","Fincantieri e Arabia Saudita: business di guerra","post",1605623971,[49,50,51,52,53,54],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/busuness-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/fincantieri/","http://radioblackout.org/tag/loockeed-martin/","http://radioblackout.org/tag/marinette/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[18,22,14,20,12,16],{"post_content":57,"post_title":62,"tags":66},{"matched_tokens":58,"snippet":60,"value":61},[59],"saudite","escluso che le forze armate \u003Cmark>saudite\u003C/mark> possano installare a bordo delle","Fincantieri ha deciso di esternalizzare negli Stati Uniti la produzione di navi da guerra destinate all’Arabia Saudita per aggirare l’embargo europeo.\r\nIl 17 settembre 2020 una risoluzione del Parlamento europeo ha esortato i paesi membri Ue “ad astenersi dal vendere armi e attrezzature militari all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e a qualsiasi membro della coalizione internazionale, nonché al governo yemenita e ad altre parti del conflitto”. E cosa fanno allora le aziende leader del complesso militare-industriale italiano? Portano all’estero la produzione di sistemi di morte utilizzando i cantieri d’oltreoceano in mano alle proprie società controllate.\r\n\r\nIl 27 dicembre 2019 il gruppo Fincantieri di Trieste ha reso noto che la Marina Militare statunitense aveva assegnato ad un consorzio guidato dal colosso mondiale “Lockheed Martin” e di cui fa parte Fincantieri Marinette Marine (società del gruppo con sede negli Stati Uniti), la costruzione di quattro unità navali MMSC – Multi Mission Surface Combatants destinate all’Arabia Saudita. “Fincantieri sarà il costruttore delle navi presso il suo stabilimento di Marinette, nel Wisconsin, recentemente visitato dal Vice Presidente degli Stati Uniti Mike Pence”, riportava la nota del gruppo italiano.\r\nLa commessa dovrebbe assicurare a Fincantieri un miliardo e trecento milioni di dollari. Il Dipartimento della Difesa ha già anticipato ai contractor 450 milioni di dollari per l’avvio della progettazione per la costruzione delle quattro unità da guerra nell’ambito del programma Foreign Military Sales destinato ai partner strategici USA a livello internazionale.\r\n\r\n“Alcuni ordini come questo, oltre ad avere una notevole rilevanza economica, si connotano anche per importanti aspetti industriali”, ha dichiarato Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri S.p.A.. “Un tale risultato corona uno straordinario lavoro che ci ha portato a consolidare una reputazione di assoluta eccellenza anche nel mercato statunitense, notoriamente molto complesso, ed è un attestato delle capacità strategiche, tecnologiche e gestionali che Fincantieri è in grado di esprimere sempre al più alto livello e in qualsiasi contesto”.\r\n\r\n“La vendita delle unità MMSC all’Arabia Saudita è un risultato importante per la Marina Militare USA”, ha commentato il capitano Danny Hernandez, portavoce del Dipartimento ricerca, sviluppo e acquisizione di US Navy. “Il finanziamento con il programma Foreign Military Sales delle imbarcazioni militari assicurerà una domanda di manodopera aggiuntiva e un’ulteriore stabilità occupazionale nel settore della cantieristica industriale. I cantieri dove saranno realizzate le MMSC sono gli stessi in cui si stanno costruendo le unità della classe Littoral Combat Ship (LSC) di US Navy”.\r\nLa consegna della prima nave ai sauditi è prevista nel giugno 2023. “L’MMSC si distinguerà per essere altamente manovrabile, caratterizzata dalla flessibilità derivata dal mono-scafo delle Littoral Combat Ship, classe Freedom, con un’autonomia incrementata a 5.000 miglia nautiche e una velocità superiore a 30 nodi, che la renderanno capace di operazioni di pattugliamento sia costiero che in mare aperto, e in grado di affrontare tutte le moderne minacce alla sicurezza marittima ed economica”, spiegano i manager di Fincantieri.\r\nLunghe 118 m, le MMSC – Multi Mission Surface Combatants potranno imbarcare sino a 75 militari tra marinai ed avieri e svolgere un ampio raggio di missioni militari, dal pattugliamento marittimo al combattimento contro i sottomarini, dalla guerra elettronica e anti-mine alle operazioni di pronto intervento delle forze speciali. Le unità saranno dotate di un variegato e micidiale armamento gestito dal sistema di combattimento integrato “Aegis”: un modulo a otto celle VLS Mk-41 per 32 missili superficie-aria RIM-162; un lanciatore “Sea Ram”; otto lanciatori per missili antinave “Harpoon”; un cannone BAE Systems “Bofors”da 57mm Mk-110; due impianti remoti Nexter “Narwhal” da 20mm.. Non è escluso che le forze armate \u003Cmark>saudite\u003C/mark> possano installare a bordo delle MMSC anche un cannone MK-75 da 76mm prodotto a La Spezia da Oto Melara, società controllata da Leonardo-Finmeccanica.\r\nSecondo la società capofila del maxi-contratto, Lockheed Martin, a bordo delle unità da guerra potrebbero essere imbarcati pure gli elicotteri bi-turbina MH-60R “SeaHawk” prodotti da Sikorsky Aircraft Corporation. Gli hangar delle MMSC saranno predisposti per ospitare due di questi elicotteri o, in alternativa, fino a tre droni a decollo verticale MQ-8B/C “Firescout” di Northrop Grumman.\r\n\r\nLa trattativa di vendita delle unità da guerra era stata avviata dai manager di Locheed Martin e Fincantieri già nell’autunno del 2015, dopo che il Dipartimento di Stato aveva autorizzato il trasferimento di nuovi sistemi d’arma all’Arabia Saudita per un importo complessivo di 11 miliardi e 250 milioni di dollari. Una lettera d’intenti venne sottoscritta nel maggio 2017 tra le marine militari di Stati Uniti e \u003Cmark>Arabia\u003C/mark> Saudita: essa individuava come main conctrator per le navi multi-missione la Lockheed Martin Corporation di Bethesda, Maryland.\r\n\r\nLa partecipazione all’affaire da parte del gruppo Fincantieri, grazie ai propri stabilimenti di Marinette (Wisconsin), veniva rivelata al pubblico italiano solo il 20 luglio 2018, grazie ad un articolo di Analisi Difesa. La cerimonia di taglio delle lamiere della prima unità si è tenuta il 24 ottobre 2019 alla presenza dei vertici di US Navy, Lockheed Martin e Fincantieri Marinette Marine, del Comandante della flotta orientale della Marina saudita, ammiraglio Fahad Al-Shimrami e di alcuni leader politici del Wisconsin (il senatore Tammy Baldwin e il membro della Camera dei rappresentanti Mike Gallagher), nonché del sindaco di Marinette, Steve Genisot.\r\n\r\nIn Wisconsin, oltre ai cantieri navali di Marinette, la Fincantieri Marine Group controlla pure quelli di Sturgeon Bay (“Fincantieri Bay Shipbuilding”) e Green Bay (“Fincantieri Ace Marine”). Per modernizzarli, negli ultimi dieci anni l’holding industriale-finanziaria ha investito più di 180 milioni di dollari; la forza lavoro complessiva nei tre siti è di circa 2.500 persone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante e blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020-11-17-mazzeo-fincantieri.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 11 17 mazzeo fincantieri",{"matched_tokens":63,"snippet":65,"value":65},[64],"Arabia","Fincantieri e \u003Cmark>Arabia\u003C/mark> Saudita: business di guerra",[67,71,73,75,77,79],{"matched_tokens":68,"snippet":70},[69],"arabia","\u003Cmark>arabia\u003C/mark> saudita",{"matched_tokens":72,"snippet":22},[],{"matched_tokens":74,"snippet":14},[],{"matched_tokens":76,"snippet":20},[],{"matched_tokens":78,"snippet":12},[],{"matched_tokens":80,"snippet":16},[],[82,85,88],{"field":83,"matched_tokens":84,"snippet":60,"value":61},"post_content",[59],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":65,"value":65},"post_title",[64],{"field":23,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[35],[91],[69],[70],1155199534322679800,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":35,"score":98,"tokens_matched":27,"typo_prefix_score":99},"1112319197184",14,3,"1155199534322679923",4,{"document":101,"highlight":115,"highlights":120,"text_match":93,"text_match_info":123},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":35,"id":104,"is_sticky":35,"permalink":105,"post_author":38,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":41,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":46,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":114},[32],[34],"9724","http://radioblackout.org/2012/08/siria-il-grande-gioco-dei-potenti/","In Siria si sta giocando una partita del Grande Gioco dei potenti. Sul piatto il controllo di un paese chiave nello scacchiere mediorientale.\r\nL'asse sunnita tra Turchia e Arabia saudita appoggia militarmente e politicamente il fronte antigovernativo, quello tra Iran e Russia sostiene la dinastia alawita degli Assad.\r\nIn questa partita resta ben poco spazio per le aspirazioni di libertà e giustizia sociale che pure si sono espresse e si esprimono tra i ribelli.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello che ci ha delineato un quadro complesso in cui emerge la volontà di Arabia Saudita e Turchia di giocare in proprio una partita che rischia di emarginare anche l'alleato statunitense.\r\nNegli ultimi anni i sauditi hanno realizzato un programma di modernizzazione del paese che li sta rendendo indipendenti dalla tecnologia occidentale.\r\nNe abbiamo discusso anche alla luce dell'analisi di un anarchico siriano in Egitto fatta girare in questi giorni tramite i canali dell'AIT.\r\nNe riportiamo alcuni stralci, omettendo per ragioni di sicurezza nomi e riferimenti specifici, poiché il compagno è intenzionato a ritornare ad Aleppo, dove opera un gruppo di giovani libertari, che partecipa alla rivolta, pur nella consapevolezza del progressivo restringersi degli spazi di autonomia per la crescente influenza delle formazioni salafite. Nell'incipit anche un appello alla solidarietà con la popolazione civile.\r\n\r\nAscolta la chiacchierata con Stefano Capello: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/2012-08-01-Siria-Stefano-Capello.mp3\"]\r\n\r\nScarica l'audio\r\n\r\n“Sono ******, un anarchico siriano. Nel mio paese c'é un'emergenza umanitaria causata dalla brutale oppressione del regime contro le masse in rivolta. Un gruppo di giovani anarchici e anti - autoritari di Aleppo mi ha contattato per chiedere un aiuto urgente. C'è urgente bisogno di tutto: farmaci, tende, latte bambini. Speriamo possiate aiutarli ad alleviarne le sofferenze.\r\n\r\nIn Siria la situazione sta peggiorando rapidamente. Dopo l'uccisione di alcuni dei generali di alto rango del regime la guerra civile sta divampando anche a Damasco e Aleppo. Dopo un'avanzata iniziale delle truppe ribelli l'esercito Assad ha iniziato un contrattacco usando caccia cannoni e carri armati. Molti civili sono stati costretti a fuggire, centinaia di persone sono state massacrate.\r\n\r\nLa rivoluzione siriana strangolata dallo scontro armato tra le due fazioni. Quel che era iniziato come una rivoluzione di massa spontanea è diventata una lotta armata tra l'esercito regime ei suoi oppositori armati. Ciò dovuto principalmente alla brutale oppressione del regime, con il suo esercito, i suoi carri armati e armi contro i quartieri civili, ma anche per l'intervento di tirannie come monarchie saudite e del Qatar.\r\n\r\nGrazie alla posizione strategica della Siria, la rivoluzione è divenuta ostaggio della rivalità tra Iran e Arabia saudita per il dominio regionale. Russia e Stati Uniti a loro volta supportano una parte, ma solo per i propri interessi. Non possiamo credere che la monarchia saudita si preoccupi della libertà del popolo siriano: vogliono solo indebolire il regime islamista iraniano oppressivo.\r\nArabia Saudita e Qatar hanno fatto tutto il possibile per deviare la rivoluzione siriana in lotta settaria tra sunniti e sette Shiaa dell'Islam. Cinicamente, il regime siriano ha fatto lo stesso.\r\n\r\nUn giornalista arabo molto influente ha descritto la primavera araba come una molla sunnita che ha minacciato l'Iran sciita. Il regime siriano sta cercando di promuovere se stesso come il \"protettore delle minoranze religiose\" in Siria.\r\n\r\nSappiamo che la molla della rivoluzione è stata una'altra: una sollevazione spontanea contro le dittature e le loro politiche neo-liberali. Noi contiamo sugli oppressi perché si uniscano contro i loro oppressori, qualunque sia la loro religione. Contiamo su organizzazioni come i nostri compagni di Aleppo e altre iniziative fatte da giovani studenti e alcuni lavoratori. È una lotta difficile, che potrebbe trasformarsi in guerra civile confessionale, e non vi è alcuna garanzia, ma forte è la determinazione delle masse (e la nostra) per continuare la lotta per la vera libertà e la giustizia, per l'autogestione e l'autorganizzazione degli oppressi.\r\n(...)\r\nUn'altra cosa, fratelli, torno in Siria mese di agosto per unirmi alla lotta dei nostri compagni e delle masse. Alcuni attivisti siriani hanno organizzato una campagna denominata \"Stiamo tornando\". Cercheremo di entrare in Siria nel mese di agosto. Si prevede che il regime ci arresti: qualcuno di noi potrebbe torturare e persino uccidere qualcuno di noi.\r\nPotrei aver bisogno della vostra solidarietà. (...)\r\n\r\nPer la rivoluzione, e la libertà, per anarchia!\r\n\r\nm*****","1 Agosto 2012","2025-09-24 22:01:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/ilgrandegioco_rtrthhy-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/ilgrandegioco_rtrthhy-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/ilgrandegioco_rtrthhy-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/ilgrandegioco_rtrthhy.jpg 444w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siria. Il Grande Gioco dei potenti",1343838055,[],[],{"post_content":116},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[64],"L'asse sunnita tra Turchia e \u003Cmark>Arabia\u003C/mark> saudita appoggia militarmente e politicamente","In Siria si sta giocando una partita del Grande Gioco dei potenti. 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José Larralde, 01 Quimey Neuquen, “Rio Arriba “, ZZK Records, 2010\r\nCHANCHA VIA CIRCUITO, 05 Prima, “Rio Arriba “, ZZK Records, 2010\r\nTHE MOTHERS OF INVENTION, 01 Cheap thrills, “Cruising with Ruben and The Jets”, Verve Records, 1968\r\nKRAKATAU, 02 Premordial-dance, “Rythm of reformation”, Musikita, 2005\r\nKRAKATAU, 04 Rajah for The Quantum tribes, “Rythm of reformation”, Musikita, 2005\r\nLHASA DE SELA, 03 El desierto, “La Llorona”, Tôt ou tard, 1997\r\nWAND, B Self Hypnosis In Three Days, Split con gli Inutili, Goodbye Boozy Records, 2014\r\nIBEYI, 04 River, “Ibeyi”, XL Recordings, 2015\r\nMALOMBO JAZZ MAKERS, 05 Matshenyogo, “Spirit of Malombo - Malombo Jazz Makers, Jabula and Jazz Afrika 1966 - 1984”, Strut, 2014\r\nMALOMBO JAZZ MAKERS, 10 Jikeleza, “Spirit of Malombo - Malombo Jazz Makers, Jabula and Jazz Afrika 1966 - 1984”, Strut, 2014\r\nMALOMBO JAZZ MAKERS, 12 Sibathathu, “Spirit of Malombo - Malombo Jazz Makers, Jabula and Jazz Afrika 1966 - 1984”, Strut, 2014\r\nCHARANJIT SINGH, 02 Raga lalit, “Synthesizing: Ten ragas to a disco beat”, His Master’s Voice, 1983\r\nNASS EL GHIWANE, QANDILE M’DAOUI & DABRYE, 01 Game Over (Instrumental), “The Bidou Session”, Violent Turd, 2004\r\nBUSTA RHYMES & DANIEL LEWIS, 08 Light Your Ass On Fire (Club Mix), “The Bidou Session”, Violent Turd, 2004\r\nARABIA SAUDADE, 10 Grande Sucesso - Versão Karaoke, “Americ”, Lepers Production, 2017\r\n|shtrazzamutanni| MINA, 03 Whisky, “Tintarella di luna”, Italdisco, 1960\r\nSONIC YOUTH, 03 She Is Not Alone, “Sonic Youth”, Neutral Records, 1982\r\nCHARANJIT SINGH, 02 Raga lalit, “Synthesizing: Ten ragas to a disco beat”, His Master’s Voice, 1983\r\nDARTO, 10 Aging, “Human giving”, Aagoo records, 2017\r\nDARTO, 06 No Self, “Human giving”, Aagoo records, 2017\r\nDARTO, 09 Guiding Light, “Human giving”, Aagoo records, 2017\r\nDJ NERVOSO, A1 Vuto, “DJ Nervoso”, Principe, 2016\r\nTHE BONGOLIAN, 06 B-boy toga party, “Moog Maximus”, Blow Up Records, 2016\r\nDANIEL JOHNSTON, 04 Lonely song, “Lost and Found”, Sketchbook, 2006\r\n \r\n\r\n ","18 Aprile 2018","2018-10-29 00:38:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Ascuppuluni_covers_2-200x110.jpg","Il giro del mondo in 24 tracce",1524042999,[249],"http://radioblackout.org/tag/ascuppuluni/",[142],{"post_content":252},{"matched_tokens":253,"snippet":256,"value":257},[254,255],"ARABIA","SAUDADE","Bidou Session”, Violent Turd, 2004\r\n\u003Cmark>ARABIA\u003C/mark> \u003Cmark>SAUDADE\u003C/mark>, 10 Grande Sucesso - Versão Karaoke,","Un viaggio assolutamente organizzato male, altro che vacanze intelligenti. 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GERMANO MOSCONI, Nord Sud Ovest Est\r\nARABIA SAUDADE, 01 Tonto desierto, “Americ”, Lepers Production, 2017\r\nARABIA SAUDADE, 09 Americ, “Americ”, Lepers Production, 2017\r\n07 instantes publicitarios, “Spanish Bizarro Vol. 1. Recopilacion Psicotronica Para Mentes Obtusas”, Celtiberia Records, 2002\r\nHUGUES LE BARS, Disc 2 - 05 Locomotive Vocale, “J'en ai Marre”, Nocturne, 1991\r\nZAZOU BIKAYE & CY1, 01 M'pasi ya m'pamba, “Noir et Blanc”, Crammed Discs, 1983 \r\nZAZOU BIKAYE & CY1, 02 Mangungu, “Noir et Blanc”, Crammed Discs, 1983 \r\nAMY DENIO, 04 March, “No Bones”, Amy Denio self-released, 1986\r\nBATUK feat. NANDI NDLOVU, 05 Call me naughty, “Musica da Terra”, Teka Records, 2016\r\nTHE TURIN HORSE, 01 The Regret Song, \"The Turin Horse ep\", The Turin Horse self-released, 2017\r\nMICK JENKINS feat. 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