","L’ultima frontiera del controllo militare","post",1593520872,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/app-tosse/","http://radioblackout.org/tag/controllo/","http://radioblackout.org/tag/esercito-israeliano/","http://radioblackout.org/tag/universita-del-sacro-cuore/",[17,15,19,21],{"post_content":53,"tags":59},{"matched_tokens":54,"snippet":57,"value":58},[55,56],"tosse","app","e di un colpo di \u003Cmark>tosse\u003C/mark>. Il supercontrollo dell’uomo da parte delle \u003Cmark>app\u003C/mark> e dell’intelligenza artificiale grazie ad","Identificare, tracciare e schedare i potenziali portatori del coronavirus a partire dall’analisi della voce e di un colpo di \u003Cmark>tosse\u003C/mark>. Il supercontrollo dell’uomo da parte delle \u003Cmark>app\u003C/mark> e dell’intelligenza artificiale grazie ad un’inedita partnership tra la principale università privata-religiosa italiana e uno dei centri ingegneristici israeliani particolarmente attivo nella ricerca militare.\r\nCon un comunicato emesso il 16 giugno dall’Ambasciata italiana in Israele è stato reso noto l’avvio di una collaborazione scientifica tra l’Università del Sacro Cuore di Milano e l’Afeka Center for Language Processing di Tel Aviv per il “contrasto del Covid-19”.\r\n\r\nVa da se che la nuova \u003Cmark>app\u003C/mark> sarà l’apripista a forme di controllo vocale, che ci renderanno sempre più tracciabili.\r\n\r\nCe ne ha parlato Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-30-mazzeo-app-tosse.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l’articolo completo:\r\n\r\nhttps://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/06/in-italia-il-grande-fratello-anti-covid.html\r\n\r\n \r\n\r\n ",[60,63,65,67],{"matched_tokens":61,"snippet":62},[56,55],"\u003Cmark>app\u003C/mark> \u003Cmark>tosse\u003C/mark>",{"matched_tokens":64,"snippet":15},[],{"matched_tokens":66,"snippet":19},[],{"matched_tokens":68,"snippet":21},[],[70,75],{"field":22,"indices":71,"matched_tokens":72,"snippets":74},[33],[73],[56,55],[62],{"field":76,"matched_tokens":77,"snippet":57,"value":58},"post_content",[55,56],1157451471441625000,{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":82,"num_tokens_dropped":33,"score":83,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":33},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":44,"first_q":17,"per_page":86,"q":17},6,{"facet_counts":88,"found":86,"hits":114,"out_of":265,"page":14,"request_params":266,"search_cutoff":23,"search_time_ms":86},[89,101],{"counts":90,"field_name":99,"sampled":23,"stats":100},[91,93,95,97],{"count":82,"highlighted":92,"value":92},"anarres",{"count":82,"highlighted":94,"value":94},"stakka stakka",{"count":14,"highlighted":96,"value":96},"liberation front",{"count":14,"highlighted":98,"value":98},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":25},{"counts":102,"field_name":22,"sampled":23,"stats":112},[103,105,106,108,110],{"count":14,"highlighted":104,"value":104},"epidemia",{"count":14,"highlighted":15,"value":15},{"count":14,"highlighted":107,"value":107},"autogestione",{"count":14,"highlighted":109,"value":109},"voci antropocene",{"count":14,"highlighted":111,"value":111},"Epidemia? Strage di Stato",{"total_values":113},5,[115,143,165,193,217,241],{"document":116,"highlight":130,"highlights":135,"text_match":138,"text_match_info":139},{"comment_count":33,"id":117,"is_sticky":33,"permalink":118,"podcastfilter":119,"post_author":120,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":39,"post_id":117,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_title":125,"post_type":126,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":129},"69570","http://radioblackout.org/podcast/stakka-stakka-110-molestie-online-stalking/",[94],"samba","Stalking offline e online\r\n\r\nun rubrica aperiodica sulle molestie online, cosa conoscere e come proteggersi (seconda puntata).\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stakkastakka-110-stalking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nindice argomenti rubrica\r\n \r\n # 1 molestie online\r\n\r\n # 2 revenge porn\r\n\r\n # 3 stalking \r\n # 4 controllo dispositivi da parte di partner\r\n # 5 spazi di privacy e sicurezza per sex workers\r\n\r\n # 6 app di appuntamenti e sessaggini\r\n \r\n\r\nmusica consigliata\r\n\r\n \thttps://karolconka.bandcamp.com/\r\n \thttps://missbolivia.bandcamp.com/\r\n \thttps://bandcamp.com/tag/mia\r\n\r\nTappetini:\r\n Random Access Memory Daft Punk\r\n\r\n# stalking\r\noggi tentiamo di parlare di stalking.\r\nLo Stalking ci arriva dal inglese significa \"seguire\" o letteralmente \"fare la posta\"\r\nLo stalking è un reato che rientra nel codice penale a partire dal 2009. \r\nDefinito come insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della persona che lo subisce.\r\nConsenso cos'è e soprattutto cos'è il non consenso\r\nAttenzione all'essere gentili (cortesi) con lo stalker... Chiarezza!\r\nnon siate falsi e cortesi. È molto importante comunicare con chiarezza e dire NO.\r\nSe qualcuno ti chiede il numero di telefono (o altri dati come mail o indirizzo di casa o lavoro) di un'altra persona ricordati prima di chiedere il consenso alla persona interessata. Anche se provi empatia o affetto verso la persona che ti sta stalkerizzando cerca di non empatizzarci e di avere una comunicazione chiara nella non accettazione del comportamento.\r\nQuali sono le azioni che identificano un azione di stalking e come identificarlo sia come persona che lo esercita che come persona che lo subisce.\r\n\r\n\r\n\r\nAttenzione alle forme invisibili di stalking: cioé la persona che ti controlla senza dirti nulla. Software di spyware ad esempio. Perciò controllo delle app installate e format\r\n\r\ntare ogni tot oltre a togliere la geolocalizzazione.\r\n\r\n\r\nAttenzione soprattutto a gmail e android: se l'altra persona ha il tuo accesso alla mail può controllare il telefono.\r\nE' una misura presa in contrasto ad azioni di violenza sessuale, minacce, intimidazioni ed atti persecutori per tutelare una delle due parti che richiede aiuto. I tipici casi sono l'ex che non ti molla e ti segue, ti aspetta sotto casa e non ti lascia respirare. Questi poi possono sfociare in conseguenti problemi nelle relazioni sociali, familiari, lavorative e possono arrivare a far collassare un intera stabilita' sia fisica che emotiva. Consigliamo sempre di cercare l'appoggio di amici e familiari che possono supportarci. Pero' è anche utile sapere quali sono le possibilita' a livello legale.\r\n\r\nCose da sapere:\r\nE' fondamentale nel momento in cui si denuncia una persona portare delle prove che possano confermare lo stalking come ad esempio foto o video delle minaccie, foto con tanto di data che dimostrino che la persona e' appostata sotto casa ad un'insolita ora o testimonianze dirette con persone che possano confermare lo stalking.\r\nSi, ma a livello digitale cosa si puo' fare quando si parla di stalking?\r\nDigitalmente lo stalking avviene nella nostra sfera privata virtuale, quindi l'uso dei nostri account personali: email, social, chat, ... quindi una prima cosa da fare appena finisce una storia è quella di cambiare le tutte password, sopratutto quella dell'email e se possibile configurare l'autenticazione a due fattori (2fa). \r\nE' importante anche configurare bene la privacy di ogni account che abbiamo così da poter chiudere ogni possibile accesso e informazione della persona che ci sta molestando. Non basta bloccarla, dobbiamo anche cancellarla dai gruppi di amici o conoscenti, così che non possa vedere piu' nessun aggiornamento che facciamo.\r\nInoltre e' importante considerare che ogni condivisione pubblica che facciamo durante tutto il periodo del conflitto sara' utilizzata dala persona che fa stalking per alimentare il conflitto. Se e' possibile farlo, considerare di limitare al minimo le condivisioni pubbliche su social ed uscire dalla bolla conosciuta. Puo' questa essere un opportunita' per trovare nuovi spazi dove conoscere e frequentare nuove persone.\r\nIn caso di contatti da parte del ex partner cercare di non rispondere a nessuno di questi, ma non cancellare le chiamate o i messaggi, anzi, documentate tutto e archiviatelo prima di cancellarlo. Se vi e' possibile per vostra salute mentale considerate un periodo di pausa da social e se necessario considerate la possibilita' di usare un altro numero di telefono o l'un altro account personale.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa prevenzione dello stalking risulta quasi impossibile ma ci sono pratiche sucessive che possono in alcuni casi evitare il peggio. Ad esempio il Ghosting, cioé evitare di rispondere alle provocazioni e lasciare che il nostro stalker parli da solo. Un altra utile pratica puo' essere quella di creare una rete di supporto fatta da persone sensibili al tema che sono in zona e possono agire e supportarsi a vicenda se ci fosse bisogno. In caso di aggressioni online evitiamo di cancellare i messaggi e, se la cosa ci fa stare male cerchiamo di chiedere ad una persona fidata di creare un archivio con tutte le comunicazioni in modo da poterlo eliminare dalla nostra vista ma di avere comunque traccia e, se dovesse servire \"prova\" di quanto successo. Se crediamo che la minaccia possa passare dall'ambiente virtuale a quello del reale organizziamoci avvisando eventuali vicini di casa o colleghi di lavoro per prevenire l'eventualità di attacchi diretti. Se la cosa dovesse non trovare soluzione con queste pratiche affidarsi ad una rete di supporto come ad esempio i Centri anti violenza possono dare un supporto nella scelta delle azioni da portare avanti. \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\nconsigli \r\n\r\n\r\n \tse non siamo sicuri confrontiamoci con una persona estarna alla situazione per capire se si tratta di stalking\r\n \tcomunicare con chiareza: no è NO\r\n \tsparire, non rispondere, smettere di usare i social può aiutare in alcuni casi di stalking\r\n \tcreare una rete attiva di sostegno e supporto di persone che vivono vicino possono aiutarsi molto in caso di stalking\r\n \trecarsi nei centri antiviolenza se c'è bisogno di aiuto","2 Giugno 2021","2021-06-02 01:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stop-stalking-200x110.jpeg","Stakka Stakka #110 - molestie online: stalking","podcast",1622597252,[],[],{"post_content":131},{"matched_tokens":132,"snippet":133,"value":134},[56],"sicurezza per sex workers\r\n\r\n # 6 \u003Cmark>app\u003C/mark> di appuntamenti e sessaggini\r\n \r\n\r\nmusica","Stalking offline e online\r\n\r\nun rubrica aperiodica sulle molestie online, cosa conoscere e come proteggersi (seconda puntata).\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stakkastakka-110-stalking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nindice argomenti rubrica\r\n \r\n # 1 molestie online\r\n\r\n # 2 revenge porn\r\n\r\n # 3 stalking \r\n # 4 controllo dispositivi da parte di partner\r\n # 5 spazi di privacy e sicurezza per sex workers\r\n\r\n # 6 \u003Cmark>app\u003C/mark> di appuntamenti e sessaggini\r\n \r\n\r\nmusica consigliata\r\n\r\n \thttps://karolconka.bandcamp.com/\r\n \thttps://missbolivia.bandcamp.com/\r\n \thttps://bandcamp.com/tag/mia\r\n\r\nTappetini:\r\n Random Access Memory Daft Punk\r\n\r\n# stalking\r\noggi tentiamo di parlare di stalking.\r\nLo Stalking ci arriva dal inglese significa \"seguire\" o letteralmente \"fare la posta\"\r\nLo stalking è un reato che rientra nel codice penale a partire dal 2009. \r\nDefinito come insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della persona che lo subisce.\r\nConsenso cos'è e soprattutto cos'è il non consenso\r\nAttenzione all'essere gentili (cortesi) con lo stalker... Chiarezza!\r\nnon siate falsi e cortesi. È molto importante comunicare con chiarezza e dire NO.\r\nSe qualcuno ti chiede il numero di telefono (o altri dati come mail o indirizzo di casa o lavoro) di un'altra persona ricordati prima di chiedere il consenso alla persona interessata. Anche se provi empatia o affetto verso la persona che ti sta stalkerizzando cerca di non empatizzarci e di avere una comunicazione chiara nella non accettazione del comportamento.\r\nQuali sono le azioni che identificano un azione di stalking e come identificarlo sia come persona che lo esercita che come persona che lo subisce.\r\n\r\n\r\n\r\nAttenzione alle forme invisibili di stalking: cioé la persona che ti controlla senza dirti nulla. Software di spyware ad esempio. Perciò controllo delle \u003Cmark>app\u003C/mark> installate e format\r\n\r\ntare ogni tot oltre a togliere la geolocalizzazione.\r\n\r\n\r\nAttenzione soprattutto a gmail e android: se l'altra persona ha il tuo accesso alla mail può controllare il telefono.\r\nE' una misura presa in contrasto ad azioni di violenza sessuale, minacce, intimidazioni ed atti persecutori per tutelare una delle due parti che richiede aiuto. I tipici casi sono l'ex che non ti molla e ti segue, ti aspetta sotto casa e non ti lascia respirare. Questi poi possono sfociare in conseguenti problemi nelle relazioni sociali, familiari, lavorative e possono arrivare a far collassare un intera stabilita' sia fisica che emotiva. Consigliamo sempre di cercare l'appoggio di amici e familiari che possono supportarci. Pero' è anche utile sapere quali sono le possibilita' a livello legale.\r\n\r\nCose da sapere:\r\nE' fondamentale nel momento in cui si denuncia una persona portare delle prove che possano confermare lo stalking come ad esempio foto o video delle minaccie, foto con tanto di data che dimostrino che la persona e' appostata sotto casa ad un'insolita ora o testimonianze dirette con persone che possano confermare lo stalking.\r\nSi, ma a livello digitale cosa si puo' fare quando si parla di stalking?\r\nDigitalmente lo stalking avviene nella nostra sfera privata virtuale, quindi l'uso dei nostri account personali: email, social, chat, ... quindi una prima cosa da fare appena finisce una storia è quella di cambiare le tutte password, sopratutto quella dell'email e se possibile configurare l'autenticazione a due fattori (2fa). \r\nE' importante anche configurare bene la privacy di ogni account che abbiamo così da poter chiudere ogni possibile accesso e informazione della persona che ci sta molestando. Non basta bloccarla, dobbiamo anche cancellarla dai gruppi di amici o conoscenti, così che non possa vedere piu' nessun aggiornamento che facciamo.\r\nInoltre e' importante considerare che ogni condivisione pubblica che facciamo durante tutto il periodo del conflitto sara' utilizzata dala persona che fa stalking per alimentare il conflitto. Se e' possibile farlo, considerare di limitare al minimo le condivisioni pubbliche su social ed uscire dalla bolla conosciuta. Puo' questa essere un opportunita' per trovare nuovi spazi dove conoscere e frequentare nuove persone.\r\nIn caso di contatti da parte del ex partner cercare di non rispondere a nessuno di questi, ma non cancellare le chiamate o i messaggi, anzi, documentate tutto e archiviatelo prima di cancellarlo. Se vi e' possibile per vostra salute mentale considerate un periodo di pausa da social e se necessario considerate la possibilita' di usare un altro numero di telefono o l'un altro account personale.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa prevenzione dello stalking risulta quasi impossibile ma ci sono pratiche sucessive che possono in alcuni casi evitare il peggio. Ad esempio il Ghosting, cioé evitare di rispondere alle provocazioni e lasciare che il nostro stalker parli da solo. Un altra utile pratica puo' essere quella di creare una rete di supporto fatta da persone sensibili al tema che sono in zona e possono agire e supportarsi a vicenda se ci \u003Cmark>fosse\u003C/mark> bisogno. In caso di aggressioni online evitiamo di cancellare i messaggi e, se la cosa ci fa stare male cerchiamo di chiedere ad una persona fidata di creare un archivio con tutte le comunicazioni in modo da poterlo eliminare dalla nostra vista ma di avere comunque traccia e, se dovesse servire \"prova\" di quanto successo. Se crediamo che la minaccia possa passare dall'ambiente virtuale a quello del reale organizziamoci avvisando eventuali vicini di casa o colleghi di lavoro per prevenire l'eventualità di attacchi diretti. Se la cosa dovesse non trovare soluzione con queste pratiche affidarsi ad una rete di supporto come ad esempio i Centri anti violenza possono dare un supporto nella scelta delle azioni da portare avanti. \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\nconsigli \r\n\r\n\r\n \tse non siamo sicuri confrontiamoci con una persona estarna alla situazione per capire se si tratta di stalking\r\n \tcomunicare con chiareza: no è NO\r\n \tsparire, non rispondere, smettere di usare i social può aiutare in alcuni casi di stalking\r\n \tcreare una rete attiva di sostegno e supporto di persone che vivono vicino possono aiutarsi molto in caso di stalking\r\n \trecarsi nei centri antiviolenza se c'è bisogno di aiuto",[136],{"field":76,"matched_tokens":137,"snippet":133,"value":134},[56],1155199603042156500,{"best_field_score":140,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":142,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":82},"1112352751616",14,"1155199603042156657",{"document":144,"highlight":156,"highlights":161,"text_match":138,"text_match_info":164},{"comment_count":33,"id":145,"is_sticky":33,"permalink":146,"podcastfilter":147,"post_author":120,"post_content":148,"post_date":149,"post_excerpt":39,"post_id":145,"post_modified":150,"post_thumbnail":151,"post_title":152,"post_type":126,"sort_by_date":153,"tag_links":154,"tags":155},"66082","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-93-pillole-di/",[94],"Pillole di ...\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/stakkastakka-93-pillole-d-tipo-disinformazione-tipo-domenica-tipo-Didattica-a-Distanza.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMusica\r\n\r\n \t https://www.youtube.com/watch?v=DNc20yNB8nM\r\n \thttps://soundcloud.com/abstractorchestra/sets/madvillain-vol-1\r\n\r\nPillole (la posta del cuore dell'internet)\r\n\r\n \tda internazionale - https://www.internazionale.it/opinione/giovanni-de-mauro/2021/01/07/cose-imparate-2020\r\niniziamo con qualche pillola ripresa dall'editoriale di internazionale, stamattina leggo nell'editoriale che e' morto l'inventore del pixel da poco a 91 anni, dice che si e' sempre pentito di aver fatto i pixel quadrati, definendo la decisione una cosa stupida di cui da allora tutti nel mondo soffrono. Non dice il nome del personaggio ma ci sara' sicuramente una storia affascinante dietro. La seconda pillola da posta del cuore e' che a Varsavia c'e' un impianto idrico, il Gruba Kaska, dove sono presenti otto vongole a cui sono stati collegati altrettanti sensori: l'idea e' che quando le vongole si chiudono l'acqua non e' buona e quindi si interrompe anche la fornitura d'acqua della citta'. sicuramente una soluzione non antispecista ma un modo rapido per evitare di avvelenare milioni di persone.\r\n \tokash - https://restofworld.org/2020/okash-microlending-public-shaming/\r\n\r\nuna app diffusa in kenya che si occupa di prestiti online tra persone, praticamente come funziona, uno ha due spicci sotto il materasso e invece di metterli in banca che poi ci investe armi, li da ad una piattaforma che si occupa di prestarli con un certo interesse e ci fa la cresta. ora fin qui niente di nuovo, okash pero' all'attivazione dell'account, come ogni piattaforma commerciale, chiede di accettare i famosi termini di servizio (i TOS) che tutti accettiamo senza leggere mai, perche' inaccessibili ai piu' e inoltre gia' sappiamo che ci sono scritte le peggio cose li' dentro che ti possono vendere l'anima al diavolo ma tanto non c'e' alternativa quindi uno alla fine dice ok la anima al diavolo la vendo volentieri o anche non volentieri.\r\nPoi pero' succede (e succede con okash) che quando tardi tre giorni nel pagare la rata del prestito, scopri subito i dettagli dei termini di servizio, in particolare qualcuno dei tuoi contatti della rubrica scelto a caso viene informato della situazione e sollecitato per farti sentire una merda e farti pagare. sia via sms che al telefono.\r\nQualcuno nelle review del google play store si lamenta che gli hanno chiamato l'ex o un parente, colleghi di lavoro, insomma non bellissimo, pero' c'e' proprio un paragrafo 8 dei termini di servizio che dice chiaramente \"che usando la app, sei d'accordo che okash chiami i tuoi contatti se smetti di pagare\"\r\n \tUganda - https://www.bbc.com/news/world-africa-55689665\r\nL'interruzione di Internet in Uganda è terminata oggi. Lo riporta la Bbc, specificando che i social media sono tuttavia ancora bloccati e accessibili solo tramite rete virtuale privata (Vpn).\r\nInternet è stato chiuso mercoledì scorso, a poche ore dall'apertura dei seggi elettorali il giorno seguente.\r\nLa decisione dell'ente regolatore delle comunicazioni ugandese è arrivata dopo che Facebook ha sospeso numerosi profili dichiarati \"falsi\" e riconducibili a personalità del governo. Il presidente Yoweri Museveni, riconfermato alla guida dell'Uganda per il sesto mandato consecutivo, ha allora accusato Facebook di arroganza e parzialità, dicendo che nessuno avrebbe potuto decidere cosa fosse buono o cattivo nel Paese. Quindi come riporta la CNN è una lezione per altri paesi autoritari ed una specie di braccio di ferro, le piattaforme hanno il controllo sugli account dei politici, i politici hanno il controllo sul internet di quel paese e quindi sulle piattaforme e gli utenti in generale. Ma è davvero così?\r\n\r\nDi altro un po'\r\n\r\n \tLa pubblica amministrazione e la lista di siti non aggiornati (looks like very impressive)\r\n \tThe Intercept licenzia Laura Poitras dopo le accuse al giornale che ha fondato, le accuse? Non investire abbstanza risorse per proteggere le proprie fonti (WTF yea)\r\n\r\n\r\nDidattica a Distanza\r\nParliamo di didattica a distanza per sottolineare alcune criticita' ancora troppo poco discusse, in particolare di dati raccolti dalle piattoforme comunemente utilizzate dalle scuole italiane, una raccolta dati completamente al di fuori della normativa.\r\nCominciamo da Schrems II:\r\nA seguito delle rivelazioni di Edward Snowden sulla partecipazione di Facebook ed altri provider di servizi statunitensi al programma di sorveglianza di massa del governo USA denominato “PRISM”, nel 2013, Maximillian Schrems, attivista austriaco, presentava denuncia al Data Protection Commissioner irlandese sostenendo l’illecito trattamento dei suoi dati personali che sarebbero stati trasferiti negli USA e sottoposti al controllo massivo delle autorità governative statunitensi, insieme a quelli di milioni di cittadini europei. Ciò sarebbe stato facilitato dall’accordo noto come “Safe Harbor”, approvato nel 2000 dalla Commissione UE, che consentiva il libero trasferimento, a certe condizioni, dei dati personali tra UE e USA.\r\nDopo aver deferito la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea, quest’ultima accoglieva le doglianze di Schrems con sentenza C-362/14 del 6 ottobre 2015 (sentenza “Schrems I”), invalidando la decisione 2000/520/CE con cui la Commissione UE aveva giudicato adeguato il livello di protezione assicurato dai Safe Harbor Privacy Principles e rinviando la questione al Garante irlandese per una nuova pronuncia.\r\nCon la sentenza Schrems II del 16 luglio 2020, la Corte di Giustizia Europea dichiara l’illiceità dei trasferimenti di dati negli Stati Uniti. In poche parole, la sentenza dice che si possono trasferire dati in paesi fuori dall’Unione solo e soltanto se quei paesi garantiscono una protezione dei dati equivalente alla nostra (il GDPR). Questo esclude gli Stati Uniti, in quanto alcune loro leggi permettono alle agenzie governative di accedere ai dati senza un mandato del giudice, rendendo la sorveglianza di massa una realtà. Come conseguenza, tutte le soluzioni giuridiche per trasferire dati negli USA sono, ad oggi, illegittime in assenza di misure di garanzia ulteriori. Tra le altre, è stato invalidato il Privacy Shield, ovvero l’accordo che escludeva gli Stati Uniti dal normale trattamento dei dati e che permetteva all’azienda statunitense di Tizio di importare dati senza porsi particolari problemi. Per quanto riguarda le misure di garanzie ulteriori, sono possibili, ma ad oggi è molto complesso, dal punto di vista giuridico, individuare in modo preciso quali siano e, dal punto di vista tecnico, implementarle. Quindi, è bene diffidare di tutti i trasferimenti di dati verso gli USA.\r\nCosa cambia quindi per la scuola italiana? Cambia che – in forza del GDPR – le scuole devono essere in grado di dimostrare la sicurezza dei dati degli studenti e molte big tech (Google in primis, ma anche Microsoft) hanno sede legale e processano dati negli USA, dove è molto difficile, se non impossibile, assicurare un livello di sicurezza equivalente a quello europeo. Nonostante queste aziende abbiano delle sedi anche in paesi come l’Irlanda e i dati vengano inviati in queste ultime, è responsabilità della scuola assicurarsi che queste sedi non li rigirino poi in America. Operazioni simili, per intenderci, non vengono fatte neanche dalle grandi aziende; pensare che una scuola possa farle è oltre i limiti dell’assurdo. Detto in parole povere, le scuole che utilizzano questi strumenti stanno infrangendo la legge. Ovvero, pressoché tutta Italia.","20 Gennaio 2021","2021-02-10 22:04:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/DAD_159797-md-200x110.jpg","stakkastakka #93 - pillole di ...",1611156060,[],[],{"post_content":157},{"matched_tokens":158,"snippet":159,"value":160},[56],"di persone.\r\n \tokash - https://restofworld.org/2020/okash-microlending-public-shaming/\r\n\r\nuna \u003Cmark>app\u003C/mark> diffusa in kenya che si","Pillole di ...\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/stakkastakka-93-pillole-d-tipo-disinformazione-tipo-domenica-tipo-Didattica-a-Distanza.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMusica\r\n\r\n \t https://www.youtube.com/watch?v=DNc20yNB8nM\r\n \thttps://soundcloud.com/abstractorchestra/sets/madvillain-vol-1\r\n\r\nPillole (la posta del cuore dell'internet)\r\n\r\n \tda internazionale - https://www.internazionale.it/opinione/giovanni-de-mauro/2021/01/07/cose-imparate-2020\r\niniziamo con qualche pillola ripresa dall'editoriale di internazionale, stamattina leggo nell'editoriale che e' morto l'inventore del pixel da poco a 91 anni, dice che si e' sempre pentito di aver fatto i pixel quadrati, definendo la decisione una cosa stupida di cui da allora tutti nel mondo soffrono. Non dice il nome del personaggio ma ci sara' sicuramente una storia affascinante dietro. La seconda pillola da posta del cuore e' che a Varsavia c'e' un impianto idrico, il Gruba Kaska, dove sono presenti otto vongole a cui sono stati collegati altrettanti sensori: l'idea e' che quando le vongole si chiudono l'acqua non e' buona e quindi si interrompe anche la fornitura d'acqua della citta'. sicuramente una soluzione non antispecista ma un modo rapido per evitare di avvelenare milioni di persone.\r\n \tokash - https://restofworld.org/2020/okash-microlending-public-shaming/\r\n\r\nuna \u003Cmark>app\u003C/mark> diffusa in kenya che si occupa di prestiti online tra persone, praticamente come funziona, uno ha due spicci sotto il materasso e invece di metterli in banca che poi ci investe armi, li da ad una piattaforma che si occupa di prestarli con un certo interesse e ci fa la cresta. ora fin qui niente di nuovo, okash pero' all'attivazione dell'account, come ogni piattaforma commerciale, chiede di accettare i famosi termini di servizio (i TOS) che tutti accettiamo senza leggere mai, perche' inaccessibili ai piu' e inoltre gia' sappiamo che ci sono scritte le peggio cose li' dentro che ti possono vendere l'anima al diavolo ma tanto non c'e' alternativa quindi uno alla fine dice ok la anima al diavolo la vendo volentieri o anche non volentieri.\r\nPoi pero' succede (e succede con okash) che quando tardi tre giorni nel pagare la rata del prestito, scopri subito i dettagli dei termini di servizio, in particolare qualcuno dei tuoi contatti della rubrica scelto a caso viene informato della situazione e sollecitato per farti sentire una merda e farti pagare. sia via sms che al telefono.\r\nQualcuno nelle review del google play store si lamenta che gli hanno chiamato l'ex o un parente, colleghi di lavoro, insomma non bellissimo, pero' c'e' proprio un paragrafo 8 dei termini di servizio che dice chiaramente \"che usando la \u003Cmark>app\u003C/mark>, sei d'accordo che okash chiami i tuoi contatti se smetti di pagare\"\r\n \tUganda - https://www.bbc.com/news/world-africa-55689665\r\nL'interruzione di Internet in Uganda è terminata oggi. Lo riporta la Bbc, specificando che i social media sono tuttavia ancora bloccati e accessibili solo tramite rete virtuale privata (Vpn).\r\nInternet è stato chiuso mercoledì scorso, a poche ore dall'apertura dei seggi elettorali il giorno seguente.\r\nLa decisione dell'ente regolatore delle comunicazioni ugandese è arrivata dopo che Facebook ha sospeso numerosi profili dichiarati \"falsi\" e riconducibili a personalità del governo. Il presidente Yoweri Museveni, riconfermato alla guida dell'Uganda per il sesto mandato consecutivo, ha allora accusato Facebook di arroganza e parzialità, dicendo che nessuno avrebbe potuto decidere cosa \u003Cmark>fosse\u003C/mark> buono o cattivo nel Paese. Quindi come riporta la CNN è una lezione per altri paesi autoritari ed una specie di braccio di ferro, le piattaforme hanno il controllo sugli account dei politici, i politici hanno il controllo sul internet di quel paese e quindi sulle piattaforme e gli utenti in generale. Ma è davvero così?\r\n\r\nDi altro un po'\r\n\r\n \tLa pubblica amministrazione e la lista di siti non aggiornati (looks like very impressive)\r\n \tThe Intercept licenzia Laura Poitras dopo le accuse al giornale che ha fondato, le accuse? Non investire abbstanza risorse per proteggere le proprie fonti (WTF yea)\r\n\r\n\r\nDidattica a Distanza\r\nParliamo di didattica a distanza per sottolineare alcune criticita' ancora troppo poco discusse, in particolare di dati raccolti dalle piattoforme comunemente utilizzate dalle scuole italiane, una raccolta dati completamente al di fuori della normativa.\r\nCominciamo da Schrems II:\r\nA seguito delle rivelazioni di Edward Snowden sulla partecipazione di Facebook ed altri provider di servizi statunitensi al programma di sorveglianza di massa del governo USA denominato “PRISM”, nel 2013, Maximillian Schrems, attivista austriaco, presentava denuncia al Data Protection Commissioner irlandese sostenendo l’illecito trattamento dei suoi dati personali che sarebbero stati trasferiti negli USA e sottoposti al controllo massivo delle autorità governative statunitensi, insieme a quelli di milioni di cittadini europei. Ciò sarebbe stato facilitato dall’accordo noto come “Safe Harbor”, approvato nel 2000 dalla Commissione UE, che consentiva il libero trasferimento, a certe condizioni, dei dati personali tra UE e USA.\r\nDopo aver deferito la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea, quest’ultima accoglieva le doglianze di Schrems con sentenza C-362/14 del 6 ottobre 2015 (sentenza “Schrems I”), invalidando la decisione 2000/520/CE con cui la Commissione UE aveva giudicato adeguato il livello di protezione assicurato dai Safe Harbor Privacy Principles e rinviando la questione al Garante irlandese per una nuova pronuncia.\r\nCon la sentenza Schrems II del 16 luglio 2020, la Corte di Giustizia Europea dichiara l’illiceità dei trasferimenti di dati negli Stati Uniti. In poche parole, la sentenza dice che si possono trasferire dati in paesi fuori dall’Unione solo e soltanto se quei paesi garantiscono una protezione dei dati equivalente alla nostra (il GDPR). Questo esclude gli Stati Uniti, in quanto alcune loro leggi permettono alle agenzie governative di accedere ai dati senza un mandato del giudice, rendendo la sorveglianza di massa una realtà. Come conseguenza, tutte le soluzioni giuridiche per trasferire dati negli USA sono, ad oggi, illegittime in assenza di misure di garanzia ulteriori. Tra le altre, è stato invalidato il Privacy Shield, ovvero l’accordo che escludeva gli Stati Uniti dal normale trattamento dei dati e che permetteva all’azienda statunitense di Tizio di importare dati senza porsi particolari problemi. Per quanto riguarda le misure di garanzie ulteriori, sono possibili, ma ad oggi è molto complesso, dal punto di vista giuridico, individuare in modo preciso quali siano e, dal punto di vista tecnico, implementarle. Quindi, è bene diffidare di tutti i trasferimenti di dati verso gli USA.\r\nCosa cambia quindi per la scuola italiana? Cambia che – in forza del GDPR – le scuole devono essere in grado di dimostrare la sicurezza dei dati degli studenti e molte big tech (Google in primis, ma anche Microsoft) hanno sede legale e processano dati negli USA, dove è molto difficile, se non impossibile, assicurare un livello di sicurezza equivalente a quello europeo. Nonostante queste aziende abbiano delle sedi anche in paesi come l’Irlanda e i dati vengano inviati in queste ultime, è responsabilità della scuola assicurarsi che queste sedi non li rigirino poi in America. Operazioni simili, per intenderci, non vengono fatte neanche dalle grandi aziende; pensare che una scuola possa farle è oltre i limiti dell’assurdo. Detto in parole povere, le scuole che utilizzano questi strumenti stanno infrangendo la legge. Ovvero, pressoché tutta Italia.",[162],{"field":76,"matched_tokens":163,"snippet":159,"value":160},[56],{"best_field_score":140,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":142,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":82},{"document":166,"highlight":179,"highlights":185,"text_match":188,"text_match_info":189},{"comment_count":33,"id":167,"is_sticky":33,"permalink":168,"podcastfilter":169,"post_author":92,"post_content":170,"post_date":171,"post_excerpt":39,"post_id":167,"post_modified":172,"post_thumbnail":173,"post_title":174,"post_type":126,"sort_by_date":175,"tag_links":176,"tags":178},"58875","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-27-marzo-epidemia-una-strage-di-stato-teorie-del-complotto-e-eclissi-della-ragione-lanarchia-ai-tempi-del-covid-19-lalottanonvainquarantena/",[92],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nEpidemia? Strage di Stato! Una riflessione a più voci della Federazione Anarchica Torinese\r\n\r\nIl senso di impotenza di fronte all’epidemia alimenta il complottismo. Facile credere ad una grande cospirazione agita da forze oscure ed onnipotenti piuttosto che affrontare la realtà. Una realtà durissima. Nel cuore del primo mondo, nel centro dell’area più ricca del paese, la gente si ammala e muore senza cure adeguate, i militari scorrazzano per le strade, per multare chi prende dieci minuti d’aria.\r\nLe teorie del complotto rendono impotenti, alimentano la diffidenza irragionevole, la caccia all’untore.\r\nNon solo. Il complottismo trova alimento nella crescente consapevolezza che l’onnipotenza della scienza, la divinizzazione dell’esperto è un tassello del complesso puzzle con cui siamo stati collettivamente privati della possibilità di critica e controllo sulla ricerca, la sperimentazione, la scelta degli obiettivi. Non gli scienziati, che sono ben consapevoli della propria fallibilità, ma il loro inserimento in un meccanismo di potere e profitto ci rende impossibile capire e decidere sulle nostre vite. Accade ogni giorno in quella che siamo abituati a considerare la “normalità”. Una normalità violenta, gerarchica ed escludente, che di fronte alla crisi mostra il suo volto più feroce.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nL’anarchia al tempo del Covid19. I tempi che viviamo ci impongono una riflessione, che ha scarsi appigli nella storia dell’ultimo secolo. La china che stavamo discendendo negli ultimi decenni è divenuta all’improvviso precipitosa. Siamo rinchiusi ai domiciliari, sottoposti a controllo militare, spiati da droni ed app. Prigionieri, infantilizzati, mentre il rumore delle ambulanze lacera l’aria, siamo indotti a credere di essere i responsabili del diffondersi inarrestabile del morbo, per nascondere le responsabilità di chi ieri ed oggi sta al governo del paese e delle regioni.\r\nL’informazione ha sempre più i caratteri della corrispondenza di guerra, dove i nemici sono quelli che fanno una corsa o vanno ad un supermercato più lontano. Avete notato che chi viene considerato trasgressore, senza processo ma in base al ghiribizzo del militare di turno, viene sanzionato di più se usa l’auto? Occorre evitare che germini il seme del dubbio, che cresca e si rinforzi la pianta della critica. L’esercito non è in strada per controllare i trasgressori di norme che cambiano ogni tre giorni: per questo basterebbe la polizia. L’esercito è in strada con i blindati perché a qualcuno potrebbe venire il dubbio che le nostre case sono i lazzaretti dove, uno dopo l’altro ci ammaleremo tutti. In silenzio.\r\nQualcuno attende che finisca, immobile. Invece, per quanto siano esili i margini, qualcosa si può fare a partire dallo spezzare le catene dell’isolamento, con la solidarietà, il mutuo appoggio, la costruzione di reti che ci rendano più autonomi rispetto all’istituito.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Aprile 2020","2020-04-02 10:06:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/04-corteo2giugno-200x110.jpg","Anarres del 27 marzo. Epidemia? Una strage di Stato. Teorie del complotto e eclissi della ragione. L’anarchia ai tempi del Covid 19. #lalottanonvainquarantena...",1585821971,[177],"http://radioblackout.org/tag/epidemia-strage-di-stato/",[111],{"post_content":180},{"matched_tokens":181,"snippet":183,"value":184},[182],"tassello","la divinizzazione dell’esperto è un \u003Cmark>tassello\u003C/mark> del complesso puzzle con cui","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nEpidemia? Strage di Stato! Una riflessione a più voci della Federazione Anarchica Torinese\r\n\r\nIl senso di impotenza di fronte all’epidemia alimenta il complottismo. Facile credere ad una grande cospirazione agita da forze oscure ed onnipotenti piuttosto che affrontare la realtà. Una realtà durissima. Nel cuore del primo mondo, nel centro dell’area più ricca del paese, la gente si ammala e muore senza cure adeguate, i militari scorrazzano per le strade, per multare chi prende dieci minuti d’aria.\r\nLe teorie del complotto rendono impotenti, alimentano la diffidenza irragionevole, la caccia all’untore.\r\nNon solo. Il complottismo trova alimento nella crescente consapevolezza che l’onnipotenza della scienza, la divinizzazione dell’esperto è un \u003Cmark>tassello\u003C/mark> del complesso puzzle con cui siamo stati collettivamente privati della possibilità di critica e controllo sulla ricerca, la sperimentazione, la scelta degli obiettivi. Non gli scienziati, che sono ben consapevoli della propria fallibilità, ma il loro inserimento in un meccanismo di potere e profitto ci rende impossibile capire e decidere sulle nostre vite. Accade ogni giorno in quella che siamo abituati a considerare la “normalità”. Una normalità violenta, gerarchica ed escludente, che di fronte alla crisi mostra il suo volto più feroce.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nL’anarchia al tempo del Covid19. I tempi che viviamo ci impongono una riflessione, che ha scarsi appigli nella storia dell’ultimo secolo. La china che stavamo discendendo negli ultimi decenni è divenuta all’improvviso precipitosa. Siamo rinchiusi ai domiciliari, sottoposti a controllo militare, spiati da droni ed \u003Cmark>app\u003C/mark>. Prigionieri, infantilizzati, mentre il rumore delle ambulanze lacera l’aria, siamo indotti a credere di essere i responsabili del diffondersi inarrestabile del morbo, per nascondere le responsabilità di chi ieri ed oggi sta al governo del paese e delle regioni.\r\nL’informazione ha sempre più i caratteri della corrispondenza di guerra, dove i nemici sono quelli che fanno una corsa o vanno ad un supermercato più lontano. Avete notato che chi viene considerato trasgressore, senza processo ma in base al ghiribizzo del militare di turno, viene sanzionato di più se usa l’auto? Occorre evitare che germini il seme del dubbio, che cresca e si rinforzi la pianta della critica. L’esercito non è in strada per controllare i trasgressori di norme che cambiano ogni tre giorni: per questo basterebbe la polizia. L’esercito è in strada con i blindati perché a qualcuno potrebbe venire il dubbio che le nostre case sono i lazzaretti dove, uno dopo l’altro ci ammaleremo tutti. In silenzio.\r\nQualcuno attende che finisca, immobile. Invece, per quanto siano esili i margini, qualcosa si può fare a partire dallo spezzare le catene dell’isolamento, con la solidarietà, il mutuo appoggio, la costruzione di reti che ci rendano più autonomi rispetto all’istituito.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[186],{"field":76,"matched_tokens":187,"snippet":183,"value":184},[182],1155199568682418200,{"best_field_score":190,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":191,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":192},"1112335974400","1155199568682418289",3,{"document":194,"highlight":208,"highlights":213,"text_match":188,"text_match_info":216},{"comment_count":33,"id":195,"is_sticky":33,"permalink":196,"podcastfilter":197,"post_author":92,"post_content":198,"post_date":199,"post_excerpt":39,"post_id":195,"post_modified":200,"post_thumbnail":201,"post_title":202,"post_type":126,"sort_by_date":203,"tag_links":204,"tags":207},"58463","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-20-marzo-la-mobile-frontiera-del-controllo-lurgenza-dellautogestione-alle-frontiere-chiuse-delleuropa-orso-in-memoria-di-un-partigiano/",[92],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nVenerdì 20 marzo era il centesimo anniversario della nascita della radio. In Italia tutte le emittenti radiofoniche in contemporanea alle 11 hanno trasmesso l’inno di Mameli. \r\nAlla stessa ora abbiamo trasmesso canti internazionalisti, di lotta, contro il carcere, partigiani. \r\nStornelli d’esilio – Il Galeone – Figli dell’officina – L’internazionale in francese.\r\nNostra patria è il mondo intero. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-20-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nLa mobile frontiera del controllo: app che consentono di monitorare i movimenti delle persone in quarantena, oggi adottate con il pretesto dell’epidemia, domani potrebbero essere estese a migranti, sovversivi, rom, senzacasa…\r\nLa gestione dell’emergenza diviene un gigantesco laboratorio di sperimentazione di tecniche di controllo su vasta scala. Servono a chi governa a verificare l’accettazione di un’invasività senza precedenti. Se non riusciremo oggi a contrastarle efficacemente oggi, quando l’epidemia finirà, nulla sarà più come prima.\r\nUna buona ragione per cercare di capirne di più per poter meglio combattere un nemico subdolo e potente.\r\nNe abbiamo parlato con Pepsy\r\n\r\nLe crisi e la loro gestione autoritaria mettono in luce la crescente perdita di autonomia dalle dinamiche capitaliste e statali che ciascuno di noi esperisce quotidianamente. Stato e capitalismo hanno lavorato a fondo per renderci dipendenti da processi di produzione, distribuzione e riproduzione sociale, senza i quali non sarebbe garantita neppure la nostra sopravvivenza. La servitù volontaria, che ci caratterizza come esseri viventi del terzo millennio, è la normalità alla quale, spesso, anche tra i sovversivi, non c’è reale capacità di prefigurare e praticare alternative.\r\nUn secolo fa gli scioperi, nonostante la durissima repressione, la violenza di Stato e il rischio serio di arrivare alla fame, duravano mesi. Oggi persino una fermata di poche ore sembra una scalata all’Everest. Si è spezzato il legame solidale tra città e campagna, la capacità manuale di cucire, riparare piccoli guasti, coltivare un orto, tessere una stoffa, trasformare i cibi per la conservazione, etc.\r\nOggi, chiusi in casa per editto, abbiamo la consapevolezza di quanto sia grave la nostra dipendenza, di quanto poco margine di autonomia ci resti. Potrebbe essere una buona occasione per riflettere e cominciare ad attrezzarci per spezzare questa spirale che uccide ogni spirito critico, ogni libertà di parola, rendendo complessa persino la pratica della solidarietà e del mutuo appoggio.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Boni, antropologo, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia\r\n\r\nIl 18 di marzo dello scorso anno cadeva in battaglia Lorenzo Orsetti, volontario fiorentino in Rojava. Vogliamo ricordarlo e, insieme fare il punto sul conflitto nel nord della Siria, sui profughi che premono alle frontiere dell’Europa, sulla polizia italiana che con le altre polizie europee, respinge gli esuli in fuga dalla guerra.\r\nNel silenzio dei più, attoniti di fronte alla morte di tanta gente, uccisa dal virus e dalle politiche di guerra che i governi hanno attuato contro di noi, favorendo la spesa per cacciare i migranti a quella per la salute di tutt*\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","22 Marzo 2020","2020-03-22 14:30:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ericdrooker1-4847-200x110.jpg","Anarres del 20 marzo. La mobile frontiera del controllo. L’urgenza dell’autogestione. Alle frontiere chiuse dell’Europa. Orso, in memoria di un partigiano...",1584887384,[205,48,206],"http://radioblackout.org/tag/autogestione/","http://radioblackout.org/tag/epidemia/",[107,15,104],{"post_content":209},{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":212},[56],"La mobile frontiera del controllo: \u003Cmark>app\u003C/mark> che consentono di monitorare i","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nVenerdì 20 marzo era il centesimo anniversario della nascita della radio. In Italia tutte le emittenti radiofoniche in contemporanea alle 11 hanno trasmesso l’inno di Mameli. \r\nAlla stessa ora abbiamo trasmesso canti internazionalisti, di lotta, contro il carcere, partigiani. \r\nStornelli d’esilio – Il Galeone – Figli dell’officina – L’internazionale in francese.\r\nNostra patria è il mondo intero. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-20-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nLa mobile frontiera del controllo: \u003Cmark>app\u003C/mark> che consentono di monitorare i movimenti delle persone in quarantena, oggi adottate con il pretesto dell’epidemia, domani potrebbero essere estese a migranti, sovversivi, rom, senzacasa…\r\nLa gestione dell’emergenza diviene un gigantesco laboratorio di sperimentazione di tecniche di controllo su vasta scala. Servono a chi governa a verificare l’accettazione di un’invasività senza precedenti. Se non riusciremo oggi a contrastarle efficacemente oggi, quando l’epidemia finirà, nulla sarà più come prima.\r\nUna buona ragione per cercare di capirne di più per poter meglio combattere un nemico subdolo e potente.\r\nNe abbiamo parlato con Pepsy\r\n\r\nLe crisi e la loro gestione autoritaria mettono in luce la crescente perdita di autonomia dalle dinamiche capitaliste e statali che ciascuno di noi esperisce quotidianamente. Stato e capitalismo hanno lavorato a fondo per renderci dipendenti da processi di produzione, distribuzione e riproduzione sociale, senza i quali non sarebbe garantita neppure la nostra sopravvivenza. La servitù volontaria, che ci caratterizza come esseri viventi del terzo millennio, è la normalità alla quale, spesso, anche tra i sovversivi, non c’è reale capacità di prefigurare e praticare alternative.\r\nUn secolo fa gli scioperi, nonostante la durissima repressione, la violenza di Stato e il rischio serio di arrivare alla fame, duravano mesi. Oggi persino una fermata di poche ore sembra una scalata all’Everest. Si è spezzato il legame solidale tra città e campagna, la capacità manuale di cucire, riparare piccoli guasti, coltivare un orto, \u003Cmark>tessere\u003C/mark> una stoffa, trasformare i cibi per la conservazione, etc.\r\nOggi, chiusi in casa per editto, abbiamo la consapevolezza di quanto sia grave la nostra dipendenza, di quanto poco margine di autonomia ci resti. Potrebbe essere una buona occasione per riflettere e cominciare ad attrezzarci per spezzare questa spirale che uccide ogni spirito critico, ogni libertà di parola, rendendo complessa persino la pratica della solidarietà e del mutuo appoggio.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Boni, antropologo, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia\r\n\r\nIl 18 di marzo dello scorso anno cadeva in battaglia Lorenzo Orsetti, volontario fiorentino in Rojava. Vogliamo ricordarlo e, insieme fare il punto sul conflitto nel nord della Siria, sui profughi che premono alle frontiere dell’Europa, sulla polizia italiana che con le altre polizie europee, respinge gli esuli in fuga dalla guerra.\r\nNel silenzio dei più, attoniti di fronte alla morte di tanta gente, uccisa dal virus e dalle politiche di guerra che i governi hanno attuato contro di noi, favorendo la spesa per cacciare i migranti a quella per la salute di tutt*\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[214],{"field":76,"matched_tokens":215,"snippet":211,"value":212},[56],{"best_field_score":190,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":191,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":192},{"document":218,"highlight":231,"highlights":237,"text_match":188,"text_match_info":240},{"comment_count":33,"id":219,"is_sticky":33,"permalink":220,"podcastfilter":221,"post_author":222,"post_content":223,"post_date":224,"post_excerpt":39,"post_id":219,"post_modified":225,"post_thumbnail":226,"post_title":227,"post_type":126,"sort_by_date":228,"tag_links":229,"tags":230},"57596","http://radioblackout.org/podcast/urine-testing-piss-off/",[96],"liberationfront","L'istituto Enzo Ferrari di Susa cambia metodi punitivi: anzichè sospendere gli studenti indisciplinati, li manda a fare lavori socialmente utili grazie ad un accordo col Comune. Il cambio del paradigma repressivo, ovvero la messa a profitto della punizione anziché l'isolamento, s'affaccia anche alle scuole. I lavori forzati, a cui sono costrette tutte le fasce più deboli della società (immigrati, studenti, criminali, ecc), sostituiscono la presenza dello Stato nell'attività sociale, ovvero quella che non genera profitto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/punizioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn Australia la lotta alla povertà si smaschera per quel che è: la lotta ai poveri. Il rilascio del reddito minimo attraverso la Indue Cashless Debit Card, una carta di debito su cui viene caricato il denaro destinato alle fasce più povere della popolazione, diventa sempre più uno strumento di controllo e repressione.\r\nInnanzitutto la retorica di aiuto ai poveri che li trasforma in parassiti sociali mette i lavoratori e i beneficiari del reddito gli uni contro gli altri alimentando la solita lotta tra poveri, senza contare che metà della spesa elargita dal governo finisce all'istituto che gestisce la carta.\r\nInoltre l'80% del denaro è spendibile unicamente in circuiti convenzionati, solitamente grandi centri commerciali o multinazionali della distribuzione, eludendo tutte le reti comunemente frequentate dai poveri: mercati, ambulanti, acquisti su internet, negozi dell'usato, mercato nero. Questa forma di \"congelamento\" del denaro spendibile è stata sperimentata dapprima sulle comunità delle \"prime nazioni\" come strumento di lotta all'alcolismo e prostituzione, per poi essere estesa a tutta la cittadinanza.\r\nQuesto intervento moralizzatore dello Stato è un attacco all'autonomia finanziaria dell'individuo costretto a spendere i soldi solo nel modo in cui lo Stato lo indirizza.\r\nNon solo, naturalmente i beneficiari sono costretti ad accettare lavori sottopagati, se non addirittura prestazioni \"socialmente utili\" aggratis, o partecipare a corsi di formazione obbligatori, pena la diminuzione o la fine del contributo.\r\n\r\nA queste forme di infantilizzazione e stigmatizzazione dei beneficiari s'è aggiunto anche l'attacco salutista moralizzatore contro chi consuma sostanze stupefacenti. è in fase di sperimentazione il controllo casuale (anche se il caso fa affidamento ai dati di tutti i beneficiari, dai precedenti penali al luogo di residenza) per il prelevamento del test delle urine e del capello. Dunque anche i consumatori di stupefacenti potranno essere esentati dai contributi statali, assieme a chi fa reati o chi non accetta condizioni di lavoro umilianti.\r\n\r\nLa retorica della lotta alla droga è solo uno strumento di controllo, sia degli individui, sia per la società intera. Permette di militarizzare le strade, schedare e raccogliere di dati fisici delle persone e genera ancor più detenuti per le prigioni private, nuovi avamposti per lavoratori a basso costo e sperimentazione medica. La risposta dei Disoccupati Anarchici Tossicodipendenti di Brisbane non ha tardato a farsi sentire: la sede dell'Indue Institute è stata vergata da scritte e il giardinetto antistante all'edificio cosparso di siringhe e aghi senza cappuccio.\r\n\r\nqui il comunicato:\r\nhttps://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=https://anarchistsworldwide.noblogs.org/post/2020/02/06/brisbane-australia-unemployed-anarchist-drug-users-tell-indue-financial-services-to-piss-off/&prev=search\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/pissoff.mp3\"][/audio]\r\n\r\nInfine qualche riflessione scaturita dall'uscita del documentario I Met You che mostra l'esperimento portato avanti in Corea del Sud, in cui una madre ha potuto riabbracciare attraverso la realtà virtuale la figlia deceduta 3 anni prima. La ricostruzione della bambina è stata possibile attraverso l'assemblaggio dei suoi dati audio/video che ha permesso una resurrezione digitale che ha dato modo alla madre di giocare con la bimba per diversi minuti.\r\nNon è il primo caso in cui l'utilizzo dei dati che lasciamo in rete o attraverso i file audio/video che scambiamo permette la ricostruzione postuma di una persona: esistono già app che permetto di dialogare con una persona defunta rinata attraverso un intelligenza artificiale che ricostruisce quanto più possibile la personalità del defunto.\r\nQuesti esperimenti, o tentativi tecnologici di resurrezione, portano a domandarci a chi appartengono i dati che rilasciamo nella rete e che restano anche dopo la nostra dipartita e quali siano i proprietari di questi risorti: i commissionari o le aziende proprietarie dell'intelligenza artificiale che ricostruisce la personalità? E poi, il rapporto con un defunto non è solo un altro modo per alimentare l'isolamento in cui è precipitata l'umanità soprattutto dopo l'avvento dei social? Questi esperimenti non sono un ennesimo tassello della deriva transumanista per il superamento dei limiti umani e della morte?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/i-met-you.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","18 Febbraio 2020","2020-02-18 18:33:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/piss-copertina-200x110.jpg","urine testing? Piss off!",1582031701,[],[],{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":235,"value":236},[234],"Tossi","La risposta dei Disoccupati Anarchici \u003Cmark>Tossi\u003C/mark>codipendenti di Brisbane non ha tardato","L'istituto Enzo Ferrari di Susa cambia metodi punitivi: anzichè sospendere gli studenti indisciplinati, li manda a fare lavori socialmente utili grazie ad un accordo col Comune. Il cambio del paradigma repressivo, ovvero la messa a profitto della punizione anziché l'isolamento, s'affaccia anche alle scuole. I lavori forzati, a cui sono costrette tutte le fasce più deboli della società (immigrati, studenti, criminali, ecc), sostituiscono la presenza dello Stato nell'attività sociale, ovvero quella che non genera profitto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/punizioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn Australia la lotta alla povertà si smaschera per quel che è: la lotta ai poveri. Il rilascio del reddito minimo attraverso la Indue Cashless Debit Card, una carta di debito su cui viene caricato il denaro destinato alle fasce più povere della popolazione, diventa sempre più uno strumento di controllo e repressione.\r\nInnanzitutto la retorica di aiuto ai poveri che li trasforma in parassiti sociali mette i lavoratori e i beneficiari del reddito gli uni contro gli altri alimentando la solita lotta tra poveri, senza contare che metà della spesa elargita dal governo finisce all'istituto che gestisce la carta.\r\nInoltre l'80% del denaro è spendibile unicamente in circuiti convenzionati, solitamente grandi centri commerciali o multinazionali della distribuzione, eludendo tutte le reti comunemente frequentate dai poveri: mercati, ambulanti, acquisti su internet, negozi dell'usato, mercato nero. Questa forma di \"congelamento\" del denaro spendibile è stata sperimentata dapprima sulle comunità delle \"prime nazioni\" come strumento di lotta all'alcolismo e prostituzione, per poi essere estesa a tutta la cittadinanza.\r\nQuesto intervento moralizzatore dello Stato è un attacco all'autonomia finanziaria dell'individuo costretto a spendere i soldi solo nel modo in cui lo Stato lo indirizza.\r\nNon solo, naturalmente i beneficiari sono costretti ad accettare lavori sottopagati, se non addirittura prestazioni \"socialmente utili\" aggratis, o partecipare a corsi di formazione obbligatori, pena la diminuzione o la fine del contributo.\r\n\r\nA queste forme di infantilizzazione e stigmatizzazione dei beneficiari s'è aggiunto anche l'attacco salutista moralizzatore contro chi consuma sostanze stupefacenti. è in fase di sperimentazione il controllo casuale (anche se il caso fa affidamento ai dati di tutti i beneficiari, dai precedenti penali al luogo di residenza) per il prelevamento del test delle urine e del capello. Dunque anche i consumatori di stupefacenti potranno essere esentati dai contributi statali, assieme a chi fa reati o chi non accetta condizioni di lavoro umilianti.\r\n\r\nLa retorica della lotta alla droga è solo uno strumento di controllo, sia degli individui, sia per la società intera. Permette di militarizzare le strade, schedare e raccogliere di dati fisici delle persone e genera ancor più detenuti per le prigioni private, nuovi avamposti per lavoratori a basso costo e sperimentazione medica. La risposta dei Disoccupati Anarchici \u003Cmark>Tossi\u003C/mark>codipendenti di Brisbane non ha tardato a farsi sentire: la sede dell'Indue Institute è stata vergata da scritte e il giardinetto antistante all'edificio cosparso di siringhe e aghi senza cappuccio.\r\n\r\nqui il comunicato:\r\nhttps://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=https://anarchistsworldwide.noblogs.org/post/2020/02/06/brisbane-australia-unemployed-anarchist-drug-users-tell-indue-financial-services-to-piss-off/&prev=search\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/pissoff.mp3\"][/audio]\r\n\r\nInfine qualche riflessione scaturita dall'uscita del documentario I Met You che mostra l'esperimento portato avanti in Corea del Sud, in cui una madre ha potuto riabbracciare attraverso la realtà virtuale la figlia deceduta 3 anni prima. La ricostruzione della bambina è stata possibile attraverso l'assemblaggio dei suoi dati audio/video che ha permesso una resurrezione digitale che ha dato modo alla madre di giocare con la bimba per diversi minuti.\r\nNon è il primo caso in cui l'utilizzo dei dati che lasciamo in rete o attraverso i file audio/video che scambiamo permette la ricostruzione postuma di una persona: esistono già \u003Cmark>app\u003C/mark> che permetto di dialogare con una persona defunta rinata attraverso un intelligenza artificiale che ricostruisce quanto più possibile la personalità del defunto.\r\nQuesti esperimenti, o tentativi tecnologici di resurrezione, portano a domandarci a chi appartengono i dati che rilasciamo nella rete e che restano anche dopo la nostra dipartita e quali siano i proprietari di questi risorti: i commissionari o le aziende proprietarie dell'intelligenza artificiale che ricostruisce la personalità? E poi, il rapporto con un defunto non è solo un altro modo per alimentare l'isolamento in cui è precipitata l'umanità soprattutto dopo l'avvento dei social? Questi esperimenti non sono un ennesimo \u003Cmark>tassello\u003C/mark> della deriva transumanista per il superamento dei limiti umani e della morte?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/i-met-you.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[238],{"field":76,"matched_tokens":239,"snippet":235,"value":236},[234],{"best_field_score":190,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":191,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":192},{"document":242,"highlight":255,"highlights":261,"text_match":188,"text_match_info":264},{"comment_count":33,"id":243,"is_sticky":33,"permalink":244,"podcastfilter":245,"post_author":36,"post_content":246,"post_date":247,"post_excerpt":39,"post_id":243,"post_modified":248,"post_thumbnail":249,"post_title":250,"post_type":126,"sort_by_date":251,"tag_links":252,"tags":254},"56225","http://radioblackout.org/podcast/voci-dallantropocene-18-novembre-2019-puntata-3/",[98],"A Venezia è di nuovo \"acqua granda\" e la prospettiva del riscaldamento globale, che vuol dire anche innalzamento dei mari e loro contestuale surriscaldamento, non può che preoccupare sempre di più veneziani e non. Il Mose, monumento alla megalomania, allo spreco, all'appropriazione privata di risorse pubbliche, non ha mai funzionato ma probabilmente, anche a pieno regime rischierebbe di incidere poco in situazioni troppo estreme. Intanto la Bolivia si palesa come sanguinoso terreno di scontro tra una destra revanscista e apertamente razzista e le istanze indigene e contadine, che Evo Morales ha incarnato, nel bene o nel male, per tre mandati ma che da tempo ha difficoltà a tenere insieme, tanto che anche tra i suoi tradizionali sostenitori si è finito col chiederne le dimissioni anticipando il diktat dei militari. L'impossibilità per Morales e Linera di portare avanti un ambizioso piano di riforme sociali senza piegarsi alla ragione estrattivista ha sicuramente pesato.\r\n\r\nCosa accomuna il tema dell'estrattivismo e il tema delle grandi opere? Entrambi riflettono la natura eminentemente predatoria del capitale. In entrambi casi il paesaggio appare come uno sfondo, uno spazio liscio, la natura come risorsa gratuita o a buon mercato cui attingere senza remore, le popolazioni... solo un ostacolo e nemmeno più una risorsa da mettere al lavoro. Certo la Valle del Cauca non è la Valsusa e La Paz non è Venezia eppure il tardo capitalismo sembra posseduto da una logica puramente e\r\n\r\nstrattiva che spesso si sostanzia in complicati algoritmi finanziari e che, a seconda dei contesti e delle attività, si accompagna alla brutalità di militari o paramilitari o si nasconde in tiranniche app create per flessibilizzare il lavoro nel massimo grado, di controllare i lavoratori e di metterli in concorrenza senza che nemmeno si incontrino. Come diceva Harvey \"La lunga storia del capitalismo è incentrata su questo rapporto dinamico fra la continuità dell'accumulazione originaria da un lato, e le dinamiche dell'accumulazione attraverso il processo di riproduzione allargata descritte nel Capitale dall'altro\".\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/voci_3a_puntata-1.mp3\"][/audio]","21 Novembre 2019","2019-11-24 11:08:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/KNAmoses1130-200x110.jpg","Grandi Opere ed Estrattivismo - Voci Dall’Antropocene #3 - 18/11/19 -",1574358320,[253],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[109],{"post_content":256},{"matched_tokens":257,"snippet":259,"value":260},[258],"posse","eppure il tardo capitalismo sembra \u003Cmark>posse\u003C/mark>duto da una logica puramente e\r","A Venezia è di nuovo \"acqua granda\" e la prospettiva del riscaldamento globale, che vuol dire anche innalzamento dei mari e loro contestuale surriscaldamento, non può che preoccupare sempre di più veneziani e non. Il Mose, monumento alla megalomania, allo spreco, all'appropriazione privata di risorse pubbliche, non ha mai funzionato ma probabilmente, anche a pieno regime rischierebbe di incidere poco in situazioni troppo estreme. Intanto la Bolivia si palesa come sanguinoso terreno di scontro tra una destra revanscista e apertamente razzista e le istanze indigene e contadine, che Evo Morales ha incarnato, nel bene o nel male, per tre mandati ma che da tempo ha difficoltà a tenere insieme, tanto che anche tra i suoi tradizionali sostenitori si è finito col chiederne le dimissioni anticipando il diktat dei militari. L'impossibilità per Morales e Linera di portare avanti un ambizioso piano di riforme sociali senza piegarsi alla ragione estrattivista ha sicuramente pesato.\r\n\r\nCosa accomuna il tema dell'estrattivismo e il tema delle grandi opere? Entrambi riflettono la natura eminentemente predatoria del capitale. In entrambi casi il paesaggio appare come uno sfondo, uno spazio liscio, la natura come risorsa gratuita o a buon mercato cui attingere senza remore, le popolazioni... solo un ostacolo e nemmeno più una risorsa da mettere al lavoro. Certo la Valle del Cauca non è la Valsusa e La Paz non è Venezia eppure il tardo capitalismo sembra \u003Cmark>posse\u003C/mark>duto da una logica puramente e\r\n\r\nstrattiva che spesso si sostanzia in complicati algoritmi finanziari e che, a seconda dei contesti e delle attività, si accompagna alla brutalità di militari o paramilitari o si nasconde in tiranniche \u003Cmark>app\u003C/mark> create per flessibilizzare il lavoro nel massimo grado, di controllare i lavoratori e di metterli in concorrenza senza che nemmeno si incontrino. Come diceva Harvey \"La lunga storia del capitalismo è incentrata su questo rapporto dinamico fra la continuità dell'accumulazione originaria da un lato, e le dinamiche dell'accumulazione attraverso il processo di riproduzione allargata descritte nel Capitale dall'altro\".\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/voci_3a_puntata-1.mp3\"][/audio]",[262],{"field":76,"matched_tokens":263,"snippet":259,"value":260},[258],{"best_field_score":190,"best_field_weight":141,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":191,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":192},6637,{"collection_name":126,"first_q":17,"per_page":86,"q":17},["Reactive",268],{},["Set"],["ShallowReactive",271],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f_4Bpv4i65cEVXn0wQkr_8RK7BX1CdQOR3H4E4bRQlGU":-1},true,"/search?query=app+tosse"]