","No Border al valico della Maddalena","post",1683115573,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/argentera/","http://radioblackout.org/tag/colle-della-maddalena/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-delle-frontiere/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/valle-stura/",[15,30,26,34,20,22],{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"Argentera","Ciaburro, la sindaca sceriffa di \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>, nonché deputata e vicepresidente della","Il 28 aprile si è svolta una manifestazione contro le frontiere al colle della Maddalena in provincia di Cuneo.\r\nMonica Ciaburro, la sindaca sceriffa di \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>, nonché deputata e vicepresidente della Commissione Sicurezza della Camera, ha fatto dichiarazioni di fuoco per qualche scritta su qualche muro di cemento.\r\nSi tratta della stessa esponente di Fratelli d’Italia, che aveva fermato e denunciato un gruppo di migranti in transito verso la Francia, lo scorso inverno.\r\nIl Colle della Maddalena è al termine della valle Stura: ci si arriva da Cuneo in un’ora d’auto, in alta valle non ci sono mezzi pubblici.\r\nDurante l’iniziativa è stata ricordata la Brigata partigiana Carlo Rosselli. Il presidio al Colle, da dove provano a passare in Francia i senza documenti resi clandestini dalle leggi della Fortezza Europa, è stato un modo per dimostrare che il ricordo delle lotte di ieri si mantiene vivo in quelle di oggi.\r\nLungo le frontiere del Bel Paese, in mare come in montagna, c’è chi rischia di morire per provare ad avere una vita migliore. C’è anche chi lotta perché queste frontiere, rese vere solo dalla presenza di uomini e donne in divisa, vengano cancellate.\r\nDal Colle della Maddalena passano liberamente ogni giorno merci e turisti. Ma di fronte a migranti, profughi e solidali in lotta, si chiudono.\r\nIl 28 aprile, ai 2000 metri del Colle della Maddalena c’era un imponente schieramento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e i francesi della PAF.\r\nNonostante la militarizzazione tanti si fermavano al presidio allestito dai compagni, prendevano i volantini, scambiavano quattro parole.\r\nNegli ultimi giorni ci sono stati numerosi tentativi falliti di passaggio dal Colle. La polizia non si limita tuttavia ad intercettare i migranti sul valico, ma ha spostato la frontiera in bassa valle, intercettandoli lungo la statale e persino in autostrada.\r\nLa giornata si è conclusa con un assemblea in cui si sono confrontate le realtà di lotta della Valle Stura con quelle della Val Susa e di Ventimiglia e con l’intento di costruire una rete, che comprenda anche le associazioni della Valle Stura.\r\nAl Colle della Maddalena è rimasto uno striscione con la scritta “la frontiera uccide”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele Odiardo, un compagno attivo nelle lotte dei braccianti e contro le frontiere\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/2023-05-02-lele-no-borders-maddalena.mp3\"][/audio]",[74,77,79,81,83,85],{"matched_tokens":75,"snippet":76},[15],"\u003Cmark>argentera\u003C/mark>",{"matched_tokens":78,"snippet":30},[],{"matched_tokens":80,"snippet":26},[],{"matched_tokens":82,"snippet":34},[],{"matched_tokens":84,"snippet":20},[],{"matched_tokens":86,"snippet":22},[],[88,93],{"field":35,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[46],[91],[15],[76],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":100,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":102,"highlight":122,"highlights":140,"text_match":96,"text_match_info":148},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":46,"id":105,"is_sticky":46,"permalink":106,"post_author":49,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":52,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":57,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":120},[43],[45],"80602","http://radioblackout.org/2023/03/rotta-alpina-tormenta-alla-frontiera/","Nei giorni dell’ennesima tragedia del mare e nonostante i rigori dell’inverno, continuano i tentativi di passare la frontiera alpina da parte di uomini e donne in viaggio. E la valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e del Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione del comune di Argentera. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca del paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi del piazzale di Bersezio (sede del municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da Argentera, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della strage di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di Argentera si trova nell’alta valle Stura, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la valle Stura, insieme alla valle Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi del colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte del 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo del mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 2 marzo, attorno alle 4 del mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra Argentera. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “Del passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a valle.”\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. Secondo una statistica però l’82% delle richieste di asilo dei pakistani viene respinta.\r\nPer restare alla provincia di Cuneo dobbiamo considerare che il Colle di Tenda (tradizionale via di transito verso Ventimiglia e il sud della Francia) è chiuso dopo la drammatica alluvione del 2020 che ha travolto la valle Roja e il colle dell’Agnello, in valle Varaita, uno dei colli più alti d’Europa, è aperto soltanto da maggio fino alla prima neve, di solito verso metà settembre.\r\nLe merci possono invece passare liberamente per il colle della Maddalena (neve permettendo!), valle normalmente invasa dai TIR, centinaia ogni giorno con effetti devastanti per la viabilità e la qualità dell’aria, TIR che trasportano le bottiglie in plastica dell’acqua Sant’Anna, che ha il proprio stabilimento proprio in valle.\r\nAnche i turisti, ovviamente, possono transitare liberamente.\r\nIl discorso invece non vale per chi non ha le carte giuste!\r\nSecondo un rapporto della polizia nel 2022 sono state arrestate 7 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: pakistani, egiziani, tunisini, e congolesi. Secondo tale rapporto è stata fondamentale la collaborazione della polizia di frontiera di Cuneo con la PAF francese, in base ad accordi presi già nel 2019 “per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine.”\r\nL’accordo prevede che il personale venga addestrato “per far fronte alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele del Coordinamento antirazzista saluzzese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-07-lele-rotta-alpina.mp3\"][/audio]","7 Marzo 2023","2023-03-07 18:32:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rotta alpina. Tormenta alla frontiera",1678213956,[60,115,116,117,118,119],"http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/passe/","http://radioblackout.org/tag/rotta-alpina/","http://radioblackout.org/tag/sindaca-fascista/","http://radioblackout.org/tag/valle-stura-di-demonte/",[15,121,18,24,28,32],"migranti",{"post_content":123,"tags":127},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[70],"Bersezio, frazione del comune di \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>. Gli uomini cercavano di attraversare","Nei giorni dell’ennesima tragedia del mare e nonostante i rigori dell’inverno, continuano i tentativi di passare la frontiera alpina da parte di uomini e donne in viaggio. E la valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e del Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione del comune di \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca del paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi del piazzale di Bersezio (sede del municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della strage di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di \u003Cmark>Argentera\u003C/mark> si trova nell’alta valle Stura, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la valle Stura, insieme alla valle Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi del colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte del 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo del mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 2 marzo, attorno alle 4 del mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra \u003Cmark>Argentera\u003C/mark>. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “Del passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a valle.”\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. Secondo una statistica però l’82% delle richieste di asilo dei pakistani viene respinta.\r\nPer restare alla provincia di Cuneo dobbiamo considerare che il Colle di Tenda (tradizionale via di transito verso Ventimiglia e il sud della Francia) è chiuso dopo la drammatica alluvione del 2020 che ha travolto la valle Roja e il colle dell’Agnello, in valle Varaita, uno dei colli più alti d’Europa, è aperto soltanto da maggio fino alla prima neve, di solito verso metà settembre.\r\nLe merci possono invece passare liberamente per il colle della Maddalena (neve permettendo!), valle normalmente invasa dai TIR, centinaia ogni giorno con effetti devastanti per la viabilità e la qualità dell’aria, TIR che trasportano le bottiglie in plastica dell’acqua Sant’Anna, che ha il proprio stabilimento proprio in valle.\r\nAnche i turisti, ovviamente, possono transitare liberamente.\r\nIl discorso invece non vale per chi non ha le carte giuste!\r\nSecondo un rapporto della polizia nel 2022 sono state arrestate 7 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: pakistani, egiziani, tunisini, e congolesi. Secondo tale rapporto è stata fondamentale la collaborazione della polizia di frontiera di Cuneo con la PAF francese, in base ad accordi presi già nel 2019 “per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine.”\r\nL’accordo prevede che il personale venga addestrato “per far fronte alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele del Coordinamento antirazzista saluzzese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-07-lele-rotta-alpina.mp3\"][/audio]",[128,130,132,134,136,138],{"matched_tokens":129,"snippet":76},[15],{"matched_tokens":131,"snippet":121},[],{"matched_tokens":133,"snippet":18},[],{"matched_tokens":135,"snippet":24},[],{"matched_tokens":137,"snippet":28},[],{"matched_tokens":139,"snippet":32},[],[141,146],{"field":35,"indices":142,"matched_tokens":143,"snippets":145},[46],[144],[15],[76],{"field":94,"matched_tokens":147,"snippet":125,"value":126},[70],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":100,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},6646,{"collection_name":57,"first_q":15,"per_page":151,"q":15},6,5,{"facet_counts":154,"found":209,"hits":210,"out_of":436,"page":17,"request_params":437,"search_cutoff":36,"search_time_ms":290},[155,184],{"counts":156,"field_name":181,"sampled":36,"stats":182},[157,160,163,165,167,170,173,175,177,179],{"count":158,"highlighted":159,"value":159},14,"anarres",{"count":161,"highlighted":162,"value":162},8,"I Bastioni di Orione",{"count":152,"highlighted":164,"value":164},"frittura mista",{"count":152,"highlighted":166,"value":166},"la perla di labuan",{"count":168,"highlighted":169,"value":169},4,"liberation front",{"count":171,"highlighted":172,"value":172},3,"19e59",{"count":171,"highlighted":174,"value":174},"No Trip For Cats",{"count":171,"highlighted":176,"value":176},"il colpo del strega",{"count":14,"highlighted":178,"value":178},"Spot",{"count":14,"highlighted":180,"value":180},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":183},19,{"counts":185,"field_name":35,"sampled":36,"stats":207},[186,188,191,193,195,197,199,201,203,205],{"count":99,"highlighted":187,"value":187},"argentina",{"count":189,"highlighted":190,"value":190},7,"Bastioni di Orione",{"count":152,"highlighted":192,"value":192},"cina",{"count":152,"highlighted":194,"value":194},"Radio Blackout",{"count":171,"highlighted":196,"value":196},"UK",{"count":171,"highlighted":198,"value":198},"Yonofui",{"count":171,"highlighted":200,"value":200},"razzismo",{"count":171,"highlighted":202,"value":202},"notripforcats",{"count":171,"highlighted":204,"value":204},"violenza di genere",{"count":171,"highlighted":206,"value":206},"santiago maldonado",{"total_values":208},426,65,[211,292,320,351,378,406],{"document":212,"highlight":244,"highlights":275,"text_match":287,"text_match_info":288},{"comment_count":46,"id":213,"is_sticky":46,"permalink":214,"podcastfilter":215,"post_author":159,"post_content":216,"post_date":217,"post_excerpt":52,"post_id":213,"post_modified":218,"post_thumbnail":219,"post_title":220,"post_type":221,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":234},"44679","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-1-dicembre-argentina-omicidi-di-stato-mercato-delle-armi-gli-schiavi-di-amazon-anarchiche-e-femministe/",[159],"Nel primo giorno d’inverno nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 12 01 anarres1\r\n\r\n \r\n2017 12 01 anarres2\r\n\r\n2017 12 01 anarres3\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\nArgentina. Nuovo durissimo attacco alle comunità mapuche in resistenza. Rafael Nauhel assassinato durante lo sgombero del Lafken Winkul Mapu che aveva recuperato il 14 settembre scorso le sue terre nel parco turistico nazionale di Villa Mascardi. \r\n\r\n \r\n\r\nLa piazza contro l’aerospace and defense meeting appena conclusosi a Torino\r\n\r\n \r\n\r\nLa schiavitù del terzo millennio. Amazon & C.\r\n\r\n \r\n\r\nAnarchiche e femministe. Da Emma Goldman alle ragazze del terzo millennio\r\n\r\n \r\n\r\nPatrizia Nesti ci ha parlato dell’intreccio tra anarchismo e femminismo con uno sguardo sul lavoro femminile – dai salari ridotti alle molestie, la precarietà, il ricatto sulla maternità. \r\n\r\n \r\n\r\nCarlotta Pedrazzini ci ha raccontato il percorso di vita e di lotta di Emma Goldman, anarchica e femminista\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 dicembre\r\nore 21\r\nalla Federazione Anarchica Torinese \r\nin corso Palermo 46\r\n\r\n \r\n\r\nFemministe e anarchiche\r\n La storia, i percorsi, le pratiche di ieri e di oggi\r\n Da Emma Goldman alle ragazze del secondo millennio\r\n\r\nC’è un intreccio potente tra la dominazione patriarcale e la violenza dello Stato, del capitalismo, delle frontiere, delle religioni. Partiamo da noi stesse non per liberare “un genere” ma per oltrepassarli, perché ciascun* si costruisca un proprio percorso di libertà. \r\nLa pratica femminista si propone a tutti, a tutte a tutt*.\r\n\r\nLe anarcofemmniste guardano il mondo e lottano per cambiarlo sapendo che la rivoluzione sarà anche una festa. \r\n\r\n \r\n\r\nCon Carlotta Pedrazzini della rivista A, curatrice del dossier \"Le donne son tornate\" e del libro di Emma Goldman \"Un sogno infranto. Russia 1917\", Patrizia Nesti, anarchica e femminista della FALivornese e Maria Matteo autrice dell’articolo \"Femminicidio. Un atto politico\"\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 9 dicembre\r\nore 10\r\npunto info al Balon\r\nMorti, stupri, tortura, schiavitù in Libia… Minniti assassino!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 dicembre \r\nore 20 corso Palermo 46\r\nCena antinatalizia con esposizione spettacolare di pres-empio autogestito\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\nal negozio Benetton di via Roma 121\r\npresidio\r\nLe maglie Benetton sono macchiate di sangue\r\n\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandoli, alcuni pezzi delle terre dove vivevano le popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. Quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\n\r\nBenetton è complice della repressione durissima, che la scorsa settimana è culminata con l’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre. Dal 2009 è il 14° attivista ucciso dalla polizia. \r\n\r\n \r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","1 Dicembre 2017","2018-10-17 22:58:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/amazon-200x110.jpg","Anarres del 1° dicembre. Argentina: omicidi di Stato, mercato delle armi, gli schiavi di Amazon, anarchiche e femministe…","podcast",1512140864,[224,225,226,227,228,229,230,231,232,233],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-and-defence-meeting/","http://radioblackout.org/tag/amazon/","http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/bariloche/","http://radioblackout.org/tag/emma-goldman/","http://radioblackout.org/tag/femministe-e-anarchiche/","http://radioblackout.org/tag/patagonia/","http://radioblackout.org/tag/rafael-nauhel/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/villa-mascardi/",[235,236,187,237,238,239,240,241,242,243],"aerospace and defence meeting","amazon","bariloche","emma goldman","femministe e anarchiche","patagonia","rafael nauhel","torino","villa mascardi",{"post_content":245,"post_title":250,"tags":253},{"matched_tokens":246,"snippet":248,"value":249},[247],"Argentina","anarres3\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>Argentina\u003C/mark>. Nuovo durissimo attacco alle comunità","Nel primo giorno d’inverno nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 12 01 anarres1\r\n\r\n \r\n2017 12 01 anarres2\r\n\r\n2017 12 01 anarres3\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>Argentina\u003C/mark>. Nuovo durissimo attacco alle comunità mapuche in resistenza. Rafael Nauhel assassinato durante lo sgombero del Lafken Winkul Mapu che aveva recuperato il 14 settembre scorso le sue terre nel parco turistico nazionale di Villa Mascardi. \r\n\r\n \r\n\r\nLa piazza contro l’aerospace and defense meeting appena conclusosi a Torino\r\n\r\n \r\n\r\nLa schiavitù del terzo millennio. Amazon & C.\r\n\r\n \r\n\r\nAnarchiche e femministe. Da Emma Goldman alle ragazze del terzo millennio\r\n\r\n \r\n\r\nPatrizia Nesti ci ha parlato dell’intreccio tra anarchismo e femminismo con uno sguardo sul lavoro femminile – dai salari ridotti alle molestie, la precarietà, il ricatto sulla maternità. \r\n\r\n \r\n\r\nCarlotta Pedrazzini ci ha raccontato il percorso di vita e di lotta di Emma Goldman, anarchica e femminista\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 dicembre\r\nore 21\r\nalla Federazione Anarchica Torinese \r\nin corso Palermo 46\r\n\r\n \r\n\r\nFemministe e anarchiche\r\n La storia, i percorsi, le pratiche di ieri e di oggi\r\n Da Emma Goldman alle ragazze del secondo millennio\r\n\r\nC’è un intreccio potente tra la dominazione patriarcale e la violenza dello Stato, del capitalismo, delle frontiere, delle religioni. Partiamo da noi stesse non per liberare “un genere” ma per oltrepassarli, perché ciascun* si costruisca un proprio percorso di libertà. \r\nLa pratica femminista si propone a tutti, a tutte a tutt*.\r\n\r\nLe anarcofemmniste guardano il mondo e lottano per cambiarlo sapendo che la rivoluzione sarà anche una festa. \r\n\r\n \r\n\r\nCon Carlotta Pedrazzini della rivista A, curatrice del dossier \"Le donne son tornate\" e del libro di Emma Goldman \"Un sogno infranto. Russia 1917\", Patrizia Nesti, anarchica e femminista della FALivornese e Maria Matteo autrice dell’articolo \"Femminicidio. Un atto politico\"\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 9 dicembre\r\nore 10\r\npunto info al Balon\r\nMorti, stupri, tortura, schiavitù in Libia… Minniti assassino!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 dicembre \r\nore 20 corso Palermo 46\r\nCena antinatalizia con esposizione spettacolare di pres-empio autogestito\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\nal negozio Benetton di via Roma 121\r\npresidio\r\nLe maglie Benetton sono macchiate di sangue\r\n\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandoli, alcuni pezzi delle terre dove vivevano le popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. Quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\n\r\nBenetton è complice della repressione durissima, che la scorsa settimana è culminata con l’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre. Dal 2009 è il 14° attivista ucciso dalla polizia. \r\n\r\n \r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":251,"snippet":252,"value":252},[247],"Anarres del 1° dicembre. \u003Cmark>Argentina\u003C/mark>: omicidi di Stato, mercato delle armi, gli schiavi di Amazon, anarchiche e femministe…",[254,256,258,261,263,265,267,269,271,273],{"matched_tokens":255,"snippet":235,"value":235},[],{"matched_tokens":257,"snippet":236,"value":236},[],{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":260},[187],"\u003Cmark>argentina\u003C/mark>",{"matched_tokens":262,"snippet":237,"value":237},[],{"matched_tokens":264,"snippet":238,"value":238},[],{"matched_tokens":266,"snippet":239,"value":239},[],{"matched_tokens":268,"snippet":240,"value":240},[],{"matched_tokens":270,"snippet":241,"value":241},[],{"matched_tokens":272,"snippet":242,"value":242},[],{"matched_tokens":274,"snippet":243,"value":243},[],[276,282,285],{"field":35,"indices":277,"matched_tokens":278,"snippets":280,"values":281},[14],[279],[187],[260],[260],{"field":283,"matched_tokens":284,"snippet":252,"value":252},"post_title",[247],{"field":94,"matched_tokens":286,"snippet":248,"value":249},[247],578729985926234200,{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":171,"num_tokens_dropped":46,"score":291,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},"1108024229888",15,"578729985926234235",{"document":293,"highlight":305,"highlights":313,"text_match":287,"text_match_info":318},{"comment_count":46,"id":294,"is_sticky":46,"permalink":295,"podcastfilter":296,"post_author":49,"post_content":297,"post_date":298,"post_excerpt":52,"post_id":294,"post_modified":299,"post_thumbnail":300,"post_title":301,"post_type":221,"sort_by_date":302,"tag_links":303,"tags":304},"87415","http://radioblackout.org/podcast/spot-puntata-07-02-24-la-neolibelalizzazione-del-calcio-in-argentina/",[],"Il neo presidente argentino Milei sta tentando di aprire un processo di nuova neoliberalizzazione della società argentina.\r\n\r\n\r\n\r\nDa questo attacco non è esente anche uno degli spazi sociali più importanti del paese: il sistema calcistico.\r\n\r\nNel pacchetto di riforme presidenziali - al momento in fase di stallo - è prevista la possibilità di trasformazione delle ragioni sociali delle squadre di calcio argentine da Società di soci senza fine di lucro a Società di capitali. Questa novità aprirebbe alla possibilità di attrarre investimenti da parte dei fondi finanziari internazionali.\r\n\r\nSe da un lato la propaganda presidenziale esalta l'iniziativa come un'opportunità per un salto di livello dei club argentini, dall'altro questa trasformazione sembra essere un'ulteriore possibilità di estrazione di valore dall'industria calcistica argentina e dalla compravendita della risorsa giocatori, così florida nel contesto argentino.\r\n\r\nApprofondiamo queste altre contraddizioni in compagnia di Simone, compagno che vive a Buenos Aires.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/simopizzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Febbraio 2024","2024-02-21 12:10:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/spot-200x110.jpg","Spot - Puntata 07/02/24 - La neolibelalizzazione del calcio in Argentina",1707393198,[],[],{"post_content":306,"post_title":310},{"matched_tokens":307,"snippet":308,"value":309},[187],"di nuova neoliberalizzazione della società \u003Cmark>argentina\u003C/mark>.\r\n\r\n\r\n\r\nDa questo attacco non è","Il neo presidente argentino Milei sta tentando di aprire un processo di nuova neoliberalizzazione della società \u003Cmark>argentina\u003C/mark>.\r\n\r\n\r\n\r\nDa questo attacco non è esente anche uno degli spazi sociali più importanti del paese: il sistema calcistico.\r\n\r\nNel pacchetto di riforme presidenziali - al momento in fase di stallo - è prevista la possibilità di trasformazione delle ragioni sociali delle squadre di calcio argentine da Società di soci senza fine di lucro a Società di capitali. Questa novità aprirebbe alla possibilità di attrarre investimenti da parte dei fondi finanziari internazionali.\r\n\r\nSe da un lato la propaganda presidenziale esalta l'iniziativa come un'opportunità per un salto di livello dei club argentini, dall'altro questa trasformazione sembra essere un'ulteriore possibilità di estrazione di valore dall'industria calcistica \u003Cmark>argentina\u003C/mark> e dalla compravendita della risorsa giocatori, così florida nel contesto argentino.\r\n\r\nApprofondiamo queste altre contraddizioni in compagnia di Simone, compagno che vive a Buenos Aires.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/simopizzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":311,"snippet":312,"value":312},[247],"Spot - Puntata 07/02/24 - La neolibelalizzazione del calcio in \u003Cmark>Argentina\u003C/mark>",[314,316],{"field":283,"matched_tokens":315,"snippet":312,"value":312},[247],{"field":94,"matched_tokens":317,"snippet":308,"value":309},[187],{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":319,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},"578729985926234234",{"document":321,"highlight":335,"highlights":345,"text_match":287,"text_match_info":350},{"comment_count":46,"id":322,"is_sticky":46,"permalink":323,"podcastfilter":324,"post_author":325,"post_content":326,"post_date":327,"post_excerpt":52,"post_id":322,"post_modified":328,"post_thumbnail":329,"post_title":330,"post_type":221,"sort_by_date":331,"tag_links":332,"tags":334},"85347","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-23-11-2023-gli-houti-vogliono-entrare-dalla-porta-principale-nella-contesa-mediorientale-panama-estallido-social-contro-il-modello-estrattivista-milei-evoca-il-sogno-dell-a/",[162],"radiokalakuta","Bastioni di Orione con Laura Silvia Battaglia esperta del conflitto in Yemen e dell'aerea mediorientale,approfondisce il ruolo degli Houti nel contesto dell'aggressione a Gaza e gli equilibri in un area estremamente sensibile come quella del golfo di Aden. La ripresa delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran con il sostegno della Cina fa presumere un prossimo disimpegno di Riyad dalla guerra in Yemen e l'attivismo degli Houti una richiesta implicita di legittimazione come entità statuale in relazione ad un equilibrio futuro della regione .\r\n\r\nCon Laura Silvia Battaglia parliamo anche della sua esperienza a Gaza e delle prospettive della striscia in relazione ai progetti di sfruttamento delle imponenti riserve di gas offshore a largo delle coste palestinesi ,nonchè dei progetti di gentrificazione con il sostegno dei fondi emiratini .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-LAURA-SILVIA-BATTAGLIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Diego Battistessa docente universitario, ricercatore, consulente, scrittore ed esperto di America Latina parliamo della situazione di Panama dove da mesi decine di migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni indette contro l’aggiudicazione di una concessione ad una filiale locale della multinazionale canadese First Quantum Minerals per lo sfruttamento della più grande miniera di rame di tutta l’America Centrale, in un clima di forte malcontento nei confronti del governo. Lo scorso anno era stato l’aumento del prezzo del cibo, delle medicine e del carburante deciso dal governo di Laurentino Cortizo a scatenare la rabbia della popolazione, ed ora le proteste sono esplose di nuovo. La decisione del governo consente alla compagnia canadese lo sfruttamento del sito minerario per 20 anni,con conseguenze disastrose per l'ecosistema complesso dei 12000 ettari del distretto di Donoso e compromette le risorse per il sostentamento dei popoli indigene che risiedono nella zona.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-PANAMA-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCommentiamo l'esito delle elezioni in Argentina che hanno registrato una sconfitta storica del peronismo e la vittoria di Milei personaggio televisivo fautore di un liberalismo selvaggio ,seguace della scuola austriaca di Von Hayek e che si propone di privatizzare i servizi sociali ,svendere gli asset dello stato ,dollarizzare l'economia,distruggere la Banca centrale e altre amenità del genere.\r\n\r\nIn realtà il programma di Milei è sostenuto dagli ambienti legati all'ex presidente Macrì legati a interessi speculativi e finanziari che mirano alla svendita delle richezze del paese e implementare politiche di austerity e deflazione con conseguenze nefaste per il potere di acquisto delle classi subalterne.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-DI-ORIONE-23112023-ARGENTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Carlo Greppi storico e scrittore ,prendendo spunto da un ricordo di Angelo del Boca storico del colonialismo italiano tenutosi al polo del '900 ,parliamo della memoria negata delle nefandezze del colonialismo italiano ,l'amnesia collettiva ,strutturale ,pervasiva e voluta sulla vicenda coloniale ,ancora travisata dal mito degli \"italiani brava gente\" . La storia coloniale sembra appartenere ad una narrazione secondaria mentre invece informa di senso la storia nazionale con i suoi strascichi di razzismo e suprematismo bianco che ancora sopravvivono nel sentire comune .La mancanza di una riflessione collettiva critica sulle stragi coloniali ,da quella di Addis Abeba del febbraio 1937 ,all'uso dei gas ai campi di concentramento libici ,ha consentito l'impunità per i massacratori come Graziani consentendo agli eredi del fascismo di rivendicare quelle orrende gesta .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CarloGreppi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Novembre 2023","2023-11-26 09:34:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 23/11/2023- GLI HOUTI VOGLIONO ENTRARE DALLA PORTA PRINCIPALE NELLA CONTESA MEDIORIENTALE-PANAMA \"ESTALLIDO SOCIAL\" CONTRO IL MODELLO ESTRATTIVISTA-MILEI EVOCA IL SOGNO DELL' \"ARGENTINA POTENCIA\" MA PREPARA LA MACELLERIA SOCIALE-LA MEMORIA NEGATA SULLE NEFANDEZZE DEL COLONIALISMO ITALIANO .",1700939577,[333],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[190],{"post_content":336,"post_title":340},{"matched_tokens":337,"snippet":338,"value":339},[247],"Commentiamo l'esito delle elezioni in \u003Cmark>Argentina\u003C/mark> che hanno registrato una sconfitta","Bastioni di Orione con Laura Silvia Battaglia esperta del conflitto in Yemen e dell'aerea mediorientale,approfondisce il ruolo degli Houti nel contesto dell'aggressione a Gaza e gli equilibri in un area estremamente sensibile come quella del golfo di Aden. La ripresa delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran con il sostegno della Cina fa presumere un prossimo disimpegno di Riyad dalla guerra in Yemen e l'attivismo degli Houti una richiesta implicita di legittimazione come entità statuale in relazione ad un equilibrio futuro della regione .\r\n\r\nCon Laura Silvia Battaglia parliamo anche della sua esperienza a Gaza e delle prospettive della striscia in relazione ai progetti di sfruttamento delle imponenti riserve di gas offshore a largo delle coste palestinesi ,nonchè dei progetti di gentrificazione con il sostegno dei fondi emiratini .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-LAURA-SILVIA-BATTAGLIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Diego Battistessa docente universitario, ricercatore, consulente, scrittore ed esperto di America Latina parliamo della situazione di Panama dove da mesi decine di migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni indette contro l’aggiudicazione di una concessione ad una filiale locale della multinazionale canadese First Quantum Minerals per lo sfruttamento della più grande miniera di rame di tutta l’America Centrale, in un clima di forte malcontento nei confronti del governo. Lo scorso anno era stato l’aumento del prezzo del cibo, delle medicine e del carburante deciso dal governo di Laurentino Cortizo a scatenare la rabbia della popolazione, ed ora le proteste sono esplose di nuovo. La decisione del governo consente alla compagnia canadese lo sfruttamento del sito minerario per 20 anni,con conseguenze disastrose per l'ecosistema complesso dei 12000 ettari del distretto di Donoso e compromette le risorse per il sostentamento dei popoli indigene che risiedono nella zona.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-PANAMA-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCommentiamo l'esito delle elezioni in \u003Cmark>Argentina\u003C/mark> che hanno registrato una sconfitta storica del peronismo e la vittoria di Milei personaggio televisivo fautore di un liberalismo selvaggio ,seguace della scuola austriaca di Von Hayek e che si propone di privatizzare i servizi sociali ,svendere gli asset dello stato ,dollarizzare l'economia,distruggere la Banca centrale e altre amenità del genere.\r\n\r\nIn realtà il programma di Milei è sostenuto dagli ambienti legati all'ex presidente Macrì legati a interessi speculativi e finanziari che mirano alla svendita delle richezze del paese e implementare politiche di austerity e deflazione con conseguenze nefaste per il potere di acquisto delle classi subalterne.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-DI-ORIONE-23112023-ARGENTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Carlo Greppi storico e scrittore ,prendendo spunto da un ricordo di Angelo del Boca storico del colonialismo italiano tenutosi al polo del '900 ,parliamo della memoria negata delle nefandezze del colonialismo italiano ,l'amnesia collettiva ,strutturale ,pervasiva e voluta sulla vicenda coloniale ,ancora travisata dal mito degli \"italiani brava gente\" . La storia coloniale sembra appartenere ad una narrazione secondaria mentre invece informa di senso la storia nazionale con i suoi strascichi di razzismo e suprematismo bianco che ancora sopravvivono nel sentire comune .La mancanza di una riflessione collettiva critica sulle stragi coloniali ,da quella di Addis Abeba del febbraio 1937 ,all'uso dei gas ai campi di concentramento libici ,ha consentito l'impunità per i massacratori come Graziani consentendo agli eredi del fascismo di rivendicare quelle orrende gesta .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CarloGreppi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":341,"snippet":343,"value":344},[342],"ARGENTINA","ESTRATTIVISTA-MILEI EVOCA IL SOGNO DELL' \"\u003Cmark>ARGENTINA\u003C/mark> POTENCIA\" MA PREPARA LA MACELLERIA","BASTIONI DI ORIONE 23/11/2023- GLI HOUTI VOGLIONO ENTRARE DALLA PORTA PRINCIPALE NELLA CONTESA MEDIORIENTALE-PANAMA \"ESTALLIDO SOCIAL\" CONTRO IL MODELLO ESTRATTIVISTA-MILEI EVOCA IL SOGNO DELL' \"\u003Cmark>ARGENTINA\u003C/mark> POTENCIA\" MA PREPARA LA MACELLERIA SOCIALE-LA MEMORIA NEGATA SULLE NEFANDEZZE DEL COLONIALISMO ITALIANO .",[346,348],{"field":283,"matched_tokens":347,"snippet":343,"value":344},[342],{"field":94,"matched_tokens":349,"snippet":338,"value":339},[247],{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":319,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},{"document":352,"highlight":365,"highlights":372,"text_match":287,"text_match_info":377},{"comment_count":46,"id":353,"is_sticky":46,"permalink":354,"podcastfilter":355,"post_author":202,"post_content":356,"post_date":357,"post_excerpt":52,"post_id":353,"post_modified":358,"post_thumbnail":359,"post_title":360,"post_type":221,"sort_by_date":361,"tag_links":362,"tags":364},"79763","http://radioblackout.org/podcast/viaggio-in-argentina-con-anna/",[174],"Ecco qui il podcast di domenica 29 gennaio 2023:\r\nViaggio in Argentina con Special*Guest Anna ritornata a Torino recentemente da Buenos Aires.\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/viaggioArgentinaConAnna.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","30 Gennaio 2023","2023-01-30 22:58:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/23774643944_e6755bc6bf_c-200x110.jpg","Viaggio in Argentina con Anna",1675119518,[363],"http://radioblackout.org/tag/notripforcats/",[202],{"post_content":366,"post_title":369},{"matched_tokens":367,"snippet":368,"value":368},[247],"Ecco qui il podcast di domenica 29 gennaio 2023:\r\nViaggio in \u003Cmark>Argentina\u003C/mark> con Special*Guest Anna ritornata a Torino recentemente da Buenos Aires.\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/viaggioArgentinaConAnna.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":370,"snippet":371,"value":371},[247],"Viaggio in \u003Cmark>Argentina\u003C/mark> con Anna",[373,375],{"field":283,"matched_tokens":374,"snippet":371,"value":371},[247],{"field":94,"matched_tokens":376,"snippet":368,"value":368},[247],{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":319,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},{"document":379,"highlight":392,"highlights":400,"text_match":287,"text_match_info":405},{"comment_count":46,"id":380,"is_sticky":46,"permalink":381,"podcastfilter":382,"post_author":383,"post_content":384,"post_date":385,"post_excerpt":52,"post_id":380,"post_modified":386,"post_thumbnail":387,"post_title":388,"post_type":221,"sort_by_date":389,"tag_links":390,"tags":391},"72512","http://radioblackout.org/podcast/la-rivolta-in-valle-argentina-del-1963-contro-lo-sfruttamento-e-la-devastazione-dei-territori/",[169],"liberationfront","Partendo dall'opuscolo \"1963. Una valle contro il progresso\" raccontiamo una storia di resistenza popolare al potere devastatore del capitale. Tra le aspre montagne del ponentino ligure, in Valle Argentina, un grande progetto di costruzione di una diga e di una centrale idroelettrica incontra la ferma opposizione della popolazione locale. Questa storia, ambientata in un territorio che oggi, di nuovo, si trova nel mirino dell'estrattivismo - poco lontano, infatti, al parco del Beigua, si firmano le carte per un progetto di estrazione di titanio - conferma che la fiducia nelle istituzioni è a buona ragione malriposta e che la vera soluzione alla devastazione ambientale si trova nelle mani di chi vive i territori.\r\n\r\nPotete ascoltare questa storia qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/1963.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","17 Dicembre 2021","2022-01-11 22:15:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/1024px-Taggia_Ponte_romano-200x110.jpg","La rivolta in Valle Argentina del 1963: contro lo sfruttamento e la devastazione dei territori",1639741793,[],[],{"post_content":393,"post_title":397},{"matched_tokens":394,"snippet":395,"value":396},[247],"del ponentino ligure, in Valle \u003Cmark>Argentina\u003C/mark>, un grande progetto di costruzione","Partendo dall'opuscolo \"1963. Una valle contro il progresso\" raccontiamo una storia di resistenza popolare al potere devastatore del capitale. Tra le aspre montagne del ponentino ligure, in Valle \u003Cmark>Argentina\u003C/mark>, un grande progetto di costruzione di una diga e di una centrale idroelettrica incontra la ferma opposizione della popolazione locale. Questa storia, ambientata in un territorio che oggi, di nuovo, si trova nel mirino dell'estrattivismo - poco lontano, infatti, al parco del Beigua, si firmano le carte per un progetto di estrazione di titanio - conferma che la fiducia nelle istituzioni è a buona ragione malriposta e che la vera soluzione alla devastazione ambientale si trova nelle mani di chi vive i territori.\r\n\r\nPotete ascoltare questa storia qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/1963.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":398,"snippet":399,"value":399},[247],"La rivolta in Valle \u003Cmark>Argentina\u003C/mark> del 1963: contro lo sfruttamento e la devastazione dei territori",[401,403],{"field":283,"matched_tokens":402,"snippet":399,"value":399},[247],{"field":94,"matched_tokens":404,"snippet":395,"value":396},[247],{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":319,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},{"document":407,"highlight":421,"highlights":430,"text_match":287,"text_match_info":435},{"comment_count":46,"id":408,"is_sticky":46,"permalink":409,"podcastfilter":410,"post_author":49,"post_content":411,"post_date":412,"post_excerpt":52,"post_id":408,"post_modified":413,"post_thumbnail":414,"post_title":415,"post_type":221,"sort_by_date":416,"tag_links":417,"tags":419},"64105","http://radioblackout.org/podcast/cile-e-argentina-democrature-e-movimenti-andini-a-confronto-n-1/",[162],"Per il primo appuntamento dopo il lancio del numero zero dei Bastioni ci siamo serviti dei movimenti esplosi nei paesi andini per esemplificare cosa intendiamo per Questioni internazionali di cui questa rubrica affronta aspetti che genericamente sarebbero definiti \"geopolitici\". Il 25 ottobre si terrà il plebiscito che chiedere di mandare finalmente in soffitta la Costituzione voluta da Pinochet e che ha obbligato la nazione cilena a sopportare la più vieta forma di neoliberismo, a tutti i livelli e in ogni ganglio della società. Abbiamo parlato il 19 ottobre con Susi dapprima di questa occasione e dei compromessi che nasconde, ma anche del livello di discussione e degli appuntamenti in piazza, il tipo di rappresentatività della Costituente che potrebbe scaturire dal plebiscito. Ma soprattutto dell'assenza di una o più teste alla guida di questo Movimiento puntiforme di assemblee autoconvocate e con interessi diversi che si riconosce con il tipico spirito cileno nel Perro Matapacos. I protagonisti poi sono la vera novità e rappresentano la freschezza che fa la differenza con il mondo ingessato dalla mummia pinochettiana: movimenti per l'acqua, settori sindacali portuali già perno della rivolta di un anno esatto fa, e soprattutto i giovani studenti da cui sorge questo nuovo processo di emancipazione.\r\n\r\nSusi conosce molto bene la situazione cilena, ma abita a Buenos Aires (che ospita un quarto della popolazione argentina) e così diventa naturale passare le Ande, per andare a confrontare le due realtà, a partire dalle questioni ambientali, che per entrambe le realtà sono centrali. Così abbiamo dapprima affrontato il problema degli incendi sparsi in tutto il territorio nazionale, che ci ha ovviamente portato a parlare dela colonizzazione agricola e degli allevamenti che stanno dietro agli incendi. E poi abbiamo affrontato l'argomento abitativo: la gentrificazione e la crisi immobiliare, gli affitti dollarizati, l'occupazione di interi quartieri a causa della crisi del Covid che ha inciso sulla economia informale; ed è questo che ci consente di passare alle questioni di genere, per le differenze tra componenti della famiglia ad affrontare il meccanismo di debito scateanto dalla pandemia: sfratti, sussidi, cooperative, fabbriche autogestite fanno da sfondo del ragionamento che illustra l'affresco urbano. Susi ci ha fatto anche un quadro delle diverse sfumature del Frente de Todos messo in piedi dal presidente della sinistra peronista, a partire dal braccio di ferro attorno alla occupazione di Guernica.\r\n\r\nDa ultimo Susi ha individuato il movimento femminista come tratto di unione tra la realtà cilena e quella argentina, dove per il resto sono più le differenze che non le contiguità, anche per le enormi differenze tra tessuti sociali, strutture e impostazioni dello stato, contesti economici.\r\n\r\nEcco la lunga chiacchierata nella sua interezza, mai noiosa (fidatevi):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_19_Susi-Buenos-Aires.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Ottobre 2020","2020-11-03 20:16:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Mural_Negro_Matapacos-200x110.jpg","Cile e Argentina… democrature e movimenti andini a confronto (N° 1)",1603754276,[418],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[420],"BastioniOrione",{"post_content":422,"post_title":426},{"matched_tokens":423,"snippet":424,"value":425},[187],"ospita un quarto della popolazione \u003Cmark>argentina\u003C/mark>) e così diventa naturale passare","Per il primo appuntamento dopo il lancio del numero zero dei Bastioni ci siamo serviti dei movimenti esplosi nei paesi andini per esemplificare cosa intendiamo per Questioni internazionali di cui questa rubrica affronta aspetti che genericamente sarebbero definiti \"geopolitici\". Il 25 ottobre si terrà il plebiscito che chiedere di mandare finalmente in soffitta la Costituzione voluta da Pinochet e che ha obbligato la nazione cilena a sopportare la più vieta forma di neoliberismo, a tutti i livelli e in ogni ganglio della società. Abbiamo parlato il 19 ottobre con Susi dapprima di questa occasione e dei compromessi che nasconde, ma anche del livello di discussione e degli appuntamenti in piazza, il tipo di rappresentatività della Costituente che potrebbe scaturire dal plebiscito. Ma soprattutto dell'assenza di una o più teste alla guida di questo Movimiento puntiforme di assemblee autoconvocate e con interessi diversi che si riconosce con il tipico spirito cileno nel Perro Matapacos. I protagonisti poi sono la vera novità e rappresentano la freschezza che fa la differenza con il mondo ingessato dalla mummia pinochettiana: movimenti per l'acqua, settori sindacali portuali già perno della rivolta di un anno esatto fa, e soprattutto i giovani studenti da cui sorge questo nuovo processo di emancipazione.\r\n\r\nSusi conosce molto bene la situazione cilena, ma abita a Buenos Aires (che ospita un quarto della popolazione \u003Cmark>argentina\u003C/mark>) e così diventa naturale passare le Ande, per andare a confrontare le due realtà, a partire dalle questioni ambientali, che per entrambe le realtà sono centrali. Così abbiamo dapprima affrontato il problema degli incendi sparsi in tutto il territorio nazionale, che ci ha ovviamente portato a parlare dela colonizzazione agricola e degli allevamenti che stanno dietro agli incendi. E poi abbiamo affrontato l'argomento abitativo: la gentrificazione e la crisi immobiliare, gli affitti dollarizati, l'occupazione di interi quartieri a causa della crisi del Covid che ha inciso sulla economia informale; ed è questo che ci consente di passare alle questioni di genere, per le differenze tra componenti della famiglia ad affrontare il meccanismo di debito scateanto dalla pandemia: sfratti, sussidi, cooperative, fabbriche autogestite fanno da sfondo del ragionamento che illustra l'affresco urbano. Susi ci ha fatto anche un quadro delle diverse sfumature del Frente de Todos messo in piedi dal presidente della sinistra peronista, a partire dal braccio di ferro attorno alla occupazione di Guernica.\r\n\r\nDa ultimo Susi ha individuato il movimento femminista come tratto di unione tra la realtà cilena e quella \u003Cmark>argentina\u003C/mark>, dove per il resto sono più le differenze che non le contiguità, anche per le enormi differenze tra tessuti sociali, strutture e impostazioni dello stato, contesti economici.\r\n\r\nEcco la lunga chiacchierata nella sua interezza, mai noiosa (fidatevi):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_19_Susi-Buenos-Aires.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":427,"snippet":429,"value":429},[428],"Argentina…","Cile e \u003Cmark>Argentina…\u003C/mark> democrature e movimenti andini a confronto (N° 1)",[431,433],{"field":283,"matched_tokens":432,"snippet":429,"value":429},[428],{"field":94,"matched_tokens":434,"snippet":424,"value":425},[187],{"best_field_score":289,"best_field_weight":290,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":319,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":168},6637,{"collection_name":221,"first_q":15,"per_page":151,"q":15},["Reactive",439],{},["Set"],["ShallowReactive",442],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$ffX2HGU048H5HbDp4-zCYw-2_20xEr6KslgpJcJSqVZA":-1},true,"/search?query=argentera"]