","Roma. Gli abiti nuovi della giunta Raggi","post",1482267793,[62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/campidoglio/","http://radioblackout.org/tag/gesenu/","http://radioblackout.org/tag/interni/","http://radioblackout.org/tag/luca-bergamo/","http://radioblackout.org/tag/mafia-capitale/","http://radioblackout.org/tag/movimento-5-stelle/","http://radioblackout.org/tag/raffaele-marra/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/virginia-raggi/",[72,73,25,31,74,75,35,15,18],"Campidoglio","Gesenu","mafia capitale","Movimento 5 stelle",{"post_content":77,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":78,"snippet":81,"value":82},[79,80],"Virginia","Raggi","ex-capo di gabinetto), la sindaca \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> ha dichiarato ai giornalisti che","Ieri è avvenuto l'incontro al Campidoglio per la ridefinizione della giunta romana. Il meeting ha decretato la nomina di Luca Bergamo, ex PD, come nuovo vicesindaco della giunta comunale a 5 Stelle. L'attuale assessore alla Cultura del Campidoglio ha preso il posto del dimissionario, Daniele Frongia, che ha mantenuto le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Passo indietro invece per Massimo Colomban, imprenditore trevigiano vicino a Casaleggio, e assessore alle Partecipate della giunta pentastellata di Roma, già candidato perdente del centro-destra in Veneto. Pinuccia Montanari, già nella giunta di Del Rio a Reggio Emilia, è la nuova assessora alla Sostenibilità Ambientale. Prenderà il posto di Paola Muraro, sotto indagine per reati ambientali e responsabile di aver restituito smalto al re delle discariche Manlio Cerroni, che da lei ricevette la nomina a consulente tecnico di parte dalla Gesenu, società commissariata per mafia.\r\n\r\nNel frattempo, dopo l'arresto del fidato dirigente Raffaele Marra, proveniente dagli ambienti del neo-fascismo e di fatto responsabile delle dimissioni di Carla Rainieri (ex-capo di gabinetto), la sindaca \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> ha dichiarato ai giornalisti che se dovesse mai arrivarle un avviso di garanzia per la firma degli atti compiuti da Marra (compresa la nomina di uno dei fratelli di Marra a capo del Dipartimento Turismo), valuterà il da farsi, prima di allora non intende pensarci affatto.\r\n\r\nDi tutto questo e molto altro abbiamo parlato con Francesco, che ci ha restituito un quadro generale della situazione nella Roma Capitale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-12-20-francesco-raggi",{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":85},[80],"Roma. Gli abiti nuovi della giunta \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>",[87,89,91,93,95,97,99,101,103],{"matched_tokens":88,"snippet":72},[],{"matched_tokens":90,"snippet":73},[],{"matched_tokens":92,"snippet":25},[],{"matched_tokens":94,"snippet":31},[],{"matched_tokens":96,"snippet":74},[],{"matched_tokens":98,"snippet":75},[],{"matched_tokens":100,"snippet":35},[],{"matched_tokens":102,"snippet":15},[],{"matched_tokens":104,"snippet":105},[79,80],"\u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>",[107,113,116],{"field":36,"indices":108,"matched_tokens":110,"snippets":112},[109],8,[111],[79,80],[105],{"field":114,"matched_tokens":115,"snippet":81,"value":82},"post_content",[79,80],{"field":117,"matched_tokens":118,"snippet":85,"value":85},"post_title",[80],1157451471441625000,{"best_field_score":121,"best_field_weight":122,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":123,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":125,"highlight":143,"highlights":157,"text_match":119,"text_match_info":165},{"cat_link":126,"category":127,"comment_count":48,"id":128,"is_sticky":48,"permalink":129,"post_author":51,"post_content":130,"post_date":131,"post_excerpt":54,"post_id":128,"post_modified":132,"post_thumbnail":133,"post_thumbnail_html":134,"post_title":135,"post_type":59,"sort_by_date":136,"tag_links":137,"tags":140},[45],[47],"60159","http://radioblackout.org/2020/05/roma-lavorare-per-un-piatto-di-lenticchie/","A Ostia Virginia Raggi ha inaugurato il primo Mercato Sociale, dove i poveri potranno acquistare generi alimentari di prima necessità in cambio di lavoro. Per comprare latte in polvere, olio e pasta dovranno sfalciare prati, sistemare aiuole gratuitamente.\r\nRoma è il comune agricolo più grande d'Europa, ed è anche la grande città con più parchi integrati nello spazio urbano. Parliamo di 44 milioni di metri quadri di verde pubblico e di circa 330.000 alberi. Ci sono le antiche ville nobiliari sopravvissute alle lottizzazioni su cui è stata edificata la Roma Moderna, e i parchi come la Caffarella, il parco degli Acquedotti o il parco di Aguzzano, vere e proprie porzioni di agro romano e campagna che si insinuano tra le vecchie borgate. A questo vanno aggiunti parchi e parchetti di quartiere, aiuole, aree cani e rotonde.\r\nServirebbero centinaia di giardinieri, orticoltori, che il comune non assume. Oggi, grazie alla crisi sociale accelerata dalla pandemia, la sindaca di Roma trova l’uovo di Colombo e affida questi lavori ai tanti che sono costretti a ricorrere agli aiuti alimentari distribuiti da associazioni e istituzioni.\r\nEvidentemente la cura della città, il verde, le strade, gli spazi comuni non sono un “bene comune” su cui la sindaca pentastellata si senta di investire.\r\nMaglio trasformare i poveri in lavoratori senza diritti retribuiti con olio e pasta, ossia in schiavi.\r\nDa diversi anni l’amministrazione capitolina scarica la cura del verde sulle associazioni di volontari, o facendo leva sul lavoro gratuito di detenuti e rifugiati.\r\n\r\nÉ la logica del reddito di cittadinanza a 5Stelle, che funziona solo su base premiale a chi è disposto ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.\r\nUn’elemosina che il disoccupato deve dimostrare di meritare, piegandosi ad ogni richiesta, perché la povertà non è una condizione sociale da cui riscattarsi con la lotta, ma una punizione che tocca a chi non è stato alle regole del feroce gioco del capitale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-05-francesco-raggi.mp3\"][/audio]","5 Maggio 2020","2020-05-05 13:05:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma. Lavorare per un piatto di lenticchie",1588683928,[138,139,69,70],"http://radioblackout.org/tag/elemosina-a-pagamento/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-gratuito/",[141,142,15,18],"elemosina a pagamento","lavoro gratuito",{"post_content":144,"tags":148},{"matched_tokens":145,"snippet":146,"value":147},[79,80],"A Ostia \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> ha inaugurato il primo Mercato","A Ostia \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> ha inaugurato il primo Mercato Sociale, dove i poveri potranno acquistare generi alimentari di prima necessità in cambio di lavoro. Per comprare latte in polvere, olio e pasta dovranno sfalciare prati, sistemare aiuole gratuitamente.\r\nRoma è il comune agricolo più grande d'Europa, ed è anche la grande città con più parchi integrati nello spazio urbano. Parliamo di 44 milioni di metri quadri di verde pubblico e di circa 330.000 alberi. Ci sono le antiche ville nobiliari sopravvissute alle lottizzazioni su cui è stata edificata la Roma Moderna, e i parchi come la Caffarella, il parco degli Acquedotti o il parco di Aguzzano, vere e proprie porzioni di agro romano e campagna che si insinuano tra le vecchie borgate. A questo vanno aggiunti parchi e parchetti di quartiere, aiuole, aree cani e rotonde.\r\nServirebbero centinaia di giardinieri, orticoltori, che il comune non assume. Oggi, grazie alla crisi sociale accelerata dalla pandemia, la sindaca di Roma trova l’uovo di Colombo e affida questi lavori ai tanti che sono costretti a ricorrere agli aiuti alimentari distribuiti da associazioni e istituzioni.\r\nEvidentemente la cura della città, il verde, le strade, gli spazi comuni non sono un “bene comune” su cui la sindaca pentastellata si senta di investire.\r\nMaglio trasformare i poveri in lavoratori senza diritti retribuiti con olio e pasta, ossia in schiavi.\r\nDa diversi anni l’amministrazione capitolina scarica la cura del verde sulle associazioni di volontari, o facendo leva sul lavoro gratuito di detenuti e rifugiati.\r\n\r\nÉ la logica del reddito di cittadinanza a 5Stelle, che funziona solo su base premiale a chi è disposto ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.\r\nUn’elemosina che il disoccupato deve dimostrare di meritare, piegandosi ad ogni richiesta, perché la povertà non è una condizione sociale da cui riscattarsi con la lotta, ma una punizione che tocca a chi non è stato alle regole del feroce gioco del capitale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-05-francesco-raggi.mp3\"][/audio]",[149,151,153,155],{"matched_tokens":150,"snippet":141},[],{"matched_tokens":152,"snippet":142},[],{"matched_tokens":154,"snippet":15},[],{"matched_tokens":156,"snippet":105},[79,80],[158,163],{"field":36,"indices":159,"matched_tokens":160,"snippets":162},[14],[161],[79,80],[105],{"field":114,"matched_tokens":164,"snippet":146,"value":147},[79,80],{"best_field_score":121,"best_field_weight":122,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":166,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"1157451471441625194",{"document":168,"highlight":182,"highlights":187,"text_match":190,"text_match_info":191},{"cat_link":169,"category":170,"comment_count":48,"id":171,"is_sticky":48,"permalink":172,"post_author":51,"post_content":173,"post_date":174,"post_excerpt":54,"post_id":171,"post_modified":175,"post_thumbnail":176,"post_thumbnail_html":177,"post_title":178,"post_type":59,"sort_by_date":179,"tag_links":180,"tags":181},[45],[47],"48180","http://radioblackout.org/2018/06/le-mani-su-roma-il-sistema-della-rendita-ai-tempi-del-m5s/","Scandalo micidiale a Roma. A poche ora dalla rivendicazione della propria diversità nella progettazione del nuovo stadio lanciato dalla sindaca con tanto di hashtag #UnoStadioFattoBene, scattano le manette tripartisan per corruzione. Coinvolti nell’inchiesta una delle eminenze grigie del M5S che più ha favorito la normalizzazione grillina, Luca Lanzanlone, l'ex assessore regionale all'Urbanistica Michele Civita (Pd), il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi di Forza Italia e ovviamente Luca Parnasi, uno dei palazzinari più influenti di Roma. È, insomma, il solito partito trasversale degli affari che aveva capito già da tempo che la casacca gialla non poteva mancare nel proprio guardaroba. \r\n\r\nLa gestione dell’impero della rendita è cartina tornasole fedele che attesta dell’assoluta compatibilità pentastellata nella gestione della città. Dopo che il rifiuto delle olimpiadi romane aveva fatto traballare qualche certezza, Virginia Raggi e Chiara Appendino sono tornate sull’attenti davanti a fondazioni bancarie, grandi proprietari e investitori, intingendo il pennello nell’attesa di discontinuità create nelle periferie per dare una verniciata di nuovo alle solite stanche politiche fatte di grandi eventi e tanta fuffa.\r\n\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ylenia Sina, collaboratrice di RomaToday e autrice del libro “Chi comanda Roma”\r\n\r\nUnknown","14 Giugno 2018","2018-06-20 12:06:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/1528868334744.jpg-nove_arresti_per_il_nuovo_stadio_della_roma-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/1528868334744.jpg-nove_arresti_per_il_nuovo_stadio_della_roma-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/1528868334744.jpg-nove_arresti_per_il_nuovo_stadio_della_roma-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/1528868334744.jpg-nove_arresti_per_il_nuovo_stadio_della_roma.jpg 670w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le mani su Roma: il sistema della rendita ai tempi del M5S",1528995470,[],[],{"post_content":183},{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":186},[79,80],"aveva fatto traballare qualche certezza, \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> e Chiara Appendino sono tornate","Scandalo micidiale a Roma. A poche ora dalla rivendicazione della propria diversità nella progettazione del nuovo stadio lanciato dalla sindaca con tanto di hashtag #UnoStadioFattoBene, scattano le manette tripartisan per corruzione. Coinvolti nell’inchiesta una delle eminenze grigie del M5S che più ha favorito la normalizzazione grillina, Luca Lanzanlone, l'ex assessore regionale all'Urbanistica Michele Civita (Pd), il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi di Forza Italia e ovviamente Luca Parnasi, uno dei palazzinari più influenti di Roma. È, insomma, il solito partito trasversale degli affari che aveva capito già da tempo che la casacca gialla non poteva mancare nel proprio guardaroba. \r\n\r\nLa gestione dell’impero della rendita è cartina tornasole fedele che attesta dell’assoluta compatibilità pentastellata nella gestione della città. Dopo che il rifiuto delle olimpiadi romane aveva fatto traballare qualche certezza, \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> e Chiara Appendino sono tornate sull’attenti davanti a fondazioni bancarie, grandi proprietari e investitori, intingendo il pennello nell’attesa di discontinuità create nelle periferie per dare una verniciata di nuovo alle solite stanche politiche fatte di grandi eventi e tanta fuffa.\r\n\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ylenia Sina, collaboratrice di RomaToday e autrice del libro “Chi comanda Roma”\r\n\r\nUnknown",[188],{"field":114,"matched_tokens":189,"snippet":185,"value":186},[79,80],1157451471441100800,{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":194,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"2211897868288",14,"1157451471441100913",{"document":196,"highlight":214,"highlights":219,"text_match":190,"text_match_info":222},{"cat_link":197,"category":198,"comment_count":48,"id":199,"is_sticky":48,"permalink":200,"post_author":51,"post_content":201,"post_date":202,"post_excerpt":54,"post_id":199,"post_modified":203,"post_thumbnail":204,"post_thumbnail_html":205,"post_title":206,"post_type":59,"sort_by_date":207,"tag_links":208,"tags":211},[45],[47],"45492","http://radioblackout.org/2018/01/roma-la-citta-femminista-non-si-sgombera/","\"La città femminista non si sgombera. I nostri desideri non sono trasparenti\": questo l'appello lanciato nelle scorse settimane dalla rete romana di Non Una di Meno per la manifestazione che si è svolta ieri contro l'attacco in corso a diversi spazi femministi della capitale. Spazi che da anni lavorano alla lotta contro la violenza sulle donne, costruendo percorsi di autonomia e di fuoriuscita dalla violenza.\r\n\r\nL'appuntamento era per le 16 in piazza del Campidoglio, dove il presidio è stato animato con interventi e performance. Di fronte al silenzio dell'amministrazione capitolina guidata dalla sindaca Virginia Raggi (che alle 19 doveva riunirsi per discutere delle sorti di Atac, legate a doppio filo con quelle dello spazio Lucha Y Siesta), poco prima delle 20 le donne presenti in piazza sono riuscite a entrare nella sala del consiglio comunale, interrompendo la seduta per chiedere risposte chiare alla giunta.\r\n\r\nIl racconto della giornata di mobilitazione con Egilda di Lucha Y Siesta:\r\n\r\nedi_nudm","24 Gennaio 2018","2018-01-29 12:43:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/nudmroma-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"220\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/nudmroma-300x220.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/nudmroma-300x220.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/nudmroma.png 729w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma: la città femminista non si sgombera",1516798185,[209,69,210],"http://radioblackout.org/tag/non-una-di-meno/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sulle-donne/",[212,15,213],"non una di meno","violenza sulle donne",{"post_content":215},{"matched_tokens":216,"snippet":217,"value":218},[79,80],"dell'amministrazione capitolina guidata dalla sindaca \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> (che alle 19 doveva riunirsi","\"La città femminista non si sgombera. I nostri desideri non sono trasparenti\": questo l'appello lanciato nelle scorse settimane dalla rete romana di Non Una di Meno per la manifestazione che si è svolta ieri contro l'attacco in corso a diversi spazi femministi della capitale. Spazi che da anni lavorano alla lotta contro la violenza sulle donne, costruendo percorsi di autonomia e di fuoriuscita dalla violenza.\r\n\r\nL'appuntamento era per le 16 in piazza del Campidoglio, dove il presidio è stato animato con interventi e performance. Di fronte al silenzio dell'amministrazione capitolina guidata dalla sindaca \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> (che alle 19 doveva riunirsi per discutere delle sorti di Atac, legate a doppio filo con quelle dello spazio Lucha Y Siesta), poco prima delle 20 le donne presenti in piazza sono riuscite a entrare nella sala del consiglio comunale, interrompendo la seduta per chiedere risposte chiare alla giunta.\r\n\r\nIl racconto della giornata di mobilitazione con Egilda di Lucha Y Siesta:\r\n\r\nedi_nudm",[220],{"field":114,"matched_tokens":221,"snippet":217,"value":218},[79,80],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":194,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},{"document":224,"highlight":238,"highlights":243,"text_match":190,"text_match_info":246},{"cat_link":225,"category":226,"comment_count":48,"id":227,"is_sticky":48,"permalink":228,"post_author":51,"post_content":229,"post_date":230,"post_excerpt":54,"post_id":227,"post_modified":231,"post_thumbnail":232,"post_thumbnail_html":233,"post_title":234,"post_type":59,"sort_by_date":235,"tag_links":236,"tags":237},[45],[47],"38212","http://radioblackout.org/2016/10/perche-tutti-parlano-di-frigo-gate-e-nessuno-parla-piu-di-mafia-capitale/","Le cronache dei giorni scorsi sono state occupate dal cosiddetto frigo gate, una trovata giornalistica della peggior specie nata da un trappolone teso dal quotidiano la Repubblica a Virginia Raggi. Durante un’intervista, il quotidiano diretto da Mauro Calabresi ha più volte insistito sulla mancata raccolta dei rifiuti ingombranti probabilmente sapendo che non avveniva a causa del mancato rinnovo del bando di assegnazione nel giugno scorso. Un fatto incredibilmente ignorato dalla sindaca che ha evocato un utilizzo “pilotato” dei frigoriferi per nuocere al decoro di Roma e quindi alla sua giunta. La notizia della mancata assegnazione del bando è stata fatta uscire da la Repubblica qualche giorno dopo facendo fare a Virginia Raggi la figura del pollo.\r\nA parte la conclamata ed innegabile dabbenaggine di cui fa prova la sindaca, l’episodio non è innocente e fa parte di una più ampia battaglia mediatica che il Partito di repubblica sta svolgendo contro i 5S. La gestione dei rifiuti non è solo un business ma una catena industriale a tutti gli effetti in cui in a ogni passaggio l’apparato economico-politico-mafioso cerca di generare più profitto possibile dai prodotti intermedi. Non è un caso che al famoso bando per la rimozione dei frigoriferi e degli altri elettrodomestici si fosse presentata una sola cooperativa: la 29 giugno di Buzzi.\r\nGli equilibri rispetto alla gestione delle partecipate del Comune di Roma, all’estrazione di rendita dagli appalti di gestione dei servizi e, più in generale, tutti gli assetti di potere di quel “mondo di mezzo” che aiuta quello di sopra e ammazza quello di sotto stanno attraversando una profonda fase di mutazione di cui non si vede ancora l’approdo definitivo. L’inchiesta Mafia capitale è sparita dai giornali e si sta sgonfiando l’accusa di associazione mafiosa per molti degli esponenti politici. Questo succede non certo perché le irregolarità contestate non siano molto gravi e espressioni di un coacervo indissociabile di politica, criminalità organizzata, cooperative e appalti ma semplicemente perché rappresentano il normale funzionamento della “macchina Roma”. La mediatizzazione delle prime fasi dell’inchiesta lascia oggi il posto a un vuoto di attenzione a dimostrazione del fatto che l’operazione giudiziaria è da ascrivere comunque a un processo di riorganizzazione tutto interno ai poteri più o meno opachi che governano la capitale. Come interpretare l’azione del Movimento 5 Stelle in questo scenario?\r\nNe abbiamo parlato con Alessia, una compagna di Progetto degage\r\nalleromafrigogate","27 Ottobre 2016","2016-10-28 12:21:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/lupa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"196\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/lupa-300x196.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/lupa-300x196.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/lupa.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Perché tutti parlano di frigo gate e nessuno parla più di Mafia capitale?",1477576784,[],[],{"post_content":239},{"matched_tokens":240,"snippet":241,"value":242},[79,80],"teso dal quotidiano la Repubblica a \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>. Durante un’intervista, il quotidiano diretto","Le cronache dei giorni scorsi sono state occupate dal cosiddetto frigo gate, una trovata giornalistica della peggior specie nata da un trappolone teso dal quotidiano la Repubblica a \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>. Durante un’intervista, il quotidiano diretto da Mauro Calabresi ha più volte insistito sulla mancata raccolta dei rifiuti ingombranti probabilmente sapendo che non avveniva a causa del mancato rinnovo del bando di assegnazione nel giugno scorso. Un fatto incredibilmente ignorato dalla sindaca che ha evocato un utilizzo “pilotato” dei frigoriferi per nuocere al decoro di Roma e quindi alla sua giunta. La notizia della mancata assegnazione del bando è stata fatta uscire da la Repubblica qualche giorno dopo facendo fare a \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> la figura del pollo.\r\nA parte la conclamata ed innegabile dabbenaggine di cui fa prova la sindaca, l’episodio non è innocente e fa parte di una più ampia battaglia mediatica che il Partito di repubblica sta svolgendo contro i 5S. La gestione dei rifiuti non è solo un business ma una catena industriale a tutti gli effetti in cui in a ogni passaggio l’apparato economico-politico-mafioso cerca di generare più profitto possibile dai prodotti intermedi. Non è un caso che al famoso bando per la rimozione dei frigoriferi e degli altri elettrodomestici si fosse presentata una sola cooperativa: la 29 giugno di Buzzi.\r\nGli equilibri rispetto alla gestione delle partecipate del Comune di Roma, all’estrazione di rendita dagli appalti di gestione dei servizi e, più in generale, tutti gli assetti di potere di quel “mondo di mezzo” che aiuta quello di sopra e ammazza quello di sotto stanno attraversando una profonda fase di mutazione di cui non si vede ancora l’approdo definitivo. L’inchiesta Mafia capitale è sparita dai giornali e si sta sgonfiando l’accusa di associazione mafiosa per molti degli esponenti politici. Questo succede non certo perché le irregolarità contestate non siano molto gravi e espressioni di un coacervo indissociabile di politica, criminalità organizzata, cooperative e appalti ma semplicemente perché rappresentano il normale funzionamento della “macchina Roma”. La mediatizzazione delle prime fasi dell’inchiesta lascia oggi il posto a un vuoto di attenzione a dimostrazione del fatto che l’operazione giudiziaria è da ascrivere comunque a un processo di riorganizzazione tutto interno ai poteri più o meno opachi che governano la capitale. Come interpretare l’azione del Movimento 5 Stelle in questo scenario?\r\nNe abbiamo parlato con Alessia, una compagna di Progetto degage\r\nalleromafrigogate",[244],{"field":114,"matched_tokens":245,"snippet":241,"value":242},[79,80],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":194,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},{"document":248,"highlight":272,"highlights":279,"text_match":282,"text_match_info":283},{"cat_link":249,"category":251,"comment_count":48,"id":252,"is_sticky":48,"permalink":253,"post_author":254,"post_content":255,"post_date":256,"post_excerpt":54,"post_id":252,"post_modified":257,"post_thumbnail":258,"post_thumbnail_html":259,"post_title":260,"post_type":59,"sort_by_date":261,"tag_links":262,"tags":267},[250],"https://radioblackout.org/category/informazione/",[47],"100718","https://radioblackout.org/2025/09/presidio-permanente-al-porto-di-livorno/","info2","PRESIDIO FUORI DALLA DARSENA TOSCANA, A LIVORNO, LUNEDÌ 29 ORE 18.30La notizia che la nave battente bandiera israeliana “Zim Virginia” si trova in rada a Livorno ha raggiunto i lavoratori portuali di Livorno, che hanno deciso che non avrebbero effettuato le operazioni che la nave richiedeva.Le attività del presidio permanente al porto di Livorno sono state spostate in Darsena, per dare solidarietà ai lavoratori all’interno, e per far sentire il dissenso della cittadinanza all’arrivo di una nave israeliana.Abbiamo chiesto a un lavoratore del Gruppo Autonomo Portuali di raccontarci come sta andando il presidio al porto di Livorno.","30 Settembre 2025","2025-09-30 02:43:47","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/livornotiodiazim.png","\u003Cimg width=\"273\" height=\"300\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/livornotiodiazim-273x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/livornotiodiazim-273x300.png 273w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/livornotiodiazim.png 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 273px) 100vw, 273px\" />","Presidio permanente al Porto di Livorno",1759196545,[263,264,265,266],"https://radioblackout.org/tag/blocco/","https://radioblackout.org/tag/livorno/","https://radioblackout.org/tag/palestina/","https://radioblackout.org/tag/porto/",[268,269,270,271],"blocco","livorno","palestina","porto",{"post_content":273},{"matched_tokens":274,"snippet":277,"value":278},[275,276],"Virginia”","raggi","nave battente bandiera israeliana “Zim \u003Cmark>Virginia”\u003C/mark> si trova in rada a Livorno ha \u003Cmark>raggi\u003C/mark>unto i lavoratori portuali di Livorno,","PRESIDIO FUORI DALLA DARSENA TOSCANA, A LIVORNO, LUNEDÌ 29 ORE 18.30La notizia che la nave battente bandiera israeliana “Zim \u003Cmark>Virginia”\u003C/mark> si trova in rada a Livorno ha \u003Cmark>raggi\u003C/mark>unto i lavoratori portuali di Livorno, che hanno deciso che non avrebbero effettuato le operazioni che la nave richiedeva.Le attività del presidio permanente al porto di Livorno sono state spostate in Darsena, per dare solidarietà ai lavoratori all’interno, e per far sentire il dissenso della cittadinanza all’arrivo di una nave israeliana.Abbiamo chiesto a un lavoratore del Gruppo Autonomo Portuali di raccontarci come sta andando il presidio al porto di Livorno.",[280],{"field":114,"matched_tokens":281,"snippet":277,"value":278},[275,276],1157451436141838300,{"best_field_score":284,"best_field_weight":193,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":285,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":22},"2211880632320","1157451436141838449",6646,{"collection_name":59,"first_q":18,"per_page":288,"q":18},6,4,{"facet_counts":291,"found":14,"hits":322,"out_of":417,"page":22,"request_params":418,"search_cutoff":37,"search_time_ms":289},[292,298],{"counts":293,"field_name":296,"sampled":37,"stats":297},[294],{"count":17,"highlighted":295,"value":295},"anarres","podcastfilter",{"total_values":22},{"counts":299,"field_name":36,"sampled":37,"stats":320},[300,302,304,306,308,310,312,314,316,318],{"count":22,"highlighted":301,"value":301},"anarchia",{"count":22,"highlighted":303,"value":303},"filippine",{"count":22,"highlighted":305,"value":305},"rivoluzione",{"count":22,"highlighted":307,"value":307},"Pietro Ferrero",{"count":22,"highlighted":309,"value":309},"roma a 5 stelle",{"count":22,"highlighted":311,"value":311},"senzapatria fest IV",{"count":22,"highlighted":313,"value":313},"identità e differenze",{"count":22,"highlighted":315,"value":315},"bilancio comune di roma",{"count":22,"highlighted":317,"value":317},"immaginario post-coloniale",{"count":22,"highlighted":319,"value":319},"una Barriera contro il fascismo",{"total_values":321},11,[323,358,391],{"document":324,"highlight":343,"highlights":351,"text_match":190,"text_match_info":356},{"comment_count":48,"id":325,"is_sticky":48,"permalink":326,"podcastfilter":327,"post_author":295,"post_content":328,"post_date":329,"post_excerpt":54,"post_id":325,"post_modified":330,"post_thumbnail":331,"post_title":332,"post_type":333,"sort_by_date":334,"tag_links":335,"tags":341},"39615","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-dicembre-identita-e-differenze-africa-immaginario-post-coloniale-lo-s-bilancio-della-giunta-raggi-la-strage-di-torino/",[295],"Come ogni venerdì, il 23 dicembre siamo sbarcati su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, dalle 10,45 alle 12,45 sui 105.250 delle libere frequenze di Blackout.\r\n\r\nAscolta il podcast della trasmissione:\r\n\r\n2016 12 23 anarres1\r\n\r\n2016 12 23 anarres2\r\n\r\n \r\nIdentità e differenze. Con l'antropologo Stefano Boni abbiamo discusso di del processo, eminentemente culturale di costruzione delle identità. Identità, che quando percepite come “naturali” si tramutano nelle linee di frattura che spesso portano al razzismo, alla xenofobia. Sono comunità escludenti, che rifuggono l'incontro, il confronto, l'attraversamento delle identità che ci costituiscono, ma non sono un destino.\r\nLa materialità del proprio posizionamento sociale, se assunta come osservatorio sulla realtà, consente di tracciare linee di frattura che non si incardinano nella cultura, ma nella divaricazione di classe, nella spinta a costruire percorsi comuni con chi, pur culturalmente diverso, si trova nella stessa condizione.\r\nD'altra parte “ciascuno può sempre fare qualcosa su quello che è stato fatto di lui”.\r\nL'individuo, nella sua astrazione liberale, è si risolve nell'esercizio della cittadinanza – con relative esclusioni – nei limiti del politico definito dalle democrazie moderne\r\nLo stesso individuo, nel cerchio prospettico delineato dal liberismo, scompare nell'universo variegato ma globalmente standardizzato delle merce.\r\nIn una prospettiva libertaria l'individuo non è un punto di partenza, un'astrazione, che trova concretezza nelle urne, nella merce, nell'urna o nelle identità escludenti che hanno raggrumato la spinta reattiva (e reazionaria) che fornisce senso agli esclusi rancorosi dalle luci del circo capitalista. \r\nAfrica. Aiutiamoli a casa loro. Immaginario post (neo) coloniale della dipendenza africana. \r\nVi proponiamo uno scritto di Karim Metref, blogger, insegnante di origine kabila, che da molti anni vive a Torino.\r\nLo abbiamo letto e commentato ad Anarres. \r\nQui potete leggere il testo, uscito dul blog “divagazioni”.\r\nGli indefessi sostenitori del “Grande Complotto” contro il Movimento Cinque Stelle hanno trovato alimento nella mancata approvazione del bilancio del comune di Roma, da sei mesi governato dalla giunta presieduta da Virginia Raggi.\r\nSebbene ci sia chi considera lungimirante la parlamentare grillina Taverna, che ha sostenuto la tesi che la stessa elezione di Raggi fosse un complotto, ordito dal PD per rovinare la reputazione della compagine grillina, una diarchia ereditaria, e metà tra lo show e l'imprenditoria, noi abbiamo cercato di capirne di più e ci siamo rivolti a Francesco, per capire di quale materia si tratti.\r\n\r\nFrancesco ha scritto in merito:\r\n“Diversi amici, dimostrando un'ingenuità degna di miglior causa, hanno condiviso un meme che chiede dove fossero, quando venivano approvati i bilanci che hanno causato il buco di 13.6 miliardi di euro nelle casse del comune di Roma, i revisori contabili che ieri hanno bocciato il bilancio della Raggi.\r\nHo deciso di chiarire qualche dubbio a chi mastica poco della materia.\r\nL'Organo di Revisione Economico-Finanziaria del Comune di Roma è nato con lo statuto di Roma Capitale nel 2013 ed è composto da tre revisori dei conti in carica per tre anni. I tre attuali sono stati nominati lo scorso anno dal Prefetto Tronca.\r\nIl debito del Comune di Roma è sotto gestione commissariale dal 2008. I 13,6 miliardi di euro sono i debiti che si sono accumulati dal 1960 al 2008.\r\nL'OREF non esisteva quando si approvavano i bilanci che hanno causato il buco.\r\nIl problema è proprio che, senza revisori che controllano, il deficit di bilancio aumenta perché (come nel bilancio bocciato) si sovrastimano le entrate e si sottostimano le uscite.\r\nE' bene sapere anche qualche altra cosa. Il bilancio, anche se ha il parere negativo dell'OREF, può essere comunque approvato dall'assemblea capitolina. Basta che dia adeguata motivazione alla mancata osservanza dei rilievi dei revisori. Non è stato approvato proprio perché i consiglieri sanno che quello che hanno scritto i revisori è vero e che, se avessero approvato un bilancio fatto con i piedi, sarebbero stati responsabili di fronte alla corte dei conti per le spese in eccesso.\r\nOltretutto non è che l'OREF si è svegliato adesso: è dall'insediamento della Raggi (e l'avevano fatto quelli di prima con Marino) che segnala la necessità di prevedere alcune spese e di controllare meglio le entrate.\r\nLa responsabilità della bocciatura è proprio della Raggi che, quando era vacante il posto di assessore al bilancio, si è rifiutata ripetutamente di ricevere il Ragioniere Generale Fermante che le voleva parlare proprio dei debiti fuori bilancio. Quando poi Fermante si è dimesso, Di Maio ha commentato \"Se un burocrate se ne va, c'è da essere contenti\": chissà come ride adesso.\r\nLa stessa Raggi ha la responsabilità per il balletto delle nomine ad Assessore al Bilancio (in soli sei mesi: Minenna, De Dominicis, Tutino, Mazzilli).\r\nIn questo diventare tutti esperti revisori nessuno si è andato a leggere cosa prevedesse il bilancio bocciato. Il bilancio preventivo è l'atto politico con cui una giunta esprime la propria idea di città. Dal bilancio si capisce che vuole fare la Raggi a Roma.\r\nVi invito però a riflettere su tre cose:\r\n- nonostante le promesse e tutte le supercazzole sulla democrazia diretta non c'è stato alcun dibattito pubblico sul bilancio, nessuna raccolta di suggerimenti, nessun coinvolgimento popolare.\r\n\r\n- uno dei motivi della bocciatura è la mancata previsione degli stipendi per gli autisti della TPL che non ricevono il salario da mesi: questa è la sensibilità verso i lavoratori della giunta Raggi.\r\n\r\n- Per mettere in sicurezza i trasporti romani (spesa a carico del Comune e non di Atac) servono 255 milioni. Non essendoci i soldi, ai tempi della giunta Marino venne chiesto di indicare le emergenze più pericolose e venne quantificato in 58 milioni il costo per la soluzione di queste. Tronca ha azzerato la spesa. A luglio vennero assegnati d'urgenza 18 milioni di euro. Mancano 40 milioni che non sono stati indicati in bilancio. Tra le cose più urgenti da fare c'è la sostituzione dei 56 scambi della metro A che sono giunti \"a fine vita tecnica\". Uno scambio che non scatta fa scontrare due treni. Se succede una tragedia sapete da adesso di chi è la colpa.”\r\n\r\nQuesta puntata di Anarres è dedicata alla memoria di Pietro Ferrero, operaio anarchico, segretario della FIOM e aderente alla UAI – Unione Anarchica Italiana, torturato ed ucciso dalle squadracce fasciste, capitanate da Brandimarte, il 18 dicembre del 1922. Quello stesso giorno altri 17 anarchici, comunisti, sindacalisti vennero uccisi dai fascisti.\r\nFerrero e gli altri pagarono la grande paura dei padroni per l'occupazione armata delle fabbriche, per determinazione a non mollare, a non cedere né di fronte ai padroni, né alla scelta della CGL di abbandonare le fabbriche.\r\nIn piazza XVIII dicembre una lapide ricorda quella strage. Ogni anno c'è una cerimonia “ufficiale”. Quest'anno la sindaca Chiara Appendino non si è fatta vedere, suscitando l'indignazione della CGIL. Noi non possiamo che ringraziarla: la sua presenza, come quella dei sindaci PD che invece non l'hanno mai disertata, stonava di fronte alla lapide di chi, per dirla con il titolo del libro di memorie di Maurizio Garino, aveva avuto “il sogno nelle mani”. Quello di un mondo senza padroni, burocrati, governi. \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","23 Dicembre 2016","2018-10-17 22:58:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/il-surrealismo-oggi-una-piantagione-di-mariju-L-5gU_IR-200x110.jpeg","Anarres del 23 dicembre. Identità e differenze. Africa: immaginario (post) coloniale. Lo s-bilancio della giunta Raggi, la strage di Torino...","podcast",1482518025,[336,337,338,339,340],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/bilancio-comune-di-roma/","http://radioblackout.org/tag/identita-e-differenze/","http://radioblackout.org/tag/immaginario-post-coloniale/","http://radioblackout.org/tag/pietro-ferrero/",[342,315,313,317,307],"Africa",{"post_content":344,"post_title":348},{"matched_tokens":345,"snippet":346,"value":347},[79,80],"governato dalla giunta presieduta da \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>.\r\nSebbene ci sia chi considera","Come ogni venerdì, il 23 dicembre siamo sbarcati su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, dalle 10,45 alle 12,45 sui 105.250 delle libere frequenze di Blackout.\r\n\r\nAscolta il podcast della trasmissione:\r\n\r\n2016 12 23 anarres1\r\n\r\n2016 12 23 anarres2\r\n\r\n \r\nIdentità e differenze. Con l'antropologo Stefano Boni abbiamo discusso di del processo, eminentemente culturale di costruzione delle identità. Identità, che quando percepite come “naturali” si tramutano nelle linee di frattura che spesso portano al razzismo, alla xenofobia. Sono comunità escludenti, che rifuggono l'incontro, il confronto, l'attraversamento delle identità che ci costituiscono, ma non sono un destino.\r\nLa materialità del proprio posizionamento sociale, se assunta come osservatorio sulla realtà, consente di tracciare linee di frattura che non si incardinano nella cultura, ma nella divaricazione di classe, nella spinta a costruire percorsi comuni con chi, pur culturalmente diverso, si trova nella stessa condizione.\r\nD'altra parte “ciascuno può sempre fare qualcosa su quello che è stato fatto di lui”.\r\nL'individuo, nella sua astrazione liberale, è si risolve nell'esercizio della cittadinanza – con relative esclusioni – nei limiti del politico definito dalle democrazie moderne\r\nLo stesso individuo, nel cerchio prospettico delineato dal liberismo, scompare nell'universo variegato ma globalmente standardizzato delle merce.\r\nIn una prospettiva libertaria l'individuo non è un punto di partenza, un'astrazione, che trova concretezza nelle urne, nella merce, nell'urna o nelle identità escludenti che hanno raggrumato la spinta reattiva (e reazionaria) che fornisce senso agli esclusi rancorosi dalle luci del circo capitalista. \r\nAfrica. Aiutiamoli a casa loro. Immaginario post (neo) coloniale della dipendenza africana. \r\nVi proponiamo uno scritto di Karim Metref, blogger, insegnante di origine kabila, che da molti anni vive a Torino.\r\nLo abbiamo letto e commentato ad Anarres. \r\nQui potete leggere il testo, uscito dul blog “divagazioni”.\r\nGli indefessi sostenitori del “Grande Complotto” contro il Movimento Cinque Stelle hanno trovato alimento nella mancata approvazione del bilancio del comune di Roma, da sei mesi governato dalla giunta presieduta da \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>.\r\nSebbene ci sia chi considera lungimirante la parlamentare grillina Taverna, che ha sostenuto la tesi che la stessa elezione di \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> fosse un complotto, ordito dal PD per rovinare la reputazione della compagine grillina, una diarchia ereditaria, e metà tra lo show e l'imprenditoria, noi abbiamo cercato di capirne di più e ci siamo rivolti a Francesco, per capire di quale materia si tratti.\r\n\r\nFrancesco ha scritto in merito:\r\n“Diversi amici, dimostrando un'ingenuità degna di miglior causa, hanno condiviso un meme che chiede dove fossero, quando venivano approvati i bilanci che hanno causato il buco di 13.6 miliardi di euro nelle casse del comune di Roma, i revisori contabili che ieri hanno bocciato il bilancio della \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>.\r\nHo deciso di chiarire qualche dubbio a chi mastica poco della materia.\r\nL'Organo di Revisione Economico-Finanziaria del Comune di Roma è nato con lo statuto di Roma Capitale nel 2013 ed è composto da tre revisori dei conti in carica per tre anni. I tre attuali sono stati nominati lo scorso anno dal Prefetto Tronca.\r\nIl debito del Comune di Roma è sotto gestione commissariale dal 2008. I 13,6 miliardi di euro sono i debiti che si sono accumulati dal 1960 al 2008.\r\nL'OREF non esisteva quando si approvavano i bilanci che hanno causato il buco.\r\nIl problema è proprio che, senza revisori che controllano, il deficit di bilancio aumenta perché (come nel bilancio bocciato) si sovrastimano le entrate e si sottostimano le uscite.\r\nE' bene sapere anche qualche altra cosa. Il bilancio, anche se ha il parere negativo dell'OREF, può essere comunque approvato dall'assemblea capitolina. Basta che dia adeguata motivazione alla mancata osservanza dei rilievi dei revisori. Non è stato approvato proprio perché i consiglieri sanno che quello che hanno scritto i revisori è vero e che, se avessero approvato un bilancio fatto con i piedi, sarebbero stati responsabili di fronte alla corte dei conti per le spese in eccesso.\r\nOltretutto non è che l'OREF si è svegliato adesso: è dall'insediamento della \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> (e l'avevano fatto quelli di prima con Marino) che segnala la necessità di prevedere alcune spese e di controllare meglio le entrate.\r\nLa responsabilità della bocciatura è proprio della \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> che, quando era vacante il posto di assessore al bilancio, si è rifiutata ripetutamente di ricevere il Ragioniere Generale Fermante che le voleva parlare proprio dei debiti fuori bilancio. Quando poi Fermante si è dimesso, Di Maio ha commentato \"Se un burocrate se ne va, c'è da essere contenti\": chissà come ride adesso.\r\nLa stessa \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> ha la responsabilità per il balletto delle nomine ad Assessore al Bilancio (in soli sei mesi: Minenna, De Dominicis, Tutino, Mazzilli).\r\nIn questo diventare tutti esperti revisori nessuno si è andato a leggere cosa prevedesse il bilancio bocciato. Il bilancio preventivo è l'atto politico con cui una giunta esprime la propria idea di città. Dal bilancio si capisce che vuole fare la \u003Cmark>Raggi\u003C/mark> a Roma.\r\nVi invito però a riflettere su tre cose:\r\n- nonostante le promesse e tutte le supercazzole sulla democrazia diretta non c'è stato alcun dibattito pubblico sul bilancio, nessuna raccolta di suggerimenti, nessun coinvolgimento popolare.\r\n\r\n- uno dei motivi della bocciatura è la mancata previsione degli stipendi per gli autisti della TPL che non ricevono il salario da mesi: questa è la sensibilità verso i lavoratori della giunta \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>.\r\n\r\n- Per mettere in sicurezza i trasporti romani (spesa a carico del Comune e non di Atac) servono 255 milioni. Non essendoci i soldi, ai tempi della giunta Marino venne chiesto di indicare le emergenze più pericolose e venne quantificato in 58 milioni il costo per la soluzione di queste. Tronca ha azzerato la spesa. A luglio vennero assegnati d'urgenza 18 milioni di euro. Mancano 40 milioni che non sono stati indicati in bilancio. Tra le cose più urgenti da fare c'è la sostituzione dei 56 scambi della metro A che sono giunti \"a fine vita tecnica\". Uno scambio che non scatta fa scontrare due treni. Se succede una tragedia sapete da adesso di chi è la colpa.”\r\n\r\nQuesta puntata di Anarres è dedicata alla memoria di Pietro Ferrero, operaio anarchico, segretario della FIOM e aderente alla UAI – Unione Anarchica Italiana, torturato ed ucciso dalle squadracce fasciste, capitanate da Brandimarte, il 18 dicembre del 1922. Quello stesso giorno altri 17 anarchici, comunisti, sindacalisti vennero uccisi dai fascisti.\r\nFerrero e gli altri pagarono la grande paura dei padroni per l'occupazione armata delle fabbriche, per determinazione a non mollare, a non cedere né di fronte ai padroni, né alla scelta della CGL di abbandonare le fabbriche.\r\nIn piazza XVIII dicembre una lapide ricorda quella strage. Ogni anno c'è una cerimonia “ufficiale”. Quest'anno la sindaca Chiara Appendino non si è fatta vedere, suscitando l'indignazione della CGIL. Noi non possiamo che ringraziarla: la sua presenza, come quella dei sindaci PD che invece non l'hanno mai disertata, stonava di fronte alla lapide di chi, per dirla con il titolo del libro di memorie di Maurizio Garino, aveva avuto “il sogno nelle mani”. Quello di un mondo senza padroni, burocrati, governi. \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":349,"snippet":350,"value":350},[80],"Anarres del 23 dicembre. Identità e differenze. Africa: immaginario (post) coloniale. Lo s-bilancio della giunta \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>, la strage di Torino...",[352,354],{"field":114,"matched_tokens":353,"snippet":346,"value":347},[79,80],{"field":117,"matched_tokens":355,"snippet":350,"value":350},[80],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":357,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100914",{"document":359,"highlight":377,"highlights":385,"text_match":190,"text_match_info":390},{"comment_count":48,"id":360,"is_sticky":48,"permalink":361,"podcastfilter":362,"post_author":295,"post_content":363,"post_date":364,"post_excerpt":54,"post_id":360,"post_modified":365,"post_thumbnail":366,"post_title":367,"post_type":333,"sort_by_date":368,"tag_links":369,"tags":376},"37184","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-9-settembre-il-macellaio-di-manila-anarchia-e-rivoluzione-raggi-veleno-e-vecchi-merletti-una-barriera-contro-il-fascismo-rojava-senzapatria-fest-iv/",[295],"Il viaggio su Anarres – il pianeta delle utopie concrete – questa settimana ha toccato lidi diversi.\r\nAscolta il podcast: \r\n2016-09-09-anarres1\r\n\r\n2016-09-09-anarres2\r\n\r\n2016-09-09-anarres3\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLe squadracce del nuovo caudillo filippino, il sinistro Rodrigo Duterte, hanno ammazzato oltre 2500 persone in poco più di due mesi dall'insediamento alla presidenza dell'arcipelago. Duterte, una biografia ufficiale da ex capo di un clan di spacciatori, una biografia ufficiosa in una famiglia sempre all'ombra del potere, un populista feroce.\r\nDa noi se ne è parlato solo per le male parole rivolte al suo collega statunitense Barack Obama.\r\nNe abbiamo discusso con Robertino, autore di un pezzo che uscirà sul prossimo numero del settimanale Umanità Nova.\r\n\r\nL’anarchia. I mezzi, i fini: la scommessa della coerenza, lo stretto intreccio tra processo rivoluzionario e evento insurrezionale, il vicolo chiuso del nichilismo. Una riflessione sulla rivoluzione ai tempi della peste.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo.\r\n\r\nVeleno e vecchi merletti. Il walzer delle poltrone alla corte di Virginia Raggi, dove tutto doveva cambiare affinché nulla mutasse realmente.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nQualche appuntamento:\r\n\r\nMartedì 13 settembre\r\nPunto info solidale con la popolazione del rojava in lotta per l’autogestione e l’autogoverno. \r\nOre 17 via Po 16\r\n\r\nVenerdì 16 settembre\r\nUna Barriera contro il razzismo. \r\nPresidio antifascista alle ore 18 in corso Palermo angolo via Baltea, nello stesso punto dove tre ore più tardi è prevista l'adunata di Comitati razzisti e fascisti di Casa Pound.\r\nQui puoi leggere il volantino\r\n\r\nSabato 17 settembre - Piazza Castello\r\npresidio contro l'attacco dell'esercito turco in Rojava\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","9 Settembre 2016","2018-10-17 22:58:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/04-antifa-200x110.jpg","Anarres del 9 settembre. Il macellaio di Manila; anarchia e rivoluzione; Raggi, veleno e vecchi merletti; una Barriera contro il fascismo, Rojava, Senzapatria Fest IV",1473438097,[370,371,372,373,374,375],"http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/filippine/","http://radioblackout.org/tag/rivoluzione/","http://radioblackout.org/tag/roma-a-5-stelle/","http://radioblackout.org/tag/senzapatria-fest-iv/","http://radioblackout.org/tag/una-barriera-contro-il-fascismo/",[301,303,305,309,311,319],{"post_content":378,"post_title":382},{"matched_tokens":379,"snippet":380,"value":381},[79,80],"delle poltrone alla corte di \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>, dove tutto doveva cambiare affinché","Il viaggio su Anarres – il pianeta delle utopie concrete – questa settimana ha toccato lidi diversi.\r\nAscolta il podcast: \r\n2016-09-09-anarres1\r\n\r\n2016-09-09-anarres2\r\n\r\n2016-09-09-anarres3\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLe squadracce del nuovo caudillo filippino, il sinistro Rodrigo Duterte, hanno ammazzato oltre 2500 persone in poco più di due mesi dall'insediamento alla presidenza dell'arcipelago. Duterte, una biografia ufficiale da ex capo di un clan di spacciatori, una biografia ufficiosa in una famiglia sempre all'ombra del potere, un populista feroce.\r\nDa noi se ne è parlato solo per le male parole rivolte al suo collega statunitense Barack Obama.\r\nNe abbiamo discusso con Robertino, autore di un pezzo che uscirà sul prossimo numero del settimanale Umanità Nova.\r\n\r\nL’anarchia. I mezzi, i fini: la scommessa della coerenza, lo stretto intreccio tra processo rivoluzionario e evento insurrezionale, il vicolo chiuso del nichilismo. Una riflessione sulla rivoluzione ai tempi della peste.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo.\r\n\r\nVeleno e vecchi merletti. Il walzer delle poltrone alla corte di \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>, dove tutto doveva cambiare affinché nulla mutasse realmente.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nQualche appuntamento:\r\n\r\nMartedì 13 settembre\r\nPunto info solidale con la popolazione del rojava in lotta per l’autogestione e l’autogoverno. \r\nOre 17 via Po 16\r\n\r\nVenerdì 16 settembre\r\nUna Barriera contro il razzismo. \r\nPresidio antifascista alle ore 18 in corso Palermo angolo via Baltea, nello stesso punto dove tre ore più tardi è prevista l'adunata di Comitati razzisti e fascisti di Casa Pound.\r\nQui puoi leggere il volantino\r\n\r\nSabato 17 settembre - Piazza Castello\r\npresidio contro l'attacco dell'esercito turco in Rojava\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":383,"snippet":384,"value":384},[80],"Anarres del 9 settembre. Il macellaio di Manila; anarchia e rivoluzione; \u003Cmark>Raggi\u003C/mark>, veleno e vecchi merletti; una Barriera contro il fascismo, Rojava, Senzapatria Fest IV",[386,388],{"field":114,"matched_tokens":387,"snippet":380,"value":381},[79,80],{"field":117,"matched_tokens":389,"snippet":384,"value":384},[80],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":357,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},{"document":392,"highlight":405,"highlights":410,"text_match":413,"text_match_info":414},{"comment_count":48,"id":393,"is_sticky":48,"permalink":394,"podcastfilter":395,"post_author":396,"post_content":397,"post_date":398,"post_excerpt":54,"post_id":393,"post_modified":399,"post_thumbnail":400,"post_title":401,"post_type":333,"sort_by_date":402,"tag_links":403,"tags":404},"24081","http://radioblackout.org/podcast/le-piccole-vacanze/",[],"outsidermusic","le piccole vacanze.\r\nNon lo dicevo io, percarità. Era Arbasino e mi piacque parecchio. Lo lessi durante una prolungata e noiosissima vacanza nell'entroterra toscano tanti anni fa. Storie minute di giovani in amore si intrecciavano nell'italia borghese del dopoguerra. Anche se l'attenzione narrativa di Arbasino era su dettagli inutili, sfumature appena abbozzate che, pagina dopo pagina, riaffioravano come indizi metrici. La narrazione così passava dal concentrarsi sul plot, a rapide occhiate per niente distratte, seppur laterali, attraverso parchi acquatici, utilitarie, tendoni circo, bancarelle, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa...\r\nArbasino era ipnagogico antelitteram a sua insaputa. Sapeva raccontare facendo vedere, toccare e annusare, senza che i contorni fossero netti, come in un sogno o nel dormiveglia quando affiorano e spariscono ombre di immagini e ricordi e le storie si mescolano una dentro l'altra. Probabilmente fu l'unico racconto delle vacanze che non trovai noioso.\r\nMa cosa significa tutto questo?\r\nAnzitutto che per due giovedì andrò in vacanza. Piccole vacanze, dopo due anni forzatamente (ma felicemente) qui.\r\nPer questo, ai pochi (o molti, chissà) che leggono questi post vorrei lasaciare una playlist ipnagogica di libri e dischi da portarsi dietro attraversando le statali per raggiungere le riviere, passeggiando con una vecchia zia, facendo l'amore sotto le stelle. E se rimarrà anche solo un ricordo indistinto e sfumato, riemergerà durante le brume settembrine e si mescolerà alla verità, scaldandoti come un vecchio amico. Proprio come le storie di Arbasino\r\n\r\ndischi:\r\n\r\nTaku Unami, Moe Kamura & Tetuzi Akiyama - Hontatedori [2013]\r\nGenio. Tre personaggi schivi, a loro modo ingannevoli e multiformi. Inutile descrivere i rispettivi curricula, meglio immergersi nei ricordi di questo tropicalismo sfilacciato e barcollante. Piante succose, galassie marine, financo dinosauri. Fantasia al potere in qualcosa di indefinibile se non per relationem con opere simili. Da suggere nottetempo dondolandosi pigramente su un'amaca, meglio se ubriachi, mentre il cielo si abbassa verso terra. (*****)\r\n\r\nShintaro Sakamoto - How To Live with a Phantom [JP 2012]\r\nSmall but enough. Il meglio del j-pop più alternative, declamato e arrangiato con classe fuori dal comune3. Ipnagogico anche grazie alla slide, ha nel cantato in giapponese il suo core. Melodie fragili su canzoni da pomeriggio, ma attenzione ai numeri J-funk. Perfetto se andate a trovare parenti, molto indicato al solleone, quando la calura asfissia e vorreste sbranare quell'anguria gelata. (****)\r\n\r\nSei Miguel - Esfingico Suite for a Jazz combo [Clean feed 2010]\r\nBeh, Clean Feed. Sinonimo di uberqualitat nel seno del jazz e delle altre musiche. Qui per l'occasione il cornettista Sei Miguel spiega in 3 lunghe composizioni il concetto di saudade. Sfilacciato e con i silenzi che prevalgono è il disco perfetto per una notte malinconica, dove perdersi è facile. (****)\r\n\r\nooIoo - Gamel [Thrill Jockey 2014]\r\nOvvero Joshimy p.we alle prese con il gamelan balinese e le altre contaminazioni. Immaginate i boredoms all'asilo che prendono confidenza con il minimalismo. Giocherellone ma non stupido, ha una bizzarra idea \"sprirituale\" di fondo. Per giochi non ortodossi sotto l'ombrellone. (****)\r\n\r\nAa.Vv - Digitalis Recordings Midlife Crisis [DR 2014]\r\nDa Tulsa Oklahoma una bellissima ricognizione di strana elettronica a stelle e striscie. Sogno americano in azione versus inesplorati viaggi nel digitale. Per prepararsi alla serata e forse, non uscire più. (****)\r\n\r\nlibri\r\n\r\nBreece J.D. Pancake - Trilobiti\r\nLo rileggerò di nuovo quest'estate. Potenza fondativa del nulla più assoluto. Le storie più comuni che possiate immaginare hanno sul loro fondo scheletri, ossa, conchiglie, terra, rane morte e ricordi per milioni di anni.\r\nSullo sfondo di una oscura Virginia circondata dalle piantagioni di Tabacco si muove il miglior scrittore americano degli ultimi 20 anni. Salinger depresso o Hemingway appassionato di paleontologia. fate voi ma leggetelo. (*****)\r\n\r\nKawabata Yasunari - Il Maestro di Go\r\nInsuperabile ermetismo dal sol levante. Un giovane giornalista deve raccontare l'ultima partita di Go (una sorta di dama giapponese più complessa) su un quotidiano di tokio. La partita durerà dei mesi fino al mesto epilogo. Devastante metafora sulla fragilità della vita e sulla disciplina interiore, racconta attraverso assolute banalità di carattere tecnico, come a registrare fotogrammi senza scopo in una vita di silenzi dietro i paraventi.\r\nLa letteratura classica giapponese può essere un pozzo nero. Be careful. (****)\r\n\r\nSilvio Pagani - Funghetti\r\nBeh, non c'è bisogno che vi spieghi il perchè. Tra poco sarà autunno e spunteranmno i funghetti. Nautilus è uno dei migliori editori italiani, uno dei pochi veramente indipendenti. Questo è solo un pretesto affinchè consultiate il loro catalogo. (****)\r\n\r\nWilliam Borroughs - Le città della notte rossa\r\nLa storia delle città infernali di Tamaghis, narrata da uno dei massimi geni della letteratura contemporanea, si trasforma pian piano in una divina commedia senza paradiso e purgatorio, con le gambe perennemente a mollo in fluidi viscosi dall'odore di metallo marcito. Borroughs non seppe mai stare negli schemi. Cut-Up e follie varie sono banali pretesti per uno sfoggio di classe assoluta e crudeltà efferate tra schizzi di liquidi biologici, rapporti anali e civiltà scomparse. L'uomo del postmoderno e la sua perenne confusione sensoriale. L'intelligenza cognitiva e la casualità, tra innatismo, reincarnazione e buchi in vena.\r\nScommetto che lo mollerete prima della fine. Sapete perchè? per paura. (*****)\r\n\r\nci risentiamo giovedì 24 luglio e poi non vi mollo più.................","3 Luglio 2014","2018-10-17 22:10:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/2862920950_66ba0685b0_z-450x450-200x110.jpg","Le piccole vacanze",1404388402,[],[],{"post_content":406},{"matched_tokens":407,"snippet":408,"value":409},[276],"dietro attraversando le statali per \u003Cmark>raggi\u003C/mark>ungere le riviere, passeggiando con una","le piccole vacanze.\r\nNon lo dicevo io, percarità. Era Arbasino e mi piacque parecchio. Lo lessi durante una prolungata e noiosissima vacanza nell'entroterra toscano tanti anni fa. Storie minute di giovani in amore si intrecciavano nell'italia borghese del dopoguerra. Anche se l'attenzione narrativa di Arbasino era su dettagli inutili, sfumature appena abbozzate che, pagina dopo pagina, riaffioravano come indizi metrici. La narrazione così passava dal concentrarsi sul plot, a rapide occhiate per niente distratte, seppur laterali, attraverso parchi acquatici, utilitarie, tendoni circo, bancarelle, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa...\r\nArbasino era ipnagogico antelitteram a sua insaputa. Sapeva raccontare facendo vedere, toccare e annusare, senza che i contorni fossero netti, come in un sogno o nel dormiveglia quando affiorano e spariscono ombre di immagini e ricordi e le storie si mescolano una dentro l'altra. Probabilmente fu l'unico racconto delle vacanze che non trovai noioso.\r\nMa cosa significa tutto questo?\r\nAnzitutto che per due giovedì andrò in vacanza. Piccole vacanze, dopo due anni forzatamente (ma felicemente) qui.\r\nPer questo, ai pochi (o molti, chissà) che leggono questi post vorrei lasaciare una playlist ipnagogica di libri e dischi da portarsi dietro attraversando le statali per \u003Cmark>raggi\u003C/mark>ungere le riviere, passeggiando con una vecchia zia, facendo l'amore sotto le stelle. E se rimarrà anche solo un ricordo indistinto e sfumato, riemergerà durante le brume settembrine e si mescolerà alla verità, scaldandoti come un vecchio amico. Proprio come le storie di Arbasino\r\n\r\ndischi:\r\n\r\nTaku Unami, Moe Kamura & Tetuzi Akiyama - Hontatedori [2013]\r\nGenio. Tre personaggi schivi, a loro modo ingannevoli e multiformi. Inutile descrivere i rispettivi curricula, meglio immergersi nei ricordi di questo tropicalismo sfilacciato e barcollante. Piante succose, galassie marine, financo dinosauri. Fantasia al potere in qualcosa di indefinibile se non per relationem con opere simili. Da suggere nottetempo dondolandosi pigramente su un'amaca, meglio se ubriachi, mentre il cielo si abbassa verso terra. (*****)\r\n\r\nShintaro Sakamoto - How To Live with a Phantom [JP 2012]\r\nSmall but enough. Il meglio del j-pop più alternative, declamato e arrangiato con classe fuori dal comune3. Ipnagogico anche grazie alla slide, ha nel cantato in giapponese il suo core. Melodie fragili su canzoni da pomeriggio, ma attenzione ai numeri J-funk. Perfetto se andate a trovare parenti, molto indicato al solleone, quando la calura asfissia e vorreste sbranare quell'anguria gelata. (****)\r\n\r\nSei Miguel - Esfingico Suite for a Jazz combo [Clean feed 2010]\r\nBeh, Clean Feed. Sinonimo di uberqualitat nel seno del jazz e delle altre musiche. Qui per l'occasione il cornettista Sei Miguel spiega in 3 lunghe composizioni il concetto di saudade. Sfilacciato e con i silenzi che prevalgono è il disco perfetto per una notte malinconica, dove perdersi è facile. (****)\r\n\r\nooIoo - Gamel [Thrill Jockey 2014]\r\nOvvero Joshimy p.we alle prese con il gamelan balinese e le altre contaminazioni. Immaginate i boredoms all'asilo che prendono confidenza con il minimalismo. Giocherellone ma non stupido, ha una bizzarra idea \"sprirituale\" di fondo. Per giochi non ortodossi sotto l'ombrellone. (****)\r\n\r\nAa.Vv - Digitalis Recordings Midlife Crisis [DR 2014]\r\nDa Tulsa Oklahoma una bellissima ricognizione di strana elettronica a stelle e striscie. Sogno americano in azione versus inesplorati viaggi nel digitale. Per prepararsi alla serata e forse, non uscire più. (****)\r\n\r\nlibri\r\n\r\nBreece J.D. Pancake - Trilobiti\r\nLo rileggerò di nuovo quest'estate. Potenza fondativa del nulla più assoluto. Le storie più comuni che possiate immaginare hanno sul loro fondo scheletri, ossa, conchiglie, terra, rane morte e ricordi per milioni di anni.\r\nSullo sfondo di una oscura \u003Cmark>Virginia\u003C/mark> circondata dalle piantagioni di Tabacco si muove il miglior scrittore americano degli ultimi 20 anni. Salinger depresso o Hemingway appassionato di paleontologia. fate voi ma leggetelo. (*****)\r\n\r\nKawabata Yasunari - Il Maestro di Go\r\nInsuperabile ermetismo dal sol levante. Un giovane giornalista deve raccontare l'ultima partita di Go (una sorta di dama giapponese più complessa) su un quotidiano di tokio. La partita durerà dei mesi fino al mesto epilogo. Devastante metafora sulla fragilità della vita e sulla disciplina interiore, racconta attraverso assolute banalità di carattere tecnico, come a registrare fotogrammi senza scopo in una vita di silenzi dietro i paraventi.\r\nLa letteratura classica giapponese può essere un pozzo nero. Be careful. (****)\r\n\r\nSilvio Pagani - Funghetti\r\nBeh, non c'è bisogno che vi spieghi il perchè. Tra poco sarà autunno e spunteranmno i funghetti. Nautilus è uno dei migliori editori italiani, uno dei pochi veramente indipendenti. Questo è solo un pretesto affinchè consultiate il loro catalogo. (****)\r\n\r\nWilliam Borroughs - Le città della notte rossa\r\nLa storia delle città infernali di Tamaghis, narrata da uno dei massimi geni della letteratura contemporanea, si trasforma pian piano in una divina commedia senza paradiso e purgatorio, con le gambe perennemente a mollo in fluidi viscosi dall'odore di metallo marcito. Borroughs non seppe mai stare negli schemi. Cut-Up e follie varie sono banali pretesti per uno sfoggio di classe assoluta e crudeltà efferate tra schizzi di liquidi biologici, rapporti anali e civiltà scomparse. L'uomo del postmoderno e la sua perenne confusione sensoriale. L'intelligenza cognitiva e la casualità, tra innatismo, reincarnazione e buchi in vena.\r\nScommetto che lo mollerete prima della fine. Sapete perchè? per paura. (*****)\r\n\r\nci risentiamo giovedì 24 luglio e poi non vi mollo più.................",[411],{"field":114,"matched_tokens":412,"snippet":408,"value":409},[276],1155199637401895000,{"best_field_score":415,"best_field_weight":193,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":416,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":22},"1112369528832","1155199637401895025",6637,{"collection_name":333,"first_q":18,"per_page":288,"q":18},["Reactive",420],{},["Set"],["ShallowReactive",423],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f7xX4V_W3SMb7rVfPvPKcelQ8owKANaR7OsYJpaqGp3I":-1},true,"/search?query=Virginia+Raggi"]