","Assemblea pubblica radiofonica 28 marzo 2020","post",1585397963,[58],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-pubblica-radiofonica/",[60],"assemblea pubblica radiofonica",{"post_content":62,"post_title":68,"tags":72},{"matched_tokens":63,"snippet":66,"value":67},[64,65],"assemblea","pubblica","Sta per iniziare la seconda \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica di rbo all'epoca dell'approccio","Sta per iniziare la seconda \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica di rbo all'epoca dell'approccio autoritario al covid19 che ha soppresso i diritti individuali, cogliendo l'occasione imperdibile della pandemia... un grido dalla savana per qualunque divisa italica, un richiamo alla repressione arbitraria che non poteva essere disatteso, creando l'attuale Stato di Polizia.\r\n\r\nQuindi per tentare di capire come imbastire una resistenza ci si ritrova di nuovo dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 FM di Radio Blackout, oppure in streaming a questo link, se siete in assenza di un apparecchio radiofonico tradizionale o una radio dab, oppure siete lontani dalla cinta daziaria torinese.\r\nLink alternativi: Stream Punk oppure Radio Garden o Radio.it, o ancora lo streaming di Radio Onda Rossa che trasmetterà l'assemblea in diretta dai suoi segnali.\r\n\r\nVi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nComincia a essere ancora più inasprita la stretta, visto che serpeggiano tentativi di fomentare assalti ai supermercati, che in alcune città sono presidiati dalla celere;\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/da-Palermo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nintanto la Caporetto – per rimanere nella metafora militaresca tanto abusata in questi giorni – sanitaria non accenna a essere fermata e la confusione è grande per le persone ai domiciliari che fanno i conti con l'alleanza letale tra potere politico-militare, supportato dai media mainstream e ispirato dall'autorità sanitaria, che diffonde la pan(ic)demia. Perciò è importante trovare conforto e confronto magari attraverso i vostri-nostri microfoni.\r\n\r\nLa partecipazione all'assemblea del 21 marzo e di quelle organizzate da Radio Onda d'Urto e Radio Ondarossa ci ha convinto che è il caso di ripercorrere questa strada per fornire qualche occasione per arginare la retorica nazionalista, ma anche per documentare i disagi procurati dalla situazione pandemica. In questi giorni la redazione di Radio Blackout ha continuato a raccogliere testimonianze a bizzeffe di persone in ascolto che hanno dimostrato di aver bisogno di confrontarsi, raccontare a cosa hanno assistito, testimoniare la trasformazione della propria e altrui esistenza.\r\n\r\nA questo siete chiamati a partecipare, o almeno ad assistere e così vi viene voglia di intervenire\r\n\r\n\r\n\r\nIn apertura si cercherebbe di approfondire perché la gente ormai ruba perché manca il pane, come canta una canzone parodia del noto inno a Venezia di Fusinato divenuta virale anche lei; proprio da Palermo la prima diretta che spiega come la gente accumula per panico... l'economia in nero in Sicilia è ancora più diffusa e quindi non si possono muovere con le restrizioni dei decreti del Conte re. Ci sono sicuramente delle azioni senza che sia chiaro dove si concretizzeranno; nei comuni più piccoli l'ipercontrollo è asfissiante, perché si conoscono tutti e addirittura l'appuntato sa quante volte il singolo è uscito nella giornata; davanti ai supermercati i presidi militari sono prassi. Ogni comune si organizza autonomamente per un controllo capillare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Palermo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nC'è chi invia messaggi, dicendo che il saccheggio è usato per giustificare la repressione che è già in atto\r\n\r\nDi conseguenza si innesca il discorso relativo al sistema di approvvigionamento \r\n\r\nGiunge un invito a lasciare le grosse catene distributive e di servirsi con le distribuzioni dei Gas e delle reti di autoproduzione... persino l'impossibilità di accedere ai reparti di cancelleria è insensato. Alcuni suggeriscono di approvviggionarsi di merci non accessibili, semplicemente rubandoli [e infatti quando finirà l'assemblea alle 19,30 comparirà Conte sugli schermi televisivi ad annunciare distribuzioni di spiccioli a tutti gli 8000 comuni perché provvedano a erogare buoni spesa, sussidi, denaro alle famiglie più bisognose, rielencando gli altri provvedimenti di sostegno per i lavoratori tenuti forzatamente a casa, in modo che i sudditi possano accedere a cibo e beni di prima necessità].\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Mercati.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn messaggio ricorda che i mercati rionali hanno potuto riaprire con grosse limitazioni e Porta Palazzo non a caso\r\n\r\nDa Torino-Vanchiglia racconta un'esperienza di questi giorni, quando sono state comprate zucchine al mercato rionale per distribuirle a chi ne aveva bisogno: alle 14 si fa la raccolta della verdura, e poi coordinandosi magari attraverso la radio arrivare a preparare e distribuire il cibo. Utile il sistema per rimettersi a rodare pratiche solidali come il Deliverance project che vede i riders in prima fila. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/vanchiglia.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn rider aggiunge il racconto di iniziative, misconosciute, finché sono riusciti a comparire in una diretta estemporanea del tgr piemontese. \r\n\r\n \r\n\r\nLa solidarietà si contrappone al conflitto, come in parte si ribadisce in un messaggio: in un certo modo questo mondo ha ricevuto uno scossone, bisognerebbe rimanere lucidi, non c'è bisogno di rivoluzionari che indichino dove andare: infatti i singoli operano azioni dirette, come per esempio un ascoltatore che ha deciso che l'affitto non lo paga, piuttosto finanzia chi come la radio fa del bene.\r\n\r\nE c'è chi dice che la radio non è super partes, perché non si dà lo stesso spazio al complottismo (che però spesso sono scorciatoie utili per spiegarsi l'inspiegabile)\r\n\r\n \r\n\r\nUn ascoltatore da Taranto, non a caso sensibile alla questione della salute, riporta il discorso sulla coscienza e responsabilità del singolo nei confronti degli altri, in particolare per la propensione al patriarcato. La provocazione: meglio morire e veder morire i propri cari di covid19 che di fame, parafrasando lo slogan degli anni scorsi che a proposito di Ilva dicevano che era meglio morire di cancro che di fame.\r\n\r\nE poi cosa fare a oggi oltre che analizzare?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nChiamata da Berlino da una compagna che è risultata positiva al CoSar2, ha fatto la quarantena e sta uscendone. Spiega come sia difficile interloquire se non si sa bene la lingua, ma come aiuto dal sistema sanitario si stanno attivando e qualunque servizio è subordinato all'esibizione della tessera sanitaria.\r\n\r\nTutto si direbbe composto, le persone che non sono in quarantena escono normalmente, l'ansia è palpabile e i controlli cominciano a esserci sulle distanze di due metri imposte, ma non sugli assembramenti, in pochi si aggirano con mascherine; la mobilità è ancora assicurata, perché i controlli polizieschi sono ancora laschi, per quanto ci sia una legge che consente perquise senza mandato e controlli invasivi in base alla Infektionsschutzgesetz\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Berlino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDal controllo diretto e militaresco si affaccia ai microfoni il controllo elettronico dei lavoratori isolati a casa dall'economia di guerra\r\n\r\nUn ascoltatore (nei decenni fedele: dal 1994 ascolta rbo!), lavoratore cococo per un'azienda di Collegno, che vende polizze, da quando fa telelavoro è pagato solo su polizze fatte e quindi non ha guadagnato nulla negli ultimi 8 giorni. L'attrezzatura è fornita dall'azienda e quindi è monitorato dall'azienda che può controllare a distanza lo smart-working di lavoratori isolati. \r\n\r\n \r\n\r\nUn anonimo epigono di Gioacchino Belli chiama ai nostri microfoni per condividere con noi le sue ultime creazioni poetiche a proposito dell'emergenza Covid; due i componimenti letti: \"Il dopo\" e \"Quando usciremo\", quest'ultima, come sentirete, la nostra preferita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Poeta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":71},[70,65],"Assemblea","\u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica 28 marzo 2020",[73],{"matched_tokens":74,"snippet":75},[64,65],"\u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica",[77,80,85],{"field":78,"matched_tokens":79,"snippet":71,"value":71},"post_title",[70,65],{"field":33,"indices":81,"matched_tokens":82,"snippets":84},[45],[83],[64,65],[75],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":66,"value":67},"post_content",[64,65],1157451471441100800,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":92,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},"2211897868288",15,"1157451471441100923",{"document":94,"highlight":114,"highlights":130,"text_match":88,"text_match_info":140},{"cat_link":95,"category":96,"comment_count":45,"id":97,"is_sticky":45,"permalink":98,"post_author":22,"post_content":99,"post_date":100,"post_excerpt":50,"post_id":97,"post_modified":101,"post_thumbnail":102,"post_thumbnail_html":103,"post_title":104,"post_type":55,"sort_by_date":105,"tag_links":106,"tags":110},[42],[44],"58396","http://radioblackout.org/2020/03/assemblea-pubblica-radiofonica-21-marzo-2020/","L'assemblea pubblica radiofonica va a cominciare... dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 di Radio Blackout, in streaming a questo indirizzo Streaming Link; vi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nL'impatto dell'emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da covid19 sta creando la coltura adatta per repressione, militarizzazione e controllo, cancellazione dei diritti, impossibilità di mantenere la casa, avere di che campare, mantenere il lavoro in sicurezza... In questi giorni la redazione di Radio Blackout ha raccolto testimonianze a bizzeffe di persone in ascolto che hanno dimostrato di aver bisogno di confrontarsi, raccontare a cosa hanno assistito da che si è scatenato il flagello, testimoniare la trasformazione della propria e altrui esistenza.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nSi comincia affrontando d'impeto il problema della casa. Una domanda arriva subito: «Ma come mai non è stata sospeso il pagamento dell'affitto come invece è stato fatto per il mutuo?»; consigli per gli affitti... su questo argomento\r\n\r\nUn compagno racconta che abita in una casa di un palazzinaro dove gli inquilini hanno deciso tutti di autoridursi l'affitto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Affitti.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParla Federica, da Carrara, a partire dalla situazione sanitaria, smantellata dalle speculazioni perpetrate senza molte proteste, l'interlocutrice invoca il bisogno di alzare la voce ora e quando sarà finita la strage:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGiunge un messaggio molto critico nei confronti di alcuni compagni che avvallano le politiche repressive, senza considerare le responsabilità della casta, che magari hanno avversato fino a ieri.\r\n\r\nUn operatore sanitario racconta che le aziende sanitarie invitano a rimanere a casa, il problema secondo lui non è solo la mancanza o lo smantellamento, quanto la formazione del personale, perché si è sempre più disincentivata l'istruzione delal professione medica, puntando di più sui dati e la loro lettura. Manca il lavoro sul campo dei medici:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_professional2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nsi aggiunge una compagna che riprende il discorso, in particolare coniugando sanità e repressione; contro il connubio terapeutico-militare propone la autogestione del proprio corpo per riprendersi la salute come soluzione da indicare per non lasciarsi indebolire e poi recuperare evitando sistemi a loro volta iatrogeni, compresa la quarantena e la restrizione domestica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_paola.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn altro messaggio parla di appalti (Bertolaso e l'ospedale da campo: uno spreco), e chiede a gran voce metodi per reagire...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_bertolaso_ladro.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPoi si affronta il reddito di quarantena e le sue contraddizioni, arrivando ad affrontare l'indebita proposta di utilizzare i soggetti che hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza per affrontare le emergenze:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Reddito-di-quarantena.mp3\"][/audio]\r\n\r\ne sempre sulla questione del reddito che servirà soltanto a far salire i consumi e non a far star meglio le persone... bisogna spingere verso la gratuità, più che il reddito:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/reddito.mp3\"][/audio]\r\n\r\no i sistemi già in corso di sostegno alla disoccupazione: Pamela, disoccupata, e con l'assegno di disoccupazione che finirà a maggio, si chiede quali forme di resistenza si possono mettere in campo e dunque propone una iniziativa già in piedi per lunedì 23 marzo alle 16,30 su una piattaforma che può essere zoom o mumble o quel che sarà e ci comunica dei numeri di telefono utili per parteciparvi, 349 5407584 / 350 0649143\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lavorat.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSul filone delle ruberie un nuovo intervento di uno sfrattato che ricorda uno stato di cose simile agli anni Sessanta: «C'è voluto un virus per far emergere 60 anni di ruberie...», che finisce con l'intrecciarsi di nuovo con l'annosa questione della casa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/3-contributo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn flusso di coscienza raccoglie un po' di elementi relativi alla repressione, Mitzi legge il messaggio:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_stream-of-counsciousness.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDodo, operaio trasfertista metalmeccanico torinese affronta la questione del lavoro alla grande: a cominciare dalla balla che i padroni avrebbero chiuso per salvaguardare la salute dei lavoratori... non è così: sono stati i lavoratori che hanno deciso unilateralmente di non presentarsi, lavoratori a tempo indeterminato come i braccianti delle campagne. Il 25 marzo Usb ha indetto uno sciopero\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dodo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDa una ditta \"indispensabile\" arrivano messaggi che parlano di mascherine da lavare e nessuna sicurezza\r\n\r\nDa una considerazione personale relativa al lavoro nel settore della ristorazione e quindi che rientra nel sostegno dato dal governo al comparto turistico ma che è di difficile fruizione, l'ascoltatore allarga l'analisi alla difficoltà a tirare avanti e quindi bisognerà elaborare proposte per rivendicare lotte per ottenere sostegni ed esistenza dignitosa; completa l'intervento proponendo uno studio dei motivi per cui è stato smantellato il sistema di welfare e in particolare proprio del settore sanitario, per cogliere l'unicità del momento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_gabrio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn messaggio da Fred, precario della scuola che non ha potuto firmare per l'incarico che avrebbe dovuto iniziare, parla di eventualità di contrapporsi come in Francia con manifestazioni dai balconi e subito dopo si inserisce un altro ascoltatore preoccupato per quello che rimarrà ancora dopo che tutto sarà finito e oltre alla miseria ci lascerà in eredità la legislazione di emergenza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_lavori-saltuari-e-strascichi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi nuovo si affronta la questione della sicurezza, di ciò che capiterà dopo, quando continueranno a mantenere le leggi speciali imposte, contrasti alle manifestazioni che dovranno esserci per il disastro economico in cui verseremo, dopo l'intervento dell'ascoltatore preoccupato che non si riesca a resistere a questa repressione che proseguirà, riprende subito la questione una compagna ultrasessantenne che ricorda anche lei gli anni di piombo e gli strascichi di stretta repressiva da questi lasciati... e da qui si passa alle produzioni di armi utili per il controllo militarizzato del territorio \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_piombo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nuna considerazione allarga l'analisi ai condizionamenti tra economico e politico: l'economico nella logica capitalista continua a esistere e molti lavoratori vengono sacrificati e continua il condizionamento del politico, che però in questo periodo si sta riprendendo uno spazio di governo. Dall'altro lato c'è un enorme potere scientifico di intervento sulla politica, decidendo sulla vita di tutti in base a teorie spesso contapposte, contribuendo al controllo invasivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/mauri.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa paranoia mi sta alle calcagna, un messaggio da Palermo, che stigmatizza i messaggi per strada che creano panico e invitano a rinchiudersi ancora più dentro le case, «Il vero problema è quando la gente non ha più soldi per la spesa»... e il grido militare \"state a casa\" giunge come un eco fino in Aurora a Torino dove stanno passando camionette similgolpiste, che ottengono risposte immediate nelle reazioni isteriche.\r\n\r\nE allora agganciandosi alle pratiche alternative di cura e ripensando alle difficoltà lavorative che erano già presenti prima e che saranno più marcate dopo, si sente in questo intervento il problema di non provare fiducia in nessuno, neanche di chi è nella tua stessa situazione: solidarietà di classe, anzi si innescano meccanismi infami di delazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_solidarietà-di-classe.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl delirio delle trasformazioni umane va al di là persino delle forme di delazione classiche; Francesco usa come paradigma emblematico di quello che capita nelle menti ormai deprivate dal martellamento mediatico un episodio a cui ha assistito nelel vie deserte di Torino. Esemplificazione di come il modello di liberismo autoritario si trasferisce in una dog sitter che cerca consenso alla sua stigmatizzazione ai danni di due genitori che stavano passeggiando nel deserto con il loro figlio...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dogsitter-delatrice.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nEravamo partiti da qui:\r\n\r\nDi qui l'urgenza di indire questa assemblea...\r\n\r\nCosa ne pensi della situazione che stai vivendo?\r\n\r\nStai continuando a lavorare? In situazione protetta?\r\n\r\nNon stai più lavorando? Come campi se non hai più un lavoro?\r\n\r\nLa casa è sempre un luogo sicuro? E chi una casa non ce l’ha?\r\n\r\nCome ti sei organizzato se hai bambini a casa?\r\n\r\nCosa sta accadendo nelle carceri, nei Cpr, nelle comunità terapeutiche?\r\n\r\nCome mai non vengono precettate le cliniche private a prestare servizio pubblico?\r\n\r\nSe una app potesse proteggerti dalla pandemia la useresti?\r\n\r\nDa questo stato di emergenza si tornerà indietro?\r\n\r\nTi sembra che sia in corso una guerra?\r\n\r\nParliamone insieme","21 Marzo 2020","2020-03-26 18:45:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"252\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-300x252.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-300x252.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-1024x859.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-768x644.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-1536x1288.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/radiobalconi-2048x1717.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Assemblea pubblica radiofonica 21 marzo 2020",1584811291,[107,108,109],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-radiofonica/","http://radioblackout.org/tag/covid19/","http://radioblackout.org/tag/smantellamento-della-sanita/",[111,112,113],"assemblea radiofonica","covid19","smantellamento della sanità",{"post_content":115,"post_title":119,"tags":122},{"matched_tokens":116,"snippet":117,"value":118},[65],"L'assemblea \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica va a cominciare... dalle","L'assemblea \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica va a cominciare... dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 di Radio Blackout, in streaming a questo indirizzo Streaming Link; vi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nL'impatto dell'emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da covid19 sta creando la coltura adatta per repressione, militarizzazione e controllo, cancellazione dei diritti, impossibilità di mantenere la casa, avere di che campare, mantenere il lavoro in sicurezza... In questi giorni la redazione di Radio Blackout ha raccolto testimonianze a bizzeffe di persone in ascolto che hanno dimostrato di aver bisogno di confrontarsi, raccontare a cosa hanno assistito da che si è scatenato il flagello, testimoniare la trasformazione della propria e altrui esistenza.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nSi comincia affrontando d'impeto il problema della casa. Una domanda arriva subito: «Ma come mai non è stata sospeso il pagamento dell'affitto come invece è stato fatto per il mutuo?»; consigli per gli affitti... su questo argomento\r\n\r\nUn compagno racconta che abita in una casa di un palazzinaro dove gli inquilini hanno deciso tutti di autoridursi l'affitto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Affitti.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParla Federica, da Carrara, a partire dalla situazione sanitaria, smantellata dalle speculazioni perpetrate senza molte proteste, l'interlocutrice invoca il bisogno di alzare la voce ora e quando sarà finita la strage:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGiunge un messaggio molto critico nei confronti di alcuni compagni che avvallano le politiche repressive, senza considerare le responsabilità della casta, che magari hanno avversato fino a ieri.\r\n\r\nUn operatore sanitario racconta che le aziende sanitarie invitano a rimanere a casa, il problema secondo lui non è solo la mancanza o lo smantellamento, quanto la formazione del personale, perché si è sempre più disincentivata l'istruzione delal professione medica, puntando di più sui dati e la loro lettura. Manca il lavoro sul campo dei medici:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_professional2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nsi aggiunge una compagna che riprende il discorso, in particolare coniugando sanità e repressione; contro il connubio terapeutico-militare propone la autogestione del proprio corpo per riprendersi la salute come soluzione da indicare per non lasciarsi indebolire e poi recuperare evitando sistemi a loro volta iatrogeni, compresa la quarantena e la restrizione domestica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_paola.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn altro messaggio parla di appalti (Bertolaso e l'ospedale da campo: uno spreco), e chiede a gran voce metodi per reagire...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_bertolaso_ladro.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPoi si affronta il reddito di quarantena e le sue contraddizioni, arrivando ad affrontare l'indebita proposta di utilizzare i soggetti che hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza per affrontare le emergenze:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Reddito-di-quarantena.mp3\"][/audio]\r\n\r\ne sempre sulla questione del reddito che servirà soltanto a far salire i consumi e non a far star meglio le persone... bisogna spingere verso la gratuità, più che il reddito:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/reddito.mp3\"][/audio]\r\n\r\no i sistemi già in corso di sostegno alla disoccupazione: Pamela, disoccupata, e con l'assegno di disoccupazione che finirà a maggio, si chiede quali forme di resistenza si possono mettere in campo e dunque propone una iniziativa già in piedi per lunedì 23 marzo alle 16,30 su una piattaforma che può essere zoom o mumble o quel che sarà e ci comunica dei numeri di telefono utili per parteciparvi, 349 5407584 / 350 0649143\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lavorat.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSul filone delle ruberie un nuovo intervento di uno sfrattato che ricorda uno stato di cose simile agli anni Sessanta: «C'è voluto un virus per far emergere 60 anni di ruberie...», che finisce con l'intrecciarsi di nuovo con l'annosa questione della casa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/3-contributo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn flusso di coscienza raccoglie un po' di elementi relativi alla repressione, Mitzi legge il messaggio:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_stream-of-counsciousness.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDodo, operaio trasfertista metalmeccanico torinese affronta la questione del lavoro alla grande: a cominciare dalla balla che i padroni avrebbero chiuso per salvaguardare la salute dei lavoratori... non è così: sono stati i lavoratori che hanno deciso unilateralmente di non presentarsi, lavoratori a tempo indeterminato come i braccianti delle campagne. Il 25 marzo Usb ha indetto uno sciopero\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dodo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDa una ditta \"indispensabile\" arrivano messaggi che parlano di mascherine da lavare e nessuna sicurezza\r\n\r\nDa una considerazione personale relativa al lavoro nel settore della ristorazione e quindi che rientra nel sostegno dato dal governo al comparto turistico ma che è di difficile fruizione, l'ascoltatore allarga l'analisi alla difficoltà a tirare avanti e quindi bisognerà elaborare proposte per rivendicare lotte per ottenere sostegni ed esistenza dignitosa; completa l'intervento proponendo uno studio dei motivi per cui è stato smantellato il sistema di welfare e in particolare proprio del settore sanitario, per cogliere l'unicità del momento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_gabrio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn messaggio da Fred, precario della scuola che non ha potuto firmare per l'incarico che avrebbe dovuto iniziare, parla di eventualità di contrapporsi come in Francia con manifestazioni dai balconi e subito dopo si inserisce un altro ascoltatore preoccupato per quello che rimarrà ancora dopo che tutto sarà finito e oltre alla miseria ci lascerà in eredità la legislazione di emergenza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_lavori-saltuari-e-strascichi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi nuovo si affronta la questione della sicurezza, di ciò che capiterà dopo, quando continueranno a mantenere le leggi speciali imposte, contrasti alle manifestazioni che dovranno esserci per il disastro economico in cui verseremo, dopo l'intervento dell'ascoltatore preoccupato che non si riesca a resistere a questa repressione che proseguirà, riprende subito la questione una compagna ultrasessantenne che ricorda anche lei gli anni di piombo e gli strascichi di stretta repressiva da questi lasciati... e da qui si passa alle produzioni di armi utili per il controllo militarizzato del territorio \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_piombo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nuna considerazione allarga l'analisi ai condizionamenti tra economico e politico: l'economico nella logica capitalista continua a esistere e molti lavoratori vengono sacrificati e continua il condizionamento del politico, che però in questo periodo si sta riprendendo uno spazio di governo. Dall'altro lato c'è un enorme potere scientifico di intervento sulla politica, decidendo sulla vita di tutti in base a teorie spesso contapposte, contribuendo al controllo invasivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/mauri.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa paranoia mi sta alle calcagna, un messaggio da Palermo, che stigmatizza i messaggi per strada che creano panico e invitano a rinchiudersi ancora più dentro le case, «Il vero problema è quando la gente non ha più soldi per la spesa»... e il grido militare \"state a casa\" giunge come un eco fino in Aurora a Torino dove stanno passando camionette similgolpiste, che ottengono risposte immediate nelle reazioni isteriche.\r\n\r\nE allora agganciandosi alle pratiche alternative di cura e ripensando alle difficoltà lavorative che erano già presenti prima e che saranno più marcate dopo, si sente in questo intervento il problema di non provare fiducia in nessuno, neanche di chi è nella tua stessa situazione: solidarietà di classe, anzi si innescano meccanismi infami di delazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_solidarietà-di-classe.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl delirio delle trasformazioni umane va al di là persino delle forme di delazione classiche; Francesco usa come paradigma emblematico di quello che capita nelle menti ormai deprivate dal martellamento mediatico un episodio a cui ha assistito nelel vie deserte di Torino. Esemplificazione di come il modello di liberismo autoritario si trasferisce in una dog sitter che cerca consenso alla sua stigmatizzazione ai danni di due genitori che stavano passeggiando nel deserto con il loro figlio...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dogsitter-delatrice.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nEravamo partiti da qui:\r\n\r\nDi qui l'urgenza di indire questa \u003Cmark>assemblea\u003C/mark>...\r\n\r\nCosa ne pensi della situazione che stai vivendo?\r\n\r\nStai continuando a lavorare? In situazione protetta?\r\n\r\nNon stai più lavorando? Come campi se non hai più un lavoro?\r\n\r\nLa casa è sempre un luogo sicuro? E chi una casa non ce l’ha?\r\n\r\nCome ti sei organizzato se hai bambini a casa?\r\n\r\nCosa sta accadendo nelle carceri, nei Cpr, nelle comunità terapeutiche?\r\n\r\nCome mai non vengono precettate le cliniche private a prestare servizio pubblico?\r\n\r\nSe una app potesse proteggerti dalla pandemia la useresti?\r\n\r\nDa questo stato di emergenza si tornerà indietro?\r\n\r\nTi sembra che sia in corso una guerra?\r\n\r\nParliamone insieme",{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":121},[70,65],"\u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> radiofonica 21 marzo 2020",[123,126,128],{"matched_tokens":124,"snippet":125},[64],"\u003Cmark>assemblea\u003C/mark> radiofonica",{"matched_tokens":127,"snippet":112},[],{"matched_tokens":129,"snippet":113},[],[131,133,135],{"field":78,"matched_tokens":132,"snippet":121,"value":121},[70,65],{"field":86,"matched_tokens":134,"snippet":117,"value":118},[65],{"field":33,"indices":136,"matched_tokens":137,"snippets":139},[45],[138],[64],[125],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":92,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},{"document":142,"highlight":162,"highlights":170,"text_match":88,"text_match_info":175},{"cat_link":143,"category":144,"comment_count":45,"id":145,"is_sticky":45,"permalink":146,"post_author":22,"post_content":147,"post_date":148,"post_excerpt":149,"post_id":145,"post_modified":150,"post_thumbnail":151,"post_thumbnail_html":152,"post_title":153,"post_type":55,"sort_by_date":154,"tag_links":155,"tags":159},[42],[44],"94314","http://radioblackout.org/2024/12/venezia-19-21-dicembre-sabotiamo-la-guerra-corteo-contro-leonardo-e-assemblea-pubblica/","Mobilitazione per ostacolare i piani di guerra il 19 dicembre a Tessera (Venezia), corteo contro lo stabilimento di Leonardo SPA che produce elicotteri da guerra, e il 21 dicembre a Venezia assemblea pubblica per discutere di questi temi.\r\n\r\nIn questi primi giorni di dicembre, la guerra mondiale ormai in pieno svolgimento ha subito brusche accelerazioni. In pochi giorni, l’avanzata dei “ribelli” ha portato al crollo del regime di Assad,uno scenario in rapida evoluzione e ancora difficile da districare, ma che marca un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente. E se in Libano prosegue una fragile tregua, a Gaza le bombe sioniste continuano a massacrare famiglie intere. In Europa, mentre la disfatta ucraina è sempre più palese – tanto che anche i media mainstream iniziano a parlare della diserzione dilagante –, i partiti con posizioni contro la guerra mietono ampi successi elettorali ma trovano la strada sbarrata, come sta succedendo in Romania e Georgia, e il centro del vecchio continente sprofonda nella crisi politica (ed economica) segnata dal recente crollo dei governi tedesco e francese. Negli Stati Uniti, i colpi di coda dell’amministrazione Biden sembrano chiarire l’intenzione neoconservatrice di rispondere al crollo della loro egemonia trascinando il mondo intero in un conflitto sempre più irreversibile e sempre più vicino allo scarto atomico.\r\n\r\nIn questo scenario ci si mobilita per sabotare la guerra che parte dai nostri territori il 19 dicembre a Tessera (Venezia), al corteo contro lo stabilimento di Leonardo SPA che produce elicotteri da guerra e il 21 dicembre a Venezia in assemblea per discutere di questi temi.\r\n\r\nNe parliamo con un compagno di Venezia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-TESSERA.mp3\"][/audio]","16 Dicembre 2024","Sabotiamo la guerra !","2024-12-16 16:44:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/LEONARDO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/LEONARDO-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/LEONARDO-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/LEONARDO-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/LEONARDO.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","VENEZIA 19-21 DICEMBRE: SABOTIAMO LA GUERRA! Corteo contro Leonardo e assemblea pubblica.",1734367190,[156,157,158],"http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/tessera-leonardo/",[160,19,161],"contro la guerra","Tessera-Leonardo",{"post_content":163,"post_title":167},{"matched_tokens":164,"snippet":165,"value":166},[64,65],"il 21 dicembre a Venezia \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> per discutere di questi temi.\r","Mobilitazione per ostacolare i piani di guerra il 19 dicembre a Tessera (Venezia), corteo contro lo stabilimento di Leonardo SPA che produce elicotteri da guerra, e il 21 dicembre a Venezia \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> per discutere di questi temi.\r\n\r\nIn questi primi giorni di dicembre, la guerra mondiale ormai in pieno svolgimento ha subito brusche accelerazioni. 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Sarebbe un errore parlare di crisi del sistema scolastico solo in termini organizzativi. Certamente i tagli all'edilizia scolastica e ai servizi offerti hanno reso sempre più fragile questo settore. Non possiamo però perdere di vista che i cambiamenti a livello pedagogico richiesti dal ministero e tacitamente approvati da chi gestisce gli istituti scolastici stanno compromettendo il lavoro di moltissimi lavoratori e lavoratrici della scuola e l'apprendimento delle studentesse/i. La digitalizzazione aggressiva, la libertà di insegnamento schiacciata tra i tempi di insegnamento sempre più frammentati e strumenti didattici tecnologici tutt'altro che neutri, il ruolo degli student* sempre più passivo all'interno del processo di generazione e trasmissione della conoscenza, i privati che determinano le scelte didattiche delle scuole sono problemi che già esistevano prima della chiusura parziale degli istituti scolastici e che contribuiscono al peggioramento della qualità di istruzione che tutt* dovrebbero ricevere.\r\n\r\nLe scelte emergenziali effettuate durante la pandemia rischiano accelerare questa trasformazione in negativo della scuola e a pagarne le conseguenze saranno insegnant*, student*, educator*, personale ATA, genitori e tutori.\r\nCrediamo sia necessario confrontarci e attivarci per lottare per un sistema scolastico che sia in grado di garantire un'istruzione che renda liberi le/gli student* e che non sia focalizzata sulla valutazione e sulla produttività.\r\nPer questo motivo invitiamo tutt* ad un'assemblea pubblica a tema scuola venerdi 4 dicembre ore 18.\r\nSi potrà partecipare all'evento anche on line al link: https://vc.autistici.org/AssembleaPubblicaScuola2.0\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/events/987638784979509/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","3 Dicembre 2020","2020-12-03 15:59:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/Scuola.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Non solo DaD - Assemblea Pubblica sui problemi della scuola",1607011100,[],[],{"post_content":193,"post_title":197},{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":196},[65],"Presentazione dell'assemblea \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> sul tema della scuola con","Presentazione dell'assemblea \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> sul tema della scuola con studenti e lavoratori al csoa Gabrio (via millio 42) ma con possibile partecipazione online (https://vc.autistici.org/AssembleaPubblicaScuola2.0)\r\nVenerdì 4 dicembre h18\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/AssPubb-Scuola20.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\ndownload\r\n\r\n\r\n\r\nLa scuola italiana sta attraversando un periodo di crisi mai affrontato prima. 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Ci raccontano come si sta sviluppando la loro attività e in particolare dei loro recenti seminari di autoformazione contro il capitalismo e il patriarcato. 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La volontà dellx occupanti di via Boccaccio 3 è quella di costruire un’estate piena di iniziative, aggregazione e lotte, in uno spazio pubblico destinato alla demolizione e che in passato è stato già utilizzato per attività ludico-ricreative.\r\n\r\nDal loro blog:\r\n\r\n\"La nuova occupazione di Via Boccaccio 3 è un’esperienza sicuramente inedita nella storia del nostro collettivo: infatti questa volta abbiamo scelto di recuperare uno spazio pubblico abbandonato da anni dalle istituzioni, nonostante la sua predisposizione per le attività aggregative. Si tratta di una storica pista da hockey e pattinaggio, chiusa ormai da decenni, a cui la città è molto affezionata, come dimostrato dalle numerose persone che hanno accolto con entusiasmo la riapertura dello spazio.\r\n\r\nAbbiamo scelto questo spazio nonostante sia in programma la sua demolizione, inserita nel Masterplan della Reggia di Monza e del Parco. Il progetto, reso pubblico lo scorso anno, prevede l’abbattimento e la rinaturalizzazione dell’area dell’ex pista, con tempi che crediamo compatibili con il nostro “masterplan”.\r\n\r\nRiteniamo superfluo ripetere quanto sia necessario avere uno spazio di libera aggregazione e socialità nella città di Monza, soprattutto per le persone più giovani: vi invitiamo quindi a sostenere la nuova occupazione e a passare per proporre le vostre idee, dato che lo spazio si presta a molteplici utilizzi.\r\n\r\nQuello che ci preme ribadire è che da ieri pomeriggio si è nuovamente innescato un processo collettivo di autorecupero, autogestione e solidarietà che, data la natura pubblica dello spazio, assume valori ancora più profondi che la politica locale non potrà ignorare.\r\n\r\n \r\n\r\nVi aspettiamo quindi ai prossimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nTutti i giorni COLAZIONE ANTISGOMBERO dalle ore 05.00 e AULA STUDIO dalle ore 14.00 (aperta anche a non studentx).\r\n\r\n \tMartedì 18 giugno h 18.30 – 20.30 Allenamento aperto di boxe popolare (Vieni a provare!)\r\n \tMartedì 18 giugno h 21.00 Assemblea pubblica per la costruzione del corteo “Brianza per la Palestina” (in via Piave 7)\r\n \tGiovedì 20 giugno h 21.00 Assemblea pubblica “Carovita lotte sociali e repressione”\r\n \tVenerdì 21 giugno h 21.00 CONCERTO di band emergenti\r\n \tDomenica 23 giugno h 18.30 proiezione di tre cortometraggi palestinesi\r\n\r\nPer chi fosse particolarmente in ansia per la nostra incolumità: l’area non presenta alcuna traccia di amianto né strutture pericolanti.\"\r\n\r\nAscolta e scarica la diretta con un compagno da Monza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/foaboccaccio.mp3\"][/audio]","17 Giugno 2024","2024-06-17 19:58:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/448519054_847967807359693_6306027720897882666_n-768x1024-1-e1718647051539-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"186\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/448519054_847967807359693_6306027720897882666_n-768x1024-1-e1718647051539-300x186.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/448519054_847967807359693_6306027720897882666_n-768x1024-1-e1718647051539-300x186.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/448519054_847967807359693_6306027720897882666_n-768x1024-1-e1718647051539.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","FOA BOCCACCIO: estate in pista!",1718654297,[255,256],"http://radioblackout.org/tag/monza/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/",[258,259],"Monza","occupazione",{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[70,65],"Martedì 18 giugno h 21.00 \u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> per la costruzione del corteo","Sabato pomeriggio è nata una nuova occupazione a Monza, la FOA Boccaccio, dopo quattro sgomberi in dodici mesi, ha un nuovo spazio. 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Abbiamo intervistato Arafat, rappresentante di questo sindacato di base a riguardo. Infatti dal 1 settembre centinaia di lavoratori (tutti iscritti al SiCobas) assunti dall'appaltatore Inovys Logistics che rischiavano di trovarsi a lavorare a condizioni economiche misere, sono invece stati internalizzati dalla Marr nello stabilimento di Castel San Giovanni.Un piccolo miracolo per il mondo della logistica caratterizzato per lo più da un sistema aziendale di scatole cinesi che deresponsabilizza le ditte appaltanti; sentiamo dalla voce del nostro intervistato come si è giunti a questo risultato.Buon ascolto\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Rocco, membro del collettivo CO.L.P.O. Torino. 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O, più probabilmente, la “transizione ecologica” è solo un nome accattivante per un buon affare, che poco ha a che fare con il pianeta e la sua salute.\r\nÈ tempo di cambiare paradigma e di ridurre in modo drastico il volume globale dei flussi di materiali e di energia impiegati nei cicli produttivi e di consumo. Per usare le parole di Serge Latouche bisogna “fuoriuscire dal mercato” e levare la maschera alla “fake sustainability” che si prepara.\r\nNe abbiamo parlato con Giammarco\r\n\r\nLa strana morte di Bayram Mammadov, anarchico azero, rifugiato in Turchia.\r\nNel 2016 Bayram venne arrestato dalla polizia azera assieme ad un altro compagno, Giyas Ibrahimov, per aver fatto scritte sul monumento dedicato ad Heydar Aliyevs, il dittatore che ha governato il paese sino al 2003, quando, alla morte del padre, gli è succeduto il figlio Ilham. Le scritte vennero fatte il 9 maggio, data di nascita di Aliyevs, il “giorno dei fiori”. Sulla statua hanno scritto “giorno della schiavitù”.\r\nAccusati con prove fabbricate a tavolino di spaccio, i compagni sono stati condannati a 10 anni di galera.\r\nTorturati sistematicamente, vennero liberati anche grazie alla vasta campagna in loro sostegno.\r\nIl 2 maggio di quest’anno Bayram è scomparso. La polizia turca, cui era stata denunciata la sparizione, ha sostenuto che Bayram, che sapeva nuotare, fosse morto annegato nel tentativo di recuperare un sandalo.\r\nI compagni della Federazione Anarchica Rivoluzionaria di Istanbul non credono alla versione della polizia e ritengono che Bayram sia stato assassinato.\r\nGli anarchici azeri hanno dichiarato che il mandante dell’omicidio è il governo azero.\r\nPer Bayram, quelle scritte che gli sono costate, tortura, carcere e, infine, anche la vita, sono state il momento più importante della sua vita. \r\n\r\nMaggio 1937. Gli stalinisti colpirono alle spalle la rivoluzione cominciata il 19 luglio del 1936, attaccando gli anarchici. In quei giorni vennero uccisi anche Berneri e Barbieri, due tra i tanti anarchici italiani, che nell’agosto dell’anno precedente erano accorsi in Spagna, per partecipare alla rivoluzione.\r\nL’Unione Sovietica non poteva tollerare una rivoluzione che sfuggisse al suo controllo. I comunisti, che in Spagna erano un’esigua minoranza, si allearono con i piccoli proprietari terrieri contrari alle collettivizzazioni e con settori dell’esercito, della polizia e dell’indipendentismo catalanista, per inceppare la rivoluzione. 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Tre giorni di informazione e lotta al militarismo\r\n\r\nSabato 29 maggio\r\nore 10,30\r\nPunto info al Balon\r\n\r\nLunedì 31 maggio\r\nore 10\r\nPunto info al mercato di Caselle Torinese\r\n\r\nMercoledì 2 giugno\r\nGiornata dei SenzaPatria\r\nContro le cerimonie militariste del 2 giugno\r\nAppuntamento in piazza Castello alle ore 16\r\nDistro, performance, interventi, azioni comunicative, e le sonorità di “Note di rivolta”\r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nore 18 ai giardini reali – corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nLa città degli esclusi\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","16 Maggio 2021","2021-05-16 14:25:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/environmental-4405173_1280-200x110.jpg","Anarres del 7 maggio. L’inganno della Green Economy. La strana morte di Bayram Mammadov. Barcellona 1937: gli stalinisti attaccano la rivoluzione...",1621175158,[],[],{"post_content":409},{"matched_tokens":410,"snippet":411,"value":412},[70,65],"sostanze fra desiderio e stigmatizzazione\r\n\u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> verso il free(k) pride del","Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Riqualificazioni escludenti e controllo\r\nLa scorsa settimana vi abbiamo presentato Argo, il nuovo cane da guardia di Appendino e soci.\r\nSiamo tornati sul tema per proporvi, assieme a Giovanni Semi, docente di sociologia all’Università di Torino, un approfondimento sulla stretta relazione tra i progetti di riqualificazione escludente tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio. \r\nToNite, Argo, il nuovo studentato, le universiadi... lo spazio rubato ai poveri.\r\nIl software del quale sono dotate le telecamere di Argo consente loro di individuare, persone o gruppi di persone precisi.\r\nVa da se che con questo sistema la polizia potrà estendere e specializzare il proprio potere di controllo sui soggetti considerati pericolosi per l’ordine costituito. \r\nInutile dire che i primi quartieri in cui verranno installate saranno Barriera e Aurora, i quartieri che, complici anche alcuni progetti di riqualificazione escludente, la polizia è chiamata a controllare e, soprattutto a “normalizzare”. \r\n\r\nPrimo Maggio a Torino\r\nIl governo ci ha rubato la libertà promettendo tutela e cure contro l’epidemia. 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Riqualificazioni escludenti e controllo\r\nLa scorsa settimana vi abbiamo presentato Argo, il nuovo cane da guardia di Appendino e soci.\r\nSiamo tornati sul tema per proporvi, assieme a Giovanni Semi, docente di sociologia all’Università di Torino, un approfondimento sulla stretta relazione tra i progetti di riqualificazione escludente tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio. \r\nToNite, Argo, il nuovo studentato, le universiadi... lo spazio rubato ai poveri.\r\nIl software del quale sono dotate le telecamere di Argo consente loro di individuare, persone o gruppi di persone precisi.\r\nVa da se che con questo sistema la polizia potrà estendere e specializzare il proprio potere di controllo sui soggetti considerati pericolosi per l’ordine costituito. \r\nInutile dire che i primi quartieri in cui verranno installate saranno Barriera e Aurora, i quartieri che, complici anche alcuni progetti di riqualificazione escludente, la polizia è chiamata a controllare e, soprattutto a “normalizzare”. \r\n\r\nPrimo Maggio a Torino\r\nIl governo ci ha rubato la libertà promettendo tutela e cure contro l’epidemia. 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Conoscere il carcere per abbatterlo”\r\nPer raccontare la quotidianità nel carcere, la noia, la burocrazia, l’arbitrio, l’umiliazione, la vita in gabbia. \r\nDistro, interventi e performance. \r\n\r\nVenerdì 28 maggio\r\nore 18 in largo Vitale 113\r\nIn-dipendenze: corpi e sostanze fra desiderio e stigma\r\n\u003Cmark>Assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> verso il free(k) pride del 10 luglio\r\nBanchetta mostruosa - Sballo delle debuttanti\r\n\r\nSenzaPatria. Tre giorni di informazione e lotta al militarismo\r\n\r\nSabato 29 maggio\r\nore 10,30\r\nPunto info al Balon\r\n\r\nLunedì 31 maggio\r\nore 10\r\nPunto info al mercato di Caselle Torinese\r\n\r\nMercoledì 2 giugno\r\nGiornata dei SenzaPatria\r\nContro le cerimonie militariste del 2 giugno\r\nAppuntamento in piazza Castello alle ore 16\r\nDistro, performance, interventi, azioni comunicative, e le sonorità di “Note di rivolta”\r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nore 18 ai giardini reali – corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nLa città degli esclusi\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",[436],{"field":86,"matched_tokens":437,"snippet":433,"value":434},[70,65],{"best_field_score":90,"best_field_weight":239,"fields_matched":269,"num_tokens_dropped":45,"score":270,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},{"document":440,"highlight":452,"highlights":457,"text_match":88,"text_match_info":460},{"comment_count":45,"id":441,"is_sticky":45,"permalink":442,"podcastfilter":443,"post_author":279,"post_content":444,"post_date":445,"post_excerpt":50,"post_id":441,"post_modified":446,"post_thumbnail":447,"post_title":448,"post_type":335,"sort_by_date":449,"tag_links":450,"tags":451},"63114","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-agosto-1980-i-35-giorni-alla-fiat-bielorussia-lotta-e-repressione-libia-lotta-no-muos/",[279],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Ce ne ha parlato Dario Antonelli\r\n\r\nLibia. Soldi e armi per bloccare i migranti\r\n\r\nNo Muos. Cronache e riflessioni intorno ad un’estate di lotta. Ne abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, anarchico ed antimilitarista\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 16 settembre\r\nassemblea pubblica della rete Free(k) Pride\r\nAbbiamo espresso un desiderio: che la rete Free(K) sia attiva tutto l'anno e non solo in occasione del pride. Non crediamo che il pride possa esaurirsi in un evento annuale da segnare sul calendario. I nostri corpi (r)esistono tutto l'anno e con loro la mostra Free(k) freme di desiderio. Abbiamo appena iniziato: vogliamo tutto, ci prendiamo tutto!\r\nSfrosciamo tutto l'anno!\r\npresso il manituana ore 18\r\n\r\nVenerdì 18 settembre\r\nSangue, petrolio e guerre all’ombra dell’ENI\r\nMissioni militari all’estero. Dalla Libia al Golfo di Guinea: tra lager per migranti e fiumi di gas e petrolio.\r\nLa diplomazia in armi del governo e dell’ENI.\r\n\r\nAi giardini (ir)reali – corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nIncontro con Daniele Ratti dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21 \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","13 Settembre 2020","2020-09-13 21:14:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/91535-200x110.png","Anarres del 21 agosto. 1980: i 35 giorni alla Fiat. Bielorussia, lotta e repressione. Libia. 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La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.\r\nLa competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.\r\nIl pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nLa fine del baco da seta. La globalizzazione imperialista in salsa cinese. Ne abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nIl nuovo pacchetto “sicurezza” è stato approvato dal governo. D’ora in poi chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021. \r\nIl provvedimento è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. Se il reato di danneggiamento avviene in un corteo costa sino a 5 anni di reclusione: due in più della pena prevista per la stessa condotta effettuata in qualsiasi altra circostanza.\r\nIl reato di “devastazione e saccheggio” che è sanzionato con pene dagli 8 ai 15 anni, prevede un aumento della pena sino a 20 anninel caso in cui il reato sia commesso nel corso di una manifestazione pubblica. La modifica è inserita tra le aggravanti speciali del secondo comma, sullo stesso piano del saccheggio di viveri, che costituisce un pericolo per il sostentamento della popolazione.\r\nViene costituito un corpo speciale di 800 poliziotti e carabinieri incaricati di dare la caccia a chi ha una condanna in definitiva ma non si è presentato volontariamente in carcere.\r\nCe ne ha parlato Dario Antonelli della Federazione Anarchica Livornese\r\n\r\nLa rivolta di Memphis è lo specchio di una società profondamente razzializzata, dove i neri, come i latinos e tutti i non bianchi, rischiano la pelle ad ogni controllo di polizia. Il conto degli afroamericani uccisi dalla polizia perché neri è lunghissimo. 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Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli. \r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro. \r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. 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D’ora in poi chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021. \r\nIl provvedimento è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. Se il reato di danneggiamento avviene in un corteo costa sino a 5 anni di reclusione: due in più della pena prevista per la stessa condotta effettuata in qualsiasi altra circostanza.\r\nIl reato di “devastazione e saccheggio” che è sanzionato con pene dagli 8 ai 15 anni, prevede un aumento della pena sino a 20 anninel caso in cui il reato sia commesso nel corso di una manifestazione \u003Cmark>pubblica\u003C/mark>. 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Le carceri sono discariche sociali dove finisce la popolazione più povera, che spesso è anche nera o latina. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAppuntamenti:\r\nVenerdì 5 luglio \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo \r\nDalla fine di giugno al 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\n25 giugno ore 18: “Contro la famiglia, microfficina del potere”, \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> davanti alla chiesa di via S. Giulia.\r\n\r\n29 giugno ore 17: “Against the Borders” iniziativa di solidarietà e comunicazione al Cpr di Torino\r\n\r\n2 luglio ore 18: “Contro confini di sesso e genere: distruggere l’oppressione istituzionale di soggettività trans e intersex”, \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> \u003Cmark>pubblica\u003C/mark> in Piazza Castello, sotto la Regione.\r\n\r\n6 luglio: spezzona indecorosa al Pride di Asti.\r\n\r\n13 luglio: Free(K) Pride! 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