","Sciopero nelle università Italiane contro il bando MAECI","post",1712787250,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/bando-maeci/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/universita/",[21,17,19],{"post_content":66,"post_title":71,"tags":75},{"matched_tokens":67,"snippet":69,"value":70},[68],"bando","il 10 Aprile il contestato \u003Cmark>bando\u003C/mark> del Ministero degli Affari Esteri","Scade il 10 Aprile il contestato \u003Cmark>bando\u003C/mark> del Ministero degli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale (\u003Cmark>MAECI\u003C/mark>) per finanziare attività di ricerche congiunte tra Italia ed Israele in ambiti di potenziale uso militare, mentre si allargano a macchia d'olio le mobilitazioni per chiedere ed ottenere nelle università italiane lo stop a questa collaborazione.\r\nL’appello firmato tra docenti e ricercatori universitari per fermare tale cooperazione continua a crescere oltre le 2.500 adesioni, forte dell'importante sostegno del Senato accademico dell’Università di Torino e della scuola Normale di Pisa avvenuto nelle scorse settimane.\r\n\r\n\r\nNella giornata del 9 aprile è stato proclamato uno sciopero a livello nazionale del personale strutturato universitario, con numerose proteste in tutta Italia contro le collaborazioni con Israele ed in solidarietà con il popolo Palestinese. Anche a Torino c'è stato un presidio sotto il Politecnico, organizzato da diverse organizzazioni universitarie tra cui Cambiare Rotta. Ne parliamo con Erica ai microfoni di Radio Blackout. Ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/sciopero_uni.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":74},[68,73],"MAECI","Sciopero nelle università Italiane contro il \u003Cmark>bando\u003C/mark> \u003Cmark>MAECI\u003C/mark>",[76,80,82],{"matched_tokens":77,"snippet":79},[68,78],"maeci","\u003Cmark>bando\u003C/mark> \u003Cmark>maeci\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":17},[],{"matched_tokens":83,"snippet":19},[],[85,90,93],{"field":35,"indices":86,"matched_tokens":87,"snippets":89},[47],[88],[68,78],[79],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":74,"value":74},"post_title",[68,73],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":69,"value":70},"post_content",[68],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":39,"num_tokens_dropped":47,"score":100,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":102,"highlight":123,"highlights":143,"text_match":96,"text_match_info":151},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":47,"id":105,"is_sticky":47,"permalink":106,"post_author":50,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":53,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":58,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":120},[44],[46],"88933","http://radioblackout.org/2024/04/stop-agli-accordi-universitari-con-israele-la-protesta-si-diffonde/","In questi giorni continuano a moltiplicarsi le università italiane che, su pressioni e proteste degli studenti e studentesse, decidono di interrompere gli accordi con le università israeliane che comportano dual use della ricerca. La presa di posizione riguarda in particolare il bando MAECI, accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele, il governo e in particolare la ministra Bernini, alimenta dal canto suo una narrazione disgustosa atta a tacciare di antisemitismo il movimento studentesco, dichiarando che le collaborazioni dual use non sono altro che una possibilità per aprire a vie \"di pace\". La retorica dell'università libera e della ricerca come possibilità di pace viene strumentalizzata per sottolineare la necessità di stoppare le cosiddette violenze relative al boicottaggio degli accordi universitari che si sta diffondendo in tantissimi atenei.\r\n\r\nA Torino il 23 aprile saranno presenti alla sede del Politecnico del Valentino i ministri Tajani e Bernini, gli ad di ENI e i rappresentati di MAECI, in questa occasione è stato lanciato un corteo in partenza alle 9.30 da Palazzo Nuovo. Di seguito l'indizione:\r\n\r\nMartedì prossimo, nella sede del Valentino del Politecnico torinese si terrà un convegno riservatissimo che non possiamo lasciare all’ombra dell’ipocrisia delle istituzioni universitarie!\r\n\r\nIl focus della conferenza ruoterà attorno alla definizione dell’Italia come potenza tecnologica e motore dell’internazionalizzazione e durerà tre giorni, dal 21 al 23 aprile. Ovviamente tutti i tavoli sono riservati agli addetti ai lavori e una pubblica sede universitaria verrà blindata per permettere lo svolgimento di un evento istituzionale a porte chiuse.\r\nL’ultimo giorno di convegno verranno discussi temi legati alla tecnologia e all’intelligenza artificiale; scontato dire che le applicazioni che interessano a questi “addetti ai lavori” rientrano nell’ambito bellico e strategico, pensare ad esempio che la seconda parte della giornata è secretata. Il prestigio degli ospiti di questo tavolo è degno di nota! Avremo, in ordine, Alessandra Fidanzi per ENI, Michele Giacomelli e Nicola Minasi come dirigenti del MAECI, ovviamente non potranno mancare le istituzioni nelle persone del rettore del Politecnico Corgnati, il governatore Cirio e il sindaco Lorusso. Ma non è finita! Avremo il piacere di ospitare anche il Ministro degli esteri Tajani, la ministra dell’università Bernini e il ministro dell’agricoltura Lollobrigida con l’eccellente moderazione del direttore de La Stampa Malaguti. Insomma, questi nomi ci evocano molte ragioni per voler contestare questo evento di rilievo, in primis il sostegno trasversale a tutte le figure e istituzioni coinvolte, ad Israele e alla sua guerra genocida, così come l’utilizzo della Ricerca universitaria per finalità bellicose contro cui la comunità accademica si sta mobilitando da mesi per la sua interruzione immediata, soprattutto in collaborazione con Israele. Se a questo, contestualizziamo una fase generale di guerra in progressivo inasprimento, ci appare fondamentale fare tutto ciò che è in nostro potere per boicottare ogni cosa che possa alimentare la capacità degli stati nazionali di aggravare gli effetti di questa guerra. Basta sprecare risorse per la ricerca di armi sempre più letali! Il rettore Corgnati, appena insediatosi, già svela il suo volto: rimane vago quando viene interrogato sulle sue posizioni rispetto alla questione palestinese ma poi chiarisce il proprio schieramento dando vita a dibattiti di questo genere, senza tener conto del dibattito aperto tra il corpo studentesco e i docenti, scegliendo di dialogare direttamente piuttosto con la Ministra Bernini che da mesi criminalizza le istanze degli studenti. Inoltre, gli studenti del politecnico si sono già recentemente mobilitati per richiedere la rescissione del bando MAECI, ottenendo dal rettore la fissazione di senato straordinario per discutere della questione: piuttosto che fissare una data, la risposta del rettore ad ora pare solo questa.\r\nDavanti alle stesse dichiarazioni della Ministra Bernini, che si vanta di come le università creino dialogo, vediamo come un evento a porte chiuse sia invece l’ennesima risposta.\r\nIl 23 ci mobiliteremo per dare una risposta importante a tutta questa ipocrisia e per dare voce ancora una volta alla causa per la liberazione della Palestina!\r\n\r\n23 aprile, ore 9 davanti a Palazzo Nuovo\r\n\r\nNESSUNO SPAZIO AI SIONISTI GUERRAFONDAI DENTRO L’UNIVERSITA’\r\n\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Miriam del collettivo universitario autonomo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Palestina-e-G7-2024_04_18_2024.04.18-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAnche a Napoli a seguito dell'occupazione del rettorato dell'università Federico II gli studenti e studentesse hanno ottenuto lo stop degli accordi Italia-Israele.\r\n\r\nCi facciamo raccontare come prosegue la mobilitazione anche in vista del G7 di Capri che si svolge in questi giorni con la presenza del ministro Tajani che ha ribadito l'assoluto sostegno a Israele e l'intenzione di sanzionare l'Iran oltre che alla volontà di alimentare finanziariamente e militarmente la guerra in Ucraina.\r\n\r\nNe parliamo con Nicola della Rete Palestina di Napoli\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Napoli-maeci2024_04_18_2024.04.18-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Aprile 2024","2024-04-19 09:59:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/photo_5841623343739028644_y-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"266\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/photo_5841623343739028644_y-266x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/photo_5841623343739028644_y-266x300.jpg 266w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/photo_5841623343739028644_y.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 266px) 100vw, 266px\" />","Stop agli accordi universitari con Israele: la protesta si diffonde.",1713520677,[115,61,116,117,118,119,63],"http://radioblackout.org/tag/accordi-italia-israele/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/napoli/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[34,21,15,26,121,122,19],"palestina","torino",{"post_content":124,"tags":128},{"matched_tokens":125,"snippet":126,"value":127},[68,73],"posizione riguarda in particolare il \u003Cmark>bando\u003C/mark> \u003Cmark>MAECI\u003C/mark>, accordo di cooperazione industriale, scientifica","In questi giorni continuano a moltiplicarsi le università italiane che, su pressioni e proteste degli studenti e studentesse, decidono di interrompere gli accordi con le università israeliane che comportano dual use della ricerca. 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Gran parte di queste saranno profili STEM ma in Italia facciamo fatica a trovarli e non possiamo prenderli da altri Paesi perché comunque ci occupiamo anche di sicurezza nazionale. E quindi alle Università dico che sullo STEM serve sforzo particolare perché il rischio è di rimanere a secco di neuroni\". Queste le parole di Cingolani, ex Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ed attuale Amministratore delegato di Leonardo Spa, primo produttore di armi nell'Unione Europea.\r\n\r\nChe l'ambito dell'istruzione sia un terreno centrale su cui si sta giocando la partita della mobilitazione bellica generale, è qualcosa che abbiamo sottolineato a più riprese da questi microfoni. Solo nell'ultimo periodo si sono susseguite una serie di notizie quali la protesta degli studenti dell'Istituto Diaz di Genova contro l'ennesima giornata di orientamento professionale in cui si propone una carriera nelle forze dell'ordine, proprio nella scuola dove è avvenuto il massacro durante il G8 di Genova; il Ministro Valditara che annuncia verifiche sui libri scolastici di storia e geografia perchè a suo dire darebbero una versione distorta dei fatti su Russia e Ucraina; i bambini della scuola dell’infanzia “Abracadabra” di Brescia che il 19 marzo sono stati accompagnati dai loro papà alla scoperta del 6° Stormo dell’Aeronautica militare di Ghedi. Unica nota di colore, il segno della pistola fatto all'indirizzo della premier Meloni da parte di uno studente in visita al Senato. Quando la guerra viene interpretata come guerra contro i padroni...\r\n\r\nNel frattempo si moltiplicano i blocchi e le contestazioni da parte di studenti e studentesse che individuano nell'Università e nel sistema della ricerca italiano un tassello fondamentale delle guerre in corso e in particolare del genocidio perpetrato dallo Stato d'Israele a Gaza. La scorsa settimana alcuni studenti hanno interrotto il Senato Accademico ed hanno ottenuto che l'Università di Torino non partecipi al bando MAECI dell'accordo di cooperazione Italia-Israele, attirandosi le accuse di antisemitismo da parte della potente Comunità ebraica cittadina. Si tratta del primo importante precedente in Italia sul tema, dopo le dimissioni del rettore Bronzini dell'Università di Bari dalla commissione scientifica di Med-Or/Leonardo.\r\n\r\nMomenti di rottura rispetto alla ordinaria normalità delle relazioni tra Accademia e mondo militare. Recente è la nomina a rettore del Politecnico di Torino di Stefano Corgnati, ex presidente di Ithaca Srl, l'azienda che fa parte degli accordi tra Politecnico e Frontex.\r\n\r\nPer continuare a costruire il boicottaggio accademico è stata chiamata un'assemblea aperta per domani, 26 marzo, alle 17.00, al Campus Einaudi.\r\n\r\nNe parliamo con Olivia di Progetto Palestina:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/boicottaggiounito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","25 Marzo 2024","2024-03-25 17:21:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'università è guerra. 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Quando la guerra viene interpretata come guerra contro i padroni...\r\n\r\nNel frattempo si moltiplicano i blocchi e le contestazioni da parte di studenti e studentesse che individuano nell'Università e nel sistema della ricerca italiano un tassello fondamentale delle guerre in corso e in particolare del genocidio perpetrato dallo Stato d'Israele a Gaza. La scorsa settimana alcuni studenti hanno interrotto il Senato Accademico ed hanno ottenuto che l'Università di Torino non partecipi al \u003Cmark>bando\u003C/mark> \u003Cmark>MAECI\u003C/mark> dell'accordo di cooperazione Italia-Israele, attirandosi le accuse di antisemitismo da parte della potente Comunità ebraica cittadina. Si tratta del primo importante precedente in Italia sul tema, dopo le dimissioni del rettore Bronzini dell'Università di Bari dalla commissione scientifica di Med-Or/Leonardo.\r\n\r\nMomenti di rottura rispetto alla ordinaria normalità delle relazioni tra Accademia e mondo militare. Recente è la nomina a rettore del Politecnico di Torino di Stefano Corgnati, ex presidente di Ithaca Srl, l'azienda che fa parte degli accordi tra Politecnico e Frontex.\r\n\r\nPer continuare a costruire il boicottaggio accademico è stata chiamata un'assemblea aperta per domani, 26 marzo, alle 17.00, al Campus Einaudi.\r\n\r\nNe parliamo con Olivia di Progetto Palestina:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/boicottaggiounito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[180],{"field":94,"matched_tokens":181,"snippet":177,"value":178},[68,73],1157451471441100800,{"best_field_score":184,"best_field_weight":185,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":186,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868288",14,"1157451471441100913",6646,{"collection_name":58,"first_q":21,"per_page":189,"q":21},6,5,{"facet_counts":192,"found":23,"hits":202,"out_of":227,"page":23,"request_params":228,"search_cutoff":36,"search_time_ms":23},[193,199],{"counts":194,"field_name":197,"sampled":36,"stats":198},[195],{"count":23,"highlighted":196,"value":196},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":23},{"counts":200,"field_name":35,"sampled":36,"stats":201},[],{"total_values":47},[203],{"document":204,"highlight":218,"highlights":223,"text_match":182,"text_match_info":226},{"comment_count":47,"id":205,"is_sticky":47,"permalink":206,"podcastfilter":207,"post_author":208,"post_content":209,"post_date":210,"post_excerpt":53,"post_id":205,"post_modified":211,"post_thumbnail":212,"post_title":213,"post_type":214,"sort_by_date":215,"tag_links":216,"tags":217},"88737","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-s-2-21-laboratorio-palestina/",[196],"cattivipensieri","La puntata si apre con l’intervista a Michele Lancione, professore del Politecnico di Torino, autore del libro “Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra docenti e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma per quanto una certa narrazione mediatica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi studenti facinorosi, è stato invece il corpo docenti e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente Gaza il più avanzato terreno di sperimentazione per l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di medio periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. Conta solo l'ossessione di uccidere\" La Stampa 11/04/2024\r\n\r\nSaid Bouamama - La Gauche et la Guerre: Analyse d'une capitulation idéologique\r\n\r\nhttps://investigaction.net/author/said-bouamama/\r\n\r\nLE MONDE VU D'EN BAS\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Aprile 2024","2024-04-12 16:32:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1712868471732-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #21 - LABORATORIO PALESTINA","podcast",1712937076,[],[],{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[68,73],"i promotori dell’appello contro il \u003Cmark>bando\u003C/mark> \u003Cmark>MAECI\u003C/mark> firmato da oltre 2500 tra","La puntata si apre con l’intervista a Michele Lancione, professore del Politecnico di Torino, autore del libro “Università e Militarizzazione. 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Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. 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