","Italia-Egitto. Les liaisons dangereuses","post",1617125833,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/addestramento-poliza-agiziana-in-italia/","http://radioblackout.org/tag/egitto/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/itepa/","http://radioblackout.org/tag/operazioni-militari-congiunte-italia-egitto/","http://radioblackout.org/tag/scuola-di-polizia/",[23,19,17,15,25,21],{"post_content":59,"tags":64},{"matched_tokens":60,"snippet":62,"value":63},[17,61],"in","settembre 2018, infatti, i militari \u003Cmark>italia\u003C/mark>ni sono stati impegnati \u003Cmark>in\u003C/mark> una lunga e complessa esercitazione","Il ministro della difesa Guerini sostiene che la cooperazione militare e poliziesca con l’Egitto si sarebbe “rarefatta” dopo l’omicidio Regeni. I fatti dimostrano il contrario. Sia la cooperazione militare sia le operazioni di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> della polizia egiziana da parte di quella \u003Cmark>italia\u003C/mark>na vanno a gonfie vele. L’Italia è arrivata a caldeggiare la candidatura dell’Egitto come accademia di polizia per gli altri stati africani.\r\n\r\nNel settembre 2018, infatti, i militari \u003Cmark>italia\u003C/mark>ni sono stati impegnati \u003Cmark>in\u003C/mark> una lunga e complessa esercitazione aeronavale e terrestre nell’Egitto nord-occidentale, accanto ai reparti d’élite delle forze armate egiziane e USA e di quelle di altri due imbarazzanti partner mediorientali, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, contestualmente impegnati a bombardare la popolazione civile \u003Cmark>in\u003C/mark> Yemen anche con velivoli e bombe made \u003Cmark>in\u003C/mark> Italy. Peccato però che della partecipazione \u003Cmark>italia\u003C/mark>na alla maxi-esercitazione multinazionale \u003Cmark>in\u003C/mark> Egitto non c’è traccia nei report dello Stato Maggiore della difesa, di norma prodigo a fornire particolari sugli uomini e i sistemi d’arma impiegati nei giochi di guerra d’oltremare.\r\nBright Star, cioè stella luminosa, è il nome \u003Cmark>in\u003C/mark> codice dell’esercitazione tenutasi dal 10 al 20 settembre 2018 ad ovest di Alessandria d’Egitto, con quartier generale e comando operativo nella base militare “Mohamed Naguib” del governatorato di Marsa Matruh, al confine con la Libia. Secondo il portavoce delle forze armate egiziane, Tamer El-Refaei, a Bright Star 2018 hanno partecipato unità di Egitto, Stati Uniti d’America, Grecia, Giordania, \u003Cmark>Italia\u003C/mark>, Francia, Arabia Saudita, Regno Unito ed Emirati Arabi, più “osservatori” provenienti da 13 nazioni: Libano, Rwanda, Iraq, Pakistan, India, Kenya, Tanzania, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Ciad, Sud Africa, Senegal e Canada.\r\nI precedenti war games all’ombra delle piramidi erano stati accompagnati da comunicati stampa delle forze armate tricolori. Nel 2018, dopo il caso Regeni, il governo \u003Cmark>italia\u003C/mark>no, ha deciso di lanciare il sasso, nascondendo la mano: si è guardato bene dal sospendere la partecipazione \u003Cmark>italia\u003C/mark>na a Bright Star, ma vi ha fatto calare un imbarazzato silenzio stampa.\r\nTre mesi più tardi di Bright Star, le forze aeronavali di Egitto, Regno Unito ed \u003Cmark>Italia\u003C/mark> si sono ritrovate fianco a fianco \u003Cmark>in\u003C/mark> un’esercitazione nelle acque nazionali egiziane nel Mediterraneo.\r\nOsservatori militari \u003Cmark>italia\u003C/mark>ni hanno presenziato all’esercitazione aero-navale “Medusa 10” che si è tenuta nelle acque del Mediterraneo nel dicembre 2020, presenti le unità di Egitto, Grecia, Francia e Cipro. Ad assistere ai war games anche gli osservatori di Germania, USA, Giordania, Sudan, Arabia Saudita ed Emirati Arabi.\r\n\r\nIl primo dicembre 2019 il Ministero dell’Interno dell’Egitto annunciava la firma a Roma di un protocollo che prorogava sino alla fine del 2021 le attività di formazione e \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> congiunte tra la polizia egiziana e quella \u003Cmark>italia\u003C/mark>na.\r\nSull’indigesta partnership con le forze dell’ordine egiziane, responsabili di torture omicidi, il Viminale ha preferito sino ad oggi mantenere il silenzio. Nonostante dalla scomparsa del giovane ricercatore, a capo del Viminale si siano alternate quattro persone (Alfano, Minniti, Salvini e Lamorgese), il modus operandi è stato lo stesso: finanziare, addestrare e armare nell’ombra i partner egiziani.\r\n\r\nIl 13 settembre 2017 il salto qualitativo nella collaborazione inter-ministeriale: a Roma veniva siglato un protocollo tecnico tra il Capo dell’Accademia di Polizia Ahmed Adel Elamry e il prefetto Bontempi per promuovere un Centro internazionale di formazione specialistica nel settore del controllo delle frontiere e della gestione dei flussi migratori. Il Centro sarà poi istituito al Cairo proprio nell’Accademia che da tempi remoti forma le sanguinarie forze dell’ordine egiziane. “Si tratta di un’istituzione tristemente nota per detenzioni arbitrarie, torture e uccisioni extragiudiziali.\r\nIl programma di formazione al Cairo è stato interamente finanziato dal Ministero dell’Interno \u003Cmark>italia\u003C/mark>no (grazie al Fondo Interno per la Sicurezza con contributo Ue di 1.073.521 euro) ed è stato co-gestito da funzionari \u003Cmark>italia\u003C/mark>ni ed egiziani. Denominato Progetto ITEPA (International Training at Egyptian Police Academy) ha preso il via il 19 marzo 2018 con tre corsi annuali per 360 operatori di polizia di 22 Paesi africani: oltre all’Egitto, Algeria, Burkina Faso, Ciad, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Gambia, Gibuti, Ghana, Guinea, Kenya, Libia, Mali, Marocco, Niger, Nigeria, Senegal, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Tunisia. Quasi una riedizione, \u003Cmark>in\u003C/mark> salsa africana, della Escuela de las Americas che il Pentagono e la CIA istituirono a Panama negli anni ’80 del secolo scorso per addestrare i militari delle dittature latinoamericane.\r\nIl Viminale ha seguito ogni tappa di ITEPA. All’inaugurazione era presente l’allora Capo della Polizia Franco Gabrielli, già direttore dei servizi segreti SISDE e AISE e odierno sottosegretario alla Presidenza del consiglio, con delega alla sicurezza della Repubblica. Roma si è fatta carico perfino delle spese per acquisire i gadget dell’evento, un’esoterica piramide \u003Cmark>in\u003C/mark> cristallo ottico con incisione laser, importo 2.500 euro più IVA, contribuendo altresì con più di 40.000 euro per pagare l’alloggio e la ristorazione a 82 partecipanti presso il lussuoso Four Seasons Hotel Cairo at Nile Plaza. Inviato d’onore al workshop di formazione del luglio 2018, l’allora direttore del Servizio immigrazione della Polizia di Stato, Vittorio Pisani, ex capo della squadra mobile di Napoli, dal 22 gennaio scorso vicedirettore dei servizi segreti Aisi (nomina del premier Conte).\r\nIl progetto Itepa si è concluso a Roma il 27 novembre 2019 con una conferenza presso la scuola Superiore di Polizia, alla presenza ancora una volta del prefetto Franco Gabrielli, del direttore centrale dell’Immigrazione Massimo Bontempi e del generale Ahemed Ibrahim. “Considerato il successo riscosso dal progetto, \u003Cmark>Italia\u003C/mark> ed Egitto, firmeranno un memorandum d’intesa per estendere la validità del protocollo del 13 settembre 2017, avviando così un’ulteriore edizione che si chiamerà Itepa 2, anch’essa finanziata dall’Unione europea e di durata biennale”, riportava una nota emessa dalla Polizia di Stato. Secondo quanto riferito qualche settimana fa da Ylva Johansson, commissaria Ue per gli Affari Interni, le autorità \u003Cmark>italia\u003C/mark>ne intenderebbero finanziare il nuovo progetto tramite l’Internal Security Fund Borders and Visa, previsto dal nuovo piano finanziario 2021-2027. L’approvazione definitiva avverrà non prima del settembre di quest’anno.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-30-mazzeo-egitto.mp3\"][/audio]",[65,71,73,76,78,81],{"matched_tokens":66,"snippet":70},[67,68,69,61,17],"addestramento","poliza","agiziana","\u003Cmark>addestramento\u003C/mark> \u003Cmark>poliza\u003C/mark> \u003Cmark>agiziana\u003C/mark> \u003Cmark>in\u003C/mark> \u003Cmark>italia\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":19},[],{"matched_tokens":74,"snippet":75},[17],"\u003Cmark>italia\u003C/mark>",{"matched_tokens":77,"snippet":15},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[17],"operazioni militari congiunte \u003Cmark>italia\u003C/mark> egitto",{"matched_tokens":82,"snippet":21},[],[84,87],{"field":85,"matched_tokens":86,"snippet":62,"value":63},"post_content",[17,61],{"field":26,"indices":88,"matched_tokens":91,"snippets":95},[37,89,90],2,4,[92,93,94],[67,68,69,61,17],[17],[17],[70,75,80],2893615515669364700,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":37,"score":100,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":37},"5523317457152",13,"2893615515669364842",5,6646,{"collection_name":48,"first_q":23,"per_page":29,"q":23},7,{"facet_counts":106,"found":29,"hits":143,"out_of":362,"page":14,"request_params":363,"search_cutoff":27,"search_time_ms":364},[107,119],{"counts":108,"field_name":117,"sampled":27,"stats":118},[109,111,113,115],{"count":89,"highlighted":110,"value":110},"liberation front",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"anarres",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"stakka stakka",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":90},{"counts":120,"field_name":26,"sampled":27,"stats":141},[121,123,125,127,129,131,133,135,137,139],{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"iuventa",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"favelas",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"brasile",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"scafisti",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"olimpiadi",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"desaparecidos",{"count":14,"highlighted":134,"value":134},"addestramento truppe",{"count":14,"highlighted":136,"value":136},"educazione alla guerra",{"count":14,"highlighted":138,"value":138},"coppa del mondo di calcio",{"count":14,"highlighted":140,"value":140},"economia della repressione",{"total_values":142},18,[144,191,224,250,278,330],{"document":145,"highlight":170,"highlights":180,"text_match":186,"text_match_info":187},{"comment_count":37,"id":146,"is_sticky":37,"permalink":147,"podcastfilter":148,"post_author":149,"post_content":150,"post_date":151,"post_excerpt":43,"post_id":146,"post_modified":152,"post_thumbnail":153,"post_title":154,"post_type":155,"sort_by_date":156,"tag_links":157,"tags":165},"76294","http://radioblackout.org/podcast/scuola-privata-di-polizia-iuventa-e-war-on-migrants/",[116],"bellocome","Estratti dalla puntata del 23 maggio 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nADDESTRAMENTO SPA\r\n\r\nVerrebbe da immaginarsi che l’addestramento delle forze dell’ordine sia un settore appannaggio dello Stato, mentre invece - sia in Italia sia all’estero – ci sono aziende private che si occupano di formare gli agenti all’uso di sistemi d’arma, di tecniche di combattimento o di indagine.\r\n\r\nAd esempio, International Police Training System, istituzione dal nome altisonante, è un’azienda fondata da un vigile urbano di Napoli che ha ottenuto il monopolio della formazione di migliaia di membri delle forze dell’ordine all’utilizzo del sistema TASER (Axon).\r\n\r\nQuale ruolo possono avere questi “corpi intermedi” nella relazione tra aziende del settore sicurezza e agenzie repressive?\r\n\r\nNel frattempo, negli Stati Uniti, emerge come diverse di queste “scuole private di polizia” siano costruite attorno a figure dell’estrema destra suprematista.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/BCUPCB_ipts-training.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPROCESSO IUVENTA\r\n\r\nSi sono da poco aperte le udienze preliminari di quello che rappresenta un importante attacco sferrato contro la solidarietà e gli sguardi scomodi su un Mediterraneo che deve essere sempre più militarizzato.\r\n\r\nInsieme a Lorenzo D’Agostino cerchiamo di contestualizzare il ruolo del “processo Iuventa” all’interno del fronte sanzionatorio della War on Migrants: le forze in campo da Frontex all’Antimafia, le intercettazioni a strascico, le strategie per consentire la costruzione narrativa degli “scafisti” e la trasformazione dei soccorsi in “taxi del mare”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/BCUPCB_lorenzo-iuventa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPAROLE CHIAVE: Axon, IPTS, taser, Frontex, Iuventa, antimafia","23 Giugno 2022","2024-05-17 08:39:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/bcupcb-academy-200x110.jpg","SCUOLA (PRIVATA) DI POLIZIA - IUVENTA E WAR ON MIGRANTS","podcast",1655978161,[158,159,160,161,162,163,164],"http://radioblackout.org/tag/axon/","http://radioblackout.org/tag/economia-della-repressione/","http://radioblackout.org/tag/iuventa/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/scafisti/","http://radioblackout.org/tag/taser/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[166,140,122,167,128,168,169],"axon","repressione","taser","war on migrants",{"post_content":171,"post_title":176},{"matched_tokens":172,"snippet":174,"value":175},[61,173],"Italia","dello Stato, mentre invece - sia \u003Cmark>in\u003C/mark> \u003Cmark>Italia\u003C/mark> sia all’estero – ci sono aziende","Estratti dalla puntata del 23 maggio 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>ADDESTRAMENTO\u003C/mark> SPA\r\n\r\nVerrebbe da immaginarsi che l’addestramento delle forze dell’ordine sia un settore appannaggio dello Stato, mentre invece - sia \u003Cmark>in\u003C/mark> \u003Cmark>Italia\u003C/mark> sia all’estero – ci sono aziende private che si occupano di formare gli agenti all’uso di sistemi d’arma, di tecniche di combattimento o di indagine.\r\n\r\nAd esempio, International Police Training System, istituzione dal nome altisonante, è un’azienda fondata da un vigile urbano di Napoli che ha ottenuto il monopolio della formazione di migliaia di membri delle forze dell’ordine all’utilizzo del sistema TASER (Axon).\r\n\r\nQuale ruolo possono avere questi “corpi intermedi” nella relazione tra aziende del settore sicurezza e agenzie repressive?\r\n\r\nNel frattempo, negli Stati Uniti, emerge come diverse di queste “scuole private di \u003Cmark>polizia”\u003C/mark> siano costruite attorno a figure dell’estrema destra suprematista.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/BCUPCB_ipts-training.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPROCESSO IUVENTA\r\n\r\nSi sono da poco aperte le udienze preliminari di quello che rappresenta un importante attacco sferrato contro la solidarietà e gli sguardi scomodi su un Mediterraneo che deve essere sempre più militarizzato.\r\n\r\nInsieme a Lorenzo D’Agostino cerchiamo di contestualizzare il ruolo del “processo Iuventa” all’interno del fronte sanzionatorio della War on Migrants: le forze \u003Cmark>in\u003C/mark> campo da Frontex all’Antimafia, le intercettazioni a strascico, le strategie per consentire la costruzione narrativa degli “scafisti” e la trasformazione dei soccorsi \u003Cmark>in\u003C/mark> “taxi del mare”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/BCUPCB_lorenzo-iuventa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPAROLE CHIAVE: Axon, IPTS, taser, Frontex, Iuventa, antimafia",{"matched_tokens":177,"snippet":179,"value":179},[178],"POLIZIA","SCUOLA (PRIVATA) DI \u003Cmark>POLIZIA\u003C/mark> - IUVENTA E WAR ON MIGRANTS",[181,183],{"field":85,"matched_tokens":182,"snippet":174,"value":175},[61,173],{"field":184,"matched_tokens":185,"snippet":179,"value":179},"post_title",[178],2310390499514515500,{"best_field_score":188,"best_field_weight":189,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":14,"score":190,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":89},"2220454248448",14,"2310390499514515570",{"document":192,"highlight":205,"highlights":214,"text_match":219,"text_match_info":220},{"comment_count":37,"id":193,"is_sticky":37,"permalink":194,"podcastfilter":195,"post_author":196,"post_content":197,"post_date":198,"post_excerpt":43,"post_id":193,"post_modified":199,"post_thumbnail":200,"post_title":201,"post_type":155,"sort_by_date":202,"tag_links":203,"tags":204},"79657","http://radioblackout.org/podcast/ucciso-dalla-polizia-manifestante-nella-foresta-di-atlanta/",[110],"liberationfront","E’ del 18 gennaio la notizia della morte di Tortugita, attivista freddat* dalla polizia nel corso di un’operazione muscolare di sgombero di una delle parti occupate della foresta di Atlanta, Georgia, Stati Uniti. Un ennesimo assassinio per mano degli sbirri, nel contesto di una lotta che si oppone proprio alla violenza della polizia e alla costruzione di una Cop City, ovvero un complesso di addestramento per forze di polizia e militari, a cui si accompagnerà uno studio cinematografico hollywoodiano. Della lotta in difesa per la foresta di Atlanta e delle sue motivazioni ne abbiamo precedentemente parlato qui: https://radioblackout.org/podcast/la-lotta-si-fa-fitta-nella-foresta-di-atlanta/\r\n\r\nIn questo estratto di puntata, ripercorriamo la vicenda dell’omicidio (prontamente bollato come “legittima difesa” da parte degli sbirri) e degli ultimi mesi di tensione con la polizia che ha vissuto questo movimento, in ricordo di Tortugita, anche attraverso le parole di chi lotta e continuerà a lottare in difesa della foresta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/t.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]","27 Gennaio 2023","2023-01-27 12:20:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/t-200x110.png","La polizia uccide manifestante nella foresta di Atlanta",1674821993,[],[],{"post_content":206,"post_title":211},{"matched_tokens":207,"snippet":209,"value":210},[67,208],"polizia","City, ovvero un complesso di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> per forze di \u003Cmark>polizia\u003C/mark> e militari, a cui si","E’ del 18 gennaio la notizia della morte di Tortugita, attivista freddat* dalla \u003Cmark>polizia\u003C/mark> nel corso di un’operazione muscolare di sgombero di una delle parti occupate della foresta di Atlanta, Georgia, Stati Uniti. Un ennesimo assassinio per mano degli sbirri, nel contesto di una lotta che si oppone proprio alla violenza della \u003Cmark>polizia\u003C/mark> e alla costruzione di una Cop City, ovvero un complesso di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> per forze di \u003Cmark>polizia\u003C/mark> e militari, a cui si accompagnerà uno studio cinematografico hollywoodiano. Della lotta \u003Cmark>in\u003C/mark> difesa per la foresta di Atlanta e delle sue motivazioni ne abbiamo precedentemente parlato qui: https://radioblackout.org/podcast/la-lotta-si-fa-fitta-nella-foresta-di-atlanta/\r\n\r\n\u003Cmark>In\u003C/mark> questo estratto di puntata, ripercorriamo la vicenda dell’omicidio (prontamente bollato come “legittima difesa” da parte degli sbirri) e degli ultimi mesi di tensione con la \u003Cmark>polizia\u003C/mark> che ha vissuto questo movimento, \u003Cmark>in\u003C/mark> ricordo di Tortugita, anche attraverso le parole di chi lotta e continuerà a lottare \u003Cmark>in\u003C/mark> difesa della foresta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/t.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]",{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":213},[208],"La \u003Cmark>polizia\u003C/mark> uccide manifestante nella foresta di Atlanta",[215,217],{"field":85,"matched_tokens":216,"snippet":209,"value":210},[67,208],{"field":184,"matched_tokens":218,"snippet":213,"value":213},[208],1733920950715416600,{"best_field_score":221,"best_field_weight":189,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":89,"score":222,"tokens_matched":223,"typo_prefix_score":89},"2216159084544","1733920950715416690",3,{"document":225,"highlight":237,"highlights":243,"text_match":246,"text_match_info":247},{"comment_count":37,"id":226,"is_sticky":37,"permalink":227,"podcastfilter":228,"post_author":196,"post_content":229,"post_date":230,"post_excerpt":43,"post_id":226,"post_modified":231,"post_thumbnail":232,"post_title":233,"post_type":155,"sort_by_date":234,"tag_links":235,"tags":236},"75058","http://radioblackout.org/podcast/la-lotta-si-fa-fitta-nella-foresta-di-atlanta/",[110],"Due progetti minacciano vaste aree della foresta di Atlanta: un complesso di infrastrutture per casa cinematografica Blackhall Studios, e una gigantesca struttura per l'addestramento delle forze dell'ordine. Entrambi i progetti vengono osteggiati da un movimento di protesta trasversale ed eterogeneo che mette in campo diverse esperienze e modalità di lotta per proteggere la foresta in cui la città che abitano è immersa. Un compagno spiega dettagliatamente in cosa consistono i progetti e quali sono gli interessi in ballo dei diversi attori coinvolti; descrive inoltre il contesto legato alle recenti proteste per l'omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto e il modo in cui Atlanta in particolare ha reagito e interiorizzato la critica all'istituzione poliziesca.\r\n\r\nQui sotto la lettura dell'intervista tradotta in italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Foresta-atlanta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nErrata corrige: a un certo punto a causa di un lapsus fulminante viene proferita l'espressione \"forze militari\" al posto di \"forze dell'ordine\". In realtà la struttura di addestramento è rivolta solamente alle forze di polizia dello stato federale della Georgia.\r\n\r\n \r\n\r\nQui, invece, le risposte del compagno di Atlanta in lingua originale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/atlanta-audio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","22 Aprile 2022","2022-04-22 19:08:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/atlanta-forest-200x110.jpg","La lotta si fa fitta nella foresta di Atlanta",1650654474,[],[],{"post_content":238},{"matched_tokens":239,"snippet":241,"value":242},[240,67],"In","al posto di \"forze dell'ordine\". \u003Cmark>In\u003C/mark> realtà la struttura di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> è rivolta solamente alle forze","Due progetti minacciano vaste aree della foresta di Atlanta: un complesso di infrastrutture per casa cinematografica Blackhall Studios, e una gigantesca struttura per l'addestramento delle forze dell'ordine. Entrambi i progetti vengono osteggiati da un movimento di protesta trasversale ed eterogeneo che mette \u003Cmark>in\u003C/mark> campo diverse esperienze e modalità di lotta per proteggere la foresta \u003Cmark>in\u003C/mark> cui la città che abitano è immersa. Un compagno spiega dettagliatamente \u003Cmark>in\u003C/mark> cosa consistono i progetti e quali sono gli interessi \u003Cmark>in\u003C/mark> ballo dei diversi attori coinvolti; descrive inoltre il contesto legato alle recenti proteste per l'omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto e il modo \u003Cmark>in\u003C/mark> cui Atlanta \u003Cmark>in\u003C/mark> particolare ha reagito e interiorizzato la critica all'istituzione poliziesca.\r\n\r\nQui sotto la lettura dell'intervista tradotta \u003Cmark>in\u003C/mark> italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Foresta-atlanta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nErrata corrige: a un certo punto a causa di un lapsus fulminante viene proferita l'espressione \"forze militari\" al posto di \"forze dell'ordine\". \u003Cmark>In\u003C/mark> realtà la struttura di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> è rivolta solamente alle forze di \u003Cmark>polizia\u003C/mark> dello stato federale della Georgia.\r\n\r\n \r\n\r\nQui, invece, le risposte del compagno di Atlanta \u003Cmark>in\u003C/mark> lingua originale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/atlanta-audio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[244],{"field":85,"matched_tokens":245,"snippet":241,"value":242},[240,67],1733920950581198800,{"best_field_score":248,"best_field_weight":189,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":89,"score":249,"tokens_matched":223,"typo_prefix_score":89},"2216159019008","1733920950581198961",{"document":251,"highlight":266,"highlights":271,"text_match":274,"text_match_info":275},{"comment_count":37,"id":252,"is_sticky":37,"permalink":253,"podcastfilter":254,"post_author":255,"post_content":256,"post_date":257,"post_excerpt":43,"post_id":252,"post_modified":258,"post_thumbnail":259,"post_title":260,"post_type":155,"sort_by_date":261,"tag_links":262,"tags":264},"64679","http://radioblackout.org/podcast/stakka-stakka-86-the-future-is-malware-18-novembre/",[114],"rodia","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/stakkastakka-86.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUna puntata scivolata nel raccogliere le notizie più curiose dal cyberspazio.\r\nVi lascio spulciare tra le notizie menzionate durante la trasmissione.\r\n\r\nNews\r\nI bitcoin scomparsi da Silk Road\r\n\r\nIl sequestro dei siti di streaming\r\n\r\nL'AI che scambia gli albitri pelati per dei palloni\r\n\r\nLa fondazione degli 007 italiani su sicurezza informatica e 5G\r\n\r\nIl nazi wannabe divenuto celebre su twitter\r\n\r\n\r\nUn nazi dichiarato dice di aver creato delle reti wifi honeypot a cui far collegare i manifestanti di Portland, dicendo che con correlazioni cose sia riuscito a creare un grafo sociale degli \"antifa\" e rivelarne l'identità.\r\nIn un forum di camerati sono salvati gli screenshot del grafo\r\n\r\nPalesemente è un grafo fatto gephi con delle clusterizzazioni a cazzo, lui per darsi veridicità pubblica delle foto in cui si mostra in azione, comunque è palese che probabilmente ha semplicemente scrapato le API di twitter.\r\n\r\nL'unione europea dichiara guerra alla cifratura end-to-end\r\n\r\nMerita abbastanza, sui processi decisionali interni di fb, come le varie manovre per \"contrastare le fake news\" siano state prese su misura per favorire le fonti d'informazione destroidi, razziste e cospirazioniste. \r\n\r\n\r\nUn'articolo veramente ben fatto sulla questione referendum gig economy california, vale la pena di leggerlo per intero.\r\n\r\nCome le agenzie europee rivendono il vecchio materiale di addestramento e spionaggio alle agenzie di sicurezza in Medio Oriente, Nord Africa e Balcani.\r\n\r\n\r\nGuillotine Watch\r\nScopiazzando una bella idea del nostro (mio?) amato naked capitalism, inauguriamo una nuova rubrica per cercare di osservare più da vicino le grandi multinazionali della tecnologia.\r\n\r\nIl possibile vaccino covid ha fatto schiantare il valore delle azioni di zoom\r\nElon musk prima contro il vaccino per covid, adesso contro i test antigenici\r\nApple versus alternanza scuola lavoro in Cina.\r\n\r\n L'angolo della paranoia: riconoscimento facciale \r\nPassato il referendum per vietare l'uso del riconoscimento facciale da parte della polizia a Portland.\r\n\r\nMa prima ancora: a Portland degli attivisti costruiscono un rete neurale per identificare i poliziotti.\r\n\r\nIn francia con il progetto Capture the Police hanno creato un database simile, un'artista italiano ha affisso per le strade di parigi i volti dei poliziotti\r\n\r\nSullo stato dell'impiego del riconoscimento facciale nell'apparato repressivo cinese.","19 Novembre 2020","2020-11-19 17:56:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Picture-8-200x110.png","Stakka Stakka #86 - The Future is Malware - [18 Novembre]",1605808395,[263],"http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/",[265],"riconoscimento facciale",{"post_content":267},{"matched_tokens":268,"snippet":269,"value":270},[67,61],"rivendono il vecchio materiale di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> e spionaggio alle agenzie di sicurezza \u003Cmark>in\u003C/mark> Medio Oriente, Nord Africa e","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/stakkastakka-86.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUna puntata scivolata nel raccogliere le notizie più curiose dal cyberspazio.\r\nVi lascio spulciare tra le notizie menzionate durante la trasmissione.\r\n\r\nNews\r\nI bitcoin scomparsi da Silk Road\r\n\r\nIl sequestro dei siti di streaming\r\n\r\nL'AI che scambia gli albitri pelati per dei palloni\r\n\r\nLa fondazione degli 007 italiani su sicurezza informatica e 5G\r\n\r\nIl nazi wannabe divenuto celebre su twitter\r\n\r\n\r\nUn nazi dichiarato dice di aver creato delle reti wifi honeypot a cui far collegare i manifestanti di Portland, dicendo che con correlazioni cose sia riuscito a creare un grafo sociale degli \"antifa\" e rivelarne l'identità.\r\n\u003Cmark>In\u003C/mark> un forum di camerati sono salvati gli screenshot del grafo\r\n\r\nPalesemente è un grafo fatto gephi con delle clusterizzazioni a cazzo, lui per darsi veridicità pubblica delle foto \u003Cmark>in\u003C/mark> cui si mostra \u003Cmark>in\u003C/mark> azione, comunque è palese che probabilmente ha semplicemente scrapato le API di twitter.\r\n\r\nL'unione europea dichiara guerra alla cifratura end-to-end\r\n\r\nMerita abbastanza, sui processi decisionali interni di fb, come le varie manovre per \"contrastare le fake news\" siano state prese su misura per favorire le fonti d'informazione destroidi, razziste e cospirazioniste. \r\n\r\n\r\nUn'articolo veramente ben fatto sulla questione referendum gig economy california, vale la pena di leggerlo per intero.\r\n\r\nCome le agenzie europee rivendono il vecchio materiale di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> e spionaggio alle agenzie di sicurezza \u003Cmark>in\u003C/mark> Medio Oriente, Nord Africa e Balcani.\r\n\r\n\r\nGuillotine Watch\r\nScopiazzando una bella idea del nostro (mio?) amato naked capitalism, inauguriamo una nuova rubrica per cercare di osservare più da vicino le grandi multinazionali della tecnologia.\r\n\r\nIl possibile vaccino covid ha fatto schiantare il valore delle azioni di zoom\r\nElon musk prima contro il vaccino per covid, adesso contro i test antigenici\r\nApple versus alternanza scuola lavoro \u003Cmark>in\u003C/mark> Cina.\r\n\r\n L'angolo della paranoia: riconoscimento facciale \r\nPassato il referendum per vietare l'uso del riconoscimento facciale da parte della \u003Cmark>polizia\u003C/mark> a Portland.\r\n\r\nMa prima ancora: a Portland degli attivisti costruiscono un rete neurale per identificare i poliziotti.\r\n\r\n\u003Cmark>In\u003C/mark> francia con il progetto Capture the Police hanno creato un database simile, un'artista italiano ha affisso per le strade di parigi i volti dei poliziotti\r\n\r\nSullo stato dell'impiego del riconoscimento facciale nell'apparato repressivo cinese.",[272],{"field":85,"matched_tokens":273,"snippet":269,"value":270},[67,61],1733920950312763400,{"best_field_score":276,"best_field_weight":189,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":89,"score":277,"tokens_matched":223,"typo_prefix_score":89},"2216158887936","1733920950312763505",{"document":279,"highlight":298,"highlights":317,"text_match":326,"text_match_info":327},{"comment_count":37,"id":280,"is_sticky":37,"permalink":281,"podcastfilter":282,"post_author":112,"post_content":283,"post_date":284,"post_excerpt":43,"post_id":280,"post_modified":285,"post_thumbnail":286,"post_title":287,"post_type":155,"sort_by_date":288,"tag_links":289,"tags":296},"20186","http://radioblackout.org/podcast/brasile-desaparecidos-e-controllo-militare/",[112],"Vivere in una favela in Brasile, specie a Rio De Janeiro, non è mai stata una villeggiatura delle più ambite. La coppa del mondo calcio nel giugno 2014 ed i giochi olimpici del 2016 hanno reso ancora più dura la vita dei poveri.\r\nTra sgomberi delle baraccopoli più vicine ai nuovi stadi, dove gli operai muoiono, e le nuove strutture crollano come castelli di sabbia, sono il segno di un'operazione di pulizia che non potrà che incrudirsi nei prossimi mesi.\r\nL'ultimo morto ammazzato è un uomo di 81 anni colpito da un proiettile esploso dalle forze di polizia. L'uomo, José Joaquim de Santana, è stato ucciso mentre osservava dal balcone di casa sua una manifestazione degli abitanti di una delle tante periferie di Rio, che avevano bloccato la strada per protestare contro l'arresto di un ragazzino di 13 anni.\r\nDopo il suo assassinio i blocchi e le cariche sono andati avanti tutta la notte.\r\n\r\nLe sommosse dello scorso giugno sono state il detonatore per una nuova stretta repressiva. Sebbene il governo abbia ceduto ad alcune richieste, revocando l'aumento del prezzo del biglietto dei trasporti urbani, dall'altro sono state messe in cantiere nuove misure repressive.\r\nNon pago delle prodezze della propria polizia militare, il governo brasiliano ha stretto un accordo con la Francia per migliorarne l'addestramento antisommossa in vista delle due grandi kermesse sportive nelle quali il grande paese sudamericano gioca una partita di immagine che non vuole perdere. Costi quel che costi.\r\nLa CRS - Compagnia di sicurezza repubblicana - è andata ad addestrare agenti di polizia del Batalhão de Choque - BPCHq della Polizia Militare di Rio de Janeiro. Lo scopo esplicito dell'operazione è \"insegnare come reagire durante le sommosse, le manifestazioni conflittuali e come controllare gruppi violenti in vista di eventi che possono aver luogo durante la World Football Cup e le Olimpiadi del 2016\".\r\n\r\nLa Francia non è nuova a queste operazioni. Durante la \"Operazione Condor \", la controrivoluzione preventiva che favorì la nascita delle dittature in Sudamerica negli anni ‘70, polizia francese portò in dote la \"competenza\" maturata durante la guerra per l'Algeria. Le tecniche insegnate - torture, tecniche di contro-guerriglia, controllo di vicinato - sono all'origine delle attività degli \"squadroni della morte\". Migliaia di oppositori politici vennero uccisi o scomparvero.\r\nIn questi mesi, in Brasile, sono aumentate gli arresti e le sparizioni di oppositori politici. Scompaiono circa 15 persone al giorno per ragioni diverse, ma parecchie riconducibili ad operazioni di polizia coperte, per togliere di mezzo senza troppi problemi compagni e gente che resiste. Occorre rilevare che la lotta contro la repressione è comunque molto forte dopo gli arresti di giugno.\r\nSebbene il movimento sia riuscito a strappare qualche concessione - cancellazione della legge anti gay, eliminazione degli aumenti dei biglietti del trasporto pubblico - tuttavia i lavori per le olimpiadi vanno avanti senza tener conto delle proteste di chi ne sta facendo la spese.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Simone, un compagno che ha vissuto a lungo in Brasile, conosce bene il paese ed è in contatto con i compagni che lottano contro la gentrificazione olimpica.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 12 20 riuni brasile","21 Dicembre 2013","2018-10-17 22:59:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/12/rio_de_janeiro-200x110.jpg","Brasile. Desaparecidos e controllo militare",1387642219,[290,291,292,293,294,295],"http://radioblackout.org/tag/addestramento-truppe/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/coppa-del-mondo-di-calcio/","http://radioblackout.org/tag/desaparecidos/","http://radioblackout.org/tag/favelas/","http://radioblackout.org/tag/francia/",[134,126,138,132,124,297],"francia",{"post_content":299,"tags":303},{"matched_tokens":300,"snippet":301,"value":302},[61,208,61],"\u003Cmark>in\u003C/mark> Sudamerica negli anni ‘70, \u003Cmark>polizia\u003C/mark> francese portò \u003Cmark>in\u003C/mark> dote la \"competenza\" maturata durante","Vivere \u003Cmark>in\u003C/mark> una favela \u003Cmark>in\u003C/mark> Brasile, specie a Rio De Janeiro, non è mai stata una villeggiatura delle più ambite. La coppa del mondo calcio nel giugno 2014 ed i giochi olimpici del 2016 hanno reso ancora più dura la vita dei poveri.\r\nTra sgomberi delle baraccopoli più vicine ai nuovi stadi, dove gli operai muoiono, e le nuove strutture crollano come castelli di sabbia, sono il segno di un'operazione di pulizia che non potrà che incrudirsi nei prossimi mesi.\r\nL'ultimo morto ammazzato è un uomo di 81 anni colpito da un proiettile esploso dalle forze di \u003Cmark>polizia\u003C/mark>. L'uomo, José Joaquim de Santana, è stato ucciso mentre osservava dal balcone di casa sua una manifestazione degli abitanti di una delle tante periferie di Rio, che avevano bloccato la strada per protestare contro l'arresto di un ragazzino di 13 anni.\r\nDopo il suo assassinio i blocchi e le cariche sono andati avanti tutta la notte.\r\n\r\nLe sommosse dello scorso giugno sono state il detonatore per una nuova stretta repressiva. Sebbene il governo abbia ceduto ad alcune richieste, revocando l'aumento del prezzo del biglietto dei trasporti urbani, dall'altro sono state messe \u003Cmark>in\u003C/mark> cantiere nuove misure repressive.\r\nNon pago delle prodezze della propria \u003Cmark>polizia\u003C/mark> militare, il governo brasiliano ha stretto un accordo con la Francia per migliorarne l'addestramento antisommossa \u003Cmark>in\u003C/mark> vista delle due grandi kermesse sportive nelle quali il grande paese sudamericano gioca una partita di immagine che non vuole perdere. Costi quel che costi.\r\nLa CRS - Compagnia di sicurezza repubblicana - è andata ad addestrare agenti di \u003Cmark>polizia\u003C/mark> del Batalhão de Choque - BPCHq della \u003Cmark>Polizia\u003C/mark> Militare di Rio de Janeiro. Lo scopo esplicito dell'operazione è \"insegnare come reagire durante le sommosse, le manifestazioni conflittuali e come controllare gruppi violenti \u003Cmark>in\u003C/mark> vista di eventi che possono aver luogo durante la World Football Cup e le Olimpiadi del 2016\".\r\n\r\nLa Francia non è nuova a queste operazioni. Durante la \"Operazione Condor \", la controrivoluzione preventiva che favorì la nascita delle dittature \u003Cmark>in\u003C/mark> Sudamerica negli anni ‘70, \u003Cmark>polizia\u003C/mark> francese portò \u003Cmark>in\u003C/mark> dote la \"competenza\" maturata durante la guerra per l'Algeria. Le tecniche insegnate - torture, tecniche di contro-guerriglia, controllo di vicinato - sono all'origine delle attività degli \"squadroni della morte\". Migliaia di oppositori politici vennero uccisi o scomparvero.\r\n\u003Cmark>In\u003C/mark> questi mesi, \u003Cmark>in\u003C/mark> Brasile, sono aumentate gli arresti e le sparizioni di oppositori politici. Scompaiono circa 15 persone al giorno per ragioni diverse, ma parecchie riconducibili ad operazioni di \u003Cmark>polizia\u003C/mark> coperte, per togliere di mezzo senza troppi problemi compagni e gente che resiste. Occorre rilevare che la lotta contro la repressione è comunque molto forte dopo gli arresti di giugno.\r\nSebbene il movimento sia riuscito a strappare qualche concessione - cancellazione della legge anti gay, eliminazione degli aumenti dei biglietti del trasporto pubblico - tuttavia i lavori per le olimpiadi vanno avanti senza tener conto delle proteste di chi ne sta facendo la spese.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Simone, un compagno che ha vissuto a lungo \u003Cmark>in\u003C/mark> Brasile, conosce bene il paese ed è \u003Cmark>in\u003C/mark> contatto con i compagni che lottano contro la gentrificazione olimpica.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 12 20 riuni brasile",[304,307,309,311,313,315],{"matched_tokens":305,"snippet":306,"value":306},[67],"\u003Cmark>addestramento\u003C/mark> truppe",{"matched_tokens":308,"snippet":126,"value":126},[],{"matched_tokens":310,"snippet":138,"value":138},[],{"matched_tokens":312,"snippet":132,"value":132},[],{"matched_tokens":314,"snippet":124,"value":124},[],{"matched_tokens":316,"snippet":297,"value":297},[],[318,320],{"field":85,"matched_tokens":319,"snippet":301,"value":302},[61,208,61],{"field":26,"indices":321,"matched_tokens":322,"snippets":324,"values":325},[37],[323],[67],[306],[306],1733912154756612000,{"best_field_score":328,"best_field_weight":189,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":89,"score":329,"tokens_matched":223,"typo_prefix_score":89},"2211864182784","1733912154756612210",{"document":331,"highlight":350,"highlights":355,"text_match":358,"text_match_info":359},{"comment_count":37,"id":332,"is_sticky":37,"permalink":333,"podcastfilter":334,"post_author":112,"post_content":335,"post_date":336,"post_excerpt":337,"post_id":332,"post_modified":338,"post_thumbnail":339,"post_title":340,"post_type":155,"sort_by_date":341,"tag_links":342,"tags":347},"9717","http://radioblackout.org/podcast/olimpiadi-la-ginnastica-di-guerra-di-de-coubertin/",[],"A Londra sono in pieno svolgimento le Olimpiadi: le cronache parlano di gare e medaglie in un’orgia di esaltazione nazionalista in chiave “sportiva”.\r\n\r\nMa c’è l’altra faccia della medaglia, quella della repressione e del controllo, che stringono in una morsa la capitale britannica.\r\n\r\nIn perfetta sintonia con l’autentico “spirito olimpico” di Pierre De Coubertin.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, autore di un articolo sul settimanale “Umanità Nova” di cui vi riportiamo alcuni stralci.\r\n\r\n\r\n\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/2012-07-29-robertino-olimpiadi.mp3|titles=2012 07 29 robertino olimpiadi]\r\nScarica l'audio\r\n\r\nLa capitale britannica è reduce da un 2011 che il quotidiano The Guardian ha definito “l’anno più caldo della storia londinese dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, riferendosi ai cortei studenteschi e sindacali che ne hanno attraversato incessantemente le strade, alle acampadas di Occupy London e ai violenti riot dello scorso agosto. Il governo Cameron e l’amministrazione cittadina hanno allestito un’enorme macchina repressiva contro i guastafeste. Il dispiegamento di forze dell’ordine coinvolge più di 30 mila persone, di cui 7500 militari, con la città sorvegliata da elicotteri modello killer egg (già usati nella guerra in Somalia del 1993 e resi famosi dal film Black Hawk Down), missili terra-aria sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi anfibi e fregate da guerra a spasso per il Tamigi, jet militari pronti a partire.\r\n\r\nLa polizia ha introdotto inoltre nuove misure cautelari, come l’Asbo (una specie del nostro Daspo per gli ultras) che vieterebbe l’accesso agli impianti sportivi del Villaggio Olimpico ed alle grandi cerimonie ospitate a Londra.\r\nIl primo a fare le spese dell’Olympic Asbo è stato (già ad aprile) Simon Moore, un militante anarchico che aveva partecipato alla protesta contro la costruzione di un impianto olimpico nell’est della città. Il provvedimento gli vieta anche di trovarsi vicino a eventi di importanza nazionale come il giubileo di diamante della regina e l’apertura ufficiale del Parlamento, con la minaccia di finire direttamente al carcere in caso di inosservanza del divieto.\r\nNel frattempo, è scattata anche l’operazione decoro. Sono state allestiti dei grandi tendoni dentro i quali saranno alloggiati senzatetto, ubriachi e tossicodipendenti ed anche se la prostituzione non è reato in Gran Bretagna, le retate contro le lavoratrici del sesso nelle zone del villaggio olimpico vanno avanti ormai da settimane. Insomma, di tutto e di più per non disturbare il sacro Spirito Olimpico… Ma davvero lo Spirito Olimpico è così meritevole?\r\n\r\nLe Olimpiadi nacquero nell’antica Grecia nel 776 a.C. e si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, dove continuarono a tenersi regolarmente per oltre dieci secoli per essere infine messe fuorilegge nel 393 d.C. dall’imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, dopo che il Cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’Impero Romano e i Giochi olimpici visti come una festa “pagana”. Fino a quando la Grecia non cadde sotto il dominio romano ed i Giochi non furono aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli, la partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci (anche se si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato elleniche ed anche dalle colonie). Naturalmente, la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle famiglie più ricche di prendere in considerazione la partecipazione, ma i Giochi erano molto popolari tra i più poveri, dato che per tutta la loro durata venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia durante la tregua chiamata Ekecheiria. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre de Coubertin organizzò le Olimpiadi di Atene cambiando una serie di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le olimpiadi si svolgevano in nazioni sempre diverse e dal 1900 avrebbero potuto partecipare anche le donne). Il barone Coubertin presentò il proprio progetto di resuscitare i giochi olimpici nel giugno del 1894, a Parigi, nel corso di un congresso di educazione fisica nel quale ci si sforzava di definire il concetto di «amatoriale». Coubertin era un politico estremamente nazionalista e interessato principalmente a questioni di pedagogia che contemplava con rabbia e dispiacere la decrepitezza e il degrado della capacità bellica francese, effetto della mancanza di addestramento e di capacità militari tra le truppe di leva. Nella stampa dell’epoca esisteva una vecchia formula, che diceva: «Waterloo non è stata conquistata sul campo di battaglia, ma sui campi sportivi di Eton». “L’educazione fisica della potente classe dirigente inglese aveva deciso le sorti della guerra,” ha scritto il saggista svedese Olov Enquist, “ più Coubertin rifletteva, più tutto questo gli pareva vero. La chiave della rivoluzione pedagogica si trovava proprio nella tradizione sportiva anglosassone. I francesi dovevano cominciare a fare altrettanto, praticando lo sport, per diventare imperialisti altrettanto valorosi. Coubertin (…) di fronte alle sempre più pressanti rivendicazioni rivoluzionarie della classe operaia pensava che sarebbe stato necessario offrire alla classe dei lavoratori nuove forme di rito, una specie di religione secolarizzata. Questa religione profana mondiale doveva servire a neutralizzare l’energia politica delle masse”. I primi Giochi si rivelarono un successo, ma i Giochi del 1900 (nella Parigi di de Coubertin) e del 1904 (a St. Louis) vennero inghiottiti dalle fiere internazionali all’interno delle quali si svolgevano, e ricevettero poca attenzione.\r\nDe Cubertin, comunque, non si perse d’animo e nel 1919, terminava la carneficina della Prima guerra mondiale, scrisse al Comitato internazionale olimpico: «Fatti recenti impongono nuove considerazioni. Lo sport è oramai l’ideale dei vincitori. È lo sport che ha permesso a Stati Uniti e Inghilterra le magnifiche improvvisazioni, e l’organizzazione di eserciti che non ci aspettavamo, prontissimi a prendere le armi. Dopo avere forgiato soldati tanto straordinari, l’atletismo ha saputo mantenere alto il loro valore nel combattimento, attenuando le loro sofferenze». Come dice Enquist, “ecco come si presentava l’idea olimpica, nuda, fredda, e corrotta. Lo sport come mezzo per ingrossare le fila degli eserciti, un mezzo di educazione paramilitare”. Le Olimpiadi degli anni Venti furono un crescente successo come partecipazione ed interesse del pubblico, ma il vero trionfo internazionale furono le olimpiadi del 1936 di Berlino. Il regime nazista in quella occasione mise in piedi una dimostrazione efficacissima, un rituale gigantesco che realizzava il sogno di De Coubertin dello sport come culto che legittima lo Stato e il sistema economico sulla base della loro efficacia. I giochi diedero grande prestigio a Hitler, anche perché fu proprio in occasione delle Olimpiadi del ’36 che i nazisti inaugurarono le prime trasmissioni televisive della Storia.\r\nDa allora TV e Olimpiadi sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.","1 Agosto 2012","A Londra sono in pieno svolgimento le Olimpiadi: le cronache parlano di gare e medaglie in un’orgia di esaltazione nazionalista in chiave “sportiva”.\r\nMa c’è l’altra faccia della medaglia, quella della repressione e del controllo, che stringono in una morsa la capitale britannica.\r\nIn perfetta sintonia con l’autentico “spirito olimpico” di Pierre De Coubertin. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, autore di un articolo sul settimanale “Umanità Nova” di cui vi riportiamo alcuni stralci.\r\n\r\nLa capitale britannica è reduce da un 2011 che il quotidiano The Guardian ha definito “l’anno più caldo della storia londinese dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, riferendosi ai cortei studenteschi e sindacali che ne hanno attraversato incessantemente le strade, alle acampadas di Occupy London e ai violenti riot dello scorso agosto. Il governo Cameron e l’amministrazione cittadina hanno allestito un’enorme macchina repressiva contro i guastafeste. Il dispiegamento di forze dell’ordine coinvolge più di 30 mila persone, di cui 7500 militari, con la città sorvegliata da elicotteri modello killer egg (già usati nella guerra in Somalia del 1993 e resi famosi dal film Black Hawk Down), missili terra-aria sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi anfibi e fregate da guerra a spasso per il Tamigi, jet militari pronti a partire. \r\n\r\nLa polizia ha introdotto inoltre nuove misure cautelari, come l’Asbo (una specie del nostro Daspo per gli ultras) che vieterebbe l’accesso agli impianti sportivi del Villaggio Olimpico ed alle grandi cerimonie ospitate a Londra. \r\nIl primo a fare le spese dell’Olympic Asbo è stato (già ad aprile) Simon Moore, un militante anarchico che aveva partecipato alla protesta contro la costruzione di un impianto olimpico nell’est della città. Il provvedimento gli vieta anche di trovarsi vicino a eventi di importanza nazionale come il giubileo di diamante della regina e l’apertura ufficiale del Parlamento, con la minaccia di finire direttamente al carcere in caso di inosservanza del divieto. \r\nNel frattempo, è scattata anche l’operazione decoro. Sono state allestiti dei grandi tendoni dentro i quali saranno alloggiati senzatetto, ubriachi e tossicodipendenti ed anche se la prostituzione non è reato in Gran Bretagna, le retate contro le lavoratrici del sesso nelle zone del villaggio olimpico vanno avanti ormai da settimane. Insomma, di tutto e di più per non disturbare il sacro Spirito Olimpico… Ma davvero lo Spirito Olimpico è così meritevole?\r\nLe Olimpiadi nacquero nell’antica Grecia nel 776 a.C. e si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, dove continuarono a tenersi regolarmente per oltre dieci secoli per essere infine messe fuorilegge nel 393 d.C. dall’imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, dopo che il Cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’Impero Romano e i Giochi olimpici visti come una festa “pagana”. Fino a quando la Grecia non cadde sotto il dominio romano ed i Giochi non furono aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli, la partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci (anche se si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato elleniche ed anche dalle colonie). Naturalmente, la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle famiglie più ricche di prendere in considerazione la partecipazione, ma i Giochi erano molto popolari tra i più poveri, dato che per tutta la loro durata venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia durante la tregua chiamata Ekecheiria. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre de Coubertin organizzò le Olimpiadi di Atene cambiando una serie di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le olimpiadi si svolgevano in nazioni sempre diverse e dal 1900 avrebbero potuto partecipare anche le donne). Il barone Coubertin presentò il proprio progetto di resuscitare i giochi olimpici nel giugno del 1894, a Parigi, nel corso di un congresso di educazione fisica nel quale ci si sforzava di definire il concetto di «amatoriale». Coubertin era un politico estremamente nazionalista e interessato principalmente a questioni di pedagogia che contemplava con rabbia e dispiacere la decrepitezza e il degrado della capacità bellica francese, effetto della mancanza di addestramento e di capacità militari tra le truppe di leva. Nella stampa dell’epoca esisteva una vecchia formula, che diceva: «Waterloo non è stata conquistata sul campo di battaglia, ma sui campi sportivi di Eton». “L’educazione fisica della potente classe dirigente inglese aveva deciso le sorti della guerra,” ha scritto il saggista svedese Olov Enquist, “ più Coubertin rifletteva, più tutto questo gli pareva vero. La chiave della rivoluzione pedagogica si trovava proprio nella tradizione sportiva anglosassone. I francesi dovevano cominciare a fare altrettanto, praticando lo sport, per diventare imperialisti altrettanto valorosi. Coubertin (…) di fronte alle sempre più pressanti rivendicazioni rivoluzionarie della classe operaia pensava che sarebbe stato necessario offrire alla classe dei lavoratori nuove forme di rito, una specie di religione secolarizzata. Questa religione profana mondiale doveva servire a neutralizzare l’energia politica delle masse”. I primi Giochi si rivelarono un successo, ma i Giochi del 1900 (nella Parigi di de Coubertin) e del 1904 (a St. Louis) vennero inghiottiti dalle fiere internazionali all’interno delle quali si svolgevano, e ricevettero poca attenzione. De Cubertin, comunque, non si perse d’animo e nel 1919, terminava la carneficina della Prima guerra mondiale, scrisse al Comitato internazionale olimpico: «Fatti recenti impongono nuove considerazioni. Lo sport è oramai l’ideale dei vincitori. È lo sport che ha permesso a Stati Uniti e Inghilterra le magnifiche improvvisazioni, e l’organizzazione di eserciti che non ci aspettavamo, prontissimi a prendere le armi. Dopo avere forgiato soldati tanto straordinari, l’atletismo ha saputo mantenere alto il loro valore nel combattimento, attenuando le loro sofferenze». Come dice Enquist, “ecco come si presentava l’idea olimpica, nuda, fredda, e corrotta. Lo sport come mezzo per ingrossare le fila degli eserciti, un mezzo di educazione paramilitare”. Le Olimpiadi degli anni Venti furono un crescente successo come partecipazione ed interesse del pubblico, ma il vero trionfo internazionale furono le olimpiadi del 1936 di Berlino. Il regime nazista in quella occasione mise in piedi una dimostrazione efficacissima, un rituale gigantesco che realizzava il sogno di De Coubertin dello sport come culto che legittima lo Stato e il sistema economico sulla base della loro efficacia. I giochi diedero grande prestigio a Hitler, anche perché fu proprio in occasione delle Olimpiadi del ’36 che i nazisti inaugurarono le prime trasmissioni televisive della Storia. Da allora TV e Olimpiadi sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.","2018-10-17 22:11:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/I’m-loving-it-artista-anonimo-Brighton-photo-by-Pogorita-586x204-200x110.jpg","Olimpiadi. La ginnastica di guerra di De Coubertin",1343831494,[343,344,345,346],"http://radioblackout.org/tag/educazione-alla-guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi/",[136,348,349,130],"guerra","guerra ai poveri",{"post_content":351},{"matched_tokens":352,"snippet":353,"value":354},[61],"A Londra sono \u003Cmark>in\u003C/mark> pieno svolgimento le Olimpiadi: le","A Londra sono \u003Cmark>in\u003C/mark> pieno svolgimento le Olimpiadi: le cronache parlano di gare e medaglie \u003Cmark>in\u003C/mark> un’orgia di esaltazione nazionalista \u003Cmark>in\u003C/mark> chiave “sportiva”.\r\n\r\nMa c’è l’altra faccia della medaglia, quella della repressione e del controllo, che stringono \u003Cmark>in\u003C/mark> una morsa la capitale britannica.\r\n\r\n\u003Cmark>In\u003C/mark> perfetta sintonia con l’autentico “spirito olimpico” di Pierre De Coubertin.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, autore di un articolo sul settimanale “Umanità Nova” di cui vi riportiamo alcuni stralci.\r\n\r\n\r\n\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/2012-07-29-robertino-olimpiadi.mp3|titles=2012 07 29 robertino olimpiadi]\r\nScarica l'audio\r\n\r\nLa capitale britannica è reduce da un 2011 che il quotidiano The Guardian ha definito “l’anno più caldo della storia londinese dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, riferendosi ai cortei studenteschi e sindacali che ne hanno attraversato incessantemente le strade, alle acampadas di Occupy London e ai violenti riot dello scorso agosto. Il governo Cameron e l’amministrazione cittadina hanno allestito un’enorme macchina repressiva contro i guastafeste. Il dispiegamento di forze dell’ordine coinvolge più di 30 mila persone, di cui 7500 militari, con la città sorvegliata da elicotteri modello killer egg (già usati nella guerra \u003Cmark>in\u003C/mark> Somalia del 1993 e resi famosi dal film Black Hawk Down), missili terra-aria sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi anfibi e fregate da guerra a spasso per il Tamigi, jet militari pronti a partire.\r\n\r\nLa \u003Cmark>polizia\u003C/mark> ha introdotto inoltre nuove misure cautelari, come l’Asbo (una specie del nostro Daspo per gli ultras) che vieterebbe l’accesso agli impianti sportivi del Villaggio Olimpico ed alle grandi cerimonie ospitate a Londra.\r\nIl primo a fare le spese dell’Olympic Asbo è stato (già ad aprile) Simon Moore, un militante anarchico che aveva partecipato alla protesta contro la costruzione di un impianto olimpico nell’est della città. Il provvedimento gli vieta anche di trovarsi vicino a eventi di importanza nazionale come il giubileo di diamante della regina e l’apertura ufficiale del Parlamento, con la minaccia di finire direttamente al carcere \u003Cmark>in\u003C/mark> caso di inosservanza del divieto.\r\nNel frattempo, è scattata anche l’operazione decoro. Sono state allestiti dei grandi tendoni dentro i quali saranno alloggiati senzatetto, ubriachi e tossicodipendenti ed anche se la prostituzione non è reato \u003Cmark>in\u003C/mark> Gran Bretagna, le retate contro le lavoratrici del sesso nelle zone del villaggio olimpico vanno avanti ormai da settimane. Insomma, di tutto e di più per non disturbare il sacro Spirito Olimpico… Ma davvero lo Spirito Olimpico è così meritevole?\r\n\r\nLe Olimpiadi nacquero nell’antica Grecia nel 776 a.C. e si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, dove continuarono a tenersi regolarmente per oltre dieci secoli per essere infine messe fuorilegge nel 393 d.C. dall’imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, dopo che il Cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’Impero Romano e i Giochi olimpici visti come una festa “pagana”. Fino a quando la Grecia non cadde sotto il dominio romano ed i Giochi non furono aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli, la partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci (anche se si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato elleniche ed anche dalle colonie). Naturalmente, la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle famiglie più ricche di prendere \u003Cmark>in\u003C/mark> considerazione la partecipazione, ma i Giochi erano molto popolari tra i più poveri, dato che per tutta la loro durata venivano sospese le ostilità \u003Cmark>in\u003C/mark> tutta la Grecia durante la tregua chiamata Ekecheiria. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre de Coubertin organizzò le Olimpiadi di Atene cambiando una serie di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le olimpiadi si svolgevano \u003Cmark>in\u003C/mark> nazioni sempre diverse e dal 1900 avrebbero potuto partecipare anche le donne). Il barone Coubertin presentò il proprio progetto di resuscitare i giochi olimpici nel giugno del 1894, a Parigi, nel corso di un congresso di educazione fisica nel quale ci si sforzava di definire il concetto di «amatoriale». Coubertin era un politico estremamente nazionalista e interessato principalmente a questioni di pedagogia che contemplava con rabbia e dispiacere la decrepitezza e il degrado della capacità bellica francese, effetto della mancanza di \u003Cmark>addestramento\u003C/mark> e di capacità militari tra le truppe di leva. Nella stampa dell’epoca esisteva una vecchia formula, che diceva: «Waterloo non è stata conquistata sul campo di battaglia, ma sui campi sportivi di Eton». “L’educazione fisica della potente classe dirigente inglese aveva deciso le sorti della guerra,” ha scritto il saggista svedese Olov Enquist, “ più Coubertin rifletteva, più tutto questo gli pareva vero. La chiave della rivoluzione pedagogica si trovava proprio nella tradizione sportiva anglosassone. I francesi dovevano cominciare a fare altrettanto, praticando lo sport, per diventare imperialisti altrettanto valorosi. Coubertin (…) di fronte alle sempre più pressanti rivendicazioni rivoluzionarie della classe operaia pensava che sarebbe stato necessario offrire alla classe dei lavoratori nuove forme di rito, una specie di religione secolarizzata. Questa religione profana mondiale doveva servire a neutralizzare l’energia politica delle masse”. I primi Giochi si rivelarono un successo, ma i Giochi del 1900 (nella Parigi di de Coubertin) e del 1904 (a St. Louis) vennero inghiottiti dalle fiere internazionali all’interno delle quali si svolgevano, e ricevettero poca attenzione.\r\nDe Cubertin, comunque, non si perse d’animo e nel 1919, terminava la carneficina della Prima guerra mondiale, scrisse al Comitato internazionale olimpico: «Fatti recenti impongono nuove considerazioni. Lo sport è oramai l’ideale dei vincitori. È lo sport che ha permesso a Stati Uniti e Inghilterra le magnifiche improvvisazioni, e l’organizzazione di eserciti che non ci aspettavamo, prontissimi a prendere le armi. Dopo avere forgiato soldati tanto straordinari, l’atletismo ha saputo mantenere alto il loro valore nel combattimento, attenuando le loro sofferenze». Come dice Enquist, “ecco come si presentava l’idea olimpica, nuda, fredda, e corrotta. Lo sport come mezzo per ingrossare le fila degli eserciti, un mezzo di educazione paramilitare”. Le Olimpiadi degli anni Venti furono un crescente successo come partecipazione ed interesse del pubblico, ma il vero trionfo internazionale furono le olimpiadi del 1936 di Berlino. Il regime nazista \u003Cmark>in\u003C/mark> quella occasione mise \u003Cmark>in\u003C/mark> piedi una dimostrazione efficacissima, un rituale gigantesco che realizzava il sogno di De Coubertin dello sport come culto che legittima lo Stato e il sistema economico sulla base della loro efficacia. I giochi diedero grande prestigio a Hitler, anche perché fu proprio \u003Cmark>in\u003C/mark> occasione delle Olimpiadi del ’36 che i nazisti inaugurarono le prime trasmissioni televisive della Storia.\r\nDa allora TV e Olimpiadi sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.",[356],{"field":85,"matched_tokens":357,"snippet":353,"value":354},[61],1731669151438602200,{"best_field_score":360,"best_field_weight":189,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":89,"score":361,"tokens_matched":223,"typo_prefix_score":89},"1116647718912","1731669151438602353",6637,{"collection_name":155,"first_q":23,"per_page":29,"q":23},55,["Reactive",366],{},["Set"],["ShallowReactive",369],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fzwcGixT76iWolH8_BlBZTeMcpFgLEI1Ap3O9yI3XznA":-1},true,"/search?query=addestramento+poliza+agiziana+in+italia"]