","Torino: abitare bene comune? Sullo sgombero di Via Muriaglio 11, la casa è di chi l'abita!","post",1713808369,[59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/beni-comuni/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-e-di-chi-labita/","http://radioblackout.org/tag/occupare/","http://radioblackout.org/tag/via-muriaglio-11/",[65,66,67,68,69],"beni comuni","guerra","la casa è di chi l'abita","occupare","Via Muriaglio 11",{"post_content":71},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"bombole","fuoco per la presenza di \u003Cmark>bombole\u003C/mark> di gas negli appartamenti. “Sono","A Torino e in Piemonte continuano ad aumentare vertiginosamente gli sfratti. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, nel 2022 sono state richieste 5.223 esecuzioni di sfratto in tutto il Torinese, delle quali 2.761 eseguite, pari al 233% in più rispetto al 2021. La principale causa degli sfratti rimane l’inadempimento del pagamento dell’affitto. Ma l’incremento si deve anche agli sfratti per finita locazione, il dato il più alto degli ultimi dieci anni. Evidentemente molte persone e famiglie non riescono più a fare fronte agli aumentati costi dell’abitazione, mentre normalizzato è l'utilizzo degli sfratti “a sorpresa” (art. 610).\r\n\r\nIn questo contesto, su 502mila alloggi di civile abitazione, oltre 78mila, il 15%, sono sfitti, secondo Istat. Mentre le ultime richieste di case popolari nel torinese sono state 14.000, troveranno risposta in poche centinaia.\r\n\r\nQuesti freddi dati da statistica di governo non possono rendere la materialità della guerra contro chi non può permettersi una casa in questa città.\r\nSolo per citare alcuni casi recenti, in Corso Vigevano, a Nord-Est della città, decine di persone vivevano in un edificio che ha preso fuoco a fine febbraio. Alcune sono rientrate non avendo un posto dove andare ed è in corso uno sgombero portato avanti dalle solerti istituzioni proprio in queste settimane, nell'indifferenza e nel silenzio generale. A poche centinaia di metri di distanza da quell’immobile, nella notte di Capodanno, un altro stabile ha preso fuoco per la presenza di \u003Cmark>bombole\u003C/mark> di gas negli appartamenti. “Sono costretta a usarle perché senza termosifoni non so come scaldarmi”, ha raccontato una delle inquiline che pagava un canone di 630 euro al mese per l’affitto di due stanze.\r\n\r\nVa ricordato che il Comune guidato dal PD, con “Il piano va veloce”, sta promuovendo un nuovo piano regolatore fatto di destinazioni d’uso flessibili, di svendita di aree verdi, di nuovi supermercati, di social housing o di appartamenti sociali a tempo determinato al posto dell’edilizia pubblica. Nel frattempo l'Assessore Rosatelli con Sinistra Ecologista cerca un'operazione di marketing elettorale promuovendo la raccolta firme per “Vuoti a rendere”, una delibera che chiederebbe all’amministrazione comunale di requisire lo sfitto privato per metterlo a disposizione degli abitanti a un prezzo calmierato. Grottesco, perchè è la stessa amministrazione di cui Rosatelli fa parte e che non si fa remore a plaudire e incentivare sgomberi e sfratti.\r\n\r\nMa si sa, viviamo in un'epoca in cui il falso è un momento del falso, per cui gli stessi partiti che promuovono politiche dell'esclusione possono permettersi di fare i paladini del \"diritto all'abitare\", le stesse realtà che creano nuovi recinti messi a valore, come nel caso dei beni comuni urbani e del nuovo progetto di speculazione abitativa sulla pelle dei poveri promosso dalla Fondazione di Comunità Porta Palazzo, in Corso Giulio Cesare, denominato Community Land Trust, possono dichiarare di farlo per sottrarre gli immobili al mercato speculativo e per fare dell'abitare un bene comune...ma su questo ritorneremo con un futuro approfondimento.\r\n\r\nIn Via Muriaglio 11 una palazzina abbandonata per quasi trent'anni nel 2011 è stata occupata da decine di individui e famiglie che, in maniera autonoma e non sovraderminata da istituzioni e terzo settore, si sono ripresi un tetto e una stabilità. Una delle ultime occupazioni abitative storiche in città. Finchè la scorsa settimana, 13 anni dopo, le istituzioni sono arrivate a sbattere tutti in mezzo alla strada chiamandolo, come usa fare dalle parti di Torino, sgombero \"dolce\": 10 camionette, 6 pattuglie di vigili e altrettante volanti della polizia, che sono rimaste per tre giorni a blindare completamente la strada.\r\n\r\nNe parliamo con alcune ex occupanti di Via Muriaglio 11, rilanciando lo spezzone per la casa al corteo antifascista del 25 aprile in zona San Paolo. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/viamuriaglio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[77],{"field":78,"matched_tokens":79,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730054645711000,{"best_field_score":82,"best_field_weight":83,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":84,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":14},"1108057784320",14,"578730054645710961",{"document":86,"highlight":105,"highlights":110,"text_match":80,"text_match_info":113},{"cat_link":87,"category":88,"comment_count":45,"id":89,"is_sticky":45,"permalink":90,"post_author":48,"post_content":91,"post_date":92,"post_excerpt":51,"post_id":89,"post_modified":93,"post_thumbnail":94,"post_thumbnail_html":95,"post_title":96,"post_type":56,"sort_by_date":97,"tag_links":98,"tags":102},[42],[44],"85721","http://radioblackout.org/2023/12/85721/","Operazione di polizia al centro sociale occupato Askatasuna di Torino. Alle 7 del mattino di lunedì 11 dicembre, digos, celere, carabinieri hanno raggiunto lo stabile di corso Regina Margherita e circondato l’isolato con i blindati, accompagnati anche da Asl e Vigili del fuoco.\r\n\r\nL’operazione, terminata a metà mattinata, ha portato al prelievo di alcune bombole di gas vuote dalla cucina ma niente è stato sequestrato, al contrario di quanto accaduto lo scorso gennaio – quando durante una perquisizione erano stati sequestrati gli impianti audio per le serate musicali ed erano stati posti i sigilli ad alcuni locali dell’edificio – o lo scorso giugno, quando un blitz analogo era terminato con i sigilli al Csa Murazzi.\r\n\r\nAscolta o scarica la diretta con una compagna del centro sociale Askatasuna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/ispezione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl comunicato del Centro Sociale Askatasuna:\r\n\r\nCi risiamo. La questura di Torino non riesce a dormire sonni tranquilli sapendo che il centro sociale Askatasuna rischi di avere qualche difetto strutturale, che i muri abbiano qualche crepa, che l’impianto elettrico non sia a norma, che tutte quelle bombole del gas possano mettere in pericolo la nostra incolumità. E così, di buon mattino, per dare una sveglia e un buon natale dopo esser rimasti un po’ male per il successo del week end di lotta in val di Susa, sono arrivati per circondare il – fatiscente a nostra insaputa – centro sociale. Chiuso l’isolato, per evitare che mamme coi passeggini potessero avvicinarsi a un luogo tanto insicuro, con celere e carabinieri, decine di agenti della Digos accompagnati da vigili del fuoco, Asl e Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro sono entrati a ispezionare piano per piano il centro sociale. Non hanno portato via niente, se non i vuoti delle bombole del gas che servono per cucinare, hanno però ispezionato con solerzia con l’obiettivo di stabilire lo stato di agibilità e sicurezza dell’immobile. Perché se il risultato di questo passaggio sarà una dichiarazione di inagibilità la questura avrà campo libero per – infine – mettere sotto sequestro tutto l’edificio, mettere i sigilli ed effettuare così lo sgombero tanto agognato. Non a caso succede oggi, quando i titoli dei giornali di questi giorni sbandierano la visita di un “non intimorito dai notav” Salvini che andrà a ispezionare il cantiere di Chiomonte il prossimo lunedì in occasione dell’avvio dei nuovi lavori. Insomma, c’è chi ispeziona cantieri e c’è chi ispeziona edifici, in un’atmosfera di minaccia nemmeno tanto velata da parte di chi subisce il fascino dei pagliacci leghisti che arrivano da lontano.\r\n\r\nLe conosciamo ormai queste mosse da vigili urbani della questura torinese, proprio qualche mese fa stessa sorte è toccata al csa Murazzi che, dopo ispezione e dichiarazione di inagibilità, è stato messo sotto sequestro quest’estate, chiudendo uno spazio storico della città di Torino simbolo della cultura e della musica alternative in questa città. Adesso la questura di Torino dovrebbe spiegarci da dove nasce questa morbosa attenzione alla sicurezza per lo stabile di corso Regina Margherita 47 perché, a nostro modo di vedere, ci sarebbero tanti posti che necessiterebbero di un’accurata ispezione e messa in sicurezza: pensiamo all’ospedale di Tivoli in cui sono morte tre persone a seguito di un incendio, pensiamo ai tetti delle scuole che crollano in testa agli studenti, pensiamo ai treni che deragliano o che investono gli operai stessi che lavorano sui binari, pensiamo ai morti per la mancanza di sicurezza sul lavoro o a scuola per l’alternanza scuola-lavoro. Ci sembra che questa storiella dei rischi per la sicurezza all’interno degli spazi sociali sia una bella invenzione di una qualche mente contorta che, non sapendo più a quale santo rivolgersi per ottenere lo sgombero del centro sociale Askatasuna, debba ricorrere a cavilli burocratici che farebbero ridere un qualsiasi gestore di un locale pubblico, a scorciatoie giudiziarie per evitare di tirare fuori l’asso nella manica e usare la forza bruta per mettere fine all’esperienza pluridecennale del centro sociale.\r\n\r\nIl tempo è tiranno, si sa, eppure addirittura la magistratura, che sappiamo bene quanto ci tenga a mantere una corsia preferenziale per concludere in tutta fretta i procedimenti a carico dei notav e dei movimenti sociali, lascerà passare un anno prima della prossima udienza per il processo di associazione a delinquere. E qui c’è qualcuno che ha molta fretta, probabilmente per potersi togliere quel sassolino dalla scarpa che sta diventando un macigno perché nel frattempo la rete a sostegno del centro sociale Askatasuna si allarga, la legittimità della partecipazione alle lotte in città da parte dei compagni e delle compagne che fanno parte di questa realtà è forte e il governo a guida Meloni tira dritto nonostante un’insofferenza sociale diffusa e inascoltata. In questi ultimi mesi abbiamo visto come siano stati messi svariati tasselli per andare nella direzione di uno sgombero senza dover fare brutte figure, dalla perquisizione e messa sotto sequestro dell’impianto audio e dei frigoriferi dell’aska, ai sigilli al csa Murazzi, dalle multe di centinaia di migliaia di euro per i concerti e le feste, alle denunce per aver organizzato degli eventi pubblici, la fantasia galoppa. Non sappiamo quale sarà il risultato dell’ispezione di questa mattina ma a conti fatti ci sembra molto probabile l’opzione di una messa sotto sequestro dell’intero spazio che non sappiamo in che tempi avverrà.\r\n\r\nPer questo motivo invitiamo tutti e tutte a partecipare numerosi all’appuntamento di venerdì 15 dicembre al centro sociale Askatasuna per un momento di incontro e confronto su quanto sta accadendo in occasione della consueta apertura del centro per il dopolavoro. Pensiamo che nonostante questi innumerevoli tentativi di mettere i bastoni fra le ruote atti a chiudere spazi di aggregazione, socialità e lotta la nostra priorità debba essere non perdere tempo dietro a questi attacchi, ma concentrarci sulle necessità che il presente che viviamo impone, continuare a incontrarci, unirci nelle lotte come unica possibilità per contrastare questo impianto repressivo generalizzato. Parlano di agibilità degli edifici per nascondersi dietro al dito della motivazione profonda che spinge a effettuare queste operazioni: qui si tratta di voler impedire qualsiasi agibilità politica in città e non solo, per sopire le spinte contrarie a un sistema di profitto che ci vorrebbe silenti e a testa bassa a lavorare.","11 Dicembre 2023","2023-12-11 16:13:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/aska_ispezione.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ispezione al centro sociale Askatasuna",1702311160,[99,100,101],"http://radioblackout.org/tag/askatasuna/","http://radioblackout.org/tag/perquisizione/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[103,104,12],"Askatasuna","perquisizione",{"post_content":106},{"matched_tokens":107,"snippet":108,"value":109},[73],"portato al prelievo di alcune \u003Cmark>bombole\u003C/mark> di gas vuote dalla cucina","Operazione di polizia al centro sociale occupato Askatasuna di Torino. 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I problemi invece si affacciano quando si guarda ai numeri del censimento, che fotografa una società che tende a invecchiare; ma nello Xinjiang aumentano le nascita... di etnia han.\r\nIn Myanmar l'esercito non riesce a soffocare le proteste e a imporre la pax golpista di Hliang, anzi: si nota l'importanza della gioventù e della bellezza nella società birmana, visto che l'attuale candidata a miss Universo si è giocata la gara preferendo denunciare sulla passerella le malefatte del regime e addirittura una miss mondo di qualche nano fa ha gettato la vita borghese e si è arruolata in un esercito etnico. Mentre i giovani birmani non recedono dall'impegno antitotalitario proseguono invece le fughe di notizie su approvvigionamenti di armi italiane e di complicità della multinazionale petrolifera francese con la giunta.\r\nDa segnalare infine che con l'annunciato ritiro delle truppe d'occupazione dell'Afghanistan si eliminerebbero i motivi per cui si registrano attentati nel momento in cui i talebani cercano di rassicurare su quali saranno le loro prime mosse una volta tornati a esercitare il potere; comunque dopo 20 anni si sbloccherà qualcosa e vedremo come evolverà quella comunità composita di più etnie – e che all'interno dei Talebani stessi è molto frammentata – che vive su un territorio importante per la sua collocazione strategica.\r\n\"20 L'Asia non cinese travolta dalla pandemia anche olimpica\".\r\n\r\nhttps://youtu.be/zxg9cE3giTM","18 Maggio 2021","2021-05-18 09:59:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo-1024x683.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/noolympicstokyo.jpeg 1098w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 20",1621331987,[128,129,130,131,132,133,134,135,136,137,138],"http://radioblackout.org/tag/boycotttokyoolympics/","http://radioblackout.org/tag/canceltheolympics/","http://radioblackout.org/tag/everest/","http://radioblackout.org/tag/gange/","http://radioblackout.org/tag/pradesh/","http://radioblackout.org/tag/stoptokyoolympics/","http://radioblackout.org/tag/taliban/","http://radioblackout.org/tag/uyghurs/","http://radioblackout.org/tag/nepal/","http://radioblackout.org/tag/whatshappeninginmyanmar/","http://radioblackout.org/tag/xinjiang/",[140,141,142,143,144,145,146,147,148,19,149],"#boycotttokyoolympics","#canceltheolympics","#everest","#gange","#pradesh","#stoptokyoolympics","#taliban","#uyghurs","Nepal","Xinjiang",{"post_content":151},{"matched_tokens":152,"snippet":153,"value":154},[73],"stati del subcontinente e le \u003Cmark>bombole\u003C/mark> d'ossigeno che trasmettono contagi per","https://youtu.be/H6ylc1BUSs0\r\n\r\nLa rubrica condotta da Sabrina Moles questa settimana scende dall'Himalaya, seguendo la pandemia per tutto il continente.\r\nNepal, avvolto nella crisi governativa tra i partiti comunisti, con problemi di distanziamento d'alta quota e l'ossigeno che non può venire usato per escursioni; Giappone, aspre e anodine proteste contro la nuova premiership un po' opaca, con problemi olimpici – e costretta a demandare al Coni la decisione se tenere colpevolmente la tornata olimpica con un ritardo soltanto di un anno (uno smacco per il paese dei treni in orario); India, dove la leadership di Modi esce offuscata dalle elezioni, con i cadaveri che sconfinano sul Gange tra stati del subcontinente e le \u003Cmark>bombole\u003C/mark> d'ossigeno che trasmettono contagi per l'approssimazione della asetticità in ambienti sanitari indiani; Sudest, alle prese con la terrificante crisi birmana, che viene sorpreso dalla pandemia... persino l'argine di Taiwan comincia a creparsi. \r\nAllora la Cina erge paletti e muri antiCovid avvicinandosi a larghi passi alla gloriosa data del 23 luglio, centenario della fondazione del Pcc, rinfocolata da migliaia di bot dell'Ufficio affari esteri che sui social diffondono i comunicati dei \"wolf warriors\" cinesi glorificanti il governo di Pechino proprio per la gestione della pandemia. 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Mentre i giovani birmani non recedono dall'impegno antitotalitario proseguono invece le fughe di notizie su approvvigionamenti di armi italiane e di complicità della multinazionale petrolifera francese con la giunta.\r\nDa segnalare infine che con l'annunciato ritiro delle truppe d'occupazione dell'Afghanistan si eliminerebbero i motivi per cui si registrano attentati nel momento in cui i talebani cercano di rassicurare su quali saranno le loro prime mosse una volta tornati a esercitare il potere; comunque dopo 20 anni si sbloccherà qualcosa e vedremo come evolverà quella comunità composita di più etnie – e che all'interno dei Talebani stessi è molto frammentata – che vive su un territorio importante per la sua collocazione strategica.\r\n\"20 L'Asia non cinese travolta dalla pandemia anche olimpica\".\r\n\r\nhttps://youtu.be/zxg9cE3giTM",[156],{"field":78,"matched_tokens":157,"snippet":153,"value":154},[73],{"best_field_score":82,"best_field_weight":83,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":84,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":14},{"document":160,"highlight":212,"highlights":217,"text_match":80,"text_match_info":220},{"cat_link":161,"category":162,"comment_count":45,"id":163,"is_sticky":45,"permalink":164,"post_author":48,"post_content":165,"post_date":166,"post_excerpt":51,"post_id":163,"post_modified":167,"post_thumbnail":168,"post_thumbnail_html":169,"post_title":170,"post_type":56,"sort_by_date":171,"tag_links":172,"tags":192},[42],[44],"68767","http://radioblackout.org/2021/04/onde-indopacifiche-17/","https://youtu.be/yOH7BDvOzxY\r\nIl Covid in India è una piaga nazionalista\r\nIn parte le occasioni di assembramento soprattutto confessionali, come il kumbh mela sul Gange hanno sicuramente contribuito a diffondere una pandemia con la compresenza di 3 milioni di persone senza mascherina che fanno abluzioni e tuffi nel fiume, ma i numeri esponenziali che hanno portato a valutare il focolaio indiano quello più preoccupante al mondo in questo momento devono fondarsi su comunicazioni manipolate e numeri distorti, che inficiano tutte le conoscenze sulla pandemia indiana comunicati finora. E in effetti, come fa notare Matteo Miavaldi coinvolto nella trasmissione di questa puntata di “Onde indopacifiche” del 22 aprile 2021, per un paese così popolato i numeri strani sul contagio erano quelli precedenti. Già prima del 22 aprile sui social si assiste a filmati di code all'esterno degli ospedali, carenza di bombole d'ossigeno che costano anche due mensilità ciascuna, file fuori dai campi crematori... e fuori dalle cabine elettorali. In questo periodo in Bengala occidentale, popoloso stato con un gran numero di seggi in palio, che il Bjp non è mai riuscito a conquistare e se gli riuscisse l'impresa, darebbe la cifra di quanto Modi ha saputo cambiare il paese. Un paese che è il maggior produttore di vaccini che vengono esportati da Pune in tutti i paesi limitrofi e anche nel circuito Covax dedicato ai paesi più poveri: il ridotto numeri di vaccinati ha indotto il governo a interrompere l'erogazione di vaccini fuori dai confini, confermando una visione ristretta di pandemia a carattere nazionale e non da affrontare in modo globale.\r\nIntanto proseguono le manifestazioni dei contadini contro la liberalizzazione del mercato agricolo marcata dalle leggi di settembre e da allora contestate con forza da chi verrebbe ridotto alla miseria e al fallimento, come abbiamo già documentato in puntate precedenti, facendo saltare il Welfare legato al mondo contadino. Ci sono alcune mobilitazioni e iniziative in previsione, ma l'aggiornamento non può non tenere conto della presenza del Covid – i tamponi fatti a Delhi danno percentuali di positività pari a 1 su 3.\r\nCompletiamo le notizie dall'Asia con il Myanmar, dove si riprende il simbolo delle magliette blu che richiedono il rilascio degli arrestati; ancora non si era svolto il vertice dell'Asean del 24 aprile che ha imposto 5 punti alla giunta militare, ma si era già creato il governo ombra con rappresentanze di un po' tutti i gruppi etnici e che aveva chiesto di partecipare al summit in rappresentanza di Naypidaw.\r\nLe molte esercitazioni militari di contenimento della facoltà di movimentazione marittima di merci e mezzi militari cinesi ha prodotto un incidente: è scomparso uno dei cinque sommergibili indonesiani con i 53 militari imbarcati.\r\nDalla Cina emergono come notizie importanti la conclusione del Boao Forum e l'articolo dell'ex primo ministro Wen Jiabao che nasconde nell'elogio della madre messaggi su umili origini, valori semplici e sulla lotta alla corruzione... e sottili critiche alla politica degli ultimi anni di Xi. AL cui prossima vittima, dopo le libertà liberali di Hong Kong – dove sono stati arrestati altri parlamentari d'opposizione – sarà probabilmente Taiwan.\r\nEd ecco qui il podcast delal trasmissione con Sabrina Moles del gruppo di \"China Files\":\r\n\r\nAscolta \"17 Il Covid in India è una piaga nazionalista\" su Spreaker.\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=LhLrHCKMqyM","27 Aprile 2021","2021-04-27 11:05:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-1024x576.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-768x432.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane.png 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 17",1619521507,[173,174,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191,137],"http://radioblackout.org/tag/asean/","http://radioblackout.org/tag/aseansupportnug/","http://radioblackout.org/tag/bjpdestroydindia/","http://radioblackout.org/tag/boaoforum/","http://radioblackout.org/tag/covaxin/","http://radioblackout.org/tag/covidindia/","http://radioblackout.org/tag/delhineedsoxygen/","http://radioblackout.org/tag/farmersprotest/","http://radioblackout.org/tag/hongkongprotests/","http://radioblackout.org/tag/indianlivesmatter/","http://radioblackout.org/tag/kerala/","http://radioblackout.org/tag/kumbhmela/","http://radioblackout.org/tag/nanggala402/","http://radioblackout.org/tag/pune/","http://radioblackout.org/tag/xijinping/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/modi/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/",[193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209,210,211,19],"#asean","#aseansupportnug","#bjpdestroydindia","#boaoforum","#covaxin","#covidindia","#delhineedsoxygen","#farmersprotest","#hongkongprotests","#indianlivesmatter","#kerala","#kumbhmela","#nanggala402","#pune","#xijinping","india","Modi","myanmar","Taiwan",{"post_content":213},{"matched_tokens":214,"snippet":215,"value":216},[73],"all'esterno degli ospedali, carenza di \u003Cmark>bombole\u003C/mark> d'ossigeno che costano anche due","https://youtu.be/yOH7BDvOzxY\r\nIl Covid in India è una piaga nazionalista\r\nIn parte le occasioni di assembramento soprattutto confessionali, come il kumbh mela sul Gange hanno sicuramente contribuito a diffondere una pandemia con la compresenza di 3 milioni di persone senza mascherina che fanno abluzioni e tuffi nel fiume, ma i numeri esponenziali che hanno portato a valutare il focolaio indiano quello più preoccupante al mondo in questo momento devono fondarsi su comunicazioni manipolate e numeri distorti, che inficiano tutte le conoscenze sulla pandemia indiana comunicati finora. 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Un paese che è il maggior produttore di vaccini che vengono esportati da Pune in tutti i paesi limitrofi e anche nel circuito Covax dedicato ai paesi più poveri: il ridotto numeri di vaccinati ha indotto il governo a interrompere l'erogazione di vaccini fuori dai confini, confermando una visione ristretta di pandemia a carattere nazionale e non da affrontare in modo globale.\r\nIntanto proseguono le manifestazioni dei contadini contro la liberalizzazione del mercato agricolo marcata dalle leggi di settembre e da allora contestate con forza da chi verrebbe ridotto alla miseria e al fallimento, come abbiamo già documentato in puntate precedenti, facendo saltare il Welfare legato al mondo contadino. 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Per i padroni.\r\n\r\nDecisamente meno bene per i lavoratori schiacciati tra ricatto occupazionale e rischi per la salute.\r\nUn caso emblematico è la Dalmine di Bergamo, dove solo 30 lavoratori sono impiegati in un ramo marginale della produzione di bombole a ossigeno, ma lavorano in 1.000 in tutti i reparti.\r\n\r\nLa vita dei lavoratori non la pagano i padroni, pronti a coprire i posti lasciati vuoti dall’epidemia, con altre pedine sacrificabili.\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Guido Trifiletti della FLMU Cub lombarda\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/2020-04-21-lavoro-metal-trifiletti.mp3\"][/audio]","21 Aprile 2020","2020-04-21 12:24:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"117\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-300x117.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-300x117.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-1024x399.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-768x300.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi-1536x599.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ingranaggi.jpeg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lombardia. 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Nel giro di pochi minuti il fuoco ha percorso una superficie di circa 5mila metri quadri e distruggendo tutto ciò che era all'interno, mentre numerose bombole di gas – utilizzate per cucinare – sono saltate in aria contribuendo a rendere ancora più pericolosa la situazione.\r\n\r\n \r\n\r\n“Basta sgomberi e ghetti, casa, trasporto, documenti e contratti per tutti”. Con questo slogan ieri mattina centinaia di braccianti avevano camminato in corteo per venti chilometri fino alla Prefettura di Foggia, per protestare contro il maxi-sgombero della baraccopoli disposto dalla Dda di Bari in seguito a un’indagine del 2016 per presunte infiltrazioni criminali, diverse da queste in divisa, e in atto dalla notte del 28 febbraio, senza che venga offerta una reale alternativa immediata e praticabile. Intanto perché i posti disponibili nelle due strutture istituzionali non sono sufficienti per tutte e tutti, e poi perché senza un sistema di trasporto da e per i luoghi di lavoro abbandonare il ghetto significa perdere qualsiasi possibilità di sostentamento, per quanto misera. Ma a tutti coloro rimasti è stato impedito di accedere alle loro case, anche solo per recuperare gli effetti personali, ed hanno passato notti all’addiaccio, in alcuni casi deportati verso destinazioni sconosciute con la forza o con l’inganno e la falsa promessa di un permesso di soggiorno o di un lavoro. Invece nell'incendio di stanotte l'unica promessa mantenuta è stata quella dei morti annunciati, due ragazzi maliani i cui corpi non erano ancora stati restituiti stamani. Nell'ultimo anno la baraccopoli è stata colpita da due importanti incendi che l'hanno in parte distrutta, salvo venire in seguito ricostruita nel giro di pochi giorni. 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Il tentativo da parte dei vigili del fuoco di ipotizzare un incendio doloso, magari da parte degli abitanti il ghetto è stigmatizzato in un comunicato di Campagne in Lotta, una cui compagna abbiamo raggiunto questa mattina:\r\n\r\nRoghiGranGhetto\r\n\r\nIndetto un presidio per domani 4 marzo alle 11 in piazza dell'esquilino, per rinfacciare al ministero le gravissime responsabilità degli avvenimenti al ghetto di Rignano\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/events/233700983767045/\r\n\r\n ","3 Marzo 2017","2017-03-25 22:08:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007.jpg 593w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Morti e sgomberi di Stato al \"Gran Ghetto\" di Foggia",1488546783,[269,270,271,272,273,274,275],"http://radioblackout.org/tag/braccianti/","http://radioblackout.org/tag/campagne-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/foggia/","http://radioblackout.org/tag/gran-ghetto/","http://radioblackout.org/tag/incendio/","http://radioblackout.org/tag/morti/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[277,278,279,280,281,282,17],"braccianti","campagne in lotta","Foggia","Gran Ghetto","incendio","morti",{"post_content":284},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[73],"che era all'interno, mentre numerose \u003Cmark>bombole\u003C/mark> di gas – utilizzate per cucinare","Le fiamme hanno avvolto stanotte centinaia di baracche realizzate in plastica, legno e cartone nel \"Gran Ghetto\", che sorge tra San Severo e Rignano Garganico e che ospita centinaia di migranti sfruttati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne del foggiano e adesso anche bruciati vivi nel rogo che le stesse guardie hanno appiccato alle baracche. 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Intanto perché i posti disponibili nelle due strutture istituzionali non sono sufficienti per tutte e tutti, e poi perché senza un sistema di trasporto da e per i luoghi di lavoro abbandonare il ghetto significa perdere qualsiasi possibilità di sostentamento, per quanto misera. Ma a tutti coloro rimasti è stato impedito di accedere alle loro case, anche solo per recuperare gli effetti personali, ed hanno passato notti all’addiaccio, in alcuni casi deportati verso destinazioni sconosciute con la forza o con l’inganno e la falsa promessa di un permesso di soggiorno o di un lavoro. Invece nell'incendio di stanotte l'unica promessa mantenuta è stata quella dei morti annunciati, due ragazzi maliani i cui corpi non erano ancora stati restituiti stamani. Nell'ultimo anno la baraccopoli è stata colpita da due importanti incendi che l'hanno in parte distrutta, salvo venire in seguito ricostruita nel giro di pochi giorni. Dal 2012 a oggi è il settimo incendio e quello dalle conseguenze più gravi. Il tentativo da parte dei vigili del fuoco di ipotizzare un incendio doloso, magari da parte degli abitanti il ghetto è stigmatizzato in un comunicato di Campagne in Lotta, una cui compagna abbiamo raggiunto questa mattina:\r\n\r\nRoghiGranGhetto\r\n\r\nIndetto un presidio per domani 4 marzo alle 11 in piazza dell'esquilino, per rinfacciare al ministero le gravissime responsabilità degli avvenimenti al ghetto di Rignano\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/events/233700983767045/\r\n\r\n ",[289],{"field":78,"matched_tokens":290,"snippet":286,"value":287},[73],{"best_field_score":82,"best_field_weight":83,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":84,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":14},6685,{"collection_name":56,"first_q":294,"per_page":295,"q":294},"bambole",6,{"facet_counts":297,"found":338,"hits":339,"out_of":600,"page":21,"request_params":601,"search_cutoff":34,"search_time_ms":11},[298,314],{"counts":299,"field_name":312,"sampled":34,"stats":313},[300,302,304,306,308,310],{"count":14,"highlighted":301,"value":301},"il colpo del strega",{"count":21,"highlighted":303,"value":303},"frittura mista",{"count":21,"highlighted":305,"value":305},"liberation front",{"count":21,"highlighted":307,"value":307},"la perla di labuan",{"count":21,"highlighted":309,"value":309},"I Bastioni di Orione",{"count":21,"highlighted":311,"value":311},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":295},{"counts":315,"field_name":33,"sampled":34,"stats":336},[316,318,320,322,324,326,328,330,332,334],{"count":317,"highlighted":294,"value":294},3,{"count":14,"highlighted":319,"value":319},"barbie",{"count":14,"highlighted":321,"value":321},"giocattoli",{"count":21,"highlighted":323,"value":323},"valsusa",{"count":21,"highlighted":325,"value":325},"silicone",{"count":21,"highlighted":327,"value":327},"Jobs act",{"count":21,"highlighted":329,"value":329},"trivellazioni",{"count":21,"highlighted":331,"value":331},"spettacolo teatrale",{"count":21,"highlighted":333,"value":333},"educazione di genere",{"count":21,"highlighted":335,"value":335},"dimissioni in bianco",{"total_values":337},25,7,[340,387,442,526,554,577],{"document":341,"highlight":357,"highlights":371,"text_match":383,"text_match_info":384},{"comment_count":45,"id":342,"is_sticky":45,"permalink":343,"podcastfilter":344,"post_author":345,"post_content":346,"post_date":347,"post_excerpt":51,"post_id":342,"post_modified":348,"post_thumbnail":349,"post_title":350,"post_type":351,"sort_by_date":352,"tag_links":353,"tags":356},"48949","http://radioblackout.org/podcast/la-nuova-frontiera-del-sesso-le-bambole-robotizzate/",[305],"liberationfront","L'estate ha portato a Torino una libidinosa novità: il primo bordello italiano con bambole gonfiabili super-realistiche (ora chiuso per motivi burocratici). 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La rivolta delle giovani generazioni contro il tentativo del presidente Ruto d'imporre una legge di bilancio che prevede nuove e pesanti tasse sui beni di prima necessità ,ha scosso la società kenyana imponendo al governo il ritiro della legge nonostante la brutale repressione poliziesca che ha provocato decine di vittime .\r\n\r\nIl contenuto della Finance Bill ha da subito sollevato lo scontento della popolazione, dando luogo ad un partecipato movimento di protesta che ha colto alla sprovvista l’esecutivo di Ruto e condotto per la maggior parte dai giovani della cosiddetta “Generazione Z” (ovvero nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000). Nonostante le proteste siano state per lo più di natura pacifica, hanno immediatamente incontrato una reazione spropositata da parte delle forze dell’ordine, intervenute utilizzando anche proiettili veri, oltre a manganelli, idranti e granate lacrimogene.\r\n\r\nLe proposte di legge della Finance Bill 2024 prevedono, tra l’altro, nuovi prelievi sull’assicurazione medica, tasse sull’olio vegetale e un ulteriore accisa sui carburanti. Ciò che la gente sta contestando maggiormente è l’imposta sul valore aggiunto sul pane e un’altra di tipo ecologico che influenzerà i prezzi di assorbenti e pannolini.\r\n\r\nLe proteste, organizzate e condotte attraverso i social da giovani per la maggior parte sotto i 30 anni, sono identificate dall’hashtag #OccupyParliament (“occupare il parlamento”) e #RejectFinanceBill2024 e mirano ad esercitare una pressione sull’esecutivo affinchè il nuovo disegno di legge sia abbandonato.\r\n\r\nQuesto movimento declina in maniera moderna un nuovo panafricanismo che supera le divisioni etniche ,spesso utilizzate strumentalmente dalle élite al potere ,e si collega con la volontà di cambiamento espressa dai giovani africani anche in altri contesti (vedi le manifestazioni in Senegal e il sostegno ai cambiamenti di regime nell'Africa sub sahariana ) ,imponendo i temi del superamento della struttura di potere neocoloniale emersa dai processi d'indipendenza degli anni 60.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-27062024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Salvatore Minolfi ,studioso di storia contemporanea e autore di un interessante libro sulla genesi della guerra russo ucraina, ricostruiamo la crisi dell'unipolarismo che fa da sfondo alle vicende della guerra europea . Il confronto fra le due grandi potenze al tempo della guerra fredda erano frequenti ,ma si svolgevano nelle aree periferiche dei rispettivi imperi ,mentre l'elemento di discontinuità è ora una \"major war\" ai confini dei due blocchi e sul terreno europeo. Il sistema unipolare è stato sperimentato in modo fallimentare in Medio Oriente con le guerre asimmetriche di Bush ,ma ad errori strategici si sono aggiunti rimedi peggiori con altre guerre disastrose e instabilità diffusa . Ora il declino della leadership e della capacità di proiezione della potenza militare americana hanno condotto all'evaporazione del sogno unipolare accarezzato dai circoli neocon ,contrastato dall'emergere della Cina come sfidante dell'egemone unico.\r\n\r\nTornando alla guerra europea il nocciolo del confronto è ancora una volta la questione tedesca e il tentativo della Germania con l'operazione del gasdotto con la Russia \"North stream \" di disintermediare la relazione con Mosca aggirando le pipelines che passano per la Polonia e l'Ucraina . Usando la metafora della matrioska (le bambole russe che contengono al loro interno altre bambole più piccole) Minolfi prova a spiegare le stratificazioni della guerra russo ucraina fino a riportale al confronto globale incombente .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-MINOLFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Stefano Capello , cerchiamo di capire il senso dell'emergere dell'opzione nazionalista e reazionaria in Europa che sta disarticolando le istituzioni liberali apparentemente disfunzionali alla fase di preparazione bellica che si sta dispiegando.\r\n\r\nIl capitale distrugge nella sua crescita caotica, la società nel suo insieme rendendola anomica ed esponendo i cittadini ,ormai sudditi, all'incertezza e negandogli ogni tutela. In questo quadro di riaffermazione di una società castale e gerarchica ,il nazionalismo ,il ricorso ai valori tradizionali di patria e famiglia costistuiscono un collante ,sia pur effimero,per le comunità allo sbando.\r\n\r\nLa naturalizzazione del darwinismo sociale inscritto nel paradigma ordoliberale e la centralità della guerra come strumento per la risoluzione della crisi strutturale di accumulazione del capitale , producono il proliferare di un \" caos feudale\" e di continui conflitti di dissolvenza . Non emerge un modello alternativo in grado di sostuire l'ordine declinante e la tendenza alla guerra non trova nè un opposizione di massa nè un contrasto all'interno delle élite economiche tale da interrompere questo processo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-CAPELLO.mp3\"][/audio]","29 Giugno 2024","2024-06-29 17:06:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 27/06/2024- KENYA : LA RIVOLTA CONTRO LA LEGGE FINANZIARIA IMPOSTA DAL FMI MOBILITA I GIOVANI - SCENARI DELLA GUERRA RUSSO UCRAINA,TRAMONTO DELL'UNIPOLARISMO EGEMONICO- IL LIBERALISMO EUROPEO LASCIA IL PASSO AL NAZIONALISMO REAZIONARIO PIU' FUNZIONALE ALLE STRATEGIE BELLICHE.",1719680761,[539],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[541],"Bastioni di Orione",{"post_content":543},{"matched_tokens":544,"snippet":545,"value":546},[294],"la metafora della matrioska (le \u003Cmark>bambole\u003C/mark> russe che contengono al loro","Ultima puntata della stagione per Bastioni di Orione , raccontiamo delle proteste in Kenya contro la legge finanziaria imposta dal FMI con Freddie Del Curatolo ,giornalista residente in Kenya . La rivolta delle giovani generazioni contro il tentativo del presidente Ruto d'imporre una legge di bilancio che prevede nuove e pesanti tasse sui beni di prima necessità ,ha scosso la società kenyana imponendo al governo il ritiro della legge nonostante la brutale repressione poliziesca che ha provocato decine di vittime .\r\n\r\nIl contenuto della Finance Bill ha da subito sollevato lo scontento della popolazione, dando luogo ad un partecipato movimento di protesta che ha colto alla sprovvista l’esecutivo di Ruto e condotto per la maggior parte dai giovani della cosiddetta “Generazione Z” (ovvero nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000). Nonostante le proteste siano state per lo più di natura pacifica, hanno immediatamente incontrato una reazione spropositata da parte delle forze dell’ordine, intervenute utilizzando anche proiettili veri, oltre a manganelli, idranti e granate lacrimogene.\r\n\r\nLe proposte di legge della Finance Bill 2024 prevedono, tra l’altro, nuovi prelievi sull’assicurazione medica, tasse sull’olio vegetale e un ulteriore accisa sui carburanti. Ciò che la gente sta contestando maggiormente è l’imposta sul valore aggiunto sul pane e un’altra di tipo ecologico che influenzerà i prezzi di assorbenti e pannolini.\r\n\r\nLe proteste, organizzate e condotte attraverso i social da giovani per la maggior parte sotto i 30 anni, sono identificate dall’hashtag #OccupyParliament (“occupare il parlamento”) e #RejectFinanceBill2024 e mirano ad esercitare una pressione sull’esecutivo affinchè il nuovo disegno di legge sia abbandonato.\r\n\r\nQuesto movimento declina in maniera moderna un nuovo panafricanismo che supera le divisioni etniche ,spesso utilizzate strumentalmente dalle élite al potere ,e si collega con la volontà di cambiamento espressa dai giovani africani anche in altri contesti (vedi le manifestazioni in Senegal e il sostegno ai cambiamenti di regime nell'Africa sub sahariana ) ,imponendo i temi del superamento della struttura di potere neocoloniale emersa dai processi d'indipendenza degli anni 60.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-27062024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Salvatore Minolfi ,studioso di storia contemporanea e autore di un interessante libro sulla genesi della guerra russo ucraina, ricostruiamo la crisi dell'unipolarismo che fa da sfondo alle vicende della guerra europea . Il confronto fra le due grandi potenze al tempo della guerra fredda erano frequenti ,ma si svolgevano nelle aree periferiche dei rispettivi imperi ,mentre l'elemento di discontinuità è ora una \"major war\" ai confini dei due blocchi e sul terreno europeo. Il sistema unipolare è stato sperimentato in modo fallimentare in Medio Oriente con le guerre asimmetriche di Bush ,ma ad errori strategici si sono aggiunti rimedi peggiori con altre guerre disastrose e instabilità diffusa . Ora il declino della leadership e della capacità di proiezione della potenza militare americana hanno condotto all'evaporazione del sogno unipolare accarezzato dai circoli neocon ,contrastato dall'emergere della Cina come sfidante dell'egemone unico.\r\n\r\nTornando alla guerra europea il nocciolo del confronto è ancora una volta la questione tedesca e il tentativo della Germania con l'operazione del gasdotto con la Russia \"North stream \" di disintermediare la relazione con Mosca aggirando le pipelines che passano per la Polonia e l'Ucraina . Usando la metafora della matrioska (le \u003Cmark>bambole\u003C/mark> russe che contengono al loro interno altre \u003Cmark>bambole\u003C/mark> più piccole) Minolfi prova a spiegare le stratificazioni della guerra russo ucraina fino a riportale al confronto globale incombente .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-MINOLFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Stefano Capello , cerchiamo di capire il senso dell'emergere dell'opzione nazionalista e reazionaria in Europa che sta disarticolando le istituzioni liberali apparentemente disfunzionali alla fase di preparazione bellica che si sta dispiegando.\r\n\r\nIl capitale distrugge nella sua crescita caotica, la società nel suo insieme rendendola anomica ed esponendo i cittadini ,ormai sudditi, all'incertezza e negandogli ogni tutela. 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Infatti in questo mini hub di via Maria Ausiliatrice a Torino, tra gli svariati aperti ultimamente in tutta Italia, si trovano anche le persone dietro all'algoritmo della piattaforma ed è contro di loro che i fattorini hanno deciso di alzare i toni. Contro chi continua ad ignorarli quando chiedono indennizzi per i costi di manutenzione dei loro mezzi, o che finiscano i disagi provocati dagli applicativi di riconoscimento facciale e tutta un'altra serie di necessità dei lavoratori, che Glovo continua a rinviare e poi a lasciar cadere nel dimenticatoio. Questa volta si è strappata la promessa di una mail ufficiale di risposta sulle questioni poste dai presidianti del Glovo Market, sicuramente solo un piccolo passo di una continua lotta che sta vedendo fermento da vari fronti e contro varie piattoforme delle consegne a domicilio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riders-dagli-uffici-del-Glovo-Market.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo affrontato in compagnia del nostro affezionato collaboratore Enrico Riboni, che ha prodotto il testo introduttivo qui di seguito, agli argomenti di cui ci parlerà in questa intervista che ha il suo focus centrale nella scelta da parte di Francia ed Italia di coinvolgere gli investimenti per la transizione ecologica anche su questa nociva forma di energia.\r\n\r\n\"Ma come si è permesso il rappresentate dell’Italia nella Commissione Europea di approvare l’introduzione del nucleare nella “transizione ecologica” (sic). \r\nCome si è permesso il rappresentante di un paese che non ha centrali nucleari e il cui popolo ha votato per due volte un referendum che vieta la costruzione di centrali nucleari sul suo suolo, e anche l’utilizzo di corrente elettrica di origine nucleare, di contraddire la volontà di un popolo. \r\nCome si permette quell’ignorante del ministro alla trasformazione ecologica, Cingolani, di proporre l’introduzione del nucleare, che è probabilmente la cosa più antiecologica (e antidemocratica) che l’essere umano ha potuto creare.\r\nSi parlo bene di antidemocratica perché se la democrazia è governo del popolo, se democrazia è una trasparenza delle scelte politiche e il diritto all’informazione, mai come sulla questione del nucleare questi due elementi della democrazia sono stati violati.\r\nL’esempio della Francia con i suoi 56 reattori e il 85% dell’elettricità prodotta con il nucleare ne sono un esempio edificante.\r\nQuesta scelta economica e di società, (perché di fatto il nucleare ha irrigato tutta la vita di questo paese aldilà del semplice problema energetico) si è fatta e continua a farsi da più di 60 anni senza che una sola volta il parlamento si sia espresso su questa scelta del nucleare.\r\nAltro esempio, se l’estrazione e il trasporto di gas o petrolio hanno provocato disastri ecologici e migliaia di morti, documentati almeno in parte dai media, stranamente nessun incidente di trasporto, a livello mondiale, è stato riportato dai mezzi d’informazione, durante questi oltre 60 anni di attività delle centrali nucleari, come se l’uranio sorgesse direttamente dal sottosuolo delle centrali.\r\nCerto due incidenti prima in Unione Sovietica poi in Giappone che hanno provocato morti sono stati documentati dai media e se ne è parlato per mesi, ma a parte questo il nucleare sembra un mondo di bambole.\r\nDella città decimata nel nord del Niger per l’inquinamento provocato dalla vicina miniera di uranio, ( ciò’ che spiega anche la presenza “umanitaria” senza fine della missione militare francese in quella zona), gestita da una società francese, chi ne ha parlato?\r\nChi ne ha parlato delle decine di morti nei primi anni 60 alla Hag dove nel 1958 fu costruita la prima fabbrica di decontaminazione dell’uranio, sotto statuto militare, che provocò perfino una rivolta della città con tanto di sciopero generale.\r\nChi parla delle decine di morti nel tentativo di mettere in produzione la prima centrale nucleare a Brennilis in Bretagnare che malgrado due tentativi di metterla in produzione e tre anni di lavori di riparazione non ha mai funzionato e fu abbandonata li come una bottiglia vuota al margine del mare, che ha contaminato per chilometri di mare e di territorio, e che la demolizione costa cifre spaventose, mezzo miliardo di euro, dopo due anni di demolizione per togliere semplicemente 10 centimetri di cemento contaminato dalle installazioni della centrale, senza che si incominciasse la demolizione del reattore, come documentato da un rapporto della Corte dei Conti francese.\r\nChi parla delle migliaia di tonnellate d’acqua contaminata al trizio che ogni settimana sono versate nei fiumi francesi e che gli abitanti, a monte di questi 56 reattori nucleari, si bevono ogni giorno come un piccolo veleno. Non c’è poi da sorprendersi che per esempio una città come Avignone, che ha a monte una dozzina di reattori nucleari e una mezza dozzina di fabbriche di condizionamento e di primo trattamento del combustibile nucleare, sia fra le città di Francia con più casi di tumori all’anno.\r\nQuesti non solo alcuni minuscoli esempi di molteplici incidenti taciuti dai media, i due articoli che seguono che riguardano una sola Centrale possono dare l’idea della nocività di un tale sistema.\r\nUn’ultima osservazione a riguardo della dichiarazione di Salvini sul costo dell'elettricità in Francia, se è vero che la bolletta è un po’ meno salata a parità di consumo, va anche detto che nel prezzo dell'elettricità non è inserito il costo di demolizione e decontaminazione delle dette Centrali, che come abbiamo visto sopra è stratosferico ed è pagato dalle imposte al quale per essere onesti andrebbero aggiunti i costi di mantenimento della presenza militare francese in Africa, in difesa delle miniere d’uranio.\"\r\n\r\nOltre all'audio dell'intervista fatta ad Enrico Riboni, vi alleghiamo due articoli che lui stesso ha tradotto dal sito d'informazione francese \"Mediapart\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riboni-su-nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin_2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCi stiamo trovando troppo spesso ultimamente a parlare di violenze che vengono consumate sul luogo di lavoro, vessazioni da parte di responsabili, aggressioni contro chi mette in piedi un pichetto, piuttosto che veri e propri \"incidenti\" mortali, avvenuti in Piemonte come in tutta la penisola. Oggi in Italia si torna a parlare di alternanza scuola/lavoro. Come spessissimo accade in questo paese se ne parla a tragedia avvenuta. Lorenzo Parelli, studente di 18 anni è morto l'ultimo giorno di PCTO (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali e sull'orientamento) schiacciato da una putrella. Come sempre in questi casi mandiamo dai microfoni di radio blackout un forte abbraccio ai cari della vittima e alla comunità che lo piange. E come sempre in questi casi, invitiamo a riflettere e a reagire dioi questi veri e propri attacchi da parte di chi è responsabile della mattanza di lavoratori e da oggi anche di studenti: la classe padronale.\r\n\r\nAppunto parlando di reazioni, per questo terzo approfondimento, abbiamo intervistato Ludovica, studentessa del collettivo OSA di Roma per raccontarci un po' il suo punto di vista su questi percorsi di alternanza scuola lavoro e su come sia lo stato dell'arte sull'opposizione da parte degli studenti organizzati a questi percorsi. Inoltre ci riporterà la testimonianza della repressione ricevuta nell'ultima mobilitazione da loro lanciata dopo la morte di Lorenzo Parelli e rilancerà i prossimi appuntamenti di questo percorso di lotta che da parte del loro collettivo mira alla totale abolizione dei percorsi obbligatori di alternanza scuola/lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_OSA-contro-alternanza-scuola-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Gennaio 2022","2022-01-30 14:15:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272209730_933550210867715_5170762317152423856_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 25/01/2022",1643552028,[],[],{"post_content":569},{"matched_tokens":570,"snippet":571,"value":572},[294],"nucleare sembra un mondo di \u003Cmark>bambole\u003C/mark>.\r\nDella città decimata nel nord"," \r\n\r\nPer il primo collegamento abbiamo avuto il privilegio di farci trasportatori della viva testimonianza di Peppe, che con gli altri suoi colleghi riders, era a parlarci al telefono, direttamente dagli uffici del Glovo Market. 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Non c’è poi da sorprendersi che per esempio una città come Avignone, che ha a monte una dozzina di reattori nucleari e una mezza dozzina di fabbriche di condizionamento e di primo trattamento del combustibile nucleare, sia fra le città di Francia con più casi di tumori all’anno.\r\nQuesti non solo alcuni minuscoli esempi di molteplici incidenti taciuti dai media, i due articoli che seguono che riguardano una sola Centrale possono dare l’idea della nocività di un tale sistema.\r\nUn’ultima osservazione a riguardo della dichiarazione di Salvini sul costo dell'elettricità in Francia, se è vero che la bolletta è un po’ meno salata a parità di consumo, va anche detto che nel prezzo dell'elettricità non è inserito il costo di demolizione e decontaminazione delle dette Centrali, che come abbiamo visto sopra è stratosferico ed è pagato dalle imposte al quale per essere onesti andrebbero aggiunti i costi di mantenimento della presenza militare francese in Africa, in difesa delle miniere d’uranio.\"\r\n\r\nOltre all'audio dell'intervista fatta ad Enrico Riboni, vi alleghiamo due articoli che lui stesso ha tradotto dal sito d'informazione francese \"Mediapart\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riboni-su-nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin_2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCi stiamo trovando troppo spesso ultimamente a parlare di violenze che vengono consumate sul luogo di lavoro, vessazioni da parte di responsabili, aggressioni contro chi mette in piedi un pichetto, piuttosto che veri e propri \"incidenti\" mortali, avvenuti in Piemonte come in tutta la penisola. Oggi in Italia si torna a parlare di alternanza scuola/lavoro. Come spessissimo accade in questo paese se ne parla a tragedia avvenuta. Lorenzo Parelli, studente di 18 anni è morto l'ultimo giorno di PCTO (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali e sull'orientamento) schiacciato da una putrella. Come sempre in questi casi mandiamo dai microfoni di radio blackout un forte abbraccio ai cari della vittima e alla comunità che lo piange. E come sempre in questi casi, invitiamo a riflettere e a reagire dioi questi veri e propri attacchi da parte di chi è responsabile della mattanza di lavoratori e da oggi anche di studenti: la classe padronale.\r\n\r\nAppunto parlando di reazioni, per questo terzo approfondimento, abbiamo intervistato Ludovica, studentessa del collettivo OSA di Roma per raccontarci un po' il suo punto di vista su questi percorsi di alternanza scuola lavoro e su come sia lo stato dell'arte sull'opposizione da parte degli studenti organizzati a questi percorsi. Inoltre ci riporterà la testimonianza della repressione ricevuta nell'ultima mobilitazione da loro lanciata dopo la morte di Lorenzo Parelli e rilancerà i prossimi appuntamenti di questo percorso di lotta che da parte del loro collettivo mira alla totale abolizione dei percorsi obbligatori di alternanza scuola/lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_OSA-contro-alternanza-scuola-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[574],{"field":78,"matched_tokens":575,"snippet":571,"value":572},[294],{"best_field_score":552,"best_field_weight":83,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":553,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},{"document":578,"highlight":591,"highlights":596,"text_match":550,"text_match_info":599},{"comment_count":45,"id":579,"is_sticky":45,"permalink":580,"podcastfilter":581,"post_author":582,"post_content":583,"post_date":584,"post_excerpt":51,"post_id":579,"post_modified":585,"post_thumbnail":586,"post_title":587,"post_type":351,"sort_by_date":588,"tag_links":589,"tags":590},"62448","http://radioblackout.org/podcast/non-nato-da-donna-la-perla-di-labuan-24-7-2020/",[307],"eraunanotte...","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020.07.24-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUno dei più antichi sogni dell'uomo é creare il proprio simile. Prometeo usò la creta per costruire un simulacro di essere umano che poi animò servendosi del fuoco. Al tempo della regina egizia Hatshepshut una statua scese dal piedistallo, camminò attraverso la sala e indicò il futuro faraone Tutmosi III. Nel XVI secolo gli alchimisti tentano di creare l'homunculus in provetta con sperma umano e sterco di cavallo. Nella tradizione ebraica i rabbini possono dare vita al Golem (in ebraico materia grezza), un gigante d'argilla dalla forza sovrumana. Al Golem é dedicato l'episodio \"Fango\" della serie X-Files. Nel 1816 la scrittrice Mary Shelley, impressionata dagli esperimenti di Luigi Galvani, crea lo scienziato Frankenstein che cuce parti di corpi diversi e poi le anima con l'elettricità. Arriva la fantascienza che ci fa conoscere i robot, non tutti simpatici e servizievoli come quelli di Isaac Asimov. Un robot può essere talmente perfezionato da essere indistinguibile dagli umani. Un umano può trovarsi nella condizione di dover dimostrare di non essere un robot. Un robot può dimenticare la sua natura e credere di essere umano. Uno scienziato non si rassegna alla morte dell'amata moglie e ne crea una copia sintetica. Un uomo d'affari noleggia dei sosia sintetici per fare fronte ai troppi impegni. Poi ci sono i cyborg, esseri umani con parti elettriche e meccaniche, e i replicanti, che sono prodotti dell'ingegneria genetica. Nella realtà abbiamo le bambole (comprese quelle gonfiabili), i burattini, le marionette, i pupazzi per i crash test e per le esercitazoni degli studenti di medicina, i soldatini, i manichini come quello che, in un memorabile episodio di \"Ai confini della realtà\", fugge dal grande magazzino dove si é stufato di prestare servizio. \"Ho costruito una macchina a immagine dell'uomo, che non si stanca mai e non fa mai un errore.\" (dal film \"Metropolis\" di Fritz Lang del 1927). Buon ascolto.\r\nPer saperne di più:\r\nVincenzo Tagliasco \"Dizionario degli esseri umani fantastici e artificiali\" Mondadori, Milano 1999.","27 Luglio 2020","2021-08-17 08:24:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/GOLEM2-200x110.jpg","NON NATO DA DONNA - LA PERLA DI LABUAN 24/7/2020",1595837406,[],[],{"post_content":592},{"matched_tokens":593,"snippet":594,"value":595},[294],"genetica. Nella realtà abbiamo le \u003Cmark>bambole\u003C/mark> (comprese quelle gonfiabili), i burattini,","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020.07.24-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUno dei più antichi sogni dell'uomo é creare il proprio simile. Prometeo usò la creta per costruire un simulacro di essere umano che poi animò servendosi del fuoco. Al tempo della regina egizia Hatshepshut una statua scese dal piedistallo, camminò attraverso la sala e indicò il futuro faraone Tutmosi III. 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