","Sentenza processo contro i compagn* arrestati il 12 febbraio 2007","post",1338382073,[43,44],"http://radioblackout.org/tag/arrestati-del-12-febbraio-2007/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[17,15],{"post_content":47,"post_title":53,"tags":59},{"matched_tokens":48,"snippet":51,"value":52},[49,50],"del","arrestati","La terza ed ultima udienza \u003Cmark>del\u003C/mark> processo contro i compagni \u003Cmark>arrestati\u003C/mark> il 12/2/2007, svoltosi dopo che","La terza ed ultima udienza \u003Cmark>del\u003C/mark> processo contro i compagni \u003Cmark>arrestati\u003C/mark> il 12/2/2007, svoltosi dopo che la Cassazione aveva respinto la sentenza d’appello, si è conclusa con la lettura della la sentenza nella quale il capo A (reato di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, art. 270 bis c.p.) è stato riqualificato ai sensi dell’art 270 c.p. (associazione sovversiva), ed è stata riconosciuta ad Ichino e allo Stato la costituzione di parte civile.\r\n\r\nLa sentenza è stata accolta dai parenti e dai solidali presenti dagli slogan: “L’unica giustizia è quella proletaria” e, “Ma quale terrorismo stiamo lottando per il comunismo”.\r\n\r\nDi seguito le nuove condanne inflitte ai compagni\r\n\r\nBortolato Davide anni 11 di reclusione\r\n\r\nCaprio Amarilli anni 2 e due mesi di reclusione\r\n\r\nDavanzo Alfredo anni 9 di reclusione\r\n\r\nGaeta Massimiliano anni 5 e tre mesi di reclusione\r\n\r\nGhirardi Bruno anni 8 di reclusione\r\n\r\nLatino Claudio anni 11 e mesi 6 di reclusione\r\n\r\nMazzamauro Alfredo anni 2 e due mesi di reclusione\r\n\r\nRotondi davide anni 2 e 2 mesi di reclusione Scantamburlo Andra anni 2 e mesi 4 di reclusione\r\n\r\nSisi Vincenzo anni 10 di reclusione\r\n\r\nToschi Massimiliano 7 anni di reclusione\r\n\r\nÈ stata ordinata la scarcerazione immediata di Gaeta Massimilano per estinzione della pena ed è stato assolto Scivoli Salvatore perché il fatto non costituisce reato. Scivoli era accusato di concorso esterno e ricordiamo che ha trascorso in carcere più di 5 anni che gli hanno causato gravi problemi di salute.\r\n\r\nAscolta il commento dell'avv. 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La Corte Costituzionale la ha abolita, con una nota in cui la Consulta afferma di aver \"dichiarato l'illegittimità costituzionale - per violazione dell'art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge (.) rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)\".\r\nTra i motivi che avevano spinto diversi tribunali (tra cui la Corte di Cassazione, la Corte d’Appello di Torino e il Gup di Roma) a fare ricorso alla Consulta vi era la convinzione che quella legge fosse nata “in modo invalido”. Quella legge fu, infatti, approvata con una sorta di colpo di mano dell'allora governo Berlusconi. Mentre era all’esame del Parlamento il decreto legge del Governo sulla sicurezza alle Olimpiadi invernali di Torino (che includeva una sola piccola norma diretta a rendere meno difficoltoso l’accesso all’affidamento terapeutico ai servizi sociali per i tossicodipendenti recidivi, cancellato due mesi prima dalla famigerata legge Cirielli), il Governo durante la discussione parlamentare in sede di conversione presentò un emendamento composto da decine e decine di articoli che andarono a cambiare radicalmente la legge precedente sulle droghe. Un decreto legge per potere essere emanato dal Capo dello Stato richiede la verifica della sussistenza dei requisiti di urgenza e necessità. Entra immediatamente in vigore. Se nei sessanta giorni successivi il Parlamento dovesse introdurre norme che c’entrano poco con il testo originario compie un’opera illegittima in quanto produce un aggiramento dei vincoli costituzionali. Sulla base di questa unica motivazione procedurale, la Consulta ha deciso di abrogare la Fini-Giovanardi, mentre sembrerebbe che non siano state accolte le altre motivazioni dei ricorsi sulle cosiddette questioni “di merito”, a partire da quella della proporzionalità delle pene (per la semplice detenzione di sostanze proibite erano previste pene da 6 a 20 anni, più alte di quelle per stupro o tentato omicidio). \r\nCon la decisione della Corte, comunque, si torna alla normativa precedente, ovvero alla legge Iervolino-Vassalli, la 162/1990. In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993 che aveva depenalizzato la detenzione per uso personale. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere (e da 6 mesi a due anni per “i fatti di lieve entità”), anziché da 6 a 20 anni (e da 1 a 6 anni per la”lieve entità”) come previsto dalla normativa abolita.\r\nLa legge precedente ora tornata in vigore, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per lo spaccio di droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. In attesa che vengano rese note le motivazioni della sentenza e i dispositivi tecnici che la accompagnano, è difficile sapere quante saranno le persone che potranno beneficiare degli effetti dell'abolizione della Fini-Giovanardi. Prima che fosse resa nota la decisione della Consulta, la Società della Ragione aveva spiegato che la bocciatura della Fini-Giovanardi avrebbe avuto conseguenze pressoché immediate su circa 10mila detenuti, perché \"gli arrestati per droghe leggere sono il 40% degli arrestati per reati in materia di stupefacenti\". \r\nAbolendo la Fini-Giovanardi, la Consulta ha sicuramente tolto una bella castagna dal fuoco dello Stato italiano: l'effetto combinato con quello del cosiddetto decreto “svuotarceri” potrebbe far ridurre la popolazione carceraria di 15-20mila e l'Italia potrebbe forse evitare le sanzioni per il sovraffollamento carcerario stabilite dalle Corte di Strasburgo che vigila sull'applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.\r\nL'abolizione della Fini-Giovanardi, però, è anche merito dei movimenti antiproibizionisti che, pur privi di sostegni istituzionali e oscurati dai media di regime, hanno continuato in questi lunghi otto anni a mobilitarsi contro le norme liberticide, fino ad arrivare al corteo-street parade di sabato 8 febbraio a Roma che ha visto sfilare alcune decine di migliaia di persone in una manifestazione totalmente autoorganizzata e autofinanziata, finita all'onore delle cronache perché al guru radicale Giacinto Pannnella detto Marco è stato detto, in modo peraltro relativamente gentile, di andare altrove a fare il suo lurido mestiere di sciacallo. \r\nCon l'abolizione della Fini-Giovanardi, la mobilitazione antiproibizionista non si ferma. Come ha scritto in un suo comunicato l'ASCIA (un'associazione di consumatori di cannabis autoorganizzati, molto attiva soprattutto sul web), “ritorniamo quindi alla Jervolino-Vassalli, la cannabis torna in tabella II come “droga leggera” e in virtù di questo molti ospiti delle Comunità di Recupero, trattenuti solo perché assuntori di cannabis, potrebbero lasciare il loro stato coatto e molti pazienti potrebbero trovare un facile accesso alle terapie a base di cannabinoidi nel sistema sanitario nazionale, scompare la “presunzione di reato” e quindi lo spaccio va provato e non solo ipotizzato e tutte le condanne e i processi relativi alla Fini-Giovanardi andranno rivisti e ridimensionati. Ma con la Jervolino-Vassalli è ancora vietata la coltivazione e sono ancora applicate sanzioni amministrative per gli assuntori, per questo, se possiamo festeggiare per aver vinto la prima e forse più importante battaglia, é pur vero che dobbiamo rimanere consapevoli che la guerra è ancora in corso”. A dimostrazione che la guerra è sempre in corso, proprio mentre veniva abolita la Legge Fini Giovanardi, la vicenda della canapa medica nella Toscana amministrata dal PD ha registrato un passo indietro. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni dei pazienti, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica che non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione. Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che in effetti restringe l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico.\r\nEd anche tra i media il fronte degli adepti dell'eterna crociata contro l'erba proibita si sta riorganizzando. Due pagine di pornografia parascientifica (con tanto di dati terrorizzanti presi da ricerche non citate e che non si trovano coi motori di ricerca per le pubblicazioni scientifiche) contro la cannabis sono addirittura apparsi sul primo inserto settimanale di Pagina99, il nuovo quotidiano fondato da alcuni ex giornalisti del Manifesto, che evidentemente si sono dimenticati di quando, sul giornale in cui lavoravano da giovani, scriveva Giancarlo Arnao, compianto maestro di antiproibizionismo ragionato, che faceva a pezzi le bufale della propaganda della War On Drugs.\r\nSe l'abolizione della Fini-Giovanardi è stata sicuramente una vittoria, nel movimento antiproibizionista c'è comunque la consapevolezza che la strada da fare è ancora molta e tutta in salita e in tutta la penisola si organizzano incontri e iniziative, in attesa delle prossime mobilitazioni di piazza, tra cui la Million Marijuana March (che si terrà a Roma all'inizio di maggio) e Canapisa (che si terrà a Pisa sabato 31 maggio).\r\n\r\nrobertino","19 Febbraio 2014","2018-10-17 22:59:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/antiproibizionismo1-200x110.jpg","Droghe e castagne","podcast",1392779565,[133,134,135,136,137],"http://radioblackout.org/tag/carceri/","http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/fini-giovanardi/","http://radioblackout.org/tag/proibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/vassalli-jervolino/",[106,139,114,112,116],"droga",{"post_content":141},{"matched_tokens":142,"snippet":143,"value":144},[55,56],"stabiliti dal Governo.\r\nDa mercoledì \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>febbraio\u003C/mark>, la Fini-Giovanardi non c'è più.","L’abolizione per un vizio nelle modalità di approvazione della legge sulle droghe in vigore da ormai otto anni, la dice lunga sul ruolo suppletivo \u003Cmark>del\u003C/mark> potere giudiziario rispetto a quello politico.\r\nQuesta decisione, come già quella sul porcellum elettorale, toglie le castagne dal fuoco sia al parlamento che all’esecutivo, incapaci di prendere decisioni su questioni di grande importanza come la legge che definisce le regole per la delega elettorale.\r\nSe la cancellazione della Fini Giovanardi dovesse avere l’effetto sperato di svuotare un poco le carceri, forse l’Italia scamperebbe le sanzioni imposte dalla corte europea di giustizia per trattamenti inumani e degradanti nelle sovraffollate carceri italiane.\r\nAl tempo stesso il governo di turno non dovrebbe fare i conti con il Nuovo Centro Destra di Alfano e Giovanardi, ben poco disponibili a fare passi indietro nelle politiche proibizioniste.\r\nDue piccioni con una sola fava.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Robertino Barbieri, storico esponente \u003Cmark>del\u003C/mark> movimento antiproibizionista, tra gli animatori di CanaPisa.\r\n\r\nAscolta l’intervista:\r\n\r\n2014 02 14 robertino fini giovanardi\r\n\r\nDi seguito un articolo di Robertino uscito sul numero di questa settimana di Umanità Nova\r\n\r\nDal gennaio 2006 in Italia era in vigore sulle droghe la cosiddetta \"legge Fini-Giovanardi\" che aveva inserito nella stessa tabella droghe leggere e droghe pesanti (coll'unico risultato di affollare le carceri di consumatori e coltivatori di ganja, mentre le strade e le piazze sono state invase da eroina e cocaina ai prezzi più bassi di sempre in valori assoluti) e che aveva stabilito la presunzione di reato di spaccio anche per la semplice detenzione di sostanze proibite oltre certi quantitativi stabiliti dal Governo.\r\nDa mercoledì \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>febbraio\u003C/mark>, la Fini-Giovanardi non c'è più. 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Anche la repressione è stata molto dura con centinaia di arrestati, paesi bloccati, ragazzini di 12 anni fermati a scuola.\r\n\r\nA Keratea la lotta è contro una gigantesca discarica. Dopo la dura repressione delle manifestazioni popolari, gran parte della gente ha scelto di resistere in modo più energico. Gente che mai l'avrebbe pensato ha cominciato a fabbricare molotov e a usarle. Emblematica l'immagine del prete che ha benedetto le bottiglie incendiarie.\r\n\r\nA Oropos c'é stato di recente l'episodio più radicale della lotta degli abitanti del nord est del paese contro l'imposizione di nuove autostrade, la chiusura delle vecchie strade, l'obbligo a percorrere e pagare il biglietto, per attraversare il paese, portare a scuola i figli, andare al lavoro.\r\nQualche giorno fa gli abitanti del paesino, ormai esasperati, dopo aver a lungo praticato il passaggio gratis dal casello, si sono dati appuntamento alla barriera e hanno dato fuoco ai caselli.\r\n\r\nUn filo ideale unisce queste lotte a quelle della Val Susa.\r\n\r\nAnarchici di vari gruppi ateniesi hanno indetto per domani una manifestazione a Monastiraki.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Gheorgo del gruppo dei comunisti libertari di Atene.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 02 21 grecia no tav giorgio","21 Febbraio 2014","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/atene-200x110.jpg","22 febbraio. Piazza No Tav ad Atene",1392997861,[165,166,167,168,169,170],"http://radioblackout.org/tag/atene/","http://radioblackout.org/tag/calcidica/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/keratea/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/oropos/",[98,110,102,108,100,104],{"post_content":173,"post_title":177},{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":176},[50,55],"molto dura con centinaia di \u003Cmark>arrestati\u003C/mark>, paesi bloccati, ragazzini di \u003Cmark>12\u003C/mark> anni fermati a scuola.\r\n\r\nA","Il 22 \u003Cmark>febbraio\u003C/mark> anche ad Atene ci sarà una manifestazione in solidarietà con i compagni in carcere con l'accusa di terrorismo.\r\n\r\nLa Grecia in questi anni è stata attraversata da lotte durissime contro la devastazione ambientale, la predazione delle risorse, l'imposizione di opere inutili.\r\nEsemplari le lotte condotte in Hakidiki, a Keratea, a Oropos.\r\nNella penisola Calcidica per pochi grammi di un minerale imutile rischiano di essere distrutte foreste, il suolo verrebbe avvelenato con l'arsenico, l'acqua diventerebbe imbevibile.\r\nContro una nuova cava d'oro si batte un popolazione intera, con manifestazioni, blocchi, atti di sabotaggio molto radicali. 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