","Christo come l'Expo: mercificazione, protagonismo e feticismo","post",1466814040,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/arte-ludica/","http://radioblackout.org/tag/christo/","http://radioblackout.org/tag/expo/","http://radioblackout.org/tag/lago-diseo/","http://radioblackout.org/tag/mercificazione-pop-dellarte/","http://radioblackout.org/tag/partecipazione-di-massa/",[19,17,15,21,25,23],{"post_content":59,"tags":64},{"matched_tokens":60,"snippet":62,"value":63},[61],"arte","se stesso e della propria \u003Cmark>arte\u003C/mark> d'avanguardia, il cui mercato si","[caption id=\"attachment_36657\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Christo, Floating Piers. Disegno 2014. 22,5 x 34,9 cm. Matita, carboncino e pastello. Foto: André Grossmann © 2014 Christo[/caption]\r\nTutti possiamo fabbricare uno stencil come quelli di Bansky per ripetere l'icona e allo stesso modo i floating piers di Christo danno la sensazione a tutti di poter partecipare alla creazione di un'opera, perché questa esiste in virtù della partecipazione del pubblico… che cammina sulle acque, come illustri precedenti.\r\nMercificazione pop da parte di chi è innanzitutto un grande imprenditore di se stesso e della propria \u003Cmark>arte\u003C/mark> d'avanguardia, il cui mercato si regge non sullo sbigliettamento ma sull'autoproduzione, vendendo i bozzetti di un'opera che, in quanto Land-art non potrebbe essere venduta a pezzi, se non nell'idea di interpretare il paesaggio, senza essere un paesaggista classico.\r\nE allora l'ordigno da innescare per creare la situazione di massa è l'evento stesso, moltiplicato dalla cassa di risonanza dei media che amplificano la suggestione rendendo lo spazio e il tempo mitici e rituali per una fruizione inconsapevole e puramente presenzialista.\r\nIl presupposto dell'arte di Christo sono «opere maestose, gigantesche, spettacolari e possibilmente \"ludiche\"» [N. d.R., qui devo intervenire come conoscente di Franco da innumerevoli lustri: quando usa l'aggettivo \"ludico\" non è mai benevolo, né affettuoso e non si tratta di uno sguardo compiaciuto verso l'inclinazione infantile di un artista che preferisce non crescere; il giudizio è piuttosto relativo all'assenza di rigore reale e di tensione o pulsione a riprodurre un'urgenza spesso dolorosa e incontenibile; \"ludico\" qui significa proprio giocare e non coincide con l'idea di \u003Cmark>arte\u003C/mark>, credetemi: infatti poi Franco indulge in ricordi palesemente dileggianti di orde di avventori che si impadroniscono delle presunte strutture artistiche come farebbero a Disneyland… oppure di fronte agli eventi caravaggeschi] .\r\nL'altra parolina magica è \"partecipazione\", la voglia di protagonismo: l'opera esiste solo attraverso il moltiplicarsi di singole partecipazioni che si sommano, quasi totalmente prive di consapevolezza, data la costrizione, i tempi di fruizione, l'irregimentazione del pubblico che la fruisce e che la rende possibile attraverso questa partecipazione stessa, fondata sulla effimericità che impone di presenziare in quelle date entro le quali l'evento esiste, mentre prima e dopo non si dà, facendo della sua effimericità la cifra essenziale che lo contraddistingue, negando un aspetto della tradizione artistica. E infatti quello che differisce dalle altre operazioni più rigorose di Christo, la vera differenza su queste passerelle, è il pubblico, che non centuplica solo quello delle biennali o degli impacchettamenti, ma è quello di Acqualand, senza alcuna dimensione meditativa e contemplativa che sarebbe connaturata alla Land-Art e tantomeno al neopaesaggismo romantico.\r\nL'unico ritualismo potrebbe essere quello di un battesimo, trattandosi di camminare sulle acque ci sta pure, ma persino senza quella proiezione mistica cristologica, piuttosto un battesimo rappresentato da quei terribili rituali commerciali con ristorante, servizio fotografico e massa di parenti trasportati tra paesaggi pittoreschi per arrivare al ristorante prescelto, che magari si chiama \"all'arte relazionale\" e si svolge su passerelle in mezzo a un lago.\r\nMa la capacità di promuovere se stessi coinvolge anche alcuni street-artists, come Bansky, di cui in questi giorni si celebra la museificazione a seguito di un'asta milionaria, che si può definire una disneyland [ e di nuovo torniamo al concetto sotteso di base] della banalità e dell'immediatezza che risalgono alla tradizione di Keith Haring di 35 anni fa… qualunque \u003Cmark>arte\u003C/mark> inizialmente eversiva, prima o poi, si incanala verso il commercio: pochi resistono alle sirene del mercato dell'arte. Persino i poveristi furono promossi dagli Agnelli: il messaggio rimane eversivo, ma forse il mecenate che lo rende di successo offusca quell'eversione, e questo vale da Giulio II a Giuanìn Lamiera.\r\nQui potete scaricare il brillante intervento di Franco Fanelli sulle famigerate passerelle solari di Christo sul lago d'Iseo:\r\nChristo Iseo",[65,69,71,73,75,77],{"matched_tokens":66,"snippet":68},[61,67],"ludica","\u003Cmark>arte\u003C/mark> \u003Cmark>ludica\u003C/mark>",{"matched_tokens":70,"snippet":17},[],{"matched_tokens":72,"snippet":15},[],{"matched_tokens":74,"snippet":21},[],{"matched_tokens":76,"snippet":25},[],{"matched_tokens":78,"snippet":23},[],[80,85],{"field":26,"indices":81,"matched_tokens":82,"snippets":84},[37],[83],[61,67],[68],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":62,"value":63},"post_content",[61],1157451471441625000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":37,"score":93,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":37},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":48,"first_q":19,"per_page":29,"q":19},4,{"facet_counts":98,"found":92,"hits":112,"out_of":165,"page":14,"request_params":166,"search_cutoff":27,"search_time_ms":167},[99,107],{"counts":100,"field_name":105,"sampled":27,"stats":106},[101,103],{"count":14,"highlighted":102,"value":102},"anarres",{"count":14,"highlighted":104,"value":104},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":92},{"counts":108,"field_name":26,"sampled":27,"stats":111},[109],{"count":14,"highlighted":110,"value":110},"Bastioni di Orione",{"total_values":14},[113,142],{"document":114,"highlight":129,"highlights":134,"text_match":137,"text_match_info":138},{"comment_count":37,"id":115,"is_sticky":37,"permalink":116,"podcastfilter":117,"post_author":118,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":43,"post_id":115,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_title":123,"post_type":124,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":128},"88798","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-11-04-2024-guerra-in-ucrainadeclino-dellimpero-e-contesa-per-legemonia-globale-sudan-ad-un-anno-dalla-guerra-fra-warlords-nessun-vincitore-possibile-e-una-crisi-umanitaria-de/",[104],"radiokalakuta","Bastioni di Orione con Giorgio Monestarolo che si occupa principalmente di storia economica e socio-culturale dell’età moderna, con particolare attenzione ai rapporti tra capitalismo, economia di mercato e dinamiche sociali e ambientali nonchè autore del libro \"Ucraina ,Europa mondo \" parliamo della guerra in Ucraina e i riflessi del conflitto sulla contesa per l'egemonia globale in corso.\r\n\r\nSi parte con un collegamento tra il conflitto ucraino e la guerra in Libia e in Siria dove la fine di Gheddafi è stata un campanello di allarme per Putin e il tentativo di cambio di regime in Siria è fallito a causa dell'intervento militare russo che ha sostenuto il suo cliente storico Assad per tutelare la propria proiezione nel Mediterraneo . Il processo di Astana (accordo fra Russia ,Turchia e Iran) ha disinnescato il conflitto congelandolo ,ma la crisi di egemonia dell'impero americanao si è rivelata ulteriormente con la constatazione che gli Stati Uniti non sono in grado di sostenere una guerra su più fronti. L'egemonia americana si esercita solo sul piano militare , grazie alla presenza di basi militari dislocate in tutto il mondo e alla bulimica spesa per la difesa che viene finanziata attraendo dollari che sono considerati un bene rifugio di fronte al caos che diventa funzionale al mantenimento dell'egemonia statunitense.\r\n\r\nIl capitale investito nella guerra ucraina ritorna per un 90% negli U.S.A. attraverso il complesso militare industriale che produce gli armamenti venduti al governo di Kiev , con la guerra per procura l'egemone americano ha ottenuto di dividere l'Europa dalla Russia, azzerare l'affluso di energia a basso costo proveniente dalla Russia che sosteneva la produzione tedesca con la distruzione dei gasdotti ,colpendo un potenziale concorrente e ha rivitalizzto la Nato . Nelle aspettative dei think tank neoconservatori come \"Heritage foundation\" che ancora condizionano la politica estera statunitense ,la guerra per procura contro la Russia avrebbe dovuto portare al collasso di Mosca e di conseguenza un indebolimento della Cina ,indicata come il nemico principale dal PNAC (Project for the New American Century) .\r\n\r\nL'operazione Maidan guidata da Victoria Nuland faceva parte del progetto di espansione della Nato fino ai confini della Russia e la guerra nel Donbass è stata alimentata ad arte depotenziando fino a renderli inefficaci gli accordi di Minsk come ha avuto modo di confermare pubblicamente la ex cancelliera tedesca Merkel.\r\n\r\nLe prospettive di un coinvolgimento nel conflitto della Nato sono reali considerando le difficoltà sul campo dell'esercito ucraino ,si sta preparando l'opinione pubblica a questa eventualità mutando attraverso la propaganda bellica la stessa percezione della guerra ,creando le premesse per un arruolamento anche delle coscienze .\r\n\r\nL'unica risposta alla classica domanda sul \"che fare\" rimane la guerra contro le borghesie nazionali che ci stanno portando alla catastrofe e la diserzione di massa contro la mobilitazione guerrafondaia che viene alimentata dalla propaganda bellicista.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-110424-GUERRA-MONESTAROLO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse redattore della rivista Focus on Africa parliamo del Corno d'Africa in particolare del processo di dissoluzione dell'entità statale somala dopo le prese di posizione del Puntland ,(regione semiautonoma della Somalia) , che ha ritirato il 31 marzo il suo riconoscimento delle autorità federali somale, dopo che il parlamento di Mogadiscio ha approvato una riforma costituzionale che introduce, tra le altre cose, l’elezione diretta del presidente e gli permette di nominare il primo ministro senza l’approvazione del parlamento . Finora la Somalia aveva votato con un sistema indiretto, in cui i rappresentanti dei clan facevano da intermediari. Secondo il governo le riforme sono necessarie per la stabilità politica, ma chi le critica pensa che l’esecutivo stia cercando di accentrare il potere. Le autorità del Puntland chiedono un referendum nazionale sulle riforme.\r\n\r\nA questo si aggiunge l'accordo tra Etiopia e Somaliland che prevede per l’Etiopia l'accesso ai porti del Somaliland, che in cambio otterrà il riconoscimento ufficiale da parte di Addis Abeba (al momento il Somaliland non è riconosciuto dalla comunità internazionale).\r\n\r\nPer quanto non legalmente vincolante, il memorandum d’intesa è considerato un passo molto importante sia per l’Etiopia, che così avrà uno sbocco commerciale e navale sul Mar Rosso – che gli è precluso dal 1993, anno dell'indipendenza dell'Eritrea – sia per il Somaliland, che uscirebbe ufficialmente per la prima volta dall'isolamento internazionale in cui si trova. L'accordo ha scatenato la reazione ostile da parte della Somalia con una crisi diplomatica con l'Etiopia ,a dimostrazione delle tensioni che si addensano sul Corno d'Africa ,un area estremamente sensibile rispetto agli equilibri strategici e commerciali globali in via di ridefinizione.\r\nParliamo anche del Sudan ad un anno dallo scoppio della guerra tra l'esercito sudanese e le RSF (le forze di supporto rapido) di Hemmeti , la situazione dal punto di vista militare è di stallo con il paese diviso in due ,la diplomazia internazionale è totalmente inefficace ,si richiede la riapertura dei colloqui fra le parti per far ripartire le trattative ,la società civile sudanese che 5 anni fa ersa stata protagonista delle mobilitazione che avevano portato alla caduta di Al Bashir è schiacciata dalla guerra che ha un impatto devastante sulla popolazione.\r\n\r\nNell'indifferenza generale dell'informazione si sta producendo in Sudan un vera e propria catastrofe umanitaria ,metà della popolazione sudanese è bisognosa di assistenza sanitaria ,otto milioni di profughi interni e più di un milione e mezzo di rifugiati nei paesi confinanti non hanno accesso ai presidi sanitari ,hanno difficoltà a reperire cibo ,si stanno diffondendo epidemie ,si assiste a ripetute violazioni dei diritti umani da parte di entrambi i contendenti con stupri di massa ed episodi di pulizia etnica sempre più frequenti.\r\n\r\nNessuno dei contendenti puo' vincere militarmente e gli interessi dei paesi coinvolti nel sostegno della guerra alimentano il conflitto nel silenzio complice delle diplomazie occidentali , mentre il popolo sudanese è sprofondato in un incubo senza fine dopo le speranze alimentate dalla caduta del dittatore Al Bashir 5 anni fa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-110424-MATTEO.mp3\"][/audio]","14 Aprile 2024","2024-04-14 12:10:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 11/04/2024- GUERRA IN UCRAINA,DECLINO DELL'IMPERO E CONTESA PER L'EGEMONIA GLOBALE -SUDAN AD UN ANNO DALLA GUERRA FRA WARLORDS NESSUN VINCITORE POSSIBILE E UNA CRISI UMANITARIA DEVASTANTE .","podcast",1713096601,[127],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[110],{"post_content":130},{"matched_tokens":131,"snippet":132,"value":133},[61],"Donbass è stata alimentata ad \u003Cmark>arte\u003C/mark> depotenziando fino a renderli inefficaci","Bastioni di Orione con Giorgio Monestarolo che si occupa principalmente di storia economica e socio-culturale dell’età moderna, con particolare attenzione ai rapporti tra capitalismo, economia di mercato e dinamiche sociali e ambientali nonchè autore del libro \"Ucraina ,Europa mondo \" parliamo della guerra in Ucraina e i riflessi del conflitto sulla contesa per l'egemonia globale in corso.\r\n\r\nSi parte con un collegamento tra il conflitto ucraino e la guerra in Libia e in Siria dove la fine di Gheddafi è stata un campanello di allarme per Putin e il tentativo di cambio di regime in Siria è fallito a causa dell'intervento militare russo che ha sostenuto il suo cliente storico Assad per tutelare la propria proiezione nel Mediterraneo . 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-06-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nOmofobia vaticana\r\nIl DDL Zan non è certo un tema che ci appassioni. La tutela e la cura di se è una pratica che i movimenti perseguono senza bisogno dell’ennesima legge, che inchioda al ruolo di vittime da tutelare le persone fuori e contro l’eteronormatività.\r\nTuttavia l’attacco del Vaticano al disegno di legge Zan, appellandosi all’articolo 2 del concordato siglato nel 1994 da Craxi e Wojtila, ci rivela, che nonostante sia esplicitamente tutelata la libertà degli omofobi di esprimere le proprie verità di fede, al Vaticano non basta e vorrebbe che l’omofobia fosse tutelata più di quanto non lo sia già nel testo approvato alla Camera.\r\nQuesta vicenda ci ricorda che lo Stato italiano nel 1929 e poi nel 1994 ha siglato accordi con lo Stato Vaticano che concedono a quest’ultimo enormi privilegi. Uno tra tutti? 26.000 insegnanti di religione cattolica autorizzati ad insegnare la dottrina della chiesa cattolica nelle scuole statali. Uomini e donne scelti dalla curia ma pagati dal ministero dell’istruzione.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAsti. Mostre e altre fiere\r\n“A fine marzo il parco Biberach è stato teatro di una aggressione omofoba ai danni di un* giovane crossdresser, che ha pubblicamente denunciato l'aggressione rivendicando con coraggio e orgoglio la libertà di esprimere la propria unicità. Ad Asti sono state molte le aggressioni di questo tipo, e per alcune persone la sola via d'uscita da questa violenza è stato il suicidio: l'odio opprime, soffoca ed uccide. Ci siamo chiestx quale contributo potevamo dare nel concreto per portare la nostra solidarietà a chi continua a subire violenza, discriminazione e micro-aggressioni perché osa vivere fuori dalla norma cis-etero-patriarcale. Conosciamo solo una risposta e la diamo a modo nostro.\r\nPensiamo che per rendere più sicuro uno spazio l'unica soluzione sia attraversarlo, a testa alta, senza aver paura di mostrarci per come siamo: diversu, fuori norma, indecorosə e mostruosə. Non chiediamo tolleranza, ci rivendichiamo questo spazio celebrando il mese del Pride: frocizziamo il parco Biberach!\r\nInvitiamo tutte le individualità e le realtà affini a raggiungerci per un pomeriggio di rivalsa, gioia e lotta. La nostra Fata Madrina sarà la nostra punkastorie, anarkekka e indecorosa preferita: Filo Sottile!\r\nCreature mostre delle galassie, uniamoci! Frocizziamo il parco! Riprendiamoci gli spazi!”\r\nCon questo comunicato i compagn della Miccia presentano l’iniziativa di domenica 27 giugno alle 16,30 al parco Biberach\r\nCe ne ha parlato Anna della Miccia\r\n\r\nBergoglio. Il volto e la maschera\r\nIl gesuita venuto da Buenos Aires sin dai primi momenti della sua elezione ha provato (con indubbio successo) a segnare un netta divisione tra il proprio pontificato e quello del suo immediato predecessore, Ratzinger, in arte Benedetto XVI, ora papa emerito.\r\nIl teologo tedesco e il populista argentino sono tuttavia molto meno distanti di quanto possano credere gli ingenui fruitori della propaganda vaticana. Occorreva che tutto cambiasse, perché tutto restasse come prima. E così è stato. In barba a chi, anche dopo l’entrata a gamba tesa di Parolin, il segretario di stato vaticano, sul DDL Zan, continua a sostenere che Francesco sia un agnello e non un lupo. 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Mostre ed altre creature, in nulla appassionate della legge, ma libere ed indecorose sono state in piazza per frocizzarla alla vigilia dell’anniversario della rivolta di Stonewall.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove occhio al nostro blog o pagina FB)\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi...\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","10 Luglio 2021","2021-07-10 10:10:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/index-200x97.jpeg","Anarres del 25 giugno. Omofobia vaticana. Asti. Frocizzare gli spazi. Bergoglio: il volto e la maschera...",1625911811,[],[],{"post_content":156},{"matched_tokens":157,"snippet":159,"value":160},[158],"l'unica","rendere più sicuro uno spazio \u003Cmark>l'unica\u003C/mark> soluzione sia attraversarlo, a testa","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-06-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nOmofobia vaticana\r\nIl DDL Zan non è certo un tema che ci appassioni. La tutela e la cura di se è una pratica che i movimenti perseguono senza bisogno dell’ennesima legge, che inchioda al ruolo di vittime da tutelare le persone fuori e contro l’eteronormatività.\r\nTuttavia l’attacco del Vaticano al disegno di legge Zan, appellandosi all’articolo 2 del concordato siglato nel 1994 da Craxi e Wojtila, ci rivela, che nonostante sia esplicitamente tutelata la libertà degli omofobi di esprimere le proprie verità di fede, al Vaticano non basta e vorrebbe che l’omofobia fosse tutelata più di quanto non lo sia già nel testo approvato alla Camera.\r\nQuesta vicenda ci ricorda che lo Stato italiano nel 1929 e poi nel 1994 ha siglato accordi con lo Stato Vaticano che concedono a quest’ultimo enormi privilegi. Uno tra tutti? 26.000 insegnanti di religione cattolica autorizzati ad insegnare la dottrina della chiesa cattolica nelle scuole statali. Uomini e donne scelti dalla curia ma pagati dal ministero dell’istruzione.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAsti. Mostre e altre fiere\r\n“A fine marzo il parco Biberach è stato teatro di una aggressione omofoba ai danni di un* giovane crossdresser, che ha pubblicamente denunciato l'aggressione rivendicando con coraggio e orgoglio la libertà di esprimere la propria unicità. Ad Asti sono state molte le aggressioni di questo tipo, e per alcune persone la sola via d'uscita da questa violenza è stato il suicidio: l'odio opprime, soffoca ed uccide. Ci siamo chiestx quale contributo potevamo dare nel concreto per portare la nostra solidarietà a chi continua a subire violenza, discriminazione e micro-aggressioni perché osa vivere fuori dalla norma cis-etero-patriarcale. Conosciamo solo una risposta e la diamo a modo nostro.\r\nPensiamo che per rendere più sicuro uno spazio \u003Cmark>l'unica\u003C/mark> soluzione sia attraversarlo, a testa alta, senza aver paura di mostrarci per come siamo: diversu, fuori norma, indecorosə e mostruosə. Non chiediamo tolleranza, ci rivendichiamo questo spazio celebrando il mese del Pride: frocizziamo il parco Biberach!\r\nInvitiamo tutte le individualità e le realtà affini a raggiungerci per un pomeriggio di rivalsa, gioia e lotta. La nostra Fata Madrina sarà la nostra punkastorie, anarkekka e indecorosa preferita: Filo Sottile!\r\nCreature mostre delle galassie, uniamoci! Frocizziamo il parco! Riprendiamoci gli spazi!”\r\nCon questo comunicato i compagn della Miccia presentano l’iniziativa di domenica 27 giugno alle 16,30 al parco Biberach\r\nCe ne ha parlato Anna della Miccia\r\n\r\nBergoglio. Il volto e la maschera\r\nIl gesuita venuto da Buenos Aires sin dai primi momenti della sua elezione ha provato (con indubbio successo) a segnare un netta divisione tra il proprio pontificato e quello del suo immediato predecessore, Ratzinger, in \u003Cmark>arte\u003C/mark> Benedetto XVI, ora papa emerito.\r\nIl teologo tedesco e il populista argentino sono tuttavia molto meno distanti di quanto possano credere gli ingenui fruitori della propaganda vaticana. Occorreva che tutto cambiasse, perché tutto restasse come prima. E così è stato. In barba a chi, anche dopo l’entrata a gamba tesa di Parolin, il segretario di stato vaticano, sul DDL Zan, continua a sostenere che Francesco sia un agnello e non un lupo. Come il suo ispiratore, Jorge Bergoglio, sa far dimenticare di essere un crociato che veste il saio del mendicante per far dimenticare i conti neri della Banca Vaticana, la pedofilia strutturale all’interno della chiesa cattolica, le proprie ambigue relazioni con i dittatori che insanguinarono l’Argentina negli anni Settanta.\r\nApprofondimento con Daniele Ratti, compagno che ha studiato a fondo la vita e le opere di Bergoglio\r\n\r\nA Torino sabato 26 giugno gli omofobi misogini del movimento per la vita, provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento in piazza Castello per una manifestazione contro il DDL Zan. Mostre ed altre creature, in nulla appassionate della legge, ma libere ed indecorose sono state in piazza per frocizzarla alla vigilia dell’anniversario della rivolta di Stonewall.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove occhio al nostro blog o pagina FB)\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi...\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",[162],{"field":86,"matched_tokens":163,"snippet":159,"value":160},[158],{"best_field_score":139,"best_field_weight":140,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":37,"score":141,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":92},6637,{"collection_name":124,"first_q":19,"per_page":29,"q":19},8,["Reactive",169],{},["Set"],["ShallowReactive",172],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fiknx6r7rhqMkcALiDYPDNohH2WLSR2L5j1Sk-HHw6HM":-1},true,"/search?query=arte+ludica"]