","#14N, le dirette dalla piazze dello sciopero generale!",1415968695,[124,125,126,127,128,129,130,131,132,133,134,135,136,137],"http://radioblackout.org/tag/14n/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/firenze/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/napoli/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/pisa/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-sociale/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,139,140,19,141,142,23,17,25,143,144,145,29,146],"corteo","firenze","manifestazione","milano","Pisa","Roma","sciopero","torino",{"post_content":148},{"matched_tokens":149,"snippet":150,"value":151},[67,69,80,67],"riuniti sui viali, con l'intenzione \u003Cmark>di\u003C/mark> arrivare \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>confindustria\u003C/mark>. Il movimento \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta per","Giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> cortei in 25 piazze d'Italia per lo sciopero sociale, promosso dai sindacati \u003Cmark>di\u003C/mark> base: proclamato da Confederazione Cobas, Cub, Usi, ADL Cobas, Si Cobas; l’Usb ha promosso invece singoli scioperi \u003Cmark>a\u003C/mark> livello territoriale \u003Cmark>di\u003C/mark> 4 ore. Uno sciopero del lavoro pubblico e privato per protestare contro le politiche del governo Renzi e dell'Unione europea, in particolare contro il Jobs act, la legge \u003Cmark>di\u003C/mark> stabilità e il piano \u003Cmark>di\u003C/mark> riforma della scuola. In piazza anche studenti e studentesse, centri sociali, precari e precarie, movimenti per il diritto all’abitare e contro le grandi opere inutili per coinvolgere anche chi non puà scioperare nelle forme tradizionali o chi lavora gratuitamente.\r\n\r\nTorino, prima della partenza del corteo, sequestrate dalla Digos i materiali che si trovavano sul fugone degli studenti medi, mentre gli universitari hanno affisso manifesti sul rettorato contro il caro università e sulle vetrine \u003Cmark>di\u003C/mark> una agenzia interinale. Il corteo passa da Porta Nuova e attraversa corso Vittorio, con anche i lavoratori del CAAT, i quali affiggono manifesti per chiedere la paga minima \u003Cmark>di\u003C/mark> 8 euro l'ora.\r\n\r\nAscolta la diretta con Roberta, degli studenti medi torinesi, da Piazza Arbarello, Torino\r\n\r\nmedi_torino\r\n\r\nE la diretta con Francesca, del Cua \u003Cmark>di \u003C/mark> Torino sullo spezzone universitario\r\n\r\nfra.cua\r\n\r\nLa diretta con Chiara dalla partenza del corteo in piazza Arbarello\r\n\r\nrecording-20141114-104647\r\n\r\nLa diretta con Cosimo sullo spezzone dei lavoratori\r\n\r\ncosimo_cub_torino\r\n\r\nAlcuni aggiornamenti dalle altre città:\r\n\r\n10 mila persone \u003Cmark>a\u003C/mark> Milano alla partenza della manifestazione sociale, aperta da uno striscione \"Non c'è futuro nella precarità, sciopero sociale\". Tra i temi l'opposizione al progetto Expo sintetizzata in striscione con la scritta \"Io non lavoro gratis per Expo.\" Verso le 11.30 il corteo dello sciopero sociale occupa i cantieri Expo in Darsena, per poi proseguire verso piazza Fontana.\r\n\r\nAscolta la diretta con Massimo dal corteo del sindacalismo \u003Cmark>di\u003C/mark> base\r\n\r\nmassimo_milano\r\n\r\nLa seconda diretta dopo le cariche al corteo studentesco\r\n\r\nmassimo_milano2\r\n\r\nOre 14,50 Ancora un aggiornamento da Milano con Massimo\r\n\r\nmassimo_corteo\r\n\r\nBlitz \u003Cmark>a\u003C/mark> Roma Prima del corteo tanti Super Mario hanno occupato l'atrio dell'Acea, l'azienda comunale che si occupa \u003Cmark>di\u003C/mark> acqua e energia elettrica, per protestare contro i distacchi per morosità incolpevole, contro la privatizzazione dei beni comuni al grido \u003Cmark>di\u003C/mark> \"l'acqua è vita non si stacca\". Più tardi i Movimenti per al casa hanno occupato un'ex sede della Bnl mostrando striscioni come \"Casa reddito dignità\". Segue poi un lancio \u003Cmark>di\u003C/mark> uova e fumogeni contro il Ministero dell'Economia. Questo il primo blitz in apertura del corteo partito da piazza della Repubblica. In seguito, sanzionata l'ambasciata tedesca. Azioni anche al policlinico umberto primo per il diritto alla salute e all'aborto.\r\nAscolta la diretta con Dario, \u003Cmark>di\u003C/mark> Sapienza Clandestina, dalla piazza \u003Cmark>di\u003C/mark> Roma.\r\n\r\ndario.roma\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Genova cinque i cortei: quattro sono organizzati dalla Cgil, uno da studenti, precari, cobas. Anche qui sanzionata la sede locale del PD.\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Pisa occupati gli ingressi dell'aereoporto da lavoratori e solidali, mantre in centro città gli studenti medi sono stati caricati mentre cercavano \u003Cmark>di\u003C/mark> entrare alla sede della provincia\r\n\r\nAscolta la diretta con Kevin, lavoratore dell'aereoporto \u003Cmark>di\u003C/mark> Pisa occupato.\r\n\r\nkevin.pisa\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> \u003Cmark>Bergamo\u003C/mark> il corteo partito dalla stazione dei treni e composto soprattutto da studenti e studentesse hanno occupato la sede del Pd, per poi effettuare un lancio \u003Cmark>di\u003C/mark> uova alla sede della CIGL.\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Firenze tre cortei che si sono incrociati e riuniti sui viali, con l'intenzione \u003Cmark>di\u003C/mark> arrivare \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>confindustria\u003C/mark>. Il movimento \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta per la casa ha bloccato il traffico in piazza Dalmazia contro il job act, l’art 5 e il piano casa \u003Cmark>di\u003C/mark> Renzi. \"incrociamo le lotte contro sfruttamento e speculazione”, lo striscione che apriva il corteo. In Piazza Puccini il corteo dei lavoratori e del sindcalismo \u003Cmark>di\u003C/mark> base, in centro il corteo degli studenti medi e universitari. Con loro i lavoratori \u003Cmark>di\u003C/mark> Eataly in lotta contro il modello Renzi-Farinetti.\r\n\r\nAscolta la diretta con Lorenzo, del collettivo Clash City Workers, dai cortei \u003Cmark>di\u003C/mark> Firenze.\r\n\r\nlorenzo_firenze\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Napoli occupato l’ufficio anagrafe, \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza Dante contro il piano casa che nega il diritto \u003Cmark>di\u003C/mark> residenza. Occupata anche la facoltà \u003Cmark>di\u003C/mark> Lettere. 4000 persone al concentramento \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza del Gesù diretto \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>Confindustria\u003C/mark>. In apertura cassintegrati \u003Cmark>di\u003C/mark> Pomigliano ed i caschetti blu \u003Cmark>di\u003C/mark> Terni. Occupata la tangenziale in tarda mattinata,\r\n\r\nAscolta la diretta con Federica, del CAU Collettivo Autorganizzato Universitario, dal corteo \u003Cmark>di\u003C/mark> Napoli.\r\n\r\nfederica.napoli\r\n\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Padova cariche contro il corteo degli studenti che ha resistito ed ha proseguito con la manifestazione e il blocco del traffico. Con loro i lavoratori della logistica e \u003Cmark>di\u003C/mark> Adl Cobas protagonisti questa mattina \u003Cmark>di\u003C/mark> un blocco ai cancelli del deposito del supermercato Despar, al Mestrino. Nonostnte le cariche il corteo è ripartito e sta attraversando il centro della città\r\n\r\nAzioni anche all’estero nella giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> sciopero europeo. \u003Cmark>A\u003C/mark> Parigi bloccati gli uffici della sede dell’Ocse\r\n\r\nNon sappiamo se Renzi ha scelto esplicitamente la giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> oggi per annunciare i tempi accelerati per l'approvazione definitiva del Jobs Act (domani mattina seduta dedicata all'ammissibilità degli emendamenti al ddl delega, domenica pomeriggio il voto), quello che è certo è che le piazze \u003Cmark>di\u003C/mark> tutte le città italiane oggi saranno attrversate dai volti irrappresentabili del lavoro e del non-lavoro.\r\n\r\nore 13,25 - Una valutazione con Stefano (CUB) sul corteo dei sindacati \u003Cmark>di\u003C/mark> base conclusosi in Piazza Vittorio Veneto \u003Cmark>a\u003C/mark> Torino\r\n\r\nstefano_cub\r\n\r\nore 13,30 - Sentiamo Matilde una studentessa \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino in \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> in Corso Regina Margherita\r\n\r\nmatilde_torino\r\n\r\nore 13,45 - Claudio (USI) ci racconta la giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta \u003Cmark>a\u003C/mark> Firenze\r\n\r\nclaudio_usi_firenze\r\n\r\nore 14,00 - Anche le vie \u003Cmark>di\u003C/mark> Trieste hanno visto attraversare un nutrito corteo \u003Cmark>di\u003C/mark> scioperanti. Senti la diretta con Federico\r\n\r\nfederico_trieste\r\n\r\nore 14,15 - E' finita la mobilitazione \u003Cmark>a\u003C/mark> Napoli, ci facciamo raccontare tutto da Federica, una studentessa che ha partecipato allo sciopero\r\n\r\nfederica_napoli\r\n\r\nore 14,30 - Un riassunto \u003Cmark>di\u003C/mark> quello che è successo \u003Cmark>a\u003C/mark> Padova con Federico\r\n\r\nfederico_padova\r\n\r\nore 14,45 - Abbiamo sentito Massimo da Milano per fare qualche valutazione più generale su questo sciopero sociale. 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Sotto questo aspetto l’accordo è più arretrato del modello Marchionne, che è stato instaurato con il referendum.\r\nUna volta deciso si esegue, anche se l’accordo non ti piace.\r\n\r\nAlcuni dirigenti sindacali hanno ipocritamente sostenuto che non avrebbero accettato sanzioni contro gli scioperi. L’intesa confederale peraltro non ha questo compito, perché ha definito l'accordo quadro che verrà formalizzato nei contratti e negli accordi aziendali.\r\nIl testo in ogni caso non si presta ad equivoci. I firmatari si impegnano a definire nei contratti “clausole di raffreddamento”, cioè inibizione dello sciopero e delle azioni legali. E non esiste clausola di raffreddamento che non preveda sanzioni per chi non la rispetta.\r\nIn sostanza nessuno potrà scioperare contro un contratto non condiviso. Nuovi lacci imbriglieranno il diritto di sciopero e chi non rispetterà i paletti fissati da sindacati di Stato e Confindustria incorrerà in sanzioni. 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Solo la radicalità del conflitto, la capacità \u003Cmark>di\u003C/mark> creare legami tra lavoratori divisi dalla frantumazione imposta mei 30 lunghi anni \u003Cmark>di\u003C/mark> desertificazione delle lotte, può rovesciare il tavolo e scrivere una pagina diversa.\r\nIl panorama che si apre ripropone lo scontro sociale nella sua forma più cruda, senza tutele né garanzie.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della CUB.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 01 17 rappresentanza stefanone",{"matched_tokens":222,"snippet":223,"value":223},[67],"Accordo sulla rappresentanza: tempi \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra",[225,227,229,232],{"matched_tokens":226,"snippet":194,"value":194},[],{"matched_tokens":228,"snippet":188,"value":188},[],{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":231},[67],"sindacalismo \u003Cmark>di\u003C/mark> base",{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":234},[67],"sindacati \u003Cmark>di\u003C/mark> stato",[236,238,240],{"field":98,"matched_tokens":237,"snippet":219,"value":220},[67,69],{"field":101,"matched_tokens":239,"snippet":223,"value":223},[67],{"field":34,"indices":241,"matched_tokens":242,"snippets":245,"values":246},[38,107],[243,244],[67],[67],[231,234],[231,234],2310390568099774500,{"best_field_score":249,"best_field_weight":158,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":14,"score":250,"tokens_matched":251,"typo_prefix_score":46},"2220487737344","2310390568099774579",4,{"document":253,"highlight":396,"highlights":544,"text_match":247,"text_match_info":555},{"comment_count":46,"id":254,"is_sticky":46,"permalink":255,"podcastfilter":256,"post_author":257,"post_content":258,"post_date":259,"post_excerpt":51,"post_id":254,"post_modified":260,"post_thumbnail":261,"post_title":262,"post_type":208,"sort_by_date":263,"tag_links":264,"tags":333},"86114","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-25-al-31-dicembre-2023/",[170],"sowdust"," \r\n\r\nLunedì 25 h 13.30 - Natale a babbo morto (41 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: La NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 8.30 - Working class (29 minuti) [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 12.30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 25 al 31 dicembre 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La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta \u003Cmark>di\u003C/mark> corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno \u003Cmark>di\u003C/mark> una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino \u003Cmark>a\u003C/mark> tarda notte. 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Cerchiamo \u003Cmark>di\u003C/mark> mettere un po’ \u003Cmark>di\u003C/mark> ordine, alla luce dell’esperienza \u003Cmark>di\u003C/mark> quasi tre anni \u003Cmark>di\u003C/mark> campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura \u003Cmark>di\u003C/mark> alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete \u003Cmark>di\u003C/mark> gruppi \u003Cmark>di\u003C/mark> donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe \u003Cmark>di\u003C/mark> guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba \u003Cmark>a\u003C/mark> orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia \u003Cmark>di\u003C/mark> Emilio Slagari, capitano \u003Cmark>di\u003C/mark> mare e sfruttato \u003Cmark>di\u003C/mark> terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano \u003Cmark>di\u003C/mark> Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato \u003Cmark>a\u003C/mark> livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci \u003Cmark>di\u003C/mark> venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine \u003Cmark>di\u003C/mark> diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista \u003Cmark>di\u003C/mark> Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta \u003Cmark>di\u003C/mark> liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto \u003Cmark>di\u003C/mark> Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e \u003Cmark>di\u003C/mark> Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte \u003Cmark>di\u003C/mark> vita che le hanno portate alla guida \u003Cmark>di\u003C/mark> una guerra \u003Cmark>di\u003C/mark> liberazione, oltre che \u003Cmark>di\u003C/mark> un epocale progetto \u003Cmark>di\u003C/mark> trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno \u003Cmark>di\u003C/mark> contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere \u003Cmark>di\u003C/mark> bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto \u003Cmark>di\u003C/mark> deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata \u003Cmark>di\u003C/mark> curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco \u003Cmark>di\u003C/mark> spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate \u003Cmark>di\u003C/mark> marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, \u003Cmark>a\u003C/mark> dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta \u003Cmark>di\u003C/mark> campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia \u003Cmark>di\u003C/mark> Gesù ai nostri drammatici giorni \u003Cmark>di\u003C/mark> pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia \u003Cmark>di\u003C/mark> come il figlio \u003Cmark>di\u003C/mark> Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast \u003Cmark>di\u003C/mark> alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio \u003Cmark>a\u003C/mark> conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà \u003Cmark>di\u003C/mark> aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo \u003Cmark>di\u003C/mark> aggirare questa legge. \u003Cmark>Confindustria\u003C/mark> & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[402,404,406,408,411,413,415,417,419,421,423,425,427,429,431,433,435,437,439,441,443,445,447,449,451,453,455,457,459,461,463,465,467,469,471,473,475,477,479,482,484,486,488,490,492,494,496,498,500,502,504,506,508,510,512,514,516,518,520,522,524,526,528,530,532,534,536,538,540,542],{"matched_tokens":403,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":405,"snippet":335,"value":335},[],{"matched_tokens":407,"snippet":182,"value":182},[],{"matched_tokens":409,"snippet":410,"value":410},[79],"\u003Cmark>assemblea\u003C/mark> 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podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Una norma che Meloni ha definito “contro il borseggio”. Tradotto in chiaro: una norma diretta alle ragazze e alle donne che vivono nelle baraccopoli e per campare sono costrette ai margini di una legalità che tutela sempre e comunque la proprietà privata.\r\n\r\nSabato 18 novembre si terrà a Torino un corteo antimilitarista. Il corteo, promosso dall’Assemblea Antimilitarista, ha l’obiettivo di far uscire dall’opacità il grande mercato delle armi da guerra aerospaziali che si terrà all’Oval a fine mese, quando le maggiori industrie del settore a livello mondiale, i rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor faranno buoni affari, in una serie di incontri rigorosamente chiusi al pubblico. Negli stessi giorni verrà posta la prima pietra della città dell’aerospazio, nuovo polo bellico promosso da Leonardo e Politecnico di Torino.\r\nOpporsi ad un futuro per la città legato alla ricerca, produzione e commercio bellici è un modo concreto per opporsi alla guerra e a chi la a(r)ma.\r\nAl corteo parteciperanno delegazioni dalle tante lotte che attraversano i vari territori: contro basi militari, poligoni di tiro e aeroporti militari, caserme e spazi di esercitazione.\r\n\r\nLa guerra ai migranti ha avuto una brusca accelerazione\r\nIl 6 novembre la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei naufraghi ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza.\r\nSiamo arrivati alla realizzazione di campi di concentramento fuori dai confini, luoghi dove sarà ben difficile per i reclusi comunicare con gli avvocati o presentare ricorsi. Alla faccia del divieto dei respingimenti collettivi, del diritto di asilo e di altri “principi”.\r\nA fine settembre il governo aveva prolungato la detenzione amministrativa sino a 18 mesi e aveva dato mandato al ministero della Difesa di costruire nuove prigioni per migranti e richiedenti asilo in aree militari, scegliendo piccole località poco abitate.\r\nUna scelta che qualifica CPR, Cas ed hotspot come “opere destinate alla difesa e sicurezza nazionale”.\r\nIl governo fa la guerra ai migranti e schiera le forze armate. I CPR sono diventati, anche per legge, campi di concentramento per prigionieri di guerra.\r\nIl governo alza l’asticella a incarica la Marina militare e la Guardia di Finanza di rastrellare in mare e imprigionare fuori dai confini gli sconfitti della guerra che lo Stato Italiano combatte da decenni nel Mare di Mezzo.\r\nCe ne ha parlato Raffaele\r\n\r\nLotte antimilitariste e questione sociale\r\nLa lotta contro il militarismo, il nazionalismo e la guerra è uno dei passaggi fondamentali nella lotta degli oppressi e degli sfruttati in ogni dove.\r\nA Torino il governo della città, quello della Regione e Confindustria sostengono la nascita della Città dell’Aerospazio e dell’acceleratore di innovazione della NATO.\r\nI diversi attori imprenditoriali e politici sostengono il progetto giocando la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è ancora più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare.\r\nOccorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo altra guerra.\r\nNon è difficile immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se la ricerca e la produzione venissero usate per la cura invece che per la guerra.\r\nContrastare la nascita del nuovo polo bellico a Torino non è mera opposizione etica alle guerre capitaliste ed imperialiste, ma anche un passaggio necessario a ripensare lo spazio urbano e chi ci vive, come luogo di negazione delle dinamiche gerarchiche sottese all’opaca città dell’aerospazio ed alla scintillante vetrina dei grandi eventi.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino!\r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO.\r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio di armi!\r\n- Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna.\r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere.\r\nAssemblea Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12\r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","17 Novembre 2023","2023-11-17 17:03:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/ussf_marsawaits-cur-color-viola-1-200x110.jpg","Anarres del 17 novembre. 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Colpi sempre più duri \u003Cmark>a\u003C/mark> chi lotta nei CPR, nelle carceri, \u003Cmark>a\u003C/mark> chi si batte contro gli sfratti, \u003Cmark>a\u003C/mark> chi occupa, \u003Cmark>a\u003C/mark> chi osa fare scritte su caserme e commissariati, \u003Cmark>a\u003C/mark> chi fa un blocco stradale.\r\nUna dinamica che pone al centro le forze dell’ordine, che, oltre \u003Cmark>a\u003C/mark> quelle \u003Cmark>di\u003C/mark> ordinanza, hanno mano libera nel comprarsi e portare in giro armi, mentre chi resiste alle loro violenze o decide \u003Cmark>di\u003C/mark> difendersi dai loro divieti rischia lunghissime detenzioni.\r\nPer le donne incinta o con bimbi sotto un anno \u003Cmark>di\u003C/mark> età c’è il carcere se sono recidive. Una norma che Meloni ha definito “contro il borseggio”. Tradotto in chiaro: una norma diretta alle ragazze e alle donne che vivono nelle baraccopoli e per campare sono costrette ai margini \u003Cmark>di\u003C/mark> una legalità che tutela sempre e comunque la proprietà privata.\r\n\r\nSabato 18 novembre si terrà \u003Cmark>a\u003C/mark> Torino un corteo antimilitarista. Il corteo, promosso dall’Assemblea Antimilitarista, ha l’obiettivo \u003Cmark>di\u003C/mark> far uscire dall’opacità il grande mercato delle armi da guerra aerospaziali che si terrà all’Oval \u003Cmark>a\u003C/mark> fine mese, quando le maggiori industrie del settore \u003Cmark>a\u003C/mark> livello mondiale, i rappresentanti \u003Cmark>di\u003C/mark> governi, forze armate e compagnie \u003Cmark>di\u003C/mark> contractor faranno buoni affari, in una serie \u003Cmark>di\u003C/mark> incontri rigorosamente chiusi al pubblico. Negli stessi giorni verrà posta la prima pietra della città dell’aerospazio, nuovo polo bellico promosso da Leonardo e Politecnico \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino.\r\nOpporsi ad un futuro per la città legato alla ricerca, produzione e commercio bellici è un modo concreto per opporsi alla guerra e \u003Cmark>a\u003C/mark> chi la a(r)ma.\r\nAl corteo parteciperanno delegazioni dalle tante lotte che attraversano i vari territori: contro basi militari, poligoni \u003Cmark>di\u003C/mark> tiro e aeroporti militari, caserme e spazi \u003Cmark>di\u003C/mark> esercitazione.\r\n\r\nLa guerra ai migranti ha avuto una brusca accelerazione\r\nIl 6 novembre la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei naufraghi ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia \u003Cmark>di\u003C/mark> Finanza.\r\nSiamo arrivati alla realizzazione \u003Cmark>di\u003C/mark> campi \u003Cmark>di\u003C/mark> concentramento fuori dai confini, luoghi dove sarà ben difficile per i reclusi comunicare con gli avvocati o presentare ricorsi. Alla faccia del divieto dei respingimenti collettivi, del diritto \u003Cmark>di\u003C/mark> asilo e \u003Cmark>di\u003C/mark> altri “principi”.\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> fine settembre il governo aveva prolungato la detenzione amministrativa sino \u003Cmark>a\u003C/mark> 18 mesi e aveva dato mandato al ministero della Difesa \u003Cmark>di\u003C/mark> costruire nuove prigioni per migranti e richiedenti asilo in aree militari, scegliendo piccole località poco abitate.\r\nUna scelta che qualifica CPR, Cas ed hotspot come “opere destinate alla difesa e sicurezza nazionale”.\r\nIl governo fa la guerra ai migranti e schiera le forze armate. I CPR sono diventati, anche per legge, campi \u003Cmark>di\u003C/mark> concentramento per prigionieri \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra.\r\nIl governo alza l’asticella \u003Cmark>a\u003C/mark> incarica la Marina militare e la Guardia \u003Cmark>di\u003C/mark> Finanza \u003Cmark>di\u003C/mark> rastrellare in mare e imprigionare fuori dai confini gli sconfitti della guerra che lo Stato Italiano combatte da decenni nel Mare \u003Cmark>di\u003C/mark> Mezzo.\r\nCe ne ha parlato Raffaele\r\n\r\nLotte antimilitariste e questione sociale\r\nLa lotta contro il militarismo, il nazionalismo e la guerra è uno dei passaggi fondamentali nella lotta degli oppressi e degli sfruttati in ogni dove.\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> Torino il governo della città, quello della Regione e \u003Cmark>Confindustria\u003C/mark> sostengono la nascita della Città dell’Aerospazio e dell’acceleratore \u003Cmark>di\u003C/mark> innovazione della NATO.\r\nI diversi attori imprenditoriali e politici sostengono il progetto giocando la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare \u003Cmark>a\u003C/mark> fine mese è ancora più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare.\r\nOccorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra produce solo altra guerra.\r\nNon è difficile immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se la ricerca e la produzione venissero usate per la cura invece che per la guerra.\r\nContrastare la nascita del nuovo polo bellico \u003Cmark>a\u003C/mark> Torino non è mera opposizione etica alle guerre capitaliste ed imperialiste, ma anche un passaggio necessario \u003Cmark>a\u003C/mark> ripensare lo spazio urbano e chi ci vive, come luogo \u003Cmark>di\u003C/mark> negazione delle dinamiche gerarchiche sottese all’opaca città dell’aerospazio ed alla scintillante vetrina dei grandi eventi.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato \u003Cmark>a\u003C/mark> Torino!\r\n- No alla guerra e all'economia \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque \u003Cmark>a\u003C/mark> fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO.\r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio \u003Cmark>di\u003C/mark> armi!\r\n- Contro la guerra \u003Cmark>a\u003C/mark> profughi e migranti in mare e in montagna.\r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere.\r\n\u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12\r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni \u003Cmark>a\u003C/mark> spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi \u003Cmark>a\u003C/mark>: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[576],{"field":98,"matched_tokens":577,"snippet":573,"value":574},[69,67],{"best_field_score":249,"best_field_weight":158,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":579,"tokens_matched":251,"typo_prefix_score":46},"2310390568099774577",6637,{"collection_name":208,"first_q":33,"per_page":162,"q":33},31,["Reactive",584],{},["Set"],["ShallowReactive",587],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fw0hCTyAMUutGn6OOP07fRstPF_QNdOBpsmu2xDFfHDI":-1},true,"/search?query=assemblea+di+confindustria+a+bergamo"]