuovo patto sarà ancora più facile espellerle. La nozione di paese “sicuro” è il grimaldello che viene usato per scardinare definitivamente la cassaforte in cui sarebbero custoditi i cosiddetti “diritti universali”. L’universale torna a restringersi senza essere mai stato realmente tale.\r\nIl Nuovo Patto si basa su dieci leggi. C’è una modifica radicale nei percorsi di richiesta di asilo. Ne sono possibili solo due: la procedura tradizionale, che di solito richiede diversi mesi per essere completata, o una procedura accelerata che avviene alla frontiera e che dovrebbe durare al massimo 12 settimane, durante le quali le persone migranti saranno trattenuti in strutture apposite.\r\nI richiedenti asilo non possono scegliere quale dei due percorsi seguire, ma vengono divisi in base al loro profilo, stilato attraverso un nuovo e uniforme regolamento di screening. 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Prigione amministrativa ed espulsione per chi lotta\r\nIn questi anni tanti europei si sono trasferiti ad Atene per vivere, studiare, lavorare. Alcuni di loro partecipano attivamente alle lotte politiche e sociali del paese.\r\nDopo lo sgombero delle università occupate per cercare di porre un freno all’invasione di Rafah, una settantina di attivisti sono stati fermati e portati in questura. Tutti gli occupanti sono stati denunciati a piede libero. I greci sono stati tutti rilasciati, 9 compagn* di varie nazionalità europee sono stati rinchiusi in un centro di detenzione per stranieri a 50 chilometri da Atene. 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La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. 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Le contestazioni, alimentate anche dall'indignazione per l'energica repressione subita, esprimono una cocente contraddizione all'interno degli apparati di riproduzione della classe dirigente, soprattutto di quei paesi come Stati Uniti e Germania, dove la questione di Israele da sempre occupa un posto rilevante nella definizione e costruzione dell'identità nazionale stessa.\r\n\r\nPer un'analisi sulle dinamiche in corso nei campus americani, sulle prospettive e le contraddizioni che queste proteste aprono in seno alla base del Partito Democratico, abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Giovanni Semi, professore associato di Sociologia presso l'Università di Torino, di ritorno da New York.\r\n\r\nSul fronte delle proteste studentesche in Europa, invece, un contributo ai nostri microfoni sull'inedita ondata di mobilitazioni che sta attraversando con forza le università svizzere.\r\n\r\n---------------------------------------------------------------\r\n\r\nAl centro della seconda parte di trasmissione il viaggio del presidente cinese Xi Jinping in Europa, rappresentazione plastica degli interessi geopolitici del gigante asiatico sul Vecchio Continente. Xi é dapprima giunto in Francia, per celebrare gli storici rapporti bilaterali con il Paese guidato da Macron e partecipare al trilaterale con il presidente francese e la presidente Ursula Von der Layen. Al centro dei colloqui sicuramente il supporto cinese alla Russia di Putin e una serie di impegni che il gigante asiatico assumerebbe verso l’Unione Europea in materia di spionaggio industriale e concorrenza, date le molte accuse lanciate a Pechino di pratiche commerciali sleali se non di vero e proprio dumping. L’altra tappa é l’Europa dell’Est, Ungheria e Serbia, stati non allineati al cosiddetto ‘Occidente collettivo’ con cui irrobustire partenership commerciali, industriali e politiche, approfondendo magari le linee di faglia interne all’Europa. Ne abbiamo approfittato per ragionare con un nostro collaboratore sullo stato di salute del colosso cinese a partire da una serie di articoli comparsi nelle settimane scorse su siti e quotidiani. In particolare abbiamo ragionato della fase post crisi finanziaria del 2008 e del cosiddetto ‘produttivismo’ teorizzato da economisti come Dani Rodrick.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/la-fine-09-02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nAntonio Alia - Perché mi chiedi di leggere Edward Said se non vuoi che lo usi? Intervista a Giovanni Semi sulle mobilitazioni pro Palestina nei campus statunitensi.\r\n\r\nBungacast - Palestine, Protest, Repression: The Wider Context (Podcast)\r\n\r\n---------------------------------\r\n\r\nPier Giorgio Ardeni e Francesco Sylos Labini - L’economia è reale: così vince la Cina\r\n\r\nDani Rodrock - What’s Next for Globalization?\r\n\r\nVincenzo Comito - La locomotiva cinese rallenta?","10 Maggio 2024","2024-05-10 15:12:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1715287713057-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #22 - UNIVERSITÀ PER GAZA. 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