","Onde indopacifiche #02","post",1608513947,[61,62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/apertura-investimenti-esteri-in-cina/","http://radioblackout.org/tag/apple/","http://radioblackout.org/tag/bangalore/","http://radioblackout.org/tag/campi-di-cotone/","http://radioblackout.org/tag/contadini-indiani/","http://radioblackout.org/tag/investimenti-cinesi-in-africa/","http://radioblackout.org/tag/mangrovie/","http://radioblackout.org/tag/thailandia/","http://radioblackout.org/tag/uyguri/",[71,15,72,34,73,74,32,75,76],"apertura investimenti esteri in Cina","Bangalore","Contadini indiani","investimenti cinesi in africa","thailandia","uyguri",{"post_content":78,"tags":83},{"matched_tokens":79,"snippet":81,"value":82},[80],"Apple","sfociate nella occupazione dello stabilimento \u003Cmark>Apple\u003C/mark> (franchising taiwanese), che si collega","Per il secondo appuntamento di questo giovedì 17 dicembre 2020 per la rubrica di affari internazionali legati all’indopacifico abbiamo pensato di affrontare un argomento che tornerà sicuramente altre volte e che normalmente sottoponiamo alla decifrazione di africanisti: gli investimenti cinesi in Africa, come si stanno sviluppando e quanto la Bri si va ridimensionando a seguito della crisi pandemica? Gli investimenti sono alternativi e differenziati e ci sono alcuni dubbi sui motivi per cui si rischia così tanto in paesi a rischio, come l’Etiopia attualmente – e quindi emerge il problema dell’uso di milizie a tutela degli investimenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Investimenti-sinoafricani_rbo-2020-12-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\nInvestimenti sinoafricani\r\n\r\nE contemporaneamente la Cina cerca di crescere sempre di più e superare le difficoltà attuali aprendo anche il mercato e gli investimenti sul suo territorio: forse sono abbastanza sicuri della propria espansione, tanto da poter aprire i propri confini. Poi ci sono grandi differenze tra rapporti e rapporti commerciali.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Investimenti-esteri-in-Cina_rbo-2020-12-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMinore stretta agli investimenti stranieri in Cina\r\n\r\nPoi la lotta contro la povertà trova espressioni discutibili, quando l’espressione linguistica nasconde lo schiavismo e la repressione della minoranza muslmana uygura nello Xinjiang, costretta a lavori forzati nei campi di cotone e subendo la divisione delle famiglie, a cui vengono sottratti i figli, educati dallo stato in modo alternativo. Inoltre Alibaba avrebbe un nuovo filtro per identificare contenuti che siano di matrice uygura attraverso parametri dedicati a quella discriminante. E qui sorge spontaneo il dubbio relativo ai rapporti tra Erdoğan e Xi, laddove delle genti di origine turcomanna vengono così represse senza che la Turchia intervenga minimamente; questo dischiude un universo di interessi intrecciati, da quelli economici a quelli soprattutto di copertura nel consesso internazionale, quando vanno decise sanzioni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Schiavismo-in-Xinjiang_rbo-2020-12-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCampi di cotone per gli uyguri, discriminazione e silenzi turchi\r\n\r\nIl sovrapopolamento indiano sovrasta quello cinese e uno dei risultati che ne derivano è quella esplosione di rivolte contadine da un lato e dall’altro le tensioni che sono sfociate nella occupazione dello stabilimento \u003Cmark>Apple\u003C/mark> (franchising taiwanese), che si collega alla nozione di \"salario percepito”, di nuovo un’espressione linguistica che nasconde sfruttamento e che Sabrina ci ha spiegato qui e che fa ben sperare che vada finendo la politica di salari bassi, che non danno la possibilità di sopravvivere nemmeno in India.A questo si aggiunge la disputa sulle dighe sul Brahmaputra che aggiungono benzina sul fuoco dei contrasti tra Cina e India.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/rivolte-contadine-e-alla-Apple-in-India_rbo-2020-12-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRibellioni contadine e operaie in India: la nozione di salario percepito\r\n\r\nInfine si riprende il pezzo scritto da Sabrina per China Files relativo al problema che sta portando l’industria ittica dei gamberoni all’ecosistema di Giava e di altre isole del Sudest asiatico, in particolare in Thailandia, vicino a Phuket: infatti il disequilibrio sta arrecando problemi anche all’industria turistica: si cerca così di restaurare il patrimonio ecologico e guadagnarci. Incontriamo così i pescatori nomadi moken...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Mangrovie-in-Thailandia_rbo-2020-12-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL'industria ittica distrugge le mangrovie del Sudest asiatico\r\n\r\n ",[84,86,89,91,93,95,97,99,101],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[15],"\u003Cmark>apple\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":72},[],{"matched_tokens":92,"snippet":34},[],{"matched_tokens":94,"snippet":73},[],{"matched_tokens":96,"snippet":74},[],{"matched_tokens":98,"snippet":32},[],{"matched_tokens":100,"snippet":75},[],{"matched_tokens":102,"snippet":76},[],[104,109],{"field":35,"indices":105,"matched_tokens":106,"snippets":108},[17],[107],[15],[88],{"field":110,"matched_tokens":111,"snippet":81,"value":82},"post_content",[80],578730123365712000,{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":116,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":118,"highlight":139,"highlights":157,"text_match":112,"text_match_info":163},{"cat_link":119,"category":120,"comment_count":47,"id":121,"is_sticky":47,"permalink":122,"post_author":50,"post_content":123,"post_date":124,"post_excerpt":53,"post_id":121,"post_modified":125,"post_thumbnail":126,"post_thumbnail_html":127,"post_title":128,"post_type":58,"sort_by_date":129,"tag_links":130,"tags":138},[44],[46],"45178","http://radioblackout.org/2018/01/meltdown-e-spectre-due-bug-nei-processori-dei-nostri-pc-tablet-smartphone/","Sarebbero le più gravi vulnerabilità del millennio. Si tratta di un errore di progettazione, che risale ad un’epoca remota per i marchingegni elettronici, il 1995. Da allora sono passati 23 anni. Quest’errore riguarda i processori di quasi tutti i dispositivi che utilizziamo quotidianamente - Server, Server Cloud, PC Windows e Linux, MAC, smartphone, tablet.\r\n\r\nIl bug permette ad programma malevolo, creato appositamente, di eseguire sul dispositivo attaccato operazioni non autorizzate, non volute, che possono portare al furto di diverse informazioni, anche molto riservate, come password, chiavi crittografiche e molto altro. Nel caso in cui si sia stati vittima dell’attacco, inoltre, è quasi impossibile scoprirlo.\r\nNon si tratta di una falla in un software, ma di un buco nell’architettura materiale dei nostri dispositivi.\r\n\r\nDi che si tratta?\r\nI moderni processori hanno una funzionalità che permette di velocizzare l’esecuzione dei programmi, basandosi su “speculazioni”, su cosa è probabile che il programma chieda nelle prossime operazioni, così da precalcolarle, per avere i risultati “già elaborati” quando necessario.\r\nUn errore nel disegno di tale funzionalità può permettere ad un programma malevolo, eseguito sul dispositivo attaccato, di “evadere” la normale segregazione tra applicazioni. Su un dispositivo personale significa leggere i dati in RAM di altre applicazioni. Queste vulnerabilità sono così gravi che in ambienti enterprise, invece, permettono da una istanza virtuale di leggere i dati di altre istanze (si pensi ad infrastrutture Citrix, XEN, CMWare, AWS, Azure, etc etc).\r\n\r\nMeltdown affligge solo i processori Intel. È il più semplice da sfruttare ed anche il più semplice da rimediare, per il quale sono già disponibili le patch da parte di diversi produttori.\r\nDi fatto Metdown era già noto da almeno 15 anni. Peccato che fosse noto solo ai produttori e a chi lo ha utilizzato per spiare.\r\n\r\nSpectre, tocca i processori Intel, AMD ed ARM. Più difficile da utilizzare, è anche il grave e più difficile da correggere. Probabilmente ne discuteremo e ne subiremo le conseguenze ancora a lungo.\r\nGli aggiornamenti disponibili di fatto disabilitano la funzione che permette di “predire” le prossime operazioni, causando rallentamenti fino al 20/30% dell’hardware posseduto.\r\nQuesti aggiornamenti eliminando la capacità di “predizioni” del processore lo proteggono da intrusioni, ma ne peggiorano le prestazioni.\r\nFacciamo un esempio. Noi decidiamo di sistemare la stanza in cui viviamo e comunichiamo al nostro fedele amico le nostre intenzioni. Il nostro amico provvede ad elaborare una decina di scenari per la mia stanza. Così, appena decido di imbiancarla, mi trovo subito diversi piani disponibili per lo spostamento dei mobili, l’acquisto di vernici e pennelli, le opzioni di spesa, le possibilità di risistemazioni dei mobili o l’acquisto di nuovi. Un paio di click ed è fatta. Se elimino la capacità predittiva del mio amico, dovrò cercare da me le soluzioni possibili. Lui me le fornirà comunque, ma impiegherò molto più tempo.\r\n\r\nA questo punto abbiamo capito come funzionano questi Bug.\r\nResta tuttavia un dubbio. Perché non siamo stati informati subito? Perché Meltdown agisce da anni senza che chi acquista e usa apparecchi elettronici lo abbia saputo subito?\r\n\r\nPerché Intel sapeva della vulnerabilità dei suoi processori e non ha detto nulla? Voleva trovare prima il tappabuchi, per non scoraggiare gli acquirenti? Oppure ha subito pressioni da qualcuno abbastanza forte per farle, affinché non la tenesse segreta?\r\n\r\nCi sono diversi scenari che rendono possibili varie ipotesi.\r\n\r\nIpotesi “etica”. Trovo una falla e ne informo solo il produttore. Aspetto a dirlo a tutti finché il buco non è stato tappato.\r\n\r\nIpotesi \"hacker\". Non comunico la falla al produttore e la tengo per me per sfruttarla se mi dovesse servire.\r\n\r\nIpotesi \"mercantile\". Non comunico la falla al produttore e la vendo al mercato nero, per farla usare da qualcun altro che mi darà dei bei soldi a seconda della gravità del buco.\r\n\r\nIpotesi \"spia\" non comunico al produttore la falla e la regalo ad enti come l’NSA per sfruttarla nella cyberwar\r\n\r\nQuesta vicenda ci racconta l’enorme difficoltà nel difendere i nostri dati, una merce, che in un’epoca post cyberpunk, vale più del petrolio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico Pinca, redattore di Blackout e conduttore del “Bit c’è e non c’é”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 01 09 pinca bug","9 Gennaio 2018","2018-01-10 14:25:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bug.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Meltdown e Spectre. Due bug nei processori dei nostri pc, tablet, smartphone",1515516688,[131,62,132,133,134,135,136,137],"http://radioblackout.org/tag/amd/","http://radioblackout.org/tag/arm/","http://radioblackout.org/tag/bug/","http://radioblackout.org/tag/intel/","http://radioblackout.org/tag/meltdown/","http://radioblackout.org/tag/spectre/","http://radioblackout.org/tag/windows/",[22,15,20,18,24,30,28,26],{"tags":140},[141,143,145,147,149,151,153,155],{"matched_tokens":142,"snippet":22},[],{"matched_tokens":144,"snippet":88},[15],{"matched_tokens":146,"snippet":20},[],{"matched_tokens":148,"snippet":18},[],{"matched_tokens":150,"snippet":24},[],{"matched_tokens":152,"snippet":30},[],{"matched_tokens":154,"snippet":28},[],{"matched_tokens":156,"snippet":26},[],[158],{"field":35,"indices":159,"matched_tokens":160,"snippets":162},[17],[161],[15],[88],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":164,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"578730123365711977",{"document":166,"highlight":188,"highlights":193,"text_match":196,"text_match_info":197},{"cat_link":167,"category":168,"comment_count":47,"id":169,"is_sticky":47,"permalink":170,"post_author":50,"post_content":171,"post_date":172,"post_excerpt":53,"post_id":169,"post_modified":173,"post_thumbnail":174,"post_thumbnail_html":175,"post_title":176,"post_type":58,"sort_by_date":177,"tag_links":178,"tags":183},[44],[46],"94191","http://radioblackout.org/2024/12/il-sintomo-mangione/","Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull'identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare, uno dei colossi della farmaceutica responsabile della morte di migliaia di cittadini americani, a causa delle politiche dilazionatorie messe in atto per posticipare il più possibile la presa in cura degli assicurati.\r\n\r\nSuprematista bianco, tecnofilo, sostenitore di Musk... odiatore di Musk... anti-natalista, complottista, tecnofilo..ecc. ecc.... Ogni gazzettiere dirà la sua. Anche se la ggggente l'ha già eletto nuovo eroe popolare. Come ha ben sintetizzato (speranza!) un consulente presso il \"Network Contagion Resarch Institute\" analizzando le tome di di messaggi solidali in rete:\r\n\r\n\"L'uccisione di Thompson viene spiegata come una specie di segnale d'inizio di una più ampia guerra di classe\"\r\n\r\nResta su tutto la chiarezza del gesto e le motivazioni che lo stesso ha vergato sulla sua lettera-testamento.\r\n\r\nUn commento dal nostro corrispondente dalla East Coast, Felice Mometti\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Mometti_mangione_10_12_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n“Per i federali,\r\nsarò breve, perché rispetto ciò che fate per il nostro Paese. Per risparmiarvi una lunga indagine, vi dico chiaramente che non ho collaborato con altri.\r\nSi è trattato di un'operazione piuttosto banale: un po' di ingegneria sociale elementare, CAD di base, molta pazienza. Il taccuino a spirale, se presente, contiene alcuni appunti e liste di cose da fare che ne illustrano il succo. La mia tecnologia è piuttosto bloccata perché lavoro nel mondo dell’ingegneria, quindi probabilmente non ci sono molte informazioni.\r\nMi scuso per eventuali traumi, ma era necessario farlo. Francamente, questi parassiti se la sono cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il primo sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo al 42° posto per aspettativa di vita. La United è la [indecifrabile] più grande azienda degli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato, dietro solo a Apple, Google e Walmart. È cresciuta, ancora e ancora, ma la nostra aspettativa di vita? No, la realtà è che queste [indecifrabili] sono semplicemente diventate troppo potenti e continuano ad abusare del nostro Paese per ottenere immensi profitti perché il popolo americano ha permesso loro di farla franca.\r\nOvviamente il problema è più complesso, ma non ho spazio e francamente non pretendo di essere la persona più qualificata per esporre l’argomento completo. Ma molti hanno illuminato la corruzione e l’avidità (ad esempio Rosenthal, Moore), decenni fa, e i problemi semplicemente rimangono. A questo punto non si tratta di un problema di consapevolezza, ma di evidenti giochi di potere.\r\nEvidentemente sono il primo ad affrontarlo con così brutale onestà”.","11 Dicembre 2024","2024-12-11 19:44:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"187\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-300x187.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-300x187.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-1024x638.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-768x478.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-1536x957.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/ac1d37dd-20e2-4f71-af2f-a6000910f44a_2704x1684-2048x1275.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il sintomo Mangione",1733945792,[179,180,181,182],"http://radioblackout.org/tag/farmaceutica/","http://radioblackout.org/tag/luigi-mangione/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/united-healthcare/",[184,185,186,187],"farmaceutica","Luigi Mangione","Stati Uniti","united healthcare",{"post_content":189},{"matched_tokens":190,"snippet":191,"value":192},[80],"di mercato, dietro solo a \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, Google e Walmart. È cresciuta,","Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull'identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare, uno dei colossi della farmaceutica responsabile della morte di migliaia di cittadini americani, a causa delle politiche dilazionatorie messe in atto per posticipare il più possibile la presa in cura degli assicurati.\r\n\r\nSuprematista bianco, tecnofilo, sostenitore di Musk... odiatore di Musk... anti-natalista, complottista, tecnofilo..ecc. ecc.... Ogni gazzettiere dirà la sua. Anche se la ggggente l'ha già eletto nuovo eroe popolare. Come ha ben sintetizzato (speranza!) un consulente presso il \"Network Contagion Resarch Institute\" analizzando le tome di di messaggi solidali in rete:\r\n\r\n\"L'uccisione di Thompson viene spiegata come una specie di segnale d'inizio di una più ampia guerra di classe\"\r\n\r\nResta su tutto la chiarezza del gesto e le motivazioni che lo stesso ha vergato sulla sua lettera-testamento.\r\n\r\nUn commento dal nostro corrispondente dalla East Coast, Felice Mometti\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Mometti_mangione_10_12_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n“Per i federali,\r\nsarò breve, perché rispetto ciò che fate per il nostro Paese. Per risparmiarvi una lunga indagine, vi dico chiaramente che non ho collaborato con altri.\r\nSi è trattato di un'operazione piuttosto banale: un po' di ingegneria sociale elementare, CAD di base, molta pazienza. Il taccuino a spirale, se presente, contiene alcuni appunti e liste di cose da fare che ne illustrano il succo. La mia tecnologia è piuttosto bloccata perché lavoro nel mondo dell’ingegneria, quindi probabilmente non ci sono molte informazioni.\r\nMi scuso per eventuali traumi, ma era necessario farlo. Francamente, questi parassiti se la sono cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il primo sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo al 42° posto per aspettativa di vita. La United è la [indecifrabile] più grande azienda degli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato, dietro solo a \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, Google e Walmart. È cresciuta, ancora e ancora, ma la nostra aspettativa di vita? No, la realtà è che queste [indecifrabili] sono semplicemente diventate troppo potenti e continuano ad abusare del nostro Paese per ottenere immensi profitti perché il popolo americano ha permesso loro di farla franca.\r\nOvviamente il problema è più complesso, ma non ho spazio e francamente non pretendo di essere la persona più qualificata per esporre l’argomento completo. Ma molti hanno illuminato la corruzione e l’avidità (ad esempio Rosenthal, Moore), decenni fa, e i problemi semplicemente rimangono. A questo punto non si tratta di un problema di consapevolezza, ma di evidenti giochi di potere.\r\nEvidentemente sono il primo ad affrontarlo con così brutale onestà”.",[194],{"field":110,"matched_tokens":195,"snippet":191,"value":192},[80],578730123365187700,{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":202,"highlight":216,"highlights":221,"text_match":196,"text_match_info":224},{"cat_link":203,"category":205,"comment_count":47,"id":207,"is_sticky":47,"permalink":208,"post_author":50,"post_content":209,"post_date":210,"post_excerpt":53,"post_id":207,"post_modified":211,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":212,"post_type":58,"sort_by_date":213,"tag_links":214,"tags":215},[204],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[206],"Blackout Inside","99391","http://radioblackout.org/2024/12/bacanaplay-bonus-250-em-saldo-extra-e-20-rodadas/","ContentJogos para JogarOfertas Diárias PersonalizadasAtendimento ao Cliente\r\n\r\nClique no símbolo do coração (❤) para guardar os jogos nos favoritos e aceder rapidamente sempre que quiser. Pudemos filtrar a pesquisa por fornecedor de software, classificação, aposta mínima e máxima e tipo de jogo. Tal como nós, já deve ter passado pelo tédio de dar scroll infinito à procura do melhor jogo de casino.\r\nNo casino BacanaPlay temos uma seleção das melhores slots do mercado que combinam popularidade com qualidade. Portanto, estamos certos de que vais encontrar aqui todas as tuas slots favoritas. Esta é, provavelmente, uma das perguntas frequentes de slots mais comuns.\r\nPercentagens de Pagamento de Slots\r\nO pacote de bónus de boas-vindas é um caso único, ou seja, não é dividido em fases como em algumas outras marcas. A oferta em questão é muito boa se quiser começar sua aventura com dinheiro extra. Depois de registar uma nova conta, fazer um depósito de qualificação de € 10 ou mais e inserir o código promocional BACANA na página do caixa, receberá um bónus de 100% até € 50 e 50 spins grátis. Faça administração de mesa e divirta-se num bazar criancice casino online legítimo cada feita mais algum. Tudo isto uma vez que até 300 rodadas grátis nessas mesmas slots, an apartar esfogíteado telemóvel. Adicionalmente apoquentar existem muitos torneios infantilidade slots, como podem potenciar os ganhos e a recreio a cada jogada.\r\nJogos para Jogar\r\nNo que diz respeito aos critérios de rollover, note que o valor do depósito deve ser jogado 30x mais o valor do bónus (apenas em slots) BacanaPlay em 30 dias. A aposta máxima é de 10% (mínimo 0.10€) do valor do bónus ou 5€ (aplica-se o valor mais baixo). Se estiver à procura de uma forma alternativa de se divertir a jogar slots de casino sem gastar dinheiro, poderá sempre tentar uma demonstração gratuita num casino online português de confiança. Book of Dead é considerada uma das slots mais populares de sempre.\r\nOfertas Diárias Personalizadas\r\nNo entanto, o sítio Web do Bacanaplay indica essas condições, pelo que não houve problemas com isso. Além disso, é importante notar que o Casino Bacanaplay suporta transferências bancárias locais, o que simplifica muito o processo de transação e reduz o tempo de processamento. Além disso, quando visitamos o site do Bacanaplay, a primeira coisa que nos chama a atenção são os jogos disponíveis, e a marca oferece milhares deles. A plataforma abriga fornecedores competentes e conhecidos, como Play’n Go, Playtech, ISoftbet e NetEnt. Por isso, ficámos agradavelmente surpreendidos mesmo antes da nossa primeira experiência. Fundado em 2019, o Bacanaplay está entre os casinos mais promissores disponíveis em Portugal.\r\nO design da versão móvel do site praticamente não difere do modo desktop. Até há bem pouco tempo exclusivo para os utilizadores de dispositivos Apple, o download da app Bacana Play está agora disponível para Android e iOS. E nem é necessário recorrer ao apk, uma vez que a instalação da aplicação realiza-se na App Store ou Play Store.\r\nAtendimento ao Cliente\r\nEstes últimos dois níveis foram criados especialmente para os jogadores de apostas de alto valor. O bónus cashback ainda não se encontra disponível no casino BacanaPlay casino online mas pode mudar a qualquer momento. Fique conosco para descobrir todos e outros incentivos que este casino online oferece. Se preferir métodos mais tradicionais, o Multibanco e a Transferência Bancária estão disponíveis.\r\nPor meio dela, o usuário receberá uma determinada quantidade de spins a pagar menos do que o valor individual delas. Quando fizer o primeiro depósito, se utilizar o código de bónus da Bacana Play \"CAOPT1\", recebe 20 rodadas grátis na slot Book of Dead e ainda um bónus de depósito de 100% até 250€. Assim que a aplicação estiver instalada, terá acesso a todas as funcionalidades necessárias para a melhor experiência de apostas. Para além do bónus de boas-vindas, poderá beneficiar de diversas promoções e ofertas todos os dias. Para as consultar, bastará clicar na secção “Ofertas Diárias”. Assim, ao clicar em Jackpot poderá encontrar uma grande variedade de Slots que por norma têm grandes prémios associados.\r\nCasinos Legais Em England: Os 13 Melhores\r\nCom mais de 1.000 slots online, há opções para todos os gostos. Além das slots, o cassino oferece jogos de mesa clássicos, como blackjack e roleta, garantindo que a diversão nunca acabe. Ao entrares na tua conta, encontrarás ofertas diárias feitas à medida para ti. Seja um bónus extra, rodadas grátis ou outra surpresa, é como abrir uma janela de um calendário do advento todos os dias. Estas ofertas têm requisitos de aposta de 30 vezes e são válidas por 30 dias, então aproveita-as antes que desapareçam como gelado ao sol. Imagine ser recebido de braços abertos e ainda ganhar presentes!\r\nOs apostadores experientes vão gostar do excelente programa VIP que contem os benefícios adicionais. Bacana Play Portugal é um site vibrante com um tema laranja e de navegação fácil. Este casino online baseado em Malta é relativamente novo na indústria de iGaming, tendo sido lançado apenas em 2019. No entanto, desde então, a plataforma construiu uma incrível seleção de jogos (agora existem mais de dois mil deles). Bacana Play é propriedade da Skill on Net, uma companhia conhecida na indústria por software rápido e suave. A empresa possui vários sites de casino online e utiliza todos os melhores fornecedores de software.","2 Dicembre 2024","2024-12-02 23:48:50","BacanaPlay Bónus: 250 em Saldo Extra e 20 Rodadas",1733183330,[],[],{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[80],"para os utilizadores de dispositivos \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, o download da app Bacana","ContentJogos para JogarOfertas Diárias PersonalizadasAtendimento ao Cliente\r\n\r\nClique no símbolo do coração (❤) para guardar os jogos nos favoritos e aceder rapidamente sempre que quiser. Pudemos filtrar a pesquisa por fornecedor de software, classificação, aposta mínima e máxima e tipo de jogo. Tal como nós, já deve ter passado pelo tédio de dar scroll infinito à procura do melhor jogo de casino.\r\nNo casino BacanaPlay temos uma seleção das melhores slots do mercado que combinam popularidade com qualidade. Portanto, estamos certos de que vais encontrar aqui todas as tuas slots favoritas. Esta é, provavelmente, uma das perguntas frequentes de slots mais comuns.\r\nPercentagens de Pagamento de Slots\r\nO pacote de bónus de boas-vindas é um caso único, ou seja, não é dividido em fases como em algumas outras marcas. A oferta em questão é muito boa se quiser começar sua aventura com dinheiro extra. Depois de registar uma nova conta, fazer um depósito de qualificação de € 10 ou mais e inserir o código promocional BACANA na página do caixa, receberá um bónus de 100% até € 50 e 50 spins grátis. Faça administração de mesa e divirta-se num bazar criancice casino online legítimo cada feita mais algum. Tudo isto uma vez que até 300 rodadas grátis nessas mesmas slots, an apartar esfogíteado telemóvel. Adicionalmente apoquentar existem muitos torneios infantilidade slots, como podem potenciar os ganhos e a recreio a cada jogada.\r\nJogos para Jogar\r\nNo que diz respeito aos critérios de rollover, note que o valor do depósito deve ser jogado 30x mais o valor do bónus (apenas em slots) BacanaPlay em 30 dias. A aposta máxima é de 10% (mínimo 0.10€) do valor do bónus ou 5€ (aplica-se o valor mais baixo). Se estiver à procura de uma forma alternativa de se divertir a jogar slots de casino sem gastar dinheiro, poderá sempre tentar uma demonstração gratuita num casino online português de confiança. Book of Dead é considerada uma das slots mais populares de sempre.\r\nOfertas Diárias Personalizadas\r\nNo entanto, o sítio Web do Bacanaplay indica essas condições, pelo que não houve problemas com isso. Além disso, é importante notar que o Casino Bacanaplay suporta transferências bancárias locais, o que simplifica muito o processo de transação e reduz o tempo de processamento. Além disso, quando visitamos o site do Bacanaplay, a primeira coisa que nos chama a atenção são os jogos disponíveis, e a marca oferece milhares deles. A plataforma abriga fornecedores competentes e conhecidos, como Play’n Go, Playtech, ISoftbet e NetEnt. Por isso, ficámos agradavelmente surpreendidos mesmo antes da nossa primeira experiência. Fundado em 2019, o Bacanaplay está entre os casinos mais promissores disponíveis em Portugal.\r\nO design da versão móvel do site praticamente não difere do modo desktop. Até há bem pouco tempo exclusivo para os utilizadores de dispositivos \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, o download da app Bacana Play está agora disponível para Android e iOS. E nem é necessário recorrer ao apk, uma vez que a instalação da aplicação realiza-se na App Store ou Play Store.\r\nAtendimento ao Cliente\r\nEstes últimos dois níveis foram criados especialmente para os jogadores de apostas de alto valor. O bónus cashback ainda não se encontra disponível no casino BacanaPlay casino online mas pode mudar a qualquer momento. Fique conosco para descobrir todos e outros incentivos que este casino online oferece. Se preferir métodos mais tradicionais, o Multibanco e a Transferência Bancária estão disponíveis.\r\nPor meio dela, o usuário receberá uma determinada quantidade de spins a pagar menos do que o valor individual delas. Quando fizer o primeiro depósito, se utilizar o código de bónus da Bacana Play \"CAOPT1\", recebe 20 rodadas grátis na slot Book of Dead e ainda um bónus de depósito de 100% até 250€. Assim que a aplicação estiver instalada, terá acesso a todas as funcionalidades necessárias para a melhor experiência de apostas. Para além do bónus de boas-vindas, poderá beneficiar de diversas promoções e ofertas todos os dias. Para as consultar, bastará clicar na secção “Ofertas Diárias”. Assim, ao clicar em Jackpot poderá encontrar uma grande variedade de Slots que por norma têm grandes prémios associados.\r\nCasinos Legais Em England: Os 13 Melhores\r\nCom mais de 1.000 slots online, há opções para todos os gostos. Além das slots, o cassino oferece jogos de mesa clássicos, como blackjack e roleta, garantindo que a diversão nunca acabe. Ao entrares na tua conta, encontrarás ofertas diárias feitas à medida para ti. Seja um bónus extra, rodadas grátis ou outra surpresa, é como abrir uma janela de um calendário do advento todos os dias. Estas ofertas têm requisitos de aposta de 30 vezes e são válidas por 30 dias, então aproveita-as antes que desapareçam como gelado ao sol. Imagine ser recebido de braços abertos e ainda ganhar presentes!\r\nOs apostadores experientes vão gostar do excelente programa VIP que contem os benefícios adicionais. Bacana Play Portugal é um site vibrante com um tema laranja e de navegação fácil. Este casino online baseado em Malta é relativamente novo na indústria de iGaming, tendo sido lançado apenas em 2019. No entanto, desde então, a plataforma construiu uma incrível seleção de jogos (agora existem mais de dois mil deles). Bacana Play é propriedade da Skill on Net, uma companhia conhecida na indústria por software rápido e suave. A empresa possui vários sites de casino online e utiliza todos os melhores fornecedores de software.",[222],{"field":110,"matched_tokens":223,"snippet":219,"value":220},[80],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":226,"highlight":238,"highlights":243,"text_match":196,"text_match_info":246},{"cat_link":227,"category":228,"comment_count":47,"id":229,"is_sticky":47,"permalink":230,"post_author":50,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":53,"post_id":229,"post_modified":233,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":234,"post_type":58,"sort_by_date":235,"tag_links":236,"tags":237},[204],[206],"99448","http://radioblackout.org/2024/05/recensione-di-planetwin365-casino-sito-bonus-e-app-mobile/","ContentWarum Nine Casino führend im Bereich mobiler Spiele istDomande frequenti su Planetwin 365 Casinò\r\n\r\nSu questi casinò online potrete trovare ricchi cataloghi che comprendono sia slot classiche che titoli innovativi, come le divertenti slot Slingo. Una delle slot online che pagano di più in assoluto è senza dubbio 1492 Uncharted Sea di Thunderkick, ambientata nelle misteriose profondità marine e contraddistinta oltre che da un generoso RTP da un design ispiratissimo. I simboli sono le varie creature leggendarie che si nascondono tra i mari, con Wild espandibili e moltiplicatori.\r\nWarum Nine Casino führend im Bereich mobiler Spiele ist\r\nPer piazzare puntate con denaro vero, è consigliabile utilizzare esclusivamente app casinò con licenza ADM, dove il gioco è disponibile, in modo da garantire un'esperienza sicura, legale e priva di rischi legati a siti plinko truffa. Per vincere di più, conviene scegliere Plinko con RTP alto e selezionare i livelli di rischio (basso, medio, alto) che influenzano la possibilità di vincere moltiplicatori alti. Questa versione del gioco si basa su una griglia, quindi non ha linee o rulli tipici delle slot machine tradizionali. Tuttavia, offre altre caratteristiche interessanti, come i Moltiplicatori e le Funzioni Speciali. In particolare, le funzioni speciali di Plinko X sono il bonus Plinko e il moltiplicatore X. Il primo può attivarsi in modo casuale, offrendo una nuova pallina o un moltiplicatore maggiore.\r\nIl bonus Planetwin365 consiste nel 100% del primo deposito fino a un massimo di 525€. In particolare, è composto da un 5% sul primo versamento fino a 25€ più un ulteriore bonus scommesse del 100% fino a 500€. Per ottenerlo i nuovi utenti devono semplicemente aprire un conto gioco ed effettuare un deposito del valore minimo di 20€ utilizzando uno dei metodi di pagamento qualificanti indicati dall’operatore. Puoi trovare Chicken Road dove giocare consultando i casinò online con licenza ADM che includono InOut tra i loro provider. Assicurati che la piattaforma supporti i pagamenti in euro e bonus validi per questo gioco. Chicken Road di InOut Games ha dimostrato di essere molto più di un semplice gioco arcade.\r\nUltime strategie di casinò\r\nA fare la differenza sono i metodi per arrivare alle vincite più sostanziose, che approfondisco nella mia recensione della slot Millionaire Genie e comprendono free spin, jackpot progressivi e uno speciale bonus game. Betflag offre agli utenti la possibilità di scegliere tra Plinko Dare2Win e Plinko Go, disponibili sia su app sia tramite il sito, con la possibilità di testarli gratuitamente in modalità demo nella sezione \"Slot e Casinò\". Il punto di forza in questo caso è l’ottima piattaforma, uno dei pochi casino con spid, fattore da non sottovalutare considerando che stiamo parlando di un quick game. Quando si gioca online è pada primaria importanza selezionare dunque i manufacturer affidabili.\r\n\r\nPer chi predilige il tradizionale bonifico bancario, PlanetWin365 offre anche questa opzione, sebbene i tempi di elaborazione siano leggermente più lunghi (da 1 a 3 giorni per i depositi). Il casinò supporta i circuiti classici come Visa e Mastercard, ideali per chi preferisce pagamenti tradizionali e affidabili. Non mancano le carte prepagate come Postepay e le popolari carte Paysafecard, che permettono di effettuare depositi in modo rapido e sicuro.\r\nIl tuo primo deposito verrà raddoppiato, offrendoti subito un saldo extra da utilizzare sulle slot e iniziare al meglio la tua avventura sul sito. Sì, la funzione Cash Out è disponibile su selezionate scommesse singole e multiple, sia pre-match che live. Permette di chiudere una giocata anticipatamente, garantendo un profitto o limitando una possibile perdita. Tutte le applicazioni possono essere scaricate direttamente dal sito di Planetwin365, andando nell'area dedicata e cliccando sul dispositivo in possesso su cui scaricare l'app scommesse. Tutti i metodi principali, tranne Skrill, Neteller e Rapid Transfer sono validi per attivare i bonus Planetwin365, incluso il bonus di benvenuto. Dopo questi passaggi, il conto sarà operativo e pronto per accedere a tutte le promozioni di Planetwin365, compreso il bonus benvenuto da te selezionato.\r\n\r\nPlanetwin365 ha stabilito un limite minimo di 10€ per Paysafecard e PayPal, di 20€ per Postepay, carte di credito o debito e bonifico bancario, e di 30 euro nel caso in cui la scelta ricada su Skrill e Neteller. Una volta piazzata la scommessa, il gioco automatico consente di ripetere la scommessa o le scommesse selezionate per un determinato numero di round di gioco. Per avviare il gioco automatico, è necessario piazzare le puntate nella griglia delle scommesse e premere il pulsante Gioco automatico.\r\nNe parliamo a proposito delle tipologie di scommessa, ottieni un altro token inviando il tuo Big Odd. Questo è dovuto anche al fatto che i moltiplicatori spesso si combinano con funzionalità bonus, simboli Wild o Scatter e free spin, aumentando il valore e le aspettative di ogni singolo giro. Tuttavia, è importante considerare che nel caso delle slot con volatilità alta le vincite sono più rare e quindi potrebbe essere necessaria un po’ più di pazienza prima di vedere all’opera i moltiplicatori. Plinko Galaxy, Plinko Orange e Plinko Lucky sono tre varianti ancora poco conosciute e diffuse in Italia. Infatti, al momento non ci sono casino online con lincenza ADM in cui si possano provare queste versioni, né in demo né con soldi veri. Pine of Plinko è un'affascinante interpretazione del classico gioco Plinko, sviluppata da Print Studios.\r\n\r\nUna volta soddisfatte queste condizioni, il tuo Planetwin Bonus Benvenuto Casino sarà accreditato sul tuo conto entro 48 ore. Ricorda che dovrai utilizzarlo entro 7 giorni dall’accredito e solo su slot machine planetwin365 selezionate. Sì, tra i metodi di pagamento accettati ci sono PayPal, Neteller, carte di credito e prepagate come Postepay, oltre ad Apple Pay, bonifici bancari e servizi digitali planetwin365 app android come MyBank e OnShop, tutti senza commissioni. Qui rispondiamo alle domande che ci vengono poste maggiormente sul casinò online Planetwin365. Gli RTP di Planetwin365 sono controllati da enti indipendenti come eCOGRA, che ne testa la meccanica Random Number Generator e quindi si assicura che i risultati generati siano veramente casuali.\r\nLe regole sono considerevolmente semplici e volendo si può giocare subito con sessioni che possono durare anche pochi minuti. Il tutto disadvantage la premessa che è disponibile anche la versione trial di Plinko gratis, che seppur for fun è molto divertente. Seguendo queste linee guida, i actually giocatori miglioreranno los angeles loro esperienza dalam gioco complessiva elizabeth aumenteranno le essi possibilità di ottenere il jackpot desiderato. Questa creazione de gigante dei minigiochi Smartsoft, che anordna regalato ai giocatori un capolavoro come JetX.","26 Maggio 2024","2024-05-26 13:14:52","Recensione di Planetwin365 Casinò: Sito, Bonus e App Mobile",1716729292,[],[],{"post_content":239},{"matched_tokens":240,"snippet":241,"value":242},[80],"prepagate come Postepay, oltre ad \u003Cmark>Apple\u003C/mark> Pay, bonifici bancari e servizi","ContentWarum Nine Casino führend im Bereich mobiler Spiele istDomande frequenti su Planetwin 365 Casinò\r\n\r\nSu questi casinò online potrete trovare ricchi cataloghi che comprendono sia slot classiche che titoli innovativi, come le divertenti slot Slingo. Una delle slot online che pagano di più in assoluto è senza dubbio 1492 Uncharted Sea di Thunderkick, ambientata nelle misteriose profondità marine e contraddistinta oltre che da un generoso RTP da un design ispiratissimo. I simboli sono le varie creature leggendarie che si nascondono tra i mari, con Wild espandibili e moltiplicatori.\r\nWarum Nine Casino führend im Bereich mobiler Spiele ist\r\nPer piazzare puntate con denaro vero, è consigliabile utilizzare esclusivamente app casinò con licenza ADM, dove il gioco è disponibile, in modo da garantire un'esperienza sicura, legale e priva di rischi legati a siti plinko truffa. Per vincere di più, conviene scegliere Plinko con RTP alto e selezionare i livelli di rischio (basso, medio, alto) che influenzano la possibilità di vincere moltiplicatori alti. Questa versione del gioco si basa su una griglia, quindi non ha linee o rulli tipici delle slot machine tradizionali. Tuttavia, offre altre caratteristiche interessanti, come i Moltiplicatori e le Funzioni Speciali. In particolare, le funzioni speciali di Plinko X sono il bonus Plinko e il moltiplicatore X. Il primo può attivarsi in modo casuale, offrendo una nuova pallina o un moltiplicatore maggiore.\r\nIl bonus Planetwin365 consiste nel 100% del primo deposito fino a un massimo di 525€. In particolare, è composto da un 5% sul primo versamento fino a 25€ più un ulteriore bonus scommesse del 100% fino a 500€. Per ottenerlo i nuovi utenti devono semplicemente aprire un conto gioco ed effettuare un deposito del valore minimo di 20€ utilizzando uno dei metodi di pagamento qualificanti indicati dall’operatore. Puoi trovare Chicken Road dove giocare consultando i casinò online con licenza ADM che includono InOut tra i loro provider. Assicurati che la piattaforma supporti i pagamenti in euro e bonus validi per questo gioco. Chicken Road di InOut Games ha dimostrato di essere molto più di un semplice gioco arcade.\r\nUltime strategie di casinò\r\nA fare la differenza sono i metodi per arrivare alle vincite più sostanziose, che approfondisco nella mia recensione della slot Millionaire Genie e comprendono free spin, jackpot progressivi e uno speciale bonus game. Betflag offre agli utenti la possibilità di scegliere tra Plinko Dare2Win e Plinko Go, disponibili sia su app sia tramite il sito, con la possibilità di testarli gratuitamente in modalità demo nella sezione \"Slot e Casinò\". Il punto di forza in questo caso è l’ottima piattaforma, uno dei pochi casino con spid, fattore da non sottovalutare considerando che stiamo parlando di un quick game. Quando si gioca online è pada primaria importanza selezionare dunque i manufacturer affidabili.\r\n\r\nPer chi predilige il tradizionale bonifico bancario, PlanetWin365 offre anche questa opzione, sebbene i tempi di elaborazione siano leggermente più lunghi (da 1 a 3 giorni per i depositi). Il casinò supporta i circuiti classici come Visa e Mastercard, ideali per chi preferisce pagamenti tradizionali e affidabili. Non mancano le carte prepagate come Postepay e le popolari carte Paysafecard, che permettono di effettuare depositi in modo rapido e sicuro.\r\nIl tuo primo deposito verrà raddoppiato, offrendoti subito un saldo extra da utilizzare sulle slot e iniziare al meglio la tua avventura sul sito. Sì, la funzione Cash Out è disponibile su selezionate scommesse singole e multiple, sia pre-match che live. Permette di chiudere una giocata anticipatamente, garantendo un profitto o limitando una possibile perdita. Tutte le applicazioni possono essere scaricate direttamente dal sito di Planetwin365, andando nell'area dedicata e cliccando sul dispositivo in possesso su cui scaricare l'app scommesse. Tutti i metodi principali, tranne Skrill, Neteller e Rapid Transfer sono validi per attivare i bonus Planetwin365, incluso il bonus di benvenuto. Dopo questi passaggi, il conto sarà operativo e pronto per accedere a tutte le promozioni di Planetwin365, compreso il bonus benvenuto da te selezionato.\r\n\r\nPlanetwin365 ha stabilito un limite minimo di 10€ per Paysafecard e PayPal, di 20€ per Postepay, carte di credito o debito e bonifico bancario, e di 30 euro nel caso in cui la scelta ricada su Skrill e Neteller. Una volta piazzata la scommessa, il gioco automatico consente di ripetere la scommessa o le scommesse selezionate per un determinato numero di round di gioco. Per avviare il gioco automatico, è necessario piazzare le puntate nella griglia delle scommesse e premere il pulsante Gioco automatico.\r\nNe parliamo a proposito delle tipologie di scommessa, ottieni un altro token inviando il tuo Big Odd. Questo è dovuto anche al fatto che i moltiplicatori spesso si combinano con funzionalità bonus, simboli Wild o Scatter e free spin, aumentando il valore e le aspettative di ogni singolo giro. Tuttavia, è importante considerare che nel caso delle slot con volatilità alta le vincite sono più rare e quindi potrebbe essere necessaria un po’ più di pazienza prima di vedere all’opera i moltiplicatori. Plinko Galaxy, Plinko Orange e Plinko Lucky sono tre varianti ancora poco conosciute e diffuse in Italia. Infatti, al momento non ci sono casino online con lincenza ADM in cui si possano provare queste versioni, né in demo né con soldi veri. Pine of Plinko è un'affascinante interpretazione del classico gioco Plinko, sviluppata da Print Studios.\r\n\r\nUna volta soddisfatte queste condizioni, il tuo Planetwin Bonus Benvenuto Casino sarà accreditato sul tuo conto entro 48 ore. Ricorda che dovrai utilizzarlo entro 7 giorni dall’accredito e solo su slot machine planetwin365 selezionate. Sì, tra i metodi di pagamento accettati ci sono PayPal, Neteller, carte di credito e prepagate come Postepay, oltre ad \u003Cmark>Apple\u003C/mark> Pay, bonifici bancari e servizi digitali planetwin365 app android come MyBank e OnShop, tutti senza commissioni. Qui rispondiamo alle domande che ci vengono poste maggiormente sul casinò online Planetwin365. Gli RTP di Planetwin365 sono controllati da enti indipendenti come eCOGRA, che ne testa la meccanica Random Number Generator e quindi si assicura che i risultati generati siano veramente casuali.\r\nLe regole sono considerevolmente semplici e volendo si può giocare subito con sessioni che possono durare anche pochi minuti. Il tutto disadvantage la premessa che è disponibile anche la versione trial di Plinko gratis, che seppur for fun è molto divertente. Seguendo queste linee guida, i actually giocatori miglioreranno los angeles loro esperienza dalam gioco complessiva elizabeth aumenteranno le essi possibilità di ottenere il jackpot desiderato. Questa creazione de gigante dei minigiochi Smartsoft, che anordna regalato ai giocatori un capolavoro come JetX.",[244],{"field":110,"matched_tokens":245,"snippet":241,"value":242},[80],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":248,"highlight":282,"highlights":287,"text_match":196,"text_match_info":290},{"cat_link":249,"category":250,"comment_count":47,"id":251,"is_sticky":47,"permalink":252,"post_author":50,"post_content":253,"post_date":254,"post_excerpt":53,"post_id":251,"post_modified":255,"post_thumbnail":256,"post_thumbnail_html":257,"post_title":258,"post_type":58,"sort_by_date":259,"tag_links":260,"tags":271},[44],[46],"69413","http://radioblackout.org/2021/05/onde-indopacifiche-21/","https://youtu.be/3V2OHDVB8aM\r\nCominciamo la rubrica dedicata all'Oriente e curata da Sabrina Moles, redattrice di \"China Files\", dal Dio del Fuoco su Marte, perché la vitalità di Pechino proiettata nello spazio rischia di lasciare la Cina protagonista unica almeno per quello che riguarda le stazioni spaziali in orbita geostazionaria; ma anche sulla terra l'attivismo cinese sfonda frontiere un tempo impensabili. Infatti la diplomazia della Repubblica cinese per la prima volta si è occupata del conflitto israelo-palestinese. E la nostra \"corrispondente\" aggiunge al proposito la notazione relativa a rimostranze da parte di Tel Aviv, perché la copertura mediatica dei canali ufficiali cinesi – forse non abituati all'etichetta imposta dalla sensibilità israeliana sono risultati troppo \"antisionisti\".\r\nPassiamo poi al discorso relativo alle tecnologie e alle smart cities, che non stanno riscuotendo un grosso successo e dove il delirio securitario e l'omologazione sono portati all'eccesso, in particolare nel progetto di Xiong'an, che doveva riesumare per Xi quello che era stato per Deng il successo di Shenzen, e invece è una sorta di ghost town... collocata sulle macerie del bitcoin, affondato dalle mosse di Elon Musk ma anche della Cina stessa che si prepara a varare la sua criptovaluta ufficiale e quindi affossa il bitcoin: anche se molti luoghi fisici che ospitano i siti tecnologici che regolano le criptovalute e hanno bisogno di aree deserte e molto fredde come la Mongolia o certe parti dello Xinjiang sono tollerate, in realtà la Cina vieta le transazioni in criptovalute... e molti cinesi le usano. Come usano Apple, che ha dovuto sottostare alle leggi che prevedono la conservazione in territorio cinese degli archivi degli operatori anche stranieri, in pratica regalando al regime di Pechino i metadati raccolti dalle sue attività che coinvolgono cittadini cinesi. E questo si innesta sullo snodo epocale che vede le strategie della azienda di Cupertino guardare al mercato cinese come una prateria di un miliardo e mezzo di lavoratori di aziende appaltatrici delle produzioni Apple, convertiti in potenziali clienti, dopo essere stato un territorio dove sfruttare una enorme quantità di manodopera a basso costo.\r\nMyanmar, terra di affari (come avevamo già visto con la Total nelle scorse settimane): la Cina sta cercando di comportarsi come se fosse tornata la normalità e fare affari, ovviamente intervenendo nei bisogni della repressione e quindi la fornitura di malware e firewall... in questo caso in competizione con il vicino Vietnam.\r\nA Hong Kong si sta aspettando tra poco più di un mese la consueta celebrazione dell'anniversario di Tien'an Men e quest'anno probabilmente sarà ancora più osteggiata ogni forma di commemorazione.\r\nLe notizie dalla pandemia sono poco rassicuranti sia in quella che era l'\"isola\" felice di Taiwan che finora aveva avuto pochissimi casi, mentre adesso è in pieno lockdown, come tutto il Sudest asiatico, in particolare la Thailandia dove il covid sta ponendo un freno alle proteste del movimento. E con la Thailandia concludiamo la puntata con un pezzo blandamente hardcore, che potete sentire dopo i 17 minuti di sintesi dei fatti settimanali dalla voce (telefonica a questo giro) di Sabrina Moles:\r\n\"21 Smart and ghost cities in orbita geostazionaria tra meteoriti di bitcoin\".\r\nhttps://youtu.be/9dBEcadM4ww","24 Maggio 2021","2021-05-24 08:48:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/Xiongan_00-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"130\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/Xiongan_00-300x130.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/Xiongan_00-300x130.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/Xiongan_00-100x44.jpeg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/Xiongan_00.jpeg 341w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 21",1621846119,[261,262,263,264,265,266,267,268,269,270],"http://radioblackout.org/tag/cryptovaluta/","http://radioblackout.org/tag/exploringtianjin/","http://radioblackout.org/tag/hongkong/","http://radioblackout.org/tag/timcook/","http://radioblackout.org/tag/whatshappeninglnmyanmar/","http://radioblackout.org/tag/xiongan/","http://radioblackout.org/tag/zhurong/","http://radioblackout.org/tag/bitcoin/","http://radioblackout.org/tag/blockchain/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/",[272,273,274,275,276,277,278,279,280,281],"#cryptovaluta","#exploringtianjin","#hongkong","#timcook","#whatshappeninglnmyanmar","#xiong’an","#zhurong","bitcoin","blockchain","Taiwan",{"post_content":283},{"matched_tokens":284,"snippet":285,"value":286},[80],"cinesi le usano. Come usano \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, che ha dovuto sottostare alle","https://youtu.be/3V2OHDVB8aM\r\nCominciamo la rubrica dedicata all'Oriente e curata da Sabrina Moles, redattrice di \"China Files\", dal Dio del Fuoco su Marte, perché la vitalità di Pechino proiettata nello spazio rischia di lasciare la Cina protagonista unica almeno per quello che riguarda le stazioni spaziali in orbita geostazionaria; ma anche sulla terra l'attivismo cinese sfonda frontiere un tempo impensabili. Infatti la diplomazia della Repubblica cinese per la prima volta si è occupata del conflitto israelo-palestinese. E la nostra \"corrispondente\" aggiunge al proposito la notazione relativa a rimostranze da parte di Tel Aviv, perché la copertura mediatica dei canali ufficiali cinesi – forse non abituati all'etichetta imposta dalla sensibilità israeliana sono risultati troppo \"antisionisti\".\r\nPassiamo poi al discorso relativo alle tecnologie e alle smart cities, che non stanno riscuotendo un grosso successo e dove il delirio securitario e l'omologazione sono portati all'eccesso, in particolare nel progetto di Xiong'an, che doveva riesumare per Xi quello che era stato per Deng il successo di Shenzen, e invece è una sorta di ghost town... collocata sulle macerie del bitcoin, affondato dalle mosse di Elon Musk ma anche della Cina stessa che si prepara a varare la sua criptovaluta ufficiale e quindi affossa il bitcoin: anche se molti luoghi fisici che ospitano i siti tecnologici che regolano le criptovalute e hanno bisogno di aree deserte e molto fredde come la Mongolia o certe parti dello Xinjiang sono tollerate, in realtà la Cina vieta le transazioni in criptovalute... e molti cinesi le usano. Come usano \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, che ha dovuto sottostare alle leggi che prevedono la conservazione in territorio cinese degli archivi degli operatori anche stranieri, in pratica regalando al regime di Pechino i metadati raccolti dalle sue attività che coinvolgono cittadini cinesi. E questo si innesta sullo snodo epocale che vede le strategie della azienda di Cupertino guardare al mercato cinese come una prateria di un miliardo e mezzo di lavoratori di aziende appaltatrici delle produzioni \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, convertiti in potenziali clienti, dopo essere stato un territorio dove sfruttare una enorme quantità di manodopera a basso costo.\r\nMyanmar, terra di affari (come avevamo già visto con la Total nelle scorse settimane): la Cina sta cercando di comportarsi come se fosse tornata la normalità e fare affari, ovviamente intervenendo nei bisogni della repressione e quindi la fornitura di malware e firewall... in questo caso in competizione con il vicino Vietnam.\r\nA Hong Kong si sta aspettando tra poco più di un mese la consueta celebrazione dell'anniversario di Tien'an Men e quest'anno probabilmente sarà ancora più osteggiata ogni forma di commemorazione.\r\nLe notizie dalla pandemia sono poco rassicuranti sia in quella che era l'\"isola\" felice di Taiwan che finora aveva avuto pochissimi casi, mentre adesso è in pieno lockdown, come tutto il Sudest asiatico, in particolare la Thailandia dove il covid sta ponendo un freno alle proteste del movimento. E con la Thailandia concludiamo la puntata con un pezzo blandamente hardcore, che potete sentire dopo i 17 minuti di sintesi dei fatti settimanali dalla voce (telefonica a questo giro) di Sabrina Moles:\r\n\"21 Smart and ghost cities in orbita geostazionaria tra meteoriti di bitcoin\".\r\nhttps://youtu.be/9dBEcadM4ww",[288],{"field":110,"matched_tokens":289,"snippet":285,"value":286},[80],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":15,"per_page":293,"q":15},6,{"facet_counts":295,"found":345,"hits":346,"out_of":912,"page":17,"request_params":913,"search_cutoff":36,"search_time_ms":199},[296,322],{"counts":297,"field_name":319,"sampled":36,"stats":320},[298,300,303,305,307,309,311,313,315,317],{"count":39,"highlighted":299,"value":299},"stakka stakka",{"count":301,"highlighted":302,"value":302},3,"jene nella notte",{"count":14,"highlighted":304,"value":304},"I Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":306,"value":306},"Bello come una prigione che brucia",{"count":17,"highlighted":308,"value":308},"OverJoy",{"count":17,"highlighted":310,"value":310},"backwards",{"count":17,"highlighted":312,"value":312},"backstage",{"count":17,"highlighted":314,"value":314},"a-scuppuluni",{"count":17,"highlighted":316,"value":316},"frittura mista",{"count":17,"highlighted":318,"value":318},"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":321},12,{"counts":323,"field_name":35,"sampled":36,"stats":343},[324,326,327,329,331,333,335,337,339,341],{"count":301,"highlighted":325,"value":325},"quel che resta della notte",{"count":14,"highlighted":15,"value":15},{"count":14,"highlighted":328,"value":328},"lavoro",{"count":14,"highlighted":330,"value":330},"leonardo",{"count":14,"highlighted":332,"value":332},"biometria",{"count":14,"highlighted":334,"value":334},"sorveglianza",{"count":14,"highlighted":336,"value":336},"crittografia",{"count":17,"highlighted":338,"value":338},"femminismo naturalista",{"count":17,"highlighted":340,"value":340},"femminismo antinaturalista",{"count":17,"highlighted":342,"value":342},"femminilizzazione del lavoro",{"total_values":344},221,22,[347,425,473,501,865,888],{"document":348,"highlight":383,"highlights":415,"text_match":112,"text_match_info":424},{"comment_count":47,"id":349,"is_sticky":47,"permalink":350,"podcastfilter":351,"post_author":352,"post_content":353,"post_date":354,"post_excerpt":53,"post_id":349,"post_modified":355,"post_thumbnail":356,"post_title":357,"post_type":358,"sort_by_date":359,"tag_links":360,"tags":373},"96537","http://radioblackout.org/podcast/war-on-encryption-biometria-ai-e-sorveglianza-nella-war-on-migrants/",[306],"bellocome","Estratti dalla puntata del 19 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION\r\n\r\nLa guerra alle comunicazioni cifrate è da tempo tracimata dal contesto militare a quello sorvegliante. Al massiccio diffondersi di strumenti di protezione delle interazioni digitali, come i protocolli E2EE, diventati comuni nelle principali applicazioni di messaggistica, corrispondono spinte politiche per consentire alle agenzie repressive di ottenere degli “ingressi riservati” (backdoors) per accedere ai contenuti protetti da cifratura.\r\n\r\nA fine febbraio 2025, è emerso come il governo del Regno Unito abbia ordinato ad Apple di rendere bypassabile la sua crittografia, fornendo alle agenzie di sicurezza britanniche l'accesso ai dati di iCloud ai sensi dell'Investigatory Powers Act del 2016.\r\n\r\nNonostante il silenzio e il disinteresse dei media mainstream, quanto sta emergendo rappresenta un precedente pericolosissimo nell’attacco alle comunicazioni private e un evento che deve essere letto nella sua rilevanza globale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_WarOnEncryption_AppleUK.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBIOMETRIA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al prezioso contributo di Caterina Rodelli di AccessNow, andiamo a osservare la proliferazione dei sistemi di sorveglianza e schedatura biometrica applicati nella Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\nSe centri detentivi e frontiere sono un enorme bacino di sperimentazione per tecnologie ostili, la narrazione dell’emergenza migratoria e la conseguente deumanizzazione di questo segmento vulnerabilizzato di popolazione mondiale ne sono i principali vettori normalizzanti.\r\n\r\nIl dialogo con Caterina affronta il piano tecnico, il ruolo dell’industria, ma si concentra soprattutto su quello culturale, politico e normativo, descrivendo la centralità che si intende dare alle deportazioni, l’impulso impresso dal dogma dell’innovazione, dalla supposta neutralità delle tecnologie e riflettendo sull’urgenza di esporre e contrastare questi processi in modo efficace.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_CaterinaRodelli_AI-Biometria-Borders-Clean.mp3\"][/audio]","19 Marzo 2025","2025-03-19 10:36:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/bcupcb_encryption-accessnow-200x110.jpg","WAR ON ENCRYPTION - BIOMETRIA, AI E SORVEGLIANZA NELLA WAR ON MIGRANTS","podcast",1742380586,[361,62,362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,372],"http://radioblackout.org/tag/ai-act/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/crittografia/","http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-migranti/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/migration-pact/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[374,15,332,336,375,376,377,378,379,380,334,381,382],"AI Act","deportazioni","guerra ai migranti","intelligenza artificiale","migration pact","politiche europee immigrazione","repressione","tecnologia","war on migrants",{"post_content":384,"tags":388},{"matched_tokens":385,"snippet":386,"value":387},[80],"Regno Unito abbia ordinato ad \u003Cmark>Apple\u003C/mark> di rendere bypassabile la sua","Estratti dalla puntata del 19 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION\r\n\r\nLa guerra alle comunicazioni cifrate è da tempo tracimata dal contesto militare a quello sorvegliante. Al massiccio diffondersi di strumenti di protezione delle interazioni digitali, come i protocolli E2EE, diventati comuni nelle principali applicazioni di messaggistica, corrispondono spinte politiche per consentire alle agenzie repressive di ottenere degli “ingressi riservati” (backdoors) per accedere ai contenuti protetti da cifratura.\r\n\r\nA fine febbraio 2025, è emerso come il governo del Regno Unito abbia ordinato ad \u003Cmark>Apple\u003C/mark> di rendere bypassabile la sua crittografia, fornendo alle agenzie di sicurezza britanniche l'accesso ai dati di iCloud ai sensi dell'Investigatory Powers Act del 2016.\r\n\r\nNonostante il silenzio e il disinteresse dei media mainstream, quanto sta emergendo rappresenta un precedente pericolosissimo nell’attacco alle comunicazioni private e un evento che deve essere letto nella sua rilevanza globale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_WarOnEncryption_AppleUK.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBIOMETRIA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al prezioso contributo di Caterina Rodelli di AccessNow, andiamo a osservare la proliferazione dei sistemi di sorveglianza e schedatura biometrica applicati nella Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\nSe centri detentivi e frontiere sono un enorme bacino di sperimentazione per tecnologie ostili, la narrazione dell’emergenza migratoria e la conseguente deumanizzazione di questo segmento vulnerabilizzato di popolazione mondiale ne sono i principali vettori normalizzanti.\r\n\r\nIl dialogo con Caterina affronta il piano tecnico, il ruolo dell’industria, ma si concentra soprattutto su quello culturale, politico e normativo, descrivendo la centralità che si intende dare alle deportazioni, l’impulso impresso dal dogma dell’innovazione, dalla supposta neutralità delle tecnologie e riflettendo sull’urgenza di esporre e contrastare questi processi in modo efficace.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_CaterinaRodelli_AI-Biometria-Borders-Clean.mp3\"][/audio]",[389,391,393,395,397,399,401,403,405,407,409,411,413],{"matched_tokens":390,"snippet":374,"value":374},[],{"matched_tokens":392,"snippet":88,"value":88},[15],{"matched_tokens":394,"snippet":332,"value":332},[],{"matched_tokens":396,"snippet":336,"value":336},[],{"matched_tokens":398,"snippet":375,"value":375},[],{"matched_tokens":400,"snippet":376,"value":376},[],{"matched_tokens":402,"snippet":377,"value":377},[],{"matched_tokens":404,"snippet":378,"value":378},[],{"matched_tokens":406,"snippet":379,"value":379},[],{"matched_tokens":408,"snippet":380,"value":380},[],{"matched_tokens":410,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":412,"snippet":381,"value":381},[],{"matched_tokens":414,"snippet":382,"value":382},[],[416,422],{"field":35,"indices":417,"matched_tokens":418,"snippets":420,"values":421},[17],[419],[15],[88],[88],{"field":110,"matched_tokens":423,"snippet":386,"value":387},[80],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":116,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":426,"highlight":447,"highlights":463,"text_match":112,"text_match_info":472},{"comment_count":47,"id":427,"is_sticky":47,"permalink":428,"podcastfilter":429,"post_author":430,"post_content":431,"post_date":432,"post_excerpt":53,"post_id":427,"post_modified":433,"post_thumbnail":434,"post_title":435,"post_type":358,"sort_by_date":436,"tag_links":437,"tags":442},"96004","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-26-febbraio-2025-finally-paragon/",[299],"sowdust"," \r\nApprofondiamo alcuni aspetti della vicenda dello spyware Paragon.\r\n\r\nParliamo della decisione di Apple di rispettare le richieste del governo UK e rimuovere il servizio di Advanced Data Protection di iCloud per i cittadini britannici e in generale dei sempre più frequenti attacchi alla crittografia delle conversazioni, come quello del governo svedese nei confronti di Signal.\r\n\r\nCi sollazziamo con il gusto tutto nordcoreano per le rapine informatiche alle banche e agli exchange di criptovalute.\r\n\r\n[Scarica la puntata]","26 Febbraio 2025","2025-02-26 13:45:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/crosetto-200x110.jpg","StakkaStakka 26 febbraio 2025 - Finally, Paragon",1740577506,[62,438,439,440,441],"http://radioblackout.org/tag/lazarus/","http://radioblackout.org/tag/paragon/","http://radioblackout.org/tag/spyware/","http://radioblackout.org/tag/stakkastakka/",[15,443,444,445,446],"lazarus","paragon","spyware","stakkastakka",{"post_content":448,"tags":452},{"matched_tokens":449,"snippet":450,"value":451},[80],"Paragon.\r\n\r\nParliamo della decisione di \u003Cmark>Apple\u003C/mark> di rispettare le richieste del"," \r\nApprofondiamo alcuni aspetti della vicenda dello spyware Paragon.\r\n\r\nParliamo della decisione di \u003Cmark>Apple\u003C/mark> di rispettare le richieste del governo UK e rimuovere il servizio di Advanced Data Protection di iCloud per i cittadini britannici e in generale dei sempre più frequenti attacchi alla crittografia delle conversazioni, come quello del governo svedese nei confronti di Signal.\r\n\r\nCi sollazziamo con il gusto tutto nordcoreano per le rapine informatiche alle banche e agli exchange di criptovalute.\r\n\r\n[Scarica la puntata]",[453,455,457,459,461],{"matched_tokens":454,"snippet":88,"value":88},[15],{"matched_tokens":456,"snippet":443,"value":443},[],{"matched_tokens":458,"snippet":444,"value":444},[],{"matched_tokens":460,"snippet":445,"value":445},[],{"matched_tokens":462,"snippet":446,"value":446},[],[464,470],{"field":35,"indices":465,"matched_tokens":466,"snippets":468,"values":469},[47],[467],[15],[88],[88],{"field":110,"matched_tokens":471,"snippet":450,"value":451},[80],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":116,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":474,"highlight":491,"highlights":497,"text_match":196,"text_match_info":500},{"comment_count":47,"id":475,"is_sticky":47,"permalink":476,"podcastfilter":477,"post_author":352,"post_content":478,"post_date":479,"post_excerpt":53,"post_id":475,"post_modified":480,"post_thumbnail":481,"post_title":482,"post_type":358,"sort_by_date":483,"tag_links":484,"tags":488},"99769","http://radioblackout.org/podcast/legittimazione-sionista-e-mercato-militare-war-on-encryption-biometria-contro-leonardo-a-grottaglie/",[306],"Estratti dalla puntata dell’8 settembre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE: IL CASO PERUVIANO\r\n\r\nAndiamo a osservare il profilo di legittimazione internazionale che Israele riesce a corroborare attraverso la costruzione di forti interdipendenze in ambito militare, sorvegliante e cyberwarfare.\r\n\r\nUn importante esempio di questo processo è rappresentato dal Peru e dal recente accordo stipulato tra l’industria nazionale di materiale militare FAME e l’israeliana Elbit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-peru-elbit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPassiamo a uno sguardo più ampio sul ruolo politico del mercato bellico sionista, sulle triangolazioni e i cavilli per aggirare gli embarghi, sulle partnership tra colossi militari europei e israeliani, concentrandoci sull’Italia. Oltre a esportare materiale bellico e dual-use impiegato nel Genocidio in corso in Palestina, cosa significa importare tecnologie sviluppate in un contesto di oppressione come quello operato dalle forze sioniste? Cosa importiamo con i sistemi Cellebrite, Paragon o Safer Place?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-italia-tech.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION: UK CONTRO APPLE CLOUD\r\n\r\nMolti aspetti delle nostre vite vengono costantemente tradotti in dati: fotografie, filmati, chat, documenti e via dicendo. Gli spazi di archiviazione all’interno dei dispositivi sono limitati, motivo per cui il back-up su cloud è un servizio crescentemente diffuso e in parte automatizzato; per proteggere questi contenuti.\r\n\r\nIl Regno Unito sta operando pressioni su Apple per potere accedere ai dati crittografati di tutti gli utenti (britannici e non) caricati su iCloud; una tappa importante nella Guerra alla Cifratura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_uk-guerra-alla-crittografia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCONDIVISIONE DATI BIOMETRICI CON GLI STATI UNITI\r\n\r\nMentre gli Stati Uniti guidati da Trump identificano l’Europa come uno dei principali avversarsi geopolitici, mentre ICE diventa sempre più una milizia politica, la Commissione Europea intende negoziare un accordo che consenta alle agenzie statunitensi di accedere ai dati biometrici dalla popolazione raccolti nei propri database:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_usa-eu_dati-biometrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCELERAZIONE DELLA SORVEGLIANZA BIOMETRICA IN EUROPA\r\n\r\nIl caso irlandese rappresenta uno spaccato molto interessante per osservare la proliferazione di tecnologie sorveglianti basate su AI e biometria, ma soprattutto le pressioni per aggirare i limiti (blandi e puramente formali) introdotti con l’AI Act europeo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_irlanda-biometria-AI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno del Coordinamento Permanente Grottaglie per la Palestina iniziamo a rilanciare la manifestazione che si terrà il 27 settembre 2025 nella cittadina pugliese dove ha sede uno stabilimento centrale nella geografia del colosso bellico Leonardo Spa, osservando anche le ripercussioni locali e i processi di “arruolamento occupazionale” operato dal settore armamenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_contro-Leonardo-Grottaglie.mp3\"][/audio]","11 Settembre 2025","2025-09-11 13:12:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/bcupcb_israele-mercato-200x110.png","LEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE - WAR ON ENCRYPTION - BIOMETRIA - CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE",1757596356,[362,363,485,486,370,487],"http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza-digitale/",[332,336,489,330,334,490],"israelificazione","sorveglianza digitale",{"post_content":492},{"matched_tokens":493,"snippet":495,"value":496},[494],"APPLE","WAR ON ENCRYPTION: UK CONTRO \u003Cmark>APPLE\u003C/mark> CLOUD\r\n\r\nMolti aspetti delle nostre","Estratti dalla puntata dell’8 settembre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE: IL CASO PERUVIANO\r\n\r\nAndiamo a osservare il profilo di legittimazione internazionale che Israele riesce a corroborare attraverso la costruzione di forti interdipendenze in ambito militare, sorvegliante e cyberwarfare.\r\n\r\nUn importante esempio di questo processo è rappresentato dal Peru e dal recente accordo stipulato tra l’industria nazionale di materiale militare FAME e l’israeliana Elbit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-peru-elbit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPassiamo a uno sguardo più ampio sul ruolo politico del mercato bellico sionista, sulle triangolazioni e i cavilli per aggirare gli embarghi, sulle partnership tra colossi militari europei e israeliani, concentrandoci sull’Italia. Oltre a esportare materiale bellico e dual-use impiegato nel Genocidio in corso in Palestina, cosa significa importare tecnologie sviluppate in un contesto di oppressione come quello operato dalle forze sioniste? Cosa importiamo con i sistemi Cellebrite, Paragon o Safer Place?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-italia-tech.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION: UK CONTRO \u003Cmark>APPLE\u003C/mark> CLOUD\r\n\r\nMolti aspetti delle nostre vite vengono costantemente tradotti in dati: fotografie, filmati, chat, documenti e via dicendo. Gli spazi di archiviazione all’interno dei dispositivi sono limitati, motivo per cui il back-up su cloud è un servizio crescentemente diffuso e in parte automatizzato; per proteggere questi contenuti.\r\n\r\nIl Regno Unito sta operando pressioni su \u003Cmark>Apple\u003C/mark> per potere accedere ai dati crittografati di tutti gli utenti (britannici e non) caricati su iCloud; una tappa importante nella Guerra alla Cifratura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_uk-guerra-alla-crittografia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCONDIVISIONE DATI BIOMETRICI CON GLI STATI UNITI\r\n\r\nMentre gli Stati Uniti guidati da Trump identificano l’Europa come uno dei principali avversarsi geopolitici, mentre ICE diventa sempre più una milizia politica, la Commissione Europea intende negoziare un accordo che consenta alle agenzie statunitensi di accedere ai dati biometrici dalla popolazione raccolti nei propri database:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_usa-eu_dati-biometrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCELERAZIONE DELLA SORVEGLIANZA BIOMETRICA IN EUROPA\r\n\r\nIl caso irlandese rappresenta uno spaccato molto interessante per osservare la proliferazione di tecnologie sorveglianti basate su AI e biometria, ma soprattutto le pressioni per aggirare i limiti (blandi e puramente formali) introdotti con l’AI Act europeo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_irlanda-biometria-AI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno del Coordinamento Permanente Grottaglie per la Palestina iniziamo a rilanciare la manifestazione che si terrà il 27 settembre 2025 nella cittadina pugliese dove ha sede uno stabilimento centrale nella geografia del colosso bellico Leonardo Spa, osservando anche le ripercussioni locali e i processi di “arruolamento occupazionale” operato dal settore armamenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_contro-Leonardo-Grottaglie.mp3\"][/audio]",[498],{"field":110,"matched_tokens":499,"snippet":495,"value":496},[494],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":502,"highlight":856,"highlights":861,"text_match":196,"text_match_info":864},{"comment_count":47,"id":503,"is_sticky":47,"permalink":504,"podcastfilter":505,"post_author":506,"post_content":507,"post_date":508,"post_excerpt":53,"post_id":503,"post_modified":509,"post_thumbnail":510,"post_title":511,"post_type":358,"sort_by_date":512,"tag_links":513,"tags":685},"99225","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-21-al-27-giugno-2025/",[316],"harraga"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 13,30 – Macchina del tempo Ep.7 62 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 16,30 – Intervista alla musicista francese LA CHICA 38 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista francese LA CHICA realizzata dalla redazione di No trip for cats\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 21,00 – Una tendenza eccessiva in tutto 63 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 11,00 – Backwards - Ed Gein 25/02/2023 44 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPuntata del 25 febbraio 2023 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm sulla storia del serial killer Ed Gein\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 14,00 – Contro la scuola in guerra 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 17,00 – Free and easy 17/11/2024 64 minuti [Patryck Albert]:\r\n\r\nBeware ..... Ouest Track Radio ( O.T.R. ) Dab+ Le Havre FR. \" Free & Easy \" Live Radio rock show Sunday the 17th -November 2024- Playlist Patryck Albert : .....intro...Wiggin' Out , Fleshtones , Lombago Surfer , Mickey& the Drags , Hot Box , New York Dolls , Hard-Ons , Iggy & the Stooges , Hard-Ons , Rob Moss & the Skin-Tight Skin , Powerknobs , Cheap Cassettes , Velvet Underground , Laissez-Fairs , Pop Art, Rollin' Stones , Greg Prevost , Armoires , Cavemen , Beatles ...... eat this rock show Man-eaters & Woman-eaters ....!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 18,30 – Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 65 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 23,30 – Stato Brado ItaloLibera VinylMix2020 52 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 08,30 – Maggot brain 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 11,30 – American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 81 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 13,00 – Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 49 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 16,00 – Abolizionismo - Piccoli passi per.. - Superare il carcere: oltre la civiltà capitalista 41 minuti [Associazione Yairaiha]: In questa puntata ci concentreremo sul ruolo dello Stato, secondo le teorie elaborate da Abdullah Ocalan nei suoi anni di prigionia sull'isola prigione di Imrali. Per farlo abbiamo intervistato Elettra della Comune Lorenzo Orsetti di Torino e Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica. Abbiamo chiesto poi, a chi con tutto ciò ha dovuto e deve scontrarsi duramente e in prima persona, di raccontarci la propria storia. Alla fine della puntata abbiamo inserito anche uno spunto di lettura. Abolizionismo, piccoli passi per è un progetto indipendente di Yairaiha Onlus scritto e realizzato da Zoe Ermini, Giuseppe Pulvirenti, Federica Ranocchia e Franco Cimei che ha curato anche il missaggio e le musiche.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 23,00 – Hans Schleckner - Abangoma Inyanga intossication: music for wasted keyboards 39 minuti [Hans Schleckner, Radio Blackout]: Professor Hans Schleckner plays homemade resonator, drone apple, cosmic jula and few korean made synthesizers. With the collaboration of ShhhRoom, the Carmen Hillier of analog synthesis, they travelled through Africa to raise the clear sky of non-logical improvisation. Drone sounds are made by Mama Hula.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 08,30 – Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 11,30 – MovieStarJunkies_live@BlackoutFest2012 64 minuti [Movie Star Junkies, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto live dei Movie Star Junkies è stato registrato nel 2012, in occasione del ventesimo compleanno di questa radio.\r\nUna dozzina di anni di Movie Star Junkies attraverso migliaia di palchi, ballate, droga, blues stiracchiato ed eccessi d’amore.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 19,30 – Ponte Radio - Guerra e approvvigionamento di gas 122 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]:\r\n\r\nDal dossier sul rigassificatore di Ravenna \"Europa, guerra e nocività\"\r\na quello sullo stabilimento della Leonardo a Tessera (VE) \"O la guerra\r\no la vita\", parliamo dell'industria bellica nel nord-est. Un\r\naggiornamento sul presidio contro la Collins Aerospace a Luserna San\r\nGiovanni (TO) e un contributo sulla situazione dei lavoratori\r\nall'interno dell'aeroporto di Montichiari (BS).\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 08,30 – Cinema Underground: Alberto Grifi 1 15 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.","21 Luglio 2025","2025-07-23 22:47:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 21 al 27 Luglio 2025",1753121319,[514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534,535,536,537,538,539,540,541,542,543,544,545,546,547,548,549,550,551,552,553,554,555,556,557,558,559,560,561,562,563,564,565,566,567,568,569,570,571,572,573,574,575,576,577,578,579,580,581,582,583,584,585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,598,599,600,601,602,603,604,605,606,486,607,608,609,610,611,612,613,614,615,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625,626,627,628,629,630,631,632,633,634,635,636,637,638,639,640,641,642,643,644,645,646,647,648,649,650,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660,661,662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,672,673,674,675,676,677,678,679,680,681,682,683,684],"http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/funk/","http://radioblackout.org/tag/abangoma-inyanga-intossication/","http://radioblackout.org/tag/abdullah-ocalan/","http://radioblackout.org/tag/abilismo/","http://radioblackout.org/tag/abolizionismo-carcerario/","http://radioblackout.org/tag/accademia-della-modernita-democratica/","http://radioblackout.org/tag/alberto-grifi/","http://radioblackout.org/tag/album/","http://radioblackout.org/tag/ambient/","http://radioblackout.org/tag/american-punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/anarchici/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/antonio-mazzeo/","http://radioblackout.org/tag/approvvigionamento-di-gas/","http://radioblackout.org/tag/arizona/","http://radioblackout.org/tag/armoires/","http://radioblackout.org/tag/associazione-yairaiha-onlus/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/beatles/","http://radioblackout.org/tag/black-music/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest-2012/","http://radioblackout.org/tag/capitalismo/","http://radioblackout.org/tag/cavemen/","http://radioblackout.org/tag/cheap-cassettes/","http://radioblackout.org/tag/chicago/","http://radioblackout.org/tag/chrisma/","http://radioblackout.org/tag/christina-moser/","http://radioblackout.org/tag/cinema-sperimentale/","http://radioblackout.org/tag/cinema-underground/","http://radioblackout.org/tag/colorado/","http://radioblackout.org/tag/colpevolizzazione/","http://radioblackout.org/tag/composizione-politica/","http://radioblackout.org/tag/comune-lorenzo-orsetti/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-scuola-in-guerra/","http://radioblackout.org/tag/controllo/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/cosmic-italo-disco/","http://radioblackout.org/tag/criminalizzazione/","http://radioblackout.org/tag/cultura-giovanile/","http://radioblackout.org/tag/daniele-ratti/","http://radioblackout.org/tag/delfina-donnici/","http://radioblackout.org/tag/devianza/","http://radioblackout.org/tag/digital-collage/","http://radioblackout.org/tag/disco/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/drone/","http://radioblackout.org/tag/dynamite/","http://radioblackout.org/tag/ed-gein/","http://radioblackout.org/tag/effettistica/","http://radioblackout.org/tag/electronic/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/emarginazione/","http://radioblackout.org/tag/energia/","http://radioblackout.org/tag/experimental/","http://radioblackout.org/tag/fabrizio-passarella/","http://radioblackout.org/tag/federica-ranocchia/","http://radioblackout.org/tag/federico-pit/","http://radioblackout.org/tag/festival-parco-lambro-1976/","http://radioblackout.org/tag/fleshtones/","http://radioblackout.org/tag/francese/","http://radioblackout.org/tag/franco-cimei/","http://radioblackout.org/tag/free-and-easy/","http://radioblackout.org/tag/funkadelic/","http://radioblackout.org/tag/garage-rock/","http://radioblackout.org/tag/gas/","http://radioblackout.org/tag/giuseppe-pulvirenti/","http://radioblackout.org/tag/greg-prevost/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/hans-schleckner/","http://radioblackout.org/tag/hard-ons/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/hot-box/","http://radioblackout.org/tag/idaho/","http://radioblackout.org/tag/iggy-the-stooges/","http://radioblackout.org/tag/indietronica/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/istituto-andrea-wolf/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","http://radioblackout.org/tag/italolibera-vinylmix2020/","http://radioblackout.org/tag/jacopo-bindi/","http://radioblackout.org/tag/jin-jiyan-azadi/","http://radioblackout.org/tag/jineology/","http://radioblackout.org/tag/krisma/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/la-chica/","http://radioblackout.org/tag/laissez-fairs/","http://radioblackout.org/tag/latin-electronic/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/lombago-surfer/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-anticarcerarie/","http://radioblackout.org/tag/lotte-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/maggot-brain/","http://radioblackout.org/tag/malcolm/","http://radioblackout.org/tag/marco-meotto/","http://radioblackout.org/tag/materiale-darchivio/","http://radioblackout.org/tag/mickey-the-drags/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/mix/","http://radioblackout.org/tag/mixtape/","http://radioblackout.org/tag/morsi/","http://radioblackout.org/tag/movie-star-junkies/","http://radioblackout.org/tag/music-for-wasted-keyboards/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musicista/","http://radioblackout.org/tag/musick-to-play-in-the-dark/","http://radioblackout.org/tag/nevada/","http://radioblackout.org/tag/new-wave/","http://radioblackout.org/tag/new-wave-italiana/","http://radioblackout.org/tag/new-york-dolls/","http://radioblackout.org/tag/no-trip-for-cats/","http://radioblackout.org/tag/normalizzazione/","http://radioblackout.org/tag/oggettivazione/","http://radioblackout.org/tag/origini-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/ouest-track-radio/","http://radioblackout.org/tag/patryck-albert/","http://radioblackout.org/tag/pittore/","http://radioblackout.org/tag/ponte-radio/","http://radioblackout.org/tag/pop-art/","http://radioblackout.org/tag/post-punk/","http://radioblackout.org/tag/powerknobs/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/psichedelia/","http://radioblackout.org/tag/psychedelic/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-eustachio/","http://radioblackout.org/tag/radio-kebab/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/registrazione-live/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/rigassificazione/","http://radioblackout.org/tag/rivolte/","http://radioblackout.org/tag/rob-moss-the-skin-tight-skin/","http://radioblackout.org/tag/robert-marlow/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/rocknroll/","http://radioblackout.org/tag/rollin-stones/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/scuola/","http://radioblackout.org/tag/serial-killer/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sindacalismo/","http://radioblackout.org/tag/stato/","http://radioblackout.org/tag/stato-brado/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-dei-movimenti/","http://radioblackout.org/tag/storia-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/subalternita/","http://radioblackout.org/tag/tamu-edizioni/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/trasmissione-musicale/","http://radioblackout.org/tag/trasmissioni-di-archivio/","http://radioblackout.org/tag/una-tendenza-eccessiva-in-tutto/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/utah/","http://radioblackout.org/tag/velvet-underground/","http://radioblackout.org/tag/video-cinema/","http://radioblackout.org/tag/vinile/","http://radioblackout.org/tag/wiggin-out/","http://radioblackout.org/tag/worm-hole/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/","http://radioblackout.org/tag/zoe-ermini/",[686,687,688,689,690,691,692,693,694,695,696,697,698,699,700,701,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,712,713,714,715,716,717,718,719,720,721,722,723,724,725,726,727,728,729,730,731,732,733,734,735,736,737,738,739,740,741,742,743,744,745,746,747,748,749,750,751,752,753,754,755,756,757,758,759,760,761,762,763,764,765,766,767,768,769,770,771,772,773,774,775,776,777,328,330,778,779,780,781,782,783,784,785,786,787,788,789,790,791,792,793,794,795,796,797,798,799,800,801,802,803,804,805,806,807,808,809,810,811,812,813,814,815,816,817,818,819,820,821,822,823,824,825,826,827,828,829,830,831,832,833,834,835,836,837,838,839,840,841,842,843,844,845,846,847,848,849,850,851,852,853,854,855],"'70","'80","#funk","Abangoma Inyanga intossication","Abdullah Ocalan","abilismo","abolizionismo carcerario","Accademia della Modernità Democratica","Alberto Grifi","album","ambient","american punk hc","anarchici","anni 70","antonio mazzeo","approvvigionamento di gas","Arizona","Armoires","associazione Yairaiha Onlus","attivismo","Beatles","black music","blackout fest","blackout fest 2012","capitalismo","Cavemen","Cheap Cassettes","chicago","Chrisma","Christina Moser","cinema sperimentale","cinema underground","colorado","colpevolizzazione","composizione politica","Comune Lorenzo Orsetti","contro la scuola in guerra","controllo","corteo","cosmic italo disco","criminalizzazione","cultura giovanile","Daniele Ratti","Delfina Donnici","devianza","digital collage","disco","donne","drone","Dynamite","Ed Gein","effettistica","electronic","elettronica","Emarginazione","energia","experimental","Fabrizio Passarella","Federica Ranocchia","Federico Pit","festival parco lambro 1976","Fleshtones","francese","Franco Cimei","Free and easy","Funkadelic","garage rock","gas","Giuseppe Pulvirenti","Greg Prevost","guerra","Hans Schleckner","Hard-Ons","hardcore","hc","Hot Box","Idaho","Iggy & The Stooges","Indietronica","intervista","interviste","istituto Andrea Wolf","istruzione","ItaloLibera VinylMix2020","Jacopo Bindi","Jin Jiyan Azadi","jineology","Krisma","Kurdistan","LA CHICA","Laissez-Fairs","Latin Electronic","letteratura","libro","Lombago Surfer","lotta di classe","lotte anticarcerarie","lotte lavoratori","macchina del tempo","Maggot brain","Malcolm","Marco Meotto","materiale d'archivio","Mickey& the Drags","militarizzazione","mix","MIXTAPE","morsi","MOVIE STAR JUNKIES","music for wasted keyboards","musica","musicista","musick to play in the dark","Nevada","new wave","new wave italiana","new york dolls","No Trip For Cats","normalizzazione","oggettivazione","origini radio blackout","Ouest Track Radio","Patryck Albert","pittore","ponte radio","Pop Art","post punk","Powerknobs","presentazione","psichedelia","psychedelic","punk","Radio Blackout","radio eustachio","radio kebab","razzismo","registrazione live","retro","rigassificazione","rivolte","Rob Moss & the Skin-Tight Skin","Robert Marlow","rock","rock'n'roll","Rollin' Stones","sciopero","scuola","serial killer","serie podcast","sindacalismo","stato","Stato Brado","storia","storia dei movimenti","storia radio blackout","subalternità","tamu edizioni","torino","trasmissione musicale","trasmissioni di archivio","una tendenza eccessiva in tutto","USA","Utah","velvet underground","video-cinema","vinile","Wiggin' Out","worm hole","wormhole","Zoe Ermini",{"post_content":857},{"matched_tokens":858,"snippet":859,"value":860},[15],"Schleckner plays homemade resonator, drone \u003Cmark>apple\u003C/mark>, cosmic jula and few korean"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 13,30 – Macchina del tempo Ep.7 62 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 16,30 – Intervista alla musicista francese LA CHICA 38 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista francese LA CHICA realizzata dalla redazione di No trip for cats\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 21,00 – Una tendenza eccessiva in tutto 63 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 11,00 – Backwards - Ed Gein 25/02/2023 44 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPuntata del 25 febbraio 2023 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm sulla storia del serial killer Ed Gein\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 14,00 – Contro la scuola in guerra 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 17,00 – Free and easy 17/11/2024 64 minuti [Patryck Albert]:\r\n\r\nBeware ..... Ouest Track Radio ( O.T.R. ) Dab+ Le Havre FR. \" Free & Easy \" Live Radio rock show Sunday the 17th -November 2024- Playlist Patryck Albert : .....intro...Wiggin' Out , Fleshtones , Lombago Surfer , Mickey& the Drags , Hot Box , New York Dolls , Hard-Ons , Iggy & the Stooges , Hard-Ons , Rob Moss & the Skin-Tight Skin , Powerknobs , Cheap Cassettes , Velvet Underground , Laissez-Fairs , Pop Art, Rollin' Stones , Greg Prevost , Armoires , Cavemen , Beatles ...... eat this rock show Man-eaters & Woman-eaters ....!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 18,30 – Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 65 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 23,30 – Stato Brado ItaloLibera VinylMix2020 52 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 08,30 – Maggot brain 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 11,30 – American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 81 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 13,00 – Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 49 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 16,00 – Abolizionismo - Piccoli passi per.. - Superare il carcere: oltre la civiltà capitalista 41 minuti [Associazione Yairaiha]: In questa puntata ci concentreremo sul ruolo dello Stato, secondo le teorie elaborate da Abdullah Ocalan nei suoi anni di prigionia sull'isola prigione di Imrali. Per farlo abbiamo intervistato Elettra della Comune Lorenzo Orsetti di Torino e Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica. Abbiamo chiesto poi, a chi con tutto ciò ha dovuto e deve scontrarsi duramente e in prima persona, di raccontarci la propria storia. Alla fine della puntata abbiamo inserito anche uno spunto di lettura. Abolizionismo, piccoli passi per è un progetto indipendente di Yairaiha Onlus scritto e realizzato da Zoe Ermini, Giuseppe Pulvirenti, Federica Ranocchia e Franco Cimei che ha curato anche il missaggio e le musiche.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 23,00 – Hans Schleckner - Abangoma Inyanga intossication: music for wasted keyboards 39 minuti [Hans Schleckner, Radio Blackout]: Professor Hans Schleckner plays homemade resonator, drone \u003Cmark>apple\u003C/mark>, cosmic jula and few korean made synthesizers. With the collaboration of ShhhRoom, the Carmen Hillier of analog synthesis, they travelled through Africa to raise the clear sky of non-logical improvisation. Drone sounds are made by Mama Hula.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 08,30 – Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 11,30 – MovieStarJunkies_live@BlackoutFest2012 64 minuti [Movie Star Junkies, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto live dei Movie Star Junkies è stato registrato nel 2012, in occasione del ventesimo compleanno di questa radio.\r\nUna dozzina di anni di Movie Star Junkies attraverso migliaia di palchi, ballate, droga, blues stiracchiato ed eccessi d’amore.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 19,30 – Ponte Radio - Guerra e approvvigionamento di gas 122 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]:\r\n\r\nDal dossier sul rigassificatore di Ravenna \"Europa, guerra e nocività\"\r\na quello sullo stabilimento della Leonardo a Tessera (VE) \"O la guerra\r\no la vita\", parliamo dell'industria bellica nel nord-est. Un\r\naggiornamento sul presidio contro la Collins Aerospace a Luserna San\r\nGiovanni (TO) e un contributo sulla situazione dei lavoratori\r\nall'interno dell'aeroporto di Montichiari (BS).\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 08,30 – Cinema Underground: Alberto Grifi 1 15 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.",[862],{"field":110,"matched_tokens":863,"snippet":859,"value":860},[15],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":866,"highlight":879,"highlights":884,"text_match":196,"text_match_info":887},{"comment_count":47,"id":867,"is_sticky":47,"permalink":868,"podcastfilter":869,"post_author":870,"post_content":871,"post_date":872,"post_excerpt":53,"post_id":867,"post_modified":873,"post_thumbnail":874,"post_title":875,"post_type":358,"sort_by_date":876,"tag_links":877,"tags":878},"90853","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-3-luglio-2024-intervista-antonio-casilli/",[299],"underscore","Puntata completa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/stakkastakka-231.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIntervista Antonio Casilli\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/stakkastakka-casilli.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCollegato con noi c'è Antonio Casilli, professore dell'Istituto Politecnico di Parigi e autore di diversi lavori, tra cui un libro pubblicato in Italia nel 2021, Schiavi del Click. Fa parte del gruppo di ricerca DiPLab.\r\n\r\nAllora Antonio, noi ti abbiamo contattato perché al di là del tuo libro che ha avuto un discreto successo, è che sia in Italia che in Francia, dove mi pare l'hai pubblicato la prima volta nel 2019, sappiamo anche che a breve verrà pubblicato in un'edizione inglese, aggiornata, non ho capito se è già pubblicato o verrà pubblicato a quest'autunno.\r\n\r\nAllora, sto rivedendo per l'ennesima volta le bozze, quindi esce tra qualche mese in America con la Chicago University Press e quindi siamo molto eccitati tutti.\r\nPer questa opportunità di parlare a un pubblico più vasto, ecco.\r\n\r\nEcco, allora a partire proprio dal tuo lavoro abbiamo diverse domande per arrivare poi anche agli ultimissime ricerche che hai fatto con i tuoi collaboratori e altri ricercatori. Ma prima di arrivare un attimo a questo tema vorremmo un attimo definirne dei contorni e quindi incominciare chiedendoti un pochino come sei arrivato negli ultimi anni nel tuo lavoro di ricerca a occuparti di lavoro digitale e in particolar modo di intelligenza artificiale e la sua intersezione col mondo del lavoro.\r\n\r\nAllora diciamo che io ho un percorso un po' lungo perché sono vecchietto e strano perché comincia in Italia diciamo in giri operaisti e autonomi, stiamo parlando di diversi decenni fa, e poi quando mi sono trasferito all'estero il tutto si è articolato, si è complessificato perché ho iniziato soprattutto a interessarmi alla sociologia di internet, quindi da sociologo e un po' economista, decisamente interessato alle tematiche del lavoro, sono arrivato a questa grande questione che è: che cosa fa l'intelligenza artificiale al lavoro?\r\nLa risposta tipica sarebbe: l'intelligenza artificiale distrugge il lavoro, ma dopo anni di ricerche con i miei collaboratori in diverse parti del mondo e poi ne riparleremo quali, sono arrivato a una conclusione un po' diversa e cioè sarebbe a dire che tanto per cominciare questa idea della distruzione dei posti di lavoro è un pretesto.\r\nI posti di lavoro sono distrutti ma sono distrutti per una scelta degli imprenditori, per una scelta dei poteri pubblici, per una scelta dei capitalisti sostanzialmente e si usano le macchine.\r\nMa queste macchine in realtà non funzionano tanto bene, perché per farle funzionare ancora oggi c'è bisogno di tantissimo lavoro nascosto e questo lavoro nascosto viene chiamato digital labor o micro lavoro o lavoro dei dati, insomma ci sono tante maniere di definirlo, ma è sostanzialmente un lavoro che è necessario per tenere su grandi exploit tecnologici come per esempio ChatGPT.\r\nChatGPT non funziona soltanto per la magia degli algoritmi, ma come è stato dimostrato già subito dopo il suo lancio nel novembre 2022 ci sono diverse migliaia di persone che stanno lì a filtrare i dati e tantissime altre ancora di più che stanno lì a verificare se le risposte sono corrette, a volte siamo noi stessi, a volte sono delle persone pagate.\r\nMa queste persone sono pagate molto poco, vivono in condizioni di lavoro terribili che noi documentiamo un po' in tutto il mondo perché, e qui riveniamo a dove sono messi, anche se queste grandi imprese tecnologiche sono spesso presentate come la Silicon Valley o tutt'al più facciamo lo sforzo di vederle anche in Cina, nei grandi distretti industriali cinesi, in realtà sono largamente delle tecnologie sviluppate in paesi a basso reddito.\r\nQuindi quelli che venivano una volta chiamati paesi in via di sviluppo che nel frattempo si sono ampiamente sviluppati ma che continuano a avere seri problemi di distribuzione ineguale dei redditi, forti tassi di povertà, forti percentuali di persone che sono pronte a lavorare per pochissimo e quindi sono lì che le grandi imprese come OpenAI, come Meta vanno a raccogliere, per aiutare questi lavoratori poveri dei dati.\r\n\r\nPrendiamo un tema che tu hai affrontato più volte sia nel tuo libro ma anche in numerose ricerche che hai pubblicato, che è quello della scomparsa del lavoro, un tema che cerchi di andare a smontare a più riprese su come le nuove tecnologie, che siano l'automazione nei processi produttivi o le intelligenze artificiali nei servizi e nel commercio vadano a rendere inutile il lavoro umano. Ecco secondo te a quali fenomeni possiamo invece ricondurre quello che è poi l'impatto reale dell'adozione di prodotti commerciali basati su intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? E poi come nasce questo mito della scomparsa del lavoro?\r\n\r\nSe vogliamo il mito della scomparsa del lavoro è un prodotto ideologico del sistema capitalistico attuale.\r\nQuando parlo di ideologia parlo veramente del fatto che è un mito che introduce un forte elemento di propaganda. Siamo tutti purtroppo confrontati all'emergenza di questa retorica politica del great replacement, la grande sostituzione, che di solito è un elemento, diciamo così, un argomento che è tirato fuori da razzisti e fascisti di diversa appartenenza politica. Quando sentiamo parlare di great replacement, di grande sostituzione, perché arrivano gli immigrati o arrivano altre persone che entrano nel mondo del lavoro, identifichiamo immediatamente queste persone come dei razzisti.\r\nMa non li identifichiamo altrettanto facilmente quando invece ci viene presentata questa idea della grande sostituzione tecnologica. Cioè l'idea secondo la quale i lavoratori non perderanno il loro lavoro a causa di immigrati o nuovi soggetti sociali, ma a causa delle macchine. In realtà si tratta dello stesso tipo di ragionamento e se guardiamo bene chi lo porta, chi veicola questo tipo di discorso, sono le stesse persone. Una persona che purtroppo qui in Francia è molto conosciuta, che è Jordan Bardellà, e ci sono delle possibilità, una percentuale non nulla di possibilità che ce lo ritroviamo come prossimo presidente del Consiglio.\r\nJordan Bardellà è un noto esponente neofascista del partito Rassemblement National e lui ha più volte detto che ci sono due tipi di grandi sostituzioni che si preparano, quella da parte dell'ondata migratoria e poi quella da parte delle tecnologie. Quindi mette sullo stesso piano questo tipo di discorso. E lo stesso tipo di discorso, come dire, lo possiamo smontare nella stessa maniera, sostanzialmente dicendo che non è l'immigrato che ruba il lavoro all'autoctono, che non è la tecnologia che ruba il lavoro ai lavoratori attuali, ma si tratta di una scelta di investitori e di grandi capitalisti di far presentare queste tecnologie come potenzialmente distruttrici di lavoro.\r\nQuando in realtà, se noi guardiamo la storia di tutta l'automazione, dall'automazione meccanica di diversi secoli fa all'automazione detta intelligente di oggi, vediamo che queste tecnologie sono fatte per lavorare con gli esseri umani e che permettono, in linea di principio, a più esseri umani di accedere al lavoro.\r\nMa c'è un ma, non è una visione ottimistica la mia, queste tecnologie dette intelligenti, ovvero tutto quello che ha a che fare con soluzioni algoritmiche, con l'uso di dati, le tecnologie di machine learning, ovverosia di apprendimento automatico, hanno bisogno di tantissima gente che insegna le macchine a fare quello che fanno.\r\nChatGPT è un esempio che tutti hanno sotto gli occhi, che è capace di generare testo, ma se guardiamo anche nell'acronimo GPT, la P di GPT significa pre-trained, significa pre-addestrato. Significa che qualcuno gli ha insegnato a questa macchina a fare quello che fa, come si addestra un atleta, o come si insegna ad uno studente.\r\nE questo qualcuno, noi ce lo immaginiamo sempre come un ingegnere, un data scientist, un software developer, ma in realtà si tratta, nella maggior parte dei casi, che significa che abbiamo anche delle cifre che sono abbastanza impressionanti, parliamo di diverse centinaia di milioni di persone nel mondo, che fanno un lavoro molto più terra terra.\r\nPer esempio, non lo so, prendiamo delle immagini, che ne so, generate da utilizzatori su Instagram e iniziamo a taggare queste immagini, oppure a identificare oggetti in queste immagini. Per esempio, se c'è un viso umano, mettiamo un tag uomo o essere umano. Se c'è un animale, mettiamo animale, il tipo di animale. A cosa serve tutto questo? La prossima volta che queste immagini verranno, tra virgolette, mostrate a un'intelligenza artificiale, questa intelligenza artificiale poi, a forza di esempi, imparerà a riconoscere gli esseri umani e a fare la differenza tra un essere umano e un animale. Quindi questo è un esempio molto facile, molto terra terra.\r\nUn altro esempio potrebbe essere che ChatGPT ha bisogno che qualcuno annoti i testi, ovvero sia, , che questo testo sia segnato, sia etichettato come un testo in inglese che parla di sport e che è lungo 300 parole.\r\nQueste informazioni sono necessarie alla macchina, perché la macchina impari. Queste operazioni in realtà sono delle operazioni relativamente semplici, metto molto l'accento sul relativamente, e soprattutto molto mal pagate. Molto mal pagate, stiamo parlando in realtà di un pagamento che a volte può arrivare a 1 o 2 dollari all'ora, perché queste persone sono pagate o all'ora o sono pagate addirittura a contimo, ovvero per ogni tipo di piccola informazione che aggiungono al database vengono pagate qualche centesimo.\r\nCi sono delle piattaforme che sono accessibili a tutti, purtroppo, un po' in tutto il mondo, che permettono ai lavoratori di iscriversi e quindi di accettare, di realizzare queste task, questi compiti, queste mansioni molto mal pagate e alle aziende di reclutare a volte centinaia, di migliaia, a volte addirittura milioni di persone che sono messe a lavoro per sviluppare questa intelligenza artificiale.\r\n\r\nEcco, su questo, l'anno scorso hai pubblicato insieme ad altri due ricercatori, Maxime Cornet e Clement Leclerc. Un paper dal titolo appunto \"The problem with annotation. Human labour and outsourcing between France and Madagascar\". Ecco, abbiamo letto il paper, è molto interessantecome avete ricostruito insomma la filiera, stai dicendo già adesso, della catalogazione e della categorizzazione condotta da due start-up francesi attive in questo settore.\r\nMa nel mentre vi siete presi la briga di andare a intervistare nello specifico qua in Madagascar, ma poi sappiamo che avete fatto anche altre ricerche da altre parti.\r\nEcco, ti chiederei un pochino adesso di entrare un po' magari più nel dettaglio della ricerca, nel senso di darci magari un po' conto di come avete condotto la ricerca e farci anche magari qualche esempio concreto. E poi, dall'altro lato, come vengono utilizzate queste tecnologie poi nella pratica, sia quella di sorveglianza, sia quella di organizzazione, sia poi il risultato delle interviste.\r\n\r\nÈ più facile se ti racconto un pochettino come lavoriamo in generale. Allora, noi siamo un gruppo di una ventina di persone, si chiama DiPLab, che significa Digital Platform Labor, quindi è un laboratorio di ricerca sostanzialmente, e praticamente quello che facciamo è realizzare delle inchieste un po' dappertutto nel mondo, ma siamo molto specializzati sull'America Latina e l'Africa, abbiamo fatto una ventina di inchieste in 20 diversi paesi negli anni, a partire dal 2018, e questi paesi sono molto diversi.\r\nAllora, ci sono sostanzialmente dei paesi molto poveri, come per esempio il Venezuela in America Latina o il Madagascar in Africa che sono diventati dei centri nevralgici di questo lavoro mal pagato ma necessario per produrre le intelligenze artificiali.\r\nSostanzialmente noi abbiamo raccolto testimonianze di migliaia, quasi 4 mila, lavoratori e lavoratrici un po' in tutto il mondo. Stiamo adesso iniziando anche a guardare altri paese e altri continenti come l'India e il Bangladesh che come potrai immaginare sono enormi e sostanzialmente negli anni abbiamo visto che ci sono dei tipi molto chiari, che diventano chiari dal punto di vista dei profili socio-demografici delle persone che lavorano per queste piattaforme.\r\nTanto per cominciare abbiamo a che fare con delle persone che sono nel fiore degli anni, quindi sarebbe dire delle persone che dovrebbero essere ben piazzate sul mercato del lavoro, stiamo parlando di persone dai 20 a massimo i 40 anni e queste persone sono anche delle persone che hanno un alto livello di specializzazioni di educazione, cioè hanno dei diplomi, intervistiamo abbastanza frequentemente delle persone che hanno lauree, master, quindi ti puoi immaginare che queste persone ancora una volta dovrebbero essere le più avvantaggiate dal punto di vista del mercato del lavoro e invece non accedono a delle buone posizioni, non accedono a dei posti di lavoro e quindi devono accettare delle forme di lavoro molto più informali, molto più precarie, quindi lavorare per queste piattaforme.\r\nA volte lavorano da casa, per esempio in paesi come il Venezuela sono sostanzialmente delle persone che lavorano da casa, quindi ci possiamo sostanzialmente immaginare delle persone che hanno già un computer, di solito un vecchio computer distribuito dallo Stato una decina di anni fa, che fortunatamente, perché sono in Venezuela, non pagano l'elettricità o gli viene offerta a prezzi controllati,e quindi possono permettersi di fare una piccola aziendina a casa loro, dico un'aziendina per modo di dire perché in realtà non c'è nessun contratto, quindi si connettono a una piattaforma, accettano di realizzare dei task, ottengono dei pagamenti di qualche centesimo che alla fine del mese gli fa qualche dollaro. Siccome in Venezuela 6 o 8 dollari sono un buon salario mensile, e soprattutto il dollaro è più apprezzato del bolivar che è la moneta locale che ha tendenza a svalutarsi da un giorno all'altro, queste persone trovano questo lavoro abbastanza interessante e sostanzialmente si creano delle delle piccole collettività familiari. C'è certe volte, non lo so, certe ore del giorno è il padre che lavora a questa piattaforma, su questa piattaforma altre volte è la nonna, altre volte sono i figli. Questa è la situazione in un paese come il Venezuela.\r\nLa situazione in Madagascar è completamente diversa perché certo ci sono anche lì delle persone che lavorano da casa, molto meno perché la connessione costa cara e l'elettricità costa cara e in più ha tendenza al blackout, diciamo così, ma ci sono tantissime altre situazioni. Persone che lavorano in cybercafè, io per esempio in Madagascar sono andato in diversi cybercafè dove c'erano da una parte quelli che giocavano ai videogiochi e dall'altra quelli che facevano annotazione di immagini, o che facevano altri task.\r\nCi sono anche persone che lavorano da casa, come dicevo, e ci sono a volte degli uffici e delle aziende più classiche che assomigliano veramente a degli open space dove ci sono centinaia di persone che fanno dei turni di giorno e di notte e che fanno lavori di diverso tipo. Di solito queste sono delle mansioni un pochettino più complesse e delle mansioni soprattutto con aziende che lavorano da casa. Ci sono anche persone che impongono un certo livello di segreto industriale. Possono essere dei ministeri di governi stranieri, come abbiamo potuto vedere in Madagascar, a volte anche, e questo è molto più preoccupante, dei ministeri della difesa in diversi paesi stranieri e altre volte invece si tratta di grandi aziende, possono essere dei Google o delle Amazon, che hanno bisogno di dati di qualità.\r\nE' un'altra cosa che è stata molto eclatante, quello che quando noi l'abbiamo vissuto è stato certamente il più forte a livello di risultati. Stiamo parlando di un paio di anni fa, quando giustamente con i miei colleghi siamo andati andati diverse volte in Madagascar in realtà, perché è un paese abbastanza centrale.\r\nNel corso di questa missione, come la chiamiamo, nel 2022, siamo stati una settimana praticamente a vivere dentro, quasi, una casa che era stata trasformata in una fabbrica di click per l'intelligenza artificiale, una fabbrica di dati. Quindi ci dobbiamo immaginare una piccola casetta su due piani, con un garage, una soffitta, e praticamente in ogni stanza si entrava e c'erano da 20 a 30 persone su diversi computer che facevano dei task, che realizzavano della traduzione di dati o della notazione di dati, mettevano dei tag su delle immagini, vedi questo passo. Giorno e notte.\r\n\r\nNel caso specifico, uno dei casi, diciamo, più normali era quello di una azienda che aveva venduto degli scanner per i ristoranti aziendali. È presente quel tipo di situazione nei ristoranti aziendali. Si arriva con il vassoio, si passa il vassoio sotto uno scanner e questo vassoio ci dice automaticamente quanto dobbiamo pagare e quindi è tutto compactless e senza cassiere.\r\nQuello che non vi dicono è che però dall'altra parte del mondo ci sono delle persone che a volte in tempo reale fanno un lavoro di identificazione dei piatti del vostro vassoio. E questo è un lavoro che può diventare abbastanza complesso, soprattutto se consideriamo che, che ne so, i vassoi sono a volte in Germania e le persone che vedono che cosa c'è in questi vassoi si trovano in Mozambico, per esempio, e non ci sono gli stessi sistemi alimentari, non mangiano le stesse cose, non riconoscono gli stessi cibi. Quindi ci vuole tutto un lavoro di adattazione, di adattamento culturale. E un altro lavoro, invece, che è un altro progetto, che invece ci è sembrato particolarmente strano, poi siamo andati a grattare, lì era un'altra conferma di quello che sapevamo in realtà da lontano 2017, era che alcune di queste intelligenze artificiali non sono artificiali per niente. Ovvero, ossia, non c'è un vero e proprio algoritmo, ma c'è un finto algoritmo che in realtà è un certo numero di persone che a distanza realizzano questi task.\r\n\r\nQuindi l'esempio tipico, l'esempio vero, di cui parliamo poi nell'articolo, ma ne parliamo anche in altri contesti, è che, alcune persone che erano nel garage di questa casa di cui parlavo prima, facevano finta di essere una camera di videosorveglianza intelligente di quelle che si trovano nei supermercati.\r\nÈ una camera di videosorveglianza che viene venduta ai supermercati che riesce a riconoscere le persone e a interpretare i comportamenti delle persone. Se qualcuno ruba, non lo so, del cioccolato, del cibo per cani, questa camera, questa videocamera, invia un SMS al cassiere o alla cassiera e ci può essere un intervento in cui si può bloccare il ladro potenziale. Quello che non vi dicono è che in realtà questa videocamera intelligente è intelligente perché c'è l'intelligenza di questi lavoratori che vengono pagati molto poco e hanno dei turni abbastanza stretti, infatti devono in tempo reale comprendere quello che succede nei supermercati, hanno da 2 a 5 secondi per reagire e devono anche inviare dei finti sms automatici ai cassieri e alle cassiere in Europa, per esempio.\r\nQuindi si tratta di un caso che potrebbe essere assimilato a una frode, in realtà, ma che è molto più complesso e molto più comune, in realtà, perché tantissimi esempi di grandi intelligenze artificiali hanno dimostrato, e ci sono delle parti che non sono artificiali per niente.\r\nNel lontano 2019 abbiamo intervistato una persona che lavorava per Siri, quindi l'intelligenza artificiale di Apple, che diceva: \"io certe volte facevo l'intelligenza artificiale, perché certe volte Siri non funzionava bene e bisognava intervenire per fare un debugging in tempo reale\", per esempio. Solo che questo debugging in tempo reale significa simulare che ci sia un'intelligenza artificiale quando in realtà ci sono degli esseri umani. E questi esseri umani, questa è la parte più preoccupante, con questo finisco questo siparietto, erano anche molto mal pagati.\r\nPerché dobbiamo immaginarci che comunque, Antananarivo, la capitale del Madagascar, è una città grande, è una città relativamente cara rispetto al paese, che è un paese povero, ammettiamolo, però al tempo stesso la città non è una città nella quale si può vivere facilmente con qualche euro al mese. E nel caso specifico queste persone che addestravano o \"impersonavano\" un'intelligenza artificiale, venivano pagate tra i 90 e i 120 euro al mese. 90-120 euro al mese è ufficialmente il doppio del salario minimo del Madagascar, ma al tempo stesso non è sufficiente, soprattutto se queste persone hanno che ne so, una famiglia o dei figli . Quindi, sostanzialmente, queste persone erano anche bloccate in un lavoro precario e mal pagato che non gli permetteva di andare avanti.\r\nCon la loro carriera, con la loro vita, e ad avere delle prospettive, sostanzialmente, con il classico vicolo-ceco lavorativo che incontriamo tanto spesso ovunque nel mondo e sempre più spesso, ma che in questo caso diventa molto più grave perché è ufficialmente nel contesto della produzione di una delle più grandi fonti di ricchezza e di profitti degli ultimi anni, ovvero sia le intelligenze artificiali.\r\n\r\nE infatti l'esempio che hai dato mi ha ricordato due casi che erano emersi recentemente che avevamo avuto modo di commentare su questi microfoni , che uno è quello di Amazon dei negozi \"cashless\", che sembrava avere questo magico algoritmo che riesce a riconoscere in automatico quando le persone prendono un oggetto da uno scaffale, lo mettono nel carrello, gli addebitava diciamo il valore dell'oggetto, poi se magari lo rimettevano sullo scaffale glielo riaccreditava, eccetera. E rivelarono poi in realtà, si venne poi a scoprire che dietro questo magico algoritmo c'era un bacino di 20.000 lavoratori collocati in India, così come è uscito recentemente il caso di Presto Automation, una azienda in America che vendeva servizi di automazione alle casse per i fast food, il cui prodotto si era poi scoperto che aveva bisogno dell'intervento umano nel circa 70% dei casi. Quindi diciamo che la maggioranza poi delle azioni compiute da questi sistemi di appunto come dici te giustamente intelligenza artificiale dove poi dietro di artificiale non c'è niente, sono poi in realtà mantenuti da persone che spesso lavorano anche per una semplice questione di costi in paesi del secondo mondo, a prezzi che sarebbero diciamo inaccettabili nei paesi in cui quei negozi, quelle casse sono effettivamente collocate che poi alla fine è questo il vero vantaggio di questi strumenti. Perché tu alla fine hai un cassiere, , però lo paghi non al costo francese ma lo paghi al costo del Madagascar.\r\n\r\nCerto e c'è anche da aggiungere per esempio che non è soltanto questione di pagare i cassieri, ma cosa questo caso di off-shoring forzato determina per esempio per gli stati.\r\nTanto gli stati dei paesi a reddito basso, che hanno un costo di circa 25 miliardi di euro. C'è un costo di circa 25 miliardi di euro di reddito basso che per gli stati di paesi come per esempio, non lo so, i paesi europei c'è una perdita in termini di introiti fiscali, in termini di contributi, in termini di tutta una serie di altri servizi che normalmente sono dei servizi pubblici che sono finanziati a partire dal lavoro delle persone e a partire dalle aziende che pagano correttamente i lavoratori.\r\nSe queste aziende si sottraggono ai loro obblighi che ripeto sono di natura fiscale, contributiva, di previdenza sociale. Se si sottraggono a questi obblighi sostanzialmente stiamo sabotando lo stato sociale europeo in più oltre a danneggiare gli stati dei paesi terzi.\r\nNonché anche una cosa interessante che veniva fuori dalla ricerca, questo processo modifica anche il lavoro di chi rimane nel paese dove viene erogato il servizio.\r\nNella parte dei cassieri era anche abbastanza interessante vedere come il lavoro, per la parte delle videocamere di sicurezza, il lavoro dei cassieri e delle cassiere che rimangono sul posto viene a tutti gli effetti modificato perché si devono fare carico anche delle segnalazioni che vengono fatte dalle intelligenze artificiali o non artificiali remote, e quindi c'è paradossalmente un aumento del lavoro o anche una degradazione di chi mentre sta facendo un mestiere ne deve affiancare un'altro perché deve farsi interfaccia dell'intelligenza artificiale.\r\n\r\nEcco, su questo infatti ti volevo chiedere, riguardo poi a quella che è stata la vostra ricerca, se magari avete avuto modo di parlarne sia con chi in questo caso in Francia si trovava appunto ad avere il proprio lavoro modificato da queste intelligenze artificiali o nel caso specifico in Madagascar da chi è, nella componente degli sfruttati in questo colonialismo digitale, come queste persone poi percepiscano questa nuova trasformazione.\r\nMi riferisco in particolare a chi poi dà animo e forza a questi presunti algoritmi artificiali, di come poi questi percepiscano il fatto che quegli strumenti, quei prodotti in occidente vengano venduti come frutto della dell'intelligenza artificiale, e non come invece frutto del loro lavoro costante e quotidiano.\r\n\r\nGiustissima domanda che permette, che mi permette anche di raccontare un po' cosa facciamo oltre a girare il mondo e risolvere misteri come Scooby Doo.\r\nQuesta è la parte dove andiamo a raccogliere dati, intervistare persone, è una parte del nostro lavoro, poi c'è tutto quello che ha a che fare con aiutare i lavoratori a prendere coscienza, sviluppare soggettività, a organizzarsi e aiutare anche a volte stati, istituzioni internazionali o addirittura sindacati a inquadrare e aiutare e accompagnare meglio questi lavoratori, questo è un lavoro molto più vasto che però facciamo in diversi paesi del mondo. Ti do qualche esempio di come si può lavorare con per esempio i lavoratori in Europa che sono direttamente in Europa.\r\n\r\nPoi abbiamo un altro problema è che i lavoratori non sono stati colpiti da questa situazione, spesso sapendolo, cioè noi abbiamo a che fare con, per esempio non lo so, giusto ieri stavo continuando un lavoro con un'azienda francese, questa azienda francese ha subito un piano di ristrutturazione che è risultato in 250 licenziamenti, questi licenziamenti sono stati giustificati dall'arricuz di CIGPT e dell'intelligenza artificiale come se fosse una novità, il solito pretesto, in realtà i lavoratori hanno scoperto immediatamente dietro questa finta automatizzazione si nascondeva un caso di outsourcing di diverse centinaia di persone in un paese africano che erano messe lì a lavoro per far finta di essere un'intelligenza artificiale che ufficialmente ha distrutto i loro posti di lavoro. Quindi in questo caso la rivendicazione dei lavoratori licenziati che cercano di essere reintegrati o che cercano di essere rimborsati dei danni subiti si combina con il riconoscimento, con il fatto che sono oramai coscienti del fatto che ci sono masse di altri lavoratori in paesi terzi, nel caso specifico non soltanto in Africa ma anche in India per questa azienda di cui sto parlando e che quindi diventa una lotta internazionalista, ma perché internazionale di fatto?\r\n\r\nPerché non si possono risolvere i problemi di gente in Europa senza al tempo stesso prendere in conto quale ruolo e quali sono anche i danni subiti da persone in paesi terzi. Naturalmente noi lavoriamo anche in diversi paesi nei quali abbiamo condotto queste inchieste, nel caso specifico i due paesi sui quali stiamo lavorando di più ancora sono Madagascar e Kenya in Africa ci sono altri lavori in corso per paesi sudamericani come il Brasile e altri paesi africani come l'Egitto ma sono più diciamo così embrionali come come tipi di lavoro. Che tipo di lavoro facciamo? Beh a volte lavoriamo con le aziende, le aziende significa le piattaforme, per convincerle\r\nqueste piattaforme che sfruttano i lavoratori a trattarli meglio.\r\nE quindi adottare degli standard di lavoro equo, questi sono degli standard che sono stabiliti da un'organizzazione che si chiama Fair Work Project, che è condotta da nostri colleghi dell'Università di Oxford. Altre volte si tratta di applicare sostanzialmente le regole di gli standard internazionali di difesa del lavoro degno che invece sono stabiliti dall'ILO, cioè la International Labour Organization e con i quali, lavoriamo su altri progetti.\r\nQuindi sostanzialmente si tratta in certi casi di far applicare la legge, in altri casi si tratta di aiutare lo sviluppo di soggettività collettive da parte dei lavoratori. Per esempio quello che sta succedendo in Kenya è da una parte preoccupante, perché l'ordine pubblico del paese si è molto degradato, ma allo stesso molto interessante perché il Kenya è un paese che è stato al centro di una serie di rivelazioni molto forti negli ultimi due anni. Si è scoperto sostanzialmente che sia Meta, ovvero sia Facebook, che OpenAI, ovvero sia ChatGPT, si sono serviti di lavoratori keniani per adestrare le loro intelligenze artificiali, produrre dati e fare altri tipi di lavoro.\r\nQueste persone si sono in frattempo organizzate in diversi sindacati, uno si chiama Tech Workers, un altro si chiama African Content Moderators, sono dei sindacati che hanno oramai migliaia di iscritti e che partecipano anche alle manifestazioni che si stanno svolgendo in questo momento in Kenya contro la riforma finanziaria di quel paese. Quindi sostanzialmente vediamo progressivamente delle persone, delle organizzazioni che nascono all'interno di questo settore, che è dopo tutto un settore abbastanza sconosciuto, anche se veramente avrei dei dubbi a definirlo come un settore di nicchia, visto il numero di persone che secondo le stime degli ultimi anni iniziano ad esserci dentro, ma che si articolano, si combinano con movimenti molto più vasti e quindi ci sono anche delle forme embrionali di costruzione di coscienza di classe, se vogliamo, o di costruzione di movimenti multitudinari nei quali questi laboratori di dati entrano a far parte.\r\n\r\nMi sposterei un attimo su una questione che avevo ripreso appunto dal tuo libro Schiavi del Clic, ma che poi insomma è anche ricitato in vari articoli, che è noto come il paradosso di Solow su come sia stato misurato che la digitalizzazione nella manifattura e l'automazione nei servizi non abbiano poi portato a un reale aumento della produttività, anzi addirittura all'inizio del ventunesimo secolo si misura una decrescita nella produttività portata da questi strumenti.\r\nStrumenti che invece avrebbero dovuto, non dico sostituire il lavoro umano, ma quantomeno aumentarne la capacità produttiva.\r\nDa questo punto di vista, se la digitalizzazione ha avuto un impatto tanto trascurabile, perché rimane comunque una delle principali voci di investimentoda parte di grandi corporazioni e dei governi?\r\n\r\nAllora, do una precisazione piccolissima di natura statistica, anche se poi un po' scocciante, pedante da parte mia, quello che diminuisce è il tasso di crescita della produttività, quindi significa che la produttività continua a crescere, certo, ma in maniera molto meno veloce e in certi casi la crescita si è interrotta, non c'è una diminuzione della produttività, ecco, significa che sostanzialmente a forza tu puoi introdurre tutta l'automazione che vuoi, la produttività non cresce, poi la produttività cresce anche per altri motivi, perché sostanzialmente se ci sono altri metodi che non sono di natura automatica, ma possono essere, che ne so, riorganizzazione del lavoro, oppure la disponibilità di infrastrutture, la produttività potrebbe crescere, ma quello che giustamente sottolinei nella tua domanda è per quale motivo, malgrado i risultati dell'automatizzazione non ci siano dal punto di vista della produttività, si continua a investire tanto?\r\nBeh, perché risponderei, ci sono dei risultati per gli investitori in termini di profitto, in termini di rendita economica, quindi malgrado la produttività non aumenti, loro riescono comunque a creare dei profitti, e creare dei profitti sostanzialmente grazie al fatto che oggi come oggi non hai bisogno di avere un prodotto che funziona e nemmeno di venderlo volendo, perché le grandi aziende e le grandi piattaforme degli ultimi anni sono basate su un'idea di, a grosso modo, di soppensioni da parte dei produttori. Quindi, la città è un'azienda, che ha delle piccole aziende che vengono fatte a volte di stati e a volte di grandi investitori, è quello che si chiama il venture capitalism, quindi significa che ci sono dei grandi finanziatori che ti pagano, ti danno dei finanziamenti, delle sovvenzioni di centinaia di miliardi e sperano che un giorno forse tu riuscirai a fare un profitto, ma in certi casi, ti posso citare il caso di Uber, questo profitto non arriva mai.\r\nUber è arrivato a fare un utile , alla fine dell'anno scorso, a mostrare per la prima volta da quando è stata creata un minimo di profitto, non perché è riuscita a vendere meglio il suo prodotto, ovvero la sua piattaforma, che continua a essere in perdita. Uber in realtà spende molto di più a convincerti a usare Uber che non quello che guadagna facendoti usare Uber.\r\nSono riusciti a fare un minimo di profitto perché hanno fatto un'acquisizione di un'altra azienda che aveva un bilancio positivo.\r\nMa questo significa sostanzialmente che ci sono delle incitazioni, degli incentivi per i grandi investitori di continuare a investire nell'intelligenza artificiale, anche se poi il tornaconto non c'è. Certo non c'è il tornaconto a livello collettivo perché gli stati non ci guadagnano abbastanza, i lavoratori certamente non ci guadagnano in questa situazione e le aziende stesse continuano a fare perdite, ma in questo caso di venture capitalism ci sono ancora degli imbecilli che continuano a finanziarli. Questi imbecilli sono degli imbecilli pericolosi.\r\nStiamo parlando di persone del calibro di Mark Andresen o Peter Thiel. Dei nomi che forse non dicono niente alle persone che ci ascoltano. La cosiddetta paypal mafia anche nota. Sì esattamente. Persone che sono vicine a noti esponenti dell'estrema destra come Elon Musk e compagnie. Loro stessi sono delle persone di estrema destra. Mark Andresen è uno che pubblicamente ha dichiarato di quanto era bello il colonialismo. Peter Thiel è un eugenista dichiarato. Un pro-trumpiano nichilista , e queste persone sono quelli che continuano a finanziare questi grandi sforzi di investimento che sono pericolosi dal punto di vista sociale, dal punto di vista economico e aggiungerei anche, anche se poi di questo ne parliamo più recentemente in testi che non sono ancora stati tradotti in inglese in certi casi, anche hanno un impatto ecologico serissimo.\r\nPerché investire in grandi infrastrutture come ChatGPT significa anche investire in data center, significa investire nell'estrazione mineraria e nell'uso di energie che non sono certamente sostenibili.\r\nNon sono certamente un caso di tecnologia verde malgrado il fatto che cerchino costantemente di vendersi come green AI, quindi di fare un pochettino di ripulitura e di riciclaggio. Quindi l'uso fatto della retorica ecologista per cercare di vendere quello che fanno ha un serio impatto se pensiamo soltanto agli investimenti proposti da Sam Altman, quindi uno dei principali creatori di ChatGPT, stiamo parlando di un fabbisogno energetico che supera ampiamente tutte le tecnologie che abbiamo avuto finora.\r\nE quindi questo servirebbe soltanto a creare cosa? Un chatbot che risponde alle mie richieste astuse di ricette, magari la ricetta di una torta ssacher ma scritte come fosse un sonetto di Shakespeare, che è la cosa più inutile del mondo a pensarci.\r\n\r\n\r\nAntonio su questo non so se ci puoi dedicare ancora qualche minuto, volevo su questo farti ancora due domande proprio sul tema ambientale.\r\nAnche da questi microfoni abbiamo più volte portato approfondimenti, per esempio un dato delle ultime settimane è che le previsioni sono che i data center negli Stati Uniti consumeranno il 10% di tutta l'elettricità prodotte nel paese entro il 2030, ogni settimana escono annunci di questo tipo. E in generale, anche invece riportando un po' l'argomento su un piano politico, negli ultimi anni c'è stato un tentativo a più riprese di creare punti di convergenza tra quelle che sono le distopie digitali che con te abbiamo sottolineato in questa intervista e invece delle lotte ambientali che rappresentano sicuramente un punto di vista anche un po' più avanzato dal punto di vista anche dello stato di salute dei movimenti. Basti pensare appunto che termini costrutti di ricerca come l'estrattivismo digitale e altri sono stati proprio mutuati da una parte all'altra, presi dal mondo dell'ecologia.\r\nEcco, questo è sicuramente un tentativo che si è fatto, molto interessante, però noi rileviamo anche che negli ultimi anni questa potenziale alleanza e punti di convergenza stenta un po' a costruirsi. Non so, anche dal nostro punto di vista spesso e volentieri abbiamo cercato di portare questi discorsi all'interno anche di iniziative politiche e movimenti, ma si fa un po' fatica, un po' per la natura delle lotte ambientali che pur essendo a una vocazione sicuramente internazionale di ampio respiro spesso sono estremamente localizzate, e invece lavori come il tuo ad esempio che ci portano a attraversare delle filiere che poi camminano un po' in tutto il mondo.\r\nEcco, tu come vedi questa situazione? Come vedi il rapporto in generale e quali potrebbero essere secondo te nuovi punti di convergenza tra le movimenti nel digitale sia sindacali che internazionali?\r\n\r\nAllora, diciamo che in un certo senso penso che i problemi siano di due tipi il primo è che attualmente i movimenti ambientalisti a livello internazionale sono ancora molto diversi e che non c'è stata una chiara separazione tra, diciamo, un'ala riformista, chiamiamola così sostanzialmente quella che è più compatibile con delle istanze capitaliste e quindi sostanzialmente per farla corta sono quelli che propongono l'idea che c'è una tecnologia sostenibile basta semplicemente scegliere il meno peggio o addirittura pensare a una tecnologia che possa essere effettivamente green e dall'altra parte un'area massimalista dei movimenti ecologistici che invece sostanzialmente sostengono quella che possiamo chiamare una redirezione ecologica ovvero bisogna veramente avere un sussulto politico per cambiare completamente la maniera di considerare queste cose e né l'una né l'altra nel caso specifico al di là di queste diciamo di questa complessità dei movimenti ecologici attuali ambientalisti attuali né l'una né l'altra ha una visione completa se vogliamo forse un po' quelli della redirezione ecologica perché ci sarebbe bisogno di avere una specie di cartografia di che cosa fanno le intelligenze artificiali a non soltanto le filiere o le supply chains ma anche a posti che sono a volte molto distanti da noi ed è difficile immaginarsi quali sono le condizioni di vita o quali sono le condizioni stesse ambientali in paesi come la Bolivia considerando che la maggior parte di noi non ci ha mai messo piede in Bolivia immaginarsi che ci siano l'adi di sale come è il caso di Bolivia e di Uyuni che è il più grande giacimento di litio del mondo che è talmente centrale per le nostre batterie di tutto quello che abbiamo in tasca dallo smartphone al tablet per chi ce l'ha le biciclette elettriche o i veicoli elettrici, le automobili questa cosa di immaginarsi quanto importante sia un posto talmente lontano da noi da qualcosa che è così vicino a noi che abbiamo nelle nostre tasche questo è uno sforzo serio è uno sforzo serio che però ha nel futuro una necessità di svilupparsi e che si svilupperà purtroppo perché queste lotte ecologiche arrivano sempre più vicino a noi se pensiamo in particolare a una faccenda che è un po' diversa la questione dei data center i data center non sono per la maggior parte situati in paesi terzi a basso reddito ma sono per la maggior parte dei casi messi dietro l'angolo rispetto a noi sono in Italia, sono in Francia sono negli Stati Uniti certo sono anche in Cina e in maniera crescente perché la Cina non è più da tanti tanti anni un paese povero ma sono sostanzialmente nel nord del mondo e nel nord del mondo sono dei posti dove sono delle strutture che pesano molto sul consumo energetico paesi come l'Irlanda che sono oggi dei grandi hub per i data center sono dei paesi nei quali l'infrastruttura di produzione dell'elettricità è molto affaticata dalla presenza di questi data center in Spagna si stanno sviluppando dei collettivi che mettono insieme tecnologia e piuttosto critica tecnologica e critica ecologica che si oppongono per esempio alla creazione di nuovi data center in posti che specialmente in Spagna sono già desertici e che quindi non hanno bisogno in più di questo ennesimo peso quindi queste sono delle prospettive che sono interessanti e aggiungo che sono interessanti purtroppo perché sono delle questioni e dei problemi ecologici sempre più pressanti che arrivano sempre più vicino alle nostre case e che se finora non c'è stata una diciamo così un'alleanza tra movimenti di critica tecnologica e movimenti di rivendicazione legate all'ambiente questo secondo me cambierà molto presto\r\n\r\n \r\n\r\nHai qualcosa da aggiungere o altri riferimenti che vuoi darci per chi ci ascolta per seguire il vostro lavoro o anche altri lavori che reputi interessanti su questi temi?\r\n\r\nAllora voglio invitare coloro che ci ascoltano se sono interessati e interessate, l'otto luglio c'è il lancio a distanza, nel senso che è un evento virtuale ed è gratis, e si può partecipare da tutto il mondo, che si chiama Workers Inquiry. Per gli italiani traduzione è semplicemente inchiesta operaia.\r\nWorkers Inquiry è il lavoro, la produzione di una mia carissima collega e amica e anche lei membra di DiPLab che si chiama Milagros Miceli che è una ricercatrice che da tanti anni lavora a Berlino per il Weizenbaum Institute e che ha avuto questa idea assolutamente geniale, ovvero piuttosto che, come lo facciamo noi da tanti anni, girare il mondo e andare a intervistare persone, aiutare i lavoratori dei dati, ovvero i microlaboratori di cui ho parlato finora, questi che attestano l'intelligenza artificiale, a raccontare le loro stesse condizioni di lavoro e a condurre loro stessi delle inchieste sulle proprie condizioni di lavoro.Ed è una maniera di effettivamente ricollegarsi alla grande tradizione operaista.\r\nMa vi posso anche assicurare che è un risultato anche da un punto di vista sociale, politico, perché ci sono queste persone che l'8 luglio parleranno durante il lancio di questa iniziativa e quindi vedrete testimonianze di persone dal Kenya, dall'Iran, dal Venezuela, da tanti altri posti e dalla Germania ovviamente, ma soprattutto ci sono anche degli estratti video che sono di grandissima qualità. Quindi vi consiglio di cercare Workers Inquiry Milagros Miceli su internet e di connettervi l'8 luglio, quindi tra qualche giorno.","11 Luglio 2024","2024-07-11 12:19:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/rick-rothenberg-kroIft6D9wk-unsplash-scaled-1-200x110.jpg","StakkaStakka 3 Luglio 2024 – Intervista Antonio Casilli",1720700396,[],[],{"post_content":880},{"matched_tokens":881,"snippet":882,"value":883},[80],"Siri, quindi l'intelligenza artificiale di \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, che diceva: \"io certe volte","Puntata completa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/stakkastakka-231.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIntervista Antonio Casilli\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/stakkastakka-casilli.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCollegato con noi c'è Antonio Casilli, professore dell'Istituto Politecnico di Parigi e autore di diversi lavori, tra cui un libro pubblicato in Italia nel 2021, Schiavi del Click. Fa parte del gruppo di ricerca DiPLab.\r\n\r\nAllora Antonio, noi ti abbiamo contattato perché al di là del tuo libro che ha avuto un discreto successo, è che sia in Italia che in Francia, dove mi pare l'hai pubblicato la prima volta nel 2019, sappiamo anche che a breve verrà pubblicato in un'edizione inglese, aggiornata, non ho capito se è già pubblicato o verrà pubblicato a quest'autunno.\r\n\r\nAllora, sto rivedendo per l'ennesima volta le bozze, quindi esce tra qualche mese in America con la Chicago University Press e quindi siamo molto eccitati tutti.\r\nPer questa opportunità di parlare a un pubblico più vasto, ecco.\r\n\r\nEcco, allora a partire proprio dal tuo lavoro abbiamo diverse domande per arrivare poi anche agli ultimissime ricerche che hai fatto con i tuoi collaboratori e altri ricercatori. Ma prima di arrivare un attimo a questo tema vorremmo un attimo definirne dei contorni e quindi incominciare chiedendoti un pochino come sei arrivato negli ultimi anni nel tuo lavoro di ricerca a occuparti di lavoro digitale e in particolar modo di intelligenza artificiale e la sua intersezione col mondo del lavoro.\r\n\r\nAllora diciamo che io ho un percorso un po' lungo perché sono vecchietto e strano perché comincia in Italia diciamo in giri operaisti e autonomi, stiamo parlando di diversi decenni fa, e poi quando mi sono trasferito all'estero il tutto si è articolato, si è complessificato perché ho iniziato soprattutto a interessarmi alla sociologia di internet, quindi da sociologo e un po' economista, decisamente interessato alle tematiche del lavoro, sono arrivato a questa grande questione che è: che cosa fa l'intelligenza artificiale al lavoro?\r\nLa risposta tipica sarebbe: l'intelligenza artificiale distrugge il lavoro, ma dopo anni di ricerche con i miei collaboratori in diverse parti del mondo e poi ne riparleremo quali, sono arrivato a una conclusione un po' diversa e cioè sarebbe a dire che tanto per cominciare questa idea della distruzione dei posti di lavoro è un pretesto.\r\nI posti di lavoro sono distrutti ma sono distrutti per una scelta degli imprenditori, per una scelta dei poteri pubblici, per una scelta dei capitalisti sostanzialmente e si usano le macchine.\r\nMa queste macchine in realtà non funzionano tanto bene, perché per farle funzionare ancora oggi c'è bisogno di tantissimo lavoro nascosto e questo lavoro nascosto viene chiamato digital labor o micro lavoro o lavoro dei dati, insomma ci sono tante maniere di definirlo, ma è sostanzialmente un lavoro che è necessario per tenere su grandi exploit tecnologici come per esempio ChatGPT.\r\nChatGPT non funziona soltanto per la magia degli algoritmi, ma come è stato dimostrato già subito dopo il suo lancio nel novembre 2022 ci sono diverse migliaia di persone che stanno lì a filtrare i dati e tantissime altre ancora di più che stanno lì a verificare se le risposte sono corrette, a volte siamo noi stessi, a volte sono delle persone pagate.\r\nMa queste persone sono pagate molto poco, vivono in condizioni di lavoro terribili che noi documentiamo un po' in tutto il mondo perché, e qui riveniamo a dove sono messi, anche se queste grandi imprese tecnologiche sono spesso presentate come la Silicon Valley o tutt'al più facciamo lo sforzo di vederle anche in Cina, nei grandi distretti industriali cinesi, in realtà sono largamente delle tecnologie sviluppate in paesi a basso reddito.\r\nQuindi quelli che venivano una volta chiamati paesi in via di sviluppo che nel frattempo si sono ampiamente sviluppati ma che continuano a avere seri problemi di distribuzione ineguale dei redditi, forti tassi di povertà, forti percentuali di persone che sono pronte a lavorare per pochissimo e quindi sono lì che le grandi imprese come OpenAI, come Meta vanno a raccogliere, per aiutare questi lavoratori poveri dei dati.\r\n\r\nPrendiamo un tema che tu hai affrontato più volte sia nel tuo libro ma anche in numerose ricerche che hai pubblicato, che è quello della scomparsa del lavoro, un tema che cerchi di andare a smontare a più riprese su come le nuove tecnologie, che siano l'automazione nei processi produttivi o le intelligenze artificiali nei servizi e nel commercio vadano a rendere inutile il lavoro umano. Ecco secondo te a quali fenomeni possiamo invece ricondurre quello che è poi l'impatto reale dell'adozione di prodotti commerciali basati su intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? E poi come nasce questo mito della scomparsa del lavoro?\r\n\r\nSe vogliamo il mito della scomparsa del lavoro è un prodotto ideologico del sistema capitalistico attuale.\r\nQuando parlo di ideologia parlo veramente del fatto che è un mito che introduce un forte elemento di propaganda. Siamo tutti purtroppo confrontati all'emergenza di questa retorica politica del great replacement, la grande sostituzione, che di solito è un elemento, diciamo così, un argomento che è tirato fuori da razzisti e fascisti di diversa appartenenza politica. Quando sentiamo parlare di great replacement, di grande sostituzione, perché arrivano gli immigrati o arrivano altre persone che entrano nel mondo del lavoro, identifichiamo immediatamente queste persone come dei razzisti.\r\nMa non li identifichiamo altrettanto facilmente quando invece ci viene presentata questa idea della grande sostituzione tecnologica. Cioè l'idea secondo la quale i lavoratori non perderanno il loro lavoro a causa di immigrati o nuovi soggetti sociali, ma a causa delle macchine. In realtà si tratta dello stesso tipo di ragionamento e se guardiamo bene chi lo porta, chi veicola questo tipo di discorso, sono le stesse persone. Una persona che purtroppo qui in Francia è molto conosciuta, che è Jordan Bardellà, e ci sono delle possibilità, una percentuale non nulla di possibilità che ce lo ritroviamo come prossimo presidente del Consiglio.\r\nJordan Bardellà è un noto esponente neofascista del partito Rassemblement National e lui ha più volte detto che ci sono due tipi di grandi sostituzioni che si preparano, quella da parte dell'ondata migratoria e poi quella da parte delle tecnologie. Quindi mette sullo stesso piano questo tipo di discorso. E lo stesso tipo di discorso, come dire, lo possiamo smontare nella stessa maniera, sostanzialmente dicendo che non è l'immigrato che ruba il lavoro all'autoctono, che non è la tecnologia che ruba il lavoro ai lavoratori attuali, ma si tratta di una scelta di investitori e di grandi capitalisti di far presentare queste tecnologie come potenzialmente distruttrici di lavoro.\r\nQuando in realtà, se noi guardiamo la storia di tutta l'automazione, dall'automazione meccanica di diversi secoli fa all'automazione detta intelligente di oggi, vediamo che queste tecnologie sono fatte per lavorare con gli esseri umani e che permettono, in linea di principio, a più esseri umani di accedere al lavoro.\r\nMa c'è un ma, non è una visione ottimistica la mia, queste tecnologie dette intelligenti, ovvero tutto quello che ha a che fare con soluzioni algoritmiche, con l'uso di dati, le tecnologie di machine learning, ovverosia di apprendimento automatico, hanno bisogno di tantissima gente che insegna le macchine a fare quello che fanno.\r\nChatGPT è un esempio che tutti hanno sotto gli occhi, che è capace di generare testo, ma se guardiamo anche nell'acronimo GPT, la P di GPT significa pre-trained, significa pre-addestrato. Significa che qualcuno gli ha insegnato a questa macchina a fare quello che fa, come si addestra un atleta, o come si insegna ad uno studente.\r\nE questo qualcuno, noi ce lo immaginiamo sempre come un ingegnere, un data scientist, un software developer, ma in realtà si tratta, nella maggior parte dei casi, che significa che abbiamo anche delle cifre che sono abbastanza impressionanti, parliamo di diverse centinaia di milioni di persone nel mondo, che fanno un lavoro molto più terra terra.\r\nPer esempio, non lo so, prendiamo delle immagini, che ne so, generate da utilizzatori su Instagram e iniziamo a taggare queste immagini, oppure a identificare oggetti in queste immagini. Per esempio, se c'è un viso umano, mettiamo un tag uomo o essere umano. Se c'è un animale, mettiamo animale, il tipo di animale. A cosa serve tutto questo? La prossima volta che queste immagini verranno, tra virgolette, mostrate a un'intelligenza artificiale, questa intelligenza artificiale poi, a forza di esempi, imparerà a riconoscere gli esseri umani e a fare la differenza tra un essere umano e un animale. Quindi questo è un esempio molto facile, molto terra terra.\r\nUn altro esempio potrebbe essere che ChatGPT ha bisogno che qualcuno annoti i testi, ovvero sia, , che questo testo sia segnato, sia etichettato come un testo in inglese che parla di sport e che è lungo 300 parole.\r\nQueste informazioni sono necessarie alla macchina, perché la macchina impari. Queste operazioni in realtà sono delle operazioni relativamente semplici, metto molto l'accento sul relativamente, e soprattutto molto mal pagate. Molto mal pagate, stiamo parlando in realtà di un pagamento che a volte può arrivare a 1 o 2 dollari all'ora, perché queste persone sono pagate o all'ora o sono pagate addirittura a contimo, ovvero per ogni tipo di piccola informazione che aggiungono al database vengono pagate qualche centesimo.\r\nCi sono delle piattaforme che sono accessibili a tutti, purtroppo, un po' in tutto il mondo, che permettono ai lavoratori di iscriversi e quindi di accettare, di realizzare queste task, questi compiti, queste mansioni molto mal pagate e alle aziende di reclutare a volte centinaia, di migliaia, a volte addirittura milioni di persone che sono messe a lavoro per sviluppare questa intelligenza artificiale.\r\n\r\nEcco, su questo, l'anno scorso hai pubblicato insieme ad altri due ricercatori, Maxime Cornet e Clement Leclerc. Un paper dal titolo appunto \"The problem with annotation. Human labour and outsourcing between France and Madagascar\". Ecco, abbiamo letto il paper, è molto interessantecome avete ricostruito insomma la filiera, stai dicendo già adesso, della catalogazione e della categorizzazione condotta da due start-up francesi attive in questo settore.\r\nMa nel mentre vi siete presi la briga di andare a intervistare nello specifico qua in Madagascar, ma poi sappiamo che avete fatto anche altre ricerche da altre parti.\r\nEcco, ti chiederei un pochino adesso di entrare un po' magari più nel dettaglio della ricerca, nel senso di darci magari un po' conto di come avete condotto la ricerca e farci anche magari qualche esempio concreto. E poi, dall'altro lato, come vengono utilizzate queste tecnologie poi nella pratica, sia quella di sorveglianza, sia quella di organizzazione, sia poi il risultato delle interviste.\r\n\r\nÈ più facile se ti racconto un pochettino come lavoriamo in generale. Allora, noi siamo un gruppo di una ventina di persone, si chiama DiPLab, che significa Digital Platform Labor, quindi è un laboratorio di ricerca sostanzialmente, e praticamente quello che facciamo è realizzare delle inchieste un po' dappertutto nel mondo, ma siamo molto specializzati sull'America Latina e l'Africa, abbiamo fatto una ventina di inchieste in 20 diversi paesi negli anni, a partire dal 2018, e questi paesi sono molto diversi.\r\nAllora, ci sono sostanzialmente dei paesi molto poveri, come per esempio il Venezuela in America Latina o il Madagascar in Africa che sono diventati dei centri nevralgici di questo lavoro mal pagato ma necessario per produrre le intelligenze artificiali.\r\nSostanzialmente noi abbiamo raccolto testimonianze di migliaia, quasi 4 mila, lavoratori e lavoratrici un po' in tutto il mondo. Stiamo adesso iniziando anche a guardare altri paese e altri continenti come l'India e il Bangladesh che come potrai immaginare sono enormi e sostanzialmente negli anni abbiamo visto che ci sono dei tipi molto chiari, che diventano chiari dal punto di vista dei profili socio-demografici delle persone che lavorano per queste piattaforme.\r\nTanto per cominciare abbiamo a che fare con delle persone che sono nel fiore degli anni, quindi sarebbe dire delle persone che dovrebbero essere ben piazzate sul mercato del lavoro, stiamo parlando di persone dai 20 a massimo i 40 anni e queste persone sono anche delle persone che hanno un alto livello di specializzazioni di educazione, cioè hanno dei diplomi, intervistiamo abbastanza frequentemente delle persone che hanno lauree, master, quindi ti puoi immaginare che queste persone ancora una volta dovrebbero essere le più avvantaggiate dal punto di vista del mercato del lavoro e invece non accedono a delle buone posizioni, non accedono a dei posti di lavoro e quindi devono accettare delle forme di lavoro molto più informali, molto più precarie, quindi lavorare per queste piattaforme.\r\nA volte lavorano da casa, per esempio in paesi come il Venezuela sono sostanzialmente delle persone che lavorano da casa, quindi ci possiamo sostanzialmente immaginare delle persone che hanno già un computer, di solito un vecchio computer distribuito dallo Stato una decina di anni fa, che fortunatamente, perché sono in Venezuela, non pagano l'elettricità o gli viene offerta a prezzi controllati,e quindi possono permettersi di fare una piccola aziendina a casa loro, dico un'aziendina per modo di dire perché in realtà non c'è nessun contratto, quindi si connettono a una piattaforma, accettano di realizzare dei task, ottengono dei pagamenti di qualche centesimo che alla fine del mese gli fa qualche dollaro. Siccome in Venezuela 6 o 8 dollari sono un buon salario mensile, e soprattutto il dollaro è più apprezzato del bolivar che è la moneta locale che ha tendenza a svalutarsi da un giorno all'altro, queste persone trovano questo lavoro abbastanza interessante e sostanzialmente si creano delle delle piccole collettività familiari. C'è certe volte, non lo so, certe ore del giorno è il padre che lavora a questa piattaforma, su questa piattaforma altre volte è la nonna, altre volte sono i figli. Questa è la situazione in un paese come il Venezuela.\r\nLa situazione in Madagascar è completamente diversa perché certo ci sono anche lì delle persone che lavorano da casa, molto meno perché la connessione costa cara e l'elettricità costa cara e in più ha tendenza al blackout, diciamo così, ma ci sono tantissime altre situazioni. Persone che lavorano in cybercafè, io per esempio in Madagascar sono andato in diversi cybercafè dove c'erano da una parte quelli che giocavano ai videogiochi e dall'altra quelli che facevano annotazione di immagini, o che facevano altri task.\r\nCi sono anche persone che lavorano da casa, come dicevo, e ci sono a volte degli uffici e delle aziende più classiche che assomigliano veramente a degli open space dove ci sono centinaia di persone che fanno dei turni di giorno e di notte e che fanno lavori di diverso tipo. Di solito queste sono delle mansioni un pochettino più complesse e delle mansioni soprattutto con aziende che lavorano da casa. Ci sono anche persone che impongono un certo livello di segreto industriale. Possono essere dei ministeri di governi stranieri, come abbiamo potuto vedere in Madagascar, a volte anche, e questo è molto più preoccupante, dei ministeri della difesa in diversi paesi stranieri e altre volte invece si tratta di grandi aziende, possono essere dei Google o delle Amazon, che hanno bisogno di dati di qualità.\r\nE' un'altra cosa che è stata molto eclatante, quello che quando noi l'abbiamo vissuto è stato certamente il più forte a livello di risultati. Stiamo parlando di un paio di anni fa, quando giustamente con i miei colleghi siamo andati andati diverse volte in Madagascar in realtà, perché è un paese abbastanza centrale.\r\nNel corso di questa missione, come la chiamiamo, nel 2022, siamo stati una settimana praticamente a vivere dentro, quasi, una casa che era stata trasformata in una fabbrica di click per l'intelligenza artificiale, una fabbrica di dati. Quindi ci dobbiamo immaginare una piccola casetta su due piani, con un garage, una soffitta, e praticamente in ogni stanza si entrava e c'erano da 20 a 30 persone su diversi computer che facevano dei task, che realizzavano della traduzione di dati o della notazione di dati, mettevano dei tag su delle immagini, vedi questo passo. Giorno e notte.\r\n\r\nNel caso specifico, uno dei casi, diciamo, più normali era quello di una azienda che aveva venduto degli scanner per i ristoranti aziendali. È presente quel tipo di situazione nei ristoranti aziendali. Si arriva con il vassoio, si passa il vassoio sotto uno scanner e questo vassoio ci dice automaticamente quanto dobbiamo pagare e quindi è tutto compactless e senza cassiere.\r\nQuello che non vi dicono è che però dall'altra parte del mondo ci sono delle persone che a volte in tempo reale fanno un lavoro di identificazione dei piatti del vostro vassoio. E questo è un lavoro che può diventare abbastanza complesso, soprattutto se consideriamo che, che ne so, i vassoi sono a volte in Germania e le persone che vedono che cosa c'è in questi vassoi si trovano in Mozambico, per esempio, e non ci sono gli stessi sistemi alimentari, non mangiano le stesse cose, non riconoscono gli stessi cibi. Quindi ci vuole tutto un lavoro di adattazione, di adattamento culturale. E un altro lavoro, invece, che è un altro progetto, che invece ci è sembrato particolarmente strano, poi siamo andati a grattare, lì era un'altra conferma di quello che sapevamo in realtà da lontano 2017, era che alcune di queste intelligenze artificiali non sono artificiali per niente. Ovvero, ossia, non c'è un vero e proprio algoritmo, ma c'è un finto algoritmo che in realtà è un certo numero di persone che a distanza realizzano questi task.\r\n\r\nQuindi l'esempio tipico, l'esempio vero, di cui parliamo poi nell'articolo, ma ne parliamo anche in altri contesti, è che, alcune persone che erano nel garage di questa casa di cui parlavo prima, facevano finta di essere una camera di videosorveglianza intelligente di quelle che si trovano nei supermercati.\r\nÈ una camera di videosorveglianza che viene venduta ai supermercati che riesce a riconoscere le persone e a interpretare i comportamenti delle persone. Se qualcuno ruba, non lo so, del cioccolato, del cibo per cani, questa camera, questa videocamera, invia un SMS al cassiere o alla cassiera e ci può essere un intervento in cui si può bloccare il ladro potenziale. Quello che non vi dicono è che in realtà questa videocamera intelligente è intelligente perché c'è l'intelligenza di questi lavoratori che vengono pagati molto poco e hanno dei turni abbastanza stretti, infatti devono in tempo reale comprendere quello che succede nei supermercati, hanno da 2 a 5 secondi per reagire e devono anche inviare dei finti sms automatici ai cassieri e alle cassiere in Europa, per esempio.\r\nQuindi si tratta di un caso che potrebbe essere assimilato a una frode, in realtà, ma che è molto più complesso e molto più comune, in realtà, perché tantissimi esempi di grandi intelligenze artificiali hanno dimostrato, e ci sono delle parti che non sono artificiali per niente.\r\nNel lontano 2019 abbiamo intervistato una persona che lavorava per Siri, quindi l'intelligenza artificiale di \u003Cmark>Apple\u003C/mark>, che diceva: \"io certe volte facevo l'intelligenza artificiale, perché certe volte Siri non funzionava bene e bisognava intervenire per fare un debugging in tempo reale\", per esempio. Solo che questo debugging in tempo reale significa simulare che ci sia un'intelligenza artificiale quando in realtà ci sono degli esseri umani. E questi esseri umani, questa è la parte più preoccupante, con questo finisco questo siparietto, erano anche molto mal pagati.\r\nPerché dobbiamo immaginarci che comunque, Antananarivo, la capitale del Madagascar, è una città grande, è una città relativamente cara rispetto al paese, che è un paese povero, ammettiamolo, però al tempo stesso la città non è una città nella quale si può vivere facilmente con qualche euro al mese. E nel caso specifico queste persone che addestravano o \"impersonavano\" un'intelligenza artificiale, venivano pagate tra i 90 e i 120 euro al mese. 90-120 euro al mese è ufficialmente il doppio del salario minimo del Madagascar, ma al tempo stesso non è sufficiente, soprattutto se queste persone hanno che ne so, una famiglia o dei figli . Quindi, sostanzialmente, queste persone erano anche bloccate in un lavoro precario e mal pagato che non gli permetteva di andare avanti.\r\nCon la loro carriera, con la loro vita, e ad avere delle prospettive, sostanzialmente, con il classico vicolo-ceco lavorativo che incontriamo tanto spesso ovunque nel mondo e sempre più spesso, ma che in questo caso diventa molto più grave perché è ufficialmente nel contesto della produzione di una delle più grandi fonti di ricchezza e di profitti degli ultimi anni, ovvero sia le intelligenze artificiali.\r\n\r\nE infatti l'esempio che hai dato mi ha ricordato due casi che erano emersi recentemente che avevamo avuto modo di commentare su questi microfoni , che uno è quello di Amazon dei negozi \"cashless\", che sembrava avere questo magico algoritmo che riesce a riconoscere in automatico quando le persone prendono un oggetto da uno scaffale, lo mettono nel carrello, gli addebitava diciamo il valore dell'oggetto, poi se magari lo rimettevano sullo scaffale glielo riaccreditava, eccetera. E rivelarono poi in realtà, si venne poi a scoprire che dietro questo magico algoritmo c'era un bacino di 20.000 lavoratori collocati in India, così come è uscito recentemente il caso di Presto Automation, una azienda in America che vendeva servizi di automazione alle casse per i fast food, il cui prodotto si era poi scoperto che aveva bisogno dell'intervento umano nel circa 70% dei casi. Quindi diciamo che la maggioranza poi delle azioni compiute da questi sistemi di appunto come dici te giustamente intelligenza artificiale dove poi dietro di artificiale non c'è niente, sono poi in realtà mantenuti da persone che spesso lavorano anche per una semplice questione di costi in paesi del secondo mondo, a prezzi che sarebbero diciamo inaccettabili nei paesi in cui quei negozi, quelle casse sono effettivamente collocate che poi alla fine è questo il vero vantaggio di questi strumenti. Perché tu alla fine hai un cassiere, , però lo paghi non al costo francese ma lo paghi al costo del Madagascar.\r\n\r\nCerto e c'è anche da aggiungere per esempio che non è soltanto questione di pagare i cassieri, ma cosa questo caso di off-shoring forzato determina per esempio per gli stati.\r\nTanto gli stati dei paesi a reddito basso, che hanno un costo di circa 25 miliardi di euro. C'è un costo di circa 25 miliardi di euro di reddito basso che per gli stati di paesi come per esempio, non lo so, i paesi europei c'è una perdita in termini di introiti fiscali, in termini di contributi, in termini di tutta una serie di altri servizi che normalmente sono dei servizi pubblici che sono finanziati a partire dal lavoro delle persone e a partire dalle aziende che pagano correttamente i lavoratori.\r\nSe queste aziende si sottraggono ai loro obblighi che ripeto sono di natura fiscale, contributiva, di previdenza sociale. Se si sottraggono a questi obblighi sostanzialmente stiamo sabotando lo stato sociale europeo in più oltre a danneggiare gli stati dei paesi terzi.\r\nNonché anche una cosa interessante che veniva fuori dalla ricerca, questo processo modifica anche il lavoro di chi rimane nel paese dove viene erogato il servizio.\r\nNella parte dei cassieri era anche abbastanza interessante vedere come il lavoro, per la parte delle videocamere di sicurezza, il lavoro dei cassieri e delle cassiere che rimangono sul posto viene a tutti gli effetti modificato perché si devono fare carico anche delle segnalazioni che vengono fatte dalle intelligenze artificiali o non artificiali remote, e quindi c'è paradossalmente un aumento del lavoro o anche una degradazione di chi mentre sta facendo un mestiere ne deve affiancare un'altro perché deve farsi interfaccia dell'intelligenza artificiale.\r\n\r\nEcco, su questo infatti ti volevo chiedere, riguardo poi a quella che è stata la vostra ricerca, se magari avete avuto modo di parlarne sia con chi in questo caso in Francia si trovava appunto ad avere il proprio lavoro modificato da queste intelligenze artificiali o nel caso specifico in Madagascar da chi è, nella componente degli sfruttati in questo colonialismo digitale, come queste persone poi percepiscano questa nuova trasformazione.\r\nMi riferisco in particolare a chi poi dà animo e forza a questi presunti algoritmi artificiali, di come poi questi percepiscano il fatto che quegli strumenti, quei prodotti in occidente vengano venduti come frutto della dell'intelligenza artificiale, e non come invece frutto del loro lavoro costante e quotidiano.\r\n\r\nGiustissima domanda che permette, che mi permette anche di raccontare un po' cosa facciamo oltre a girare il mondo e risolvere misteri come Scooby Doo.\r\nQuesta è la parte dove andiamo a raccogliere dati, intervistare persone, è una parte del nostro lavoro, poi c'è tutto quello che ha a che fare con aiutare i lavoratori a prendere coscienza, sviluppare soggettività, a organizzarsi e aiutare anche a volte stati, istituzioni internazionali o addirittura sindacati a inquadrare e aiutare e accompagnare meglio questi lavoratori, questo è un lavoro molto più vasto che però facciamo in diversi paesi del mondo. Ti do qualche esempio di come si può lavorare con per esempio i lavoratori in Europa che sono direttamente in Europa.\r\n\r\nPoi abbiamo un altro problema è che i lavoratori non sono stati colpiti da questa situazione, spesso sapendolo, cioè noi abbiamo a che fare con, per esempio non lo so, giusto ieri stavo continuando un lavoro con un'azienda francese, questa azienda francese ha subito un piano di ristrutturazione che è risultato in 250 licenziamenti, questi licenziamenti sono stati giustificati dall'arricuz di CIGPT e dell'intelligenza artificiale come se fosse una novità, il solito pretesto, in realtà i lavoratori hanno scoperto immediatamente dietro questa finta automatizzazione si nascondeva un caso di outsourcing di diverse centinaia di persone in un paese africano che erano messe lì a lavoro per far finta di essere un'intelligenza artificiale che ufficialmente ha distrutto i loro posti di lavoro. Quindi in questo caso la rivendicazione dei lavoratori licenziati che cercano di essere reintegrati o che cercano di essere rimborsati dei danni subiti si combina con il riconoscimento, con il fatto che sono oramai coscienti del fatto che ci sono masse di altri lavoratori in paesi terzi, nel caso specifico non soltanto in Africa ma anche in India per questa azienda di cui sto parlando e che quindi diventa una lotta internazionalista, ma perché internazionale di fatto?\r\n\r\nPerché non si possono risolvere i problemi di gente in Europa senza al tempo stesso prendere in conto quale ruolo e quali sono anche i danni subiti da persone in paesi terzi. Naturalmente noi lavoriamo anche in diversi paesi nei quali abbiamo condotto queste inchieste, nel caso specifico i due paesi sui quali stiamo lavorando di più ancora sono Madagascar e Kenya in Africa ci sono altri lavori in corso per paesi sudamericani come il Brasile e altri paesi africani come l'Egitto ma sono più diciamo così embrionali come come tipi di lavoro. Che tipo di lavoro facciamo? Beh a volte lavoriamo con le aziende, le aziende significa le piattaforme, per convincerle\r\nqueste piattaforme che sfruttano i lavoratori a trattarli meglio.\r\nE quindi adottare degli standard di lavoro equo, questi sono degli standard che sono stabiliti da un'organizzazione che si chiama Fair Work Project, che è condotta da nostri colleghi dell'Università di Oxford. Altre volte si tratta di applicare sostanzialmente le regole di gli standard internazionali di difesa del lavoro degno che invece sono stabiliti dall'ILO, cioè la International Labour Organization e con i quali, lavoriamo su altri progetti.\r\nQuindi sostanzialmente si tratta in certi casi di far applicare la legge, in altri casi si tratta di aiutare lo sviluppo di soggettività collettive da parte dei lavoratori. Per esempio quello che sta succedendo in Kenya è da una parte preoccupante, perché l'ordine pubblico del paese si è molto degradato, ma allo stesso molto interessante perché il Kenya è un paese che è stato al centro di una serie di rivelazioni molto forti negli ultimi due anni. Si è scoperto sostanzialmente che sia Meta, ovvero sia Facebook, che OpenAI, ovvero sia ChatGPT, si sono serviti di lavoratori keniani per adestrare le loro intelligenze artificiali, produrre dati e fare altri tipi di lavoro.\r\nQueste persone si sono in frattempo organizzate in diversi sindacati, uno si chiama Tech Workers, un altro si chiama African Content Moderators, sono dei sindacati che hanno oramai migliaia di iscritti e che partecipano anche alle manifestazioni che si stanno svolgendo in questo momento in Kenya contro la riforma finanziaria di quel paese. Quindi sostanzialmente vediamo progressivamente delle persone, delle organizzazioni che nascono all'interno di questo settore, che è dopo tutto un settore abbastanza sconosciuto, anche se veramente avrei dei dubbi a definirlo come un settore di nicchia, visto il numero di persone che secondo le stime degli ultimi anni iniziano ad esserci dentro, ma che si articolano, si combinano con movimenti molto più vasti e quindi ci sono anche delle forme embrionali di costruzione di coscienza di classe, se vogliamo, o di costruzione di movimenti multitudinari nei quali questi laboratori di dati entrano a far parte.\r\n\r\nMi sposterei un attimo su una questione che avevo ripreso appunto dal tuo libro Schiavi del Clic, ma che poi insomma è anche ricitato in vari articoli, che è noto come il paradosso di Solow su come sia stato misurato che la digitalizzazione nella manifattura e l'automazione nei servizi non abbiano poi portato a un reale aumento della produttività, anzi addirittura all'inizio del ventunesimo secolo si misura una decrescita nella produttività portata da questi strumenti.\r\nStrumenti che invece avrebbero dovuto, non dico sostituire il lavoro umano, ma quantomeno aumentarne la capacità produttiva.\r\nDa questo punto di vista, se la digitalizzazione ha avuto un impatto tanto trascurabile, perché rimane comunque una delle principali voci di investimentoda parte di grandi corporazioni e dei governi?\r\n\r\nAllora, do una precisazione piccolissima di natura statistica, anche se poi un po' scocciante, pedante da parte mia, quello che diminuisce è il tasso di crescita della produttività, quindi significa che la produttività continua a crescere, certo, ma in maniera molto meno veloce e in certi casi la crescita si è interrotta, non c'è una diminuzione della produttività, ecco, significa che sostanzialmente a forza tu puoi introdurre tutta l'automazione che vuoi, la produttività non cresce, poi la produttività cresce anche per altri motivi, perché sostanzialmente se ci sono altri metodi che non sono di natura automatica, ma possono essere, che ne so, riorganizzazione del lavoro, oppure la disponibilità di infrastrutture, la produttività potrebbe crescere, ma quello che giustamente sottolinei nella tua domanda è per quale motivo, malgrado i risultati dell'automatizzazione non ci siano dal punto di vista della produttività, si continua a investire tanto?\r\nBeh, perché risponderei, ci sono dei risultati per gli investitori in termini di profitto, in termini di rendita economica, quindi malgrado la produttività non aumenti, loro riescono comunque a creare dei profitti, e creare dei profitti sostanzialmente grazie al fatto che oggi come oggi non hai bisogno di avere un prodotto che funziona e nemmeno di venderlo volendo, perché le grandi aziende e le grandi piattaforme degli ultimi anni sono basate su un'idea di, a grosso modo, di soppensioni da parte dei produttori. Quindi, la città è un'azienda, che ha delle piccole aziende che vengono fatte a volte di stati e a volte di grandi investitori, è quello che si chiama il venture capitalism, quindi significa che ci sono dei grandi finanziatori che ti pagano, ti danno dei finanziamenti, delle sovvenzioni di centinaia di miliardi e sperano che un giorno forse tu riuscirai a fare un profitto, ma in certi casi, ti posso citare il caso di Uber, questo profitto non arriva mai.\r\nUber è arrivato a fare un utile , alla fine dell'anno scorso, a mostrare per la prima volta da quando è stata creata un minimo di profitto, non perché è riuscita a vendere meglio il suo prodotto, ovvero la sua piattaforma, che continua a essere in perdita. Uber in realtà spende molto di più a convincerti a usare Uber che non quello che guadagna facendoti usare Uber.\r\nSono riusciti a fare un minimo di profitto perché hanno fatto un'acquisizione di un'altra azienda che aveva un bilancio positivo.\r\nMa questo significa sostanzialmente che ci sono delle incitazioni, degli incentivi per i grandi investitori di continuare a investire nell'intelligenza artificiale, anche se poi il tornaconto non c'è. Certo non c'è il tornaconto a livello collettivo perché gli stati non ci guadagnano abbastanza, i lavoratori certamente non ci guadagnano in questa situazione e le aziende stesse continuano a fare perdite, ma in questo caso di venture capitalism ci sono ancora degli imbecilli che continuano a finanziarli. Questi imbecilli sono degli imbecilli pericolosi.\r\nStiamo parlando di persone del calibro di Mark Andresen o Peter Thiel. Dei nomi che forse non dicono niente alle persone che ci ascoltano. La cosiddetta paypal mafia anche nota. Sì esattamente. Persone che sono vicine a noti esponenti dell'estrema destra come Elon Musk e compagnie. Loro stessi sono delle persone di estrema destra. Mark Andresen è uno che pubblicamente ha dichiarato di quanto era bello il colonialismo. Peter Thiel è un eugenista dichiarato. Un pro-trumpiano nichilista , e queste persone sono quelli che continuano a finanziare questi grandi sforzi di investimento che sono pericolosi dal punto di vista sociale, dal punto di vista economico e aggiungerei anche, anche se poi di questo ne parliamo più recentemente in testi che non sono ancora stati tradotti in inglese in certi casi, anche hanno un impatto ecologico serissimo.\r\nPerché investire in grandi infrastrutture come ChatGPT significa anche investire in data center, significa investire nell'estrazione mineraria e nell'uso di energie che non sono certamente sostenibili.\r\nNon sono certamente un caso di tecnologia verde malgrado il fatto che cerchino costantemente di vendersi come green AI, quindi di fare un pochettino di ripulitura e di riciclaggio. Quindi l'uso fatto della retorica ecologista per cercare di vendere quello che fanno ha un serio impatto se pensiamo soltanto agli investimenti proposti da Sam Altman, quindi uno dei principali creatori di ChatGPT, stiamo parlando di un fabbisogno energetico che supera ampiamente tutte le tecnologie che abbiamo avuto finora.\r\nE quindi questo servirebbe soltanto a creare cosa? Un chatbot che risponde alle mie richieste astuse di ricette, magari la ricetta di una torta ssacher ma scritte come fosse un sonetto di Shakespeare, che è la cosa più inutile del mondo a pensarci.\r\n\r\n\r\nAntonio su questo non so se ci puoi dedicare ancora qualche minuto, volevo su questo farti ancora due domande proprio sul tema ambientale.\r\nAnche da questi microfoni abbiamo più volte portato approfondimenti, per esempio un dato delle ultime settimane è che le previsioni sono che i data center negli Stati Uniti consumeranno il 10% di tutta l'elettricità prodotte nel paese entro il 2030, ogni settimana escono annunci di questo tipo. E in generale, anche invece riportando un po' l'argomento su un piano politico, negli ultimi anni c'è stato un tentativo a più riprese di creare punti di convergenza tra quelle che sono le distopie digitali che con te abbiamo sottolineato in questa intervista e invece delle lotte ambientali che rappresentano sicuramente un punto di vista anche un po' più avanzato dal punto di vista anche dello stato di salute dei movimenti. Basti pensare appunto che termini costrutti di ricerca come l'estrattivismo digitale e altri sono stati proprio mutuati da una parte all'altra, presi dal mondo dell'ecologia.\r\nEcco, questo è sicuramente un tentativo che si è fatto, molto interessante, però noi rileviamo anche che negli ultimi anni questa potenziale alleanza e punti di convergenza stenta un po' a costruirsi. Non so, anche dal nostro punto di vista spesso e volentieri abbiamo cercato di portare questi discorsi all'interno anche di iniziative politiche e movimenti, ma si fa un po' fatica, un po' per la natura delle lotte ambientali che pur essendo a una vocazione sicuramente internazionale di ampio respiro spesso sono estremamente localizzate, e invece lavori come il tuo ad esempio che ci portano a attraversare delle filiere che poi camminano un po' in tutto il mondo.\r\nEcco, tu come vedi questa situazione? Come vedi il rapporto in generale e quali potrebbero essere secondo te nuovi punti di convergenza tra le movimenti nel digitale sia sindacali che internazionali?\r\n\r\nAllora, diciamo che in un certo senso penso che i problemi siano di due tipi il primo è che attualmente i movimenti ambientalisti a livello internazionale sono ancora molto diversi e che non c'è stata una chiara separazione tra, diciamo, un'ala riformista, chiamiamola così sostanzialmente quella che è più compatibile con delle istanze capitaliste e quindi sostanzialmente per farla corta sono quelli che propongono l'idea che c'è una tecnologia sostenibile basta semplicemente scegliere il meno peggio o addirittura pensare a una tecnologia che possa essere effettivamente green e dall'altra parte un'area massimalista dei movimenti ecologistici che invece sostanzialmente sostengono quella che possiamo chiamare una redirezione ecologica ovvero bisogna veramente avere un sussulto politico per cambiare completamente la maniera di considerare queste cose e né l'una né l'altra nel caso specifico al di là di queste diciamo di questa complessità dei movimenti ecologici attuali ambientalisti attuali né l'una né l'altra ha una visione completa se vogliamo forse un po' quelli della redirezione ecologica perché ci sarebbe bisogno di avere una specie di cartografia di che cosa fanno le intelligenze artificiali a non soltanto le filiere o le supply chains ma anche a posti che sono a volte molto distanti da noi ed è difficile immaginarsi quali sono le condizioni di vita o quali sono le condizioni stesse ambientali in paesi come la Bolivia considerando che la maggior parte di noi non ci ha mai messo piede in Bolivia immaginarsi che ci siano l'adi di sale come è il caso di Bolivia e di Uyuni che è il più grande giacimento di litio del mondo che è talmente centrale per le nostre batterie di tutto quello che abbiamo in tasca dallo smartphone al tablet per chi ce l'ha le biciclette elettriche o i veicoli elettrici, le automobili questa cosa di immaginarsi quanto importante sia un posto talmente lontano da noi da qualcosa che è così vicino a noi che abbiamo nelle nostre tasche questo è uno sforzo serio è uno sforzo serio che però ha nel futuro una necessità di svilupparsi e che si svilupperà purtroppo perché queste lotte ecologiche arrivano sempre più vicino a noi se pensiamo in particolare a una faccenda che è un po' diversa la questione dei data center i data center non sono per la maggior parte situati in paesi terzi a basso reddito ma sono per la maggior parte dei casi messi dietro l'angolo rispetto a noi sono in Italia, sono in Francia sono negli Stati Uniti certo sono anche in Cina e in maniera crescente perché la Cina non è più da tanti tanti anni un paese povero ma sono sostanzialmente nel nord del mondo e nel nord del mondo sono dei posti dove sono delle strutture che pesano molto sul consumo energetico paesi come l'Irlanda che sono oggi dei grandi hub per i data center sono dei paesi nei quali l'infrastruttura di produzione dell'elettricità è molto affaticata dalla presenza di questi data center in Spagna si stanno sviluppando dei collettivi che mettono insieme tecnologia e piuttosto critica tecnologica e critica ecologica che si oppongono per esempio alla creazione di nuovi data center in posti che specialmente in Spagna sono già desertici e che quindi non hanno bisogno in più di questo ennesimo peso quindi queste sono delle prospettive che sono interessanti e aggiungo che sono interessanti purtroppo perché sono delle questioni e dei problemi ecologici sempre più pressanti che arrivano sempre più vicino alle nostre case e che se finora non c'è stata una diciamo così un'alleanza tra movimenti di critica tecnologica e movimenti di rivendicazione legate all'ambiente questo secondo me cambierà molto presto\r\n\r\n \r\n\r\nHai qualcosa da aggiungere o altri riferimenti che vuoi darci per chi ci ascolta per seguire il vostro lavoro o anche altri lavori che reputi interessanti su questi temi?\r\n\r\nAllora voglio invitare coloro che ci ascoltano se sono interessati e interessate, l'otto luglio c'è il lancio a distanza, nel senso che è un evento virtuale ed è gratis, e si può partecipare da tutto il mondo, che si chiama Workers Inquiry. Per gli italiani traduzione è semplicemente inchiesta operaia.\r\nWorkers Inquiry è il lavoro, la produzione di una mia carissima collega e amica e anche lei membra di DiPLab che si chiama Milagros Miceli che è una ricercatrice che da tanti anni lavora a Berlino per il Weizenbaum Institute e che ha avuto questa idea assolutamente geniale, ovvero piuttosto che, come lo facciamo noi da tanti anni, girare il mondo e andare a intervistare persone, aiutare i lavoratori dei dati, ovvero i microlaboratori di cui ho parlato finora, questi che attestano l'intelligenza artificiale, a raccontare le loro stesse condizioni di lavoro e a condurre loro stessi delle inchieste sulle proprie condizioni di lavoro.Ed è una maniera di effettivamente ricollegarsi alla grande tradizione operaista.\r\nMa vi posso anche assicurare che è un risultato anche da un punto di vista sociale, politico, perché ci sono queste persone che l'8 luglio parleranno durante il lancio di questa iniziativa e quindi vedrete testimonianze di persone dal Kenya, dall'Iran, dal Venezuela, da tanti altri posti e dalla Germania ovviamente, ma soprattutto ci sono anche degli estratti video che sono di grandissima qualità. Quindi vi consiglio di cercare Workers Inquiry Milagros Miceli su internet e di connettervi l'8 luglio, quindi tra qualche giorno.",[885],{"field":110,"matched_tokens":886,"snippet":882,"value":883},[80],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":889,"highlight":903,"highlights":908,"text_match":196,"text_match_info":911},{"comment_count":47,"id":890,"is_sticky":47,"permalink":891,"podcastfilter":892,"post_author":894,"post_content":895,"post_date":896,"post_excerpt":53,"post_id":890,"post_modified":897,"post_thumbnail":898,"post_title":899,"post_type":358,"sort_by_date":900,"tag_links":901,"tags":902},"87731","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-4-3-24-discorso-tecnologico-e-ia-ne-intelligente-ne-artificiale/",[893],"Macerie su macerie","macerie su macerie","L'innovazione tecnologica è diventata un mantra dell'agenda politica globale.\r\nIl discorso che la sostiene, cioè l'insieme degli enunciati e dei modelli epistemologici prodotti, è uno dei punti fondamentali attraverso cui siamo governati. Che le nuove tecnologie siano o no in grado di fare quello che la retorica di Google, ChatGPT, Apple e co. dicono, è talvolta poco importante; a esserlo è il grado di pervasività in tutte le sfere della vita che l'ordine del discorso da loro fabbricato ha. Costoro dicono che la tecnologia attuale sia in grado, dalle neuroscienze fino all'ultimo e ludico dispositivo audio, di conoscere, predire, guardare l'umano con una precisione tale da capire tutto di lui, di tramutarlo in funzionamenti conoscibili a livello micro, trasponibili poi in modelli e pattern da buttare in pasto ai cervelli sintetici, di conseguenza capaci non solo emularlo, ma essere meglio dell'uomo stesso.\r\nSoprattutto a partire dalla gestione pandemica è emerso che quest'ordine del discorso si presenta come una Verità che trascende qualunque altra prova fattuale o idea di vita: l'imposizione di un paradigma antropologico e di uno specifico registro di verità viene mistificata e quello che conta, e che costituisce l'intelaiatura del loro dominio, è la pretesa di questo Dio materiale che si fa governo del tutto, che non ci possano essere altre lenti per guardare ai fenomeni contemporanei. Chiunque ponga delle reticenze, ancor prima che resistenze, viene tacciato di opporsi alla scienza, all'estremamente vero, a ciò che è dimostrabile anche quando non hanno nessuna dimostrazione valida che non sia contraddetta da un'altra nel giro di qualche secondo, la velocità stessa che attribuiscono al machine learning. In questi anni è però emerso che non solo vi è chi non crede a questa novella divinità che tutto sa, che nel mondo ci sono prove non solo della fallacia di questi modelli, ma di come siano vettori di una menzogna interpretativa e di tutta la sua ferocia impositiva. Il caso del 7 ottobre, che non sia stato visto adeguatamente da uno dei paesi più tecnologici del mondo, con più aziende del settore legate proprio alla difesa, è un'evidente dimostrazione di questo inganno.\r\nL'uomo è una variante imprevista in tutto questo e nessuna lente di intellegibilità che lo compari a un mero calcolo computazionale può capire cosa lo costituisca nel profondo.\r\nQuest'anno In italia ci sarà il G7, quello su Industria, Tecnologia e Digitale si svolgerà a Verona e Trento il 14 e il 15 marzo 2024. Le due giornate saranno presiedute rispettivamente dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica Alessio Butti.\r\n\r\nDiscuteranno di come opprimere ancor di più le vite di buona parte di popolazione globale attraverso le strutture e le armi digitali, irrigimentarle secondo gli stessi paradigmi, modelli e strumenti della guerra che ora si sta consumando sulla pelle dei gazawi. Perché è un'unica guerra questa.\r\nPer parlare di tecnologia oggi è dunque necessario soprattutto reclamare a testa alta la sua impossibilità di una reale comprensione umana e quanto le strutture che costruisce siano lontane dall'essere automatiche e piuttosto sono rette dalla sofferenza e dallo sterminio, e negli ambiti lavorativi, e in quelli dell'atroce guerra che ne deriva.\r\nChi sostiene l'avanzamento del discorso tecnologico ravvisa come unico problema la disoccupazione crescente che una tale intelligenza superiore creerà. Sappiamo già bene quanto questo sia falso. Più che disoccupazione tutto ciò crea un lavoro che si livella alla schiavitù e che necessità di sempre più umani piegati in batterie zootecniche, che sono i nuovi modelli produttivi, e come cavie dell'atrocità poi prodotte nei contesti di guerra guerreggiata.\r\nPer smarcarsi dalle finzioni in cui siamo immersi, a Macerie su Macerie la lettura di qualche stralcio dell'introduzione del libro di Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA di Kate Crawford, che racconta quanto poco ci sia di immateriale in questi modelli, e quanto di estremamente materico e sanguinario: lavoro, guerra, deumanizzazione, controllo si vanno a sommare a elementi di nuova rapina delle terre e delle risorse, a nuovi modi di colonizzare questo globo e reiscriverne le coordinate politiche e sociali:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/macerie4marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","5 Marzo 2024","2024-03-05 12:01:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/lebbeus-200x110.jpg","Macerie su Macerie - PODCAST 4/3/24 - Discorso tecnologico e IA: né intelligente, né artificiale",1709640061,[],[],{"post_content":904},{"matched_tokens":905,"snippet":906,"value":907},[80],"la retorica di Google, ChatGPT, \u003Cmark>Apple\u003C/mark> e co. dicono, è talvolta","L'innovazione tecnologica è diventata un mantra dell'agenda politica globale.\r\nIl discorso che la sostiene, cioè l'insieme degli enunciati e dei modelli epistemologici prodotti, è uno dei punti fondamentali attraverso cui siamo governati. Che le nuove tecnologie siano o no in grado di fare quello che la retorica di Google, ChatGPT, \u003Cmark>Apple\u003C/mark> e co. dicono, è talvolta poco importante; a esserlo è il grado di pervasività in tutte le sfere della vita che l'ordine del discorso da loro fabbricato ha. Costoro dicono che la tecnologia attuale sia in grado, dalle neuroscienze fino all'ultimo e ludico dispositivo audio, di conoscere, predire, guardare l'umano con una precisione tale da capire tutto di lui, di tramutarlo in funzionamenti conoscibili a livello micro, trasponibili poi in modelli e pattern da buttare in pasto ai cervelli sintetici, di conseguenza capaci non solo emularlo, ma essere meglio dell'uomo stesso.\r\nSoprattutto a partire dalla gestione pandemica è emerso che quest'ordine del discorso si presenta come una Verità che trascende qualunque altra prova fattuale o idea di vita: l'imposizione di un paradigma antropologico e di uno specifico registro di verità viene mistificata e quello che conta, e che costituisce l'intelaiatura del loro dominio, è la pretesa di questo Dio materiale che si fa governo del tutto, che non ci possano essere altre lenti per guardare ai fenomeni contemporanei. Chiunque ponga delle reticenze, ancor prima che resistenze, viene tacciato di opporsi alla scienza, all'estremamente vero, a ciò che è dimostrabile anche quando non hanno nessuna dimostrazione valida che non sia contraddetta da un'altra nel giro di qualche secondo, la velocità stessa che attribuiscono al machine learning. In questi anni è però emerso che non solo vi è chi non crede a questa novella divinità che tutto sa, che nel mondo ci sono prove non solo della fallacia di questi modelli, ma di come siano vettori di una menzogna interpretativa e di tutta la sua ferocia impositiva. Il caso del 7 ottobre, che non sia stato visto adeguatamente da uno dei paesi più tecnologici del mondo, con più aziende del settore legate proprio alla difesa, è un'evidente dimostrazione di questo inganno.\r\nL'uomo è una variante imprevista in tutto questo e nessuna lente di intellegibilità che lo compari a un mero calcolo computazionale può capire cosa lo costituisca nel profondo.\r\nQuest'anno In italia ci sarà il G7, quello su Industria, Tecnologia e Digitale si svolgerà a Verona e Trento il 14 e il 15 marzo 2024. Le due giornate saranno presiedute rispettivamente dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica Alessio Butti.\r\n\r\nDiscuteranno di come opprimere ancor di più le vite di buona parte di popolazione globale attraverso le strutture e le armi digitali, irrigimentarle secondo gli stessi paradigmi, modelli e strumenti della guerra che ora si sta consumando sulla pelle dei gazawi. Perché è un'unica guerra questa.\r\nPer parlare di tecnologia oggi è dunque necessario soprattutto reclamare a testa alta la sua impossibilità di una reale comprensione umana e quanto le strutture che costruisce siano lontane dall'essere automatiche e piuttosto sono rette dalla sofferenza e dallo sterminio, e negli ambiti lavorativi, e in quelli dell'atroce guerra che ne deriva.\r\nChi sostiene l'avanzamento del discorso tecnologico ravvisa come unico problema la disoccupazione crescente che una tale intelligenza superiore creerà. Sappiamo già bene quanto questo sia falso. Più che disoccupazione tutto ciò crea un lavoro che si livella alla schiavitù e che necessità di sempre più umani piegati in batterie zootecniche, che sono i nuovi modelli produttivi, e come cavie dell'atrocità poi prodotte nei contesti di guerra guerreggiata.\r\nPer smarcarsi dalle finzioni in cui siamo immersi, a Macerie su Macerie la lettura di qualche stralcio dell'introduzione del libro di Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA di Kate Crawford, che racconta quanto poco ci sia di immateriale in questi modelli, e quanto di estremamente materico e sanguinario: lavoro, guerra, deumanizzazione, controllo si vanno a sommare a elementi di nuova rapina delle terre e delle risorse, a nuovi modi di colonizzare questo globo e reiscriverne le coordinate politiche e sociali:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/macerie4marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[909],{"field":110,"matched_tokens":910,"snippet":906,"value":907},[80],{"best_field_score":198,"best_field_weight":199,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":200,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":358,"first_q":15,"per_page":293,"q":15},["Reactive",915],{},["Set"],["ShallowReactive",918],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fRRd07ciLjMlwBDvmEjpFvze8AwNsme3ZChirTIrkD6g":-1},true,"/search?query=apple"]