","Reti antiproibizioniste a Torino: appuntamenti prossimi","post",1573126482,[63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/antipro/","http://radioblackout.org/tag/assunzione/","http://radioblackout.org/tag/consumo-consapevole/","http://radioblackout.org/tag/galera/","http://radioblackout.org/tag/proibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/rete/","http://radioblackout.org/tag/sostanze/",[71,72,73,74,25,75,76],"antipro","assunzione","consumo consapevole","galera","rete","sostanze",{"tags":78},[79,81,84,86,88,90,92],{"matched_tokens":80,"snippet":71},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[72],"\u003Cmark>assunzione\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":73},[],{"matched_tokens":87,"snippet":74},[],{"matched_tokens":89,"snippet":25},[],{"matched_tokens":91,"snippet":75},[],{"matched_tokens":93,"snippet":76},[],[95],{"field":37,"indices":96,"matched_tokens":97,"snippets":99},[31],[98],[72],[83],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":104,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":106,"highlight":127,"highlights":144,"text_match":153,"text_match_info":154},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":49,"id":109,"is_sticky":49,"permalink":110,"post_author":52,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":55,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":60,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":124},[46],[48],"67947","http://radioblackout.org/2021/03/26m-dad-assente-precario-presente/","Due anni d'istruzione gettati alle ortiche da un potere improvvido e poco lungimirante, che preferisce aprire i supermercati e chiudere le scuole, salvo poi pietire un farmaco, realizzato da cerusici preparati da scuole straniere, rimaste aperte e in sicurezza.\r\nLe parole d'ordine di questa mobilitazione sono: la riduzione degli alunni per classe (così ci sono meno rischi di infezione); 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Cosa sta succedendo?\r\nPer le strade del saluzzese qualche bracciante africano in bicicletta comincia a vedersi ma sono poche unità, probabilmente già in zona da tempo se non residenti. I giardini di villa Aliberti sono frequentati quasi esclusivamente da bambini e saluzzesi che portano a spasso i cani, là dove gli anni scorsi in questo periodo i braccianti accampati erano una presenza vistosa. Comunque per precauzione la polizia municipale vigila quotidianamente.\r\nTramontato il PAS (effimero Progetto Accoglienza Stagionali) al Foro Boario, ufficialmente per il Covid, erano proprio i giardini il luogo di approdo dei braccianti senza casa: sgomberati a inizio luglio dopo la vibrante protesta di qualche giorno prima nel 2020, ignorati nel 2021, salvo quando hanno provato ad alzare la voce per chiedere una sistemazione.\r\nLe truppe professionali e volontarie messe in campo dai soggetti istituzionali per la cosiddetta accoglienza sono ancora in stand-by causa scarse presenze. Per rendersene conto basta passare davanti allo sportello del progetto FAMI Buona Terra presso la casa del cimitero o in Corso Piemonte, sede della Caritas.\r\nEppure a giudicare dagli appelli di Coldiretti sui giornali, il lavoro non manca…\r\nAbbiamo provato a capirne di più con Lele Odiardo, un compagno attivo nella solidarietà ai braccianti in lotta\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-05-lele-saluzzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDi seguito il testo scritto da Lele:\r\n\r\n“Eppure a giudicare dagli appelli di Coldiretti sui giornali, il lavoro non manca e la colpa della mancanza di manodopera in questo primo scorcio di stagione è dei flussi che non funzionano: niente affatto una novità visto che se ne parla da sempre ma ben pochi ne hanno fatto uso nel corso degli anni a causa di un sistema rigido e troppo vincolante per i datori di lavoro. Cifre esatte non ce ne sono mai state ma si può ben dire che è sempre stato più conveniente il reclutamento di manodopera “porta a porta”, già presente sul territorio.\r\n“La frutta non aspetta i tempi biblici della burocrazia e in attesa che il Viminale riattivi la piattaforma informatica, mirtilli, pesche e susine, maturano, cadono e marciscono. Così un’annata agricola buona rischia di finire al macero”.\r\nCon queste parole piene di amarezza, Fabiano Porcu - direttore Coldiretti Cuneo - racconta non solo il danno ma anche la beffa che ha travolto gli imprenditori agricoli di tutta Italia e che il Cuneese, per primo, ha segnalato ai vertici della politica per poter trovare una soluzione che sia adeguata e celere…\r\n…In questo momento il settore che patisce maggiormente è quello dei piccoli frutti, giunti ormai a maturazione. Le aziende “si scambiano” i pochi lavoratori disponibili ma la frutta non ritarda la maturazione in attesa che la piattaforma informatica torni ad essere operativa.” (TargatoCN, 10/06/22)\r\nGià l’anno scorso si lamentava la scarsità di manodopera e si faceva “appello agli italiani”: studenti, giovani disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, pensionati, etc… Non si sa come sia andata a finire per quella strana opacità che copre da sempre le cifre relative a chi lavora nell’agroindustria locale: non si sa in quanti hanno lavorato, per quante giornate lavorative, quanto hanno effettivamente percepito all’ora, quanti siano stati ospitati in azienda e via computando.\r\n“Sono indispensabili al più presto misure che riducano il costo del lavoro stagionale e semplifichino radicalmente le procedure di assunzione per garantire flessibilità e tempestività di un lavor legato all’andamento climatico sempre più bizzarro.” dice un comunicato di Coldiretti. Riduzione del costo del lavoro stagionale, “semplificazione radicale” delle procedure di assunzione, flessibilità, le ricette dei padroni sono sempre le stesse.\r\n\r\nMa che succede dunque a Saluzzo, i braccianti non fanno più notizia dopo tanti anni di interminabile emergenza?\r\nUn lavoratore residente a Revello ci dice che “i padroni hanno bisogno e adesso danno un posto per dormire. Quest’anno pagano anche un po’ meglio” ma aggiunge: “Chi non ha i documenti a posto e non è sicuro di lavorare resta al sud, a Foggia, perché là non controllano”.\r\nB. ha iniziato a lavorare già a maggio per i diradamenti nei frutteti e il suo padrone lo ospita come già faceva gli anni scorsi. D. L’autunno scorso ha trovato casa con alcuni connazionali e anche lui lavora già, anche se “non tutti i i giorni”. J. invece è ospite da amici e sta cercando lavoro.\r\nMamadou fa una osservazione interessante: “io so di tanti che sono andati a lavorare in altri posti, dove guadagnano di più. 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In campagna è dura e ci vai solo se non trovi altro, anche altri due miei amici non sono più venuti a Saluzzo quest’anno: lavorano dove si guadagna un po’ di più e la vita costa meno che qui.”\r\nIntanto questa mattina (15 giugno) un pick-up davanti ai giardini caricava una bicicletta e una valigia nel bagagliaio e un bracciante con dei fogli in mano saliva a bordo.\r\nDopo i due anni del PAS (2018/2019) e i due del Covid-19 (2020/2021), l’impressione è che qualcosa stia cambiando (non necessariamente in meglio) e un ciclo durato più di 10 anni si sia esaurito.\r\nSicuramente il lavoro di “disciplinamento” svolto dalle istituzioni in questi anni qualche risultato lo sta portando a casa: controllo capillare sul territorio da parte delle forze dell’ordine, sportelli dove i braccianti africani si devono registrare (e quindi dichiarare la loro presenza a Saluzzo), accoglienze diffuse (con finanziamenti pubblici) che hanno aperto in anticipo, sostegno economico (pubblico) e deregolamentazione delle accoglienze in azienda.\r\nRistrutturazione e “ammodernamento” del settore agroindustriale con la differenziazione delle colture (piccoli frutti ad inizio estate, meno pesche e kiwi, mele tardive fino a novembre, varietà super produttive) e potenziamento del settore commerciale e della trasformazione per far fronte alla concorrenza del mercato globalizzato, innovazione tecnologica. 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Chi non vincerà la roulette russa continuerà a lavorare senza tutele e nel continuo ricatto imposto dalla precarietà.\r\nLa pandemia, con i tanti insegnanti in quarantena, è lo sfondo che rende ancora più grave la decisione di sottoporre ad ulteriore selezione i precari della scuola.\r\nDi fatto, anche a scuola, il lavoro a termine, non è più l’eccezione ma la regola per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici.\r\nChi supera il concorso sarà incatenato per cinque anni alla cattedra che avrà scelto. Gli altri lavoratori potranno continuare a fare richieste di trasferimento sia in verticale, sia in orizzontale, mentre i neoassunti dovranno sottostare a quest'ennesimo sopruso.\r\nCentinaia di migliaia di candidati (oltre 60.000 per il solo straordinario) si affolleranno nei luoghi individuati e si contenderanno gli arredi e le attrezzature necessarie allo svolgimento dei concorsi, nonostante il fatto che ripresa dell’epidemia e distanziamento fisico consiglierebbero maggiore prudenza.\r\nQuesto perché la ministra, sorretta da alcuni suoi sodali, come la senatrice Granato, ha rilanciato il vuoto e retorico richiamo alla necessità della “selezione per merito”. Un concetto del quale devono avere una ben strana idea se giungono a pensare che consista nel sottoporre a test quelle stesse persone che, in anni e anni di servizio in classe, hanno garantito la tenuta del nostro sistema scolastico e acquisito la necessaria esperienza e le competenze opportune.\r\nLe disposizioni sui concorsi e l'inverosimile aggiornamento delle graduatorie di supplenza, date per valide e intoccabili nonostante fossero infarcite di errori, fanno presagire altri mesi difficili dopo il caotico avvio di questo anno scolastico. E dire che sarebbe stato sufficiente conteggiare tutti i posti vacanti in organico (di fatto e diritto) e poi disporre l’assunzione diretta dei precari con almeno tre anni di servizio e procedure straordinarie e semplificate di assunzione per tutti gli altri a copertura di tutti i posti disponibili.\r\nIl continuo richiamo all’emergenza ha finora limitato le lotte lasciando fin troppo spazio alla ministra e ai suoi burocrati che hanno operato continue forzature su didattica, graduatorie, mobilità, concorsi, precariato. Altrettanto inaccettabile è il silenzio calato sul rinnovo contrattuale di una categoria i cui stipendi sono fermi da anni e anni.\r\nIl 23 ottobre la CUB ha indetto sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alfonso Natale, coordinatore nazionale della CUB Scuola.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020-10-13-consorsone-alfonso-cub.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 10 13 concorsone alfonso","13 Ottobre 2020","2020-10-13 12:15:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola-1024x614.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola-768x461.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/scuola.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scuola, selezione a quiz e pandemia",1602591352,[211,212,213,214],"http://radioblackout.org/tag/azzolina/","http://radioblackout.org/tag/concorsone-scuola/","http://radioblackout.org/tag/meritocrazia/","http://radioblackout.org/tag/precari-scuola/",[216,217,23,18],"azzolina","concorsone scuola",{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[72],"procedure straordinarie e semplificate di \u003Cmark>assunzione\u003C/mark> per tutti gli altri a","Il concorsone: una trappola a quiz per chi insegna da anni e deve giocarsi tutto con tre crocette su un foglio. 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In questi mesi la scuola è stata abbandonata: nessuna messa in sicurezza degli edifici, nessuno spazio in più, nessuna nuova assunzione per oltrepassare le classi pollaio. I precari non sono stati stabilizzati, mentre le nomine sulle cattedre vuote sono nel caos, tra graduatorie sbagliate e chiamate on line.\r\nSulla didattica digitale, in caso di lockdown per pandemia, non c’è alcuna garanzia di accesso all’istruzione per tutt. Servirebbero dispositivi in comodato d'uso per studenti e insegnanti, remunerare l’aggravio di lavoro, ricompensare l’uso di mezzi propri nello svolgimento delle attività, prestare la massima attenzione alla protezione di dati personali, evitando di trasformare le scuole in una sorta di palestra gratuita dove le imprese del settore possano testare gratuitamente i propri prodotti commerciali, far tesoro delle informazioni così raccolte e, magari, commerciare i dati di navigazione.\r\nNessuna tutela è stata prevista per lavoratori e studenti fragili, al di là di disposizioni palliative su banchi, temperature e mascherine, che paiono del tutto insufficienti dentro scuole sovraffollate.\r\nLa partita è solo all’inizio.\r\n\r\nIn tutte le città ci saranno manifestazioni di piazza. A Torino l’appuntamento è alle 9 all’Ufficio scolastico regionale in corso Vittorio 70\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alfonso Natale della CUB Scuola\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/sciopero-scuola-natale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 09 22 sciopero scuola natale\r\n\r\n ","22 Settembre 2020","2020-09-22 13:01:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"75\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-300x75.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-300x75.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-1024x257.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-768x192.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1-1536x385.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/scuola-1.jpg 1796w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","25 settembre. 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Nella scuola su un milione di lavoratori, solo tra gli insegnanti, i precari sono duecentomila, sottoposti a costante ricatto e quindi più vulnerabili alle pretese dei dirigenti scolastici dell’azienda scuola.\r\nNel frattempo si arriva agli esami di fine anno come se nulla fosse, come se la didattica a distanza non avesse allargato il solco di classe tra studenti poveri di risorse materiali e culturali e chi invece gode di ambiente ricco di soldi e di cultura.\r\nIl governo avrebbe deciso di fare il concorso per lavoratori che nella scuola ci sono dai tre ai sette anni. Una follia.\r\nIn ogni caso il concorso non si farà per l’emergenza Covid.\r\nCosì a settembre tutto sarà come prima: supplenti, nessuna assunzione. In compenso per evitare il sovraffollamento metà degli studenti farà scuola dai domiciliari.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alfonso Natale, della CUB Scuola, che giovedì 28 farà un presidio in Regione alle 17,30.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-26-natale-scuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Maggio 2020","2020-05-26 13:31:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"201\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri-300x201.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri-300x201.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri-1024x687.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri-768x515.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/gabbia-libri.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scuola tra concorsi fantasma e precari reali",1590499918,[273,274,275,214,122],"http://radioblackout.org/tag/concorso-scuola/","http://radioblackout.org/tag/didattica-a-distanza/","http://radioblackout.org/tag/esami-di-stato/",[277,278,279,18,15],"concorso scuola","didattica a distanza","esami di stato",{"post_content":281},{"matched_tokens":282,"snippet":283,"value":284},[72],"sarà come prima: supplenti, nessuna \u003Cmark>assunzione\u003C/mark>. 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Questo momento è nato dalla volontà diffusa del personale scolastico organizzato in diversi collettivi locali e col sindacalismo di base, di non sottostare alle regole calate dal Ministro dell'istruzione e del merito sempre più stringenti, oltre che a non rassegnarsi all'andazzo generale creato da dirigenti scolastici sempre più autoritari. Infatti sulla spinta nata dal rifiuto ad un incontro chiesto all'Ufficio Scolastico Regionale, durante uno scorso sciopero lanciato da cub e cgils, da parte di insegnanti e genitori del Norberto Rosa di Susa, riguardo a seri problemi sollevati rispetto alla democraticità delle decisioni prese nell'istituto, si è scelto di indire un'ulteriore presidio sotto la sede dell'USR proprio per mercoledì 4 giugno alle h 14:30. Più tardi si creerà un momento di dibattito e convivialità in piazza Carlo Felice, sempre a Torino, proprio per far capire che i problemi di chi lavora a scuola sono a cascata i problemi di tutta una comunità, dagli alunni e alunne, ai genitori e non solo. In parallelo è stato lanciato un riguardo alle rivendicazioni sopra citate, che vi invitiamo a compilare direttamente QUI\r\n\r\nOppure se non volete compilare direttamente voi il form, potete mandare una mail con i vostri dati a: assemblea.scuola.to@gmail.com\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_03_06_Lucia-Assemblea-Scuola-Torino-su-manifestazione-4-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sullo sciopero che si è svolto il 3 giugno a livello nazionale di tutti i lavoratori e lavoratrici di Poste Italiane, di seguito il loro appello:\r\n\r\n \r\n\r\n\"In questi giorni la CGIL e l UIL denunciano la pessima condizione che si vive in Poste Italiane, quella che per anni hanno contribuito a determinare. Gli stessi anni in cui il sindacalismo di base conflittuale di quest'azienda denunciava e lottava per quella manciata di rivendicazioni che solo ora, per esercizio di ricollocazione nel mercato sindacale, mettono in fila e ne fanno uno sciopero.\r\n\r\nLamentano l'esclusione, l'assenza di democrazia e pluralismo. Eppure, loro, con gli storici compagni di merende, hanno operato l'esclusione del sindacalismo non connivente, non dai tavoli di concertazione di cui questi poco sono interessati, ma ancora peggio, dalle agibilità politico sindacali sui luoghi di lavoro partendo dalla legge 146/90 (Denominata addirittura legge anticobas) di cui i sindacati concertativi si sono fatti sostenitori e a seguire con il T.U. sulla rappresentanza 2014 volti a limitare fortemente le possibilità d'azione di chi si è storicamente posto in contrarietà alla loro visione sempre più aderente a quelle aziendali e di cui la CISL, senza'altro, ne è iconica portabandiera.\r\n\r\nE' evidente a chiunque, e per loro stessa ammissione, che l'unico terreno di interesse delle proclamanti è proprio quello della concertazione dalla quale si trovano momentaneamente messi in disparte. Non siamo fiduciosi, abbiamo imparato a non esserlo, ma auspichiamoci che questa postura conflittuale venga mantenuta e che non sia solo di circostanza.\r\n\r\nArrivano tardi, almeno di 20 anni su quelle che sono state le nostre rivendicazioni, peraltro quelle meno radicali, sulle quali noi insistiamo da sempre e per le quali da sempre intraprendiamo azioni di lotta e scioperi.\r\n\r\nLE STESSE RAGIONI CHE CI PORTANO A SCIOPERARE ANCORA UNA VOLTA, CON LA FORZA DELLA COERENZA, IL 3 GIUGNO 2025:\r\n\r\n \tRipubblicizzazione di Poste Italiane e difesa del servizio uniersale\r\n \tAssunzione di tutti i CTD per colmare la cronica mancanza di risorse e che abbatta le richieste di flessibilità\r\n \tBasta precariato in Poste\r\n \tNo alle continue riorganizzazioni al solo scopo di tagliare il personale\r\n \tNo alle continue pressioni aziendali e al continuo ricorso ai provvedimenti disciplinari\r\n \tAumenti dei salari diretti e azzeramento dei sistemi di welfare aziendale\r\n \tRefistribuzione (a chi lavora) dei premi ad personam e bonus ed incentivi ai manager\r\n\r\nMa altre, più e per noi fondamentali si sommano nel contesto dello scenario internazionale e del meschino contributo che l'azienda per la quale lavoriamo sta dando al genocidio in atto in Palestina:\r\n\r\n \tFuori Poste dalla fondazione Med-Or di \"Leonardo\"\r\n \tSospensione immediata del trasporto di prodotti dual-use a scopo civile e bellico verso Israele\r\n\r\nFUORI POSTE DAL MASSACRO IN PALESTINA. NOI NON SIAMO COMPLICI\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_03_06_Nunzia-Cobas-Poste-su-sciopero-3-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nAnche il terzo argomento della puntata è stato quello della scuola, infatti abbiamo presentato una nuova serie podcast che come trasmissione e come radio abbiamo creato con l'ausilio di Serena Tusini del Sindacato Sociale di Base che riguarda proprio le trasformazioni avvenute ed in atto nel mondo dell'istruzione e della ricerca, dal titolo \"Dietro alla lavagna\". Ecco il primo episodio \"Le multinazionali all'assalto della scuola pubblica\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Dietro-alla-lavagna-pt.1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","4 Giugno 2025","2025-06-04 15:32:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/insegnante-scuola-riconoscere-11-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 03/06/2025","podcast",1749051017,[341],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[305],{"post_content":344},{"matched_tokens":345,"snippet":347,"value":348},[346],"Assunzione","e difesa del servizio uniersale\r\n \t\u003Cmark>Assunzione\u003C/mark> di tutti i CTD per","Il primo argomento della puntata è stato quello della scuola, infatti con Lucia di Assemblea Scuola Torino, ospite con noi negli studi di Radio Blackout, abbiamo parlato dell'evento del 4 giugno dal titolo \"A difesa della scuola pubblica e democratica\". Questo momento è nato dalla volontà diffusa del personale scolastico organizzato in diversi collettivi locali e col sindacalismo di base, di non sottostare alle regole calate dal Ministro dell'istruzione e del merito sempre più stringenti, oltre che a non rassegnarsi all'andazzo generale creato da dirigenti scolastici sempre più autoritari. Infatti sulla spinta nata dal rifiuto ad un incontro chiesto all'Ufficio Scolastico Regionale, durante uno scorso sciopero lanciato da cub e cgils, da parte di insegnanti e genitori del Norberto Rosa di Susa, riguardo a seri problemi sollevati rispetto alla democraticità delle decisioni prese nell'istituto, si è scelto di indire un'ulteriore presidio sotto la sede dell'USR proprio per mercoledì 4 giugno alle h 14:30. Più tardi si creerà un momento di dibattito e convivialità in piazza Carlo Felice, sempre a Torino, proprio per far capire che i problemi di chi lavora a scuola sono a cascata i problemi di tutta una comunità, dagli alunni e alunne, ai genitori e non solo. In parallelo è stato lanciato un riguardo alle rivendicazioni sopra citate, che vi invitiamo a compilare direttamente QUI\r\n\r\nOppure se non volete compilare direttamente voi il form, potete mandare una mail con i vostri dati a: assemblea.scuola.to@gmail.com\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_03_06_Lucia-Assemblea-Scuola-Torino-su-manifestazione-4-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sullo sciopero che si è svolto il 3 giugno a livello nazionale di tutti i lavoratori e lavoratrici di Poste Italiane, di seguito il loro appello:\r\n\r\n \r\n\r\n\"In questi giorni la CGIL e l UIL denunciano la pessima condizione che si vive in Poste Italiane, quella che per anni hanno contribuito a determinare. Gli stessi anni in cui il sindacalismo di base conflittuale di quest'azienda denunciava e lottava per quella manciata di rivendicazioni che solo ora, per esercizio di ricollocazione nel mercato sindacale, mettono in fila e ne fanno uno sciopero.\r\n\r\nLamentano l'esclusione, l'assenza di democrazia e pluralismo. Eppure, loro, con gli storici compagni di merende, hanno operato l'esclusione del sindacalismo non connivente, non dai tavoli di concertazione di cui questi poco sono interessati, ma ancora peggio, dalle agibilità politico sindacali sui luoghi di lavoro partendo dalla legge 146/90 (Denominata addirittura legge anticobas) di cui i sindacati concertativi si sono fatti sostenitori e a seguire con il T.U. sulla rappresentanza 2014 volti a limitare fortemente le possibilità d'azione di chi si è storicamente posto in contrarietà alla loro visione sempre più aderente a quelle aziendali e di cui la CISL, senza'altro, ne è iconica portabandiera.\r\n\r\nE' evidente a chiunque, e per loro stessa ammissione, che l'unico terreno di interesse delle proclamanti è proprio quello della concertazione dalla quale si trovano momentaneamente messi in disparte. Non siamo fiduciosi, abbiamo imparato a non esserlo, ma auspichiamoci che questa postura conflittuale venga mantenuta e che non sia solo di circostanza.\r\n\r\nArrivano tardi, almeno di 20 anni su quelle che sono state le nostre rivendicazioni, peraltro quelle meno radicali, sulle quali noi insistiamo da sempre e per le quali da sempre intraprendiamo azioni di lotta e scioperi.\r\n\r\nLE STESSE RAGIONI CHE CI PORTANO A SCIOPERARE ANCORA UNA VOLTA, CON LA FORZA DELLA COERENZA, IL 3 GIUGNO 2025:\r\n\r\n \tRipubblicizzazione di Poste Italiane e difesa del servizio uniersale\r\n \t\u003Cmark>Assunzione\u003C/mark> di tutti i CTD per colmare la cronica mancanza di risorse e che abbatta le richieste di flessibilità\r\n \tBasta precariato in Poste\r\n \tNo alle continue riorganizzazioni al solo scopo di tagliare il personale\r\n \tNo alle continue pressioni aziendali e al continuo ricorso ai provvedimenti disciplinari\r\n \tAumenti dei salari diretti e azzeramento dei sistemi di welfare aziendale\r\n \tRefistribuzione (a chi lavora) dei premi ad personam e bonus ed incentivi ai manager\r\n\r\nMa altre, più e per noi fondamentali si sommano nel contesto dello scenario internazionale e del meschino contributo che l'azienda per la quale lavoriamo sta dando al genocidio in atto in Palestina:\r\n\r\n \tFuori Poste dalla fondazione Med-Or di \"Leonardo\"\r\n \tSospensione immediata del trasporto di prodotti dual-use a scopo civile e bellico verso Israele\r\n\r\nFUORI POSTE DAL MASSACRO IN PALESTINA. 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La mobilitazione segue di pochi giorni la sottoscrizione, da parte confederale,del rinnovo del CCNL delle cooperative sociali, un accordo che lascia l'amaro in bocca a oltre 400.000 lavorator* impiegati nel settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo. Domani 10 aprile ci sarà il corteo nazionale a Roma con partenza alle ore 11.00am da piazza santi apostoli.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/F_m_09_04_Rossella-USB-su-sciopero-nazionale-coop-sociali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Mariateresa dell'associazione Lisangà sul convegno che si terrà a Chivasso il 14/04/24 su:\r\nLotte contadine di ieri e di oggi. Per la dignità e l'equità nella solidarietà. Al convegno si metteranno a confronto 3 casi/ 3 storie: Basilicata -Piemonte - El Salvador.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/F_m_09_04_Maria-Teresa-associazione-Lisangà-su-evento-lotte-contadine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Micaela San Filippo, Fiom CGIL area opposizione, sullo sciopero di 8 ore del settore auto e corteo del 12/04/24 che partirà da piazza statuto alle ore 9.oo. I temi portati in piazza sono :\r\n\r\n- assegnazione di nuovi modelli di auto per rilanciare la\r\nproduzione/occupazione;\r\n- assunzione di giovani lavorator*\r\n- integrazione di produzione di componenti destinati ad auto\r\nelettriche/idrogeno\r\n- conferma del ruolo strategico territoriale.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/F_m_09_04_Michela-FIOM-su-sciopero-e-corteo-stellantis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Aprile 2024","2024-04-10 21:42:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/IMG-20240406-WA0000-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 09/04/2024",1712785351,[341],[305],{"post_content":367},{"matched_tokens":368,"snippet":369,"value":370},[72],"auto per rilanciare la\r\nproduzione/occupazione;\r\n- \u003Cmark>assunzione\u003C/mark> di giovani lavorator*\r\n- integrazione di"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Rossella Verteramo, delegata USB, sullo sciopero nazionale del lavoro sociale del 10/04/24. 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Dalle loro pagine social: \"Partendo a ritroso dall’ultima iniziativa pubblica, questo comunicato offre una riflessione sul percorso della Rete del Lavoro Sociale, proiettando alcune suggestioni per il prossimo autunno.Il presidio del 9 giugno sotto la sede di Confcooperative (una delle parti datoriali che firma il CCNL “coop sociali” insieme a Legacoop) è stato il primo presidio lanciato dalla Rete. Un presidio, discretamente partecipato, che ha da subito ottenuto un risultato: un incontro il 6 luglio con la direzione regionale di Confcooperative a cui presentare la piattaforma rivendicativa [...] Leggi il comunicato completo al seguente link\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_20_06_Rete-lavoro-sociale-bilancio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Claudia Giannone, rsu della CUB come educatrice in un asilo nido comunale. Con lei abbiamo affrontato le novità che riguardano le regole di ingaggio per iniziare a intraprendere questa professione e i relativi problemi che questa decisione si porta dietro; di seguito una lettera scritta da alcuni genitori all'amministrazione comunale: \"LETTERA APERTA DI UN GRUPPO DI GENITORI ALL'AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI TORINO SPETT.LI SERVIZI EDUCATIVI DELLA CITTA’ DI TORINO\r\nSiamo un gruppo di genitori delle diverse circoscrizioni della nostra città. Ci rivolgiamo a Voi credendo fortemente che ci dedicherete tempo e interesse.\r\nIn questi giorni abbiamo visto il presidio davanti Palazzo Civico e letto le diverse interviste rilasciate dalle interessate. Ognuno di noi ha riconosciuto insegnanti ed educatrici che hanno accompagnato per anni, i più FORTUNATI anche per un intero ciclo, di crescita non solo i nostri figli, ma anche noi genitori. Siamo increduli! Non riusciamo a credere che il Comune abbia motivi validi per lasciare a casa persone ricche di esperienza, entusiasmo e formazione professionale. Escluse da una selezione pubblica perché non in possesso di una QUALSIASI laurea?\r\nAssurdo! L’inquadramento di assunzione non dovrebbe essere la priorità in un Comune dove ogni anno noi genitori viviamo l’ansia da continuità. Assumere gente valida e formata con compravata esperienza dovrebbe essere la vostra priorità per il nostro bene e per quello delle generazioni future!\r\nChiediamo ai servizi educativi della nostra Città, di tener conto della professionalità e dell’esperienza che queste maestre hanno e che a nostro parere (fruitori principali del servizio) meritano a pieni voti di partecipare al concorso.\r\n\r\nCOMBATTIAMO OGNI ANNO CON CARENZA SIGNIFICATIVA DI PERSONALE E ORA LASCIATE NEL PRECARIATO LE MAESTRE E NELL’INCERTEZZA NOI GENITORI. SAREBBE ORA CHE TENESTE CONTO ANCHE DEL NOSTRO PARERE.\r\n\r\nContinueremo a seguire le nostre care professioniste ‘supplenti’ anche nelle prossime iniziative, ma ci auguriamo di poter festeggiare la giustizia che sarà fatta.\r\n\r\nGrazie per l’attenzione\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_20_06_Claudia-Giannone-rsu-cub-su-presidio-educatrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Giugno 2023","2023-06-25 16:43:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/356105232_798101322105117_7048994696271993232_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 20/06/2023",1687711415,[],[],{"post_content":389},{"matched_tokens":390,"snippet":391,"value":392},[72],"QUALSIASI laurea?\r\nAssurdo! 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Oggi ancor di più a causa degli effetti della crisi sanitaria ed economica.\r\nBuon ascolto:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/F_m_13_10_Movimento-disoccupati-7-Novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nLa seconda diretta:\r\n\r\n il Coordinamento Precari Scuola Torino partecipa al presidio il 14/10, davanti alla prefettura di Torino, nonostante la presenza dei sindacati confederali con la loro piattaforma:\r\nRivendichiamo:\r\n- blocco concorsi e prove concorsuali ( TFA) durante il periodo dell’emergenza sanitaria\r\n- assunzione per titoli e servizio dei docenti precari che abbiano svolto 36 mesi di servizio nelle scuole di ogni ordine e grado\r\n- assunzione dei docenti specializzati su sostegno con almeno 3 anni di servizio\r\n- per i docenti precari su sostegno che abbiano almeno 36 mesi di servizio specifico ma sono privi di specializzazione, garantire la formazione con valore abilitante e l’immissione in ruolo da gps sostegno.\r\nAi nostri microfoni Domenico del CNPS.\r\nBuon Ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/F_m_13_10_Coordinamento-Precari-della-Scuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\nLa terza e quarta diretta:\r\n\r\nritorniamo a parlare con i lavoratori dello spettacolo della loro difficile condizione, con l'aiuto di Rocco abbiamo raccontato l'esperienza di lotta con impatto scenico notevole tenutasi a Milano dove 500 \"flightcase\" hanno suonato con i lavoratori raccontando la loro condizione lavorativa: Un unico settore, un unico futuro.\r\nBuon ascolto\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/F_m_13_10_Bauli-in-piazza.mp3\"][/audio]\r\nSi chiude la puntata con un lavoratore dello spettacolo di Berlino, Matteo, che ci fa assaporare la differenza in tempi di covid delle condizioni lavorative.\r\nBuon ascolto\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/F_m_13_10_Testimonianza-tedesca-lavoratore-dello-spettacolo.mp3\"][/audio]","19 Ottobre 2020","2020-10-19 23:08:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/121473197_2110177515781677_5301744797509669943_o@@-200x110.jpg","Radio Fabbrica puntata del 13/10/20",1603148307,[],[],{"post_content":411},{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":414},[72],"durante il periodo dell’emergenza sanitaria\r\n- \u003Cmark>assunzione\u003C/mark> per titoli e servizio dei","La prima diretta:\r\n\r\nAi nostri microfoni Eddy del Movimento di Lotta - Disoccupati \"7 Novembre\" su un'iniziativa del 7 ottobre:\r\nIl nostro movimento di lotta il 7/10 ha riempito Piazza Municipio, centinaia di disoccupate e disoccupati, hanno ottenuto incontro con la Città Metropolitana ed il Comune di Napoli.\r\nAbbiamo portato avanti le ragioni della nuova occupazione dello stabile in Vico Arena della Sanità ed abbiamo chiesto con forza l'impegno degli enti locali nel chiedere con urgenza un incontro al Ministero del Lavoro, al Ministro del Sud ed alla Regione Campania per aprire definitivamente la strada alla possibilità di sperimentare formazione e progettazione finalizzata alla garanzia di un salario ed un lavoro utile alle comunità, territori e Città partendo da quanto fino ad ora proposto. 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