","Antimilitaristi contro i mercanti d’armi","post",1700580440,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-and-defence-meetings/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/corteo-antimilitarista/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/mercanti-darmi/","http://radioblackout.org/tag/presidio-alloval/",[18,15,25,70,21,71],"guerra","presidio all'oval",{"post_content":73,"tags":80},{"matched_tokens":74,"snippet":78,"value":79},[75,76,77],"and","defence","meetings","terrà all’Oval di Torino l’aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark>, una convention riservata agli addetti","Una scommessa vinta. Un grande corteo antimilitarista ha attraversato le strade di Torino, rompendo la cortina fumogena che avvolge l’industria bellica ed il mercato delle armi aerospaziali nella nostra città.\r\nDal 28 al 20 novembre si terrà all’Oval di Torino l’aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark>, una convention riservata agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi e organizzazioni internazionali, esponenti delle forze armate, compagnie di contractor.\r\nNell’alveare di uffici che verrà allestito si sottoscriveranno accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi.\r\nC’è chi dice no, c’è chi si mette di mezzo.\r\nQuella di sabato 18 novembre è stata un’importante giornata di lotta al militarismo e alla guerra.\r\nAlla manifestazione, indetta dall’Assemblea antimilitarista, hanno partecipato il “Coordinamento torinese contro la guerra e chi la arma” e delegazioni dalle tante lotte contro basi militari, poligoni di tiro, caserme, fabbriche di morte. C’erano coordinamenti e assemblee territoriali di Livorno, Pisa, Carrara, Reggio Emilia, Palermo, Trieste, Pordenone, Milano, Roma, Ragusa. \r\nIl corteo è partito da Porta Palazzo, il cuore popolare della città, preceduto dalla Murga e dalla Banda degli ottoni con azioni performanti che hanno catalizzato l’attenzione delle tante persone che il sabato pomeriggio attraversano Porta Palazzo.\r\nLa manifestazione si è poi diretta in centro per concludersi in piazza Vittorio.\r\nLungo tutto il percorso ci sono stati interventi delle realtà antimilitariste che hanno partecipato al corteo.\r\nL’industria aerospaziale produce cacciabombardieri, missili balistici, sistemi di controllo satellitare, elicotteri da combattimento, droni armati per azioni a distanza.\r\nAll’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark> si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove: le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra. Negli stessi giorni verrà posta la prima pietra della città dell’aerospazio, nuovo polo bellico promosso da Leonardo e Politecnico di Torino.\r\nTorino si candida a divenire uno dei principali centri dell’industria bellica del nostro paese.\r\nC’è chi dice no, c’è chi si mette di mezzo.\r\nQuella di sabato 18 novembre è stata un’importante giornata di lotta al militarismo e alla guerra.\r\nAlla manifestazione, indetta dall’Assemblea antimilitarista, hanno partecipato il “Coordinamento torinese contro la guerra e chi la arma” e delegazioni dalle tante lotte contro basi militari, poligoni di tiro, caserme, fabbriche di morte. C’erano coordinamenti e assemblee territoriali di Livorno, Pisa, Carrara, Reggio Emilia, Palermo, Trieste, Pordenone, Milano, Roma, Ragusa. \r\nIl corteo è partito da Porta Palazzo, il cuore popolare della città, preceduto dalla Murga e dalla Banda degli ottoni a scoppio con azioni performanti che hanno catalizzato l’attenzione delle tante persone che il sabato pomeriggio attraversano Porta Palazzo.\r\nLa manifestazione si è poi diretta in centro per concludersi in piazza Vittorio.\r\nLungo tutto il percorso ci sono stati interventi delle realtà antimilitariste che hanno partecipato al corteo.\r\nTantissimi i temi affrontati. A porta Palazzo gli interventi si sono centrati sulla guerra ai migranti nel Mediterraneo e sui valichi alpini, sulla militarizzazione dei CPR e sulla costruzione di campi di concentramento in Albania, oltre ad un focus sul tema della decolonialità, come strumento cardine per smontare ogni retorica nazionalista in un contesto di solidarietà internazionalista tra gli oppressi e gli sfruttati.\r\nSi sono poi susseguiti interventi contro la militarizzazione delle scuole e la collaborazione tra il Politecnico di Torino e Leonardo, contro l’economia di guerra e le spese militari, contro il Muos e la base di Sigonella, contro la nuova base dei carabinieri a Pisa e i poligoni di tiro in Friuli, contro il mercato delle armi e l’industria bellica, contro le missioni militari all’estero e la militarizzazione delle nostre città.\r\nLa Torino antimilitarista ha dato un segnale forte e chiaro: opporsi ad un futuro per la città legato alla ricerca, produzione e commercio bellici è un modo concreto per opporsi alla guerra e a chi la a(r)ma.\r\nLe armi che uccidono uomini, donne e bambini in ogni dove, sono prodotte a due passi dalle nostre case.\r\nGettare sabbia negli ingranaggi del militarismo è possibile. Dipende da ciascuno di noi.\r\nLe lotte antimilitariste hanno spesso rallentato l’estendersi della macchina bellica, inceppandone le articolazioni sui nostri territori.\r\nMa non basta. Dall’Ucraina al Medio Oriente sono in atto conflitti violentissimi, che potrebbero deflagrare ben oltre gli ambiti regionali coinvolti.\r\nLottare contro la guerra e al militarismo è un’esigenza imprescindibile.\r\nUn futuro senza guerre si costruisce distruggendo un ordine sociale e politico basato sullo sfruttamento ed il dominio.\r\nContro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere!\r\nProssimo appuntamento nel giorno di apertura della fiera delle armi.\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12 \r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-21-dario-corteo-e-presidio-antimilitarista.mp3\"][/audio]\r\n ",[81,85,87,89,91,93],{"matched_tokens":82,"snippet":84},[83,75,76,77],"aerospace","\u003Cmark>aerospace\u003C/mark> \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],{"matched_tokens":88,"snippet":25},[],{"matched_tokens":90,"snippet":70},[],{"matched_tokens":92,"snippet":21},[],{"matched_tokens":94,"snippet":71},[],[96,101],{"field":37,"indices":97,"matched_tokens":98,"snippets":100},[49],[99],[83,75,76,77],[84],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":78,"value":79},"post_content",[75,76,77],2314894167593451500,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":108,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},"4419510927616",13,"2314894167593451626",{"document":110,"highlight":131,"highlights":149,"text_match":104,"text_match_info":157},{"cat_link":111,"category":112,"comment_count":49,"id":113,"is_sticky":49,"permalink":114,"post_author":52,"post_content":115,"post_date":116,"post_excerpt":55,"post_id":113,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":60,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":127},[46],[48],"85019","http://radioblackout.org/2023/11/18-novembre-corteo-antimilitarista/","In occasione della nona edizione dell'aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra che si terrà a Torino dal 28 al 30 novembre, l'Assemblea Antimilitarista ha promosso un corteo.\r\nL’aerospace and defence meetings è un evento riservato agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi e organizzazioni internazionali, esponenti delle forze armate e compagnie di contractor. Alla scorsa edizione parteciparono 600 aziende, 1300 tra acquirenti, venditori e rappresentanti di 30 governi. Il vero fulcro della convention sono gli incontri bilaterali per stringere accordi di cooperazione e vendita: nel 2021 ce ne furono oltre 7.500.\r\nNon solo. A Torino è prevista la costruzione della Città dell'aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale. Il nuovo polo bellico sorgerà su terreni di proprietà di Leonardo, che ha annunciato la posa della prima pietra il 28 novembre, giornata di apertura della mostra-mercato.\r\nLa contestazione del mercato delle armi è uno degli obiettivi di un corteo cui parteciperanno delegazioni dalle varie lotte contro le basi militari, i poligoni di tiro, le missioni militari all’estero, il nazionalismo, le frontiere, le guerre, nel sostegno a chi diserta su tutti i fronti in ogni dove.\r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-10-corteo-antimili-federico.mp3\"][/audio]\r\n ","14 Novembre 2023","2023-11-14 15:45:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-768x1087.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-03-manif-18-nov-color.jpg 1169w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","18 novembre. 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La manifestazione, partita da Porta Palazzo, ha percorso le strade del centro sino a Porta Nuova.\r\nIl restyling d’immagine delle forze armate e del sistema militare/industriale italiano si infrangono di fronte alla crescita di un movimento di opposizione alla guerra ed al militarismo che si sta rinforzando anno dopo anno.\r\nLa prossima apertura a Torino dell’ottava edizione della mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale è il motivo forte intorno al quale si è sviluppato un percorso di lotta ben più ampio, che si è concretato nella partecipazione attiva al corteo di compagnә provenienti da molte località italiane, dove sono nate assemblee e coordinamenti di lotta.\r\nA Porta Palazzo si è parlato di militarizzazione delle periferie, guerra allә poverә, lotta ai CPR, gentrification di un quartiere dove la presenza militare è costante.\r\nSi sono susseguiti interventi sull’Aerospace and Defence Meetings, sulla lotta contro le antenne assassine di Niscemi e la base di Sigonella, sull’occupazione militare a Chiomonte e San Didero in difesa di una linea ad alta velocità destinata a divenire anche corridoio militare.\r\nA Porta Susa si fronte alla lapide dei martiri della camera del lavoro si è ricordata la lunga e durissima lotta della classe operaia torinese contro la guerra ed il militarismo a partire dal 1917, in piena guerra mondiale, quando uno sciopero generale con barricate e scontri durissimi paralizzò la città contro la fame e la guerra.\r\nAl mercato di corso Valdocco un intervento ha posto l’accento sul costante aumento delle spese militari, ben 70 milioni di euro al giorno, di fronte alla riduzione di servizi importanti come trasporti di prossimità, ospedali, scuole, assistenza ad anziani e disabili.\r\nDi fronte alla scuola di applicazioni militari e agli alti comandi si è parlato delle missioni militari all’estero in difesa degli interessi dell’ENI e per l’esternalizzazione della guerra allә migranti.\r\nA Porta Nuova, dove i militari attuano un controllo etnicamente mirato per bloccare lә migrantә diretti al confine in Val Susa, si è parlato di lotta alle frontiere ed al controllo militare del territorio.\r\n\r\nBloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare lә militarә dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.\r\n\r\nIl 30 novembre parte l’ottava edizione dell’Aerospace and Defence Meetings.\r\nVia i mercanti d’armi da Torino!\r\nAppuntamento all’Oval alle 12,30 di martedì 30 novembre \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2921-11-23-antimili-dario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","23 Novembre 2021","2021-11-23 15:42:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-22_11-08-15-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-22_11-08-15-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-22_11-08-15-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-22_11-08-15-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-22_11-08-15.jpg 992w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Antimilitarist per le strade di Torino",1637678003,[63,64,172,173,65,174,175,176,126,177,178,179,180],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-antimilitarista/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antimilitarista-torinese/","http://radioblackout.org/tag/mercato-delle-armi/","http://radioblackout.org/tag/missioni-militari-allestero/","http://radioblackout.org/tag/mo-tav/","http://radioblackout.org/tag/no-f35/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/spese-militari/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[18,15,182,27,25,23,183,34,29,32,184,185,186],"assemblea antimilitarista","missioni militari all'estero","no Muos","spese militari","torino",{"post_content":188,"tags":194},{"matched_tokens":189,"snippet":192,"value":193},[75,190,191],"Defence","Meetings","Si sono susseguiti interventi sull’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>Defence\u003C/mark> \u003Cmark>Meetings\u003C/mark>, sulla lotta contro le antenne","Svariate centinaia di antimilitaristә hanno partecipato al corteo indetto dall’Assemblea Antimilitarista per il 20 novembre. La manifestazione, partita da Porta Palazzo, ha percorso le strade del centro sino a Porta Nuova.\r\nIl restyling d’immagine delle forze armate e del sistema militare/industriale italiano si infrangono di fronte alla crescita di un movimento di opposizione alla guerra ed al militarismo che si sta rinforzando anno dopo anno.\r\nLa prossima apertura a Torino dell’ottava edizione della mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale è il motivo forte intorno al quale si è sviluppato un percorso di lotta ben più ampio, che si è concretato nella partecipazione attiva al corteo di compagnә provenienti da molte località italiane, dove sono nate assemblee e coordinamenti di lotta.\r\nA Porta Palazzo si è parlato di militarizzazione delle periferie, guerra allә poverә, lotta ai CPR, gentrification di un quartiere dove la presenza militare è costante.\r\nSi sono susseguiti interventi sull’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>Defence\u003C/mark> \u003Cmark>Meetings\u003C/mark>, sulla lotta contro le antenne assassine di Niscemi e la base di Sigonella, sull’occupazione militare a Chiomonte e San Didero in difesa di una linea ad alta velocità destinata a divenire anche corridoio militare.\r\nA Porta Susa si fronte alla lapide dei martiri della camera del lavoro si è ricordata la lunga e durissima lotta della classe operaia torinese contro la guerra ed il militarismo a partire dal 1917, in piena guerra mondiale, quando uno sciopero generale con barricate e scontri durissimi paralizzò la città contro la fame e la guerra.\r\nAl mercato di corso Valdocco un intervento ha posto l’accento sul costante aumento delle spese militari, ben 70 milioni di euro al giorno, di fronte alla riduzione di servizi importanti come trasporti di prossimità, ospedali, scuole, assistenza ad anziani e disabili.\r\nDi fronte alla scuola di applicazioni militari e agli alti comandi si è parlato delle missioni militari all’estero in difesa degli interessi dell’ENI e per l’esternalizzazione della guerra allә migranti.\r\nA Porta Nuova, dove i militari attuano un controllo etnicamente mirato per bloccare lә migrantә diretti al confine in Val Susa, si è parlato di lotta alle frontiere ed al controllo militare del territorio.\r\n\r\nBloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare lә militarә dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.\r\n\r\nIl 30 novembre parte l’ottava edizione dell’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>Defence\u003C/mark> \u003Cmark>Meetings\u003C/mark>.\r\nVia i mercanti d’armi da Torino!\r\nAppuntamento all’Oval alle 12,30 di martedì 30 novembre \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2921-11-23-antimili-dario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[195,197,199,201,203,205,207,209,211,213,215,217,219],{"matched_tokens":196,"snippet":84},[83,75,76,77],{"matched_tokens":198,"snippet":15},[],{"matched_tokens":200,"snippet":182},[],{"matched_tokens":202,"snippet":27},[],{"matched_tokens":204,"snippet":25},[],{"matched_tokens":206,"snippet":23},[],{"matched_tokens":208,"snippet":183},[],{"matched_tokens":210,"snippet":34},[],{"matched_tokens":212,"snippet":29},[],{"matched_tokens":214,"snippet":32},[],{"matched_tokens":216,"snippet":184},[],{"matched_tokens":218,"snippet":185},[],{"matched_tokens":220,"snippet":186},[],[222,227],{"field":37,"indices":223,"matched_tokens":224,"snippets":226},[49],[225],[83,75,76,77],[84],{"field":102,"matched_tokens":228,"snippet":192,"value":193},[75,190,191],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":108,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":231,"highlight":255,"highlights":277,"text_match":104,"text_match_info":285},{"cat_link":232,"category":233,"comment_count":49,"id":234,"is_sticky":49,"permalink":235,"post_author":52,"post_content":236,"post_date":237,"post_excerpt":55,"post_id":234,"post_modified":238,"post_thumbnail":239,"post_thumbnail_html":240,"post_title":241,"post_type":60,"sort_by_date":242,"tag_links":243,"tags":249},[46],[48],"71865","http://radioblackout.org/2021/11/20-novembre-corteo-antimilitarista-a-torino/","Il prossimo sabato un corteo antimilitarista attraverserà il centro cittadino, partendo da Porta Palazzo. Appuntamento alle 14,30 in corso Giulio Cesare angolo via Andreis.\r\nIl focus della manifestazione sarà l’aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria aerospaziale di guerra, che prenderà l’avvio all’Oval il 30 novembre.\r\nUn gigantesco supermarket delle armi al quale quest’anno prenderanno parte i maggiori produttori mondiali di cacciabombardieri, satelliti, elicotteri da guerra, sistemi di puntamento, droni armati per la guerra a distanza.\r\nMa sul piatto ci saranno anche le missioni militari all’estero, la spesa bellica, le basi militari, la guerra contro i migranti, il controllo militare del territorio dai CPR ai cantieri militarizzati della Val Susa.\r\nNe abbiamo parlato con un compagno dell’Assemblea, Federico di Trieste\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-16-corteo-antimili-20-nov.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito l’appello per la manifestazione:\r\n\r\nMercanti d’armi e missioni militari: colonialismo e buoni affari\r\nLe armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra. Guerre che paiono lontane sono invece vicinissime: le armi che uccidono civili in ogni dove, sono prodotte non lontano dai giardini dove giocano i nostri bambini.\r\nTorino è uno dei centri dell’industria bellica.\r\nDal 30 novembre al 2 dicembre si terrà a Torino “Aerospace & defence meetings”, mostra-mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua ottava edizione, sarà ospitata all’Oval Lingotto, centro congressi facente parte delle strutture nate sulle ceneri del complesso industriale dell’ex Fiat.\r\nLa mostra-mercato è riservata agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi e organizzazioni internazionali, esponenti delle forze armate degli Stati e compagnie di contractor. Alla scorsa edizione parteciparono 600 aziende, 1300 tra acquirenti e venditori ed i rappresentanti di 30 governi. Il vero fulcro della convention sono gli incontri bilaterali per stringere accordi di cooperazione e vendita: nel 2019 ce ne furono oltre 7.500.\r\nTra gli sponsor ospiti del meeting spiccano la Regione Piemonte e la Camera di Commercio subalpina.\r\nSettima nel mondo e quarta in Europa, con un giro d’affari di oltre 16.4 miliardi di euro, 47.274 addetti l’industria aerospaziale è un enorme business di morte.\r\nLa gran parte delle aziende italiane dell’aerospazio si trova in Piemonte, dove il giro d’affari annuale è di 3,9 miliardi euro. I settori produttivi sono strettamente connessi con le università, in primis il Politecnico, e altri settori della formazione.\r\nIn Piemonte, ci sono ben cinque attori internazionali di primo piano: Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Gran parte delle industrie mondiali di prima grandezza partecipano alla biennale dell’aerospazio. \r\nA Torino nei prossimi mesi sorgerà la città dell’aerospazio, un nuovo polo tecnologico dedicato all’industria di guerra. Il progetto coinvolge Regione Piemonte, Comune, Politecnico, Università, Camera di Commercio e Unione Industriale di Torino, Api, Cim 4.0, il Distretto aerospaziale piemontese e Tne.\r\nInutile dire che chi vive in Piemonte probabilmente ha altre necessità, come casa, reddito, salute, istruzione, trasporti di prossimità.\r\nA fine novembre all’Oval saranno allestiti alveari di uffici, dove verranno sottoscritti accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi. 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In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nVa in soffitta la retorica delle missioni umanitarie ed entra in ballo la \"difesa degli interessi italiani\".\r\nLe bandiere tricolori sventolano accanto a quelle gialle con il cane a sei zampe dell’ENI.\r\nLa decisione di costruire una base militare italiana in Niger mira a rendere stabile la presenza tricolore nell'area, facendone un avamposto per la difesa degli interessi dell'ENI in Africa.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione. \r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nAlla guerra per il controllo delle risorse energetiche si accompagna l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciare i migranti nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali. Come un serpente che si morde la coda le migrazioni verso i paesi ricchi sono frutto della ferocia predatoria delle politiche neocoloniali. Sotto all’ampio cappello della “sicurezza” e della “lotta al terrorismo” si articola una narrazione che mescola interessi economici con la retorica della missione di protezione delle popolazioni locali. Popolazioni che sono quotidianamente sfruttate, depredate ed oppresse da governi complici delle multinazionali europee, asiatiche e statunitensi.\r\nGuerra esterna e guerra interna sono due facce della stessa medaglia.\r\nNel nostro paese militari sono stati promossi al ruolo di agenti di polizia giudiziaria e, da oltre dieci anni , con l’operazione “strade sicure”, sono nei CPR, dove vengono rinchiusi i corpi in eccedenza da espellere, nei cantieri militarizzati e per le strade delle nostre periferie, dove la guerra ai poveri si attua con l’occupazione e il controllo etnicamente mirato del territorio, per reprimere sul nascere ogni possibile insorgenza sociale.\r\n\r\nNel nostro paese ci sono porti e aeroporti militari, poligoni di tiro, aree di esercitazione, spazi dove vengono testati ordigni, cacciabombardieri, droni, navi e sottomarini. Luoghi di morte anche per chi ci abita vicino, perché carburanti, proiettili all’uranio impoverito, dispositivi per la guerra chimica inquinano in modo irreversibile terra e mare.\r\nLe prove generali dei conflitti di questi anni vengono fatte nelle basi militari sparse per l’Italia.\r\n\r\nProvate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se i miliardi impiegati per ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, per garantire gli interessi dell’ENI in Africa, per investire in armamenti fossero usati per scuola, sanità, trasporti.\r\nPer fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\nBloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare i militari dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\ncorteo antimilitarista a Torino\r\nore 14,30 da Porta Palazzo – corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\n\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nAssemblea antimilitarista\r\nper info antimilitarista.to@gmail.com","16 Novembre 2021","2021-11-16 14:29:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"253\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-253x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-253x300.jpg 253w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-864x1024.jpg 864w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-768x911.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo.jpg 1002w\" sizes=\"auto, (max-width: 253px) 100vw, 253px\" />","20 novembre. 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I war games hanno simulato le operazioni di mobilitazione aerea e rifornimento armi in vista di una guerra nucleare. Le due principali basi operative di Steadfast Noon sono Aviano (Pordenone) e Ghedi (Brescia) dove sono ospitate le testate nucleari tattiche B-61 aggiornate e potenziate per poter essere utilizzate dai nuovi cacciabombardieri F-35 “Lighting II” acquistati da diversi paesi NATO ed extra-NATO. Italia in testa. Gli F35, destinati al mercato europeo, sono prodotti dalla Lookeed Martin in Joint venture con l’Alenia, del gruppo Leonardo. Nello stabilimento di Cameri, 5 chilometri da Novara, Alenia produce i cassoni alari li assembla con i pezzi prodotti negli Stati Uniti. Lookeed Martin ed Alenia parteciperanno alla convention “Aerospace and defence Meetings”, che si svolgerà a fine novembre a Torino e contro la quale sono previste numerose iniziative, tra cui un corteo il 20 novembre ed una contestazione il 30 novembre.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, blogger e insegnante\r\n\r\nascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-26-mazzeo-esercitaz-nucleari.mp3\"][/audio]","26 Ottobre 2021","2021-10-26 15:11:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-1024x572.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-768x429.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-1536x857.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Esercitazioni nucleari nei cieli del Belpaese",1635261087,[300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,310,311],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-and-defence-meeting/","http://radioblackout.org/tag/alenia/","http://radioblackout.org/tag/aviano/","http://radioblackout.org/tag/bombe-atomiche/","http://radioblackout.org/tag/esercitazioni-militari/","http://radioblackout.org/tag/eurofighter-typhoon/","http://radioblackout.org/tag/f35/","http://radioblackout.org/tag/ghedi/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/militarismo/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/steadfast-noon-2021/",[313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324],"aerospace and defence meeting","alenia","aviano","bombe atomiche","esercitazioni militari","eurofighter typhoon","F35","ghedi","leonardo","militarismo","nato","steadfast noon 2021:",{"post_content":326,"tags":332},{"matched_tokens":327,"snippet":330,"value":331},[328,75,76,329],"Aerospace","Meetings”","ed Alenia parteciperanno alla convention “\u003Cmark>Aerospace\u003C/mark> \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>Meetings”\u003C/mark>, che si svolgerà a fine","Dal 18 al 24 ottobre si è svolta Steadfast Noon 2021: vi hanno preso parte numerosi cacciabombardieri e aerei radar e tanker. 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Tra gli sponsor, oltre a Leonardo, ci sono la Regione Piemonte, la Camera di Commercio e Intesa San Paolo.\r\nTorino è uno dei principali centri dell’industria aerospaziale bellica.\r\nLe fabbriche di armi italiane fanno affari con chiunque e non vanno mai in crisi.\r\nL’Aerospace and defence meeting è un evento semi clandestino, chiuso, dove si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove.\r\n\r\nArrivano alla conclusione, con le iniziative di oggi e di domani, dieci giorni di informazione e lotta a Torino e Caselle Torinese. \r\n\r\nOggi in programma:\r\nMartedì 26 novembre\r\napertura della mostra-mercato\r\nore 13 presidio all’Oval Lingotto\r\ne poi...\r\ndalle ore 15,30 presidio alla banca armata Intesa-San Paolo di via Garibaldi 45\r\n\r\nMercoledì 27 novembre\r\nore 14 in via san Francesco da Paola 24\r\npresidio alla camera di commercio, uno degli sponsor dei mercanti d’armi\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell'Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019-11-26-oval-stefano.mp3\"][/audio]","26 Novembre 2019","2019-11-26 11:17:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/war-is-business-192x110.png","\u003Cimg width=\"192\" height=\"222\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/war-is-business.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","I mercanti d’armi al Lingotto",1574767075,[385,64,173,67],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-anda-defence-meeting/",[36,15,27,21],{"post_content":388,"tags":392},{"matched_tokens":389,"snippet":390,"value":391},[75,76,77],"due giorni all’Oval Lingotto l’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark>, mostra mercato dell’industria aerospaziale di","Prende l’avvio oggi per due giorni all’Oval Lingotto l’Aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meetings\u003C/mark>, mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua settima edizione, ha quest’anno un focus sull’innovazione produttiva, la trasformazione digitale per l’industria aerospaziale 4.0.\r\nCi saranno 6.500 incontri bilaterali, 900 partecipanti, i rappresentanti di 26 paesi.\r\nUn’occasione per valorizzare le eccellenze del made in Italy nel settore armiero, in testa il colosso Leonardo, con un focus sulle aziende piemontesi leader nel settore: Thales Alenia Space, Avio Aero, UTC \u003Cmark>Aerospace\u003C/mark> Systems. 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Argentina: omicidi di Stato, mercato delle armi, gli schiavi di Amazon, anarchiche e femministe…","podcast",1512140864,[300,462,463,464,465,466,467,468,180,469],"http://radioblackout.org/tag/amazon/","http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/bariloche/","http://radioblackout.org/tag/emma-goldman/","http://radioblackout.org/tag/femministe-e-anarchiche/","http://radioblackout.org/tag/patagonia/","http://radioblackout.org/tag/rafael-nauhel/","http://radioblackout.org/tag/villa-mascardi/",[313,471,472,473,429,474,433,437,186,439],"amazon","argentina","bariloche","femministe e anarchiche",{"post_content":476,"tags":481},{"matched_tokens":477,"snippet":479,"value":480},[75,478],"meeting","nbsp;\r\n\r\nLa piazza contro l’aerospace \u003Cmark>and\u003C/mark> defense \u003Cmark>meeting\u003C/mark> appena conclusosi a Torino\r\n\r\n \r","Nel primo giorno d’inverno nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Da Emma Goldman alle ragazze del terzo millennio\r\n\r\n \r\n\r\nPatrizia Nesti ci ha parlato dell’intreccio tra anarchismo e femminismo con uno sguardo sul lavoro femminile – dai salari ridotti alle molestie, la precarietà, il ricatto sulla maternità. \r\n\r\n \r\n\r\nCarlotta Pedrazzini ci ha raccontato il percorso di vita e di lotta di Emma Goldman, anarchica e femminista\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 dicembre\r\nore 21\r\nalla Federazione Anarchica Torinese \r\nin corso Palermo 46\r\n\r\n \r\n\r\nFemministe e anarchiche\r\n La storia, i percorsi, le pratiche di ieri e di oggi\r\n Da Emma Goldman alle ragazze del secondo millennio\r\n\r\nC’è un intreccio potente tra la dominazione patriarcale e la violenza dello Stato, del capitalismo, delle frontiere, delle religioni. Partiamo da noi stesse non per liberare “un genere” ma per oltrepassarli, perché ciascun* si costruisca un proprio percorso di libertà. \r\nLa pratica femminista si propone a tutti, a tutte a tutt*.\r\n\r\nLe anarcofemmniste guardano il mondo e lottano per cambiarlo sapendo che la rivoluzione sarà anche una festa. \r\n\r\n \r\n\r\nCon Carlotta Pedrazzini della rivista A, curatrice del dossier \"Le donne son tornate\" e del libro di Emma Goldman \"Un sogno infranto. Russia 1917\", Patrizia Nesti, anarchica e femminista della FALivornese e Maria Matteo autrice dell’articolo \"Femminicidio. Un atto politico\"\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 9 dicembre\r\nore 10\r\npunto info al Balon\r\nMorti, stupri, tortura, schiavitù in Libia… Minniti assassino!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 dicembre \r\nore 20 corso Palermo 46\r\nCena antinatalizia con esposizione spettacolare di pres-empio autogestito\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\nal negozio Benetton di via Roma 121\r\npresidio\r\nLe maglie Benetton sono macchiate di sangue\r\n\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandoli, alcuni pezzi delle terre dove vivevano le popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. Quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\n\r\nBenetton è complice della repressione durissima, che la scorsa settimana è culminata con l’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre. Dal 2009 è il 14° attivista ucciso dalla polizia. \r\n\r\n \r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[482,485,487,489,491,493,495,497,499,501],{"matched_tokens":483,"snippet":484,"value":484},[83,75,76,478],"\u003Cmark>aerospace\u003C/mark> \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>defence\u003C/mark> \u003Cmark>meeting\u003C/mark>",{"matched_tokens":486,"snippet":471,"value":471},[],{"matched_tokens":488,"snippet":472,"value":472},[],{"matched_tokens":490,"snippet":473,"value":473},[],{"matched_tokens":492,"snippet":429,"value":429},[],{"matched_tokens":494,"snippet":474,"value":474},[],{"matched_tokens":496,"snippet":433,"value":433},[],{"matched_tokens":498,"snippet":437,"value":437},[],{"matched_tokens":500,"snippet":186,"value":186},[],{"matched_tokens":502,"snippet":439,"value":439},[],[504,510],{"field":37,"indices":505,"matched_tokens":506,"snippets":508,"values":509},[49],[507],[83,75,76,478],[484],[484],{"field":102,"matched_tokens":511,"snippet":479,"value":480},[75,478],2314894098873975000,{"best_field_score":514,"best_field_weight":107,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":515,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":20},"4419477373184","2314894098873974890",{"document":517,"highlight":533,"highlights":551,"text_match":512,"text_match_info":560},{"comment_count":49,"id":518,"is_sticky":49,"permalink":519,"podcastfilter":520,"post_author":423,"post_content":521,"post_date":522,"post_excerpt":55,"post_id":518,"post_modified":523,"post_thumbnail":524,"post_title":525,"post_type":459,"sort_by_date":526,"tag_links":527,"tags":532},"44568","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-24-novembre-il-sogno-infranto-la-rivoluzione-russa-il-business-delle-armi-e-la-mostra-mercato-di-torino-femminicidi-anarchicha-e-femminista-emma-goldman/",[423],"Notizie, approfondimenti, idee, pratiche da Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 11 24 anarres1\r\n\r\n2017 11 24 anarres2\r\n2017 11 24 anarres3\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl sogno infranto: la rivoluzione russa. Con Massimo Varengo di Zero in Condotta\r\n\r\n \r\n\r\nAerospace and Defence meeting di Torino – La mostra mercato dell’industria aerospaziale da guerra sbarca a Torino la prossima settimana. \r\n\r\n \r\n\r\nIl business delle armi in Italia. Con Antonio Mazzeo\r\n\r\n \r\n\r\nNon Una di Meno: il 25 novembre a Roma torneranno a sfilare le donne delle reti femministe che si sono raggrumate intorno all’idea potente lanciata dalle argentine lo scorso anno.\r\n\r\nDa allora il movimento si è articolato in assemblee territoriali, che hanno dato vita a innumeri iniziative di confronto, riflessione, lotta.\r\nIl giorno successivo ci sarà un’assemblea. 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Un atto politico\r\n\r\n \r\n\r\nEmma Goldman, anarchica e femminista\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 29 novembre\r\nore 17\r\nvia Po 16\r\npresidio contro il mercato delle armi – l’aerospace and defence meeting\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 dicembre\r\nore 21\r\nalla Federazione Anarchica Torinese \r\nin corso Palermo 46\r\n\r\n \r\n\r\nFemministe e anarchiche\r\nLa storia, i percorsi, le pratiche di ieri e di oggi\r\nDa Emma Goldman alle ragazze del secondo millennio\r\nC’è un intreccio potente tra la dominazione patriarcale e la violenza dello Stato, del capitalismo, delle frontiere, delle religioni. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/2023-09-15-anarres-0.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIncidenti sul lavoro? No, guerra di classe!\r\nTra gli ultimi a cadere ci sono stati 5 operai impiegati nella manutenzione della linea ferroviaria tra Torino e Milano. Travolti da un treno che non aveva ricevuto nessun segnale di stop, non hanno avuto scampo.\r\nNon è un incidente. Un incidente è qualcosa di imponderabile, impossibile da prevenire, mentre la continua crescita di morti sul lavoro va di pari passo con i tagli ed i mancati investimenti sulla sicurezza.\r\nNelle ferrovie questo è un fatto strettamente legato alla secca riduzione del personale, all’esternalizzazione dei lavori di manutenzione, agli investimenti sulle linee ad alta velocità a discapito della viabilità ordinaria.\r\n\r\nIntelligenza artificiale. Il lavoro nero dei “turchi meccanici”\r\nL’Intelligenza Artificiale (che la Treccani definisce come quella “disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l’uso di un computer”) e i suoi sviluppi sono al centro dell’attenzione del dibattito massmediologico, ben pochi invece hanno sentito parlare delle centinaia di migliaia di lavoratori che, sottopagati a cottimo, “addestrano” i computer a replicare comportamenti “umani”.\r\nSono i cosiddetti “turchi meccanici” o “turker”, con una trasparente allusione al celebre automa costruito nel 1700 da Wolfgang von Kempelen.\r\nPrendiamo spunto da un articolo di Mauro De Agostini per Umanità Nova\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista. Per un autunno di lotta al militarismo e alla guerra\r\nLa prossima Assemblea Antimilitarista si terrà a a Milano sabato 16 settembre presso la sede dell’Ateneo Libertario/FAM, in viale Monza 255 dalle h.10.\r\nQuesti gli argomenti di discussione:\r\n- report dalle situazioni di lotta dai vari territori\r\n– organizzazione della manifestazione a Torino il 18 novembre contro la città delle armi e l’acceleratore di innovazione della NATO a Torino in occasione della mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra (Aerospace and Defence Meeting)\r\n- confronto sulla giornata di lotta contro le basi militari del 21 ottobre\r\n- partecipazione agli scioperi generali di autunno, contributi alla piattaforma e all’organizzazione\r\n- 4 novembre\r\n– continuazione e rafforzamento della campagna di sostegno politico e materiale ai disertori, renitenti e oppositori/trici alla guerra in Russia e Ucraina\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario del coordinamento antimilitarista livornese\r\n\r\nLo Zar e il suo cuoco\r\nProviamo a dipanare, a bocce fredde, il risico dell’estate finito con l’abbattimento dell’aereo che trasportava Prigozin il capo della compagnia Wagner. Un esito forse scontato ma che vale la pena analizzare.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n(Senza) Residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo\r\nMercoledì 4 ottobre\r\nore 21 alla FAT\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Enrico Gargiulo\r\n\r\n“Ahmed e Ismail si sono trasferiti in Italia dal Marocco, hanno lo stesso tipo di permesso di soggiorno e abitano in comuni diversi della stessa regione del Nord est. Conducono esistenze molto simili per ritmi di vita, abitudini e contesto familiare. La somiglianza tra le loro situazioni, tuttavia, è messa in discussione da un dettaglio apparentemente insignificante: il primo è iscritto all’anagrafe mentre il secondo no.”\r\nQuesto è l’incipit di un agile libretto di Enrico Gargiulo, appena uscito per i tipi di Eris. Questo libro illustra in maniera efficace cosa comporti il non avere la residenza e, soprattutto, quali siano i percorsi che portano a non averla. Non solo. Si va alla radice: come e perché esiste l’anagrafe? L’anagrafe nasce con l’unità d’Italia: lo Stato la introduce per controllare il territorio, sia in senso statistico-amministrativo sia per scopi squisitamente securitari.\r\nVi è un legame rigido tra residenza anagrafica ed esercizio dei diritti: chi non è registrato semplicemente non esiste e, quindi, non può accedere ai servizi basilari garantiti ai residenti.\r\nDa fine Ottocento ad oggi i comuni non hanno cancellato dagli elenchi dei residenti persone emigrate altrove, perché conviene mantenere stabile il numero degli aventi diritto al voto. Hanno invece evitato di iscrivere i nuovi arrivati se poveri, immigrati, rom.\r\nGargiulo, che insegna sociologia all’Alma Mater di Bologna, dimostra perché meccanismi banali come l’iscrizione anagrafica abbiano un portato di violenza istituzionale profonda.\r\nLa vita delle persone cambia se non si ha la possibilità di avere un medico di base, di iscrivere i figli a scuola, di affittare una casa.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","30 Settembre 2023","2023-09-30 08:15:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/mechamical-turk-281897-200x110.jpg","Anarres del 15 settembre. Incidenti sul lavoro? No, guerra di classe! I “turchi” che addestrano le IA. 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No, guerra di classe!\r\nTra gli ultimi a cadere ci sono stati 5 operai impiegati nella manutenzione della linea ferroviaria tra Torino e Milano. Travolti da un treno che non aveva ricevuto nessun segnale di stop, non hanno avuto scampo.\r\nNon è un incidente. Un incidente è qualcosa di imponderabile, impossibile da prevenire, mentre la continua crescita di morti sul lavoro va di pari passo con i tagli ed i mancati investimenti sulla sicurezza.\r\nNelle ferrovie questo è un fatto strettamente legato alla secca riduzione del personale, all’esternalizzazione dei lavori di manutenzione, agli investimenti sulle linee ad alta velocità a discapito della viabilità ordinaria.\r\n\r\nIntelligenza artificiale. 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Per un autunno di lotta al militarismo e alla guerra\r\nLa prossima Assemblea Antimilitarista si terrà a a Milano sabato 16 settembre presso la sede dell’Ateneo Libertario/FAM, in viale Monza 255 dalle h.10.\r\nQuesti gli argomenti di discussione:\r\n- report dalle situazioni di lotta dai vari territori\r\n– organizzazione della manifestazione a Torino il 18 novembre contro la città delle armi e l’acceleratore di innovazione della NATO a Torino in occasione della mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra (\u003Cmark>Aerospace\u003C/mark> \u003Cmark>and\u003C/mark> \u003Cmark>Defence\u003C/mark> \u003Cmark>Meeting\u003C/mark>)\r\n- confronto sulla giornata di lotta contro le basi militari del 21 ottobre\r\n- partecipazione agli scioperi generali di autunno, contributi alla piattaforma e all’organizzazione\r\n- 4 novembre\r\n– continuazione e rafforzamento della campagna di sostegno politico e materiale ai disertori, renitenti e oppositori/trici alla guerra in Russia e Ucraina\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario del coordinamento antimilitarista livornese\r\n\r\nLo Zar e il suo cuoco\r\nProviamo a dipanare, a bocce fredde, il risico dell’estate finito con l’abbattimento dell’aereo che trasportava Prigozin il capo della compagnia Wagner. Un esito forse scontato ma che vale la pena analizzare.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n(Senza) Residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo\r\nMercoledì 4 ottobre\r\nore 21 alla FAT\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Enrico Gargiulo\r\n\r\n“Ahmed e Ismail si sono trasferiti in Italia dal Marocco, hanno lo stesso tipo di permesso di soggiorno e abitano in comuni diversi della stessa regione del Nord est. Conducono esistenze molto simili per ritmi di vita, abitudini e contesto familiare. La somiglianza tra le loro situazioni, tuttavia, è messa in discussione da un dettaglio apparentemente insignificante: il primo è iscritto all’anagrafe mentre il secondo no.”\r\nQuesto è l’incipit di un agile libretto di Enrico Gargiulo, appena uscito per i tipi di Eris. Questo libro illustra in maniera efficace cosa comporti il non avere la residenza e, soprattutto, quali siano i percorsi che portano a non averla. Non solo. Si va alla radice: come e perché esiste l’anagrafe? L’anagrafe nasce con l’unità d’Italia: lo Stato la introduce per controllare il territorio, sia in senso statistico-amministrativo sia per scopi squisitamente securitari.\r\nVi è un legame rigido tra residenza anagrafica ed esercizio dei diritti: chi non è registrato semplicemente non esiste e, quindi, non può accedere ai servizi basilari garantiti ai residenti.\r\nDa fine Ottocento ad oggi i comuni non hanno cancellato dagli elenchi dei residenti persone emigrate altrove, perché conviene mantenere stabile il numero degli aventi diritto al voto. Hanno invece evitato di iscrivere i nuovi arrivati se poveri, immigrati, rom.\r\nGargiulo, che insegna sociologia all’Alma Mater di Bologna, dimostra perché meccanismi banali come l’iscrizione anagrafica abbiano un portato di violenza istituzionale profonda.\r\nLa vita delle persone cambia se non si ha la possibilità di avere un medico di base, di iscrivere i figli a scuola, di affittare una casa.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[581],{"field":102,"matched_tokens":582,"snippet":578,"value":579},[328,75,190,577],2314894098873450500,{"best_field_score":585,"best_field_weight":369,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":586,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":20},"4419477372928","2314894098873450609",{"document":588,"highlight":600,"highlights":605,"text_match":583,"text_match_info":608},{"comment_count":49,"id":589,"is_sticky":49,"permalink":590,"podcastfilter":591,"post_author":423,"post_content":592,"post_date":593,"post_excerpt":55,"post_id":589,"post_modified":594,"post_thumbnail":595,"post_title":596,"post_type":459,"sort_by_date":597,"tag_links":598,"tags":599},"82210","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-maggio-le-politiche-sociali-del-governo-antimilitarismo-guerra-in-ucraina/",[423],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Evidente la scelta di spostare parte delle risorse sottratte ai poveri assoluti, cui viene tagliato il reddito di cittadinanza, verso gruppi sociali che, sebbene lavorino, non hanno un reddito sufficiente. Sarà interessante vedere cosa accadrà tra sei mesi quando il taglio del cuneo verrà sospeso \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nAssemblea antimilitarista\r\nIl 6 maggio si terrà a Pordenone l’incontro dell’Assemblea Antimilitarista nazionale\r\ndalle ore 10 presso il Circolo Zapata in via Ungaresca 3/b\r\nQuesti i punti di discussione:\r\n- Aggiornamenti dalle lotte territoriali contro le basi militari e i poligoni e prossime iniziative di lotta nei prossimi mesi su questi temi\r\n- Campagna a a favore di disertori, obiettori, oppositori e disfattisti alla guerra in Russia e Ucraina\r\n- Ripresa della Campagna contro l’ENI e contro le missioni militari italiane all’estero\r\n- Organizzazione della manifestazione nazionale contro La città delle armi e l’acceleratore di innovazione della NATO a Torino a novembre, in occasione della mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra (Aerospace and Defence Meeting)\r\n- Articolazione delle campagne contro la militarizzazione del territorio, contro la militarizzazione delle scuole, dell’università e della formazione in genere, contro la guerra ai migranti sulle frontiere\r\n- Iniziative di informazione e lotta alle cerimonie militariste per il 2 giugno.\r\nCe ne ha parlato Federico\r\n\r\nGuerra in Ucraina\r\nFacciamo il punto dopo l’attentato a Putin, il ruolo della Cina, le difficoltà di Biden. \r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDue incontri sul futuro di Torino\r\n\r\nGiovedì 25 maggio\r\nore 20,30\r\nCittà delle armi? 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Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore di numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio di Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nManifestazione antimilitarista\r\nPiazza Carignano ore 16 (se piove sotto i portici di piazza Carlo Alberto)\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie di anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Maggio 2023","2023-05-18 14:43:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/città-armi-200x110.jpg","Anarres del 5 maggio. 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Un anarchico tedesco tra rivoluzione e autogestione\r\nInterverrà Gianfranco Ragona, docente di storia all’università di Torino, studioso di Landauer, cui ha dedicato numerosi saggi.\r\nOre 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","24 Novembre 2019","2019-11-24 13:18:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/signal-2019-11-16-220235-3-e1574597150724-200x110.jpg","Anarres del 15 novembre. Spesa bellica e produzione di armi. La guerra degli italiani in Niger. Contro i mercanti di morte. 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Ne abbiamo parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDal 16 al 27 novembre \r\n10 giorni di informazione e lotta contro l’Aerospace and Defence meeting – Mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra in programma il 26 e 27 novembre all’Oval Lingotto\r\n\r\nSabato 16 novembre\r\nNo ai mercanti di morte!\r\ncorteo antimilitarista \r\nore 15 da piazza Castello\r\n\r\nVenerdì 22 novembre ore 21 \r\nMercanti di morte\r\n\"L’aerospace meeting, guerra e controllo militare delle insorgenze interne\". \r\n\"Un business mortale. Produzione e commercio d’armi in Italia\"\r\nInterverranno Daniele Ratti e Maria Matteo tra gli autori de “Per un futuro senza eserciti” edizioni “Zero in Condotta”\r\nall’Edera Squat di via Pianezza 115\r\n\r\nMartedì 26 novembre\r\npresidio alla camera di commercio sponsor della mostra delle armi\r\n\r\nMercoledì 27 novembre\r\npresidio di fronte alla sede di Intesa-San Paolo di via Garibaldi 45\r\nNo alle banche armate! No all’aerospace and defence meeting\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. 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