","Palestine Action in London: divieti, arresti e nuove condizioni di mobilitazione","post",1757689820,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/anti-repressione/","http://radioblackout.org/tag/londra/","http://radioblackout.org/tag/regno-unito/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-palestina/",[20,68,69,70],"londra","regno unito","solidarietà palestina",{"post_content":72,"tags":77},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"anti","Action attraverso un divieto (legislazione \u003Cmark>anti\u003C/mark> terrorismo) portato avanti da luglio.","Sono state arrestate più di 800 persone lo scorso fine settimana, durante un’azione per la Palestina davanti al parlamento del Regno Unito. Questi arresti sono legati ai limiti imposti al gruppo Palestine Action attraverso un divieto (legislazione \u003Cmark>anti\u003C/mark> terrorismo) portato avanti da luglio. Ne parliamo con un compagno del collettivo di inchiesta Notes From Below che ci descrive il tipo di misura legislativa dispiegata e le sue conseguenze. Questo divieto, oltre ad essere la dimostrazione dell'acuirsi della \u003Cmark>repressione\u003C/mark> del dissenso, ha portato anche a diversificare la composizione delle proteste propal. Ad oggi, gruppi più disparati della società civile continuano a scendere in piazza contro il genocidio in Palestina (così come contro l'invio di armi ad Israele o le spese del governo per il riarmo) ma anche contro questo tipo di deriva autoritaria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/2025_09_11_2025.09.11-NotesfromBelow_UKPropal.mp3\"][/audio]",[78,81,83,85],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[74,15],"\u003Cmark>anti\u003C/mark> \u003Cmark>repressione\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":68},[],{"matched_tokens":84,"snippet":69},[],{"matched_tokens":86,"snippet":70},[],[88,93],{"field":37,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[49],[91],[74,15],[80],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":41,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":99,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":49},"2211897868544","1157451471441625194",{"document":101,"highlight":119,"highlights":132,"text_match":96,"text_match_info":141},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":49,"id":104,"is_sticky":49,"permalink":105,"post_author":106,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":55,"post_id":104,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":60,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":117},[46],[48],"57442","http://radioblackout.org/2020/02/la-battaglia-sulla-prescrizione-una-giustizia-di-classe/","info","Continua lo scontro sulla prescrizione nella maggioranza di governo, ma di fatto da tempo sono state erose le esili garanzie offerte alla difesa di chi si trova imbrigliato nelle maglie della repressione statale. Al di là dello scontro tra le forze di governo, di che cosa si sta esattamente parlando?\r\nNl 2017 con la riforma Orlando si è già intervenuti sulla prescrizione prevedendo che dopo la senza di primo grado e di appello si è imposto un prolungamento di trentasei mesi, tre anni, dei termini di prescrizione, che erano già alti.\r\nOramai è sempre più difficile arrivare alla prescrizione, sopratutto per i reati inerenti le mobilitazioni sociali.\r\nOra c’è chi vorrebbe cancellare del tutto la prescrizione dopo la sentenza di primo grado: tenere sotto scacco per anni, decenni, gli imputati. Con il prolungamento indefinito dei tempi dei processi si permette di tenere sotto pressione indefinita gli imputati e di trasformare il processo in sé in una pena. Spesso reati per cui si viene condannati in primo e secondo grado decadono in terzo grado, ma intanto si dovrebbe vivere per anni, o decenni, sotto la spada di Damocle di una condanna ad anni e anni di reclusione magari per avere partecipato a una manifestazione un po’ vivace.\r\nLa giustizia condanna alle pene detentive i proveri, persone che potrebbero beneficiare a misure alternative, ma che non possono farlo, vuoi per mancanza di sostegno economico, vuoi perché impossibilitate a dotarsi di una difesa efficace.\r\nIl clima di giustizialismo diffuso, esemplificato da ministri come Bonafede o procuratori come Gratteri o Davigo, propugnatori di una versione sempre più inquisitoria della giustizia e dello spostamento dell’onere della prova dall’accusa alla difesa, le proposte di bloccare la possibilità di appello per i condannati, di limitare il contraddittorio per la difesa, sono ancora più gravi delle proposte di riforma della prescrizione.\r\nC’è chi vorrebbe trasformare il processo da accusatorio e oratorio, in cui la prova si forma nel dibattimento, a un processo inquisitorio in cui si considerano direttamente gli incartamenti presentati dagli inquirenti.\r\nUna giustizia sempre più di classe, insomma.\r\nAscolta la diretta con Eugenio Losco, avvocato che spesso ha difeso accusati di reati politici\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020.02.11-11.00.00-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\nScarica l'audio \r\n\r\n ","11 Febbraio 2020","2020-02-13 13:37:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La battaglia sulla prescrizione. 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sentenza della suprema Corte datata 16 ottobre 2014 ha dato ragione al DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), che nel 2011 aveva adottato una circolare con la quale veniva vietata ai detenuti in regime di 41-bis la ricezione di quotidiani, libri o riviste, tanto tramite pacco postale, quanto mediante consegna da parte dei congiunti in occasione dei colloqui. Un’ulteriore forma di repressione e ricatto rispetto alle già presenti restrizioni sul numero di libri che è consentito tenere in cella: solo tre.\r\n\r\nIl regime di 41bis - cd. \"carcere duro\" - è il punto più rigido della scala del trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano. Si tratta di un regime di tortura quotidiana, che viene giustificato in termini di \"sicurezza\", ma che è in realtà volto a costringere i detenuti a “collaborare” tramite l'annichilimento delle soggettività. Quest’ultima ennesima restrizione lo dimostra: leggere è una delle principali forme di resistenza psichica e politica che detenuti e detenute possono mettere in atto.\r\n\r\nPer questo, in concomitanza con il Salone del libro, è prevista a Torino un'iniziativa della campagna \"Pagine contro la tortura -NO 41bis-\", volta proprio a contrastare il divieto di ricevere dall’esterno libri e stampe d’ogni genere nelle sezioni 41bis. Domenica 15 maggio, a partire dalle ore 14, davanti al Salone del Libro-Lingotto fiere, la Biblioteca Popolare Rebeldies (Cuneo), Radio Blackout e la Cassa Anti Repressione delle Alpi Occidentali hanno organizzato per tutto il pomeriggio letture, mostre, banchetti informativi, interventi audio.\r\n\r\nAbbiamo parlato di questa iniziativa con Mitzi:\r\n\r\nmitzi","13 Maggio 2016","2016-05-16 12:51:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/DOMENICA-15-MAGGIO-SALONE-LIBRO_679x960-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/DOMENICA-15-MAGGIO-SALONE-LIBRO_679x960-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/DOMENICA-15-MAGGIO-SALONE-LIBRO_679x960-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/DOMENICA-15-MAGGIO-SALONE-LIBRO_679x960.jpg 679w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Torino, 15 maggio: \"Pagine contro la tortura - NO 41bis\"",1463155277,[],[],{"post_content":198},{"matched_tokens":199,"snippet":202,"value":203},[200,201],"Anti","Repressione","Popolare Rebeldies (Cuneo), Radio Blackout e la Cassa \u003Cmark>Anti\u003C/mark> \u003Cmark>Repressione\u003C/mark> delle Alpi Occidentali hanno organizzato per","Una sentenza della suprema Corte datata 16 ottobre 2014 ha dato ragione al DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), che nel 2011 aveva adottato una circolare con la quale veniva vietata ai detenuti in regime di 41-bis la ricezione di quotidiani, libri o riviste, tanto tramite pacco postale, quanto mediante consegna da parte dei congiunti in occasione dei colloqui. 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Un reato rimasto in fondo alla cassetta degli attrezzi disponibili, ripescato per sancire la sacralità dello Stato, una sacralità che seppellisce all’ergastolo chiunque osi infrangerla.\r\nNessuno deve intaccare il 41 bis, un dispositivo pensato per torturare, ricattare, annientare. Lo sciopero della fame di Cospito ha consentito che il buio quasi totale delle celle di isolamento venisse filtrato da un po’ di luce.\r\nE rischiava di accendere un riflettore su quanto sta avvenendo nelle carceri: dalla strage del Sant’Anna di Modena, sino alla normalità dei pestaggi nelle prigioni. Neppure i processi intentati contro le guardie responsabili di infinite violenze contro i detenuti a Santa Maria Capua Vetere, Torino, Ivrea, Biella riescono a rendere meno opache quelle mura.\r\n\r\nCospito morirà. Gli spazi giuridici sono ridotti a lumicino, pressoché impalpabili. Resta forse un ricorso urgente alla Corte Europea per i diritti dell’uomo, ma è una possibilità decisamente esile.\r\n\r\nA questo punto l’auspicio è che gli venga lasciata la dignità della sua scelta, senza interventi coattivi. Alfredo Cospito ha dichiarato esplicitamente di non voler vivere nell’isolamento quasi totale cui è sottoposto chi è al 41 bis. Una prigione per vivi.\r\nIl comitato di bioetica, nonostante una vasta giurisprudenza impedisca di sottoporre Cospito all’alimentazione forzata, è spaccato al proprio interno, tra chi suggerisce che se ne rispetti la volontà e chi vorrebbe fosse trattato da matto e quindi sottoposto a TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio.\r\nLa psichiatria ruberebbe a Cospito l’ultima libertà che gli resta: quella di decidere sul proprio corpo.\r\n\r\nIl governo, in difficoltà su più fronti, punta alla criminalizzazione del movimento anarchico e dell’intera opposizione sociale. Meloni e la sua gang fascista, dopo aver esordito con le leggi anti rave e contro le ONG, punta all’introduzione del reato di “terrorismo di piazza” ed è a caccia di pretesti per farlo passare senza troppa opposizione. É quindi probabile che, come sta succedendo ormai da un mese e mezzo, l’asticella della canea mediatica e politica si alzi di fronte alle legittime risposte di piazza a quest’ultima decisione della Cassazione.\r\nUna svolta autoritaria potrebbe essere alle porte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, uno degli avvocati nel processo Scripta Manent\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-vitale-cospito.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL’assemblea torinese contro il 41 bis ha indetto per il 4 marzo un corteo a Torino","28 Febbraio 2023","2023-02-28 17:30:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-1024x684.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-768x513.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis.jpeg 1068w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alfredo Cospito. Lo Stato lo condanna a morte",1677605230,[226,227,228,229,230,231,116,232,233],"http://radioblackout.org/tag/41bis/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-cospito/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/comitato-di-bioetica/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo-ostativo/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/","http://radioblackout.org/tag/strage-contro-la-sicurezza-dello-stato/",[235,236,237,238,239,240,15,241,242],"41bis","alfredo cospito","carcere","cassazione","comitato di bioetica","Ergastolo ostativo","sciopero della fame","strage contro la sicurezza dello stato",{"post_content":244,"tags":248},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[15],"a bloccare la macchina della \u003Cmark>repressione\u003C/mark>, cominciata con la decisione di","La decisione della Cassazione di respingere l’ultimo ricorso al 41bis è una condanna a morte per Cospito.\r\nNon sono bastate le prese di posizione di interi pezzi dello stesso apparato giudiziario e di polizia a bloccare la macchina della \u003Cmark>repressione\u003C/mark>, cominciata con la decisione di ridefinire l’attentato senza vittime di Fossano come attentato contro la sicurezza dello Stato. 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Resta forse un ricorso urgente alla Corte Europea per i diritti dell’uomo, ma è una possibilità decisamente esile.\r\n\r\nA questo punto l’auspicio è che gli venga lasciata la dignità della sua scelta, senza interventi coattivi. Alfredo Cospito ha dichiarato esplicitamente di non voler vivere nell’isolamento quasi totale cui è sottoposto chi è al 41 bis. Una prigione per vivi.\r\nIl comitato di bioetica, nonostante una vasta giurisprudenza impedisca di sottoporre Cospito all’alimentazione forzata, è spaccato al proprio interno, tra chi suggerisce che se ne rispetti la volontà e chi vorrebbe fosse trattato da matto e quindi sottoposto a TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio.\r\nLa psichiatria ruberebbe a Cospito l’ultima libertà che gli resta: quella di decidere sul proprio corpo.\r\n\r\nIl governo, in difficoltà su più fronti, punta alla criminalizzazione del movimento anarchico e dell’intera opposizione sociale. Meloni e la sua gang fascista, dopo aver esordito con le leggi \u003Cmark>anti\u003C/mark> rave e contro le ONG, punta all’introduzione del reato di “terrorismo di piazza” ed è a caccia di pretesti per farlo passare senza troppa opposizione. É quindi probabile che, come sta succedendo ormai da un mese e mezzo, l’asticella della canea mediatica e politica si alzi di fronte alle legittime risposte di piazza a quest’ultima decisione della Cassazione.\r\nUna svolta autoritaria potrebbe essere alle porte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, uno degli avvocati nel processo Scripta Manent\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-vitale-cospito.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL’assemblea torinese contro il 41 bis ha indetto per il 4 marzo un corteo a Torino",[249,251,253,255,257,259,261,263,265],{"matched_tokens":250,"snippet":235},[],{"matched_tokens":252,"snippet":236},[],{"matched_tokens":254,"snippet":237},[],{"matched_tokens":256,"snippet":238},[],{"matched_tokens":258,"snippet":239},[],{"matched_tokens":260,"snippet":240},[],{"matched_tokens":262,"snippet":131},[15],{"matched_tokens":264,"snippet":241},[],{"matched_tokens":266,"snippet":242},[],[268,270],{"field":94,"matched_tokens":269,"snippet":246,"value":247},[15],{"field":37,"indices":271,"matched_tokens":273,"snippets":275},[272],6,[274],[15],[131],1155199671761633300,{"best_field_score":278,"best_field_weight":210,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":279,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":49},"1112386306048","1155199671761633394",{"document":281,"highlight":295,"highlights":303,"text_match":276,"text_match_info":309},{"cat_link":282,"category":283,"comment_count":49,"id":284,"is_sticky":49,"permalink":285,"post_author":106,"post_content":286,"post_date":287,"post_excerpt":55,"post_id":284,"post_modified":288,"post_thumbnail":289,"post_thumbnail_html":290,"post_title":291,"post_type":60,"sort_by_date":292,"tag_links":293,"tags":294},[46],[48],"52911","http://radioblackout.org/2019/03/voci-anti-gentrificazione-da-osaka-ad-aurora/","Stamattina abbiamo improvvisato una chiacchierata in studio con due compagni giapponesi che vivono o hanno vissuto in Italia, di cui uno è anche attivo nel movimento dei rider.\r\n\r\nAnche nel Giappone ipercapitalista esistono gli slum, e il più grande di tutto lo stato è nel quartiere Kamagasaki di Osaka. Alcuni attivisti tra Osaka e Tokio hanno creato un Centro Anti Gentrificazione (antigentrification.info) che sostiene le lotte di autogestione e le occupazioni degli spazi pubblici, per quel che si può fare in un paese ad alta repressione come quello del Sol Levante.\r\n\r\nIl mese scorso anche da questi compagni, distanti 10mila chilometri, è arrivata la solidarietà per lo sgombero dell'Asilo.\r\n\r\nAscolta l'intervista, inframmezzata da hip hop firmato Rider in Lotta e Shingo Nishinari:\r\n\r\njapan","4 Marzo 2019","2019-03-04 12:46:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/3579787411_bb47b4fa1a_b-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/3579787411_bb47b4fa1a_b-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/3579787411_bb47b4fa1a_b-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/3579787411_bb47b4fa1a_b-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/3579787411_bb47b4fa1a_b.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Voci anti gentrificazione da Osaka ad Aurora",1551703583,[],[],{"post_content":296,"post_title":300},{"matched_tokens":297,"snippet":298,"value":299},[200],"Tokio hanno creato un Centro \u003Cmark>Anti\u003C/mark> Gentrificazione (antigentrification.info) che sostiene le","Stamattina abbiamo improvvisato una chiacchierata in studio con due compagni giapponesi che vivono o hanno vissuto in Italia, di cui uno è anche attivo nel movimento dei rider.\r\n\r\nAnche nel Giappone ipercapitalista esistono gli slum, e il più grande di tutto lo stato è nel quartiere Kamagasaki di Osaka. 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La repressione si esprime anche con il controllo militare dei quartieri dove vivono abitanti di origine araba ,con veri e propri rastrellamenti e fermi arbitrari, l'adozione da parte della Germania della definizione di antisetimitismo della IHRA ( International Holocaust Remembrance Alliance) che identifica qualunque critica allo stato israeliano come manifestazione di antisemitismo ,porta ad eccessi paradossali come l'arresto per antisemitismo di militanti ebrei anti sionisti ,la censura verso scrittori ,artisti, musicisti e qualunque espressione di critica verso il genocidio. Esiste un sito chiamato \"Archivio del silenzio\" dove sono elencati tutti gli eventi artistici e culturali sospesi o vietati in Germania per sospetto antisemitismo. Si ragiona anche delle radici di questo atteggiamento frutto della responsabilità storica dell'olocausto ma anche dell'incapacità di affrontare i miti nazionalisti di cui si è nutrito il revanscismo tedesco e si fa riferimento anche alle performances artistiche di Ansem Kiefer ,sabotatore artistico di questa ideologia nazionalista .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://youtu.be/MGkXa__VB9E\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-090524-GERMANIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China files parliamo del viaggio di Xi Jingping in Europa e dei rapporti con la Serbia e l'Ungheria per il rafforzamento delle opere infrastrutturali in progetto . Apriamo una finestra sullo stato dell'economia cinese da una parte in rallentamento con il fardello della bolla immobiliare ma contemporaneamente alla ricerca dell'unificazione del mercato interno e la riqualificazione delle produzioni verso una qualità diversa . I nuovo tre ,come vengono definiti in Cina ,sono il volano della crescita cioè veicoli a nuova energia (NEV) ,batterie al litio e prodotti fotovoltaici . La catena del valore integrata di queste produzioni rende competitive le auto elettriche cinesi inquietando americani ed europei che parlano del pericolo della sovrapproduzione cinese. Guardiamo anche alle tensioni nel Pacifico con le Filippine per la contesa sulle isole Spratly territorio ricco di giacimenti petroliferi che si trovano nei suoi fondali, composto da una trentina di isolotti e una quarantina di atolli tutti di ridottissime dimensioni. È fondamentalmente inospitale, ma desta grande interesse da parte degli Stati del sud est asiatico per le sue risorse energetiche e per il suo interesse strategico ,in particolare tra le Filippine e la Cina.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-090524-SABRINA.mp3\"][/audio]","11 Maggio 2024","2024-05-11 16:39:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 09/05/2024 -GERMANIA L'ALIBI DELL'OLOCAUSTO GIUSTIFICA LA REPRESSIONE CONTRO IL MOVIMENTO ANTISIONISTA - XI IN EUROPA GUARDA A BELGRADO E ALLA COMPETIZIONE GLOBALE SUI NEV (VEICOLI A NUOVA ENERGIA).","podcast",1715445287,[367],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[344],{"post_content":370,"post_title":374},{"matched_tokens":371,"snippet":372,"value":373},[15],"parliamo del clima di pesante \u003Cmark>repressione\u003C/mark> che si vive in Germania","Bastioni di Orione incontra Erna,compagna italiana che vive e studia a Berlino ,con cui parliamo del clima di pesante \u003Cmark>repressione\u003C/mark> che si vive in Germania contro i movimenti pro Palestina e la criminalizzazione di qualunque espressione di \u003Cmark>anti\u003C/mark> sionismo e critica verso i crimini dello stato israeliano. 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La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura. \r\nQuesta vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nMisoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.\r\nL’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.\r\nNon sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k) Pride sulla street parade contro la legge anti rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/ \r\n\r\nFriuli. In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\nCospito. La normalità della repressione\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la repressione\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. Il comune ha due obiettivi: rendere ancora più pesante il controllo delle periferie povere e offrire ulteriori mezzi di controllo a tutela del decoro urbano nel centro-vetrina-circo-sport-spettacolo.\r\nUn milione di euro speso per polizia e occhi elettronici, mentre nei pronto soccorso mancano ossigeno e medicine.\r\nInfo e esposizione piccolo kit di autodifesa, facile da usare, da riprodurre, da implementare. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Gennaio 2023","2023-01-17 14:28:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/11-200x110.png","Anarres del 13 gennaio. Benzina e accise. Sessismo nei movimenti? Lotta ai poligoni in Friuli. 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Il prezzo della benzina, assieme a quello del gas e di tutto quello che serve per vivere, ha avuto un nuovo balzo. Dopo gli interventi calmieratori dell’autunno, i carburanti hanno nuovamente prezzi da record. Il governo boccheggia, i gestori hanno dichiarato sciopero, sapendo di mettere in reale difficoltà il governo, perché non c’è nulla di meglio di lunghe file ai distributori che man mano finiscono il carburante nei giorni precedenti al blocco delle pompe per proiettare una pessima immagine sul governo. La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura. \r\nQuesta vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nMisoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.\r\nL’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.\r\nNon sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k) Pride sulla street parade contro la legge \u003Cmark>anti\u003C/mark> rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/ \r\n\r\nFriuli. In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\nCospito. La normalità della \u003Cmark>repressione\u003C/mark>\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la \u003Cmark>repressione\u003C/mark>\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. 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A parte una reazione ipocrita da parte del baronato universitario, non ci sono stati riscontri diretti a questa azione, ma la lotta di chi lavora in università per contestare la riforma Bernini e denunciarne il coinvolgimento con guerrafondai, continua. Il 20 marzo si svolgerà la prima giornata di mobilitazione congiunta a livello nazionale dei diversi collettivi di precari dell'università. Per sfogliare il programma della giornata vi rimandiamo alle pagine social dell'Assembelea Precaria Universitaria. [1] [2]\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_18_03_Eleonora-Priori-Assemblea-Precaria-Universitaria-su-contestazione-a-Geuna-e-prossime-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Avataneo da pochissimo ex lavoratore della cooperativa arcobaleno. Infatti avevamo parlato già in precedenza delle battaglie portate avanti da lui e i suoi colleghi per il riconoscimento di un migliore contratto e condizioni di lavoro nell'attività di raccolta rifiuti ingombranti e di carta, descrivendo i comportamenti anti sindacali agiti dalla cooperativa e da componenti compiacenti della CGIL. La situazione è culminata con il licenziamento di Marco dopo la lettera di richiamo ricevuta per danno d'immagine all'azienda, ultimo questo di altri provvedimenti disciplinari a lui comminati, guarda caso, da quando ha iniziato a mobilitarsi tra le fila di USB. La vicenda se è possibile racchiude altri aspetti torbidi, soprattutto per quanto riguarda la sponda nella repressione del dissenso, alla cooperativa Arcobaleno, per mano di esponenti di CGIL, vi lasciamo alla diretta testimonianza di chi ha vissuto e sta vivendo tutto ciò sulla propria pelle per capire meglio.\r\nPer questo vi invitiamo a partecipare al presidio in solidarietà a Marco chiamato per il 25 Marzo alle ore 16 in Corso Trapani 95/A, sede legale della cooperativa Arcobaleno, costola del gruppo Abele.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_18_03_Marco-Avataneo-USB-Licenziato-da-cooperativa-Arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Marzo 2025","2025-03-19 19:17:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/484231456_17869624467325277_4755916183615933531_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 18/03/2025",1742411380,[424],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[426],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":428},{"matched_tokens":429,"snippet":430,"value":431},[74],"di carta, descrivendo i comportamenti \u003Cmark>anti\u003C/mark> sindacali agiti dalla cooperativa e","Il primo argomento della serata è stato quello della contestazione al Rettore di UniTo Geuna, durante l'inaugurazione dell'anno accademico, lo abbiamo trattato in compagnia telefonica di Eleonora Priori, docente dell'Assemblea Precaria Universitaria.\r\nCon lei ci siamo fatti raccontare i motivi, le parti coinvolte e come si è svolta questa contestazione. 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I due paesi si scambiano accuse e spiccano mandati di arresto reciproci tra i due presidenti, intanto sul piano diplomatico il Messico non invita la corona di Spagna alla cerimonia d'insediamento della nuova presidente Claudia Sheinbaum a causa delle sue mancate scuse per i crimini commessi dagli spagnoli durante la conquista ,ferite che ancora bruciano.\r\n\r\nIl modello Bukele adotatto in El Salvador si propone come soluzione alla violenza diffusa ,meno diritti piu' repressione ,ma le conseguenze di queste politiche repressive si riflettono sullo stato della società civile stretta tra la violenza istituzionale e quella dei narcos che acquisiscono sempre più potere e influenza economica sul continente.\r\n\r\nUn quadro complesso in chiaroscuro che ci rimanda un America Latina nel pieno di un processo di transizione in cui si sovrappongono diversi modelli di società a volte contrapposti , con contraddizioni e fratture sociali derivate dalle eterne disuguaglianze che sono ben lungi dal ricomporsi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Miavaldi ,profondo conoscitore della realtà indiana, parliamo dell'India e dei sommovimenti alla sua periferia in Sri Lanka e Bangladesh.\r\n\r\nNel contesto frammentato ed attraversato dagli eventi bellici che sta ridefinendo gli equilibri internazionali ,l'India ha una postura di equidistanza fra i blocchi che si stanno profilando. Da una parte è integrata nei BRICS dall'altra è all'interno del QUAD un'alleanza militare anti-cinese guidata dagli americani e comprendente anche giapponesi, indiani e australiani. Questa politica è erede della posizione di non allineamento (quando c'erano i due blocchi contrapposti ) di Nehru e di Indira Ghandi, ma il contesto è molto diverso e l'India è un partner commerciale importante della Cina ,nonostante le tensioni ai confini , e al contempo un rivale regionale . Intanto le cose si muovono ai confini del continente indiano ,le dinastie che hanno governato il Bangladesh e lo Sri Lanka sono state estromesse dalle rivolte popolari ,Sheikh Hasina la presidente dal pugno di ferro del Bangladesh è in esilio in India con grave imbarazzo di Modi ,mentre a Dacca il governo ad interim sostenuto dai movimenti studenteschi che hanno promosso la rivolta contro Hasina è guidato dal premio nobel Yunus con la benevola momentanea tolleranza dell'esercito.\r\n\r\nIn Sri Lanka è stato eletto nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake leader del Partito nazionale del popolo, coalizione di sinistra che raccoglie anche i JVP il partito del presidente di tendenza marxista rivoluzionaria fondato nel 1965. Dissanayake ha promesso di sviluppare il settore manifatturiero, quello tecnologico e l’agricoltura, ma soprattutto in campagna elettorale si è posto come il candidato anticorruzione, vicino al popolo e garante della trasparenza. Sta rinegoziando con il FMI il prestito che a condizionalità insostenibili per il paese aveva contrattato Rajapaksa, rappresentante della dinastia al potere , le aspettative sono molte dopo il default sul debito ed anche le ferite della guerra civile contro i Tamil durata dal 1983 al 2009 attendono di essere rimarginate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Miavaldi_2024-09-27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Pamidesse ,di Focus on Africa , approfondiamo la situazione in Sudan e in Corno d'Africa. In Sudan giovedì l’esercito regolare ha iniziato una controffensiva particolarmente intensa, la più grande degli ultimi mesi, nelle zone del paese controllate dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), che sono concentrate soprattutto nella capitale Khartum. Furiosi combattimenti si registrano a Omdurman, la città gemella di Khartoum nel pieno del centro abitato con conseguenze disastrose per i civili . La guerra che sembrava congelata in una divisione del paese che ricordava lo scenario libico ha avuto quindi un accelerazione dovuta forse al rifornimento di materiale bellico ulteriore da parte degli alleati di Al Burhan (Egitto) e ad un tentativo di acquisire vantaggi sul campo in vista di una eventuale trattativa .\r\n\r\nLe condizioni della popolazione sono spaventose ,è la più grave crisi umanitaria nel mondo e oltre alle devastazioni dovute alla guerra ,le migliaia di sfollati , la carestia che affligge varie parti del paese , le violazioni dei diritti umani e le violenze esercitate dalle parti in conflitto contro la popolazione civile si aggiunge l'epidemia di colera che sta colpendo la capitale.\r\n\r\nTutto ciò avviene in un contesto regionale sempre più teso con l'Egitto che si appresta a trasferire truppe in Somalia in seguito ad un accordo con Mogadiscio in funzione anti Etiopia che invece reclama un accesso al mare in seguito agli accordi con il Somaliland per l'utilizzo in concessione di un tratto di costa sul Mar Rosso. 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Intanto le cose si muovono ai confini del continente indiano ,le dinastie che hanno governato il Bangladesh e lo Sri Lanka sono state estromesse dalle rivolte popolari ,Sheikh Hasina la presidente dal pugno di ferro del Bangladesh è in esilio in India con grave imbarazzo di Modi ,mentre a Dacca il governo ad interim sostenuto dai movimenti studenteschi che hanno promosso la rivolta contro Hasina è guidato dal premio nobel Yunus con la benevola momentanea tolleranza dell'esercito.\r\n\r\nIn Sri Lanka è stato eletto nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake leader del Partito nazionale del popolo, coalizione di sinistra che raccoglie anche i JVP il partito del presidente di tendenza marxista rivoluzionaria fondato nel 1965. Dissanayake ha promesso di sviluppare il settore manifatturiero, quello tecnologico e l’agricoltura, ma soprattutto in campagna elettorale si è posto come il candidato anticorruzione, vicino al popolo e garante della trasparenza. Sta rinegoziando con il FMI il prestito che a condizionalità insostenibili per il paese aveva contrattato Rajapaksa, rappresentante della dinastia al potere , le aspettative sono molte dopo il default sul debito ed anche le ferite della guerra civile contro i Tamil durata dal 1983 al 2009 attendono di essere rimarginate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Miavaldi_2024-09-27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Pamidesse ,di Focus on Africa , approfondiamo la situazione in Sudan e in Corno d'Africa. In Sudan giovedì l’esercito regolare ha iniziato una controffensiva particolarmente intensa, la più grande degli ultimi mesi, nelle zone del paese controllate dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), che sono concentrate soprattutto nella capitale Khartum. Furiosi combattimenti si registrano a Omdurman, la città gemella di Khartoum nel pieno del centro abitato con conseguenze disastrose per i civili . La guerra che sembrava congelata in una divisione del paese che ricordava lo scenario libico ha avuto quindi un accelerazione dovuta forse al rifornimento di materiale bellico ulteriore da parte degli alleati di Al Burhan (Egitto) e ad un tentativo di acquisire vantaggi sul campo in vista di una eventuale trattativa .\r\n\r\nLe condizioni della popolazione sono spaventose ,è la più grave crisi umanitaria nel mondo e oltre alle devastazioni dovute alla guerra ,le migliaia di sfollati , la carestia che affligge varie parti del paese , le violazioni dei diritti umani e le violenze esercitate dalle parti in conflitto contro la popolazione civile si aggiunge l'epidemia di colera che sta colpendo la capitale.\r\n\r\nTutto ciò avviene in un contesto regionale sempre più teso con l'Egitto che si appresta a trasferire truppe in Somalia in seguito ad un accordo con Mogadiscio in funzione \u003Cmark>anti\u003C/mark> Etiopia che invece reclama un accesso al mare in seguito agli accordi con il Somaliland per l'utilizzo in concessione di un tratto di costa sul Mar Rosso. Sullo sfondo le tensioni mai sopite tra Egitto ed Etiopia a proposito della diga del Gerd sul fiume Nilo Azzurro il cui riempimento in atto dal 2020 sta provocando le proteste dell'Egitto e del Sudan che si ritengono danneggiati nell'utilizzo delle risorse idriche del Nilo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[456],{"field":94,"matched_tokens":457,"snippet":453,"value":454},[15],{"best_field_score":278,"best_field_weight":210,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":436,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":49},{"document":460,"highlight":472,"highlights":477,"text_match":276,"text_match_info":480},{"comment_count":49,"id":461,"is_sticky":49,"permalink":462,"podcastfilter":463,"post_author":358,"post_content":464,"post_date":465,"post_excerpt":55,"post_id":461,"post_modified":466,"post_thumbnail":467,"post_title":468,"post_type":364,"sort_by_date":469,"tag_links":470,"tags":471},"89806","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-16-05-2024-elezioni-in-india-modi-attizza-il-fuoco-del-nazionalismo-hindu-georgia-riflessi-caucasici-tra-oligarchi-miliardari-aspirazioni-delle-nuove-generazioni-e-ingerenze-euro/",[317],"Bastioni di Orione con Matteo Miavaldi esperto di Asia e autore presso China Files nonchè gran conoscitore del continente indiano,parliamo delle prospettive relative alle elezioni indiane che si concluderanno il 4 giugno . Le operazioni di voto ,alquanto complesse considerando la demografia e le distanze, sono iniziate il 19 aprile per il rinnovo della Lok Sabha (Camera del popolo) che è la camera bassa del parlamento indiano che, insieme alla camera alta , il Rajya Sabha , compone l’organo legislativo indiano. Di fronte la coalizione della Alleanza Democratica Nazionale guidata dal BJP ,il partito al potere espressione del nazionalismo hindu guidato da Narendra Modi al potere da quasi 10 anni, e il partito del Congresso guidato dall'ennesimo discendente della dinastia politica dei Ghandi, Rahul.\r\n\r\nModi durante il suo governo ha implementato una politica di comunitarizzazione del paese emarginando la minoranza islamica (il 15% della popolazione quasi 200 milioni di persone ) e rinfocolando il nazionalismo hindu con atteggiamenti e dichiarazioni anche in campagna elettorali estremamente divisive e discriminatorie verso i musulmani definiti \"gli intrusi \". La modifica della legge sulla cittadinanza, l'abrogazione dell'articolo della costituzione che riconosceva l'autonomia del Kashmir con la conseguente repressione delle proteste hanno confermato la volontà di Modi di affemare come unica identità indiana quella hindu. Sul piano economica nonostante la crescita del PIl indiano permangono disuguaglianze enormi con la minoranza del 1% della popolazione che possiede il 40 % della ricchezza ,la gran parte dei lavoratori indiani è impiegato nel settore informale senza diritti e con bassi salari ,le riforme in agricoltrura hanno colpito i piccoli produttori sempre piu' impoveriti. Questi temi non hanno alcun riflesso sulla campagna elettorale del BJP che alimenta solo le pulsioni identitarie anti musulmane che evidentemente pagano di più dal punto di vista elettorale.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-160524-INDIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Zoppellaro ,giornalista freelance conoscitore del Caucaso, parliamo dell situazione in Georgia dove continuano le proteste contro la legge che prevede che i media e le ong che ricevono almeno il 20 per cento dei propri fondi dall’estero debbano registrarsi come entità che «perseguono gli interessi di una potenza straniera». Indubbiamente questa legge taglierebbe le gambe a tutta una serie di attività anche di natuta culturale che coinvolgono una scena artistica e musicale estremamente vivace nella capitale georgiana ,ma al comtempo anche ad alcuni enti come USAID ,agenzia governativa statunitense spesso al centro di manovre di \"regime change\" nello spazio post-sovietico. La legge è definita legge russa ed è difesa dal partito al governo \"sogno georgiano\" che fa riferimento all'oligarca Bidzina Ivanishivili ,dominus del partito che si è arricchito a dismisura in Russia ai tempi di Eltsin. Le manifestazioni esprimono anche il genuino desiderio delle nuove generazioni per una diversa prospettiva di vita futura ,ma la presenza di cartelli scritti in inglese e le bandiere europee e americane sventolate in piazza ,l'ingerenza palese delle cancellerie euro atlantiche , fanno presupporre un tentativo di rafforzamento in funzione filo europeista dell'area caucasica strumentalizzando le proteste contro la legge e il sentimento antirusso dopo l'invasione del 2008 dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud da parte di Mosca .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-160524-ZOPPELLARO.mp3\"][/audio]","18 Maggio 2024","2024-05-18 14:16:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 16/05/2024-ELEZIONI IN INDIA ,MODI ATTIZZA IL FUOCO DEL NAZIONALISMO HINDU-GEORGIA RIFLESSI CAUCASICI TRA OLIGARCHI MILIARDARI, ASPIRAZIONI DELLE NUOVE GENERAZIONI E INGERENZE EURO ATLANTICHE.",1716041796,[448],[330],{"post_content":473},{"matched_tokens":474,"snippet":475,"value":476},[15],"del Kashmir con la conseguente \u003Cmark>repressione\u003C/mark> delle proteste hanno confermato la","Bastioni di Orione con Matteo Miavaldi esperto di Asia e autore presso China Files nonchè gran conoscitore del continente indiano,parliamo delle prospettive relative alle elezioni indiane che si concluderanno il 4 giugno . Le operazioni di voto ,alquanto complesse considerando la demografia e le distanze, sono iniziate il 19 aprile per il rinnovo della Lok Sabha (Camera del popolo) che è la camera bassa del parlamento indiano che, insieme alla camera alta , il Rajya Sabha , compone l’organo legislativo indiano. Di fronte la coalizione della Alleanza Democratica Nazionale guidata dal BJP ,il partito al potere espressione del nazionalismo hindu guidato da Narendra Modi al potere da quasi 10 anni, e il partito del Congresso guidato dall'ennesimo discendente della dinastia politica dei Ghandi, Rahul.\r\n\r\nModi durante il suo governo ha implementato una politica di comunitarizzazione del paese emarginando la minoranza islamica (il 15% della popolazione quasi 200 milioni di persone ) e rinfocolando il nazionalismo hindu con atteggiamenti e dichiarazioni anche in campagna elettorali estremamente divisive e discriminatorie verso i musulmani definiti \"gli intrusi \". 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La candidata del correismo potrebbe prevalere ma i sondaggi la danno testa a testa con il rampollo della famiglia di AlvaroNoboa ,uno degli uomini piu' ricchi dell'Ecuador.\r\n\r\nPesa la rottura fra il correismo e le organizzazioni indigene che frattura il fronte di sinistra e non garantisce l'unità di azione delle forze di opposizione al governo Lasso.\r\n\r\nInfine ci occupiamo anche delle vicende del Guatemala dove la vittoria elettorale nelle scorse presidenziali del partito Semilla guidato dal neo presidente progressista Bernardo Arevalo è messo in discussione dalla mobilitazione dei \"poderes facticos\" che garantiscono l'oligarchia corrotta e l'ineguale distribuzione delle risorse . Vari magistrati cercano di invalidare l'esito elettorale con accuse strumentali tanto da costringere Arevalo a sospendere il processo di transizione presidenziale che dovrebbe concretizzarsi a gennaio con il passaggio delle consegne .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Bastioni-di-orione-14-settembre-latinoamerica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse parliamo della notizia dell'avvenuto completamento del riempimento della diga della \"Rinascita\" ,che acuisce le tensioni con i paesi limitrofi in particolare l'Egitto ,e facciamo il punto sulla situazione interna dell'Etiopia dove continuano i combattimenti con le milizie ahmara Fano nonostante il cessate il fuoco firmato a Pretoria nel novembre 2022, continua l'abominevole pratica degli stupri etnici da parte delle forze armate eritree ancora sul campo, si mette in discussione la presenza degli organismi di verifica del rispetto dei iritti umani da parte del governo di Ahmed che continua con la sua politica di accentramento e repressione.\r\n\r\nParliamo anche della guerra in Sudan che non si ferma ,bombardamenti indiscriminati su obiettivi civili come è accaduto su un mercato di Karthoum ,centinaia di migliaia di profughi in fuga alla ricerca di protezione ,la guerra sembra impantanarsi con una supremazia aerea dell'esercito di Al Bhuran ,mentre sul terreno si muovono agevolmente le RSF di Hemmetti.\r\n\r\nGuardiamo anche alle prospettive dell'allargamento dei Brics all'Etiopia e la possibilità di consolidamento di un polo economico alternativo alle istituzioni globali dominate dall'Occidente.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BASTIONI-140923-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Raffaele Crocco di Atlante delle guerre ,parliamo di WARS una mostra fotografica dedicata alle foto di guerra visibile anche sul sito della rivista .Sono stati premiati i lavori dei fotoreporter e l'occasione ci consente anche delle riflessioni sulle narrazione asimmetriche dei conflitti e la pulsione censoria che caratterizza il sistema informativo quando si parla di guerra.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BASTIONI-140923-WARS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","19 Settembre 2023","2023-09-19 12:42:29","BASTIONI DI ORIONE 14/09/2023- CILE A 50 ANNI DAL GOLPE INCOMBE ANCORA SUL LATINOAMERICA LA PESANTE EREDITA' DEL NEOLIBERISMO AUTORITARIO-CORNO D'AFRICA STRAGE SENZA FINE IN SUDAN E GUERRA CIVILE ETIOPE-L'OCCHIO DEI FOTOREPORTER SULLA GUERRA .",1695127349,[448],[330],{"post_content":494},{"matched_tokens":495,"snippet":496,"value":497},[74],"posizioni moderate ,la nuova legge \"\u003Cmark>anti\u003C/mark> tomas\" contro le occupazioni di ","Bastioni di Orione riflette con Alfredo Somoza e Diego Battistessa sulla pesante eredità del colpo di stato in Cile di cui ricorre il cinquantenario,la sua ingombrante ombra ancora condiziona la politica cilena ,le difficoltà del presidente Boric che si va sempre di piu' spostando verso posizioni moderate ,la nuova legge \"\u003Cmark>anti\u003C/mark> tomas\" contro le occupazioni di terreni ed edifici che segue quella definita \"gatillo facil \" che concede l'impunità alle forze di polizia, la condizione dei Mapuche che affrontano una \u003Cmark>repressione\u003C/mark> sempre piu' pesante nel difendere le loro terre dalle espropriazioni ,le cariche contro i manifestanti cui è stato impedito di accedere alle celebrazioni ufficiali davanti alla Moneda in occasione dell'11 settembre, l'esito incerto del processo costituzionale che potrebbe portare ad una riforma peggiorativa della costituzione pinochettista del 1980 .\r\n\r\nCi soffermiamo anche sull'insegnamento dell'esperienza di Unidad Popular per i movimenti rivoluzionari latinoamericani e non solo , relativamente alla possibilità di operare cambiamenti radicali in un contesto di rispetto delle istituzioni democratiche borghesi.La vicenda cilena dimostra che quando le organizzazioni popolari arrivano a contendere il potere reale a borghesia e oligarchia ,queste non esitano a usare la violenza per mantenere i loro privilegi rendendo vano il ricorso ad un percorso di mutamento istituzionale .\r\n\r\nCon Alfredo Somoza parliamo anche delle prossime elezioni in Argentina con la preoccupante ascesa di Javier Milei ,personaggio televisivo dalle proposte radicali neoliberiste e autoritarie che sembra godere dei favori degli elettori e della crisi da fine regime del peronismo.\r\n\r\nGuardiamo anche alla seconda tornata delle elezioni in Ecuador ,divenuto centro delle attività del narcotraffico con una forte presenza dei cartelli messicani e un incremento parossistico della violenza con decine di morti al giorno. 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