","Bombe UE e pirati in Somalia","post",1337344744,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/attacco-aereo/","http://radioblackout.org/tag/eu-eurofor-atalanta/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/pirati/","http://radioblackout.org/tag/somalia/",[29,33,68,69,70],"nato","pirati","somalia",{"post_content":72,"tags":77},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"aereo","contare anche su un supporto \u003Cmark>aereo\u003C/mark>, operano in una zona che","La Eu-Navfor Somalia-operazione Atalanta è una missione diplomatico-militare dell'Unione europea contro la pirateria marittima lungo le coste del Corno d'Africa. La missione è iniziata nel dicembre 2008. Le navi, che variano da 4 a13 e possono contare anche su un supporto \u003Cmark>aereo\u003C/mark>, operano in una zona che comprende il Golfo di Aden, il Corno d'Africa e l'Oceano Indiano fino alle Isole Seychelles.\r\nIl 15 maggio, per la prima volta dall'inizio di Atalanta gli elicotteri della Navfor hanno bombardato le basi dei pirati sulla costa somala. \r\nSecondo alcuni testimoni locali sarebbero state bombardate cinque imbarcazioni ormeggiate nei pressi di Hardhere.\r\nLa missione Atalanta era stata estesa lo scorso marzo fino al 2014, autorizzando la possibilità di colpire sulla terraferma le imbarcazioni e gli equipaggiamenti dei pirati.\r\nNella stessa zona opera una analoga missione della NATO, le cui funzioni parrebbero sovrapporsi. Con ogni probabilità è in corso nell’area una lotta per il controllo della zona, che, oggi come negli anni ‘80 vede in prima fila Stati Uniti ed Italia. Non a caso l’Italia presto assumerà il comando della missione Atalanta.\r\n\r\nSulle reali poste in gioco di quest’operazione abbiamo parlato con Marco, autore di numerosi articoli sul tema della pirateria.\r\n\r\nAscolta la diretta: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/Marco-su-attacco-aereo-anti-pirateria-dellUnione-Europea-coste-somale-17-05-.mp3\"]\r\n\r\nScarica l’audio",[78,82,84,86,88],{"matched_tokens":79,"snippet":81},[80,74],"attacco","\u003Cmark>attacco\u003C/mark> \u003Cmark>aereo\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":33},[],{"matched_tokens":85,"snippet":68},[],{"matched_tokens":87,"snippet":69},[],{"matched_tokens":89,"snippet":70},[],[91,96],{"field":36,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[48],[94],[80,74],[81],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":103,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":105,"highlight":135,"highlights":158,"text_match":166,"text_match_info":167},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":48,"id":108,"is_sticky":48,"permalink":109,"post_author":51,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":112,"post_id":108,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":59,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":127},[45],[47],"66842","http://radioblackout.org/2021/02/nuova-offensiva-della-turchia-contro-il-popolo-curdo/","Il 10 febbraio la Turchia ha avviato un pesante attacco aereo nel Kurdistan meridionale, e in particolare a Gare, a cui è seguito l'arrivo delle truppe di terra. E' praticamente certo che si tratti di un tentativo di occupazione dell'area da parte di Erdogan, risoluto ad attaccare il PKK e il popolo curdo tutto. 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Altrimenti Etihad non è disponibile a entrare nel capitale Alitalia con i 560 milioni di euro previsti. Oggi pomeriggio alle 16,30 è previsto un incontro tra i ministri dei Trasporti e del Lavoro, Maurizio Lupi e Giuliano Poletti, e i sindacati per discutere degli esuberi in Alitalia. Difficile tuttavia che possa modificarsi il quadro di fondo, in cui, come spesso accade, chi è disponibile alla lotta è sottoposto al ricatto del possibile fallimento.\r\n\r\nUna ricetta di lacrime e sangue che si somma ai costi già pagati dai lavoratori dell’ex compagnia di bandiera. Sono tremila i lavoratori sottoposti a cig, solidarietà o rotazione, di cui 700 a zero ore: 2300 sono quelli «tagliati» solo nell’accordo firmato dai sindacati lo scorso 14 febbraio. In totale però i lavoratori «sospesi» dell’ex compagnia di bandiera - che \"godono\" di ammortizzatori sociali di vario genere - sono oltre settemila sui poco meno di tredicimila dipendenti Alitalia.\r\n\"Numeri vergognosi per un’industria sana e in crescita. – sostiene Antonio Amoroso della Cub Trasporti – Il ridimensionamento di Alitalia è una scelta miope, fatta sulla pelle dei lavoratori». I sindacati infatti contrappongono ai dati Enac, che parlano di un numero di passeggeri inferiore dell’1,7% nel 2013, i dati di Assaeroporti che nel quinquennio 2008-2013 registra un aumento del traffico negli scali italiani del 10%.\r\n\r\nI lavoratori dell'intero settore del trasporto aereo sono sotto attacco: si va dai tanti che sono nell'indotto, ai lavoratori di altre compagnie minori, a quelli degli aeroporti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Amoroso della Cub Trasporti, che ha annunciato uno sciopero per il 20 giugno.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nalitalia","11 Giugno 2014","2014-06-16 11:33:11","Le ali spezzate dei lavoratori del trasporto aereo",1402493423,[183,184,185],"http://radioblackout.org/tag/alitalia/","http://radioblackout.org/tag/etihad/","http://radioblackout.org/tag/licenziamenti/",[187,25,188],"alitalia","licenziamenti",{"post_content":190,"post_title":194},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[74,80],"lavoratori dell'intero settore del trasporto \u003Cmark>aereo\u003C/mark> sono sotto \u003Cmark>attacco\u003C/mark>: si va dai tanti che","Sono 2.200 i dipendenti di Alitalia che verranno licenziati senza alcuna forma di ammortizzazione sociale: niente cassa integrazione o contratti di solidarietà. 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Tel Aviv dice di aver colpito un carico di missili iraniani Fateh 110 diretto al movimento libanese Hezbollah. Tehran nega con forza. L'attacco della scorsa notte segue quello analogo avvenuto tra giovedi' e venerdi', anche in quel caso, afferma Tel Aviv, contro un presunto carico di missili Fateh iraniani.\r\n\r\nLa complicata situazione della guerra civile siriana e le ingerenze che si sprecano da parte di molti stati, USA in primo luogo, rendono difficile la comprensione di cosa sta realmente accadendo in quella parte del mondo, molte sono le sfaccettature che devono essere tenute in considerazione.\r\n\r\nAscolta la diretta con Michele Giorgio: michelegiorgio_siria","6 Maggio 2013","2013-05-13 12:04:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/NEWS_132665-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"299\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/NEWS_132665.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Ancora Siria, ancora Israele, ancora bombardamenti.",1367839996,[221,222,223,224,225,226,227],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[15,51,18,229,21,27,230],"linformazione-di-blackout","Siria",{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":235},[80,74],"A pochi giorni dall'ultimo \u003Cmark>attacco\u003C/mark> israeliano, sabato sera un altro raid \u003Cmark>aereo\u003C/mark> ha colpito Damasco. 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Dispositivi di raccolta dati direttamente legati ai bombardamenti a tappeto in una data porzione di terreno, con l'obiettivo di interrompere il sentiero di Ho Chi Minh dal Laos al Vietnam. I prodromi della guerra cibernetica.\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=Ilc6YpOHroE\r\n\r\nNon pare inverosibile, come alcuni hanno sostenuto, che la ricerca tecnica abbia come obiettivo di lungo termine quello di espungere l’umano e la sua inaffidabilità dalla guerra. Negli anni Ottanta, quando si sperimentarono simulazioni di guerra tra due “automi”, uno chiamato “Sam” e l’altro “Ivan”, senza alcun intervento decisionale umano, l’opzione dell’attacco atomico divenne una delle opzioni possibili per vincere la \"partita\". L’automa avrebbe potuto anche dedurre di non poter più continuare il gioco, ma solo per il venir meno di opzioni logiche. L'arma cibernetica è dunque funzionale ad opporsi a qualsiasi cosa che interrompa il semplice raggiungimento dell’obiettivo. Viene così tarpata la possibilità di qualunque atto umano di diserzione e fraternizzazione sul fronte.\r\n\r\nLa radicale disumanizzazione della violenza, ormai assurta allo statuto di videogioco, e il potenziamento del continuum moderno tra pace capitalista e guerra guerreggiata, in particolare per quanto riguarda la sorveglianza atta a profilare un individuo come consumatore e al contempo potenziale \"nemico\", come nel caso di Palantir - azienda che collabora con eserciti e polizie ed al contempo gestisce i dati dei pazienti del Policlinico Gemelli di Roma - ci sembrano essere due elementi di trasformazione specifici relativi all'integrazione di IA e automazione nel campo delle dottrine militari, che per il resto si muovo all'interno dell'ormai noto paradigma del cd. \"Network Centric Warfare\" (guerra basata sulle reti).\r\n\r\nL'automazione risponde al sogno del controllo totale proprio della modernità capitalista: dalla fabbrica algoritmica ai droni da combattimento, l'umano gesto di rifiuto è sotto attacco e va difeso per la possibilità che conserva di disertare la guerra totale.\r\n\r\nPartendo da un inquadramento storico, con un compagno proviamo a rilevare le specificità dell'automazione in ambito bellico, affrontando l'ordine del discorso del nemico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/guerratecnica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","10 Giugno 2024","2025-02-27 23:22:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Lockheed_OP-2E_Neptune_of_VO-67_drops_seismic_sensor_circa_in_1967-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"128\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Lockheed_OP-2E_Neptune_of_VO-67_drops_seismic_sensor_circa_in_1967-300x128.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Lockheed_OP-2E_Neptune_of_VO-67_drops_seismic_sensor_circa_in_1967-300x128.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Lockheed_OP-2E_Neptune_of_VO-67_drops_seismic_sensor_circa_in_1967-100x44.jpeg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Lockheed_OP-2E_Neptune_of_VO-67_drops_seismic_sensor_circa_in_1967.jpeg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Guerra e tecnica: l'umano gesto di rifiuto sotto attacco",1718041867,[257,221,258,259],"http://radioblackout.org/tag/cibernetica/","http://radioblackout.org/tag/guerra-allumano/","http://radioblackout.org/tag/guerra-totale/",[261,15,262,263],"cibernetica","guerra all'umano","guerra totale",{"post_content":265,"post_title":269},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[74],"lanciarono l'operazione Iglù bianco: un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> della marina lanciò decine di","Era il 1970 quando gli Stati Uniti lanciarono l'operazione Iglù bianco: un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> della marina lanciò decine di migliaia di microfoni per cogliere i passi dei guerriglieri, rilevatori d’attività sismica per cogliere vibrazioni minime sul terreno, sensori olfattivi per cercare l’ammoniaca presente nell’urina umana. 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Viene così tarpata la possibilità di qualunque atto umano di diserzione e fraternizzazione sul fronte.\r\n\r\nLa radicale disumanizzazione della violenza, ormai assurta allo statuto di videogioco, e il potenziamento del continuum moderno tra pace capitalista e guerra guerreggiata, in particolare per quanto riguarda la sorveglianza atta a profilare un individuo come consumatore e al contempo potenziale \"nemico\", come nel caso di Palantir - azienda che collabora con eserciti e polizie ed al contempo gestisce i dati dei pazienti del Policlinico Gemelli di Roma - ci sembrano essere due elementi di trasformazione specifici relativi all'integrazione di IA e automazione nel campo delle dottrine militari, che per il resto si muovo all'interno dell'ormai noto paradigma del cd. \"Network Centric Warfare\" (guerra basata sulle reti).\r\n\r\nL'automazione risponde al sogno del controllo totale proprio della modernità capitalista: dalla fabbrica algoritmica ai droni da combattimento, l'umano gesto di rifiuto è sotto \u003Cmark>attacco\u003C/mark> e va difeso per la possibilità che conserva di disertare la guerra totale.\r\n\r\nPartendo da un inquadramento storico, con un compagno proviamo a rilevare le specificità dell'automazione in ambito bellico, affrontando l'ordine del discorso del nemico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/guerratecnica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":271},[80],"Guerra e tecnica: l'umano gesto di rifiuto sotto \u003Cmark>attacco\u003C/mark>",[273,275],{"field":97,"matched_tokens":274,"snippet":267,"value":268},[74],{"field":201,"matched_tokens":276,"snippet":271,"value":271},[80],1155199671761633300,{"best_field_score":279,"best_field_weight":169,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":280,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"1112386306048","1155199671761633394",{"document":282,"highlight":312,"highlights":317,"text_match":277,"text_match_info":320},{"cat_link":283,"category":284,"comment_count":48,"id":285,"is_sticky":48,"permalink":286,"post_author":51,"post_content":287,"post_date":288,"post_excerpt":112,"post_id":285,"post_modified":289,"post_thumbnail":290,"post_thumbnail_html":291,"post_title":292,"post_type":59,"sort_by_date":293,"tag_links":294,"tags":303},[45],[47],"78219","http://radioblackout.org/2022/11/ucraina-verso-una-nuova-fase/","La guerra in Ucraina potrebbe aver preso una piega molto diversa da quella degli ultimi mesi. Dopo l’attentato al ponte che collega la Crimea alla Russia sono scattati ampi bombardamenti sulla capitale e le altre città dell’ovest che da lungo tempo non erano più sotto attacco diretto. Questa mossa di Mosca ha certamente messo in difficoltà il governo Zelesky, sottoposto a pressione persino da Biden che spinge per i l’avvio di negoziati.\r\nLa Russia non riesce vincere la guerra di terra sino al punto da ritirarsi da Kherson, conquistata nel marzo di quest’anno. Questo ritiro è probabilmente frutto di un accordo non dichiarato tra le due parti. Non si spiegherebbe in altro modo la tranquillità con cui Zelensky è arrivato nella città il giorno successivo l’abbandono delle truppe di occupazione, senza temere un bombardamento russo. Non si spiegherebbe neppure il tranquillo ritiro garantito dall’esercito ucraino alle truppe di Mosca. Truppe che, non dimentichiamolo, sono per un buon 60% costituite da popolazioni provenienti dalla periferia dell’impero russo, di altra etnia e religione, fatto che spiega le violenze nei confronti della popolazione ucraina, in buona parte russofona, nelle zone occupate durante l’avanzata.\r\nLa Russia a febbraio probabilmente contava su una guerra lampo condotta, sul terreno, da carri armati e, in aria, dai cacciabombardieri e dai droni. É probabile che l’obiettivo fosse una divisione in tre del territorio ucraino: la parte orientale annessa alla Russia, la parte centrale riallineata a Mosca dopo un veloce cambio alla presidenza, la parte occidentale lasciata sotto l’ombrello dell’UE e della NATO. In tal modo Putin si sarebbe liberato del cuneo che la NATO rischiava di conficcargli in un fianco, con un’azione preventiva veloce e, così speravano, quasi indolore per chi l’aveva intrapresa.\r\nCalcoli che si sono rivelati del tutto sbagliati. La guerra nei cieli è stata vinta come accade ormai da decenni nelle guerre coloniali intraprese dai concorrenti statunitensi, ma, esattamente come accade alle forze armate USA, i russi vincono in aria ma non riescono a tenere sul terreno. Putin e i suoi generali si sono mossi come se la guerra di terra fosse simile al secondo conflitto mondiale, una guerra in cui la supremazia sul terreno era data dai carri armati. Oggi non è più così: esistono armi relativamente leggere, utilizzabili da non più di tre soldati, armi molto costose ma capaci di bucare come fosse formaggio le corazze più solide. L’arma vincente dell’Armata Rossa contro i soldati di Hitler oggi è pesante, aggirabile, perforabile da un esercito rifornito ed addestrato all’utilizzo delle armi anticarro di ultima generazione. Capita alla Russia, come era capitato agli Stati Uniti in Afganistan e, soprattutto, in Iraq di vincere la guerra in aria e di perderla sul terreno. I successi russi in Siria e Cecenia erano basati su una precisa divisione dei compiti: ai russi il sostegno aereo, agli alleati disposti a perdere decine di migliaia di vite umane, la guerra di terra. Qui la guerra di terra la combattono direttamente le truppe del Cremlino.\r\nL’esercito russo non ha abbastanza uomini e non è sufficientemente preparato. Gli scontri e la fuga di massa seguiti all’annuncio del richiamo di 300.000 riservisti fatto da Putin in settembre hanno dimostrato lo scarso entusiasmo dei russi per questa guerra. 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Sommossa al CPR\r\nA fine maggio nel Centro di detenzione amministrativa di Gradisca di Isonzo, è scoppiata una sommossa, sedata con la forza da polizia, carabinieri e militari. Un’intera area del CPR è stata distrutta.\r\nDa quando il governo ha deciso il prolungamento a 18 mesi del periodo massimo di reclusione per i migranti senza documenti, i Centri italiani sono in crescente ebollizione. Chi finisce in un centro viene condannato ad una pena detentiva di un anno e mezzo di reclusione. Alcuni vengono deportati prima, ma per quelli che provengono da paesi con i quali non ci sono accordi di rimpatrio è prigione.\r\nCe ne ha parlato Raffaele di Trieste\r\n\r\nAttesa presso l’Ufficio Immigrazione. Racconto di una mattina a Torino\r\nOgni città ha un Ufficio Immigrazione della questura. Qui le persone giungono per richiedere documenti, rinnovarli. Spesso riconosciamo questi luoghi per le code di uomini e donne fuori dall’ingresso; a volte la normalità è interrotta da proteste. 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Squadriglie di bombardieri tra IA e massacri del futuro\r\nIL 14 dicembre dello scorso anno i governi italiano, giapponese e britannico hanno sottoscritto l’accordo sul Global Combat Air Programme, che prevede la progettazione e realizzazione, da parte di Leonardo, Mitsubishi e BAE Systems, di un nuovo cacciabombardiere, destinato a sostituire Eurofighter ed F35.\r\nIn questo modo viene garantito un futuro anche allo stabilimento Alenia di Caselle Torinese, che terminate le commesse per gli Eurofighter, si rinnoverà per i nuovi, ancor più mortali velivoli da guerra. \r\nGrazie ad un’intervista uscita sull’edizione torinese del Corsera oggi ne sappiamo di più.\r\nl PC2lab di Leonardo a Torino è un vero e proprio centro di sviluppo e prototipazione di modelli e scenari virtuali al servizio della concezione dei velivoli del futuro, droni e caccia di quinta generazione.\r\nÉ in questo Laboratorio che è in gestazione il Global Combat Air Programme. 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Votare? Ma no! Sommossa al CPR di Gradisca. Il tempo sospeso e la violenza istituzionale per i senza carte. Smilitarizzare la città. I nuovi bombardieri di Leonardo&C...","podcast",1718295159,[221],[15],{"post_content":387},{"matched_tokens":388,"snippet":389,"value":390},[80,74],"di un intero sistema di \u003Cmark>attacco\u003C/mark> \u003Cmark>aereo\u003C/mark>. Il pilota è previsto solo","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVotare? Ma no!\r\nIl voto è uno dei rituali cardine della democrazia rappresentativa, uno strumento di ricambio delle élite, con il quale non si misura tanto il consenso a questo o quel partito, quanto alla delega in bianco su cui si regge l’intero sistema.\r\nAl di là di programmi, slogan e dichiarazioni di intenti, chi viene eletto non ha alcun mandato imperativo, ma un semplice impegno verbale, che può essere costantemente disatteso, senza portare alla decadenza del delegato.\r\nLa democrazia serve ad alimentare l’illusione che esista una sovranità popolare, cui ciascuno partecipa recandosi alle urne.\r\nNei fatti le regole che la sottendono, difese da un nutrito corpo di armati, impediscono e non consentono la partecipazione alle decisioni sulla vita di noi tutti. É un gioco a carte truccate.\r\nNe abbiamo parlato con Tiziano Antonelli\r\n\r\nGradisca. Sommossa al CPR\r\nA fine maggio nel Centro di detenzione amministrativa di Gradisca di Isonzo, è scoppiata una sommossa, sedata con la forza da polizia, carabinieri e militari. Un’intera area del CPR è stata distrutta.\r\nDa quando il governo ha deciso il prolungamento a 18 mesi del periodo massimo di reclusione per i migranti senza documenti, i Centri italiani sono in crescente ebollizione. Chi finisce in un centro viene condannato ad una pena detentiva di un anno e mezzo di reclusione. Alcuni vengono deportati prima, ma per quelli che provengono da paesi con i quali non ci sono accordi di rimpatrio è prigione.\r\nCe ne ha parlato Raffaele di Trieste\r\n\r\nAttesa presso l’Ufficio Immigrazione. Racconto di una mattina a Torino\r\nOgni città ha un Ufficio Immigrazione della questura. Qui le persone giungono per richiedere documenti, rinnovarli. Spesso riconosciamo questi luoghi per le code di uomini e donne fuori dall’ingresso; a volte la normalità è interrotta da proteste. A Torino l’Ufficio Immigrazione è situato in corso Verona, a pochi passi dalla Dora. Vicino si trovano il blocco oscuro del centro direzionale Lavazza e il cantiere che trasformerà il vecchio mercato all’ingrosso dei fiori in un’area sportiva con palestra e piscina. L’edificio della questura è ampio e spazioso, ma le persone devono attendere ore in coda, ogni mattina, sull’asfalto del piazzale antistante. La polizia amministra l’ordine pubblico, dispone barriere e redarguisce; accanto un furgoncino vende brioche, bibite e caffè, fototessere e servizi di fotocopia. Un’amica, che desidera rispondere al nome di Selma Arnaldo, trascorre mattine qui perché è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Selma ha scritto il racconto di una giornata d’attesa. (da Monitor Italia)\r\n\r\nTorino. In strada per smilitarizzare la città\r\nCome sempre il 2 giugno la Repubblica ha celebrato sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nUna “festa” che anche quest’anno è stata contestata attivamente in due giornate di informazione e lotta.\r\n\r\nLeonardo. Squadriglie di bombardieri tra IA e massacri del futuro\r\nIL 14 dicembre dello scorso anno i governi italiano, giapponese e britannico hanno sottoscritto l’accordo sul Global Combat Air Programme, che prevede la progettazione e realizzazione, da parte di Leonardo, Mitsubishi e BAE Systems, di un nuovo cacciabombardiere, destinato a sostituire Eurofighter ed F35.\r\nIn questo modo viene garantito un futuro anche allo stabilimento Alenia di Caselle Torinese, che terminate le commesse per gli Eurofighter, si rinnoverà per i nuovi, ancor più mortali velivoli da guerra. \r\nGrazie ad un’intervista uscita sull’edizione torinese del Corsera oggi ne sappiamo di più.\r\nl PC2lab di Leonardo a Torino è un vero e proprio centro di sviluppo e prototipazione di modelli e scenari virtuali al servizio della concezione dei velivoli del futuro, droni e caccia di quinta generazione.\r\nÉ in questo Laboratorio che è in gestazione il Global Combat Air Programme. Non si tratta (solo) di un nuovo cacciabombardiere, ma di un intero sistema di \u003Cmark>attacco\u003C/mark> \u003Cmark>aereo\u003C/mark>. Il pilota è previsto solo per l’areo a capo della squadriglia: gli altri arei saranno senza pilota governati di un’IA che si coordina con l’umano sull’aereo di testa.\r\nI combattimenti aerei con protagonisti piloti umani sono ormai archeologia. Le guerre nei cieli verranno combattute con asettica precisione da un sistema addestrato ad ogni possibile scenario, privo di emozioni e paure.\r\nA morire, oggi come in passato saranno sempre uomini, donne e bambini.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[392],{"field":97,"matched_tokens":393,"snippet":389,"value":390},[80,74],{"best_field_score":168,"best_field_weight":169,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":395,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100913",{"document":397,"highlight":410,"highlights":415,"text_match":203,"text_match_info":418},{"comment_count":48,"id":398,"is_sticky":48,"permalink":399,"podcastfilter":400,"post_author":401,"post_content":402,"post_date":403,"post_excerpt":112,"post_id":398,"post_modified":404,"post_thumbnail":405,"post_title":406,"post_type":382,"sort_by_date":407,"tag_links":408,"tags":409},"83297","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-11-07-2023/",[338],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Mahmood del SiCobas Torino, sulla lunga ed estenuante lotta dei lavoratori della Raspini nel pinerolese che riprende l’agitazione operaia dai cancelli della fabbrica di Scalenghe a Pinerolo.\r\nSi è approfondito il risultato negativo, l’incontro sindacale dei lavoratori con l’azienda. Per quasi tre ore, il sindacato con i rappresentanti dei lavoratori ha provato a trovare una soluzione per ricomporre una situazione di illegittimità dentro la fabbrica, dove sfruttamento dei lavoratori e rappresaglia antisindacale sono continui. Questo anche alla luce del grave episodio di violenza antioperaia della scorsa settimana, delle forze dell’ordine armate in assetto antisommossa contro i lavoratori in sciopero concertato dal padrone Raspini con prefettura e questura.\r\nNonostante la disponibilità del sindacato a trattare per un raggiungimento di esito positivo dal confronto, l’azienda ha deciso di alzare un muro duro e finanche ideologico: dimostrandosi mai favorevole a una trattativa seria e fruttifera.\r\nIn particolare, Raspini ha negato ogni possibilità di reintegro per i due lavoratori (entrambi iscritti al sindacato) ingiustamente licenziati e ha respinto la richiesta di aumenti di salario.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/F_m_11_07_Mahmood-Sicobas-su-aggiornamenti-lotte-Raspini-dopo-incontro-con-azienda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Ashraf, compagno Palestinese che vive a Bari, sul grave attacco che le forze di occupazione Israeliane (IOF) hanno lanciato, con un massiccio attacco terrestre e aereo, contro la città di Jenin.\r\nL'assedio è durato 2 giorni (dall'alba di lunedì 3/07/23 all'alba di mercoledì 4/07/23) ed ha causato la morte di 12 palestinesi ed il ferimento di altri 123.\r\nGli aerei da guerra israeliani hanno effettuato almeno 10 attacchi aerei contro Jenin, mentre più di 100 veicoli corazzati israeliani sono stati visti muoversi verso la città. Gli attacchi delle IOF hanno scatenato uno scontro a fuoco, con suoni di esplosivi e droni uditi in tutta Jenin ore dopo l’incursione.\r\n“Hanno punito il popolo”\r\nL’assedio di due giorni ha coinvolto truppe israeliane, missili e attrezzature per il movimento terra, che sono state utilizzate per distruggere strade e altre infrastrutture civili.\r\nIsraele ha giustificato l’attacco come mirato a gruppi armati che operano a Jenin, diventato un simbolo di resistenza all’occupazione illegale della Cisgiordania da parte di Israele.\r\nMa i residenti del campo hanno affermato che sono stati i civili, non i combattenti armati, a sopportare il peso maggiore dell’assalto israeliano.\r\nAlcuni residenti ritengono che i militari israeliani abbiano preso di mira strade e altre infrastrutture pubbliche nella speranza che ciò induca i residenti del campo a fare pressione sui combattenti della resistenza affinché si arrendano.\r\n“Ma questo non accadrà mai, nessuna persona farà pressione sulla resistenza, anche se distruggessero tutte le case”, ha detto Mansour (palestinese di Jenin).\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/F_m_11_07_Ashraf-su-aggiornamenti-Palestina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer la terza parte continuiamo ad ospitare la serie podcast “Tutta colpa dei Padroni?“, oggi trasmettiamo la terza puntata “Il sistema degli appalti”. Cos'è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l'ha inventato? Cosa c'entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/3.-Sistema-appalti-alto.wav\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","25 Luglio 2023","2023-07-25 01:05:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/JENIN-2002-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/07/2023",1690246986,[],[],{"post_content":411},{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":414},[80,74],"hanno lanciato, con un massiccio \u003Cmark>attacco\u003C/mark> terrestre e \u003Cmark>aereo\u003C/mark>, contro la città di Jenin.\r"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Mahmood del SiCobas Torino, sulla lunga ed estenuante lotta dei lavoratori della Raspini nel pinerolese che riprende l’agitazione operaia dai cancelli della fabbrica di Scalenghe a Pinerolo.\r\nSi è approfondito il risultato negativo, l’incontro sindacale dei lavoratori con l’azienda. 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Studiarle, capirne meccanismi e schemi - nonché dotarsi degli strumenti analitici necessari per riconoscere un’espulsione all’interno di un aeroporto o, addirittura, di un aereo - è necessario con il fine di trovare i punti di attacco nonché alimentare solidarietà e complicità con chi lotta e resiste alla violenza di CPR, frontiere e deportazioni.\r\n\r\nAd Harraga – trasmissione in onda ogni venerdì dalle 15 alle 16 su Radio Blackout – approfondiamo l’argomento, nella sua attualità e materialità, cogliendo l’occasione della recente pubblicazione dell’opuscolo: Deportazioni. Riflessioni per attaccare gli ingranaggi del razzismo di stato.\r\n\r\nNella prima parte, con il contributo audio di un compagno dell'Assemblea no cpr no frontiere -FVG, tracciamo un quadro analitico intorno al sistema deportativo italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/harraga-1.8.25-primo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella seconda parte, in conversazione con una compagna della Rete Campagne in Lotta, entriamo nel merito dei meccanismi della macchina deportativa, dal legame tra carcere e CPR ai ghetti dei distretti agroindustriali, dove le deportazioni sono anche strumento repressivo e monito alle spinte rivendicative di lavoratori e lavoratrici immigrate.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/harraga-1.8.25-secondo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL'opuscolo è scaricabile dai siti campagneinlotta.org, nofrontierefvg.noblogs.org, e nocprtorino.noblogs.org","1 Settembre 2025","2025-09-01 09:52:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/deportazioni-banner-200x110.png","Deportazioni: riflessioni per attaccare gli ingranaggi del razzismo di Stato - presentazione dell'opuscolo",1756720328,[433,434,435,436],"http://radioblackout.org/tag/albania/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/opuscolo/",[357,438,365,359],"cpr",{"post_content":440},{"matched_tokens":441,"snippet":442,"value":443},[74,80],"aeroporto o, addirittura, di un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> - è necessario con il fine di trovare i punti di \u003Cmark>attacco\u003C/mark> nonché alimentare solidarietà e complicità","Le deportazioni dall’Italia – sia verso i paesi di partenza che la colonia detentiva in Albania, sia attraverso i cosiddetti rimpatri volontari (che di consensuale han poco o nulla) – stanno aumentando a ritmo sospinto. Studiarle, capirne meccanismi e schemi - nonché dotarsi degli strumenti analitici necessari per riconoscere un’espulsione all’interno di un aeroporto o, addirittura, di un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> - è necessario con il fine di trovare i punti di \u003Cmark>attacco\u003C/mark> nonché alimentare solidarietà e complicità con chi lotta e resiste alla violenza di CPR, frontiere e deportazioni.\r\n\r\nAd Harraga – trasmissione in onda ogni venerdì dalle 15 alle 16 su Radio Blackout – approfondiamo l’argomento, nella sua attualità e materialità, cogliendo l’occasione della recente pubblicazione dell’opuscolo: Deportazioni. 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Dopo il recente caso di Paragon, rinvenuto sui dispositivi di giornalisti scomodi e attivisti delle ONG, emerge l’ennesima conferma di come il contesto italiano sia al contempo mercato e ambito di utilizzo per le tecnologie spyware.\r\n\r\nGrazie al contributo di Riccardo Coluccini, con il quale abbiamo già affrontato il tema partendo dalle sue inchieste, torniamo a parlare dell’industria italiana degli spyware e della coesistenza-concorrenza con i prodotti israeliani (come Paragon), concludendo con un’analisi delle possibili strategie di attacco e i potenziali attorti coinvolti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_sio-spyware-coluccini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","18 Febbraio 2025","2025-02-18 10:51:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bcupcb_cellebrite-SIO-200x110.jpg","CELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI - SPYRTACUS: SIO E IL MERCATO SPYWARE IN ITALIA",1739875865,[464,465,466,467,223,468,469,470,471,472],"http://radioblackout.org/tag/cellebrite/","http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/spyware/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[363,355,474,475,18,476,477,478,353,479],"frontiere","intelligenza artificiale","israelificazione","repressione","sorveglianza","war on migrants",{"post_content":481},{"matched_tokens":482,"snippet":483,"value":484},[74],"impedire una deportazione fermando un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> a Malpensa, l’arresto, il sequestro","Estratti dalla puntata del 17 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI CON UFED\r\n\r\nA distanza di circa un anno dagli eventi, un comunicato rende pubblico l’utilizzo delle tecnologie di Cellebrite per estrarre dati dai telefoni di alcune/i compagne/i.\r\n\r\nIl tentativo di impedire una deportazione fermando un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> a Malpensa, l’arresto, il sequestro dei dispositivi mobili, la richiesta alle persone imputate di fornire i codici di sblocco, il loro rifiuto… a questo punto entra gioco UFED di Cellebrite: basta collegare via USB un dispositivo e questa tecnologia supera password, PIN, sequenze o blocchi biometrici, permettendo di accedere a file nascosti e persino cancellati, al registro chiamate, ai messaggi conservati sul telefono, a file multimediali, cronologia della navigazione e cronologia della posizione (attraverso registri GPS e Wifi). \r\n\r\nNella prima parte di questo approfondimento, anche grazie al contributo del DIMSE (Database of Israeli Military and Security Export), cerchiamo di definire cosa sia questa azienda israeliana di intelligence digitale, quali siano i suoi prodotti principali e come stia plasmando le forze dell’ordine:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGrazie alla presenza in studio di una compagna il cui dispositivo è stato violato con UFED e il contributo di chi si è occupato di analizzarlo una volta restituito, ripercorriamo le tappe di questa vicenda - dal sequestro, alle tracce rinvenute – cercando di osservare il contesto di “informalità” in cui vengono utilizzati questi strumenti e il potere che conferiscono:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-malpensa-perizia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCellebrite è direttamente coinvolta nella repressione del dissenso e nella violazione di diritti umani fondamentali in giro per il mondo, ma un forte vettore di normalizzazione del suo utilizzo in ambito europeo è rappresentato dal dispiegamento delle sue tecnologie nella Guerra alle Persone Migranti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_cellebrite-war-on-migrants.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSu Cellebrite e repressione: https://radioblackout.org/podcast/estrazione-dati-e-repressione-cellebrite-in-italia-e-in-francia/\r\n\r\n \r\n\r\nSPYRTACUS DI SIO: L’ENNESIMO SPYWARE ITALIANO IN CIRCOLAZIONE\r\n\r\nUna società italiana chiamata SIO Spa è stata beccata a distribuire il proprio captatore informatico su Google Play Store piazzando cloni infetti di WhatsApp o di applicazioni di assistenza dei principali operatori telefonici. 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Quindi se ci puoi raccontare quello che è successo e se nell'ultima giornata, nelle ultime 24 ore abbiamo qualche novità in più.\r\n\r\nAllora, sì, di sicuro in questo contesto è una novità poi dopo vi racconterò che non è una novità in un contesto più ampio se torniamo a ritroso a precedenti guerre con Libano o a precedenti invasioni della striscia di Gaza: Israele ha sempre usato la radio per avvertire la popolazione di attacchi, ma lo facevano in un modo diverso lo facevano spesso bombardando fisicamente i trasmettitori oppure andando a trasmettere sulla stessa frequenza con un segnale proprio, oppure utilizzando dei metodi che hanno usato anche gli americani. Gli americani avevano un aereo che è stato appena dismesso che si chiamava Commando Solo che era un C-130 riadattato, che al posto delle bombe aveva dei trasmettitori radio e usando degli strumenti simili l'aereo andava a coprire le frequenze radio delle stazioni che si volevano occupare e in questo modo il risultato era lo stesso cioè chi ascoltava Voice of Lebanon non sapeva più se stava ascoltando quella che vera o quella che arrivava dall'aereo israeliano.\r\n\r\nQuello che è successo ieri e l'altro ieri in questo contesto medio orientale è qualcosa di nuovo sono state una decina le stazioni radio che hanno visto la loro programmazione mutale non so se avete visto i video andati in onda: prima viene trasmesso dall'esercito israeliano l'inno libanese forse per attirare l'attenzione e poi un messaggio in arabo che diceva che a breve sarebbe iniziato un bombardamento che se le persone che abitavano nelle vicinanze di zone che avevano a che fare con Hetzbollah dovevano immediatamente scappare.\r\n\r\nChe cosa è successo? È successo qualcosa che io vedo che sta succedendo molto spesso nel conflitto in Ucraina cioè degli hacker o presunti tali hanno preso il controllo informatico delle emittenti, non ci sono ormai emittenti che non abbiano almeno in un punto della produzione un computer, che poi sia per mandare la musica, per mandare i programmi o per fare uno stream che alimenta il trasmettitore. Hanno preso il controllo di uno di questi pezzi e da lì hanno preso il controllo dell'emittente. Perché dico la guerra in Ucraina? Perché da quando è esploso il conflitto russo-ucraino sono decine i casi di emittenti ucraine che vengono prese sotto controllo russo e riempite di propaganda allo stesso modo gli hacker ucraini hanno hackerato la televisione, hanno hackerato il digitale terrestre, hanno hackerato tantissimi canali radiofonici, da poco hanno hackerato i canali russi in Crimea trasmettendo dei messaggi contro Putin insomma è una modalità conosciuta la novità è appunto l'applicazione di tutto questo nel conflitto medio orientale è una specie di salto di gradino fa capire che queste competenze sono arrivate anche lì e dal punto di vista strategico è anche più comodo non dover bombardare l'emittente ma usarla. Perché immaginate il fatto che andando a occupare un emittente tu hai già un potenziale pubblico in ascolto e la cosa incredibile è quella.\r\n\r\nEcco su questo ti faccio una domanda un po' tecnica che non cambia molto la sostanza ma un po' di curiosità anche perché la nostra è un po' una trasmissione tecnica. Per caso ci sono delle informazioni legati a qual è il punto della produzione che citavi prima che è stato attaccato? Nel senso che pensando anche a un'infrastruttura molto piccola come quella che può essere quella di Blackout ci sono tanti punti attaccabili a partire dall'antenna che diciamo sono i punti finali di trasmissione fino in cima agli studi ai sistemi più o meno automatizzati per la produzione ci sono già dei dati, dei riscontri su questo?\r\n\r\nNo, non c'è nulla, non c'è nulla su questi attacchi non c'è assolutamente nulla c'è qualcosa andando a scavare si trova di come lo stanno facendo in Ucraina appunto in Russia e lì ci sono di solito due punti di attacco: il primo è quando viene utilizzato uno stream per mandare o dagli studio al trasmettitore o anche internamente negli studi, in molte radio ormai il routing dei segnali audio avviene in digitale cioè quindi non c'è più una connessione fisica tipo tra il mixer e un eventuale modulatore è tutto in digitale quindi questo di solito è l'ingresso principale. Il secondo sono i programmi di automazione che di fatto prendendone il controllo: tu prendi il controllo della radio e quindi ti permetti di andareanche a superare la messa in onda quindi se c'è qualcuno in studio viene superato da un programma che l'eventuale software di messa in onda decide che ha una priorità maggiore questi sono i due punti che vengono usati.\r\n\r\nAggiungo che ce n'è anche un terzo che è ancora più inquietante il fatto che leggevo che molti dei mixer digitali per esempio la serie Yamaha sono stati hackerati e quindi anche lì i mixer digitali possono essere connessi in rete anche lì potrebbe essere un punto di ingresso e quindi il segnale l'eventuale programma in mp3 farlocco viene inserito dentro il mixer che ormai molti mixer possono fare anche da play out, adesso entriamo in un campo molto tecnico quello che possiamo dire è che i punti di ingresso per hackerare una radio o una tv il discorso è lo stesso, io lavoro in Rai penso questo si sappia, da 27 anni. Io quando sono entrato in Rai negli anni 90 avevo visto per la prima volta le sale di messa in onda della tv ed erano delle stanzette piene di videoregistratori con delle cassette beta che venivano inserite per mandare in onda gli spot i programmi i programmi registrati oggi il play out è tutto digitale allo stesso modo la radio quindi in verità tutto il sistema di produzione è attaccabile poi dipende solo dalle competenze di chi attacca e anche dalle competenze di chi si difende ma in verità non c'è un sistema difendibile all'infinito.\r\n\r\nSi tra l'altro hai fatto benissimo a citare mixer e queste componentistica qua perché mentre magari gli aspetti tecnici più esterni sono protetti adeguatamente, penso ai server di streaming che comunque hanno delle tecnologie che negli ultimi anni sono abbastanza rodate per proteggersi dagli attacchi parlo di attacchi generici poi è chiaro che quando si parla del Mossad parliamo di un livello di sofisticatezza che va appena al di là delle nostre capacità, però invece i mixer che hai citato te eccetera chi li produce mediamente si pone tutti i problemi tranne che questi possano essere soggetti ad attacchi perché anche storicamente insomma è un settore dell'industria che non è predisposto a pensare in termini di sicurezza dei device. Noi per quanto appunto trasmettiamo da una radio a dir poco provinciale come Blackout se pensiamo al nostro flusso tecnico dell'audio, DAB, streaming ed FM i punti vulnerabili sono veramente tanti potenzialmente.\r\n\r\nCerto e fra l'altro lasciatemi dire che quest'idea che comunque ormai si vede se andiamo da una radio piccola come Blackout, una radio medio piccola, una radio provinciale, una radio nazionale in verità quest'idea di mettere tutto in rete è sempre più spinta perché semplifica perché tieni tutto sotto controllo perché puoi controllare a distanza e più metti in rete e più aumenti per un possibile attaccatore le possibilità di entrare.\r\n\r\nAd esempio che ne so le antenne del DAB, adesso che da una singola antenna trasmettono molte radio come ad esempio fa Blackout qua in Piemonte chiaramente è un vantaggio perché si spende meno corrente e anche a livello infrastrutturale c'è un'ottimizzazione però dall'altro lato diventa il singolo punto in cui può fallire per dire noi ieri abbiamo avuto il DAB che ha avuto dei problemi ed insieme ad altre 20 radio siamo andati giu'.\r\n\r\nPoi immaginiamo che comunque il lavoro di creazione del multiplex cioè che di fatto questo flusso DAB che viene trasmesso viene fatto da un PC o da una macchina che dentro contiene un PC e quindi potenzialmente quello è un altro punto molto a rischio della catena dove uno virtualmente potrebbe sostituire il flusso di Blackout con un'altra catena con un flusso identico che si chiama Blackout uguale e vai non davanti a Blackout cioè nel senso nel mondo del digitale diciamo mentre in verità prima una radio che trasmetteva tutto in analogico aveva molto più controllo del suo segnale non a caso prima queste cose cioè per avere lo stesso effetto si bombardava il trasmettitore e si sostituiva il segnale radio però siamo arrivati appunto in un dominio in cui evidentemente il Mossad ma lasciami dire anche altri cioè il Mossad di sicuro lavora a un livello altissimo però quello che stiamo vedendo in Ucraina e in Russia è lo stesso addirittura prendere il controllo della messa in onda della tv pubblica russa non penso che sia una roba piccola però l'hanno fatto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nOggi ritorniamo a parlare di un argomento, ahi noi, stra approfondito dentro questa trasmissione, ovvero di intelligenza artificiale, soprattutto approfondito con la lente del lavoro. Forse gli appassionati e appassionate di questa trasmissione si ricorderanno che prima dell'estate abbiamo fatto un'intervista ad Antonio Casilli proprio sul tema del lavoro nascosto dietro l'intelligenza artificiale e i sistemi generativi che è quelli di apprendimento e adesso proviamo a fare una chiacchiera con qualcuno che questo lavoro lo vive nella quotidianità. Infatti abbiamo raggiunto una lavoratrice che si occupa esattamente di questo, ovvero fa la copywriter per, diciamo, in subappalto indirettamente per Gemini, che è l'intelligenza artificiale di Google. Io però prima di darti la parola devo anche stoppare la musica, altrimenti facciamo un casino. Allora, noi ti abbiamo voluto sentire perché siamo caduti abbastanza dal pero quando abbiamo scoperto il tuo mestiere. Infatti ti chiederei, insomma, di introdurti da sola, un po' perché mi allievi il lavoro, ma anche perché, appunto, un po' raccontarci cosa facevi prima di questo, cioè un po' come ci sei arrivata, e poi entriamo un pochino più nel dettaglio di quali sono le attività del tuo lavoro adesso.\r\n\r\nSostanzialmente sono arrivata a lavorare per Gemini senza che nessuno lo sappia poi alla fine, perché c'è sempre un po' quest'aura di mistero dietro queste cose, partendo da copywriter per siti web, più che disparati, per e-commerce, per comunque questo tipo di realtàin cui bisogna creare dei contenuti che un po' vendono magari dei prodotti, un po' si tratta di fare il ghostwriter per dei blogger, insomma, ce n'è un po' di ogni quando inizi questo tipo di lavoro. Io sinceramente avevo iniziato a fare la copywriter un po' perché in realtà scrivere mi è sempre piaciuto, sicuramente non per vendere perché non era molto il mio settore, però perché questo tipo di lavoro mi dava la possibilità di lavorare da casa, che è una roba che a me è sempre interessato un casino, cercare di avere meno vincoli possibile con gli orari, quindi comunque ho iniziato come freelance ed è una cosa che per un paio d'annetti mi ha permesso di vivere tranquilla, diciamo, senza grandi pretese, però senza neanche essere particolarmente sfruttata, a parte agli inizi in cui comunque il settore anche della scrittura online ha una specie di barriera all'entrata per cui devi essere abituato a essere pagato pochissimo, proprio poco poco poco, e non è che ci siano tutti questi diritti anche per i copywriter al di fuori della AI. Poi però, alla fine, dopo un paio d'anni, è arrivatoci a GPT e le persone come me si sono trovate da un mese all'altro, diciamo, a non avere più niente da fare. Questo è stato.\r\n\r\nEcco, ma giusto per farci esageratamente i cavoli tuoi, per parlare del mondo di prima, ci puoi dare magari un'idea di quanto si poteva essere pagate per un lavoro del genere? Cioè farci due o tre esempi di un articoletto, una recensione...?\r\n\r\nSì, praticamente se hai appena iniziato e ti confronti anche in realtà, ed era quello anche pesante, con aziende del calibro di Mondadori, non sto dicendo con il primo sfigato, ma se erano capaci di offrirti una cosa come 3 euro lordi ad articolo, e questi articoli erano magari a volte anche lunghi, nel senso che comunque ti dovevi prendere il tempo di trovare le fonti, scrivere le cose, poi magari le mandavi e non andavano bene perché il linguaggio era troppo difficile, invece l'obiettivo è di renderlo meno difficile possibile, e insomma, quello era il tenore. Quindi in una settimana di lavoro a volte ti facevi meno di 50 euro.\r\n\r\nE infatti diciamo che con ChatGPT, che comunque diciamo che per quanto lo si possa criticare è uno strumento che comunque riesce a generare testi abbastanza prolissi in maniera praticamente automatica, un mestiere come quello del copywriter appariva quasi fuori contesto oramai, non so voi come l'avete vista.\r\n\r\nAssolutamente, soprattutto perché davvero a volte i contenuti chiesti comunque sono iper vuoti, iper ripetitivi, servono solo per fare, diciamo, il riempimento di pagine web in cui poi il focus sono le pubblicità, cioè non c'entra niente il contenuto. E io addirittura avevo lavorato per quasi sei mesi per un'azienda di Torino, parecchio grande, ed ero stata assoldata ai primissimi avventi di ChatGPT per essere quella che faceva scrivere a ChatGpt contenuti di questo tipo, quindi articoli ricopiati e stra-copiati da altri, magari anche belli, che vengono poi svuotati, solo ed esclusivamente per riempire siti fake, creati appositamente solo per gli inserzionisti e silurati di centinaia di articoli al giorno. Addirittura loro si erano sviluppati la loro Intelligenza artificiale interna che pubblicava questi articoli anche tutta la notte, quando i lavoratori non potevano esserci.\r\n\r\nSì, infatti, allora, l'immagine che ci dai è un po' come è stato internet negli ultimi, direi, 10-15 anni. Nel senso che noi parliamo di lavoro nascosto, abbiamo introdotto un po' questo termine negli ultimi anni, riferito molto all'intelligenza artificiale, ma quando misteri altamente specializzati come il tuo, in verità, navigano, alimentano internet, da quando sostanzialmente esistono le pubblicità. Infatti tu, giustamente, hai evidenziato il ruolo degli inserzionisti, perché da sempre si sa che c'è una bolla attorno alle pubblicità online. È una cosa, tra l'altro, arcinota, che è un enorme problema di quell'economia lì. E questo è un po' internet, appunto, degli ultimi 15 anni, che non è scoppiata per, insomma, qua ci sarebbe più un'analisi economica, però per qualche motivo questa bolla non è scoppiata e adesso lascia un pochino il posto alla nuova fase. Infatti, adesso, cosa fai? Quali sono le tue attività oggi?\r\n\r\nOra come ora mi occupo di analizzare, da un lato. Ad un lato analizzare le risposte che Gemini ha generato fin da quando è nata e di rimandare poi indietro a Google i nostri feedback su quanto siano accurate da vari punti di vista, quindi sia quello grammaticale, tutto fatto in italiano, perché in realtà quello che cercano, per esempio in Italia, sono persone che parlino bene l'italiano, perché gli serve ovviamente, e quindi analizzo come rispondono le AI, in particolare Gemini, che errori fanno, e anche appunto se riescono poi effettivamente a rispondere alla domanda che fa l'utente, oppure se iniziano a dire cose completamente a caso. E oltre a quello mi occupo anche di generare io stessa dei prompt, che sarebbero le richieste, poi le domande che si fanno a Gemini, specifici, definiti dannosi, nel senso che contengono materiale dannoso come violenza, insulti, odio razziale. Io creo queste domande appositamente, tra virgolette, cattive, in modo che l'AI venga poi allenata a riconoscere i contenuti di questo tipo.\r\n\r\nE' interessante vedere poi che questo è un lavoro altrettanto specializzato, nel senso che quello che ci racconti comunque è un lavoro che richiede molte competenze, da la conoscenza specifica di una lingua e di un contesto, a quindi avere il polso di come stuzzicare e cosa andare a colpire, diciamo, dell'intelligenza artificiale. E quello che mi viene a chiedere è rispetto alla parte di prima, cioè stiamo parlando di due ruoli comunque di un lavoro intellettuale, diciamo, però questo secondo probabilmente è ancora più slegato dal contesto, cioè mentre prima probabilmente avevi un task, un qualcosa da fare, che aveva un inizio e una fine, adesso la tua giornata come funziona? Cioè ti danno tante cose da fare, tutte slegate tra di loro, hai una programmazione, tra virgolette, c'è quindi un piano di... Per arrivare un pochino al tema di quanto è alienante la tua giornata?\r\n\r\nAllora, diciamo che di base a me è capitato, in questo momento mi ritengo, tra virgolette, all'interno di questa categoria una privilegiata, non posso dire che non sia così, nel senso che sono ufficialmente sotto contratto otto ore, come andassi in ufficio normalmente, e durante queste otto ore, tra l'altro, spesso c'è veramente poco da fare, nel senso che Google ha delle ondate di materiale che ti manda, magari per una settimana lavori, che ne so, 4-5 ore tutto il tempo, in modo, sì, molto alienante, perché queste risposte ti arrivano sotto forma di testo dentro la loro piattaforma, e tu hai sempre lo stesso questionario sotto da riempire, quindi è iperripetitivo come lavoro, nel senso che devi dire, la parte A è giusta, la parte B è sbagliata, la parte C è giusta, e bla bla bla, e va avanti così.\r\nPerò tutto sommato, per come sono messa adesso, questa cosa è circoscritta in un sistema, diciamo lavorativo \"normale\", nel senso, faccio le mie otto ore, timbro il cartellino al mattino e alla sera, è il pre di questa specifica situazione in cui mi trovo adesso, che come dite voi, era veramente, poteva diventare veramente alienante e disumano, nel senso che chi lavora come freelancer queste cose, per una parte l'ho fatto anch'io, e diciamo che poi è la maggior parte di quelli grazie al quale poi le AI vengono allenate, sono i freelancer, sono quelli che dicono: io sono disposto a lavorare anche alle quattro del mattino, se mi arriva, diciamo, l'ordine alle quattro del mattino, alle cinque, alle sei, può essere veramente quando cavolo gli pare a Google o a chi come loro, quella cosa là io l'ho vissuta ed è stata la parte che mi ha veramente, non lo so, stupita, ovviamente in senso negativo di più, perché ho visto purtroppo un entusiasmo generale da parte di quelli come me, che magari venivano, come è successo a me, reclutati alla loro volta a piattaforme per freelance, in cui comunque viene già presa una parte di percentuale del tuo lavoro, in cui non hai nessun tipo di rapporto con nessuno, semplicemente un giorno ti arriva un'email e ti dicono, ah, sei disponibile per fare questo lavoro? Sì o no? Vieni insilurato in delle specie di mega chat, in cui sono tutti, tutti i freelance vengono inseriti dopo aver creato un account, dopo aver comunque fornito dei dati, eccetera, e da lì poi questa specie di, come dire, insieme di addetti dall'America, perché si parla poi sempre solo in inglese, iniziano a scrivere quando vogliono loro, senza dirti niente, in questa chat,\r\ne magari tu il 15 agosto sei a farti la grigliata, però loro intanto hanno condiviso tutte le indicazioni di come si lavora, e se tu non le leggi, boh, sono, tra virgolette, cioè, sono cazzi tuoi, sostanzialmente, e poi torni e ti becchi magari la trafila di indicazioni su cosa fare, e non solo, poi magari dici: \"non ho capito proprio niente\", perché non è che sia una roba immediata, se non l'ho mai vista, quindi non spiegano niente, magari il lavoro è pure già finito, perché ci sono altri 100-200 stronzi come te che sono stati lì, svegli, oppure hanno detto, ciao famiglia, io non la faccio la grigliata con te, perché magari devo iniziare a lavorare, e quindi hanno preso il lavoro, e diventa veramente un mare di pesci, di squali, che si devono mordere a vicenda per ottenere cosa? 5 euro, 10 euro, perché poi comunque sono quelle le cifre. Dicono che ti pagano 20 euro l'ora all'inizio, poi guarda caso, cambia sempre, quando poi arriva di fatto l'ordine per fare la fattura, e mai 20 euro.\r\n\r\nSecondo te, da quello che hai avuto modo di vedere in questi anni, i diversi ordini, le mansioni che vi vengono mandate, quale funzione hanno? Cioè, nel vostro ruolo, diciamo la vostra componente, qual è? Com'è che aggiungete valore allo strumento, all'algoritmo di Gemini? Vi occupate semplicemente dell'addestramento, o è anche una forma, tra virgolette, di moderazione, per cui bisogna calibrare i contenuti, calibrarne il linguaggio, eccetera?\r\n\r\nEh sì, ci sono tutte e due. Allora, all'inizio, inizio, era proprio una questione di, forse, quello che mi è capitato. Di correggere da un punto di vista proprio solo della forma, e invece, quindi comunque togliere errori, togliere ripetizioni, perché spesso le risposte che vengono date all'inizio dalle macchine sono molto ripetitive, tipo che ripete la stessa cosa per centomila volte, quindi tu devi dire no, bastava una, e selezioni tutti questi tipi di giudizi attraverso una piattaforma loro, tu non è che sia libero di dire: \"questo, secondo me è così, questo secondo me è cos'à. Sono anche regole abbastanza stringenti che ti danno da Google, che sono preformate, quindi non c'è davvero poi forse un valore in più che si possa dare dal lato nostro, devi semplicemente conformarti a delle guide, linee guide che ti vengono date, e addirittura, appunto, a me è capitato poi in questa azienda adesso di sviluppare magari delle riunioni per dire: \"però noi abbiamo detto che quella determinata risposta va bene\", quando in realtà è fondamentalmente una minchiata allucinante, e loro: \"però Google nelle guide, nelle linee guide ha detto così\", quindi gliela rimandiamo indietro così, ok, va bene. Cioè, non c'è molto da stare a parlarne.\r\n\r\nEcco, ma infatti su questo, diciamo, soggettivamente, tu lo fai da, non tantissimo, ma abbastanza probabilmente per avere già un po' di visione su, in questi mesi, cosa, uno, se hai avuto la percezione che ci stessi, siano stati dei cambiamenti, magari in relazione a particolari temi, eccetera, che sono diventati sensibili, mi viene da pensare ai temi d'attualità, nella prima parte della trasmissione abbiamo parlato di Libano, di Israele e Palestina, della guerra in Ucraina, altre cose, probabilmente il Covid era in una fase precedente che non ti ha coinvolto, però, insomma, questi temi di attualità, e la seconda, diciamo, domanda annessa era se, rispetto a questi temi, cioè, quanto cambiano nel futuro? E quanto diventano schizofrenici ogni tanto? Cioè, se avete proprio l'impressione del, cavolo, oggi Google si è resa conto di questo e sta cercando di pecciare, di salvare capra e cavoli all'ultimo.\r\n\r\nMa sì, effettivamente, quello che ho notato, in una mega descrizione ipergenerica, è una sempre maggiore censura, nel senso che, se tu adesso dici guerra a Gemini, o anche ad altri, è molto probabile che non otterrai grandi risposte, nel senso che stanno allenando sempre di più l'AI a glissare su qualunque cosa, e al massimo quello che puoi ottenere è: \"io non posso dire niente, vai su Google\" ok, vai a cercare su Google, e questa è un po' la tendenza che ho visto io, nel senso che non c'è alcun tipo di possibilità di introdurre queste tematiche, quindi, visto che, per quello che so, la tendenza sarà di sostituire sempre di più i motori di ricerca, che già sono iperbasati sulla AI, con poi proprio un assistente AI, che ti darà le risposte che vorrai, perché l'obiettivo di queste aziende è rendere la cosa sempre più personalizzata, sarà probabilmente molto difficile, se andiamo avanti così, affrontare tematiche, magari di questo tipo, o socialmente rilevanti sull'internet per come lo conosciamo adesso, diciamo, in questo senso è abbastanza preoccupante.\r\n\r\nEcco, su questa stessa domanda, hai avuto una percezione di contenuti e risposte targettizzate per paese, ora, chiaramente, immagino che tu principalmente veda contenuti per l'Italia, quindi non so se hai l'opportunità di avere questa lente, però, hai mai avuto il riscontro che, che ne so, un tema viene filtrato, trattato diversamente, a seconda del paese, nel senso che noi di questo abbiamo conferme, storicamente, da come funzionano le risposte di Google, per varie questioni, soprattutto anche la moderazione di social network, a seconda del paese, la religione, magari comunque la cultura del paese, si applicano dei filtri diversi. Ecco, per quanto riguarda il training, c'è la stessa cosa, riescono a fare più o meno la stessa cosa, oppure no?\r\n\r\nSì, posso dire di sì, nel senso che io mi sono veramente solo occupata dell'Italia, quindi non ti posso dire poi degli esempi pratici su altri paesi, ma proprio intrinseco nel tipo di lavoro che faccio, ci sono dei task che ci mandano e sono anche quelli più numerosi, di localizzazione, nel senso che tu devi poi leggere la risposta che l'AI da e concentrarti sul valutare se questo contenuto che ha generato è in linea con il paese per cui tu lavori, quindi magari io sono italiana, devo controllare che una risposta data non sia, che ne so, offensiva per gli italiani, non sia troppo sensibile per gli italiani, e questo viene fatto in tutto il resto del mondo, perché io appunto ho colleghi di tutto il mondo, quindi sì.\r\n\r\nGiusto un'ultima domanda che mi veniva in mente, non so se hai notato nel tempo come gli argomenti che ti solito ti vengono proposti siano selezionati e se secondo te ci sia una spinta da parte delle aziende nel, non so, magari far sì che un giorno, in un futuro, il vostro lavoro sia sempre meno necessario.\r\n\r\nEh, questo è una tendenza che io personalmente credo che sarà portata avanti in questo senso, cioè visto che comunque l'algoritmo viene allenato ed è stato ampiamente allenato, probabilmente arriverà un momento in cui non servirà più neanche questo tipo di figura. Cioè io sono abbastanza convinta di questo, lo vedo in parte perché nel tempo i compiti, già nell'unico anno in cui ho fatto questo lavoro, comunque i compiti sono diminuiti in un certo senso. Ho visto un processo di raffinazione, no? Sempre di più, cioè prima magari avevi enormi quantità di risposte da analizzare, adesso sempre meno e sono sempre più simili perché la capacità della macchina di scrivere, di fare quello che fa è migliorata, inevitabilmente. Quindi è palesemente una ruota che tornerà al punto di partenza, secondo me, secondo me sì.\r\n\r\nGuarda, noi ti ringraziamo tanto anche perché, cioè di questo tema noi l'abbiamo approfondito insomma più volte, provando a dare tanti punti di vista insomma alle contraddizioni di questi sistemi sia di apprendimento che generativi, però io trovo che mentre su altri dispositivi sia di censura che comunque altre contraddizioni tecnologiche, noi riusciamo a guardarle con gli occhi dei tecnici, chiaramente con una visione politica, però insomma riusciamo a raccontarle, invece mi sembra che su questo l'unico modo per riuscire a raccontarle, per cogliere le contraddizioni sia attraverso i vostri occhi perché siete un po' le uniche, gli unici che effettivamente sono in grado di dire qualcosa di questi attrezzi e andare un po' nel dettaglio.","25 Settembre 2024","2024-09-25 22:05:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/75bb019f083839cc-200x110.png","StakkaStakka 25 settembre 2024 – Commando Solo",1727301906,[],[],{"post_content":504},{"matched_tokens":505,"snippet":506,"value":507},[74],"americani. Gli americani avevano un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> che è stato appena dismesso","Puntata Completa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/stakkastakka-232.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nHacking Radio Fm Libanesi\r\ncon Andrea Borgnigno autore di Interferenze\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/andrea-borgnino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nintervista ad una lavoratrice digitale che si occupa di addestrare e revisionare l'intelligenza artificiale generativa di Google chiamata Gemini\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/gemini-worker.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito trovate le trascrizioni delle due interviste\r\nHacking Radio Fm Libanesi\r\nPrima abbiamo introdotto un pochino il contesto dell'argomento e quindi volevamo un po' chiamarti per fare un aggiornamento molto rapido perché come abbiamo detto Israele non è nuova a una guerra di informazione né contro il Libano né all'interno nei i suoi anni di guerra genocida, ma sicuramente questa modalità di hacking delle frequenze radiofoniche FM è abbastanza una novità o almeno ci risulta essere una novità. Quindi se ci puoi raccontare quello che è successo e se nell'ultima giornata, nelle ultime 24 ore abbiamo qualche novità in più.\r\n\r\nAllora, sì, di sicuro in questo contesto è una novità poi dopo vi racconterò che non è una novità in un contesto più ampio se torniamo a ritroso a precedenti guerre con Libano o a precedenti invasioni della striscia di Gaza: Israele ha sempre usato la radio per avvertire la popolazione di attacchi, ma lo facevano in un modo diverso lo facevano spesso bombardando fisicamente i trasmettitori oppure andando a trasmettere sulla stessa frequenza con un segnale proprio, oppure utilizzando dei metodi che hanno usato anche gli americani. Gli americani avevano un \u003Cmark>aereo\u003C/mark> che è stato appena dismesso che si chiamava Commando Solo che era un C-130 riadattato, che al posto delle bombe aveva dei trasmettitori radio e usando degli strumenti simili l'aereo andava a coprire le frequenze radio delle stazioni che si volevano occupare e in questo modo il risultato era lo stesso cioè chi ascoltava Voice of Lebanon non sapeva più se stava ascoltando quella che vera o quella che arrivava dall'aereo israeliano.\r\n\r\nQuello che è successo ieri e l'altro ieri in questo contesto medio orientale è qualcosa di nuovo sono state una decina le stazioni radio che hanno visto la loro programmazione mutale non so se avete visto i video andati in onda: prima viene trasmesso dall'esercito israeliano l'inno libanese forse per attirare l'attenzione e poi un messaggio in arabo che diceva che a breve sarebbe iniziato un bombardamento che se le persone che abitavano nelle vicinanze di zone che avevano a che fare con Hetzbollah dovevano immediatamente scappare.\r\n\r\nChe cosa è successo? È successo qualcosa che io vedo che sta succedendo molto spesso nel conflitto in Ucraina cioè degli hacker o presunti tali hanno preso il controllo informatico delle emittenti, non ci sono ormai emittenti che non abbiano almeno in un punto della produzione un computer, che poi sia per mandare la musica, per mandare i programmi o per fare uno stream che alimenta il trasmettitore. Hanno preso il controllo di uno di questi pezzi e da lì hanno preso il controllo dell'emittente. Perché dico la guerra in Ucraina? Perché da quando è esploso il conflitto russo-ucraino sono decine i casi di emittenti ucraine che vengono prese sotto controllo russo e riempite di propaganda allo stesso modo gli hacker ucraini hanno hackerato la televisione, hanno hackerato il digitale terrestre, hanno hackerato tantissimi canali radiofonici, da poco hanno hackerato i canali russi in Crimea trasmettendo dei messaggi contro Putin insomma è una modalità conosciuta la novità è appunto l'applicazione di tutto questo nel conflitto medio orientale è una specie di salto di gradino fa capire che queste competenze sono arrivate anche lì e dal punto di vista strategico è anche più comodo non dover bombardare l'emittente ma usarla. Perché immaginate il fatto che andando a occupare un emittente tu hai già un potenziale pubblico in ascolto e la cosa incredibile è quella.\r\n\r\nEcco su questo ti faccio una domanda un po' tecnica che non cambia molto la sostanza ma un po' di curiosità anche perché la nostra è un po' una trasmissione tecnica. Per caso ci sono delle informazioni legati a qual è il punto della produzione che citavi prima che è stato attaccato? Nel senso che pensando anche a un'infrastruttura molto piccola come quella che può essere quella di Blackout ci sono tanti punti attaccabili a partire dall'antenna che diciamo sono i punti finali di trasmissione fino in cima agli studi ai sistemi più o meno automatizzati per la produzione ci sono già dei dati, dei riscontri su questo?\r\n\r\nNo, non c'è nulla, non c'è nulla su questi attacchi non c'è assolutamente nulla c'è qualcosa andando a scavare si trova di come lo stanno facendo in Ucraina appunto in Russia e lì ci sono di solito due punti di \u003Cmark>attacco\u003C/mark>: il primo è quando viene utilizzato uno stream per mandare o dagli studio al trasmettitore o anche internamente negli studi, in molte radio ormai il routing dei segnali audio avviene in digitale cioè quindi non c'è più una connessione fisica tipo tra il mixer e un eventuale modulatore è tutto in digitale quindi questo di solito è l'ingresso principale. Il secondo sono i programmi di automazione che di fatto prendendone il controllo: tu prendi il controllo della radio e quindi ti permetti di andareanche a superare la messa in onda quindi se c'è qualcuno in studio viene superato da un programma che l'eventuale software di messa in onda decide che ha una priorità maggiore questi sono i due punti che vengono usati.\r\n\r\nAggiungo che ce n'è anche un terzo che è ancora più inquietante il fatto che leggevo che molti dei mixer digitali per esempio la serie Yamaha sono stati hackerati e quindi anche lì i mixer digitali possono essere connessi in rete anche lì potrebbe essere un punto di ingresso e quindi il segnale l'eventuale programma in mp3 farlocco viene inserito dentro il mixer che ormai molti mixer possono fare anche da play out, adesso entriamo in un campo molto tecnico quello che possiamo dire è che i punti di ingresso per hackerare una radio o una tv il discorso è lo stesso, io lavoro in Rai penso questo si sappia, da 27 anni. Io quando sono entrato in Rai negli anni 90 avevo visto per la prima volta le sale di messa in onda della tv ed erano delle stanzette piene di videoregistratori con delle cassette beta che venivano inserite per mandare in onda gli spot i programmi i programmi registrati oggi il play out è tutto digitale allo stesso modo la radio quindi in verità tutto il sistema di produzione è attaccabile poi dipende solo dalle competenze di chi attacca e anche dalle competenze di chi si difende ma in verità non c'è un sistema difendibile all'infinito.\r\n\r\nSi tra l'altro hai fatto benissimo a citare mixer e queste componentistica qua perché mentre magari gli aspetti tecnici più esterni sono protetti adeguatamente, penso ai server di streaming che comunque hanno delle tecnologie che negli ultimi anni sono abbastanza rodate per proteggersi dagli attacchi parlo di attacchi generici poi è chiaro che quando si parla del Mossad parliamo di un livello di sofisticatezza che va appena al di là delle nostre capacità, però invece i mixer che hai citato te eccetera chi li produce mediamente si pone tutti i problemi tranne che questi possano essere soggetti ad attacchi perché anche storicamente insomma è un settore dell'industria che non è predisposto a pensare in termini di sicurezza dei device. Noi per quanto appunto trasmettiamo da una radio a dir poco provinciale come Blackout se pensiamo al nostro flusso tecnico dell'audio, DAB, streaming ed FM i punti vulnerabili sono veramente tanti potenzialmente.\r\n\r\nCerto e fra l'altro lasciatemi dire che quest'idea che comunque ormai si vede se andiamo da una radio piccola come Blackout, una radio medio piccola, una radio provinciale, una radio nazionale in verità quest'idea di mettere tutto in rete è sempre più spinta perché semplifica perché tieni tutto sotto controllo perché puoi controllare a distanza e più metti in rete e più aumenti per un possibile attaccatore le possibilità di entrare.\r\n\r\nAd esempio che ne so le antenne del DAB, adesso che da una singola antenna trasmettono molte radio come ad esempio fa Blackout qua in Piemonte chiaramente è un vantaggio perché si spende meno corrente e anche a livello infrastrutturale c'è un'ottimizzazione però dall'altro lato diventa il singolo punto in cui può fallire per dire noi ieri abbiamo avuto il DAB che ha avuto dei problemi ed insieme ad altre 20 radio siamo andati giu'.\r\n\r\nPoi immaginiamo che comunque il lavoro di creazione del multiplex cioè che di fatto questo flusso DAB che viene trasmesso viene fatto da un PC o da una macchina che dentro contiene un PC e quindi potenzialmente quello è un altro punto molto a rischio della catena dove uno virtualmente potrebbe sostituire il flusso di Blackout con un'altra catena con un flusso identico che si chiama Blackout uguale e vai non davanti a Blackout cioè nel senso nel mondo del digitale diciamo mentre in verità prima una radio che trasmetteva tutto in analogico aveva molto più controllo del suo segnale non a caso prima queste cose cioè per avere lo stesso effetto si bombardava il trasmettitore e si sostituiva il segnale radio però siamo arrivati appunto in un dominio in cui evidentemente il Mossad ma lasciami dire anche altri cioè il Mossad di sicuro lavora a un livello altissimo però quello che stiamo vedendo in Ucraina e in Russia è lo stesso addirittura prendere il controllo della messa in onda della tv pubblica russa non penso che sia una roba piccola però l'hanno fatto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nOggi ritorniamo a parlare di un argomento, ahi noi, stra approfondito dentro questa trasmissione, ovvero di intelligenza artificiale, soprattutto approfondito con la lente del lavoro. Forse gli appassionati e appassionate di questa trasmissione si ricorderanno che prima dell'estate abbiamo fatto un'intervista ad Antonio Casilli proprio sul tema del lavoro nascosto dietro l'intelligenza artificiale e i sistemi generativi che è quelli di apprendimento e adesso proviamo a fare una chiacchiera con qualcuno che questo lavoro lo vive nella quotidianità. Infatti abbiamo raggiunto una lavoratrice che si occupa esattamente di questo, ovvero fa la copywriter per, diciamo, in subappalto indirettamente per Gemini, che è l'intelligenza artificiale di Google. Io però prima di darti la parola devo anche stoppare la musica, altrimenti facciamo un casino. Allora, noi ti abbiamo voluto sentire perché siamo caduti abbastanza dal pero quando abbiamo scoperto il tuo mestiere. Infatti ti chiederei, insomma, di introdurti da sola, un po' perché mi allievi il lavoro, ma anche perché, appunto, un po' raccontarci cosa facevi prima di questo, cioè un po' come ci sei arrivata, e poi entriamo un pochino più nel dettaglio di quali sono le attività del tuo lavoro adesso.\r\n\r\nSostanzialmente sono arrivata a lavorare per Gemini senza che nessuno lo sappia poi alla fine, perché c'è sempre un po' quest'aura di mistero dietro queste cose, partendo da copywriter per siti web, più che disparati, per e-commerce, per comunque questo tipo di realtàin cui bisogna creare dei contenuti che un po' vendono magari dei prodotti, un po' si tratta di fare il ghostwriter per dei blogger, insomma, ce n'è un po' di ogni quando inizi questo tipo di lavoro. Io sinceramente avevo iniziato a fare la copywriter un po' perché in realtà scrivere mi è sempre piaciuto, sicuramente non per vendere perché non era molto il mio settore, però perché questo tipo di lavoro mi dava la possibilità di lavorare da casa, che è una roba che a me è sempre interessato un casino, cercare di avere meno vincoli possibile con gli orari, quindi comunque ho iniziato come freelance ed è una cosa che per un paio d'annetti mi ha permesso di vivere tranquilla, diciamo, senza grandi pretese, però senza neanche essere particolarmente sfruttata, a parte agli inizi in cui comunque il settore anche della scrittura online ha una specie di barriera all'entrata per cui devi essere abituato a essere pagato pochissimo, proprio poco poco poco, e non è che ci siano tutti questi diritti anche per i copywriter al di fuori della AI. Poi però, alla fine, dopo un paio d'anni, è arrivatoci a GPT e le persone come me si sono trovate da un mese all'altro, diciamo, a non avere più niente da fare. Questo è stato.\r\n\r\nEcco, ma giusto per farci esageratamente i cavoli tuoi, per parlare del mondo di prima, ci puoi dare magari un'idea di quanto si poteva essere pagate per un lavoro del genere? Cioè farci due o tre esempi di un articoletto, una recensione...?\r\n\r\nSì, praticamente se hai appena iniziato e ti confronti anche in realtà, ed era quello anche pesante, con aziende del calibro di Mondadori, non sto dicendo con il primo sfigato, ma se erano capaci di offrirti una cosa come 3 euro lordi ad articolo, e questi articoli erano magari a volte anche lunghi, nel senso che comunque ti dovevi prendere il tempo di trovare le fonti, scrivere le cose, poi magari le mandavi e non andavano bene perché il linguaggio era troppo difficile, invece l'obiettivo è di renderlo meno difficile possibile, e insomma, quello era il tenore. Quindi in una settimana di lavoro a volte ti facevi meno di 50 euro.\r\n\r\nE infatti diciamo che con ChatGPT, che comunque diciamo che per quanto lo si possa criticare è uno strumento che comunque riesce a generare testi abbastanza prolissi in maniera praticamente automatica, un mestiere come quello del copywriter appariva quasi fuori contesto oramai, non so voi come l'avete vista.\r\n\r\nAssolutamente, soprattutto perché davvero a volte i contenuti chiesti comunque sono iper vuoti, iper ripetitivi, servono solo per fare, diciamo, il riempimento di pagine web in cui poi il focus sono le pubblicità, cioè non c'entra niente il contenuto. E io addirittura avevo lavorato per quasi sei mesi per un'azienda di Torino, parecchio grande, ed ero stata assoldata ai primissimi avventi di ChatGPT per essere quella che faceva scrivere a ChatGpt contenuti di questo tipo, quindi articoli ricopiati e stra-copiati da altri, magari anche belli, che vengono poi svuotati, solo ed esclusivamente per riempire siti fake, creati appositamente solo per gli inserzionisti e silurati di centinaia di articoli al giorno. Addirittura loro si erano sviluppati la loro Intelligenza artificiale interna che pubblicava questi articoli anche tutta la notte, quando i lavoratori non potevano esserci.\r\n\r\nSì, infatti, allora, l'immagine che ci dai è un po' come è stato internet negli ultimi, direi, 10-15 anni. Nel senso che noi parliamo di lavoro nascosto, abbiamo introdotto un po' questo termine negli ultimi anni, riferito molto all'intelligenza artificiale, ma quando misteri altamente specializzati come il tuo, in verità, navigano, alimentano internet, da quando sostanzialmente esistono le pubblicità. Infatti tu, giustamente, hai evidenziato il ruolo degli inserzionisti, perché da sempre si sa che c'è una bolla attorno alle pubblicità online. È una cosa, tra l'altro, arcinota, che è un enorme problema di quell'economia lì. E questo è un po' internet, appunto, degli ultimi 15 anni, che non è scoppiata per, insomma, qua ci sarebbe più un'analisi economica, però per qualche motivo questa bolla non è scoppiata e adesso lascia un pochino il posto alla nuova fase. Infatti, adesso, cosa fai? Quali sono le tue attività oggi?\r\n\r\nOra come ora mi occupo di analizzare, da un lato. Ad un lato analizzare le risposte che Gemini ha generato fin da quando è nata e di rimandare poi indietro a Google i nostri feedback su quanto siano accurate da vari punti di vista, quindi sia quello grammaticale, tutto fatto in italiano, perché in realtà quello che cercano, per esempio in Italia, sono persone che parlino bene l'italiano, perché gli serve ovviamente, e quindi analizzo come rispondono le AI, in particolare Gemini, che errori fanno, e anche appunto se riescono poi effettivamente a rispondere alla domanda che fa l'utente, oppure se iniziano a dire cose completamente a caso. E oltre a quello mi occupo anche di generare io stessa dei prompt, che sarebbero le richieste, poi le domande che si fanno a Gemini, specifici, definiti dannosi, nel senso che contengono materiale dannoso come violenza, insulti, odio razziale. Io creo queste domande appositamente, tra virgolette, cattive, in modo che l'AI venga poi allenata a riconoscere i contenuti di questo tipo.\r\n\r\nE' interessante vedere poi che questo è un lavoro altrettanto specializzato, nel senso che quello che ci racconti comunque è un lavoro che richiede molte competenze, da la conoscenza specifica di una lingua e di un contesto, a quindi avere il polso di come stuzzicare e cosa andare a colpire, diciamo, dell'intelligenza artificiale. E quello che mi viene a chiedere è rispetto alla parte di prima, cioè stiamo parlando di due ruoli comunque di un lavoro intellettuale, diciamo, però questo secondo probabilmente è ancora più slegato dal contesto, cioè mentre prima probabilmente avevi un task, un qualcosa da fare, che aveva un inizio e una fine, adesso la tua giornata come funziona? Cioè ti danno tante cose da fare, tutte slegate tra di loro, hai una programmazione, tra virgolette, c'è quindi un piano di... Per arrivare un pochino al tema di quanto è alienante la tua giornata?\r\n\r\nAllora, diciamo che di base a me è capitato, in questo momento mi ritengo, tra virgolette, all'interno di questa categoria una privilegiata, non posso dire che non sia così, nel senso che sono ufficialmente sotto contratto otto ore, come andassi in ufficio normalmente, e durante queste otto ore, tra l'altro, spesso c'è veramente poco da fare, nel senso che Google ha delle ondate di materiale che ti manda, magari per una settimana lavori, che ne so, 4-5 ore tutto il tempo, in modo, sì, molto alienante, perché queste risposte ti arrivano sotto forma di testo dentro la loro piattaforma, e tu hai sempre lo stesso questionario sotto da riempire, quindi è iperripetitivo come lavoro, nel senso che devi dire, la parte A è giusta, la parte B è sbagliata, la parte C è giusta, e bla bla bla, e va avanti così.\r\nPerò tutto sommato, per come sono messa adesso, questa cosa è circoscritta in un sistema, diciamo lavorativo \"normale\", nel senso, faccio le mie otto ore, timbro il cartellino al mattino e alla sera, è il pre di questa specifica situazione in cui mi trovo adesso, che come dite voi, era veramente, poteva diventare veramente alienante e disumano, nel senso che chi lavora come freelancer queste cose, per una parte l'ho fatto anch'io, e diciamo che poi è la maggior parte di quelli grazie al quale poi le AI vengono allenate, sono i freelancer, sono quelli che dicono: io sono disposto a lavorare anche alle quattro del mattino, se mi arriva, diciamo, l'ordine alle quattro del mattino, alle cinque, alle sei, può essere veramente quando cavolo gli pare a Google o a chi come loro, quella cosa là io l'ho vissuta ed è stata la parte che mi ha veramente, non lo so, stupita, ovviamente in senso negativo di più, perché ho visto purtroppo un entusiasmo generale da parte di quelli come me, che magari venivano, come è successo a me, reclutati alla loro volta a piattaforme per freelance, in cui comunque viene già presa una parte di percentuale del tuo lavoro, in cui non hai nessun tipo di rapporto con nessuno, semplicemente un giorno ti arriva un'email e ti dicono, ah, sei disponibile per fare questo lavoro? Sì o no? Vieni insilurato in delle specie di mega chat, in cui sono tutti, tutti i freelance vengono inseriti dopo aver creato un account, dopo aver comunque fornito dei dati, eccetera, e da lì poi questa specie di, come dire, insieme di addetti dall'America, perché si parla poi sempre solo in inglese, iniziano a scrivere quando vogliono loro, senza dirti niente, in questa chat,\r\ne magari tu il 15 agosto sei a farti la grigliata, però loro intanto hanno condiviso tutte le indicazioni di come si lavora, e se tu non le leggi, boh, sono, tra virgolette, cioè, sono cazzi tuoi, sostanzialmente, e poi torni e ti becchi magari la trafila di indicazioni su cosa fare, e non solo, poi magari dici: \"non ho capito proprio niente\", perché non è che sia una roba immediata, se non l'ho mai vista, quindi non spiegano niente, magari il lavoro è pure già finito, perché ci sono altri 100-200 stronzi come te che sono stati lì, svegli, oppure hanno detto, ciao famiglia, io non la faccio la grigliata con te, perché magari devo iniziare a lavorare, e quindi hanno preso il lavoro, e diventa veramente un mare di pesci, di squali, che si devono mordere a vicenda per ottenere cosa? 5 euro, 10 euro, perché poi comunque sono quelle le cifre. Dicono che ti pagano 20 euro l'ora all'inizio, poi guarda caso, cambia sempre, quando poi arriva di fatto l'ordine per fare la fattura, e mai 20 euro.\r\n\r\nSecondo te, da quello che hai avuto modo di vedere in questi anni, i diversi ordini, le mansioni che vi vengono mandate, quale funzione hanno? Cioè, nel vostro ruolo, diciamo la vostra componente, qual è? Com'è che aggiungete valore allo strumento, all'algoritmo di Gemini? Vi occupate semplicemente dell'addestramento, o è anche una forma, tra virgolette, di moderazione, per cui bisogna calibrare i contenuti, calibrarne il linguaggio, eccetera?\r\n\r\nEh sì, ci sono tutte e due. Allora, all'inizio, inizio, era proprio una questione di, forse, quello che mi è capitato. Di correggere da un punto di vista proprio solo della forma, e invece, quindi comunque togliere errori, togliere ripetizioni, perché spesso le risposte che vengono date all'inizio dalle macchine sono molto ripetitive, tipo che ripete la stessa cosa per centomila volte, quindi tu devi dire no, bastava una, e selezioni tutti questi tipi di giudizi attraverso una piattaforma loro, tu non è che sia libero di dire: \"questo, secondo me è così, questo secondo me è cos'à. Sono anche regole abbastanza stringenti che ti danno da Google, che sono preformate, quindi non c'è davvero poi forse un valore in più che si possa dare dal lato nostro, devi semplicemente conformarti a delle guide, linee guide che ti vengono date, e addirittura, appunto, a me è capitato poi in questa azienda adesso di sviluppare magari delle riunioni per dire: \"però noi abbiamo detto che quella determinata risposta va bene\", quando in realtà è fondamentalmente una minchiata allucinante, e loro: \"però Google nelle guide, nelle linee guide ha detto così\", quindi gliela rimandiamo indietro così, ok, va bene. Cioè, non c'è molto da stare a parlarne.\r\n\r\nEcco, ma infatti su questo, diciamo, soggettivamente, tu lo fai da, non tantissimo, ma abbastanza probabilmente per avere già un po' di visione su, in questi mesi, cosa, uno, se hai avuto la percezione che ci stessi, siano stati dei cambiamenti, magari in relazione a particolari temi, eccetera, che sono diventati sensibili, mi viene da pensare ai temi d'attualità, nella prima parte della trasmissione abbiamo parlato di Libano, di Israele e Palestina, della guerra in Ucraina, altre cose, probabilmente il Covid era in una fase precedente che non ti ha coinvolto, però, insomma, questi temi di attualità, e la seconda, diciamo, domanda annessa era se, rispetto a questi temi, cioè, quanto cambiano nel futuro? E quanto diventano schizofrenici ogni tanto? Cioè, se avete proprio l'impressione del, cavolo, oggi Google si è resa conto di questo e sta cercando di pecciare, di salvare capra e cavoli all'ultimo.\r\n\r\nMa sì, effettivamente, quello che ho notato, in una mega descrizione ipergenerica, è una sempre maggiore censura, nel senso che, se tu adesso dici guerra a Gemini, o anche ad altri, è molto probabile che non otterrai grandi risposte, nel senso che stanno allenando sempre di più l'AI a glissare su qualunque cosa, e al massimo quello che puoi ottenere è: \"io non posso dire niente, vai su Google\" ok, vai a cercare su Google, e questa è un po' la tendenza che ho visto io, nel senso che non c'è alcun tipo di possibilità di introdurre queste tematiche, quindi, visto che, per quello che so, la tendenza sarà di sostituire sempre di più i motori di ricerca, che già sono iperbasati sulla AI, con poi proprio un assistente AI, che ti darà le risposte che vorrai, perché l'obiettivo di queste aziende è rendere la cosa sempre più personalizzata, sarà probabilmente molto difficile, se andiamo avanti così, affrontare tematiche, magari di questo tipo, o socialmente rilevanti sull'internet per come lo conosciamo adesso, diciamo, in questo senso è abbastanza preoccupante.\r\n\r\nEcco, su questa stessa domanda, hai avuto una percezione di contenuti e risposte targettizzate per paese, ora, chiaramente, immagino che tu principalmente veda contenuti per l'Italia, quindi non so se hai l'opportunità di avere questa lente, però, hai mai avuto il riscontro che, che ne so, un tema viene filtrato, trattato diversamente, a seconda del paese, nel senso che noi di questo abbiamo conferme, storicamente, da come funzionano le risposte di Google, per varie questioni, soprattutto anche la moderazione di social network, a seconda del paese, la religione, magari comunque la cultura del paese, si applicano dei filtri diversi. Ecco, per quanto riguarda il training, c'è la stessa cosa, riescono a fare più o meno la stessa cosa, oppure no?\r\n\r\nSì, posso dire di sì, nel senso che io mi sono veramente solo occupata dell'Italia, quindi non ti posso dire poi degli esempi pratici su altri paesi, ma proprio intrinseco nel tipo di lavoro che faccio, ci sono dei task che ci mandano e sono anche quelli più numerosi, di localizzazione, nel senso che tu devi poi leggere la risposta che l'AI da e concentrarti sul valutare se questo contenuto che ha generato è in linea con il paese per cui tu lavori, quindi magari io sono italiana, devo controllare che una risposta data non sia, che ne so, offensiva per gli italiani, non sia troppo sensibile per gli italiani, e questo viene fatto in tutto il resto del mondo, perché io appunto ho colleghi di tutto il mondo, quindi sì.\r\n\r\nGiusto un'ultima domanda che mi veniva in mente, non so se hai notato nel tempo come gli argomenti che ti solito ti vengono proposti siano selezionati e se secondo te ci sia una spinta da parte delle aziende nel, non so, magari far sì che un giorno, in un futuro, il vostro lavoro sia sempre meno necessario.\r\n\r\nEh, questo è una tendenza che io personalmente credo che sarà portata avanti in questo senso, cioè visto che comunque l'algoritmo viene allenato ed è stato ampiamente allenato, probabilmente arriverà un momento in cui non servirà più neanche questo tipo di figura. Cioè io sono abbastanza convinta di questo, lo vedo in parte perché nel tempo i compiti, già nell'unico anno in cui ho fatto questo lavoro, comunque i compiti sono diminuiti in un certo senso. Ho visto un processo di raffinazione, no? Sempre di più, cioè prima magari avevi enormi quantità di risposte da analizzare, adesso sempre meno e sono sempre più simili perché la capacità della macchina di scrivere, di fare quello che fa è migliorata, inevitabilmente. Quindi è palesemente una ruota che tornerà al punto di partenza, secondo me, secondo me sì.\r\n\r\nGuarda, noi ti ringraziamo tanto anche perché, cioè di questo tema noi l'abbiamo approfondito insomma più volte, provando a dare tanti punti di vista insomma alle contraddizioni di questi sistemi sia di apprendimento che generativi, però io trovo che mentre su altri dispositivi sia di censura che comunque altre contraddizioni tecnologiche, noi riusciamo a guardarle con gli occhi dei tecnici, chiaramente con una visione politica, però insomma riusciamo a raccontarle, invece mi sembra che su questo l'unico modo per riuscire a raccontarle, per cogliere le contraddizioni sia attraverso i vostri occhi perché siete un po' le uniche, gli unici che effettivamente sono in grado di dire qualcosa di questi attrezzi e andare un po' nel dettaglio.",[509],{"field":97,"matched_tokens":510,"snippet":506,"value":507},[74],{"best_field_score":279,"best_field_weight":169,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":321,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},{"document":513,"highlight":525,"highlights":530,"text_match":277,"text_match_info":533},{"comment_count":48,"id":514,"is_sticky":48,"permalink":515,"podcastfilter":516,"post_author":330,"post_content":517,"post_date":518,"post_excerpt":112,"post_id":514,"post_modified":519,"post_thumbnail":520,"post_title":521,"post_type":382,"sort_by_date":522,"tag_links":523,"tags":524},"70707","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-3-settembre-green-pass-controllo-sociale-e-sindemia-vaccini-brevetti-big-pharma-missioni-militari-allestero-afgane-un-alibi-che-non-regge/",[330],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/2021-09-03-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nGreen pass, biopolitica, esodo conflittuale\r\nIl capitalismo – e lo Stato – alla prova della sindemia mettono a nudo la violenza intrinseca allo sfruttamento ed al dominio. Una violenza che i governi del nostro paese hanno provato a celare dietro ad una rinnovata retorica patriottica. Siamo stati tutti arruolati nella guerra contro il virus. Arruolati e trattati secondo le leggi belliche con misure inutili al contenimento dell’epidemia, ma efficaci per il disciplinamento sociale. Coprifuoco, divieto di muoversi per motivi diversi da quelli considerati prioritari dal governo, sono alcune delle mosse di una sperimentazione sociale su scala nazionale.\r\nQuando viene dichiarata l’emergenza, che si tratti di un terremoto, di un attacco suicida o di una pandemia il governo si prende pieni poteri e militarizza le nostre vite, contando sullo smarrimento di fronte ad eventi e pericoli che all’improvviso rompono la “normalità”.\r\nLo Stato si pone come padre che comanda e protegge, come unico baluardo contro l’irrompere del caos, un appiglio cui aggrapparsi per uscire dalla crisi.\r\nLo Stato ha giocato in questi due anni la sola carta forte a propria disposizione: far credere di essere indispensabile per tutelare la nostra salute.\r\nNon ci ha garantito la salute e si è preso parte delle nostre esigue libertà, facendo leva sulla paura, sulla dipendenza, sull’incapacità di sviluppare un discorso capace di tradursi in pratiche solidali, autogestionarie, di esodo conflittuale dalle dinamiche biopolitiche utilizzate dai governi. (…)\r\n\r\nVaccini e brevetti. Il business farmaceutico al tempo della sindemia\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nSangue, petrolio e buoni affari\r\nLe truppe del Belpaese fanno la guerra in Niger, Libia, Golfo di Guinea, stretto di Ormuz, Iraq, nel Mediterraneo ed in tanti altri luoghi del pianeta.\r\nNel silenzio e nell’indifferenza dei più il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. Il focus è sull’Africa, dove sono concentrate 17 delle 40 missioni tricolori, due in più dello scorso anno.\r\n\r\nAfgane. Un alibi che non regge\r\nLe narrazioni delle donne, le immagini dell’aeroporto di Kabul, i ponti aerei per salvare una manciata di collaborazionisti e di persone di cultura sono solo fumo negli occhi, un tentativo di far credere che, nonostante la disfatta finale, vent’anni di occupazione e guerra fossero giusti.\r\nNascondere la sconfitta politica e militare sotto la fitta cortina di nebbia del salvataggio di alcune donne, uomini e bambini è solo l’ultimo atto di un’occupazione militare arrogante e feroce.\r\nL’emirato afgano segna la propria vittoria assoggettando le donne, vero terreno di battaglia sul quale si chiude questa ultima fase della guerra.\r\nLa manciata di donne “salvate” con il ponte aereo saranno, probabilmente senza volerlo, al servizio della propaganda occidentale. Finché non si spegneranno nuovamente i riflettori.\r\nIn Afganistan e nella diaspora femminista continueranno a lottare clandestinamente tante donne e ragazze, che in quasi cinquant’anni si sono passate il testimone, tessendo una tela a volte invisibile ma dall’ordito potente.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 18 settembre\r\npunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle 10,30\r\n\r\nVenerdì 24 settembre\r\nAfganistan. Il grande gioco: orizzonti geopolitici tra oppio, terre rare e violenza patriarcale\r\nore 18 ai Giardini (ir)Reali corso san Maurizio angolo via Rossini (se piove o minaccia pioggia si fa a Porta Palazzo alla Tettoia dei Contadini)\r\n\r\nSabato 25 settembre. Giornata di solidarietà con le donne afgane in lotta\r\n\r\nSabato 9 ottobre\r\nAssemblea antimilitarista a Milano\r\nappuntamento ore 10 presso il Kasciavit in via san Faustino 64\r\nhttps://www.anarresinfo.org/milano-9-ottobre-assemblea-antimilitarista/\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 (da mercoledì 22 settembre le riunioni si fanno alle 20,30)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","9 Settembre 2021","2021-09-09 15:46:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/otto-dix-krieg-200x110.jpg","Anarres del 3 settembre. Green pass, controllo sociale e sindemia. 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