","Rom a Torino tra sgomberi, cortei, occupazioni","post",1445358633,[60,61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/aramis/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/la-citta-possibile/","http://radioblackout.org/tag/lungo-stura-lazio/","http://radioblackout.org/tag/occupazione-dellufficio-nomadi/","http://radioblackout.org/tag/processo/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[24,70,21,19,32,71,15,72,17],"corteo","processo","sgombero",{"post_content":74,"tags":79},{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":78},[76],"Aramis","Mercoledì c'è il processo ad \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, un giovane a cui due settimane","Sono arrivati all’alba. Uomini e donne in armi, blindati, un elicottero, le ruspe. Un’operazione in grande stile in quello che resta della più grande baraccopoli d’Europa.\r\nNessuno è stato avvertito. Gli uomini in armi sono entrati nelle baracche intimando di uscire, incuranti dei bambini spaventati, forti dell’arroganza di chi si crede superiore, pieni di disprezzo per gente che la povertà marchia come inferiori.\r\n\r\nGli uomini e le donne del canile municipale catturano i cani. Una donna anziana ci mostra il libretto del suo cane, rubato e deportato al canile. Agli uomini, alle donne, ai bambini va peggio che ai cani. Poche cose vengono salvate mentre i vigili urbani prendono le bombole e le scaricano in aria. Respiriamo gas e razzismo, respiriamo il sapore agre dell’indifferenza per chi non potrà più accendere una stufa, per chi questa notte non avrà posto per dormire. Il comune offre un riparo per i bambini e le mamme, nulla per uomini, anziani, disabili. Sanno bene che nessuno accetterà di separarsi. Tutti hanno paura che il comune si rubi i loro figli.\r\nTante volte questa minaccia è bastata per sopire la rivolta, per tenere sotto controllo la rabbia.\r\nQuando partono le ruspe l’antisommossa sospinge tutti in là, abitanti e solidali accorsi.\r\n\r\nMa questa volta non finisce tutto tra rabbia e rassegnazione. Chi è stato sgomberato e chi ancora ha una baracca dove dormire questa notte si riunisce in assemblea. Qualcuno offre un caffè caldo, la nebbia di ottobre si scioglie in una giornata di sole. Si decide di uscire dal campo. I carabinieri bloccano gli ingressi, cercano di impedirci il passaggio. Ma la gente non molla. Alla fine si va. L’appuntamento è all’ufficio nomadi di via Bologna. Tutti entrano e in breve viene occupato. Ci sono una cinquantina di persone, che non sono più disposte a chinare la testa, che hanno deciso di lottare. Fuori compare uno striscione “Casa per tutti! No a sgomberi e sfratti”. Arriva la Digos e l’antisommossa. Nessuno cede. Dopo oltre due ore di occupazione una nuova assemblea decide di uscire in corteo. Si va per via Bologna, i testa i più piccoli, gridando “non spaccate il campo, vogliamo le nostre case”.\r\n\r\nMercoledì c'è il processo ad \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, un giovane a cui due settimane fa era stata spaccata la baracca e che era stato brutalmente aggredito da tre vigili urbani, i quali non avevano esitato ad estrarre pistole ed usare spray urticanti, per poi dichiarare di essere stati aggrediti. Ennesimo abuso in un campo dove la violenza istituzionale è quotidiana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015-10-20-cecilia-sgombero",[80,83,85,87,89,91,93,95,97],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[24],"\u003Cmark>aramis\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":70},[],{"matched_tokens":86,"snippet":21},[],{"matched_tokens":88,"snippet":19},[],{"matched_tokens":90,"snippet":32},[],{"matched_tokens":92,"snippet":71},[],{"matched_tokens":94,"snippet":15},[],{"matched_tokens":96,"snippet":72},[],{"matched_tokens":98,"snippet":17},[],[100,105],{"field":35,"indices":101,"matched_tokens":102,"snippets":104},[46],[103],[24],[82],{"field":106,"matched_tokens":107,"snippet":77,"value":78},"post_content",[76],578730123365712000,{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":46,"score":112,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":114,"highlight":131,"highlights":136,"text_match":139,"text_match_info":140},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":46,"id":117,"is_sticky":46,"permalink":118,"post_author":49,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":52,"post_id":117,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":123,"post_title":124,"post_type":57,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":129},[43],[45],"31863","http://radioblackout.org/2015/10/torino-corteo-di-lotta-per-la-casa-contro-lo-sgombero-del-campo-rom-di-lungo-stura-lazio/","Si è snodato per le vie del centro di Torino il corteo per la casa che ha visto protagonisti gli uomini, donne e bambini del \"campo rom\" di Lungo Stura Lazio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2010-10-13-murat-turchia\r\n\r\nDi seguito il resoconto/comunicato diffuso dagli organizzatori.\r\nIn centocinquanta ieri pomeriggio sono usciti dalla baraccopoli di Lungo Stura Lazio minacciata di sgombero dal Comune di Torino, dal social housing di corso Vigevano e da altre “sistemazioni temporanee” da cui vengono minacciati di sfratto. Il corteo di lotta per la casa, accompagnato dall'Assemblea Gatto Nero Gatto Rosso e solidali, si è preso le strade del centro per ribadire la verità sul progetto “La città possibile” portato avanti da Comune, Prefettura, associazioni e cooperative complici. Un progetto costato circa 5 milioni di euro, presentato come virtuoso esempio di “superamento dei campi nomadi”, che invece altro non è che uno sgombero forzato senza alternativa abitativa per le oltre mille persone che fino al 2013 vivevano nella baraccopoli non autorizzata più grande d'Europa. Alla cordata composta da Valdocco, A.I.Z.O., Terra del Fuoco, Croce Rossa, Liberitutti, Stranaidea, il Comune di Torino ha affidato l'appalto milionario per portare a termine uno sgombero “silenzioso”, altrimenti impraticabile con il solo uso della forza pubblica.\r\n\r\nLe famiglie, per 15 anni etichettate come \"nomadi\" per giustificarne la ghettizzazione e costrette a vivere in baracca nell'indifferenza delle istituzioni, sono state divise e selezionate arbitrariamente. I pochi “meritevoli” nelle case temporanee, gli altri deportati “volontariamente” in Romania o sgomberati. Il campo rappresentato come colpa individuale e non come conseguenza sociale imposta da povertà, sfruttamento e discriminazione. Entro la fine dell’anno sarà tutto finito. Baraccopoli demolita, sfratti eseguiti, famiglie in strada, cinque milioni di euro assorbiti da associazioni e cooperative. Chi, come la famiglia di Aramis, ha provato a tornare alle baracche lungo la Stura, si è trovato di fronte vigili urbani che non hanno esitato ad estrarre pistole, usare spray urticanti, malmenare ed arrestare.\r\nMa qualcosa si sta muovendo. In maggio centinaia di abitanti della baraccopoli di via Germagnano hanno bloccato l’ennesimo corteo razzista in Barriera di Milano. Ieri, a ritmo di manele, la determinazione delle famiglie sotto sgombero e sotto sfratto ha dimostrato che nessuno crede più alle false promesse di associazioni e cooperative che da anni lucrano sulla pelle dei rom. Il patetico tentativo di infiltrazione nel corteo da parte di A.I.Z.O. è stato respinto con forza dalle famiglie sotto sfratto dal social housing di Corso Vigevano, gestito dall'associazione e di proprietà del Ras delle soffitte Giorgio Molino. La piazzata di Marrone, invece, poteva solo suscitare risate, visto che il prode consigliere anti-immigrati ha lanciato dal Comune volantini con gli orari dei bus dalla Romania a Torino...\r\n\r\nDavanti a Comune e Prefettura, i numerosi interventi da parte di donne, uomini e bambini, hanno ribadito che la casa è un bisogno di tutti e tutte, così come la salute, la possibilità di frequentare la scuola, la libertà di movimento: i tentativi di sgombero e sfratto senza alternativa abitativa ci troveranno sulle barricate. Se l'unica risposta del Comune sarà la guerra sociale, il corteo di ieri ha dimostrato che insieme ci riprenderemo quello che ci spetta e restituiremo dignità alle nostre vite!\r\n\r\nContro lo sgombero della baraccopoli di Lungo Stura, contro gli sfratti del progetto “La città possibile”, contro la violenza poliziesca, contro i campi e le speculazioni sulla pelle dei rom.\r\n\r\nCasa, salute, libertà di movimento per tutti e tutte!\r\n\r\nTorino, 13 ottobre 2015\r\n\r\nAbitanti della baraccopoli sotto sgombero\r\nAbitanti dei social housing sotto sfratto\r\nAssemblea gatto nero gatto rosso","13 Ottobre 2015","2015-10-15 11:47:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"187\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre-300x187.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre-300x187.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre-768x478.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre-1024x637.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/corteo-12-ottobre.jpg 2032w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino. Corteo di lotta per la casa, contro lo sgombero del “campo rom” di Lungo Stura Lazio",1444754611,[127,128,62,63,66,68],"http://radioblackout.org/tag/baraccopoli/","http://radioblackout.org/tag/corteo-per-la-casa/",[130,30,21,19,15,17],"baraccopoli",{"post_content":132},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[76],"Chi, come la famiglia di \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, ha provato a tornare alle","Si è snodato per le vie del centro di Torino il corteo per la casa che ha visto protagonisti gli uomini, donne e bambini del \"campo rom\" di Lungo Stura Lazio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2010-10-13-murat-turchia\r\n\r\nDi seguito il resoconto/comunicato diffuso dagli organizzatori.\r\nIn centocinquanta ieri pomeriggio sono usciti dalla baraccopoli di Lungo Stura Lazio minacciata di sgombero dal Comune di Torino, dal social housing di corso Vigevano e da altre “sistemazioni temporanee” da cui vengono minacciati di sfratto. Il corteo di lotta per la casa, accompagnato dall'Assemblea Gatto Nero Gatto Rosso e solidali, si è preso le strade del centro per ribadire la verità sul progetto “La città possibile” portato avanti da Comune, Prefettura, associazioni e cooperative complici. Un progetto costato circa 5 milioni di euro, presentato come virtuoso esempio di “superamento dei campi nomadi”, che invece altro non è che uno sgombero forzato senza alternativa abitativa per le oltre mille persone che fino al 2013 vivevano nella baraccopoli non autorizzata più grande d'Europa. Alla cordata composta da Valdocco, A.I.Z.O., Terra del Fuoco, Croce Rossa, Liberitutti, Stranaidea, il Comune di Torino ha affidato l'appalto milionario per portare a termine uno sgombero “silenzioso”, altrimenti impraticabile con il solo uso della forza pubblica.\r\n\r\nLe famiglie, per 15 anni etichettate come \"nomadi\" per giustificarne la ghettizzazione e costrette a vivere in baracca nell'indifferenza delle istituzioni, sono state divise e selezionate arbitrariamente. I pochi “meritevoli” nelle case temporanee, gli altri deportati “volontariamente” in Romania o sgomberati. Il campo rappresentato come colpa individuale e non come conseguenza sociale imposta da povertà, sfruttamento e discriminazione. Entro la fine dell’anno sarà tutto finito. Baraccopoli demolita, sfratti eseguiti, famiglie in strada, cinque milioni di euro assorbiti da associazioni e cooperative. Chi, come la famiglia di \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, ha provato a tornare alle baracche lungo la Stura, si è trovato di fronte vigili urbani che non hanno esitato ad estrarre pistole, usare spray urticanti, malmenare ed arrestare.\r\nMa qualcosa si sta muovendo. In maggio centinaia di abitanti della baraccopoli di via Germagnano hanno bloccato l’ennesimo corteo razzista in Barriera di Milano. Ieri, a ritmo di manele, la determinazione delle famiglie sotto sgombero e sotto sfratto ha dimostrato che nessuno crede più alle false promesse di associazioni e cooperative che da anni lucrano sulla pelle dei rom. Il patetico tentativo di infiltrazione nel corteo da parte di A.I.Z.O. è stato respinto con forza dalle famiglie sotto sfratto dal social housing di Corso Vigevano, gestito dall'associazione e di proprietà del Ras delle soffitte Giorgio Molino. La piazzata di Marrone, invece, poteva solo suscitare risate, visto che il prode consigliere anti-immigrati ha lanciato dal Comune volantini con gli orari dei bus dalla Romania a Torino...\r\n\r\nDavanti a Comune e Prefettura, i numerosi interventi da parte di donne, uomini e bambini, hanno ribadito che la casa è un bisogno di tutti e tutte, così come la salute, la possibilità di frequentare la scuola, la libertà di movimento: i tentativi di sgombero e sfratto senza alternativa abitativa ci troveranno sulle barricate. Se l'unica risposta del Comune sarà la guerra sociale, il corteo di ieri ha dimostrato che insieme ci riprenderemo quello che ci spetta e restituiremo dignità alle nostre vite!\r\n\r\nContro lo sgombero della baraccopoli di Lungo Stura, contro gli sfratti del progetto “La città possibile”, contro la violenza poliziesca, contro i campi e le speculazioni sulla pelle dei rom.\r\n\r\nCasa, salute, libertà di movimento per tutti e tutte!\r\n\r\nTorino, 13 ottobre 2015\r\n\r\nAbitanti della baraccopoli sotto sgombero\r\nAbitanti dei social housing sotto sfratto\r\nAssemblea gatto nero gatto rosso",[137],{"field":106,"matched_tokens":138,"snippet":134,"value":135},[76],578730123365187700,{"best_field_score":141,"best_field_weight":38,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":46,"score":142,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":46},"1108091338752","578730123365187697",{"document":144,"highlight":161,"highlights":166,"text_match":139,"text_match_info":169},{"cat_link":145,"category":146,"comment_count":46,"id":147,"is_sticky":46,"permalink":148,"post_author":49,"post_content":149,"post_date":150,"post_excerpt":52,"post_id":147,"post_modified":151,"post_thumbnail":152,"post_thumbnail_html":153,"post_title":154,"post_type":57,"sort_by_date":155,"tag_links":156,"tags":160},[43],[45],"31824","http://radioblackout.org/2015/10/12-ottobre-rom-in-piazza-contro-sgomberi-e-repressione/","Due anni dopo l'inizio del progetto \"La città possibile\" - costato circa 5 milioni di euro e portato avanti da Comune di Torino, Prefettura, associazioni e cooperative complici - l'obiettivo è ormai chiaro a tutti: sgomberare il campo rom non autorizzato più grande d'Europa, quello di Lungo Stura Lazio, dove nel 2013 vivevano oltre 1.000 persone.\r\n\r\nTramite il progetto le famiglie sono state prima divise tramite una selezione arbitraria: alcune rimpatriate \"volontariamente\" in Romania con la promessa disattesa di poche decine di euro al mese, altre stipate e sorvegliate in appartamenti e social housing dagli affitti esosi. Per la maggior parte degli abitanti del campo - esclusi dal progetto perchè considerati \"non meritevoli\" - un'unica prospettiva: lo sgombero forzato. Nella sola giornata del 26 febbraio 2015 ruspe e agenti mandati da Comune e Questura hanno violentemente distrutto le baracche e buttato in mezzo alla strada 100 persone.\r\n\r\nOggi i pochi inseriti nel progetto vengono sfrattati, come nel caso delle 13 famiglie del social housing di corso Vigevano, gestito da AIZO e di proprietà del Ras delle soffitte Giorgio Molino, che finiranno in mezzo alla strada entro il 30 novembre. Le ultime 100 persone che invece ancora vivono nel campo di Lungo Stura vengono minacciate di sgombero entro il 30 ottobre. Nel frattempo, polizia e vigili continuano le loro azioni repressive all'interno del campo: distruzione \"individuale\" delle baracchine, deportazioni, arresti. Storie di ordinaria violenza di Stato, come nel caso di Aramis, un giovane arrestato la settimana scorsa con l'accusa di aver malmenato tre civich. In realtà la storia è opposta: sono gli agenti ad averlo brutalmente aggredito dopo avergli distrutto la baracca, arrivando anche a sventolare una pistola e utilizzare spray urticante nei confronti dei presenti.\r\n\r\nPer questo gli abitanti del campo e le famiglie dei social housing hanno deciso di mobilitarsi organizzando una manifestazione sotto il Comune lunedì prossimo alle 17. Di lì si muoverà in corteo.\r\n\r\nContro lo sgombero, contro gli sfratti, contro la violenza poliziesca, per una casa e la libertà di movimento per tutti e tutte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso:\r\n\r\n2015-10-06-corteo-rom-cecilia","10 Ottobre 2015","2015-10-14 14:57:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/manifesto-colori.jpg 842w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","12 ottobre. Rom in piazza contro sgomberi e repressione",1444474887,[157,158,62,63,66,159,68],"http://radioblackout.org/tag/12-ottobre/","http://radioblackout.org/tag/corteo-rom/","http://radioblackout.org/tag/social-housing-di-corso-vigevano/",[28,26,21,19,15,34,17],{"post_content":162},{"matched_tokens":163,"snippet":164,"value":165},[76],"Stato, come nel caso di \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, un giovane arrestato la settimana","Due anni dopo l'inizio del progetto \"La città possibile\" - costato circa 5 milioni di euro e portato avanti da Comune di Torino, Prefettura, associazioni e cooperative complici - l'obiettivo è ormai chiaro a tutti: sgomberare il campo rom non autorizzato più grande d'Europa, quello di Lungo Stura Lazio, dove nel 2013 vivevano oltre 1.000 persone.\r\n\r\nTramite il progetto le famiglie sono state prima divise tramite una selezione arbitraria: alcune rimpatriate \"volontariamente\" in Romania con la promessa disattesa di poche decine di euro al mese, altre stipate e sorvegliate in appartamenti e social housing dagli affitti esosi. Per la maggior parte degli abitanti del campo - esclusi dal progetto perchè considerati \"non meritevoli\" - un'unica prospettiva: lo sgombero forzato. Nella sola giornata del 26 febbraio 2015 ruspe e agenti mandati da Comune e Questura hanno violentemente distrutto le baracche e buttato in mezzo alla strada 100 persone.\r\n\r\nOggi i pochi inseriti nel progetto vengono sfrattati, come nel caso delle 13 famiglie del social housing di corso Vigevano, gestito da AIZO e di proprietà del Ras delle soffitte Giorgio Molino, che finiranno in mezzo alla strada entro il 30 novembre. Le ultime 100 persone che invece ancora vivono nel campo di Lungo Stura vengono minacciate di sgombero entro il 30 ottobre. Nel frattempo, polizia e vigili continuano le loro azioni repressive all'interno del campo: distruzione \"individuale\" delle baracchine, deportazioni, arresti. Storie di ordinaria violenza di Stato, come nel caso di \u003Cmark>Aramis\u003C/mark>, un giovane arrestato la settimana scorsa con l'accusa di aver malmenato tre civich. In realtà la storia è opposta: sono gli agenti ad averlo brutalmente aggredito dopo avergli distrutto la baracca, arrivando anche a sventolare una pistola e utilizzare spray urticante nei confronti dei presenti.\r\n\r\nPer questo gli abitanti del campo e le famiglie dei social housing hanno deciso di mobilitarsi organizzando una manifestazione sotto il Comune lunedì prossimo alle 17. Di lì si muoverà in corteo.\r\n\r\nContro lo sgombero, contro gli sfratti, contro la violenza poliziesca, per una casa e la libertà di movimento per tutti e tutte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso:\r\n\r\n2015-10-06-corteo-rom-cecilia",[167],{"field":106,"matched_tokens":168,"snippet":164,"value":165},[76],{"best_field_score":141,"best_field_weight":38,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":46,"score":142,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":46},6646,{"collection_name":57,"first_q":24,"per_page":172,"q":24},6,5,{"facet_counts":175,"found":179,"hits":206,"out_of":283,"page":23,"request_params":284,"search_cutoff":36,"search_time_ms":179},[176,183],{"counts":177,"field_name":181,"sampled":36,"stats":182},[178],{"count":179,"highlighted":180,"value":180},2,"la perla di labuan","podcastfilter",{"total_values":23},{"counts":184,"field_name":35,"sampled":36,"stats":204},[185,187,188,190,192,194,196,198,200,202],{"count":23,"highlighted":186,"value":186},"Athos",{"count":23,"highlighted":24,"value":24},{"count":23,"highlighted":189,"value":189},"Milady",{"count":23,"highlighted":191,"value":191},"duello.",{"count":23,"highlighted":193,"value":193},"Porthos",{"count":23,"highlighted":195,"value":195},"ugonotti",{"count":23,"highlighted":197,"value":197},"Richelieu",{"count":23,"highlighted":199,"value":199},"feuilleton",{"count":23,"highlighted":201,"value":201},"D'Artagnan",{"count":23,"highlighted":203,"value":203},"alexandre dumas",{"total_values":205},10,[207,261],{"document":208,"highlight":231,"highlights":253,"text_match":108,"text_match_info":260},{"comment_count":46,"id":209,"is_sticky":46,"permalink":210,"podcastfilter":211,"post_author":212,"post_content":213,"post_date":214,"post_excerpt":52,"post_id":209,"post_modified":215,"post_thumbnail":216,"post_title":217,"post_type":218,"sort_by_date":219,"tag_links":220,"tags":230},"35771","http://radioblackout.org/podcast/la-perladi-labuan-4-maggio-2016-alexandre-dumas/",[180],"eraunanotte...","Alexandre Dumas giocava con la storia e i lettori parigini aspettavano\r\ncon ansia la prossima puntata dei \"I tre moschettieri\" sul giornale\r\n\"Le siécle\" nel 1844. La vera Milady, la bella spia bionda con lo\r\nstiletto e il veleno sempre pronti..\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nUnknown","15 Giugno 2016","2018-10-24 18:48:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/ddv1001b-200x110.jpg","La Perladi Labuan - 4 Maggio 2016- I tre moschettieri","podcast",1466009875,[221,60,222,223,224,225,226,227,228,229],"http://radioblackout.org/tag/alexandre-dumas/","http://radioblackout.org/tag/athos/","http://radioblackout.org/tag/dartagnan/","http://radioblackout.org/tag/duello/","http://radioblackout.org/tag/feuilleton/","http://radioblackout.org/tag/milady/","http://radioblackout.org/tag/porthos/","http://radioblackout.org/tag/richelieu/","http://radioblackout.org/tag/ugonotti/",[203,24,186,201,191,199,189,193,197,195],{"tags":232},[233,235,237,239,241,243,245,247,249,251],{"matched_tokens":234,"snippet":203,"value":203},[],{"matched_tokens":236,"snippet":82,"value":82},[24],{"matched_tokens":238,"snippet":186,"value":186},[],{"matched_tokens":240,"snippet":201,"value":201},[],{"matched_tokens":242,"snippet":191,"value":191},[],{"matched_tokens":244,"snippet":199,"value":199},[],{"matched_tokens":246,"snippet":189,"value":189},[],{"matched_tokens":248,"snippet":193,"value":193},[],{"matched_tokens":250,"snippet":197,"value":197},[],{"matched_tokens":252,"snippet":195,"value":195},[],[254],{"field":35,"indices":255,"matched_tokens":256,"snippets":258,"values":259},[23],[257],[24],[82],[82],{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":46,"score":112,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":46},{"document":262,"highlight":274,"highlights":279,"text_match":139,"text_match_info":282},{"comment_count":46,"id":263,"is_sticky":46,"permalink":264,"podcastfilter":265,"post_author":212,"post_content":266,"post_date":267,"post_excerpt":52,"post_id":263,"post_modified":268,"post_thumbnail":269,"post_title":270,"post_type":218,"sort_by_date":271,"tag_links":272,"tags":273},"54263","http://radioblackout.org/podcast/il-gemello-del-re-la-perla-di-labuan-3-5-2019/",[180],"\"Monsignore, ho le prove che siete figlio di re. Consultatele, e dopo agite con noi.\" Tra il 1847 e il 1848 \"Le Siécle\" pubblicò a puntate \"Il visconte di Bragelonne\" il terzo e ultimo romanzo della trilogia di D'Artagnan scritta da Alexandre Dumas. I moschiettieri sono invecchiati, D'Artagnan è diventato capitano, Aramis é vescovo. Sono molte le sotto-trame che si intrecciano in 1260 pagine, ma la più appassionante resta quella del gemello del re. Luigi XIV ha un gemello che, ignaro della sua nascita, è chiuso in una cella della Bastiglia, Aramis attua un complotto per portare sul trono il prigioniero, che quindi diventa re per un giorno. Il primo accenno a un misterioso prigioniero con il volto coperto da una maschera di ferro (che in realtà era un cappuccio di velluto nero) si trova nel 1711 in una lettera della contessa Carlotta Elisabetta d'Orleans. Nel 1717 Voltaire è chuso alla Bastiglia, dove apprende da un vecchio guardiano la storia dell'uomo dalla Maschera di Ferro che sarebbe stato prigioniero anche a Pinerolo e a Exilles. Il popolo cominciò a parlare di un fratellastro segreto (non gemello) del re di cui bisognava nascondere la somiglianza. La Maschera di Ferro morì nel 1703 e fu seppellito nel cimitero di Saint-Paul-des-Champs a Parigi sotto il nome di Marchioly. La storia era troppo ghiotta per sfuggire ai romanzieri. Da allora gli storici hanno avanzato diverse ipotesi, nessuna delle quali é mai stata provata con certezza. Bello o brutto, il volto é la cosa più nostra che abbiamo, che ci conferma nella nostra unicità nel mondo. Il sosia contesta questa unicità e ha sempre suscitato curiosità e paura, da Castore e Polluce, figli di Zeus, ai romanzi \"Il prigioniero di Zenda\" di Anthony Hope e \"La metà oscura\" di Stephen King ai film \"Le due sorelle\" di Brian De Palma e \"Inseparabili\" di David Cronenberg. Ogni eroe prima o poi incontra il suo sosia che può essere un gemello perduto o (nella fantascienza) un clone, un androide o il doppio venuto da un universo parallelo. Qualche volta non c'é spiegazione, il sosia esiste e basta. Il nostro migliore amico o il più subdolo dei nemici, colui che vuole prendere il nostro posto e toglierci tutto ciò che possediamo. \"Il signor D'Artagnan coprirà il volto del prigioniero con una maschera di ferro che egli non potrà mai togliersi, pena la vita.\" Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019.05.03-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","1 Giugno 2019","2019-06-15 11:10:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/RAUL2-1-200x110.jpg","IL GEMELLO DEL RE - LA PERLA DI LABUAN 3/5/2019",1559379754,[],[],{"post_content":275},{"matched_tokens":276,"snippet":277,"value":278},[76],"invecchiati, D'Artagnan è diventato capitano, \u003Cmark>Aramis\u003C/mark> é vescovo. Sono molte le","\"Monsignore, ho le prove che siete figlio di re. Consultatele, e dopo agite con noi.\" Tra il 1847 e il 1848 \"Le Siécle\" pubblicò a puntate \"Il visconte di Bragelonne\" il terzo e ultimo romanzo della trilogia di D'Artagnan scritta da Alexandre Dumas. I moschiettieri sono invecchiati, D'Artagnan è diventato capitano, \u003Cmark>Aramis\u003C/mark> é vescovo. Sono molte le sotto-trame che si intrecciano in 1260 pagine, ma la più appassionante resta quella del gemello del re. Luigi XIV ha un gemello che, ignaro della sua nascita, è chiuso in una cella della Bastiglia, \u003Cmark>Aramis\u003C/mark> attua un complotto per portare sul trono il prigioniero, che quindi diventa re per un giorno. Il primo accenno a un misterioso prigioniero con il volto coperto da una maschera di ferro (che in realtà era un cappuccio di velluto nero) si trova nel 1711 in una lettera della contessa Carlotta Elisabetta d'Orleans. Nel 1717 Voltaire è chuso alla Bastiglia, dove apprende da un vecchio guardiano la storia dell'uomo dalla Maschera di Ferro che sarebbe stato prigioniero anche a Pinerolo e a Exilles. Il popolo cominciò a parlare di un fratellastro segreto (non gemello) del re di cui bisognava nascondere la somiglianza. La Maschera di Ferro morì nel 1703 e fu seppellito nel cimitero di Saint-Paul-des-Champs a Parigi sotto il nome di Marchioly. La storia era troppo ghiotta per sfuggire ai romanzieri. Da allora gli storici hanno avanzato diverse ipotesi, nessuna delle quali é mai stata provata con certezza. Bello o brutto, il volto é la cosa più nostra che abbiamo, che ci conferma nella nostra unicità nel mondo. Il sosia contesta questa unicità e ha sempre suscitato curiosità e paura, da Castore e Polluce, figli di Zeus, ai romanzi \"Il prigioniero di Zenda\" di Anthony Hope e \"La metà oscura\" di Stephen King ai film \"Le due sorelle\" di Brian De Palma e \"Inseparabili\" di David Cronenberg. Ogni eroe prima o poi incontra il suo sosia che può essere un gemello perduto o (nella fantascienza) un clone, un androide o il doppio venuto da un universo parallelo. Qualche volta non c'é spiegazione, il sosia esiste e basta. Il nostro migliore amico o il più subdolo dei nemici, colui che vuole prendere il nostro posto e toglierci tutto ciò che possediamo. \"Il signor D'Artagnan coprirà il volto del prigioniero con una maschera di ferro che egli non potrà mai togliersi, pena la vita.\" Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019.05.03-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[280],{"field":106,"matched_tokens":281,"snippet":277,"value":278},[76],{"best_field_score":141,"best_field_weight":38,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":46,"score":142,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":46},6637,{"collection_name":218,"first_q":24,"per_page":172,"q":24},["Reactive",286],{},["Set"],["ShallowReactive",289],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fXiOjoTw9o5xEHExOMky1_i2WZEtUD336xRY9sSjfwTg":-1},true,"/search?query=aramis"]